Dopo la proposta leghista sulle classi per stranieri, hanno subito dato fiato a tutte le fanfare delle solita retorica buonista (sinistra, Famiglia Cristiana, antiGelminoidi, okkupatori abusivi di aule scolastiche, contestatusa in eskimo-naftalina ecc. ). L'amica Mary del blog Orpheus racconta un episodio di un suo amico appartenente alla sinistra radical chic nel suo commento qui. Un amico o conoscente di sinistra che predica bene e razzola male, che predica egualitarismo e amore universale per tutti, ma poi corre a mettere al riparo i figli tra le élites di quelli che possono permettersi scuole private per utenza chic, non lo si nega a nessuno. E anch'io ne ho conosciuti un paio: marito e moglie comunistissimi che non hanno neanche messo la croce sulla lapide dei genitori morti, ma poi hanno portato i fligli nelle private gestite dai religiosi "per avere migliori opportunità socio-educative" come si dice nel più fumoso "pedagogese" gauchiste. Però non mi sarei mai immaginata che si avesse la faccia tosta di andare pure a dichiararlo ai quattro venti: cioè al Corriere. Leggete in questa intervista cosa dice lo scrittore Sandro Veronesi (nella foto). Davvero illuminante!
Ma come!? Perché non ha fatto rimanere in trincea i suoi figli per poi lottare come genitore, per "modificare dall'interno" (come si diceva nello slang sinistro) la scuola di Stato?
Invece no. I genitori fuggono, io con loro perché non voglio per mio figlio, una classe dove gli stranieri frenano la didattica e le nozioni, però poi dalle pagine dei giornali critico. Che cosa? Lo Stato. Ma signor Veronesi, lo Stato, per parafrasare un noto slogan della Coop che le sarà certamente gradito, siamo noi. E se c'è una proposta per cercare di far imparare l'italiano ai bimbi stranieri, dov'è lo scandalo? Non è forse più scandoloso il segregazionismo dell'ignoranza linguistica?
Laddove non ci sono le condizioni e i prerequisiti per una scolarizzazione dei bimbi stranieri nelle scuole italiane, bisogna crearla, signore mio. Un fanciulletto italiano figlio di italiani, dell'età di sei anni, anche quando non sa ancora leggere né scrivere, possiede già una buona quantità di nozioni, di stimoli, di requisiti e prerequisiti che facilitano l'ingresso nella scuola e la relativa alfabetizzazione. Tutte cose che un bambino straniero figlio di stranieri non può avere. E senza nostra MADRELINGUA Italiana (che non a caso si chiama così) non si possono veicolare le lezioni. In che mondo vive la sinistra? E i signori "scrittori" della medesima?
47 comments:
Aggiungo: dove credi che meta' del jet-set sinistro romano mandi a scuola i propri figlioli?
Alla scuola americana di Roma.
L'altra meta'? Dai Salesiani.
Le mie due amiche romane mi telefonano e me la contano su: "oggi alla riunione d'Istituto c'era la Rodota', oggi al consiglio di classe c'era pure Zingaretti, quando mia figlia faceva le elementari ho conosciuto la Isabella Ferrari..."
Io a sentire questi - e molti altri - nomi sono anni che trasecolo e casco dal divano,perche' non ci potevo credere che i kompagni, cosi' tanti kompagni, mandassero a scuola i figli dai preti e dagli amerikani.
Ma e' cosi'.
Stella
Mentre leggevo questa intervista, Nessie cara, pensavo, ma questo ci è o ci fa? Dice:
I genitori italiani, fanno bene a portare altrove i loro figli a causa dei rallentamenti dei programmi, però la mozione della lega è sbagliata. E secondo lo "scrittore" si farebbe meglio ad insegnare l'italiano ai genitori extracomunitari e far fare ai giovani extracominitari, il servizio civile... eh si, altro privilegio. Mentre i bambini italiani per imparare devono andare in scuole private (a pagamento) o i genitori devono accettare le lezioni per quelle che sono e magari a fine anno, i loro figli vengono bocciati. Oggi ho saputo che, (oltre a francia e spagna), anche in germania ci sono le classi ponte. Apharteid anche in terra tedesca? Ad un certo punto questo qui dice: "e se gli italiani imparassero anche un pò di cinese o di arabo, non farebbe loro bene?" A parte che, non ne vedo il motivo per imparare altre lingue che non siano l'inglese e poi i bambini a causa di rallentamenti simili, riescono ad imparare a malapena a leggere, contare e parlare l'italiano...
Eh! eh! lo sapevo cara Stella. Eccome se lo sapevo. Sono sempre i primi a piazzarsi nei posti più esclusivi e aristò. Solo la popolaglia deve andare nella scuola "pubblica" di Stato. Curiosi, questi statalisti "rossi" della domenica. Ora poi c'è anche la contestatusa (contestatore + matusa) Margherita Hack che si è messa a tuonare contro il presunto apartheid della Lega. Chissà se si è fatta rimettere i denti, mentre faceva la comiziante. Pare la Strega Nocciola della Banda Disney.
LO "scrittore" di "Caos Calmo", romanzo dal quale è stato preso quel filmaccio di Nanni Moretti e qui fotografato per l'uopo in postura fankazzista, ci fa perchè ci è, cara Elly. E perché il CorServa (e sottolineo che critico in prima fila i giornali italiani) gliene dà facoltà.
Se poi crede pure che le finanze dello Stato siano illimitate al punto tale da dare ripetizioni anche ai genitori dei bambini stranieri, ebbene che inizi lui a devolvere le royalties dei suoi romanzi per gli stranieri.
Forse non è ancora chiaro un concetto, visto che anche oggi ne sono sbarcati un migliaio da Lampedusa: che a breve non potremo nemmeno più fare la "beneficienza" delle classi-ponte. E che a rimetterci, come al solito, saranno gli innocenti. E cioè i bambini.
Scusami Simone, capisco che viviamo tempi grami che ci fanno arrabbiare a tutti quanti, capisco anche l'irruenza della tua giovane età, ma ti pregherei di rimanere al Topic del mio post, che affronta il tema della scuola e dell'ingresso dei figli degli stranieri.
E non ogni volta elargirmi un comizio sui massimi sistemi della storia e della inCiviltà.Ciao
ha ragione Stella! ha detto una cosa vera, e vale in tutte le città.
Elly, sì una persona normale come siamo noi si domanda: ma ci è o ci fa?
Si blatera sul preteso razzismo del provvedimento della Lega che riguarda solo la possibilità di far imparare a tutti l'italiano, ma ognuno con i suoi tempi dato che si viene da situazioni e lingue differenti, e non si è alla pari,
ma poi i sinistri sono i primi a non voler lasciare i loro figli in classi dove il 70% dei bambini extracomunitari non parla l'italiano perchè appena arrivati non lo possono parlare, e i loro figli allora resterebbero indietro con i programmi e non imparerebbero nulla, e vanno nelle scuole private che criticano tanto, di solito ecclesiastiche.
Si tratta, nel caso di quei signori di sinistra, di 2 pesi 2 misure, di DOPPIA COSCIENZA! Sepolcri imbiancati, cuori doppi.
C'è per un uomo una cosa più brutta? per me no.
Nessie, ieri sera la Strega Nocciola con una maestra e altri eskimi, a primo piano o cosa simile su rai 3, era barricadera, insopportabile. Ha chiuso con il fatto che quando noi emigravamo per lavoro ai primi 900 eravamo nelle classi normali e non nelle classi dell'apartheid e altre cose simili. Nessun cenno al fatto che le classi ponte esistono già in altri stati Europei normalmente magnificati. Ovviamente la trasmissione non aveva contenzioso: tutti stalinisti uguale. Hanno paragonato le classi ponte all'America del 1800 con le aree separate per la popolazione di colore (che però parlava già da tempo inglese...). Una roba capziosissima e vomitevole.
Josh, ma almeno se l'è messa la dentiera la Strega Nocciola? :-)
La faccenda delle scuole cattoliche l'ho riscontrata anch'io su quella coppia comunistissima di cui parlo nel post che non metteva nemmeno le croci alla lapidi dei loro genitori, per poi mandare i loro figli in qualche istituto religioso intitolato a qualche Don (non ricordo se Don Bosco o altro).
E così, insegnano anche l'arte dell'ipocrisia e del doppiopesismo ai loro figli.
Io la Hack l'ho conosciuta ed e' stata una gran brutta esperienza durata un'intera cena.
E ti prego di non insultare la Strega Nocciola, che al confronto e' un figone mai visto.
Stella
La strega Nocciola si offende. Occhio ;)
Josh, grazie della risposta. Sono solo ipocriti e basta, questi come lo scrittore, blaterano così tanto per... sono sempre quelli del predicano bene e razzolano male. Loro possono permetterselo di mandare i loro figli nelle scuole private... gli italiani non possono.
La Hack è troppo vecchia per parlare. I miei parenti (adulti), quando sono emigrati in argentina, non conoscevano UNA SOLA parola di spagnolo. Hanno dovuto imparare la lingua ancor prima di mettersi a lavorare e le classi ponte, c'erano non si poteva fare altrimenti. Perchè avevano voglia di rifarsi una vita. Qui, come in Francia, Germania e Spagna, le classi ponte devono esserci lo stesso. Se facciamo il ragionamento dello scrittore, allora la spagna socialista pratica l'apharteid così come la germania della Merkel e la Francia. Tutte nazioni razziste? O sono i soliti due pesi-due misure. Solo che quando prendono e mantengono le misure i socialisti e/o comunisti tutto va bene?
Evvabene care Amiche , allora se avete tanti riguardi per Nocciola, facciamo "Amelia fattucchiera che ammalia" :-). Ho trovato su google-immagini una foto meravigliosa della scienziata: sdentata e con un gatto nero. Guardate pure qua: http://www.comune.pv.it/incontri05/Scan10001.JPG
Roba che se la mandi per le classi a insegnare (non importa se i bambini siano italiani o stranieri) come minimo, è iNCUBO per loro, poverini.
Oggi Berlusconi era a Bruxelles, se non ha portato a casa niente di concreto per stoppare l'immigrazione, come ho già scritto poc'anzi non potremo nemmeno mettere in atto il beneficio delle classi-ponte.
Ho appena finito di scrivere un post ricordando le classi differenziali degli anni sessanta e settanta. E auspicando che se la scuola pubblica deve ridursi a dormitorio per docenti, genitori e studenti che invece di svolgere il loro lavoro pensano a scioperare e occupare, allora ben vengano non solo i tagli, ma l'azzeramento dei finanziamenti e che ci lascino i soldi in tasca per pagare le ben più serie scuole private, dove si studia, si insegna e si impara.
Sacrosanto. La squola e' quella che e': questo e' solo un problema in piu'; e non da poco. La coerenza di questi saltimbanchi non merita ulteriori commenti. Ma se ne sono accorti, o no, che la festa sta finendo? E male, anche.
La questione della lingua deve essere riportata nell'ambito del Sacro. Cosi' come quella del territorio, altrimenti non se ne esce. Fino a che la si considerera' uno "strumento", problemi come questo si ripresenteranno all'infinito. La lingua non e' mai solo uno strumento: fa parte dell'eredita' ricevuta dagli avi. La si riceve con la nascita, non con l' "istruzione"; questa serve solo a perfezionarla. Patria e' il complesso dell'eredita' che si riceve dal Padre, e la Lingua e' appunto Madre. Leva il padre che poi sparira' anche la madre: mi pare ovvio che lo sradicamento universalista miri a costruire un Uomo Nuovo senza passato e senza alcuna eredita'. Per quanto possa sembrare strano, anche la religione fa parte del bagaglio. Non a caso i cattolici battezzano i figli appena nati, non a 18 anni. E come la mettiamo con la liberta' religiosa? Non lo so, ma sicuramente sappiamo che accadra' se tutte queste pseudo-liberta' diventeranno una consuetudine. Va reintrodotto il "destino" al posto di un "sogno" che e' ormai un incubo.
Io insisto sempre su di un fatto: se e' zompata (o lo sta facendo) per aria la globalizzazione economica, perche' accidenti arrivano ancora le moltitudini? A questa crisi ne seguira' sicuramente un'altra occupazionale. Questa e' davvero l'unica cosa inevitabile, perche' e' un dato fisicamente misurabile di cui abbiamo larga esperienza. Ogni crisi finanziaria ha sempre finito per investire l'economia "reale" (come dire che la finanza e' virtuale), il che significa crollo dei consumi e aumento della disoccupazione. Qualcuno s'illude forse che il numero crescente dei prossimi disoccupati italiani e stranieri non costringera' lo Stato a mantenerli? E se lo Stato non potra' farlo sappiamo gia' come andra' a finire. Se n'e' parlato anche troppo.
La sinistra mi pare che sia ridotta a far chiacchiere nei salotti e nient'altro. Tutta la gente che incontro appoggia la maggioranza di governo e la Lega in particolare. E non è gente particolarmente colta o ricca; è la gente che frequenta gli ambienti popolari come i supermercati ed i posti simili. Tutti danno ragione alla Gelmini ed invocano più serietà nella scuola. Ed in genere se la predono con la Tv che, dicono, è in mano alla sinistra. (E non credo che si sbaglino di molto). Quanto alle classi "preparatorie" per gli immigrati, le vedono tutti come una cosa giusta e necessaria. Che ti debbo dire? Forse io vedrò e parlerò solo con quelli che stanno da quella parte. Però mi sembra strano che sia così.
Un caro saluto e scusa la fretta.
Xavier
Massimo, poi passo a leggerlo. Li ho visti in tv, i maestrini e le maestrine multikulti, quelle che permettono il bivacco promiscuo nelle aule coi genitori scervellati insieme a bimbi buttati lì, stanchi morti sullo strapuntino. Ma perché non intervengono le autorità a sgombrare le aule, invece di ridurre la scuola in una stamberga?
Sauro, non non se ne sono affatto accorti che la pacchia sta finendo e che la loro spocchia si perderà nella spazzatura della storia.
Importante sottolineare il valore delle parole fin dalla sua radice etimologica: madrelingua, perché il bambino impara a parlare proprio dalla simbiosi diretta con la Madre; Patria che proviene da Padre, patrimonio, pure. Matrimonio, da madre.
Xavier la Gelmini sta facendo un ottimo lavoro, ma che il buon Dio la protegga dalla gioiosa macchina da guerra che le stanno scaricando addosso.
Dopo il ministero di Grazia e Giustizia, il peggiore da assumersi è quello della Pubblica Istruzione, perché fanno a gara a chi ti fa fare la vita più grama. La brava gente di cui hai parlato (quella d'ogni giorno e che incontro anch'io) è vero che sostiene le iniziative della Lega e la riforma della Gelmini. Ma la canea in piazza (sinistra, sindacati dalle varie sigle e studentaglia delle okkupazioni abusive e vergognose che stiamo vedendo) farà molto molto chiasso e creerà molto disturbo.
E l'anno scolastico è solo all'inizio.
Cara Nessie, solo due righe per dirti che so bene che la Gelmini è nella padella (e spero solo che non finisca nella brace). C'è però anche da considerare che la gente comune, che è poi quella che vota, cioè che conta, è stufa orba di scioperi, occupazioni e conseguenti baggianate. Per me, se riescono a far arrabbiare sul serio la gente normale, quella che lavora e che vorrebbe un po' di tranquillità, ne vedremo delle belle.
Ciao di nuovo. Xavier
Sono stata sollecitata da amici virtuali e non, a occuparmi della Riforma Gelmini, a cui dovrò dedicare un post, prima o poi. Io sono tra quelli che sono sempre stati contrari alla scuola a tempo pieno con il Soviet Supremo della Troijka dei tre insegnanti su due classi. E lo fui in tempi non sospetti. E cioè quando chi si opponeva alle istanze collettiviste, rischiava un certo ostracismo sul lavoro. Il tema del “maestro unico” nella scuola elementare ha un doppio risvolto. Da un lato, quello pedagogico-educativo, che afferma la bontà della scelta di un unico referente per i bambini che, al pari dei genitori, consolidi un sentimento di certezza socio-affettiva e favorisca una crescita più sana sul piano dello sviluppo intellettivo, culturale e comportamentale nel bambino. Dall’altro lato, quello occupazionale, che determinerà la perdita del posto di lavoro per decine di migliaia di insegnanti precari che potrebbero, tenuto conto della difficile condizioni economica nazionale e internazionale, essere solo in parte riconvertiti ad altri incarichi o in un ambito scolastico o totalmente diverso. Per quanto io detesti gli stipendi facili e i mangiaufo statali e parastatali, dubito che questa riforma passi senza una fortissima conflittualità sociale. Per non dire , ostruzionismo di ogni genere. Ne riparlermo. Per il momento, auguri a Mariastella e che le buone stelle la proteggano :-)
Che la sinistra radicalPOCOscic
faccia, per se, esattamente il contrario di quello che sproloquia è cosa arcinota.
Ma la gravità estrema, a mio giudizio, è strumentalizzare i bambini. Magari nell'infanzia lasciamoli fuori dallo schifo della politica!
ho fatto una vignetta ma questa volta è un riso amaro....
sarc.
L'ho vista Sarc, effettivamente si ride amaro. La vedo dura con tutti questi minus habentes incapaci perfino di fare i genitori. Ci manca che si arrotolino uno spinello nelle aule okkupate, e poi poi abbiamo davvero toccato il fondo.
E' la stessa solfa qui in Francia, dove la gauche predica e si oppone con forza contro l'apertura delle scuole private, ma poi manda i loro figli in prestigiosi ed elitarii istituti a pagamento.
L'Ipocrisia e' il più grande cancro delle nostre società.
Vanda
Anch'io credo che la Gelmini sta facendo un'ottimo lavoro. Ieri ho risposto ai sinistri itaglioti che attaccavano le clsssi-ponte:
"Ma perché prima di opporre una riforma non v'informate?
Ecco gli italiani, sempre pronti a fare "bastian contrario" anche senza neanche un minimo di conoscenza o informazione.
Paesi di grande immigrazione da oltre un secolo come gli USA, fino agli anni 50' avevano una delle migliori educazioni scolastiche del mondo.
Poi sono passati al modello d'integrare immediatamente stranieri senza un minimo di conoscenza della lingua e la cultura del paese, e la scuola e' andata in malora.
Chi e' stato negli USA sa che per ottenere una buona educazione scolastica bisogna mandare i figli a scuola PRIVATA.
E' a questo che aspirano i nostri politici ed una parte del popolino ignorante e saccente????"
Vanda, ci pigliano per il fondo-schiena. Ma vuoi mettere come è comodo fare gli "statalisti" con gli altri e gli élitaristi per sé? E' una vecchia storia. Lo facevano pure i capoccia sovietici: dacie lussuosissime per sé e abitazioni promiscue con più famiglie all'interno per il popolo bue.
Ieri anche Casini si è messo a lanciare il suo j'accuse alle classi-ponte. Ma ci rendiamo conto che il rischio prevalente è che numericamente prevalgano i figli degli stranieri sugli italiani? Nel qual caso che Lingua si insegna? Che cultura si insegna? che storia e letteratura si insegna? Vogliamo davvero ridurci come in Francia dove in molte "zone franche" di Parigi si parla quasi esclusivamente l'"argot banlieusard", cioè quella specie di slang spaventoso che si sente cantare dai loro rappeurs?
Sì, è vero anche la lingua andrebbe "risacralizzata" e metterne in evidenza le origini religiose (dal latino canonico) e anche provenzali (la scuola dei troubadours).
Cara Nessie , vorrei fare un appunto da avcocato del diavolo. Non sarebbe possibile che, invece , succedesse il contrario? I bambini stranieri insieme ai nostri da subito, verrebbero più facilmente "italianizzati". Viceversa, in classi separate, farebbero comunella tra loro, ghettizzandosi e imparando più difficilmente la nostra lingua. Per quanto riguarda il rendimento scolastico dei bambini che sono già da un pò in Italia, non ho letto ancora statistiche; sarebbe interesswante perciò sentire le opinioni di vari insegnanti. Ritengo inoltre, che sia anche questione di numero di stranieri per distretto scolastico. Qui a Cagliari ancora il problema non si sente.
Cordiali saluti
Caro Anonimo cagliaritano se sei un frequentatore di questo blog, mettiti il nick d'ordinanza con cui sei conosciuto. Se entri per la prima volta, invece, inventatene uno.
Rispondo a bruciapelo al tuo quesito: sì, se i bambini stranieri sono pochini. No, se sono molti. Nel qual caso c'è il rischio opposto. Che siano gli alunni autoctoni a disimparare l'Italiano.
Visto che, al solito, le sinistre portano ad esempio gli USA... (ma cos'e' quest'amore improvviso per gli americani?), il sistema educativo americano e' cambiato, almeno, dai tempi di Reagan: quando fu concesso il bilinguismo (scelta disastrosa). Quello che si e' fatto qui e' esattamente quello che si e' fatto la: "integrazione immediata". Che naturalmente non ha funzionato, anche perche' l'Italia non ha una storia come meta immigratoria. E non sara' la geografia, o la presunta inventiva degli italioti a migliorare un modello che non funziona. Una volta, in USA, tutti (anche gli immigrati) accedevano alle stesse classi, ma se avevano carenze linguistiche dovevano obbligatoriamente frequentare corsi supplementari d'inglese. Fino a che le valutazioni sul rendimento degli allievi sono state rigorose, il sistema ha funzionato, quando la "discriminazione positiva" ha avuto il sopravvento, non ha funzionato piu'. Va da se' che i piu' abbienti hanno sempre mandati i figli alla scuola privata, che e' costosissima, e il cui accesso e' sottoposto a valutazioni preliminari specifiche, per mantenere alti i rispettivi livelli di eccellenza. Francamente, da cio' che ho letto oggi, in Italia si fa l'ennesimo pasticcio. La riforma deve essere totale, la scuola e' solo una parte della societa' e la filosofia deve essere la stessa. Invece stiamo mescolando cultura europea con cultura anglosassone, con il risultato che non si capisce piu' niente. Cio' vale per il Diritto, il Costume e tutto il resto. Non sara' mettendo una patch qui e una la che si raddrizzeranno i problemi: si deve scegliere se si vuole il sistema educativo italiano (quello "fascista" di Gentile) o quello anglosassone. Da come e' gia' messa l'universita' (male), direi che la scelta e' stata fatta.
Si, scusa, il post precedente e il mio: Kaminito. Non ho capito perchè non è uscito il mio nick:
Kaminito
Sì, ma ogni tanto anche tu cerca di compiere lo sforzo di scendere dal piedistallo dei "massimi sistemi" per affrontare il "de minimis" quotidiano. Si stava parlando del docente "unico" ripristinato dalla Gelmimi dopo aver sentito magnificare per decenni il Triumvirato della Triade (che non è quella cinese ma poco ci manca) di insegnanti su due classi. Col risultato di aver creato uno spezzettamento di discipline (detto "secondarizzazione" e cioè imitazione della scuola media) fin già alle elementari, il cui effetto visibile è: zaini pesanti e cervelli vuoti.
Altrimenti si fugge sempre e solo "altrove" anche quando trattasi del nostro orticello contiguo. Se la sinistra dopo aver bruciato un intero corredo di bandiere americane nei suoi cortei falcemartellati, ora si sente "amerikana", riconferma ancora una volta la sua vocazione "antitaliana" e di "vendita dello straniero": prima era l'URSS, naufragato questi, corre alla Casa Bianca. Resta il vuoto di idee.
All'interno di questo casino al cubo che è la "squola" si è aggiunto il problema (di non poco conto) di dove e come inserire i piccoli stranieri che rischiano di essere travolti dalla demagogia. Da una parte come dall'altra :-). E' evidente (e parlo con cognizione di causa) che il problema è meramente numerico. Se si ha pochi bambinetti stranieri, inseriti in un gruppo-classe a prevalenza italiana, questi ultimi faranno da traino positivo per gli stranieri, anche sul piano linguistico. Se viceversa prevalgono loro, la situazione si fa deleteria e rischiosa per tutti.
Ah sei tu Kaminito, mi pareva di riconoscere qualcosa di familiare. Ciao.
Vabbe', per un po' scendo dalla torre d'avorio, ma poi ci ritorno subito. :-)
L'ho gia detto che l'attuale riforma mi sembra meglio del caos precedente, ma l'educazione va pensata come un tutt'uno dalle primarie all'universita' e a lungo termine. Ebbene: il non sapere nemmeno quale potrebbe essere la composizione etnica e culturale dell'Italia, anche solo fra diec'anni, impedisce ogni pianificazione, col risultato che riforme buone e cattive si sovrapporranno nel tempo. E' chiaro adesso perche' sembra che parli di massimi sistemi?
Anche un ottimo tapullo, dopo qualche anno diventerebbe obsoleto.
Proprio perche' hai molta pratica della questione, dovresti immaginare il perche' non mi soddisfino questi metodi. Perche' sono pressapochisti e non partono da una semplice definizione: chi sono gli italiani e quale missione si vuole affidare alle loro generazioni future. Sono come gli americani? Allora si butti tutto e si installi il sistema anglosassone per intero. Si faccia almeno uno sforzo di fantasia per immaginare che accidenti dovremmo essere nel futuro. Ti pare che lo si stia facendo?
Il Fascismo aveva costruito sui miti nazionali e imperiali la sua educazione: aveva una concezione totalitaria, anche se irrealizzata, della cultura italiana, che voleva saldamente legata a Roma antica, o cio' che credeva essa fosse. Almeno lui uno sforzino l'ha fatto. Avendo studiato al Liceo classico, posso testimoniare che il metodo ha funzionato su di me anche in assenza del regime fascista.
Il '68 ha distrutto tutto questo? Certo, ma una guerra perduta che ha fatto? L'alibi del '68 mi pare un metodo politically correct per dire che le istituzioni pensate e realizzate dai fascisti erano meglio. Si posticipa al '68 cio' che e' avvenuto prima e se ne appioppa la responsabilita' agl'italiani stessi per non disturbare i manovratori. Non ti e' mai balenato questo dubbio? Magari scopro ora l'acqua calda, ma e' da un po' che ci penso.
In definitiva: l'istruzione e' roba per gente con le idee chiare, possibilmente, grande istruzione e, sicuramente con un progetto per il futuro. Che progetto vuoi che abbia gente che non vede l'ora di sostituire gl'italiani con i bantu'? E questa, purtroppo, non e' un'accusa imputabile alla sola sinistra.
Senti un po' "tapullo" ci sono altre sorpresine-info in pvt. No' bbbuone, purtroppo. Ma ti si apre la posta almeno, giusto per restare sul pratico andante? :-(
A un'emergenza che si fa?
L'idea della sostituzione etnica è evidente che non piace a nessuno di quelli che hanno votato per questo governo. Ma è presto per metterlo alla prova. Qualcosina fa. Per il resto non mi pare d'essere particolarmente tenera con lui. Lasciagli sostituire gli Italiani con i "bantù" che poi vedremo. Se ci saremo....:-(
Purtroppo il doppiopesismo, l'ipocrisia, il fanatismo ed anche la manipolazione deliberata ( se il Governo avesse proposto l'esatto contrario di questo provvedimento si sarebbero scatenati ugualmenente ) condizionano qualsiasi aspetto della vita del nostro disgraziatissimo Paese. Impossibile cercare un dialogo genuino e un ragionamento comune perchè questi emanano odio a prescindere su qualsiasi questione. Inutle scervellarsi per capire e argomentare tanto lo scopo è solo la distruzione del loro nemico, cioè noi, perchè riconoscono come legittimi solo se stessi. Vorrei davvero una sinistra pulita, limpida, positiva capace di essere in disaccordo senza ricorrere al linciaggio, alla forca e all'odio implacabile propinato su scala industriale. Ne avrebbe bisogno il Paese. Invece abbiamo questa.
Scarthorse
Caro Scart, più che di una sinistra parlerei di più sinistre: tutte quante demenziali. Oggi in piazza c'era il fior fiore dei CUB, Cobas, Gilda, comitati e sottocomitati studenteschi, eppoi non so quale altra sigla. Tutti contro la povera Gelmini. E siamo solo all'inizio dell'anno scolastico. Quando poi si riesce a far passare a livello di plebiscito nazionale, un nuovo governo che dovrebbe rappresentare la sospirata "alternanza", ecco che inizia il lavorìo di sgretolamento interno, della serie "io mi dissocio, tu dissoci"...ecc. Qualcuno all'interno del governo si dissocia già dalla proposta della Lega, tanto per fare un esempio. Da ultimo (ma non in oridine di importanza, purtroppo) esiste un'altra super-mega-sinistra, ma sinistronza con la esse maiuscola: la commissione Ue che come avevo previsto, ha completamente spacchettato e buttato nel cestino proprio in questi giorni a Bruxelles, il famoso "pacchetto sicurezza" di Maroni. Come da copione. E Maroni si è piegato ai loro voleri col solito "Obbedisco". Questo, solo per fare degli esempi.
Cara Nessie,
oltre che a vivere in Francia negli ultimi 2 anni, sono anche vissuta 25 in giro per gli USA e, anche se non si legge sui giornali europei, in alcune scuole americane si insegna l'ebonics o jive, che e' quell'orrible gergo delle gang di rapper nere americane.
Questo e' il link per capire di cosa parlo (in inglese):
http://en.wikipedia.org/wiki/African_American_Vernacular_English
Io credo fermamente che tutti gli esperimenti sociali dei globalisti sono stati testati prima in California poi, nel caso di esiti positivi, utilizzati nel resto del mondo. Non dimentichiamoci che tutta questa porcheria e' iniziata a Berkeley nel 68'.
Se vuoi capire a che cosa mirano i globalisti e quale sara' la loro prossima mossa, osserva con attenzione il loro laboratorio, ossia lo Stato della California.
Ciao,
Vanda
Ho letto, cara Vanda. Ed è roba a dir poco raccapricciante.Non c'è nulla di meglio da fare che attivare corsi di questo genere? Liberissimi di autodistruggersi loro, ma che non importino la loro autodistruttività.
A proposito, se hai un sito o recapito email rintracciabile, mi sarebbe gradito comunicare con te.
Giusto per rimanere in tema di avanguardismi, la rivolta degli studenti di Berkeley avvenne nel '64 e non nel '68. E cioè quattro anni prima che poi si propagasse a macchia d'olio per l'Europa (Parigi, Francoforte, Berlino e poi da noi).Te lo dico con sicurezza perché ho qui un saggio di Laterza editore che ha proprio per titolo "La rivolta di Berkeley del '64".
Dunque gli Americani, il loro '68 lo ebbero nel '64. E quando sbarcò in Francia, il primo a saltare fu il patriottico Monsieur le Président De Gaulle.L'ho visto una di queste sere in tv a "La storia siamo noi". Ed era penoso vedere un padre della Patria trattato in quel modo. E' verissimo quel che sostieni sul laboratorio californiano. Un vero e proprio laboratorio per apripista globalisti.
Già Nessie, a cosa servono votazioni ragionamenti e discussioni? Tanto poi nella sostanza comunque comandano e decidono loro.
E il "comando" lo ottengono attraverso organismi che non sono eletti democraticamente (la UE', la corte costituzionale, quell'altro innominabile ed onnipresente, i sindacati, le varie conventicole finanziare sovranazionali ecc ecc).
Ed infatti secondo me prima di affrontare qualsiasi altra questione è indispensabile affrontare questo che è il punto principale.
Scarthorse
Scart, è il nodo gordiano per antonomasia. Tutte le politiche, comprese quelle educative e scolastiche, agricole, giudiziarie, migratorie, industriali,commerciali, legate alla sicurezza ecc. devono essere OBBLIGATORIAMENTE (e sottolineo l'avverbio) armonizzate, secondo la Ue. Per me, quest'ultima parola "armonizzate" è peggio di una parolaccia. Giacché è un'armonia che crea discordie, repressione e liberticidio.
non resisto :)
http://img520.imageshack.us/img520/9696/36887277tk9.jpg
Da morir dal ridere, Josh :-D !!!
Le tengo tutte da conto, poi faremo una personale dal titolo: Hack, la Strega Stellare. L'hai vista la mia col gatto nero?
no col gatto 'un l'ho mia vista :))
in compenso ho aggiunto un altro mestiere per i sinistri che si ritirano, anche da Mary
http://www.claudiobisio.it/resize.aspx?width=500&path=/user_files/BLOG/drupi_prodi.jpg
Ma chi è Josh? E' Prodi vestito da Drupi?
Guarda qua che è più in tema:
http://www.comune.pv.it/incontri05/Scan10001.JPG
C'è la strega Nocciola con lo stregatto. :-)
Pubblicità sul post di Josh:
http://esperidi.blogspot.com/2008/10/la-citt-il-centro-la-piazza-significati.html
Da non perdere: la città e la piazza italiana, da com'era a come è diventata.
Nessie, ti cito per rispondere al tuo messaggio postato:
-Liberissimi di autodistruggersi loro, ma che non importino la loro autodistruttività. -
La cosa assurda e' che non sono gli americani che importano queste porcherie da un'altra parte, ma siamo noi che le importiamo da loro e sono ani che mi chiedo perché degli USA importiamo le cose peggiori, mentre ignoriamo alcune cose che sono ben concepite tipo lo snellimento burocratico; o un sistema giuridico serio, generalmente più equo e veloce; una notevole esperienza sull'immigrazione con alcune soluzioni pratiche ed efficienti.
Ciao,
Vanda
Grazia mille per l'info precedente ;-)
Sì, è vero, molto spesso noi qui in Italia e in Europa importiamo sistemi di vita americani quando magari da loro sono caduti in disuso e già oggetto di revisione critica. E viceversa, molti snellimenti burocratici e del loro sistema giudiziario (pena retributiva, ad esempio) siamo restii a farlo. Ciao e buona domenica.
Al di là delle questioni ideologiche (cioè teoriche), una cosa è "sfuggita" ai più, qui e fuori di qui: il problema grosso non è Gelmini, né la sua riformetta; il problema grosso sono Tremonti e Brunetta (e l'avvoltoio bianco alla finestra, al quale la morte della scuola pubblica porterebbe grandi vantaggi) che nel mese di luglio hanno garrotato l'istruzione italiana. Gelmini è solo un "segnaposto", una marionetta piazzata lì allo scopo di sviare quegli strali che dovrebbero avere ben altri bersagli.
Mi spiace dover dire che la protesta spontanea, giusta e legittima di questi giorni, spreca le proprie energie seguendo i simulacri imposti dagli emissari di governo e opposizione (e tra questi colloco anche i sindacati, che non stanno facendo il proprio dovere). La protesta che nasce dal basso, insomma, viene deviata, strumentalizzata e neutralizzata dalle teste d'uovo che stanno in alto.
C'è qualcuno che ciurla nel manico, ed evidentemente lo sa fare fin troppo bene se così pochi se ne accorgono.
Non so se sono riuscito a spiegarmi...
Parla fuori di metafora Aldo e dicci chi è "l'avvoltoio bianco alla finestra".
Poi comunque io posso capire i problemi specifici della "categoria" insegnanti (alla quale anche tu appartieni e purtroppo, anch'io) ma se credi di poter attaccare "i tuoi desiderata" al tram di quelli che finora l'hanno sfasciata fino al punto di non ritorno(e cioè sinistre, Cobas, sindacati, movimenti vetero e neo sessatottini studenteschi) beh, mi spiace dirlo ma fai molto male i tuoi conti. Anche in tasca.Nella fattispecie, la tua.
I sacchi a pelo a scuola (diventata un bivacco di manipoli) e le okkupazioni attuali sono uno sconcio. I genitori che buttano i piccoli sugli strapuntini è roba da Intifada. Ma vedo che di questo taci e acconsenti.
Se tutto il tuo "anticonformismo" e l'essere in "controtendenza" di conduce lì, ebbene rimarco ancora una volta che siamo lontani mille miglia.
Nessie, stai entrando in un'età critica? Alle donne capita di diventar nervose verso i cinquanta ma... accidenti, che animosità! :)
Scherzi a parte.
1. La metafora si riferiva al Papa, ma mi sembrava più poeticamente colorita l'altra definizione.
2. So benissimo (e l'ho anche scritto) che i miei desiderata (ovvero il desiderio di poter vivere una vita tranquilla e senza pretese) non hanno fortuna né presso l'attuale governo, né presso l'attuale opposizione, né presso gli attuali sindacati. So anche che non avranno fortuna presso nessun altro dei [pre]potenti che si avvicenderanno nei prossimi anni e che si sono avvicendati in quelli giù trascorsi.
3. Non ho citato le proteste dei giorni scorsi perché le ritengo perfettamente allineate al quadro che ho descritto, quindi censurabili nella loro inutilità e faziosità. Mi spiace solo che tra chi protesta ci siano anche persone sinceramente convinte di fare qualcosa di costruttivo e che finiranno per prestare inconsapevolmente il proprio braccio alla causa d'una parte che non è la loro. Succede sempre, dalla notte dei tempi.
P.S. Con la massima serenità vorrei chiederti se i miei commenti ti infastidiscono. Se così fosse, cesserei immediatamente di frequentare il tuo blog (non sono un invadente). In caso contrario, ti prego d'essere chiara ma un po' più "diplomatica" nei miei confronti.
A dire la verità sei tu che sei sovente poco chiaro ed elusivo nei tuoi interventi. Per questo mi spazientisco. La pazienza,purtroppo, non è mai stata una mia prerogativa né virtù nemmeno quando ero nei teen. Perciò la tua battuta sulla mia non più verde età te la potevi anche risparmiare. Poi come forse ti ho già detto, la scuola mi ha lasciato una tale nausea, che faccio fatica a parlarne con distacco.
La verità è che ogni Ministro della Pubblica Distruzione ha sempre avuto contestatori, dall'inizio della Repubblica italiana a oggi: in passato contestavano Malfatti per i decreti detti "malfatti", la Falcucci, la Jervolino (qui con grandi ragioni, forse) , Berlinguer e la sua informatica, la Moratti e la sua riforma, Fioroni e le sue buone intenzioni, e ora la Gelmini sembra la madre di tutte le disgrazie scolastiche. Poi francamente, essendoci vissuta in mezzo, non ho una grande stima degli insegnanti, dove tra di loro si annidano parecchi fankazzisti ideologizzati alla 4a potenza. Quando non sono fankazzisti, sono fanatizzati come dei soviet e si sentono i profeti di non si sa bene quale "rivoluzione culturale". Potrei farti dozzine d'esempi, ma poi mi deprimo da me, solo a ricordarmene.
Senza contare, per dirtela con franchezza spietata (so che mi attirerò fulmini e saette da parte della categoria) che quelli che contestano (e che contestavano in passato) non sono migliori dei loro legislatori che in qualche modo si meritano.
Temo che la "squola" sia qualcosa di simile ad Alitalia, dove tutti si danno la colpa l'un l'altro e non se ne viene mai a capo. Insomma, un verminaio. Tra l'altro le due situazioni rassomigliano non poco anche come frammentazione di sigle e categorie. Poi c'è il fenomeno dei "distaccati sindacali": cioè quegli insegnanti che invece di darsi alla docenza, preferiscono fare i tribuni demagoghi.
Spero di essere stata chiare senza
buttarla sul personale per nessuno. E mi scuso per l'animosità, ma non è un argomento che mi rallegra.
Anche se ho avuto la fortuna (si fa per dire) nella mia carriera di venire pure rimpianta. Ma meglio essere rimpianti, che rimpiangere di non essersene andati e di aver tentato di fare altri lavori. Privatamente.
Ciao, Nessie,
ormai non mi ci perdo più dietro le chiacchiere di questo genere di intellettuali prosopopeici. Meglio leggere i blogger nostrani.
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