Nessie New Logo

27 January 2018

La Giöbia di Busto Arsizio



In Gennaio si propiziano riti agricoli arcaici un tempo pagani, opportunamente assorbiti dalla Cristianità come i falò di San Antonio Abate, protettore dei contadini e degli animali agricoli che cade 17 gennaio. In alcune località della bassa padana sopravvive la tradizione della Giöbia, la vecchia strega, e permane ancor oggi il simbolo dell’inverno da scacciare mediante un enorme falò per far sparire i mali, affinché possa nascere e germogliare rigogliosamente la nuova stagione con i suoi doni di opulenza. E’ un altro rito di passaggio propiziatorio di origini agricole molto sentito. In particolare a Busto Arsizio, Legnano, Turbigo, nel pavese e nella bassa lodigiana, dove la Giöbia è impersonata da una vecchia fatta di paglia, di stracci, di pezze e di altro materiale combustibile, rivestita di vecchi abiti dismessi, che viene issata su cataste di legna e bruciata in piazza l’ultimo giovedì di gennaio. Forse il suo nome trae per l’appunto origine da Giovia in riferimento al giovedi,  storpiato poi nel dialettale Giöbia . Ma ci sono altre versioni etimologiche, altri modi di chiamare "la vecchia" e altre varianti della vecchia strega da bruciare, a seconda delle località. Basta pensare alla Fogheraccia a Rimini immortalata da Fellini in "Amarcord" che però slitta al 19 marzo, alle porte della primavera.  (qui il video). 
Quel che è certo,  è che la Giöbia rappresenta la brutta stagione invernale da bruciare, col fuoco che crepita e scintilla portando via ogni elemento negativo: le malattie, i fardelli della vita ed altro. Era ed è una “festa” pubblica, collettiva, nella quale si mangiavano (e si mangiano)  piatti tradizionali costituiti da risotto con luganega (salsiccia) e polenta con i “brüscitt” (l'umido che si fa con la carne trita) ; poi seguiva il “falò”.

Non esiste, pertanto, che un'antica sagra agricola anticipatrice del vicino Carnevale (nelle scuole elementari del basso varesotto e dell'alto milanese questo rito del fuoco viene accompagnato dalle grida festanti dei bambini, con chiacchiere e frittelle da gustare per l'occasione), si stia trasformando in questa miserabile gazzarra polemica solo perché hanno messo la faccia della Boldrini alla vecchia  fatta di pezza e stracci.


Parliamoci con franchezza: quante caricature di pessimo gusto sono state fatte contro i  politici della Prima Repubblica in passato? Ricordate Andreotti, sempre più ingobbito con orecchie pipistrellesche su tutti i carri allegorici? Eppure non esisteva  questa canea. E quanto vilipendio nei confronti di Berlusconi quand'era premier legittimamente eletto usato addirittura come faccia da tiro al Poligono? Con titoli di film che inneggiavano alla sua morte? Altro che "discorsi sull'odio" e Hate Speech! Eppure quest'eco di indignazione a senso unico,  con una pletora di giornali servi prezzolati a disposizione della "lesa maestà" come è avvenuto per la Boldrini, non l'abbiamo sentita. Male ha fatto la Lega e Salvini a prendere le distanze mostrando debolezza intrinseca.  La verità è che è da tempo che si vuole fare sparire la Giöbia definita "festa sessista" (in realtà festa identitaria) e quanto è avvenuto è solo un miserabile pretesto per cancellarla. Quando si dice acchiappare i classici due piccioni con una fava: da una parte impedire la satira, ma solo a senso unico (quando c'è di mezzo la sinistra e i suoi esponenti), dall'altra cancellare una festa identitaria fortemente legata al territorio.  E quando sento papaveri istituzionali lontani mille miglia dal popolo,   che vogliono paragonare una sagra paesana  con fantoccio, alla stregua del rogo dei libri effettuati dai nazisti, mi vien solo da ridere. Un conto è bruciare opere passate alla posterità per impedirne la libera circolazione e lettura, un altro conto, bruciare l'effige (di carta) di un politico, personaggio di passaggio e dunque effimero per antonomasia (o almeno si spera). 
 A questa stregua, perché non vietare anche i carri allegorici di Viareggio? Ma in quest'epoca demenziale, va a finire che arriveremo anche a questo,  poiché hanno deciso di toglierci tutto, perfino l'arma del  sorriso e dello sberleffo!
I romani praticavano il classico panem et circenses;  gli attuali politicanti, invece,  vorrebbero solo martoriarci di  tasse, di espropri e  di repressione circa l'uso d' ogni critica e del diritto alla satira.  Ma non erano proprio loro quelli del "vietato vietare"? Sì certo, quand'erano all'opposizione, però. Ipocriti che non sono altro. 

49 comments:

Nessie said...

Domani arriva la Boldrini a Busto Arsizio col suo gruppo Liberi & Uguali:


http://www.varesenews.it/2018/01/boldrini-busto-si-preparano-contestatori-seppelliamola-risate/687219/

chi tra i lettori è iscritto a FB è pregato di far girare questo post.

Eloisa said...

Tra l'altro è nostra tradizione a Busto fare Giobie con la faccia dei sindaci e un anno è successo che il Gigi Farioli (sindaco di FI) è venuto personalmente a dare fuoco al suo stesso fantoccio con molta autoironia, la stessa che non ha la Signora PresidentA.

Anonymous said...

Perfettamente daccordo sull' impostazione di questo articolo MA..
Bisogna sempre tener presente una cosa : siamo in guerra, un guerra che LORO ci hanno mosso senza dichiararla. E in guerra non si fanno goliardate ma si fanno SOLO mosse pratiche per difendersi dai LORO colpi e per infliggere colpi a LORO.
Nello specifico quindi si dovrebbe ormai aver capito che la LORO stampaglia è il LORO principale strumento di guerra psicologica e che nel campo della guerra psicologica molte goliardate ( tipo l' ennesime "corna celtiche" a tutte le manifestazioni leghiste) sono non solo inutili ma controproducenti
Quindi bene a fatto salvini a redarguire bonariamente quei goliardi , adesso la lega deve prendere più voti possibili sottraendoli ai LORO partiti per poter raggiungere una posizione abbastanza forte per rendere , dopo il "4marzo" i colpi ricevuti alla LORO stampaglia ( ad esempio una bella "spending review" che gli tolga ogni "contributo pubblico" )
Perché deve essere chiaro che il "4marzo" è l' ultima occasione per incidere "elettoralmente" in qualcosa; dopo c'è solo il nostro STERMINIO , nessuno si faccia illusioni di appeasement o "mediazioni" , LORO non faranno prigionieri.
ws
PS Per aiutare a capire aggiungo un "video" fresco fresco
https://youtu.be/PO_0ee3XfYU

Anonymous said...

Ormai tutti si chiedono: ma questa qui chi cazzo si crede di essere ? Vietato vietare va bene quando governano gli altri. Questi personaggi hanno reso istituzioni già screditate una festa quotidiana autoreferenziale. Il loro modello di governo è quello di Erode Antipa o Messalina. Altro che bruciarli in effigie ci vorrebbe.

IL SAURO

Aldo said...

Finché un qualsivoglia gerarca (sì, gerarca, e non è una parola buttata lì a caso) di qualsivoglia schieramento si limita a ragliare dall'alto del suo piedistallo, direi che la reazione più acconcia è un'alzata di spalle, al più accompagnata da un reciso "me ne frego", e il proseguimento imperterrito per la via che si sta percorrendo. Se invece codesto gerarca dovesse passare alle vie di fatto, allora il ragionamento non varrebbe più e sarebbe il caso di cominciare a parlare la stessa lingua, ammesso che sia fattibile. Questi battibecchi fatti di immaginette, di icone, di simboli male assortiti... lasciano un po' il tempo che trovano.

A Busto avevano voglia di allestire la scenetta della befana arrosto? Bene han fatto ad allestirla. La "arrostita" ha voluto dire la sua? Bene ha fatto a dirla. Nell'uno e nell'altro caso, c'è stato un seguito che ha lasciato dei "lividi"? Se no, che sia finita lì - gli uni e l'altra hanno esposto quel che avevano da esporre, pari e patta, e ciascuno degli spettatori giudichi in proprio l'esito dei siparietti. Se sì, e solo se sì, vale la pena andare oltre.

Francesco said...

Questa sinistra e' uguale alla destra che vuole cancellare. La loro parola d'ordine e' " RETORICA "

Nessie said...

Grazie Eloisa del contributo. Dunque quella di schernire i politici di turno e perfino gli amministratori è una vecchia usanza di bustocca durante questa ricorrenza.

Nessie said...

ws, in passato le amministrazioni rosse, facevano altrettanto in fatto di "goliardate" E ogni occasione era buona. non so se ricordi quella del Salvini a testa in giù.
Purtroppo c'è una differenza SOSTANZIALE e clamorosa: l'appartenenza della "stampaglia" e l'uso moralistico che ne fa.

--------------------------

Aldo, questa non la capisco. Finora e per ora non c'è mai stato "né pari né patta". E il caso Cota che ben conosci parla chiaro. Quello se ne è andato per lo scandalo delle mutande verdi. Poi è stato prosciolto dall'accusa. La Boschi invece è rimasta in piedi anche dopo l'accusa di Banca Etruria e i relativi risparmi fatti prosciugare.

Nessie said...

Sauro, occhio che c'è la polizia del Pensiero ;-). Vietato pensare, esternare e canzonare.

Aldo said...

Allora sono io che sto equivocando.

Per quel che ho letto qui si parla di una sceneggiata paesana durante la quale è stato dato alle fiamme un fantoccio. Sul buon gusto o cattivo gusto del gesto si potrebbe discutere fino a Natale prossimo. Personalmente lo classificherei tra le "sciocchezze irrilevanti" con le quali i diretti interessati espongono ciò di cui dispongono. L'altra "diretta interessata", l'immancabile, espone a sua volta ciò di cui dispone. Fin qui siamo al teatro, con guitti dall'una e dall'altra parte (dove "l'altra parte" dovrebbe essere più accorta, almeno in considerazione del ruolo che riveste, ma ormai si è fatta abbondatemente conoscere per quel che è).

Procedendo nella lettura vedo che fai riferimento a un tentativo di soppressione delle manifestazioni del folklore locale. Sarebbe una cosa molto negativa, particolarmente se avvenisse in seguito ad atti d'imperio palesi od occulti. Al momento ci sono però solo delle polemiche, per cui credo proprio che la reazione più opportuna sarebbe sgonfiare la cosa con la più assoluta indifferenza, continuando a fare quel che si è da sempre soliti fare ed ignorando chi dà fiato alle proprie trombe. Da cui il "me ne frego" del mio commento precedente -- in assenza di un divieto esplicito e legalmente vincolante, posso farlo.

Ovviamente, se i trombettieri dovessero passare alle vie di fatto il discorso cadrebbe e, in quel caso, la reazione dovrebbe essere proporzionata al danno. Se realisticamente possibile. Occorre però non dimenticare che la storia ci ha lasciato una bella serie di esempi di casi nei quali la reazione non è possibile o, quanto meno, non è immediatamente possibile o, ancora, non è ragionevolmente la strada migliore da seguire.

Sussurro a bassa voce che, anche con divieti espliciti, ci sono attività "sociali" che vengono allegramente praticate ad ogni pie' sospinto, senza che si riempiano le carceri nonostante le centinaia di persone a botta che vi prendon parte. Dunque, pare che il "me ne frego" non sia poi una soluzione così impraticabile in tanti, tanti casi.

E' che qui, da una parte e dall'altra, non si vuole impedire di bruciare fantocci, si vuole inzuppare la testa dei faciloni con idee preconcette e manipolate. Con l'aggravante che una delle due parti (come, a turno, accade sempre) tiene il coltello dalla parte del manico.

Aldo said...

Il caso Cota, a mio avviso, ha un taglio ben diverso da quello dei roghi di piazza beneauguranti. Anche quel tipo di situazioni segue copioni ormai ampiamente visti e stravisti a ruoli anche invertiti. Al solito, indipendentemente da chi sta sopra, finiscono con una pioggia di cacca sulla testa di chi sta sotto.

Nessie said...

Il caso Cota, infatti (ma vedo che non l'hai capito) si riferiva semplicemente al tuo "pari e patta", per farti rilevare che non c'è nessun pari né patta. Uno è stato prosciolto da ogni accusa, ma ha dovuto dimettersi dal proprio incarico occupato per l'uopo da chi non è stato eletto (guarda caso, un esponente di sinistra). L'altra (la Boschi) con accuse ben peggiori (la Banca Etruria e i risparmi volatilizzati) è sempre lì e prossima ad essere candidata in un collegio blindato.

Sul folclore, visto che tu vai a vedere il teatro in piemontese, è da un po' che è in atto un'operazione di derisione. E quando scrivo che la prossima tappa saranno l'eliminazione dei carri allegorici, non scherzo affatto, tenuto conto che si vuole "riscrivere" perfino il calendario gregoriano, sostituito con le "giornate mondiali dell'ONU". Dai un'occhiata ai nuovi "santi", beati e beatificazioni varie cosiddette "laiche":

http://www.centrounesco.to.it/?action=view&id=337

Nessie said...

PS: Tieni inoltre presente che Laura Boldrini è stata un portavoce dell'ONU. Pertanto non è affatto un caso che si ritenga "intoccabile". Inoltre la sua terza carica dello stato le dà una guarentige assoluta.

Anonymous said...

Condivido Nessie, mi sembra che a suo tempo fu bruciato anche il pupazzo di Berlusconi. Poi gli attuali indignati non si indignano affatto per le continue aggressioni anche fisiche alla Lega, a FdI e alle loro iniziative elettorali. E non si indignarono nemmeno per il Duomo e il cavalletto in faccia a Berlusconi che liquidarono con un "se l'è cercata". Tra l'altro la cosa dalla stampazza di regime è stata presentata, tacendo completamente il contesto, come se un gruppo di leghisti assatanati di punto in bianco avesse dato fuoco alla immagine della PresidentA.
Il povero Salvini avrebbe dovuto "ammonire" gli ingenui goliardi a non esporsi nei confronti del regime perchè il regime gli oppositori li fa arrestare.
Scarth
PS: Cota era completamente innocente. Cosa che è emersa dopo la sua liquidazione.

Aldo said...

Su queste precisazioni ti seguo senza fatica, e concordo.

Sui carri allegorici, cosa intendi con "eliminazione"? Ovvero, con quali forme dovrebbe avvenire quella eliminazione?

In merito al floclore, visto che mi stuzzichi, potrei passare alla fantapolitica fingendo d'essere il Dittatore del Mondo ed elencarti alcuni provvedimenti urgenti che prenderei, ma so che cadrei nel surreale, quindi mi astengo.

Nessie said...

Scarth, tra un innocente come Cota e un'implicata nello scandalo Etruria come Maria Elena Boschi ce ne corre! Oh se ce ne corre! Eppure te la vogliono imporre in lista ad ogni costo (prima a Bolzano, dove non la vogliono).
Gli errori della destra li conosciamo già: giocano sempre in difesa e non passano mai al contrattacco. Salvini a testa in giù, aggressioni fisiche ai gazebi, lo stesso Berlusca che citi con i lanci del cavalletto e del Duomo. E la teppaglia rossa liquida il tutto con un "se l'è cercata".

Qui nel caso di Madonna Laura, invece, siamo alla lesa maestà. Oltretutto la signora deve possedere un ego ipertrofico. In realtà il comizio del suo gruppo che si terrà a Busto A. proprio questo pomeriggio, serve a pretesto per fare misera campagna elettorale vittimistica.

Aldo said...

Nessie: "si vuole 'riscrivere' perfino il calendario gregoriano, sostituito con le 'giornate mondiali dell'ONU'. Dai un'occhiata ai nuovi 'santi', beati e beatificazioni varie cosiddette 'laiche'"

Perché ti stupisci? Ci hanno raccontato che il motto "cuius regio, eius religio" è stato superato, ma so benissimo che l'effettiva pratica di certe condotte non è materia per chi si occupa di cultura, né di storia, bensì d'etologia. L'appartenenza a una certa specie comporta certe condotte, con alcune varianti più o meno marginali dovute alla razza. La cultura si limita a definire le forme per l'esercizio degli istinti di base, e quello per il quale chi è in grado di dominare impone ai sottoposti la propria volontà (anche quando è palesemente arbitraria) è un principio trasversale a qualsiasi cultura, anche se in genere imbellettato con cura per farlo apparire più nobile. Non per niente esistono storielle tipo quella che si apre con "ad rivum eundem lupus et agnus venerant..."

Nessie said...

Aldo, i carri allegorici di Viareggio sbertucciano e prendono in giro in particolare i politici. Ma quali? Tutto dipende dalla "santificazione" e dall'intoccabilità dei personaggi da bersagliare. L'"eliminazione" potrebbe essere la solita satira "a senso unico": alcuni sì, e altri NO. E già lo si fa. Ci manca solo una lista delle burle consentite e di quelle no. Ma in fondo già esiste. Guarda ad esempio, cosa scrive uno "scrittore" arabo sul Fatto Travagliato sulla Gioeubia (della quale mostra di non sapere un accidenti):

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/01/26/fantoccio-boldrini-bruciato-busto-arsizio-uno-schifo-che-salvini-chiama-sciocchezza/4118334/

Nessie said...

Circa il tuo secondo commento, no, ovviamente non mi stupisco. Ma molta gente in buona fede queste cose non le sa. Apre il computer, le arriva la pagina Google che puntualmente ricorda:

OGGI GIORNATA MONDIALE ecc. ecc. (delle cardiopatie, dei focomelici, giornata della terra, dell'acqua dell'aria e tante altre boiate a comando).

Oggi domenica 28 gennaio - S. Tomaso d'Aquino, che oltretutto è stato anche un grande filosofo, sta diventando una rarità.

E non tanto perché siamo tutti così devoti, ma perché folclore, sagre, fiere, tradizioni ecc. erano sempre dedicate a un santo patrono di un qualche villaggio, come è noto. Questo, quando le comunità erano reali e non virtuali.

Aldo said...

Nessie: "Questo, quando le comunità erano reali e non virtuali."

L'hai chiusa così, come fosse un dettaglio insignificante. Invece credo possa essere il punto di partenza di almeno una decina di articoli. Prendi questo mio ultimo commento (poi la smetto) come un invito, un'esortazione, a scriverne almeno uno. Lo leggerò con partecipazione.

Nessie said...

Non ho ancora fatto un post specifico di com'eravamo prima dell'avvento di internet, del web, dei webbeti che ci hanno fatto diventare, dei social ecc. ma ne abbiamo già parlato a lungo nei commenti e nelle conversazioni.
Così come è già saltato fuori il ruolo di cuscinetto ammortizzatore del malcontento dei forum, social, blog ecc, della rete nel suo complesso.

Anonymous said...

Ci vorrebbe una Giobiana quotidiana e nemmeno basterebbe con tante che ne hanno di streghe. Questa è scema ma ce ne sono di molto più cattive che manco credono di dipendere dal Padreterno. Prevalentemente piddine della prima ora: ci siamo capiti... ne ho vista una per televisione un paio d'anni fa, che spiccava per antipatia e protervia. Dal suo scranno televisivo insultava direttamente alcuni cittadini riuniti in una piazza al freddo minacciandoli di querela, nè alcuno si è sognato di moderarla. Sono dei piccoli Stalin in gonnella, cattivi e vendicativi. Gli uomini, pur quando antipatici, non riescono mai a giungere a queste vette. Sicuramente le mettono lì apposta e, con la scusa della parità di genere, sono intoccabili e incriticabili.

IL SAURO

Nausicaa said...

Mi piacerebbe sapere chi sono quelle forze politiche ad aver invitato la Boldrini a Busto Arsizio, dove oggi ha potuto affermare queste scempiaggini sul fatto che Salvini si occupa solo degli immigrati snobbando gli Italiani :

http://tv.liberoquotidiano.it/video/politica/13303348/laura-boldrini-contro-matteo-salvini-parla-solo-immigrati-facesse-qualcosa-italiani.html

Forse parlava di se stessa, ma non se ne è accorta.

Nessie said...

A chi ti riferisci Sauro? Parli forse della Morani?

https://it.wikipedia.org/wiki/Alessia_Morani

simpatica come la sabbia nelle mutande.




Nessie said...

Nausicaa temo che si tratti di Grasso e dei suoi legami con le Procure di Busto A. L'aggancio può essere solo quello, perché in quei comuni la sinistra è detestata e non attecchisce.

Massimo said...

La santa vergine degli immigrati non si brucia, è un delitto di lesa maestà. Il 4 marzo possiamo toglierci anche la soddisfazione di darle il benservito. Poi ricomincerà l'assalto agli uomini del Centro Destra, ma intanto saremo riusciti a guadagnare cinque anni e in cinque anni possono capitare tante cose ...

Nessie said...

E' vero, il "migrante" è già stato canonizzato e le sue vergini protettrici sono intoccabili.
Comunque da qui al 4 marzo vai tranquillo che ce ne sarà una al giorno. Nell'universo capovolto, non poteva mancare la Boldrini's Version sugli immigrati:

http://video.corriere.it/laura-boldrini-leu-non-caserma-salvini-parla-sempre-immigrati-si-occupi-italiani/badbcbf0-0397-11e8-93bb-ec4bb3ac447d

Nessie said...

Ma ecco le stizzite e infastidite (giustamente) dichiarazioni del sindaco Antonelli di Busto A. contro le sue strumentalizzazioni di mezza tacca:

http://www.varesenews.it/2018/01/antonelli-boldrini-chieda-scusa-busto-arsizio/687296/

«Ora basta. La misura è colma. Dopo le ultime dichiarazioni della signora Boldrini, che ancora, nonostante tutte le spiegazioni e i chiarimenti veicolati anche a mezzo stampa, evoca un presunto clima di odio che albergherebbe a Busto Arsizio, siamo noi a chiedere scuse ufficiali. Venga a Busto a scusarsi con tutti i cittadini per avere offeso la città, la sua reputazione e le sue tradizioni. Chiunque conosca la tradizione della Gioeubia sa perfettamente che si tratta di una festa popolare il cui spirito è quanto più lontano dall’odio che lei e i suoi quattro sostenitori in città continuano a evocare».

Alessandra said...

Nessie, in Veneto come saprai si chiama "Brusa la vecia" (con relative varianti locali) o anche "Panevin" ("pane e vino") come augurio di abbondanza, e si svolge nei primi giorni dell'anno.
Pare che queste tradizioni risalgano ai Celti, secondo quanto affermato in questo articolo:

http://www.trevisotoday.it/blog/storia-tradizione-panevin.html

La Boldrini che invita Salvini a chiedere scusa agli italiani fa ridere i polli, dà l'idea di quanto viva fuori dalla realtà.
Mi sa che la sua capatina a Busto Arsizio finirà per rivelarsi un autogol.
La Morani è quella che in una vecchia puntata di "Matrix" disse che nel 2017 il debito pubblico avrebbe cominciato a scendere ... ecco uno degli innumerevoli piccoli saggi di credibilità piddiota e sinistronza.

Anonymous said...

i carri allegorici di Viareggio sbertucciano e prendono in giro in particolare i politici. Ma quali?
i "carristi" viareggini son tutti piddioti ; c' è un " sistema economico" dietro, lo stesso che c' é dietro la stampaglia.
ws

Nessie said...

Sì Ale, conosco il "brusa la vecia". Nel comasco la chiamano Giubiana o Gibiana. E anche qui c'è anche una filastrocca di Cantù. Ma cosa vuoi che gliene freghi a gente come la Boldrini di entrare con cultura e sensibilità in questo immaginario popolare!? Questi sono come elefanti in cristalleria, chiamati e deputati a distruggere ogni forma di immaginario collettivo ! Comunque quanto è successo oggi a Busto dove è stata costretta a ribaltare la realtà sugli immigrati, mi dà la prova provata che si stanno arrampicando sugli specchi :

http://www.parcocurone.it/files/edambientale/gibiana/gibiana.pdf

Nessie said...

ws, gli stessi del pecoreccio Vernacoliere, suppongo, dove si fa una satiraccia alla Vauro Senesi. E più la satira è squallida, volgare e pecoreccia come la sua e quella della cornacchia Littizzetto, più viene imposta con la forza sulle reti tv. E sottolineo CON LA FORZA . Sì perché quando certi programmi non raggiungono il mitizzato "share",e tuttavia, vengono imposti lo stesso significa solo che siamo in dittatura!

Jacopo Foscari said...

Chissà se la strega bruciata avesse avuto il volto, chessò, di Giorgia Meloni o di Marine Le Pen cosa avrebbero detto i compagni. Quando ad essere offese sono donne dell'altra parte politica è "satira", vedi il caso della battuta sulla Petacci, mentre quando invece sono quelle di sinistra è "sessismo"

Nessie said...

Peggio! Nel suo caso, è un affronto, una blasfemia, una manifestazione proditoria di violenza fascista. Lei si è permessa di fare il giochetto Busto Arsizio = "La Repubblica dei Falò" (allusione a Salò) , giocando sul solito meme dell'antifascismo. E quella "cima abissale" (uso di proposito l'ossimoro) di Grasso, è stato subito pronto a paragonare un rito propiziatorio di origine celtica della Gioeubia, al rogo dei libri dei nazisti e alla notte dei cristalli.
Ma questi qua pensano di darla da bere in eterno, usando queste overdosi di ideologia, piazzata lì a sproposito?

Nessie said...

Mi è piaciuto molto il sindaco Emanuele Antonelli, che vuole chiedere danni e la richiesta di scuse a questa furbastra che si fa la campagna elettorale sulla pelle e sui soldi dei cittadini. Si pensi solo agli straordinari che dovrebbe pagare l'amministrazione per gli straordinari della polizia locale e NON.

Pur essendo di FI (eletto con l'appoggio di Lega e FdI) Antonelli ha dimostrato di essere stato più leghista della Lega. Inoltre ha deprecato chi,tra i locali, ha tradito Busto ben conoscendo l'origine popolare della festa. Si riferisce a candidati locali del gruppuscolo Liberi e Uguali, come il candidato alla presenza della regione tal Onorio Rosati e ad altri del sinistrume della zona che hanno chiamata espressamente la PresidentA.

Quanto alla Lega, capisco che non si voglia aprire un'inutile questione che può nuocere alla raccolta voti, ma bastava chiarire con poche e incisive frasi il contesto dell'episodio invece di liquidarlo come una "goliardata".

Aldo said...

Il vernacoliere... m'è capitato di averne una copia tra le mani tre o quattro anni fa, mentre ero in vacanza, e l'ho sfogliato. Dopo un paio di pagine mi son detto "devo leggerlo con più attenzione, perché da queste parti lo trovano tutti così divertente e a me viene solo da vomitare... cosa non sto capendo?". Ripassato tutto il volumetto (per fortuna striminzito) mi son ricreduto: stavo capendo tutto fin dalla prima occhiata, infatti non c'era niente da ridere, solo da vomitare. E non per una questione "di schieramento", proprio per la mancanza d'arguzia nei contenuti e l'inconcludente volgarità nelle forme. Alvaro Vitali e Lino Banfi, a confronto, sono intellettuali d'alto profilo.

Non sto calcando la mano, anche se i contenuti erano diversi, il tono era esattamente quello. Mi chiesi come fosse possibile che, da quelle parti, quella roba riscuotesse tanto plauso. Poi, avendo a che fare qualche giorno ancora con la gente del posto, capii che è una questione di cultura [1]: duecento km di distanza possono fare molto quando fino a meno di due secoli fa per percorrerli si dovevano attraversare almeno due confini di Stato. Bei tempi...

[1] - Per dare il senso corretto a quel intendo rimarcare, è importante non confondere la cultura con l'istruzione, che come sai non sono per niente la stessa cosa. La mia impressione è che dal dopoguerra abbiamo visto aumentare l'istruzione media e precipitare la cultura media. Da una ventina d'anni almeno s'è fatto percettibile l'avvio d'un calo dell'istruzione media raggiunta ("analfabetismo di ritorno", lo chiamano), mentre la cultura media non dà segni di ripresa, a mio avviso per via del modo in cui la devastazione delle culture italiane (in particolare di alcune di esse) si intreccia con gli sviluppi demografici indotti dalle manovre dirigenziali accumulatesi nei decenni. Avrei tanto da aggiungere, ma tralascio perché sto già "andando troppo lungo" per una nota.

Nessie said...

Quoto quanto scrivi sul Vernacoliere: vomitevole. Alvaro Vitali è un signorotto, in confronto. Ma ti esorto anche a guardare le vignette pecorecce di Vauro che sono sullo stesso tono. Mi spiace, ma io a differenza di te, ne faccio proprio una questione di schieramento: tutta satirazza che non fa muovere un muscolo facciale né un cenno di sorriso, con i Benigni e le Littizzetto in testa. Del resto sghignazzano solo loro dei loro lazzi osceni. Tre o quattro casi di malasatira messi tutti insieme fanno tirare conclusioni fin troppo ovvie: non è per caso e non sono una coincidenza.

Certamente che sì: cultura e istruzione non sono la stessa cosa. Ma una buona istruzione-educazione calata su un buon tessuto culturale, potrebbe fare miracoli.

Potrebbe...

Cangrande said...

Ciao Nessie ! Sapevi che quella nullità, con quel livello di "intelligenza" disarmante, la Boldrini, è nipote di Marcello Boldrini, braccio destro di Eugenio Cefis, il VERO capo della P2 (Gelli era un paravento) e referente dei poteri anglo-USA-ecc.....(ops...) in Italia ? http://alfredodecclesia.blogspot.it/2017/01/il-destino-delleuropa-era-gia-segnato.html?m=1

Nessie said...

Certo che lo sapevo che era la nipote di quel Boldrini lì. E' stato, quello, il suo passaporto per l'ONU. E dall'ONU-UNCHR alla Presidenza della Camera, il passo è stato breve. Ciao Cangrande.

Carla said...

Da noi nel comasco e nella Brianza la chiamano Giubiana e le donne anziane un po' eccentriche nel vestire e nel truccarsi le chiamano così

http://luis-brianza.blogspot.it/2010/01/la-giubiana-che-usanza-strana_11.html

Hai visto giusto quando hai scritto che compito della Boldrini, non è solo quello di attizzare vespai, ma quello di eliminare le antiche usanze popolari. Ecco la riprova per la quale certe tradizioni andrebbero abolite, secondo il suo profondo pensiero:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/fabtoccio-rogo-boldrini-tradizioni-cambiano-sindaco-paghi-i-1488376.html



Nessie said...

Nella Serenissima le chiamano carampane, dalla casa nella quale venivano ritirate le prostitute non più in servizio, casa appartenente alla famiglia Rampani. E c'è pure il Ponte delle Tette :-):

http://www.viaggi-lowcost.info/cosa-fare/venezia-quartiere-luci-rosse/

aspettiamoci la modifica di tradizioni, feste, sagre e pure nomi e vocaboli come "giubiana" o "carampana" o "befana", o altro.
Non è questione di avere la vista lunga, è che se pensiamo male su certi personaggi come la PresidentA, ci si azzecca. SEMPRE!

Anonymous said...

OT: mi sa che ci sia da cominciare a preoccuparsi se anche la Bonino è per le larghe intese con Berlusconi. Fossi in Salvini lo farei

http://www.ilprimatonazionale.it/politica/patto-berlusconi-ue-contro-salvini-79097/

Z

Anonymous said...

Aldila' del solito "positivismo lombardo" di borghi è pressoché sicuro che avremo un governo "troiko" che ci macellerà "alla greca"; quello che è in ballo il 4 marzo è solo la "quota azionaria" dei 3 gaglioffi ( pd , M(i)5 e fogna italia) che lo sosterranno.

"l' alleanza del tavolo" tra LEGA (ex)NORD e fogna italia avrà quindi solo l' effetto di aumentare il numero di eletti del "centrodestra" a OVVIO scapito degli altri due gaglioffi.. Certo è "poco" ( un epsilon piccolo a piacere direbbe un matematico) ma non è "uguale"

ws

Nessie said...

Nel caso in cui Salvini prendesse più voti del resto della coalizione, la cosa avrebbe il pregio di mostrare la percentuale degli elettori sovranisti. E nel caso di eventuale rammollimento o di mancate promesse o di appiattimento della Lega, questo bacino necessariamente si volgerà ad altra forza politica, più a destra.

Aldo said...

Nessie: "questo bacino necessariamente si volgerà ad altra forza politica, più a destra"

Nel frattempo passeranno altri cinque anni durante i quali verrè seguita la linea seguita fin qui, ma a velocità ulteriormente crescente. Pensando a quello che è successo negli ultimi cinque anni e all'accelerazione degli eventi che abbiamo già visto, auguri a tutti noi. Ne abbiamo bisogno.

Nessie said...

Hai ragione, ma quando parlo di spostamenti più a destra, non intendevo riferirmi solo al voto, il quale è come dici: un metodo troppo lento (e forse inefficace date le pessime leggi elettorali messe lì bell'apposta) per ottenere i nostri diritti.

Anonymous said...

Preferisco non pensare a che fiera degli orrori sarebbero altri 5 anni di PD/M5Str/Troika. Considerando in proiezione la capacità di indottrinamento di Lorsignori che dispongono di tutti i media e delle istituzioni globali. E considerando questo, che è solo l'inizio: https://www.youtube.com/watch?v=1lghI9QBUQw
...rischiano di non essere 5 anni ma 50....
Purtroppo il centrodestra mi pare continui sottovalutare enormemente la capacità che ha il regime di annientare l'opposizione per vie soprattutto extraparlamentari. In ogni caso la Lega, purtroppo, non aveva alternative plausibili in questo contesto.
Scarth

Nessie said...

Grazie Scarth, ho visto. E sapevo anche di questa shadow-banning (censura-ombra) già praticata da twitter. Preferisco fermarmi qui, dato che questo sarà il prossimo topic del mio prossimo post. Stanotte, forse...

Anonymous said...

Sono d'accordo con WS. Di Maio sta girando tutti i centri finanziari, il che accredita il vecchio sospetto che il M5S sia il Syriza italiano. Hanno intenzione di farlo vincere. Non so come, ma mi pare probabile. Però, eventuali imbrogli a parte, tutto dipende da quanto prende il PD, quanto FI, quanto la Lega e quanto i partiti minori. Il M5S è già disposto ad allearsi col PD, ma un asse con PD e FI io lo escluderei: sarebbe troppo, dopo tutta l'antiberlusconeide che l'ha caratterizzato. Quindi, se Salvini prendesse più del M5S e FI meno di questo sarebbero i partiti di destra minori a fare la differenza; infatti questi non farebbero nè alleanze col PD nè col 5S. In ogni caso, l'opzione B bisogna sempre tenerla a portata di mano. Non sarebbe la prima volta che uno vince, ma al governo ci va quell'altro.

IL SAURO