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09 November 2019

La Caduta del Muro e il lato oscuro della Globalizzazione






SS Oreste e Dora. Ricorre  oggi come è noto l'anniversario della Caduta del Muro.  Oggi sono passati trent'anni da quel fatidico 9 novembre 1989. Ma questa, purtroppo, non sarà mai una data da poter ricordare con la stessa esultanza con cui si festeggiò la fine della IIa guerra mondiale e con essa la caduta del nazifascismo. Perché? Perché non tutti i muri cadono per portarci gioia e letizia.


  •  La caduta del Muro ha dato la stura alla globalizzazione e al mercatismo internazionalista, che è un'altra rivoluzione su scala mondiale.
  • Ha permesso alla Ue di creare e allargare l'area mercantile di Schengen, col risultato che ora insieme ai capitali e alle merci ci sono anche flussi incontrollati di uomini dai vari angoli del pianeta (moldavi, romeni, rom solo dall'Est, migrazioni dal Sud del mondo, specie dall'Africa e dall'Asia ecc.)
  • Dopo la caduta sono subito nati i "transcomunisti", e "postcomunisti", neoconvertiti al mercato unico di un mondo unico.
  • Le etnie tenute insieme con la forza totalitaria e dispotica delle dittature comuniste, hanno dopo la caduta del Muro, ripreso a farsi guerre e guerriglie nei Balcani e nelle ex Repubbliche socialiste sovietiche. Poi rivoluzioni colorate dette "delle repubbliche baltiche" che puzzano lontano un miglio di bruciato in quanto sponsorizzate da qualche magnate-speculatore (Soros e non solo). Guerre in Medio Oriente (Siria) con l'entità terrorista come l' Isis, a sua volta manovrata da forze destabilizzatrici.


Poiché nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma. E anche il comunismo si è subdolamente trasformato nell'ambiguo passaggio from Marx to Market. 
Sia Massimo Fini nel suo pamphlet sull'antimodernità "Il vizio oscuro dell'Occidente" (del 2002 e con grande anticipo rispetto alla crisi attuale) che Giulio Tremonti nel capitolo "Il lato oscuro della globalizzazione" del suo saggio "La Paura e la Speranza", sono consapevoli che l'homo oeconomicus è un retaggio delle rivoluzioni industriali inglesi, poi illuministe, poi francesi, poi bolsceviche, e che il "mercatismo" attuale è la faccia ferocemente fondamentalista del vecchio liberalismo-liberismo, con al suo interno qualche costola di marxismo, apportata opportunamente dai transcomunisti e socialisti. "Il mercatismo", è "utopia-madre della globalizzazione ne è il motore ideologico: i liberali drogati dal successo appena ottenuto nella lotta contro il comunismo; i postcomunisti divenuti liberisti per salvarsi, i banchieri travestiti da statisti (ovvero i cosiddetti "illuminati fanatici"); gli speculatori-benefattori (allusione a Soros e a Bernard Madoff?!), e i più capaci pensatori di questo tempo, gli economisti, sacerdoti e falsi profeti del loro credo". (Giulio Tremonti in La Paura e la Speranza).

Per entrambi, "il Paese dei Balocchi"(Massimo Fini) o "la cornucopia dell'abbondanza" (Tremonti) si è trasformata da sogno in un incubo, il cui uomo, ridotto a Grande Consumatore, a una mera scheggia di PIL, è uomo a taglia Unica dal Pensiero Unico. "Noi non produciamo più per consumare, ma consumiamo per produrre" scrive Massimo Fini " Il meccanismo non è al nostro servizio, ma noi al suo...".

Megabanche, tecno-finanza, universalizzazione e deresponsabilizzazione (due concetti intimamente legati del capitalismo su scala planetaria) slegate da tutto e da tutti , hanno creato il crack delle bolle speculative. La "tempesta perfetta" è partita dalla tecno-finanza, ma andrà ancora avanti con le carte di credito (che in USA sono in realtà, sempre più carte di debito).


"Tutto si è sviluppato dentro la "meccanica perversa" del "meno rischi più guadagni", perché con le nuove tecnologie finanziarie gli operatori, più trasferivano a terzi i loro prodotto, più facevano profitti" . I Subprime, i prestiti a rischio concessi negli USA, impacchettati e fatti circolare per il mondo, sono solo il primo anello di una lunghissima catena di fuga dal rischio e di corsa ai profitti. Una fuga e una corsa fatta di tanti altri strumenti (vehicles, collateralized debt obligations, derivatives, monolines, hedge funds ecc. ). Strumenti diversi tra loro, con un comune denominatore: l'essere operati e operabili fuori da ogni controllo (...) (ancora Tremonti op. cit, il quale oggi preconizza una crisi ancora peggiore di quella del 2008). Pare infatti che le banche tedesche non se la passino troppo bene.

O meglio, siamo nel perverso gioco del "bolla su bolla". E non è escluso che la prossima "bolla" sarà "verde" o "bio".
"E' come essere dentro un videogame: arriva un mostro, lo batti, e mentre tiri il respiro ne arriva un secondo. E poi un terzo ancora più grande, e un quarto. Il primo mostro sono stati i mutui e in qualche modo sono stati gestiti. Ora sta arrivando il secondo, le carte di credito, che in America sono carte di debito, e anche questo potrebbe essere gestito. Si sta avvicinando il terzo mostro: i finanziamenti alle imprese, inclusi i corporated bond in scadenza. E sullo sfondo si profila il quarto mostro, i "derivati" (Tremonti al Corriere della Sera - intervista a Mario Sensini).

Conclude Massimo Fini nel suo pamphlet:

"Lo scontro del futuro non sarà quindi fra destra e sinistra (ndr: infatti la globalizzazione ne azzera le distanze e i significati intrinsecamente ideologici e culturali), fra un liberalismo trionfante e un marxismo morente - questo lo sappiamo. Non sarà nemmeno quello scontro di civiltà fra Occidente e Islam, preconizzato dallo studioso americano Samuel Huntington. Il terrorismo alla Bin Laden sarà con ogni probabilità una parentesi - magari una lunga parentesi - che aiuterà l'Occidente a rafforzare la propria egemonia, a completare il delirio dell'unico modello mondiale, assorbendo, integrando, innocuizzando, distruggendo ogni altra cultura. Non ci saranno guerre di civiltà perché ne rimarrà una sola, la nostra. Ma è all'interno di questa che arriverà lo scontro vero, il più drammatico e violento: fra le élites dominanti fautrici della modernità e le folle deluse, frustrate ed esasperate, di ogni mondo, che non ci crederanno più, avendo compreso alla fine, che lo spirito faustiano, lo spirito dell'Occidente, opera eternamente il Bene ma realizza eternamente il Male.


Dunque più "crepuscolare" la visione di Massimo Fini, seguace di Spengler, più "risorgista" quella di Tremonti che come politico e uomo di governo, non può che cercare d' infondere speranza. Ma i punti di partenza tra i due sono molto simili e non poche sono le analogie nell'analisi di un fenomeno inafferrabile come la globalizzazione.



Ecco quanto ha  da aggiungere la sottoscritta.  Il Mercato che ha al suo servizio i comunisti di ieri, l'Ue che il grande dissidente russo Vladimir Bukovskij appena scomparso,  chiamava non a caso "un avanzo di  Guerra Fredda" nel suo libro EURSS Il mercato che si regola da sé secondo la taumaturgica visione liberista? Panzane grossolane!
Senza uno stato-gabelliere e collettore di imposte per conto Ue (in altre parole, uno stato-Troika con governi-Troika come quello attualmente in carica) non  è possibile realizzare alcun "pareggio di bilancio", un eufemismo  ipocrita per dire "austerità" strozzina, quella che ha già strangolato la Grecia e che ora ripete il suo tragico copione per noi (come già aveva fatto il Governo Monti). Ecco perché, crollando la Cortina di ferro, quel Muro che prima separava i due mondi, oggi per paradosso,  ci rivela un mondo che è un po' la continuazione con altri mezzi, di quello stesso modello liberticida: il mondo unico (One World), col mercato unico (One Market) dal Pensiero Unico, magari sorretto dalla dittatura delle "minoranze" sulla maggioranza.  Se poi i governi-troika "non eletti" promuovono la Santa Inquisizione della Santa Commissione contro l'Odio per bloccare sul nascere ogni legittimo esercizio della critica, ecco che allora gli spettri del passato si materializzano  tornando più che mai a  rivivere.
E a nulla serve invocare "Più Europa", come sta declamando in queste ore Mattarella. Non si può lasciar credere alla gente che il Problema-Europa, rappresenti la Soluzione ai nostri mali.

 Un esempio di faccia tosta del PD: il Muro del comunismo  erano loro, e ora  fingono di averlo abbattuto. Sono senza vergogna!

50 comments:

Anonymous said...

cari amici,

tremonti lo lascerei perdere, blondet incomprensibilmente "stravedeva" per lui, ma è stato (vorrei parlarne solo al passato)un personaggio molto ambiguo, uno che si atteggiava da "guru antisistema" pur essendo stato molti anni al governo, e non mi pare abbia fatto tanto per il progresso dell'italia.
nell'ultima fase di berlusconi era diventato addirittura una sorta di presidente di fatto del consiglio, con silvio ormai risucchiato dal caso ruby e giulietto che si preparava a succedergli,tant'è che partecipò al bilderberg del 2011, con tanto di borghezio che sbraitava fuori dal meeting...contro il ministro dell'economia suo alleato (in ogni cosa c'è un lato grottesco)
nel 1994 invece il nostro eroe si candidò con mario segni e venne eletto in parlamento facendo campagna elettorale contro il centrodestra, salvo poi passare con l'odiato berlusca in cambio di una poltrona da ministro.
di chi stiamo parlando ?

ciao

AS

Nessie said...

Ciao AS. Infatti io mi riferivo al suo libro, non necessariamente a lui in quanto politico. E quel che ha scritto sulla "finanza creativa" è vero. Io poi mi comporto così: se anche Jack lo Squartatore dice UNA verità, io la riporto.

E' vero o no, che la Caduta del Muro, ha tutta l'aria di essere stata una sorta di "demolizione controllata" e che gli stessi comunisti di ieri, ce li ritroviamo sul groppone quali Padrini dell'UE?
Questo mi interessava sottolineare...

Anonymous said...

L'Antifacismo, un pretesto lo è sempre stato, almeno come tutti i veti morali imposti dopo la guerra. Valga un esempio per tutti per capire in quale regime siamo capitati. Quello che oggi chiamano tutti "muro di Berlino", nella DDR si chiamava "Antifaschistisches Wand" denominazione ufficiale del muro fino dalla sua fondazione. Ovviamente la gente lo chiamava in tutt'altro modo. L'hai mai visto scritto su di un giornale italiano ?
E? caduto l'Antifascismo ? parrebbe di no, anzi si tenta di rianimarlo ad ogni giorno. Chi ne è oggi il beneficiario una volta crollata l'URSS ? Eppure la BRD era considerata fascista... E se c'è un posto al mondo nel quale fascisti e nazionalsocialisti vengono incarcerati per il solo fatto di esserlo, quello è proprio la Germania. Forse qualcosa c'è sfuggito.

IL SAURO

Nessie said...

Sauro, ho riportato qui il tuo precedente commento, che era OT nell'altro post.
No, sui giornali italiani non è mai comparsa la dicitura tedesca (dell'Est), di "muro antifascista". In caso contrario, sarebbe stato come dire che la Germania Federale è "fascista", mentre il vero mondo "libero" sarebbe stato il loro.

Di Muri da abbattere, metaforicamente ragionando in questo Mondo Unico e globalizzato ce ne sarebbero a josa.

Nessie said...

PS: Anche Veneziani racconta di questa impostura del Muro nato come barriera antifascista:

Il Muro di Berlino sorse su una menzogna e la sua caduta il 9 novembre di trent’anni fa generò un’altra menzogna. La prima, grande menzogna fu come venne presentato dal regime comunista ai tedeschi dell’est: “barriera protettiva antifascista”, come la definì il capo del regime comunista di Pankow, Walter Ulbricht. Ovvero lo scopo per cui era stato innalzato era di proteggere la Germania comunista da un ipotetico, minaccioso attacco fascista.

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/il-muro-tra-due-menzogne/

Cangrande said...

Ciao Nessie. Post magistrale ! Stupendo. Grazie !

Nessie said...

Grazie mille, Cangrande. Sei gentile.

Cangrande said...

Una nota storica su uno dei motivi della costruzione del muro di Berlino. In rete si trova pochissimo e le fonti dell'epoca, in "occidente" sono rare (per ovvii motivi...).

Nella Berlino divisa tra i quattro "vincitori" (tra virgolette, perché la Francia...vabbé...), dalla fine degli anni '50 c'erano, nel settore sovietico, una serie di attentati dinamitardi, anche con molte vittime, sabotaggi a fabbriche e mezzi di trasporto pubblico e altro.

E sobillazione degli abitanti da parte di "apparati" militari specie britannici.

Nuclei di sabotaggio ed artificieri della RAF ed esperti di guerra psicologica statunitensi.

Insomma, una "rivoluzione arancione" in nuce.

Gli occidentali non rispettavano i patti coi sovietici e volevano "prendersi tutto".

Da qui, probabilmente, il vero motivo del muro (e perché lo hanno chiamato "antifascista".
E' vero che era un muro di "difesa". Non solo per tenere "prigioniero" il proprio popolo ("proprio popolo"....è un eufemismo, in quanto moltissimi della dirigenza della DDR, specie nei servizi segreti, non erano propriamente di razza tedesca....
Ma lascio indovinare...).

Nessie said...

Sì, ma da allora la puttanata della categorie "fascista" e "antifascista" non è mai più finita.
Sono "fascisti" gli insulti alla Segre, mentre un proiettile in busta a Salvini è un atto in cui i compagnucci riconoscono la loro volontà di "giustizia". "Antifascista", naturalmente.

In tv su Rai Movie, stanno proiettando "Le vite degli altri". La Merkel proviene da lì e ha ricevuto quella formazione. C'è di che fare venire i brividi! A quando i passaporti interni per il nostro Paese?
In questo film si parla di cittadini che si tolgono la vita. Bene, perché tutti i suicidi degli imprenditori dell'Est qui da noi vengono taciuti? Perché tutti i suicidi tra le forze dell'Ordine vengono taciuti?
Impariamo a COMMENTARE i suicidi e a non lasciarli scivolare nell'oblio, come vogliono le dittature.

Nessie said...

PS: volevo dire imprenditori del Nord-Est, naturalmente. I quali ebbero il loro picco maggiore sotto il governo-Troika di Monti.

Cangrande said...

Film magnifico ! Da vedere per solo provare a capire.

Per motivi personali, ho frequentato la Cecoslovacchia comunista. E potrei raccontare un'infinità di aneddoti.
Uno per tutti: vedevo gente in fila eterna,davanti a un negozio, ore di attesa, e chiedevo cosa ci fosse di tanto ambìto da acquistare. E mi si rispondeva: "Non lo so, ma lo compro perché qualsiasi cosa sia, poi non lo troverò piu".
Anche questo è comunismo. (E ce li troviamo NOI sempre al governo...)

Jacopo Foscari said...

Il comunismo era un sistema fallimentare e improduttivo. La sua implementazione ha avuto come unico scopo quello di mettere per decenni nel surgelatore il gigante russo e quello cinese, tenendoli sotto il tallone di pazzi sociopatici come Stalin e Mao che ne hanno rallentato lo sviluppo economico grazie ai loro folli esperimenti. Quando il sistema comunista divenne ormai insostenibile, venne demolito senza troppi complimenti.

Nessie said...

L'ho appena voluto rivedere, Cangrande! E ti assicuro che quell'atmosfera soffocante e asfissiante ti resta addosso per tutta la durata della pellicola. Figurarsi aver vissuto dal vivo simili incredibili situazioni!

Ma noi di che ci lamentiamo? Abbiamo Bibbiano e anche questa è incredibile, ma vera! E globalizzazione o non globalizzazione ce li ritroviamo sempre tra i cojoni. Il più forte e numeroso partito comunista d'Europa, si è rifatto la verginità mercantile!
Da Marx a Market.

Nessie said...

Jacopo, di pazzi sociopatici non c'erano solo Stalin e Mao. Erano dei pazzoidi anche Kruscev, Breznev e tutta la Santa Troika, termine che - guarda caso - viene ripreso con successo dall'Unione (sovietica) europea.
Sapevi poi che Lenin e Trotzky non sopportavano la politica e nella Duma si facevano chiamare "tecnici"? Pure il termine "commissario del popolo" fa pensare agli euroKommissar e alle commissioni e sottocommissioni di cui abbonda la Duma eurocratica.

Beh, certe analogie e similitudini non credo siano del tutto casuali.

Cangrande said...

Nessie... Non cambiano mai. Sono COMUNISTI. Vivono di invidia, di menzogna, di assoluta assenza di etica, di rispetto e di dignità. Di disprezzo totale per l' "altro". Anche fosse uno della loro "parrocchia".
Dei parassiti dell'umanità.
La menzogna è il loro essere profondo.

Nessie said...

Completamente vero. E come tutti i parassiti non pensano che il mondo schifoso che creano poi toccherà anche a loro e ai loro figli. Ma, per l'appunto, il parassita vive alla giornata.

Nausicaa said...

Tanto per semplificare, in tutte queste celebrazioni si dimentica di dire che è crollato il Muro, ma che i comunisti sono rimasti sempre in piedi, con altri nomi.

Nessie said...

Beh, dopotutto gli uomini sono sempre quelli. A parte il cambiamento di nome del Partito Comunista in PDS, DS, PD. E non più tardi di ieri il vecchio Fassino in tv (il quale è sopravvissuto a tutte le mutazioni) ha ribadito che occorre cedere più sovranità alla Ue se vogliamo risolvere i problemi dell'immigrazione, del fisco, dei bilanci ecc.
Prima per giustificare la dittatura dell'URSS dicevano che la dottrina marxista non era stata "bene applicata".

Ora dicono che l'Europa non funziona perché gli stati che la compongono non sanno rinunciare al "nazionalismo". Quindi anche questa utopia-distopia "non è stata bene applicata".

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

A proposito di commissioni parlamentari, ecco la novità.
Un DDL per chiedere la costituzione di un organismo ad hoc che indaghi sul cosiddetto 'affaire Metropol' è stato firmato da Migliore (IV) e da Quartapelle e Pagani (Pd). Nel DDL si chiede l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta "sull'esistenza di trattative tra cittadini italiani collegati al partito della Lega per Salvini Premier e uomini d'affari russi, nonché su eventuali connessioni con la vita politica italiana e con lo svolgimento della campagna elettorale per l'elezione del Parlamento europeo". "Al di là dei profili giudiziari di rilevanza penale, occorre – si legge nella premessa del DDL – sottolineare l'influenza che questi fatti" possono avere esercitato "sugli assetti geopolitici dell'Italia, sulla sua collocazione europeista e atlantica nonché sulla politica economica, estera ed energetica del Governo, sullo svolgimento dell'elezione dei membri del Parlamento europeo" avvenuto il 26 maggio 2019 e, di conseguenza, sulla vita democratica e sull'indipendenza dell'Italia da condizionamenti esterni, sui sistemi di alleanza internazionali di cui l'Italia è parte dalla fine della seconda guerra mondiale e sulla sua credibilità e affidabilità all'interno degli stessi. (Articolo di Giovanni Lamberti, pubblicato su https://www.agi.it/politica/m5s_commissione_fondi_partiti-6520307/news/2019-11-10/ in data 10/11/2019.)

Vi prego di sottolineare la frase: "sui sistemi di alleanza internazionali di cui l'Italia è parte dalla fine della seconda guerra mondiale". Se la fanno, ridiamo per mesi.

Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Migliore proviene dalla Rifondazione Comunista ed è rimasto tale. Se avessimo un'opposizione meno "catenacciara" (termine calcistico per indicare un difensivismo timido) basterebbe riprendere, ora che c'è il trentennale della Caduta del Muro, tutti i dscorsi dei dittatori degli stati delle Repubbliche socialiste sovietiche e metterli a raffronto con gli eurocrati odierni: stesse fissazioni, stessa retorica, stessa ansia da controllo occhiuto, stessi sistemi di spionaggio e pure stessa mania di piazzare Kommissari, kommissioni e sottokommissioni dappertutto.

Anonymous said...

cari amici,

a proposito di regimi comunisti, la kulona si è sempre rifiutata di pubblicare il dossier che la stasi aveva su di lei, un fascicolo al quale la kulona ha potuto accedere come ogni cittadino tedesco che faccia domanda.
chissà perché non ha mai voluto divulgare quanto c'era scritto, eppure governa la germania dal 2005...si parla sempre di "trasparenza", del fatto che i politici non abbiamo diritto alla privacy...

ciao

AS

ps
quanto a personaggi alla gennaro migliore si tratta di persone che non hanno convinzioni, ma soltanto convenienze

Nessie said...

Mah...chissà. So che era vicina agli ambienti Stasi, e come avviene nei regimi dittatoriali, la delazione di massa veniva incoraggiata. Un bello schifo!

Quanto a Gennaro Migliore, appartiene alla sottospecie di quegli individui che delle loro convinzioni ideologiche ne fanno una forma di convenienza e di tornaconto. Come per tutti i compagnucci.

Jacopo Foscari said...

Non so se la Merkel fosse della STASI, ma è certo che era una militante del partito comunista. Lei ha sempre giustificato il tutto con il classico "tengo famiglia", ma sembra che non sia esattamente così e che la Merkel fosse molto più organica al partito comunista di quanto dia a vedere. Sembra infatti non fosse solo una semplice militante della gioventù comunista in ossequio al "tengo famiglia", ma fosse addirittura una delle dirigenti

https://www.spiegel.de/international/germany/new-book-suggests-angela-merkel-was-closer-to-communism-than-thought-a-899768.html

Nessie said...

Jacopo, hai visto la sfacciataggine del manifesto del PD sul Muro che ho aggiunto in fondo al post? Roba da far prudere le mani. Hai capito? Sarebbero loro gli artefici della caduta.

Quanto alla Merkel, non lo sapremo mai con esattezza. La regola prevede infatti che solo il diretto interessato possa accedere agli archivi e visionare la propria scheda. Nessun altro ha l’autorizzazione per farlo.
I dubbi però rimangono. E il profilo del personaggio fa pensare a tutto, fuorché a una vera "cristiana democratica". I DC de noantri in confronto erano degli scolaretti nonché poveri babbei.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/merkel-ombre-sul-passato-era-spia-stasi-1710071.html

Jacopo Foscari said...

Vista, vista. La Meloni ha detto bene quando ha scritto "Voi eravate il Muro". Stessero almeno zitti, farebbero più bella figura.

Sulla Merkel i sospetti partono dal padre che, caso più unico che raro, migrò dalla Germania Ovest alla Germania Est negli anni '50. Ora, chi oltrepassava la cortina di ferro dall'Ovest all'Est o era un cretino, o era una spia, quale sarà stato delle due papà Merkel? Chi lo sa...

Nessie said...

Eh, ma loro (i Piddioti comunisti) contano molto sull'ignoranza delle giovani generazioni: bassa alfabetizzazione e basso tasso di scolarizzazione. Prendono un'immagine e cambiano la didascalia come si fa sul web.
E dire che intascavano rubli fino alla vigilia del crollo del Muro e ora cercano la kommissione sull'incontro di Savoini al Metropol. Fanno proprio dare di stomaco!

Sì, il padre della Merkel, è un indizio. Ma ci sarebbe da scandagliare sul perché è diventata un astro nascente per le due Germanie unificate in così breve tempo.

Nessie said...

PS: voglio dire, Kanzlerin a partire dalla DDR, manco fosse una "referenza".

Jacopo Foscari said...

Aggiungiamo anche un altro particolare al puzzle. La carriera politica di Angela comincia nel 1990 quando si svolgono le prime elezioni multipartitiche nella DDR e Angela si candida con un minuscolo partito che ottiene appena lo 0,9%. Nonostante questo entra comunque in parlamento perché nella DDR non vigeva lo sbarramento come nella Germania Ovest e appena un anno dopo Kohl la vuole addirittura come ministro del suo governo. Noi ne sappiamo qualcosa di personaggi che pur non avendo alcun consenso reale nel paese sono sempre nelle stanze del potere come ad esempio la Bonino la quale, pur avendo sempre fatto parte di partitini dal prefisso telefonico, è sempre nei posti che contano. Ecco con la Merkel possiamo dire che c'è una storia simile. Viene eletta in un partitino del prefisso telefonico, che normalmente in Germania non dovrebbe nemmeno entrare in parlamento, e un anno dopo comincia a scalare rapidamente le gerarchie del principale partito tedesco arrivando a diventarne la leader indiscussa dopo il parricidio contro il suo ex mentore Kohl. Direi che non abbiamo la pistola fumante, ma gli indizi su che personaggio sia e quali legami oscuri abbia la chimica venuta dall'Est sono troppi per essere semplici coincidenze.

Nessie said...

Sì, è del tutto verosimile e plausibile.

Mi piacerebbe sapere cosa è venuta a fare oggi la Kulona da Giuseppi. Magari a mettere le zampacce sull'Ilva?
Quanto alla redistribuzione dei migranti sappiamo che il suo metodo è quello del sedativo in aereo per il rimpatrio. Da noi.

Josh said...

Ecco il salutino:-) era per dire: quanto riportato al link parla da sé.

197 insulti in 1 anno rivolti a varie personalità in genere non é la cosa che ci hanno detto per settimane, cioè non 200 al giorno contro 1 persona.

A parte poi le argomentazioni e certi passaggi del testo della commissione, tipo quando si condanna l'etnocentrismo.
Chiaro che c'è un uso strumentale: chi dicesse L'Italia agli italiani ...è nazionalismo, è etnocentrismo, quindi razzismo verso i non compresi nella definizione l'Italia agli italiani. Magari bisogna dire l'Italia ai francesi? :-)
ovvio che con l'atto legale e politico, l'antisemitismo c'entra poco, si vogliono invece imbavagliare le critiche all'immigrazione, all'islam, ai crimini contro gli italiani e impedire i rimpatri.
Come tutte le cose che dicono a nuora affinché suocera intenda, ne discendono varie aporie logiche e 2 pesi e 2 misure.
Per es. L'Etnocentrismo di chi dice "l'Italia agli italiani" sta per diventare reato, ma pare comunemente accettato l'etnocentrismo "Israele agli ebrei". Ma anche "la Francia ai francesi si può dire", e pure "il Portogallo ai portoghesi". É proprio l'Italia agli italiani che non va bene. Ma guarda un po'. Ma così hanno legiferato i Padroni del Discorso.

Nessie said...

Ciao Josh, ho riportato qui il tuo commento perché mi pareva pertinente col trentennale della caduta del Muro.

Sì, le righe che citi del testo di detta commissione, sono state più volte chiosate in rete (voxnews ecc. sul e contro il "nazionalismo" e "l'etnocentrismo"). Una tempistica perfetta della commissione Segre è proprio l'anniversario trentennale della Caduta del Muro. Gli è che non si è mai abbastanza sospettosi e chi ha messo in piedi questo dannoso protocollo Torquemada ha voluto dare un avvertimento nei confronti di chi si oppone al progetto della governance mondiale (NWO) e della Ue che ne è una parte, e che è nata, se ben ricordi, subito dopo il crollo dell'Urss. Il Muro è crollato sì, ma ci sono altri steccati ideologici ben più persistenti.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Per Nessie (1).
"Sarebbero loro gli artefici della caduta." Questo è poco ma è sicuro. Nessuno meglio degli excomunisti avrebbe saputo distruggere il paradiso dei lavoratori in terra (cioè il regno del male e del terrore).

Per J.Foscari.
"Direi che non abbiamo la pistola fumante, ma gli indizi su che personaggio sia e quali legami oscuri abbia la chimica venuta dall'Est sono troppi per essere semplici coincidenze." La Kulona (che sarebbe meglio chiamare la Kulona-per-terra, perché dopo anni di austerity la locomotiva teutonica è in disarmo, e la Deutsche Bank è virtualmente fallita) dovrebbe avere il buongusto di starsene zitta per quello che concerne il suo passato DDR-BDR. Secondo Gioele Malgaldi ("Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges", ed. Chiarelettere, 2014), Madama la Valkiria è iniziata ed affiliata alle Ur-Lodges Golden Eurasia, Parsifal e Valhalla (in questo sodale di tale Helmut Kohl, affiliato al Bohemian Grove, secondo http://antimassoneria.altervista.org/politica-sesso-e-magia-cosi-i-figli-delle-tenebre-assoggettano-il-mondo/).

Per Nessie (2).
"Mi piacerebbe sapere cosa è venuta a fare oggi la Kulona da Giuseppi. Magari a mettere le zampacce sull'Ilva?". Of course, my dear. Ma non è detto che ci riesca, poichè a. ser Renzo da Rignano sta facendo marcia indietro sullo scudo a copertura penale, b. il PD, dopo avere combinato il disastro non sa a che santo votarsi, c. i 5Stars si ostinano nella loro politica antindustriale, e comunque d. il progetto di affidare tutto ad una cordata capeggiata dalla Cassa Depositi Prestiti (una nazionalizzazione silenziosa) non è tramontato.

Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Qui su Il Giornale c'è Uno "speciale" sulla Caduta muro.

Molto interessante da segnalare è il pezzo dello studioso John Mearsheimer sulla fine della stabilità in Europa, dopo la caduta del Muro. Tesi non dissimili a quelle di Vladimir Bukovskij, ma volendo anche di quelle di Andreotti che non poteva concepire una Germania "riunificata":

https://it.insideover.com/politica/mearsheimer-vi-racconto-la-fine-della-guerra-fredda.html?utm_source=ilGiornale&utm_medium=article&utm_campaign=article_redire

Nessie said...

Pinguino, ho letto anch'io il libro "Massoni" di Gioele Magaldi e sapevo dei suoi trascorsi nelle logge (Uhr-Lodge) di Angela Merkel. Comunque sia, quello della regina di Krukkonia e di Kulonia, è un reame al tramonto. O comunque, in scadenza.

Quanto al punto 1, è possibile che chi crea (il Sol dell'Avvenire e il Paradiso dei Lavoratori), poi si adoperi anche per distruggere.

Alessandra said...

Poco tempo dopo la caduta del Muro, furono eliminate delle figure chiave della finanza ed economia tedesche che rappresentavano degli ostacoli alla continuazione dell'egemonia statunitense sull'Europa occidentale e al processo di globalizzazione stesso.
Il 30 novembre 1989 venne ucciso in un attentato il presidente di Deutsche Bank Alfred Herrhausen - amico e consigliere di Helmut Kohl - il quale voleva fare della Germania un ponte economico tra Ovest e Est, e il 4 dicembre 1989 sarebbe dovuto essere a New York a perorare, davanti all'establishment finanziario, la fondazione di una banca per lo sviluppo a Varsavia che finanziasse la ricostruzione e l'integrazione dell'Est con l'Ovest europeo.
La Germania Est doveva diventare il complesso tecnologicamente più avanzato d'Europa e il trampolino di lancio economico verso l'Est. In questo quadro “Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, e anche la Bulgaria avranno un ruolo essenziale nello sviluppo europeo". Tutto ciò poteva venire alla luce solo se il Fondo Monetario e la Banca Mondiale avessero concesso ai Paesi dell'Est usciti dal comunismo una moratoria di qualche anno sul debito, in modo da concentrare le risorse sulla ricostruzione piuttosto che sul pagamento delle rate dei prestiti. La reazione del Fmi fu durissima. Ci fu chi parlò di quarto Reich. Insomma, anche se il muro era caduto, gli Usa (spalleggiati da Londra) non volevano porre termine alla loro egemonia sul Vecchio Continente.

http://noreporter.org/index.php/storiaasorte/24941-alfred-herrhausen-lultima-vittima-di-yalta

Qui si parla anche degli omicidi del diplomatico Gerold Von Braunmühl (contrario alla Strategic Defense Initiative, lo scudo spaziale voluto da Reagan), e del manager e politico SPD Detlev Rohwedder.
L'uccisione di Rohwedder non ha avuto conseguenze meno gravi per la società Treuhand, fondata dopo la riunificazione al fine di reintegrare nell'economia nazionale la società dell'ex-Germania orientale. Rohwedder aveva rifiutato di svendere ad acquirenti americani le aziende dell'ex-Repubblica Democratica. Il primo aprile '91 fu eliminato con un proiettile che gli devastò la colonna vertebrale, l'aorta, l'esofago e la trachea. Fu così che il finanziere S. G. Wamburg poté portarsi via trentatré grandi alberghi, mentre la US Goldman Sachs & Co prese in mano la privatizzazione del settore chimico. 
Il successore di Rohwedder, Birgit Breuel, aprì immediatamente le porte dell'economia tedesco-orientale alla finanza internazionale.


http://aurora.altervista.org/12mutti.htm

Per anni si indicò la RAF come responsabile di questi assassinii, ma è chiaro che le responsabilità vanno cercate altrove ...

Nessie said...

Ciao Alessandra. Onestamente non conoscevo questa scia di sangue su Rohwedder. La RAF più conosciuta come banda Baader-Meinhof, ha fatto molto comodo per coprire altri assassini eccellenti. Ma la stessa cosa potrebbe dirsi da noi con le BR e il rapimento Moro, uomo inviso agli Usa e ai servizi segreti israeliani. Sono storie ancora tutte da riscrivere. Intendiamoci, né la Raf né le BR erano certo degli agnellini. E pare che venissero finanziati e armati dai servizi segreti dell'Est. Ma la storia è assai più complessa, tenuto conto che l'assassino in tutti i gialli, non è mai ciò che sembra.

Anonymous said...

Interessantissimo post anche per merito dei vari commentatori.
In particolare importante è quanto ricordato da Alessandra: Herrhausen era un uomo con idee grandiose di collaborazione Berlino-Mosca (autostrade, treni, oleodotti ecc.), un eroe caduto sul campo, colpito dal nemico, come tanti altri anche in Francia e da noi.
La Merkel al contrario ha annientato la nazione tedesca (“tedesco è chi vive in Germania”), distrutto la Grecia calpestato l’Italia e tutti a complimentarsi con lei, a partire dal Conte.
Oreste

Nessie said...

Grazie Oreste, e sono grata anch'io ai miei commentatori che sanno sempre promuovere nuovi spunti di analisi e contenuti. Sì, anche da noi abbiamo avuto grandi uomini caduti i cui vigliacchi hanno colpito nell'ombra per conto terzi. Enrico Mattei, fra tutti.

"Tedesco è chi vive in Germania" è uno slogan che è l'applicazione dello ius soli.

Cangrande said...

Fuori tema: Venezia sta affondando. Seconda acqua alta dopo il 1966. Giornali: notizia in secondo piano o assente.
Io voglio il Veneto indipendente.
Ne ho le p....e piene !!!

Cangrande said...

P.s.: sì sono svegliati solo ora i giornali. Ma non cambio idea. L'ItaGlia è irredimibile. E non voglio piu averci a che fare.

Josh said...

Noto in fondo al post, l'immaginina assurda del PD. "Potete costruire muri, ci troverete ad abbatterli", appunto che facciatosta visto che proprio i loro parenti e affini l'avevano costruito.

Poco sopra un commentatore ricordava come sono avvezzi alla menzogna. Proprio un'inversione di realtà come i coccodrilli che volano, gli svulazen ....ma c'è chi si spinge oltre.

https://www.secoloditalia.it/2019/11/la-boldrini-senza-vergogna-rievoca-la-caduta-del-muro-di-berlino-per-attaccare-i-sovranisti/

Il Muro di Berlino non sarebbe il simbolo dell’assurdità del comunismo, ma l’anticipazione della “tentazione” sovranista: quella di “proteggere” i popoli dalla santa e buona immigrazione, panacea di tutti i nostri mali.

Altro dettaglio: Il Muro di Berlino, costruito dai comunisti, serviva a trattenere nell'oppressione il popolo che voleva fuggire dall’inferno comunista. Chi lo costruì sarebbe stato in realtà lietissimo di accogliere gente. Il Muro di Berlino era quindi una barriera in uscita, per imprigionare gente dentro (e infatti chi provava a fuggire, veniva ucciso, come noto) non in entrata. È l’esatto contrario dei muri (poi di fatto inesistenti, ma sempre evocati) di oggi. Che sarebbero per l’appunto in entrata. Non in uscita. C’è una bella differenza. Ed è quella che i compagni fanno finta di non capire. Proteggersi dall’immigrazione vuol dire difendere la propria società. Un società che si vuole continuare a mantenere libera.

Josh said...

A questo proposito, della ricreazione di una realtà altra nella fantasia dei trinariciuti,
eloquente anche Krancic come sempre...

https://alfiokrancic.com/2019/11/10/il-mondo-rovesciato/

Nessie said...

Cangrande, il TG a dire il vero ha mandato in onda immagini abbastanza inquietanti su Venezia. Ma i commenti erano come se si trattasse di un fenomeno di routine.

Nessie said...

Josh, è semplicemente vomitevole la loro capacità di rigirare le frittate e di ribaltare la realtà. Il Muro non era per respingere i "migranti", ma per impedire ai dissidenti di accedere ad altre aree della Germania e oltretutto riuscirono a dividere anche famiglie e parenti.
Non per nulla lo chiamarono "barriera protettiva antifascista" come ben ha ricordato il Sauro, notizia data anche da Veneziani in questo articolo dove asserisce che il Muro nacque da un'impostura ideologica:

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/il-muro-tra-due-menzogne/

impostura che a quanto pare oggi viene ripresa in altro modo dai piddioti e della comunista Boldrinova.

Nessie said...

Il termine tedesco per designare il Muro era "Antifaschistische Wand". Quindi, allora c'era l'impostura di far vedere che da loro c'era il mondo libero, mentre dall'altra parte c'era il mondo dittatoriale. Ora fanno più o meno la stessa operazione mistificatrice: noi creiamo il mondo libero, mentre voi volete la Segregazione.

Eloquente come sempre la vignetta di Krancic :-)

Nausicaa said...

Anche Feltri, sebbene in modo sempliciotto e un po' banalotto ha puntato l'indice contro i comunisti che raccontano balle sulla demolizione del Muro e manipolano la Storia:

https://www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/13531673/vittorio-feltri-muro-berlino-balla-comunisti-italiani-fuori-storia-.html

Nessie said...

Sì, banalotto e poco approfondito, ma comunque va sempre bene dare addosso a chi intende sbianchettare la storia a suo favore. Dopotutto è la loro mania e Forattini ne fece una memorabile vignetta contro D'Alema con lo sbianchetto in mano, beccandosi ovviamente una querela, che però non andò a buon fine.

Vanda S. said...

"La caduta del Muro ha dato la stura alla globalizzazione e al mercatismo internazionalista, che è un'altra rivoluzione su scala mondiale."
Saro' stata una Cassandra ma GIURO che quando cadde il Muro di Berlino, feci proprio questa profezia: gli amici mi risero in faccia e mi dissero che ero folle e vedevo complotti ovunque!
Le ultime parole famose.....

Nessie said...

Sì Vanda, ricordo nei post di qualche anno fa dicesti che era se come le schegge impazzite di quel Muro si fossero diffuse per il mondo.

Anonymous said...

Dal mondo ebraico ecco la voce dissidente di un filosofo ebreo contro la commissione Segre.



https://voxnews.info/2019/11/17/filosofo-ebreo-contro-commissione-segre-e-minaccia-a-liberta-di-espressione/#respond

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