Titanic Venezia. C'è solo da pregare. |
Acque terrificanti fino a 1 metro e 90. Buio nelle case e impianti elettrici saltati |
La nuotata che ha fatto il giro del mondo. |
Qualcuno se la gode sguazzando anche nelle tragedie. Mah...! |
Saranno danni incalcolabili per i commerci, il turismo e gli esercizi
Conte poteva fare a meno di venire a fare passerella in laguna. Perché non dice ai Veneti (e agli Italiani) che l'Europa non permette di fare deficit nemmeno coi nostri soldi? Nemmeno stornando una parte di quel Fondo Salvastati che versiamo? nemmeno nelle tragedie e calamità?
Intanto qui il numero solidale per salvare Venezia, che è unica in tutto il mondo. E' come se avessimo uno scrigno di cose preziose che lasciamo in balia del mare.
Invia un SMS al 45500
Giorno di S.Alberto Magno
25 comments:
Il resto scrivetelo voi. Questa di Venezia sembra la metafora dell'Italia sott'acqua e in apnea.
Condivido la proposta di Maria Giovanna Maglie. Dare ai veneti la tanto agognata autonomia e lasciare al Veneto i suoi 15 miliardi di residuo fiscale, da usare per rimettere a posto Venezia. A proposito, il MOSE è fermo grazie alla solita Palamara, ça va sans dire.
Certamente. La Magistratura blocca-opere fa novanta. Loro sono "decrescitisti" senza dichiararlo. Bisognerebbe buttare le toghe giù per il Canal Grande e annegarle.
Conte è solo in queste ore che si è deciso a dichiarare lo stato di calamità.
L'autonomia però non si concede a calamità accertata, dato che ora Venezia ha bisogno di tutti . Per Notre-Dame la cordata di solidarietà è partita subito.
La prima cosa da fare, come suggeriva Montanelli alla fine degli anni '60, e come ha ricordato Sgarbi qualche giorno fa, è la creazione di un'apposita autorità per Venezia, che la bonifichi immediatamente. Quindi, dotare la predetta Autority di sufficienti poteri decisionali, con una legislazione speciale apposita (quella ordinaria impastoierebbe tutto come prima nei labirinti burocratici). I 5scemi se la prenderanno? ("Non si possono erigere privilegi contro la Costituzione"). Echissenefrega: i mosaici di S. Marco valgono di più delle loro chiacchiere e della Carta Scottex nata dalla Resistenza. I fondi? I 5.000 EUR per soggetti privati ed i 20.000 per imprese da soli non servono a niente. Occorre un prestito obbligazionario statale, con emissione di buoni fruttiferi a tasso fisso per scadenze predefinite (imitando i BPF, buoni postali fruttiferi). La restituzione del capitale e degli interessi sarebbe garantita dalle riserve auree.
MA ORA! La Serenissima Regina del Mare deve essere salvata, non fosse altro come estremo ringraziamento per averci salvato dalle orde musulmane.
Un saluto da Gotham, il Pinguino.
Ho ascoltato Sgarbi in quella puntata che citi, e sono più che d'accordo con la sua proposta dell'Autority per Venezia. Se aspettiamo il discorso falso-onesto di Conte che rimanda il MOSE alla calende greche della primavera 2021, allora stiamo freschi! Se c'è un evento sportivo lucrativo o una Fiera come quella che c'è stata a Milano di recente con Sala, chissà perché i miracoli si fanno, i soldi si trovano e improvvisamente l'organizzazione si mette pure a funzionare a pieno ritmo.
Beh, dato il titolo di questo post, gustiamoci questo malinconico elegante Aznavour, molto in tema:
https://www.youtube.com/watch?v=aMQ6GyUs-fc (Com'è triste Venezia)
Ovviamente non poteva mancare il piagnisteo terronico del napoletano de Magistris contro Venezia accusando i media di "discriminazione" in quanto si occuperebbero troppo della città lagunare a discapito del Sud. Il tutto pare istigare una terrificante graduatoria delle disgrazie, dalla quale Napule dovrebbe essere esclusa.
Uhé, uhé, Uhé!
Bellissima, grazie :-) Mi sono ispirato proprio a lui, al grande Aznavour. IL testo italiano non è inferiore a quello francese ed è di Mogol.
Il Masaniello napoletano quando spara di queste scempiaggini si dimentica di aggiungere che il terremoto dell'Irpinia ci costò 120 miliardi pagati da tutti noi con un'accisa sulla benzina di 4 centesimi al litro.
Paradossale che si parli di discriminazioni verso il Sud ora che c'è un governo quasi esclusivamente meridionale.
Ecco la compagine ministeriale con le relative località di provenienza dei ministri dell'attuale governo che una utente commentatrice ha scritto sul blog di Andrea Indini:
Presidente del Consiglio; Giuseppi Conte – Puglia
Ministro dell'Interno; Luciana Lamorgese – Basilicata
Ministro della Giustizia: Alfonso Bonafede – Sicilia
Ministro per gli Affari Esteri: Luigi Di Maio – Campania
Ministro per il Lavoro: Nunzia Catalfo – Campania
Ministro per la Salute: Roberto Speranza – Puglia
Ministro per l'Agricoltura: Teresa Bellanova – Puglia
Ministro per l'Ambiente Sergio Costa – Campania
Ministro per i giovani e lo Sport Vincenzo Spadafora – Campania
Ministro per l'Istruzione: Lorenzo Fioramonti - Roma
Ministro dell'Economia: Roberto Gualtieri – Roma
Ministro alla Difesa: Lorenzo Guerini – Lombardia
Chiunque può verificare se è vero o meno. Ed è vero!
Gentile Nessie,
premesso che non si mette in dubbio la parola di una dama (“Chiunque può verificare se è vero o meno. Ed è vero!”, almeno non io, un po’ old style), il problema non è nell’origine dei ministri. A questa gente non gliene frega niente né del Nord, né del Centro, né del Sud, né delle Isole (i siciliani sono da giorni sott’acqua: qualcuno se ne preoccupa?). E’ da agosto che non sanno a che santo votarsi, che sono lì solo ed esclusivamente perché sono terrorizzati all’idea che Mangiafuoco se li faccia alla brace (ed infatti sono finiti per essere bruschetta umbra, e stanno per diventare porchetta emiliana). E la riprova più evidente della loro incompetenza, della loro inguaribile incapacità sta – terribile contrappasso! – nel disastro che hanno combinato a Taranto con l’Ilva, dove un premier pugliese ed un ministro degli Esteri campano hanno mandato a sfascio l’ultima grande acciaieria italiana, ossia proprio in quella Puglia, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello elettorale del primo (per nascita) e del secondo (per bacino “d’utenza”) del secondo.
Un saluto da Gotham, il Pinguino.
La faccio corta, almeno quanto lei, caro Pinguino, la fa lunga. Le regioni produttive (quella produzione in circolazione ancora residua e che di solito è situata al Nord) non sono rappresentate dai ministri attualmente in carica in questo governo. E questo non lo si può negare. C'è da vergognarsi a constatarlo? per favore mi risponda SI O NO, senza altre lenzuolate.
Mi dia pure della nordista, ma viaggio molto per l'Italia e noto che le amministrazioni virtuose PER ORA, giù nel mezzogiorno latitano.
Non è tutto oro nemmeno al Nord, beninteso, ma è certamente più vivibile.
Qui il numero solidale per aiutare a salvare Venezia: un SMS al 45500
https://www.time-to-lose.it/venezia/venezia-aiuti-sms.html
Grazie mille, ora lo aggiungo al testo del post.
Beh è indubbio che ora abbiamo il governo più "meridionale" e più "asinistro" della storia d' italia e che questo non può certo lasciarci tranquilli stante lo "score" socio-politico di queste due "categorie".
Certo si tratta di STATISTICA e non di una "legge" deterministica e su questo si possono fare un sacco di sofismi, ma la STATISTICA è uno strumento fondamentale per valutare eventi e rischi FUTURI e chi affermasse che non vada utilizzata sarebbe o un interessato disonesto o un coglione.
ws
Sì è un mix che fa novanta, caro ws. Inutile foderarsi gli occhi con le fette di prosciutto in nome della solita "political correctness". Non più tardi di due giorni fa un cronista de "Il Giornale" a nome Giuseppe Marino (siciliano di nascita) che è intervenuto sull'emergenza Venezia, è stato coraggiosamente il primo ad ammettere i difetti dei suoi conterranei:
1) il piagnonismo 2) la sudditanza psicologica nei confronti dei poteri locali e non. 3) il trasformismo 5) una certa invidia sociale nei confronti del Nord i cui abitanti sono considerati dei "privilegiati" a prescindere, a cui è lecito richiedere di continuo soccorsi e assistenza.
Il problema dei problemi è che poi non sono nemmeno capaci di porre rimedio alle loro realtà locali (si veda lo scandalo dei debiti della Regione Sicilia accumulati da Crocetta ).
Ma poi, per tornare all'attuale classe politica governativa giallorossa, che ti vuoi aspettare da un ministro come Di Maio che gli imprenditori privati, li chiama "i prenditori"?
PS: a proposito di Di Maio e di come se la rideva per i veneziani alluvionati. Ecco la risposta di un veneziano:
https://voxnews.info/2019/11/17/di-maio-ride-su-venezia-allagata-cittadini-rispondono-video/#respond
Pare che da stasera la situazione, per quanto riguarda il livello della marea, comincerà a migliorare.
Speriamo, perché è un disastro.
https://www.ilmeteo.it/notizie/meteo-venezia-in-diretta-imminente-eccezionale-picco-di-marea-a-160-cm-ecco-la-situazione-live/
Ottima risposta quella del signore a Di Maio, a dir poco irritante con quel sorrisino e il tono alla "Ben vi sta!".
Sentire Conte e la De Micheli parlare di un MOSE "pronto nel 2021" come se fosse dopodomani è emblematico della superficialità con cui il governo sta affrontando questo gravissimo problema.
Ho visto che avete citato Vittorio Sgarbi e la sua proposta di costituire un'Authority "per la bellezza", qui una sua recentissima intervista.
https://www.ilsussidiario.net/news/acqua-alta-a-venezia-sgarbi-mose-necessario-subito-unauthority-per-la-bellezza/1949362
Grazie Ale, conoscevo quell'intervista di Sgarbi su un'Authority "per la bellezza". E già che ci siamo, è un bellissimo articolo anche questo di Veneziani dal titolo "Un paese muore se non ama conservare":
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/un-paese-muore-se-non-ama-conservare/
Hai sentito la nuova cavolata piddiota sullo ius soli? Abbiamo una catastrofe di paese alluvionato e questi qui, pensano a introdurre ancora un bel po' d'Africa. Sono proprio dei pendagli di forca!
Gentile Nessie.
Premesso che "lenzuolata" per un post di 9 righe mi pare eccessivo, la risposta è NO, non c'è nessuna vergogna a constatare che le regioni produttive del Nord non sono rappresentate dall'attuale governo. Ma questo non significa nulla. La stupidità, la malafede, l'incompetenza, la saccenza ignorante possono benissimo allignare in un "nordista" (come dimostra il rilancio pd sullo jus soli et culturae, i cui autori\suggeritori sono Sgraziato del Rio, galoppino emiliano in caccia di voti sinistrosi, ed Henry Galletta, pisano).
Chissà se anche questa è una lenzuolata.
Un saluto da Gotham, il Pinguino.
Beh, le otto righe è evidente che non siano una "lenzuolata", ma abitualmente lei non ha il dono della sintesi, basta vedere i commenti pregressi. Comunque non è questo della lunghezza degli interventi, il tema. A parte l'Emilia-Romagna, regione-chiave di tradizione "rossa" il PD non sfonda al Nord, se non con garbugli e brogli. Il Piemonte è rimasto saldamente nelle sue mani, grazie a uno scandalo contro il governatore Roberto Cota, quello delle mutande verdi, dal quale poi è stato prosciolto da ogni accusa, scandalo che è servito a rimettere in piedi Chiamparino, noto uomo di Banca Intesa. La stupidità, la malafede, l'incompetenza, la saccenza, ma soprattutto la disonestà è evidente che siano trasversali a tutti i politici di tutta la Penisola, ma dobbiamo davvero riesumare Salvemini per fare l'elenco di tutti i mali che affliggono il Sud specialmente? Esiste o no, un'irrisolta questione meridionale?
Secondo me, sì.
Come esiste una questione settentrionale che rassomiglia tanto a quegli alunni più meritevoli che non possono avanzare, perché l'insegnante non va avanti se i più pigri, indolenti, svogliati e menefreghisti non raggiungono un'impossibile "uguaglianza" di classe.
PS: la faccenda dello ius culturae o soli, non mi pare abbia molto a che vedere né con la questione meridionale, né con quella settentrionale, ma con muri sovietici che faticano a crollare anche da noi.
Quindi è una questione prettamente ideologica.
L'articolo di Veneziani è inappuntabile.
Purtroppo ho letto e sentito anche della nuova uscita di Zingaretti, Martina e compagnia delirante.
Alle critiche dei grillini, il sindaco palermitano Orlando - quello che ha iscritto all'anagrafe 40 clandestini e che vuole far cancellare la parola "migranti" perché pure quella è discriminatoria - ha risposto che loro riescono a pensare a 2 cose alla volta.
Ma mi sa che la seconda non sono le inondazioni e relativi disastri ... infatti sono i decreti Sicurezza, da abolire perché "disumani".
È il loro chiodo fisso.
Parlano di un "PD più vicino alla gente", ma sono sempre le marionette di Soros.
Sì, ma è la gente che deve imparare a punirli e a farli SPARIRE!!! Devono essere polverizzati. Mantenere un 20 % è ancora troppo. Questi romperebbero i gioielli anche con lo zero virgola, figurarsi col 20%!
Hai sentito del movimento sorosiano delle Sardine a Bologna? Dopo i nomi dei fiori, dei colori, ora arrivano i movimenti coi nomi dei pesci.
Un tempo, quello che accadeva dopo disastri apocalittici come il fallimento del Mose di Venezia, seguiva un copione consueto: un uomo (o più uomini) chiudeva la porta del suo studio, apriva un cassetto, osservava per un attimo la pistola, controllava il tamburo poi, senza aspettare troppo, la portava alla tempia e premeva il grilletto.
Prima, s’era concesso le lacrime scrivendo l’ultima lettera alla moglie: “Cara, perdonami se ti ho fatto del male: ti ho sempre amata, dal primo giorno che ti vidi…” non andiamo avanti, lasciamo almeno il riserbo, per decenza, ad un uomo che prende una simile decisione, senza giudicare.
Abitudine che si è persa, da quando gli uomini non sono più uomini ma pagliacci, che si coprono di gloriuzza di fronte alle Tv ed alle truccatissime giornaliste, che rilasciano interviste in studi ovattati, in ville faraoniche per le quali sono stati, quasi sempre, condannati. E prescritti.
Mi chiedo con quale faccia il sindaco di Venezia – Brugnaro – chieda lo stato di “calamità naturale” per la sua città, quando la calamità naturale è che esistano persone del genere, come Brugnaro e, soprattutto, Galan e Zaia, che del Mose furono e sono i santi patroni, mentre san Marco, dai cieli, li fulminava con le acque per tanta insipienza.
Sappiamo tutti la ragione del disastro: acciaio di cacca, nessuna competenza, fiducia in persone perverse, sorrisi furbetti mentre si accettava una busta. Tutte abitudine apprese nella corrosione, giorno per giorno, anno dopo anno, dell’inutilità di fare le cose per bene e per tutti, meglio farle andar bene per sé, parandosi il sederino dietro a tutte le bandiere e gli stendardi. All’occorrenza, cambiarli se uno stendardo era corroso da troppi sospetti e sentenze.
Anonimo
Intanto ti dirò che faccio un'eccezione nell'abilitare un commento non firmato se non con un "generico" anonimo. Magari già che c'eri potevi aggiungerci "veneziano", come la musica attribuita ad Alessandro Marcello. La prossima volta, mettiti un nome di fantasia, ma un nome. Sono d'accordo sui pagliacci senza onore. Ma la faccenda è un po' più lunghetta e complessa visto che si protrae dal 1973, mentre tu hai citato solo giunte di centrodestra, come se le giunte di sinistra non si fossero mai avvicendate nella città lagunare.
Il fatto è che ai tempi della Serenissima repubblica marinara, si dragava il fondo della laguna per tenerla pulita. Ora invece che ci sono i mezzi tecnici, nessuno lo fa più e in laguna ci fanno passare pure i mastodontici bastimenti da crociera per l'inchino.
E "pecunia non olet", sì, ma per tutti!
Anche per gli amichetti dei centri sociali.
Qui un pezzo imperdibile di Pecchioli: MERITARE VENEZIA:
https://www.maurizioblondet.it/34833-2/#disqus_thread
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