In attesa di vedere gli sviluppi circa il dibattito alle due camere sulla fiducia al governo, copioincollo questo indicativo articolo di Ida Magli dell'11/12 sulla democrazia e sul sequestro che ne viene sistematicamente attuato. Magari nel nome della democrazia stessa e della "sacralità" della Costituzione.
Vorrei soffermarmi su due o tre concetti espliciti emersi nel pezzo: 1) chiunque può costituire un gruppuscolo autonomo senza legittimità elettorale e infiltrarlo in Parlamento con diritto di voto e di veto 2) la parola dei cittadini non conta più nulla e allora tanto varrebbe eliminare le elezioni 3) il calcio-mercato è sempre esistito dai tempi della nascita della Repubblica Italiana, ma solo ORA i magistrati si appropriano anche dei processi di voto in Parlamento. Chiedetevi perché leggendo qui.
Oche ammaestrate e democrazia
Oche ammaestrate e democrazia
I politici si sono abituati ormai da parecchio tempo a prendere in giro la democrazia; ne sono stati esempi clamorosi l'anno scorso in Europa le ripetizioni dei referendum per l'approvazione dei trattati tutte le volte che non si raggiungeva il risultato positivo desiderato dai Capi. Già allora i cittadini avrebbero dovuto rifiutare di tornare a votare, cosa però difficile da organizzare se non c'è almeno un politico o un partito che ne assume l'iniziativa. Il potere effettivo dei cittadini nelle democrazie è limitatissimo, soprattutto perché affidato totalmente ai partiti; ma diventa praticamente nullo quando, come sta succedendo oggi in Italia, i politici non tengono fede al loro dovere di delegati a rappresentare la volontà espressa dai cittadini. Capovolgendo il principio del cittadino-soggetto nella dinamica della democrazia, i politici se ne arrogano la veste di "soggetti" riducendo ad "oggetto" i cittadini, chiamati a dire sì o no ad ogni loro schioccar di dita come oche ammaestrate alla richiesta del loro istruttore.
Si rimane davvero sbalorditi di fronte al fatto che, malgrado il rispetto proclamato da tutti per la Costituzione, ovviamente nel suo spirito oltre che nella forma, e malgrado l'esistenza di numerosi istituti di garanzia preposti alla conservazione e al regolare svolgimento della vita democratica, nessuno protesti e soprattutto metta un riparo a quella che è un'evidente presa in giro della democrazia e di conseguenza la fine della democrazia stessa: la presenza in Parlamento di un partito che al momento delle elezioni non esisteva e che di conseguenza non è stato votato da nessuno. Qui non c'è rispetto dello spirito, ma neanche della forma. Non ci si può infatti aggrappare a quell'articolo della Costituzione, già di per sé molto discutibile, che assicura al parlamentare di non essere tenuto al "vincolo di mandato" per accettare e avallare il comportamento di Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati. Il giorno in cui Fini ha fondato un partito, nel quale quindi non era stato eletto, doveva semplicemente subentrare al suo posto il secondo eletto nella lista e la stessa cosa doveva avvenire per gli altri parlamentari iscrittisi al nuovo partito, con decadenza dal loro mandato. Insomma la semplice logica dice che un partito che non esisteva e che quindi non aveva partecipato alle elezioni, non poteva essere presente in Parlamento e questo non è soltanto il rispetto della logica, ma anche la salvaguardia della democrazia come potere degli elettori.
L'attuale situazione di degrado del Parlamento in cui, una cui, una volta dato da Fini l'avvio, c'è chi s'inventa da un minuto all'altro la fondazione di un nuovo partito per se stesso e i suoi due amici d'infanzia, le accuse di "calcio-mercato" per il passaggio dei parlamentari da un partito all'altro e perfino il ricorso alla magistratura per un eventuale reato di corruzione, testimonia soltanto una cosa: che la democrazia è a rischio. Il sistema democratico, infatti, è intrinsecamente fragile, affidato esclusivamente alla buona fede e al rispetto da parte di tutti sia della forma che della sostanza della sua struttura che si fonda sugli elettori, non sui partiti. Il fatto che nessuna delle istituzioni chiamate a tutelare l'essenza della democrazia siano intervenute a salvaguardarla nel momento in cui Fini ha violentemente distrutto il rapporto con gli elettori ponendo le basi di un colpo di stato (i colpi di stato che riescono meglio sono quelli che si fanno senza le baionette), è la prova della pericolosissima strada sulla quale siamo avviati. Non si può pensare che non si corrano rischi perché "si faranno le elezioni" (anche in Unione Sovietica e negli altri stati "democratici" si sono sempre fatte le elezioni). E' la "parola" dei cittadini che non vale più: questo è il punto. Tutto il resto non conta.
Si rimane davvero sbalorditi di fronte al fatto che, malgrado il rispetto proclamato da tutti per la Costituzione, ovviamente nel suo spirito oltre che nella forma, e malgrado l'esistenza di numerosi istituti di garanzia preposti alla conservazione e al regolare svolgimento della vita democratica, nessuno protesti e soprattutto metta un riparo a quella che è un'evidente presa in giro della democrazia e di conseguenza la fine della democrazia stessa: la presenza in Parlamento di un partito che al momento delle elezioni non esisteva e che di conseguenza non è stato votato da nessuno. Qui non c'è rispetto dello spirito, ma neanche della forma. Non ci si può infatti aggrappare a quell'articolo della Costituzione, già di per sé molto discutibile, che assicura al parlamentare di non essere tenuto al "vincolo di mandato" per accettare e avallare il comportamento di Gianfranco Fini, Presidente della Camera dei Deputati. Il giorno in cui Fini ha fondato un partito, nel quale quindi non era stato eletto, doveva semplicemente subentrare al suo posto il secondo eletto nella lista e la stessa cosa doveva avvenire per gli altri parlamentari iscrittisi al nuovo partito, con decadenza dal loro mandato. Insomma la semplice logica dice che un partito che non esisteva e che quindi non aveva partecipato alle elezioni, non poteva essere presente in Parlamento e questo non è soltanto il rispetto della logica, ma anche la salvaguardia della democrazia come potere degli elettori.
L'attuale situazione di degrado del Parlamento in cui, una cui, una volta dato da Fini l'avvio, c'è chi s'inventa da un minuto all'altro la fondazione di un nuovo partito per se stesso e i suoi due amici d'infanzia, le accuse di "calcio-mercato" per il passaggio dei parlamentari da un partito all'altro e perfino il ricorso alla magistratura per un eventuale reato di corruzione, testimonia soltanto una cosa: che la democrazia è a rischio. Il sistema democratico, infatti, è intrinsecamente fragile, affidato esclusivamente alla buona fede e al rispetto da parte di tutti sia della forma che della sostanza della sua struttura che si fonda sugli elettori, non sui partiti. Il fatto che nessuna delle istituzioni chiamate a tutelare l'essenza della democrazia siano intervenute a salvaguardarla nel momento in cui Fini ha violentemente distrutto il rapporto con gli elettori ponendo le basi di un colpo di stato (i colpi di stato che riescono meglio sono quelli che si fanno senza le baionette), è la prova della pericolosissima strada sulla quale siamo avviati. Non si può pensare che non si corrano rischi perché "si faranno le elezioni" (anche in Unione Sovietica e negli altri stati "democratici" si sono sempre fatte le elezioni). E' la "parola" dei cittadini che non vale più: questo è il punto. Tutto il resto non conta.
Ida Magli
dal sito Italiani Liberi
17 comments:
Nessie,
intanto mi soffermo sulla foto, che è molto eloquente per illustrare la stupidità ochesca di tanti italiani: una destra e una sinistra son sempre esistiti. E a tal proposito sul mio blog c'è la recensione di quell'articolo di Sallusti (che ho copiaincollato dal Blog della nostra Elly) che racconta dei Tradimenti (la T maiuscola è molto cara al nostro Sarcastycon, che l'appiccica sulle giacche di Fini e Bocchino ad ogni possibile occasione) dei vari parlamentari perpetrati qui in Italia, dal tempo dell'Unità fino ad oggi.
Ma il Tradimento perpetrato dai due gaglioffi è il peggiore di tutti, perchè basato sul nulla. E' stato messo in piedi solo per questioni di ripicche e di vendette personali, e il bene della nazione, citato dai due, più i 34 o quanti siano, a giustificazione del loro ALTO TRADIMENTO non c'entra proprio un fico secco.
E le oche della tua foto rappresentano bene tutta quella parte di popolo che resta impassibile (o si fa trascinare dai seminatori di zizzania) di fronte a questa mastodontica presa per i fondelli indirizzata a tutto il popolo italiano, destra e sinistra compresi.
A questo punto, spiacente doverlo affermare, ma sarebbe meglio una dittatura del genere mussoliniana, ricordata da Marcello Veneziani nel suo ultimo articolo (vedi blog di Elly).
Marsh, non credo che ci sia solo il movente della vendetta personale in Fini e nei suoi pretoriani. Non a caso la Magli parla di golpe e dice che i migliori colpi di stato sono quelli che riescono senza sparare un colpo. E' evidente che il suo raggruppamento è stato finanziato da oligarchie che hanno interesse a far fuori Berlusconi. Un uomo di finanza come te, dovrebbe sapere anche chi sono i gruppi oligarchici nazionali e internazionali "papabili". E del resto non è un mistero che attraverso wikileaks l'ex ambasciatore Spogli ha dichiarato di volersi adoperare per eliminare la "russofilia" del Cav, finanziando altre fondazioni.
Nessie,
il fatto del golpe è parso del tutto evidente anche a me, stamattina. Ho appena finito d'ascoltare la dichiatazione di voto del sen. valdichiara o valdichiana, come si chiama lui, di futuro e libertà: è stata tutta una lettura frettolosa dei tagli fatti dal governo, con tanto di elencazioe di cifre. Che noia starlo a sentire!, e si vede che s'era allenato per bene per poter elencare tutte quelle baggianate in 5 minuti. Baggianate perchè non ha fatto un solo esempio di dove si sarebbero potute ricavare le risorse per evitare quei tagli.
SON CAPACE ANCH'IO, MA ANCHE UN PIVELLINO, SENZA ARTE NE' PARTE, DI FARE IL POLITICANTE A QUELLA MANIERA: MI BATTO CONTRO I TAGLI, MA NON DICO COSA TASSARE PER EVITARLI! TROPPO COMODA! HA CONCLUSO DICENDO CHE IL GOVERNO E'SUCCUBE DELLA LEGA! ED E' QUESTO QUELLO CHE BRUCIA DI PIU' A QUEI 34 O QUANTI SIANO.
E' quindi chiaro che dietro dietro c'è qualcuno che istiga, trama (finanziando, dando soldi) al capovolgimento delle situazioni di fatto, minando le democrazie.
L’articolo di Ida Magli è come al solito puntuale e condivisibile, ma purtroppo la sua idea di considerare decaduti i transfughi non è attuabile fino a che l’art. 67 della Costituzione non sarà soppresso o riformulato.
«Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato».
Se il parlamentare rappresenta l’intera Nazione, e non solo chi lo ha eletto o il partito che lo ha candidato, rappresenta “anche” la parte che gli era avversa durante la campagna elettorale, e dunque può “legittimamente” cambiare opinione o casacca o addirittura fondare un nuovo partito, dato che la nostra Carta non nomina quasi mai i partiti e li considera alla stregua di semplici “Associazioni di fatto”. Ci sono precedenti di movimenti politici nati con simili operazioni di palazzo: Psiup, Democrazia nazionale, Udr ecc. Non si può fare nulla per impedirlo, se prima non si cambia l’art. 67: nessuna legge elettorale e nessun regolamento interno delle Camere possono fare aggio sulla Costituzione. Allo stesso modo non si può evitare lo scandalo di un soggetto che recita due ruoli in commedia, addirittura contrastanti tra loro: uomo di parte come capo del Fli e “super partes” come presidente della Camera.
Tutto ciò attiene al malcostume politico, che tuttavia abbiamo il diritto di censurare.
Come abbiamo il diritto di criticare una Procura che si attiva poche ore dopo esserne stata richiesta da Di Pietro.
La stessa Procura che da mesi non sa decidere se archiviare o meno un’inchiesta riguardante la compravendita di un certo appartamento… La stessa Procura che da anni tiene a dormire nei cassetti una denuncia contro Di Pietro da parte di Occhetto, Veltri e Chiesa sui rimborsi elettorali delle europee del 1999…
(no caste)
PS:
Mi meravigliano le parole di Cervi nel link che hai segnalato. Da chi ha firmato parecchi libri di storia ci si aspetterebbe ben altro grado di informazione.
Togliatti pianificò l’occupazione della Magistratura subito dopo la sconfitta elettorale del 1948.
Il Pci mise delle borse di studio a disposizione dei comunisti che volendo studiare all’università non ne avevano i mezzi. Purché scegliessero Giurisprudenza e con l’impegno che, una volta laureati, facessero il concorso per entrare in Magistratura. È cominciata così, ed è finita con le inchieste ad orologeria e il 93 per cento dei magistrati iscritti all’Anm…
Ho dimenticato di scrivere che il discorso di quel senatore valdichiana o valdichiara, o come come si chiami, è stato pieno d'incongruenze: aveva esordito col dire che il debito pubblico in questi due anni di governo Berluscni è aumentato, anzichè diminuire: ecché, vorrebbe diminuirlo senza fare quei tagli che ha elencato a raffica? Se ha la bacchetta magica, che ci si provi lui!
Tutto vero e disgraziatamente tragico. Teniamo poi conto che anche in una situazione ordinaria nel nostro Paese, formalmente una democrazia parlamentare, il VERO potere è extraparlamentare per esempio con quel intreccio tra salotti, i loro giornali e una magistratura completamente immune da qualsiasi sostanziale controllo democratico. Ma non solo.
Su Fini e la sua formazione sono d'accordo con Nessie: non è una questione personale ma qualcosa di ben più sporco.
Scarth
Marsh, mi fa piacere che vieni nel mio carugio, come si dice dalle mie parti.
No caste, sei tornato? si sentiva la tua mancanza.
Sinceramente la risposta di Cervi pare anche a me annacquata e da perfetto "nesci". Impossibile non rendersi conto di quanto è evidente come la luce del sole. Del resto la teoria dell'occupazione della magistratura è una vecchia prassi leninista, già sperimentata dallo stesso Lenin ai tempi della rivoluzione bolscevica.
Scarth, è quel che è peggio è che pur non essendo un raggruppamento elettoralmente legittimato dall'uscita delle urne, il Fli è stato sempre invitato da tutte le 7 chiese di tutti i 7 canali tv. Bocchino, Granata e Briguglio si dividevano e si moltiplicavano come i fatidici pani e pesci di evangelica memoria. Anche questo fa parte del "golpe bianco" di cui parla Magli. Poiché oggi la politica si fa altrove, sotto i riflettori e senza il popolo delle urne. Prima la "finzione" poi la realtà. O meglio, la finzione è realtà.
Siamo in pieno Grande Fratello orwelliano sotto ogni punto di vista: questi sono in grado di far sparire o alterare qualsiasi verità e fatto a loro piacimento.
Inoltre quelli del PDL/Governo hanno sistematicamente dimostrato di essere dei grandissimi fresconi sprovveduti che non hanno nemmeno usato al momento opportuno quegli scampoli di legittimo potere che avevano.
Purtroppo non vedo soluzioni.
Scarth
A proposito di libera stampa orwelliana, c'è stato a Stoccolma un gravissimo attentato dinamitardo che, solo per miracolo, non ha fatto una strage.
Praticamente nessun quotidiano ha dato risalto alla vicenda, la quasi totalità, dal corserva alla pravda di largo fochetti non ne hanno riportato il minimo cenno in prima pagina.
Anche il giornale e libero non hanno dato molto risalto alla notizia.
Inutile preoccuparsi della democrazia, è già morta e pochi se non sono accorti, tra non molto anche a quei pochi (grazie magari al wikibidone) sarà tolta la parola.
Fuori tema
Nessie,
mi stupisco per come hai fatto a riconoscere in No caste l'autore del primo commento dopo i miei.
Hai una buona memoria! Complimenti!
Nessie,
a proposito della tua tiratina d'orecchi nei miei confronti, sì, lo riconosco, t'ho fatto un pò di corna andando a battagliare con un volgare saputello commentatore del blog di Johnny doe.
Ciao.
Lo vedi cosa vuol dire Marsh, provenire da lingue e dialetti diversi? "Mi fa piacere che vieni nel mio carugio" a Genova e dintorni vuol dire "stai sposando le mie idee".
Nel merito di Fini e del suo gruppo, nel tuo primo commento hai detto:
"E' stato messo in piedi solo per questioni di ripicche e di vendette personali".
Siccome ti ho replicato che non è solo questioni di ripicche e vendette personali, ma di oligarchie che hanno finanziato la sua corrente, e nella tua controreplica ti sei convertito all'idea di un golpe bianco voluto, allora ho detto l'espressione dialettale "venir nel mio carugio".
Alle "corna" e ai tuoi commenti sul blog di Johnny, non ci pensavo nemmeno lontanamente. Anche perché non sapevo che avessi transitato da quelle parti. E' un tuo diritto, del resto.
Scarth, la tecnologia e l'informatica poi sembrano fatte apposta per completare questo disegno.
La finzione e l'arteficio serve ad anticipare la realtà, creandola surrettiziamente.
Huxley, onestamente non ho avuto l'impressione che la notizia sulla Svezia fosse stata ignorata. Il Corriere on line l'ha messa in alto, in primo piano e in evidenza. Poi magari è stata superata da altre, ma purtroppo così funziona il sistema del "pluralismo delle news". Tra le tante paure del "wikibidone" (come dici tu) c'è proprio quella di un bel bavaglio globale alla rete. Dunque sono dubbi più che legittimi, i tuoi.
a proposito di pennuti.
berlusconi al senato, ha emesso il suo canto del cigno.
http://nonsolonapoli.blogspot.com/2010/12/berlusconi-al-senato-il-canto-del-cigno.html
Ognuno può scegliersi il pennuto che vuole
Chi il cigno, chi il corvo,chi il merlo chi il pollo
Io preferisco il falco.
(no caste)
Anch'io no Caste. E comunque chi si rallegra per la dipartita del Cav temo dovrà accontentarsi di fungere da pollo d'allevamento nutrito a ormoni, per qualche faina straniera.
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