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24 May 2010

I soliti sospetti

Ho un paio di dubbi, e colgo l'occasione per chiarirmeli qui. Tutta questa fretta per varare il federalismo nel cuore di una crisi devastante, da parte della Lega, non vorrei che fosse come quella gatta che andò di fretta e che fece i gattini morti. Come è noto, è passato il decreto attuativo sul federalismo demaniale annunciato con una conferenza stampa congiunta tra Calderoli e Di Pietro, della quale è stata data notizia sui quotidiani ( leggere fonte Corsera).  Viene da  dire che quel che va bene per Di Pietro, va male per l'Italia e quel che è bene per l'Italia è male per Di Pietro. Quest'ultimo ha detto che pur di far qualcosa di buono per il Paese si alleerebbe perfino con Lucifero. Ma la verità è che in questo caso è stata  la Lega attraverso il suo Ministro per la  Semplificazione ad allearsi con "Lucifero".
Ed ecco il sospetto. Trasferire i beni del demanio agli enti locali è un rischio. Molti enti locali sono in grave deficit di bilancio e hanno una forte esposizione bancaria a causa dei "derivati". Leggere qui su notizie Yahoo. Non è che poi molti dei gioielli di famiglia (edifici, palazzi, isolette, laghi, fiumi ecc.)  finiranno svenduti all'incanto proprio nelle mani di quegli stessi speculatori stranieri che ci hanno piazzato la ciofeca dei derivati? Quello che asserisce Bonelli dei Verdi (con cui non sono mai stata d'accordo su nulla, tranne che sulle loro lotte contro la privatizzazione dell'acqua e su questo loro ultimo niet) mi pare che meriti un po' di considerazione. Come dire: se il mio nemico dice che piove e vedo coi miei occhi, minacciosi nuvoloni grigi nel cielo, allora prendo l'ombrello.
Secondo sospettuccio. Le dichiarazioni del sottosegretario americano alla Giustizia Lanny Breuer  (nella foto) venuto qui in Italia durante la commemorazione per la morte di Falcone, sulla legge sulle intercettazioni telefoniche. "Non vorremmo mai che succedesse qualcosa che impedisse ai magistrati italiani di fare l'ottimo lavoro svolto finora. Le intercettazioni sono uno strumento essenziale per le indagini». Un intervento a gamba tesa nella nostra agenda governativa. Che la legge sulle intercettazioni telefoniche debba separare il grano dal loglio (i diritti di privati cittadini a essere protetti dalla gogna mediatica, con il dovere di uno stato di perseguire penalmente mafia, delinquenza, terrorismo e ogni altro genere di misfatto e abuso) è un conto.  Ma non vorrei che i nostri "alleati" si garantissero in eterno il diritto a  usare le spiate del Grande Orecchio Echelon come ai tempi di Tangentopoli: cioè, far cadere le teste dei politici italiani a loro non graditi come birilli del bowling e  organizzare ricambi governativi per gli amici del Giaguaro. Ovvero sempre di quegli stessi speculatori che piazzano le loro corazzate finanziarie per creare dieci, cento e mille Grecie. Tu chiamala, se vuoi, Italian Guillotine e il fatidico 1992, l'anno che per i Marco Travaglio di sinistra e di destra non è mai esistito, non è mai stato così vicino. Tanto per non cambiare, la sinistra plaude a questa ingerenza del sottosegretario americano e il popolo viola era già in piazza a protestare preventivamente.  A volte ritornano...

22 comments:

Massimo said...

Sospetti legittimi. La conferenza stampa congiunta di Calderoli con Di Pietro mi disgusta e fa perdere a Calderoli, nel mio personale borsino, almeno 1000 punti. Dell'America dell'abbronzato che ha già messo in difficoltà Repubblica ceca e Polonia non mi fido, per me la Casa Bianca è vacante ...
Tuttavia non vedrei un male la vendita di beni pubblici per saldare un debito. Perchè i debiti vanno pagati, sempre ...

Anonymous said...

Beh , credo che lasciare i beni demaniali agli enti locali in questo modo, potrebbe permettere di far entrare i poteri forti in questo paese mooooolto dolcemente ... Ahinoi, della lega da ex militante , non ho fiducia

Anonymous said...

"separare il grano dall'oglio".
che è un fiume, si scrive maiuscolo e di solito non si trova frammisto al grano.

Nessie said...

Massimo, pagare i debiti non significa ingrassare gli speculatori. Non so quante volte l'ho già scritto. Inoltre se abitassi nell'isolotto di Vivara o di Ventotene non credo che saresti lieto di venderlo agli stranieri.

Nessie said...

Ex leghista anonimo, francamente nemmeno io (parlo della Lega). Voto ma non milito in nessuno schieramento.
Grazie per avermi segnalato il refuso. Ho provveduto a correggerlo. Però adotta un nick. E possibilmente, mantienilo. Di solito i commenti anonimi li banno.

Anonymous said...

Vabbè che siamo una provincia dell'Impero però alla faccia dell'intervento a gamba tesa. Spiace sentirselo ricordare così. Poi si tratta del classico caso della prima gallina che canta che ha fatto l'uovo.
Dovremmo addottare in toto l'ordinamento giuridico statunitense poi si vede cosa capita...
Sulla Lega dopo il 1994 mai più risucito a fidarmi completamente. E la loro ostentata orgogliosa mancanza scrupoli e valori (nel senso ideale e nobile del termine) con tendenza al ricattino me lo conferma ogni istante.
Alla fine il PDL anche se ha il maggior numero di voti è come se non li avesse; con la Lega, Fini e il PD che in un modo o nell'altro riescono a "pesare" comunque come se avessero il 51%.
Sul "federalismo" ho paura che si trasformi anche e soprattuttto per il Nord in un terrificante moltiplicatore di poltrone, consigli, governatorati, parlamentini, assemblee, delegazioni, capi, capetti, vice capi, federali, tasse, imposte, balzelli, accise, regole, regolette, norme, invenzioni, bolli, bollini, patenti, patentini, certificazioni, uffici, ufficetti ecc ecc ( la fantasia dei nostri a questo proposito è notoriamente infinita purtroppo)
Scarth

Lo PseudoSauro said...

Il garbato anonimo sopra ti voleva suggerire che si tratta del "loglio" (la crusca) e non dell'Oglio.

Prima ti dicono che non sai l'inglese, ora, che non sai l'italiano. Hai l'Accademia della Crusca sul blog?

I tuoi sospetti sono parecchio fondati.

Proprio perche' non c'e' uno straccio di ambasciatore USA che trovi "pericoloso" quest'aspetto del federalismo. Visto che ultimamente la WH e' prodiga di consigli al Governo italiano, si dovrebbe forse pensare che abbiamo la sua approvazione?

Nessie said...

Sauro, lo so che loglio è una graminacea, ma nella battitura gli errori sono sempre possibili.
Quel (o quella) tro-glione inglese era inglese esattamente come mia nonna era originaria della Manciuria. Probabile che l'anonimo in questione appartenga alla stessa famiglia. In ogni caso faccio come D'Alema coi carabinieri che lo intercettavano al telefono: buongiorno Brigadiere Sympatros!

Detto ciò, con tutte le sfighe che stanno piombando sul
Big Country (piattaforma petrolifera compresa) mi domando com'è che hanno tanta voglia di prodigarsi in consigli politici non richiesti.
La sinistra poi è la vera desolazione: non l'ho mai vista tanto filo yankee e applaudire al nuovo Stato-guida. Dev'essere la mancanza dell'Unione sovietica.

Nessie said...

Mah, caro Scarth, attualmente ogni sospetto è legittimo.
Non so tu, ma io questo intervento congiunto tra Calderoli e Di Pietro non l'ho gradito.
I debiti si devono pagare ma non coi "derivati" o le svendite di un patrimonio artistico e geografico che tutti ci invidiano.

Nessie said...

"Sul "federalismo" ho paura che si trasformi anche e soprattuttto per il Nord in un terrificante moltiplicatore di poltrone, consigli, governatorati, parlamentini...". Forse sarà così.

Inoltre sia tu che il Sauro, siete sospettosi sul fatto che nessun americano ha da ridire sul progetto della Lega. Chissà come mai, visto che ultimamente non rinunciano a dire la loro su nulla. Forse penseranno che vogliamo anche noi un Governo Federale all'americana?

Angelo D'Amore said...

e non cadevano quelle ghigliottine, oggi non sarebbe esistito berlusconi.

Lo PseudoSauro said...

"e non cadevano quelle ghigliottine, oggi non sarebbe esistito berlusconi."

E AN sarebbe ancora fuori dall' "Arco costituzionale". Diciamo che forse entrambe le cose erano ben chiare a chi ha elaborata la risposta a Tangentopoli.

Sicuramente lo strappo con il Fascismo "Male assoluto" era la contropartita diretta. Che poi i finiani siano ormai poco piu' che una variante dei radicali e' forse una degenerazione autonoma dovuta al trauma dello sradicamento subito.

Il fatto cogente e' che l'elettorato del vecchio MSI si e' disperso tra PDL, Lega e IdV.

L'annoso problema dei nostalgici fascisti e' stato cosi' brillantemente risolto e tutti si riconoscono al fine nella Resistenza e nei "valori antifascisti".

Come pacificazione nazionale dopo 70 anni, si poteva sperare in qualcosina di meglio, ma cio' che e' davvero comico e' che gli ex fascisti si mettano a tifare per la "democrazia" proprio oggi che la definizione che a suo tempo ne diede Mussolini torna spontaneamente in auge.

Noi usavamo dire "sincronizziamo gli orologi"... :-)

Nessie said...

Già anche AN della "svolta di Fiuggi" è parte integrante della cosiddetta IIa Repubblica
(e cioè la provincia dell'Impero americano Parte seconda).

Aldo said...

Vendere i "gioielli di famiglia" per pagare un debito ci può anche stare, ma quando per pagare i debiti ti vendi la terra sulla quale vivi e che ti dà da mangiare non ci siamo più -- è il modo migliore per consegnare ad un nuovo padrone le chiavi ddi quelle catene che hai provveduto da te ad indossare.

Piuttosto che vedere vendere un solo metro di terreno della proprietà comune, preferirei veder vendere l'intero patrimonio artistico/monumentale italiano. Quello si ricostruisce, il suolo no.

Inoltre, particolare non secondario, i monumenti costano un capitale in manutenzione e contribuiscono pesantemente ad incrementare i nostri debiti, il suolo no. Ed eviterei di tirare in ballo il discorso di quanto i nostri monumenti fruttano in termini di turismo, perché è la solita vecchia storia per la quale la collettività sborsa e qualche privato incassa. In caso contrario, privatizziamo i monumenti in toto, oneri ed onori, poi vediamo nero su bianco quanti affari ci fanno i nuovi proprietari.

Nessie said...

Scusami Aldo, ma questo tuo intervento non è degno della tua intelligenza e pratica quella forma di pensiero che si chiama "riduzionismo". Mettere in contrapposizione la terra nel senso agricolo del termine, alla terra su cui è stato edificato il borgo antico (palazzi, chiese, campanili, fontane e altri beni culturali e architettonici) denota strabismo.
L'Italia ha un'orografia particolare di terreno agricolo con poche pianure (pianura Padana, Tavoliere delle puglie, Maremma, agro romano, piana di Gioia Tauro e poche altre), molte colline, colli, monti e montagne, vulcani (attivi e non) e ovviamente numerosi insediamenti urbani, molti dei quali, sviluppatisi intorno a borghi antichi risalenti all'età dei Comuni e delle Signorie. Hai mai visto una mappa catastale, magari della tua stessa casa? Vedrai che è fatta di tante particelle catastali. Se la vendi perdi i locali interni, e lo spazio esterno in cui è ubicata. in altre parole, non è più tua.

"Piuttosto che vedere vendere un solo metro di terreno della proprietà comune, preferirei veder vendere l'intero patrimonio artistico/monumentale italiano. Quello si ricostruisce, il suolo no".
Niente di più sbagliato. Se vendi la Fontana di Piazza Navona o di Piazza di Trevi del Bernini, chi diavolo la ricostruisce? Qualche coglione come quel Cattelan, quello che firmava "opere" coi manichini di bimbi impiccati che penzolano dagli alberi nel parco di Milano?
Se vendi un palazzo in autentico stile liberty ai cinesi sappi che alieni anche un pezzo d'Italia, oltre che un cosiderevole patrimonio artistico inimitabile e non riproducibile. E che tutto quel suolo del mappale catastale non sarà mai più nostro.
Lo stesso dicasi per quegli speculatori immobiliari che fanno affari d'oro vendendo ville d'epoca a ricchi americani sul Lago di Como, o magari nella Lucchesia, dove tutte le ville storiche sono ormai nelle loro mani. O peggio, a Venezia dove di terra non ce n'è ma ci sono solo palazzi sulla Laguna con belle terrazze. E' l'Italia che se ne va, brandello su brandello. Nel nome del tanto decantato libero mercato.
No, la contrapposizione terra/patrimonio artistico è profondamente errata. Perché entrambe sono SUOLO, terra, cultura e storia.
Gli svizzeri lo sanno, e non vendono un bel nulla. Bisogna essere residenti da non so quanti anni. E prendere una residenza e cittadinanza svizzera non è facile come da noi. Intendiamoci, fanno benissimo. Israele lo sa, e non vende palazzi agli stranieri, altrimenti perderebbe "pezzi" consistenti di quella terra che gli è costata tanto sangue.
Chi si assenta per un anno, perde addirittura il diritto a mantenere la proprietà, come è avvenuto in alcuni casi a me raccontati da frati francescani, giù in Terra Santa. Se compri, devi viverci stabilmente, da residente.
Sono esempi significativi per mostrare la proprietà di uno stato in tutte le sue sfaccettature: commpresi beni architettonici, archeologici e culturali.
Non si dovrebbe vendere il becco di un bel nulla. Poiché se alieni, non è più tuo.
Sul debito e i debiti accumulati dagli stati dal dopoguerra a oggi, poi farò un post specifico, tanto per rispondere alla frase di Massimo "perchè i debiti vanno pagati sempre". Al quale rispondo in aggiunta a quanto ho già fatto: purché non si mantengano gli stati nelle condizioni di "eterni debitori". Amen.

Aldo said...

Be', Nessie, messa in questi termini non posso che darti ragione.

Nessie said...

Non è che sia obbligatorio darmi ragione, Aldo: ci mancherebbe! E' che stiamo assistendo a una pericolosa svendita di tutto il patrimonio nazionale: geografico, archelogico e culturale. Ed è questo il senso del post: denunciarlo. Ovvio che qui sul blog siamo sempre al solito messaggio nella bottiglia e chi davvero dovrebbe informarci delle controindicazioni a cui andiamo incontro, non lo fa.

Anonymous said...

Perché, cos'era successo nel '92? Ne succedono tante che ho perso il conto.

Claudio

Nessie said...

Sinceramente è un po' lunghetta da riassumere, Claudio.
Vedrò di essere sintetica.
Partiamo dal mare? Eccoci a bordo del Britannia, il panfilo della regina Elisabetta in rotta lungo le coste tirreniche, dalle acque di Civitavecchia e quelle dell’Argentario. Tra gli ospiti di riguardo, anche l'immancabile George Soros. E’ il 2 giugno, festa della Repubblica, sono trascorsi esattamente cento giorni dall’arresto di Mario Chiesa. Cominciano le tempeste di Tangentopoli. I potenti hanno le antenne ben tese e si organizzano in un baleno. Negli splendidi saloni del panfilo si son dati appuntamento oltre centro tra banchieri, uomini d’affari, pezzi da novanta della finanza internazionale, soprattutto di marca statunitense e anglo-olandese. A guidare la nostra delegazione proprio lui, Mario Draghi, che ai «signori della City» illustra per filo e per segno il maxi programma di dismissioni da parte dello Stato e di privatizzazioni. Un vero e proprio smantellamento dello Stato imprenditore.
Poi ad arginare la tempesta arriverà il governo di salute pubblica guidato da Giuliano Amato, il dottor Sottile passato dalla fedeltà craxiana a quella dalemiana (gestisce con Baffino la fondazione Italiani/Europei). E per guidare il tanto sospirato piano di Privatizzazioni - il solo che potrà salvare la nave Italia dalle tempeste finanziarie - chi potrà esserci mai? Of course, Super Mario Draghi, che in otto anni porterà a casa un bottino da quasi 200 mila miliardi di vecchie lire, vendendo a destra e a manca gli ex gioielli di casa, anzi dello Stato.
La faccio breve: per la sua maxi manovra finanziaria Amato si risucchia il 6 per mille dai nostri conti correnti e depositi bancari. Tangentopoli fa fuori un'intera classe dirigente, si mandano avanti i "tecnici" amici dei finanzieri. Ci rapinarono nei risparmi. Ci furono due stragi di mafia (Falcone e Borsellino) e tante altre pessime cose.
Da quel momento, come dice una certa retorica, L'Italia non fu mai più come prima...

claudio said...

Grazie Nessie, nel frattempo ho trovato anch'io molto materiale sull'Internet rispetto a quell'anno e mi sto facendo una vera e propria cultura ;-)

Josh said...

@Claudio e a tutti gli interessati:
Nessie ha già riassunto bene, comunque qui al link c'è un passaggio completo da rovescio di bile e puntuale per rinfrescarci la memoria:

http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2008/09/svendita-italia-labc-panfilo-britannia.html

a sua volta in calce all'art. riporta anche link dei fatti avvenuti detti sul Corriere, giusto per dire: è cronaca reale, non robe da "complottisti" noi che le diciamo, ma loro che le hanno fatte...

Nessie said...

Che tristezza! E hanno la faccia di palta di farci pure passare pure per matti, quando ce ne ricordiamo... Grazie Josh.