Innanzitutto confesso di aver avuto qualche problema circa l'etichetta da porre sul post. Chiamare questo sconquasso "politica interna" è un voler togliere onore a ciò che resta della politica. Le cronache giudiziarie di questi giorni riportano del proscioglimento da ogni accusa di peculato dell'ex-sindaco di Roma Ignazio Marino. E' un inetto e la prima cosa di cui si è occupato è quello di celebrare nozze gay mentre Roma soffocava nel pattume e nei guai. Ma il metodo "Al Capone" (il gangster che fu incastrato per evasione fiscale invece che per i numerosi delitti e misfatti) non funziona. Non si può "incastrare" anche uno pisquanotto come lui per quel che non ha fatto. Pertanto è stato prosciolto. Ora Marino è gasato ed euforico e promette vendetta tremenda vendetta contro Renzi, già specializzato nell'arte della guida di una Macchina Schiacciasassi: asfalta tutti pensando di continuare a farla franca come un volgare omicida seriale. Ovvio, che prima o poi arrivi il redde rationem.
Il Marino Furioso promette sfracelli contro quel PD, reo di aver orchestrato campagne di stampa diffamatorie contro di lui e di averlo scaricato per "lo scandalo scontrini" delle fatidiche 56 cene che poi si sono rivelate una bufala.
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Di diverso stampo la riabilitazione del povero Roberto Cota, ex governatore della regione Piemonte, un galantuomo su cui avrei messo la mano sul fuoco e che ho sempre difeso dagli attacchi della uscente governatrice Mercedes Bresso del Pd che lo costrinse ad un riconteggio dei voti. Lo scandalo dal nome folcloristico delle "mutande verdi", non mi ha mai convinto. In particolare ho sempre sentito puzza di bruciato sulla rapida ascesa a Governatore della regione Piemonte di quel Chiamparino del Pd, uomo graditissimo alle banche (ha ricoperto nel 2012 il ruolo di Presidente della fondazione Compagnia di San Paolo, prima azionista di Banca Intesa).
Intanto però si sono tolti un leghista legittimamente eletto, dai piedi col solito metodo golpista della via giudiziaria al comunismo.Un'altra pessima figuraccia della Magistratura in combutta col Pd. Non ha abboccato invece il vecchio marpione comunista Vincenzo De Luca, Governatore della regione Campania. che inquisito sì, inquisito no, è rimasto fermamente al suo posto senza schiodarsi. A differenza del mite Cota, lui conosce con ogni evidenza, i suoi pollazzoni!
Riabilitazione con trafiletti modello annunci funebri, di non colpevolezza nelle pagine interne dei giornali anche per il povero Guido Bertolaso. L'ex capo della Protezione Civile era finito alla sbarra con le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni. Nel terremoto del 6 aprile morirono 309 persone. L'accusa aveva chiesto tre anni di reclusione. Il metodo è sempre quello: segare il politico o amministratore sgradito a colpi di inchieste. Poi il tempo passa e.... Oooops! Ci siamo sbagliati. Ma intanto si getta fango, discredito, accuse offensive e ingiuste nei confronti di chi ha lavorato fino allo stremo.
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Perciò Renzi sarà costretto a fare il porta a porta reale (oltre al solito televisivo Porta a Porta con il maggiordomo Bru-neo alle sue dipendenze) proprio come quei rompiballe di testimoni di Geova che ti suonano alla porta, ti annunciano la Lieta Novella dalla Torre di Guardia e ti mettono volantini apocalittici in cassetta. Come si vede, ha già iniziato da mesi in modo febbrile e concitato (il ritardo dell'annunciata data referendaria, lo ha per ora favorito). Ma l'eccesso di esposizione mediatica, con conseguente trituramento quotidiano di zebedei, non è sempre un vantaggio.
Sindaci insindacabili, consiglieri doppiamente insindacabili. Che da novelli senatori potranno pretendere l’immunità anche da amministratori locali e magari per fatti e opinioni riferiti a quando neppure lo erano, conquistandosi così una lunga coperta di impunità e alimentando la girandola di conflitti d’attribuzione tra autorità giudiziaria e Parlamento. Questo è lo scenario che si apre con la riforma Boschi, sostiene il costituzionalista Antonio D’Andrea che degli effetti dell’estensione delle guarentigie del nuovo Senato ha fatto un’analisi in corso di pubblicazione.
Un assaggio e un caso concreto lo offre la diatriba che ha come protagonista il senatore Ncd Gabriele Albertini.
Da sindaco di Milano Albertini nel 2011 era entrato in rotta di collisione con Alfredo Robledo che indagava sui derivati. Rilascia al Sole24Ore due interviste in cui sostiene che il magistrato in realtà stava perseguendo la sua giunta per motivazioni politiche. Robledo lo querela per calunnia aggravata presso la Procura di Brescia. Albertini non è più sindaco ma eurodeputato e per scampare all’incriminazione si rivolge al Parlamento Europeo che nel 2013 gli nega l’usbergo dell’immunità, rilevando che i fatti contestati si riferivano a quando era sindaco.
E qui siamo, alla decisione che potrebbe virtualmente diventare un precedente per il nuovo Senato che si candida a diventare il posto dove mandare gli amministratori locali a lavare i loro reati. E senza che debbano ordire ricatti, perché l’armatura calerà automaticamente sulle loro spalle con la nomina. Un rischio tutt' altro che campato per aria. (fonte: Il Fatto).
Un assaggio e un caso concreto lo offre la diatriba che ha come protagonista il senatore Ncd Gabriele Albertini.
Da sindaco di Milano Albertini nel 2011 era entrato in rotta di collisione con Alfredo Robledo che indagava sui derivati. Rilascia al Sole24Ore due interviste in cui sostiene che il magistrato in realtà stava perseguendo la sua giunta per motivazioni politiche. Robledo lo querela per calunnia aggravata presso la Procura di Brescia. Albertini non è più sindaco ma eurodeputato e per scampare all’incriminazione si rivolge al Parlamento Europeo che nel 2013 gli nega l’usbergo dell’immunità, rilevando che i fatti contestati si riferivano a quando era sindaco.
E qui siamo, alla decisione che potrebbe virtualmente diventare un precedente per il nuovo Senato che si candida a diventare il posto dove mandare gli amministratori locali a lavare i loro reati. E senza che debbano ordire ricatti, perché l’armatura calerà automaticamente sulle loro spalle con la nomina. Un rischio tutt' altro che campato per aria. (fonte: Il Fatto).
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L'ultima spigolatura riguarda l'Abusivo di Palazzo e il suo spin doctor Jim Messina, già incaricato da Obama per la sua campagna elettorale, il quale dovrebbe condurre Renzi alla vittoria della sua "schiforma" attraverso il referendum.
Bene, Messina l'Americano ha praticamente dato forfait spiegandogli che in Italia è impossibile tracciare l'identità digitale degli elettori italiani per condizionarne il voto come avviene negli USA. La scusa è che siamo ancora troppo arretrati sul piano della rete e dei collegamenti informatici.
Bene, Messina l'Americano ha praticamente dato forfait spiegandogli che in Italia è impossibile tracciare l'identità digitale degli elettori italiani per condizionarne il voto come avviene negli USA. La scusa è che siamo ancora troppo arretrati sul piano della rete e dei collegamenti informatici.
In realtà un furbastro come Messina (ingaggiato da Renzi per la cifra di 400.000 euro - pagato con soldi pubblici, naturalmente) deve aver fiutato l'aria che tira: l'anarchia caratteriale dell'italiano medio, la sua imprevedibilità umorale, il fatto che non siamo ancora completamente lobotomizzati davanti ai media come "l'americano medio", e tante altre cosette, non ultima delle quali, il fatto che un professionista amerikano come lui, non vuole giocarsi la sua credibilità con una cocente probabile sconfitta. Per questo tiene un low profile.
Perciò Renzi sarà costretto a fare il porta a porta reale (oltre al solito televisivo Porta a Porta con il maggiordomo Bru-neo alle sue dipendenze) proprio come quei rompiballe di testimoni di Geova che ti suonano alla porta, ti annunciano la Lieta Novella dalla Torre di Guardia e ti mettono volantini apocalittici in cassetta. Come si vede, ha già iniziato da mesi in modo febbrile e concitato (il ritardo dell'annunciata data referendaria, lo ha per ora favorito). Ma l'eccesso di esposizione mediatica, con conseguente trituramento quotidiano di zebedei, non è sempre un vantaggio.
45 comments:
La magistratura italiota è la peggiore d'Europa e lo conferma ancora una volta. Ideologica, inetta e forcaiola. Peggio ancora l'italiota medio che va a chiedere la testa del Cota-Marino di turno facendosi aizzare dalle toghe rinunciando a uno dei principi cardine di uno stato di diritto, ovvero l'innocenza fino a sentenza definitiva.
Come ho scritto, mi spiace per Cota e ho rispetto per il suo calvario. Ma lui doveva fare come De Luca che da buon comunistone conosce i suoi polli: rimanere. De Luca dopo numerosi capi di imputazione ora ha ottenuto la piena conferma dalla Cassazione:
http://www.notiziefree.it/vincenzo-de-luca-cassazione-conferma-assoluzione-per-il-governatore-della-campania-29705.html
Un'altra pessima figuraccia della Magistratura in combutta col Pd.
Caso mai "in combutta" con i "superiori"( "mani pulite" mica rispondeva a botteghe oscure).
Rispetto alla magistratura la " sinistra" ( sotto qualunque sigla ) e' servitu' di rango inferiore anche se viene impiegata per le "relazioni col pubblico" .😎
ws
Tocca dare ragione a Berlusconi pure su questo: la giustizia ad orologeria e i magistrati al servizio di.
Credevamo che i fessi fossero quelli che votavano Berlusca, invece quelli avevano capito tutto e i fessi eravamo noi.
:-(
E così mi tocca perfino ospitare i sinistrati pentiti :-). Meglio tardi che mai!
Il problema è quello della tigre: chi cavalca la tigre poi non può più dirigerne la direzione. La sinistra ha cavalcato a lungo la Magistratura per far fuori la cosiddetta Prima repubblica. Poi nella fase B, la Magistratura che si è servita della sinistra, ha preteso la sua primogenitura.
Caso mai "in combutta" con i "superiori"( "mani pulite" mica rispondeva a botteghe oscure).
A sua volta la Magistratura prende ordini internazionali (Transparency international, FBI e CIA). Esiste una nutrita letteratura anche on line, al riguardo. Non devi insegnarmi niente.
Qui altre notizie su Jim Messina lo spin doctor di Obama ingaggiato da Renzi. Di referendum Messina però ne ha già vinto uno, nel 2014 accanto a David Cameron contro l’indipendenza della Scozia. Renzi spera che possa bissare in Italia.
http://www.lastampa.it/2016/10/05/italia/politica/dal-pd-milioni-di-euro-per-la-campagna-del-s-mila-al-guru-messina-1K7kQGMF2xpONtE0RXj45H/pagina.html
Ah così Renzi spera? Aspetti e speri... Messina ha vinto una battaglia (la Scozia) e ha perso la guerra (Brexit).
Ultimamente Matteuccio lo vediamo un po' troppo nervoso ed esagitato per poter vincere.
Anch'io critico Cota, come Berlusconi, per aver ceduto e non aver resistito fino alla fine. Dovrebbero imparare da Trump (spero non siano le ultime parole famose ...). Resistere fino alla fine, anche se si dovesse tirare giù tutto come Sansone.
Messina ha capito che la battaglia è persa, quindi se ne tira fuori per non associare il suo nome ad un fallimento. Però ammette di avere sbagliato il profilo dell'elettore medio italiano. Questo evidenzia come il metodo non sia applicabile in ogni contesto nazionale, men che meno in Italia. Non siamo ancora abbastanza americanizzati, nonostante le apparenze.
IL SAURO
Massimo, perfino un pisquano come Marino, ora passa alla controffensiva e ora Cota che avrebbe la possibilità di impugnare questa atroce ingiustizia se ne sta tranquillino e defilato. A' la guerre comme à la guerre, dev'essere il motto. Altro che fare i "moderati" in mezzo ai lupi mannari.
Certo Sauro, le nazioni e le nazionalità servono anche per capire la psicologia dei loro cittadini, checché se ne dica e pensi.
E l'idea di creare un governo mondiale che ci renda tutti piatti, uguali e omologati è del tutto impraticabile e contro natura.
la magistratura è il problema numero 1 del paese.
n2: la burocrazia e i dipendenti pubblici.
n3: l'euro.
n4: gli immigrati. anzi i clandestini.
Secondo me siamo "americanizzati" solo dal punto di vista "arti sceniche", "tendenze" e "sport" nel senso che sì, agli italiani piacciono gli attori, attrici, popstar e musicisti americani, film, serie tv e star dello sport, li seguono sui social network, riviste e siti Internet e magari ne copiano atteggiamenti, pettinature, modo di truccarsi e di vestire, leggono i romanzi di autori statunitensi, ma non c'è la stessa propensione nei confronti della politica e dei mezzi di (dis)informazione. Smascherati ormai su tante vicende.
Renzi le tenta tutte e sta giocando sporco: avete visto che da qualche giorno viene trasmesso sulle reti Rai lo spot relativo al referendum, con tanto di quesito mostrato a schermo intero e voce che ne ripete l'enunciato ingannevole? Ma il Tar del Lazio non si è ancora espresso sul ricorso presentato da M5S e Sinistra Italiana con il sostegno del Codacons, lo farà solo tra una settimana esatta.
http://www.agenpress.it/notizie/2016/10/09/referendum-costituzionale-tar-rinvia-decisione-ricorso-codacons/
Su Cota penso anch'io che dovrebbe imitare Marino e mettersi a fare fuoco e fiamme. Godrebbe di sicuro credito e potrebbe anche rinfacciare a Renzi quella simpatica frase pronunciata a "Otto e mezzo" alla fine del confronto con Travaglio, in cui ha sostanzialmente detto che la sua riforma impedirà di comprarsi le mutande verdi.
«Matteo Renzi che ha citato non so quante volta questa storia delle mutande verdi stia zitto. Altro che premier, mi sembra un venditore di pentole. Io facevo politica per passione, ora ho ripreso a fare l'avvocato e non so se tornerò di nuovo nell'arena. Però sono certo di essere stato vittima di una congiura di palazzo e so che il popolo piemontese dovrebbe essere informato di quello che è accaduto nel silenzio generale».
http://m.ilgiornale.it/news/2016/10/08/lultima-rivincita-di-cota-bugie-le-mutande-verdi-ancora-politica-non-s/1316001/
Alessandra, per ciò che riguarda il povero Cota vale il proverbio HOMO HOMINI LUPUS. Specie in politica. E questa è l'ora del Lupo, purtroppo.Lui è una brava persona, ma non ha l'aggressività e la stazza del combattente strenuo. Era inoltre scontato che i piddioti avrebbero fatto carte false pur di non perdere un feudo rosso importante come il Piemonte. La prima mossa l'ha fatto la Bresso costringendolo al riconteggio che poi è finito in nulla, perché lui aveva vinto più che legittimamente. Ma tanto è servito a indebolirlo già in partenza. Il resto poi è cosa nota. Ma è mai possibile che ci sia solo la sottoscritta ad aver messo in collegamento Chiamparino con Banca Intesa? E' evidente che i Piddioti abbiano più ramificazioni e forti agganci nel sistema. Lo disse perfino Gianni Agnelli ai tempi in cui fu senatore per l'ULivo, che era contento della vittoria di Prodi perchè "la sinistra ha più radici nel sistema" (parole sue).
Sono cose che dovrebbero aprire gli occhi, le orecchie e far drizzare le antenne.
Cota comunque, per amor di precisione, non si dimise di sua sponte ma venne proprio rimosso dai togati i quali giudicarono irregolari le firme di una lista di appoggio. Fu proprio golpe vero e proprio.
Giusta e doverosa precisazione. Mi spiace per i notai di Lascia o raddoppia che vengono a confutarmi la collusione fra Magistratura e Pd, ma nel caso Cota è questo che avvenne. Che poi la Magistratura sia un potere mondialista che prende ordini trans e sovranazionali (ho citato Transparency International, FBI e Cia come nel caso di Mani Pulite, nonché le famose cene tra Di PIetro e Luttwak e Ledeen) è un fatto.
Ma al momento il Pd serve ancora, e le inchieste scomode lo sfiorano sì, ma solo di striscio. Vasco Errani che fu colpito da inchieste, non viene impedito nella sua nuova nomina di commissario per la ricostruzione del terremoto.
Purtroppo viviamo in un paese in cui è considerato normale che la magistratura sia divisa in correnti politiche. E' considerato come un fatto ovvio che all'interno degli organi giudiziari vi sia una roba come "Magistratura Democratica" che non fa mistero di usare la giustizia a fini politici. Un governo serio dovrebbe sciogliere seduta stante le correnti nella magistratura, ma si sa, tutti c'han gli scheletri nell'armadio e han paura che i togati li tirino fuori con qualche "intercettazione" passata a qualche giornale come il Mis-Fatto Quotidiano
Su questo ci sarebbe da scrivere tomi e volumi circa la storia del nostro Paese dal dopoguerra a oggi. Magistratura Democratica nata intorno agli anni '70 (si mise in luce col rapimento del giudice Sossi da parte delle BR ed ebbe un ruolo di mediazione nel suo rilascio). Molta parte della nomenclatura politica del vecchio PCI fino ai DS, proviene da ambienti legati alla magistratura (Violante, Elena Paciotti, Angela Finocchiaro, Ayala ecc.) e non è un mistero che i vari D'Ambrosio, Caselli, Colombo, e vari altri del pool Mani Pulite fossero di area sinistra.
Nella seconda fase della sua storia, pretende un ruolo egemone su tutti i partiti (anche verso quella sinistra che è sempre stata il suo cavallo di Troia e trampolino di lancio). Gli ordini di scuderia sono altri, con ogni evidenza. Non ultimo, le succursali della stessa ONU.
PS: Il Fatto (che ogni tanto cito io stessa quale fonte per alcune cose) è il trait-d'union diretto fra stampaglia e Procure, in fama di forkaiolo giacobino. La faccenda di Albertini però è alquanto controversa e merita di essere approfondita meglio. Potrebbe essere un nuovo paletto sul percorso di Renzi stesso.
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Su MD (Magistratura Democratica) faccio un'errata corrige. Nasce nel 1964 e si mette poi in luce sotto gli anni 70 nel caso del rapimento del giudice Sossi.
Perché Gabriele Albertini potrebbe diventare un problema serio per Matteo Renzi:
http://www.termometropolitico.it/1231954_gabriele-albertini-matteo-renzi.html
Z
L'ingarbugliatissimo caso Albertini si lega all'etichetta dei malcostumi. Siamo al mercato delle vacche e vige il do ut des: voi mi date le guarentigie e io vi do il mio voto e continuo a sostenere questo governo. Della serie, se voi non mi appoggerete durante la giunta per le autorizzazioni a procedere, io me ne vado all'opposizione. E dato che il governo ha una maggioranza risicata ed è appeso ai Verdini, c'è solo da ridere...
Qui l'intreccio tra le toghe e il Pd con relativi privilegi economici a doppio binario:
"Per le toghe c'è il divieto assoluto di iscrizione ai partiti politici, ma quando si candidano con un partito e lo rappresentano in parlamento il divieto non vale più. Anzi, la loro carriera va avanti come se fossero in un ufficio giudiziario e in base ad un giudizio di merito necessario da quando, nel 2006, è cambiata la legge che prevedeva scatti automatici legati all'anzianità di servizio.(...)"
http://www.ilgiornale.it/news/politica/toghe-onorevoli-e-privilegiate-maturano-anzianit-e-stipendi-1316556.html
un vero abominio.
Già, in Italia abbiamo le porte girevoli non solo tra banche e politica come gli altri, ma pure tra toghe e politica. Un cancro.
Eugenio, altro che abominio! Che le Procure fossero il serbatoio dei quadri dirigenziali del PCI poi PDS, quindi DS e ora Pd, si sa da parecchio tempo e l'osmosi (o "cinghia di trasmissione") a quanto pare continua...Solo in questa veste si possono capire i numerosi colpi di mano. Non sapevo invece dei numerosi benefit economici che ne traggono quei magistrati che "scendono in politica".
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Jacopo, l'Italia a ben voler guardare è tutta una "porta girevole" di clientele.
Non se ne può più, è un INCUBO!!! Tiggì su Tiggì dove Renzi sfoggiava elmetti bianchi e gialli di sicurezza nelle zone terremotate. Stasera c'è pure la Renzidiretta su Politics, rete 3, tanto per tirare su l'audience di un talk nato quasi inascoltato. Altro che "trituramento di zebedei"!
Sì Nausica, ALLUCINANTE! E' un gonfiamento di palle continuo e persistente. Ma ho idea che per lui alla fine diventi un autogoal micidiale.
Nonostante sia giusto indignarsi quando si viene a sapere che un innocente è stato perseguito, non verserei soverchie lacrime sulla malasorte dei burattini politici ( come “L’Albertina” e Marino e con l’esclusione di Cota) sottoposti incolpevolmente alla gogna.
Codesti burattini – chi più, chi meno – hanno fatto tutti del male al popolo italiano.
Pertanto, non sarebbe inappropriato che il popolo italiano non pianga per costoro.
Piangere per “L’Albertina” (= appellativo coniato da Umberto Bossi per Gabriele Albertini) ?
Non sia mai!
Leggete questa sua ultima dichiarazione:
« Il centrodestra di governo non può essere demagogico e populista »
- ”Centrodestra?” Che roba è?
Un ossimoro rievocato per prenderci per i fondelli. Punto.
- ”Populista?”
Ecco svelata la stima che “L’Albertina” nutre verso il Popolo.
Ma va al diavolo, globalista di periferia!
Di Marino preferisco non parlarne affatto per non incorrere nel turpiloquio.
La mia disistima per i burattini politici diventa ribrezzo quando rilevo lo squallore etico dell’ambiente in cui si muovono.
Aveva ragione l’ex ministro Rino Formica: la politica dei “politicanti” è fatta di “merda e sangue”.
E di coltellate – spesso fatali – inferte da sicari occulti.
Vi è chi ha annoverato tra i sicuri occulti anche l’ONG ”Transparency International” , che ha uffici in varie parti del mondo, comprese l’Europa e l’Italia:
https://www.transparency.it/
Da chi viene finanziata?
L’apertura del seguente link e la conseguente lettura daranno una risposta esaustiva:
https://www.transparency.org/whoweare/accountability/who_supports_us/2/
Perdinci, tra i finanziatori vi è anche George Soros a mezzo di “Open Society Institute (OSI) Foundation” !
Non è un controsenso, anzi un paradossale conflitto di interessi?
Certo che lo è.
Soprattutto ora che esiste la “pistola fumante” delle attività sovversive di Soros – (effettuate tramite la sua “Open Soiety”) – che ha inquinato la vita democratica di tanti Paesi, compresi quelli europei .
Tale “pistola fumante” vien detta dossier ”Soros DC Leaks” , che – pur essendo stato pubblicato in internet –
http://soros.dcleaks.com/
continua ad essere ignorato non solo dalle press-titutes mainstream ma anche da gran parte della stampa alternativa.
Caro Silvio, nel testo del post non c'è un solo accenno (ma uno che sia UNO) , di eventuali lacrime verso Marino e verso l'Albertina ( "alla ricerca del tempo perduto", citazione di Proust da parte di Bossi, il quale ovviamente non ha mai letto Proust).
Estrapolo:
E' un inetto e la prima cosa di cui si è occupato è quello di celebrare nozze gay mentre Roma soffocava nel pattume e nei guai. Ma il metodo "Al Capone" (il gangster che fu incastrato per evasione fiscale invece che per i numerosi delitti e misfatti) non funziona. Non si può "incastrare" anche uno pisquanotto come lui per quel che non ha fatto.
Idem per l'Albertina, del quale mi sono limitata a dare conto per il potere di ricatto che la sua posizione di inquisito, potrebbe esercitare sul governo Renzi (vedere mia risposta a Z nel commento 8, 57 pm).
Oramai volano gli stracci non solo nel Pd ma anche nell'esecutivo e siamo al TUTTI CONTRO TUTTI. E io mi limito a fare la spettatrice.
Transparncy International l'ho citato sempre io in un commento pregresso (10, 43 pm di due giorni fa). Ricordo che ci fu a tale riguardo anche un articolo di Solange Manfredi. Non mi stupisce affatto che venga finanziato da Soros e dalla sua Open Society Foundation.
Su Cota, l'unico che merita di essere difeso, mi piacerebbe sapere se l'avvento dell'uomo gradito a Banca Intesa Sergio Chiamparino ERA GIA' TUTTO PREVISTO, come titola una famosa canzone di Cocciante.
Nessie,
il mio invito a “non piangere” per la malasorte patita dalle “Albertine” della politica italiana non era rivolto a te ne agli altri commentatori del blog, bensì voleva significare – al di là delle ipocrisie di circostanza – il “sentiment” di (buona) parte degli italiani innanzi ai proscioglimenti giudiziari in argomento.
Quanto a “Transparency International” rincaro la dose.
Non solo accettò i finanziamenti di Soros ma fece parte anche di una rete di ONG europee ed italiane – (coordinate da “Open Society”) – che si attivarono per monitorare ed influenzare decisamente l’esito delle elezioni europee del 2014.
Il che è tutto documentato - nero su bianco . nel dossier “Soros DC Leaks”, di cui parlerò diffusamente in un apposito topic sull’argomento.
Silvio, nel commento delle 11, 10 ti ho scritto che mi piacerebbe sapere se la direzione della premiata Compagnia di San Paolo (azionista di Banca Intesa) è stato o no un bel trampolino di lancio per la nomina sicura di Sergio Chiamparino al governatorato della regione Piemonte e del precedente defenestramento di Cota.
Ma l'avete sentito oggi il ducetto tuonare contro l'UE? Mamma mia, deve essere proprio alla canna del gas. Magari ora del 04/12 si mette pure a dire "usciamo dall'Euro" per tentare di raccattar voti. Semplicemente ridicolo, come se non sapessimo che la contro-riforma è voluta proprio da Bruxelles. Ridicolo e patetico. Credibile come Wanna Marchi
E' alla canna, infatti. E' passato in breve tempo da stuoìno della Merkel a suo "contestatore" (si fa per dire) per cercare di frenare le famose "derive populiste" in ascesa. Qualcuno dei suoi come la SerRACCHIAni e Orlando (lo "spezzino lesso") sta cominciando a fare le valige per vedere dove diavolo può accasarsi in caso di sua caduta.
Nessie,
su Roberto Cota mi sono giù espresso prima (pur se fugacemente) escludendolo dalla lista delle “Albertine” rinnegate, anche se dissento totalmente da lui sull’implementazione del “TAV in Val di Susa” a cui Cota è favorevole.
Non vi è dubbio che l’inchiesta “Rimborsopoli” l’abbia ingiustamente danneggiato, favorendo Sergio Chiamparino, governatore regionale considerato più affidabile dal potente colosso Intesa- San paolo, soprattutto nel corrente “periodo infido ed oscuro” on cui si procede ad ulteriori ed irresponsabili fusioni bancarie.
Un aspetto tragi-comico dell’assoluzione di Cotaè dato dal come tale assoluzione è stata interpretata dal “Fatto Quotidiano” (ieri, “Pravda” sovietica “falce e martello” – Oggi , “Pravda” sovietica “a 5 Stelle”) .
Cioè , assoluzione di Cota = impunità per Cota.
Travaglio – Santoro & Friends non si smentiscono mai, riconfermandosi pregiata cosca di irriducibili faziosi,
Travaglio, se gli acconci i capelli ricci raccolti a coda legati con un nastrino di seta nera è proprio un St. Just, il famigerato "puro che epura". Non occorre nemmeno essere lombrosiani. Se questi sono i giornalisti "anti-sistema"...
Volevo aggiungere ai commenti, Nessie, che la magistratura italica ha influito in senso anti sovranista anche prima di magistratura democratica, sicuramente anche negli anni 60 e prima come dimostrano le vicende di Ippolito, Marotta, e Piccioni, il politico democristiano, delfino di De Gasperi, che difendeva l'operato di Mattei. Poi ok, recentemente negli ultimi anni di Berlusconi era una caccia all'uomo a qualunque sindaco di forza italia, parlo quanto meno per la Toscana. Ma che volete che la magistratura sia sana, quando ormai 2/3 di chi va alle urne vota schifezze come pd e m5s(che sono anche peggio del pd). L'episodio recente in cui i piddioti ed i grillini si accusavano a vicenda di aver segretamente aiutato Berlusconi e' stato veramente vomitevole, quasi un vilipendio di cadavere. Non che B. non abbia le sue colpe, soprattutto dal 2011 in poi.
Non ricordo gli episodi che citi, Caposaldo, comunque mi informerò meglio nel merito. MD è stato un vero e proprio cavallo di Troia del PCI e a quel tempo gli obbiettivi erano la conquista delle "case matte" all'interno dello stato, in senso gramsciano. Se poi vuoi dirmi che avevamo in Italia già fin da allora un partito internazionalista e perciò anti-sovranista, mi va più che bene.
PS: Sui 5 Stelle. Hanno la stessa vocazione ottusamente giustizialista che aveva un tempo il partito di Berlinguer, la cui frase preferita (per chi se ne ricorda) era: "Noi abbiamo le mani pulite". Poi vennero davvero le Mani Pulite (Clean Hands), con tutta quella catena di suicidi che sappiamo.
Il giustizialismo forcaiolo è una delle cose che più mi urta dei 5 Stelle, ma presto si renderanno conto anche loro che a toccare certi fili ci si scotta. Anzi, a Roma se ne stanno già rendendo conto con la giunta travolta da avvisi di garanzia ad orologeria per convincere la Raggi a cedere sul trogolo olimpico (e per fortuna non ha ceduto).
Appunto! Il giustizialismo è una nemesi storica di tipo robespierriano, il quale - come è noto - dopo aver fatto ghigliottinare un bel po' di gente, fu a sua volta giustiziato.
I 5 stelle prima o poi se ne dovranno rendere conto: in Italia un avviso di garanzia non lo si nega nemmeno ai "PURI". C'è sempre qualcun altro più puro che ti epura.
Virginia Raggi/M5S & Transparency International :”Culo e camicia”?
Oh yes!
Grado di certezza = 99,99%
Ciò che non le impedirà di avere alle calcagna qualche avviso di garanzia ad opera di consorterie rivali. La pena di contrappasso è sempre possibile.
La camicia ce l'ha già: bianca, come quella della foto nella quale appariva vincitrice davanti al Cupolone.
Mi hai dato un'idea, Jacopo. Bisognerà che io cominci anzitempo a preparare un bel coccodrillo (propiziatorio) per Faccia Gialla, il partenopeo. Ovviamente sarà un coccodrillo molto molto sui generis ;-).
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