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15 September 2006

Oriana e quel giornalismo cannibale che lei detestava

Nemmeno uno spirito indomito e ribelle come Oriana Fallaci, riesce a morire  a modo suo. E' vero, oggi molti degli Italiani che si stringono con affetto intorno a lei, si sentono un po' più soli. Ma lei ci ha passato il testimone attraverso i suoi libri, i suoi articoli, le sue invettive che hanno scosso le coscienze. Piaccia o no, lei è un personaggio mediaticamente universale di forza straordinaria e inaudita. Ma che ne direbbe di tutto il cicaleggio, della chiassosità mediatica, di tutto questo rumore per niente  di cui era strenua avversaria?
E che ne direbbe di un Napolitano, di un Veltroni, di un Bertinotti  (il primo e l'ultimo autenticamente comunisti) che oggi gli fanno pure il necrologio? Di un Rutelli che solo ora trova il coraggio di chiamarla "artista"? Di tutti quei politici  e parlamentari che osteggiarono a spron battuto la sua candidatura a "senatrice a vita" nonché ogni premio alla sua carriera?
 
Che ne direbbe  del Corriere della Sera che ora andrà a spulciare i trafiletti più indiscreti della sua biografia? Di Paolo Mieli, suo direttore, che da tempo non pubblicava più i suoi pezzi perché giudicati "troppo estremisti" costringendola a venir ospitata da Libero? Di Piero Ostellino, suo intimo amico, il quale se voleva essere invitato a cena e salutato dai suoi colleghi dovette non scrivere mai più niente di Lei (stavolta la metto in maiuscola)?
Di Ferruccio de Bortoli, che per non vedere prendere fuoco la redazione del suo giornale l'indomani del lenzuolone orianesco "La Rabbia e l'Orgoglio" dovette sottomettersi al "politicamente corretto" e pubblicare le sciape repliche  di una Dacia Maraini, di un Giovanni Sartori e di Tiziano Terzani? Melense e sbiadite figure che Oriana battezzò "cicale di lusso".
 
E  che ne direbbe dello stesso  Magdi Allam che ha pubblicato "Lettera aperta a Oriana Fallaci" all'interno del suo libro "Vincere la paura, ma che ora sotto sotto lascia filtrare, nei suoi articoli, quello che lei, ha sempre sostenuto: che quella Consulta islamica non si doveva fare? Che l'islam necessita di una radicale riforma al proprio interno, poiché nasce proprio nell'espansionismo jihadista (da Jihad che vuole dire "sforzo" e "islam" che vuole dire "abbandono" ndr: della ragione ovviamente). E guarda caso, Magdi lo scrive proprio oggi 15 settembre mentre il mondo islamico è in rivolta perché papa Benedetto XVI  ha detto che l'islam deve imparare a non separare Fede da Ragione e che la vita umana è un dono preziosamente unico. Allam si mostra terribilmente deluso contro  quei cosiddetti moderati che non capiscono la nobiltà delle parole del Papa.
Beh, mi spiace, ma l'Oriana anche lì , c'era arrivata prima di tutti gli altri. Prima di lui.
Mimum se ne viene fuori oggi  al TG a dire "io le ero amico". Poi sarà la volta di tutti quelli che ora che è morta diranno "io le ero amico".
Morale: quando uno muore, le spoglie non le appartengono più. E oggi, domani, dopodomani e nei giorni a venire, il giornalismo cannibale e antropofago farà scempio di un cadavere eccellente.
Ma oggi 15 settembre è anche il giorno dove tutti quegli Italiani d'animo semplice, tutti quelli da cui sapeva d'essere letta e capita, la piangeranno e la rimpiangeranno per davvero. E a noi umili blogger, non ci resta che andare avanti. Che curiosa circostanza il fatto che la mia piccola creatura virtuale compia un anno di vita nel giorno in cui Oriana nostra, se ne andava.
Ciao Oriana, noi, nel nostro piccolo, non ci sottometteremo. E' poco lo so, ma il poco si conta. Il niente, invece, no. 
 
 

41 comments:

Anonymous said...

Ciao Nessie che tristezza!!! Pensare che proprio ieri ne abbiamo parlato...
Hai ragione adesso le cicale di lusso si "spartiranno" le sue spoglie mortali. Che schifo, in vita l'hanno abbandonata per non subire l'ostracismo che è stato riservato a lei.
Continueremo sulla strada che lei ci ha indicato, come ho scritto sul mio blog, i libri che ha scritto e che lei considerava i suoi "bambini", sopravviveranno e saranno continua fonte d'ispirazione per tutti noi.
Sempre che l'Islam, in questo occidente di "fottuti idioti", non prenderà il sopravvento...

Anonymous said...

Come già detto nel blog di Oprheus, mi sento un pò più sola. Ed è una grande e dolorosa perdita.

Nessie said...

Se date un'occhiatina al CorServa, lo scempio del cadavere eccellente, è già iniziato. E c'è pure il rischio che quelli che la odiavano vadano a profanare la sua tomba. Ciao ragà!

Anonymous said...

Bello bello bello.
I tuoi ultimi post sono uno più bello dell'altro, e ci sarebbe da gioirne se non fosse che oggi non ho proprio nessuna voglia di ridere. Oggi tutti noi stiamo "piangendo dentro", come scrisse Oriana nel primo libro della sua trilogia, e davvero ci sentiamo orfani di questa grande italiana. Lei era del '29, come mia nonna, e per me è un po' come se lei fosse una di quelle nonne bisbetiche, brontolone, che non sai mai come prenderle ma che non tacciono mai la verità, se ne strafregano delle convenzioni chicchettose e tu non puoi che voler loro un gran bene. A Oriana ho voluto bene e, in fondo, me ne accorgo solo oggi.

Anonymous said...

Ho visto ora il tuo commento da me. Grazie!
Il CorServa? Incommentabile...

textman said...

(per non dire di cosa penseranno oggi i suoi detrattori...)

Addio Oriana.

Anonymous said...

Piango una grande giornalista, una vera testimone della storia. Ma.
A me i suoi libri non sono mai piaciuta, e le sue posizione sono solo l'altra faccia della medaglia di gente come la Sgrena (da punti diametralmente opposti, chiaro). A me la sua idea di Islam non piaceva, preferisco Franco Cardini a Oriana Fallaci, ed è per questo che non mi accodo alla processione di cicale di lusso.

Massimo said...

Nei cinque anni trascorsi dall'11 settembre, i suoi libri sono una preziosa testimonianza e un incitamento a non mollare, a tenere dritta la schiena e a combattere l'islam violento e assassino, per conservare e rafforzare la nostra Libertà.

Nessie said...

Siro, il mio "CorServa" oramai è stato adottato da alcuni qui nella blogosfera. Spero che a forza di impiegarlo, giunga pure alle orecchie dei diretti interessati. Grazie per l'apprezzamento :-)


Text, c'è il rischio che i suoi detrattori oggi danzino la Cuccaracha.
JDM benvenuto nel blog. I gusti sono gusti. A me invece non piace Franco Cardini, storico negazionista vicino al Campo Antimperialista e no global. Per carità, persona colta, ma lontano dalla mia lunghezza d'onda.

Mons, la grande prerogativa della Fallaci, è lo spirito un po' visionario che le ha permesso di azzeccarle tutte anche rispetto a fini islamologi. E pure la capacità di arrivare a tutti, anche a quelli che normalmente non sono dei fini lettori.

Anonymous said...

Di tanto in tanto mi capitava di pensare "Speriamo che Dio la conservi", purtroppo oggi ci ha lasciato e debbo dire di sentirmi anch'io piu' solo. Era , e' e rimarra' un punto fermo per tanti di noi.

Paoletto

Anonymous said...

Bel post Nessie; però vedrai che se ne avranno un tornaconto, i suoi censori riusciranno ad impossessarsi della memoria. E' un copione collaudato da quelle parti.
Scarthorse

Nessie said...

Paoletto , ieri a spasso per le vie di Milano con un'amica ci siamo dette la stessa cosa. E invece...le cose sono andate ineluttabilmente per il loro verso.
Scart, l'operazione "possesso della memoria" è già iniziata. Ora la sinistra andrà a esplorare le "radici socialiste, azioniste, antifasciste" e bla, bla, bla...

pedro said...

Briciole del suo coraggio le conservo in biblioteca, li non morirà mai.

Anonymous said...

la morte non ha cambiato di una virgola,cio' che tante persone non condividevano di oriana fallaci.cio' non toglie che si possa rendere omaggio e rispetto ad una grande scrittrice e giornalista reporter di ineccepibile professionalità.quello che per esempio,a mio avviso manca a una lilli gruber.napolitano,bertinotti,rutelli,veltroni,ovvero uomini che hanno palesato idee diverse dalle sue,nel momento della morte le rendono omaggio chiamandola anche artista.perchè lo era,senza ombra di dubbio.e nessuno lo ha mai negato.ma un artista puo' piacere o meno.la sua candidatura a senatrice a vita venne osteggiata perchè non si condividevano le sue posizioni che qualcuno ha definito estreme.per qualcun'altro,invece,proprio quelle idee estreme erano il motivo per il quale meritava la candidatura.il presidente della repubblica,rutelli,bertinotti,veltroni,continuano a pensare che la signora fallaci avesse idee estreme,ma non capisco perchè gli dovrebbe essere vietato esprimere cordoglio.il "lenzuolone",come tu lo chiami,era di una tale intensità,che non replicare sarebbe stato assurdo.e definire terzani una figura melensa,è quantomeno ingeneroso,quando non superficiale.definirlo una cicala di lusso non è schiettezza,ma soltanto livore e maleducazione.io non conto niente,pero' non condividevo le sue idee,quelle di questi ultimi cinque anni.posso dire che mi dispiace che sia morta?posso dire che la considero un'artista?posso dire che era una grande giornalista e ha scritto dei bellissimi libri?o non ne sono degno?ho letto molto di oriana fallaci e la apprezzavo.credo di avere diritto di esprimere il mio cordoglio,magari anche piu' di chi la ha conosciuta soltanto quando ha iniziato a sbraitare le sue simpatiche invettive

Nessie said...

Ma certo che lo può dire. Ma perché si agita tanto? Non è mica proibito manifestare gusti e opinioni dissimili dai miei.
Ci sono scrittori cari alla sinistra come Tabucchi che a me non piacciono, in quanto scrittori, e non perché appartengono a una parte politica che non condivido. Ci sono altri poeti e artisti cari alla sinistra come Neruda o Brecht che, viceversa, mi piacciono. Figurarsi se vieto a qualcuno di non essere sulla mia stessa lunghezza d'onda in materia di gusti!
Ci sono scrittori come Céline che hanno un'ideologia nazistoide e antisemita che non condivido affatto. Tuttavia Céline è uno scrittore geniale.
Quella fra arte e ideologia è certamente un connubio difficile. Per chi scrive e per chi legge.

Lo PseudoSauro said...

Buttarla sull'arte mi pare riduttivo. La Fallaci, dopo il 2001, e' stato un fenomeno politico di livello mondiale. I libri che ha scritto sono arrivati a 4 milioni di copie vendute e sono stati tradotti in mezzo mondo. Nessuno ha comprato i libri per trovarvi "stile" o "estetica"; tutti li hanno comprati in quanto partecipi di una denuncia di fronte alla quale quella di Zola e' una sciocchezza. Perche' non si parla dello scandalo "oil for food"... si parla della vendita di un continente ad un'entita' straniera, cosa che se dimostrata sarebbe roba da Norimberga come minimo... farne un'esegesi e' fuori luogo e fuori tempo (massimo), ammesso che il lettore non viva sulla luna.

Nessie said...

Nel caso della Fallaci, sarei d'accordo. Ma a chi lo dici? A me?

Lo PseudoSauro said...

Lo scrivevo ad Andrea. Il tuo commento mi e' comparso dopo. :-)

Anonymous said...

Grazie per le parole di affetto e di stima per Oriana Fallaci.
Mi unisco a tutti quelli che pregano e piangono per lei in questo momento.
Le donne sincere ed appassionate possono dire quello che vogliono: restano ammirevoli ed affascinanti.

Nessie said...

Grazie a voi, Pedro e Cecco!
Ieri sera purtroppo la RAI3 ha mandato su "Primo piano" uno speciale condotto da Mannoni, con ospite in studio Furio Colombo e Barbiellini Amidei, che faceva semplicemente pena.

Anonymous said...

Visto quello che sta accadendo da quando se n'è andata, e nelle ultime ore, sono felice che non abbia dovuto assistere alla miseria e alla vergogna di questi giorni.

Anonymous said...

perchè lo speciale di raitre ti ha fatto pena?

Nessie said...

Woody, Monica, la Fallaci conosceva troppo bene l'universo giornalistico e mediatico per non aver previsto tutto lo spettacolo circense di queste ore.
Andrea, non mi è piaciuto perché l'ho trovato sgangherato e messo in piedi all'ultimo momento con due bravi vecchietti in studio (Colombo e Barbiellini) che dicevano "I remember...".
Molto più dettagliato sulla sua carriera di reporter lo speciale di Mentana, che avevo già visto lo scorso anno e che è stato replicato.
Ma pure lì ci sono state delle pesanti cadute di stile. Una cronista d'assalto molto giovane di canale 5, l'ha voluta riprendere (a sua insaputa) malata terminale quasi senza capelli e scheletrica (alla fine, pesava non oltre 35 kg).
Secondo me, è stato indecoroso. Se lo potevano risparmiare.

Anonymous said...

le celebrazioni mi sono sembrate in genere molto contenute e credo che lo speciale di raitre,vagamente frettoloso,abbia avuto proprio nella frettolosità,un acerrima nemica della retorica.i due simpatici vecchietti,a loro dire,erano gli unici al mondo titolati a rendere un ritratto umano e professionale della fallaci,in quanto ne erano amici e colleghi.hanno evitato di parlare di cio' che non sapevano di lei,ovvero dei suoi ultimi anni di vita e quindi del suo cambiamento.mi sono sembrati molto rispettosi e le hanno tributato un grandissimo onore alla sua statura di reporter,di donna e di intellettuale.gustosi i filmati di repertorio con gli aneddoti riguardanti le sue interviste ai grandi della terra..una scavatrice dell'animo umano,una "umanizzatrice" di fenomeni,quasi una irriverente satira dei grandi del mondo.nessuna retorica sulla malattia,niente appropriazione indebita della sua anima,nessun tentativo di ascrivere la sua opera a qualsivoglia fede politica,nessun intento di scovare radici piantate in una ideologia,ma soltanto rispetto per cio' che è stata.questo mi ha trasmesso lo speciale di raitre.

Anonymous said...

Ciao Nessie, siamo tornati a scrivere proprio in occasione di questa vicenda.

Mancherà la forza e la schiettezza delle sue parole, mancherà il coraggio nel difendere un'idea del mondo e dell'umanità che solo lei, in quest'Italia fatta perlopiù di marionette, aveva. Raccogliere e raccoglierci attorno all'eredità delle sue parole, questo è il compito che ci attende.

Ephrem e Squitto, di ritorno...

Nessie said...

Oh, che bellissima sorpresa! bentornati, sposini novelli! Siete pronti a riprendere il lavoro? E' stato bello il vostro viaggio di nozze? Beh, allora rimettetevi in trincea, perché ce n'è bisogno. :-)

Nessie said...

X Andrea. Resta un programma frettoloso e abbozzato. Sul rispetto e la sobrietà verso Fallaci, condivido anch'io.

Meglio documentato ed esaustivo quello di Mentana sul 5, è, però scivolato sul macabro e sul cattivo gusto per la sua mania del "sensazionalismo" e del voler catturare, in finale, l'immagine inedita di una povera malata terminale con una telecamera nascosta. Un errore di pessimo gusto che gli costerà caro. Peccato!

Anonymous said...

Ciao Nessie, a tutti quelli che amano i soliti teatrini dei pupi che piangono melassa solo a "babbo morto", gliele ha cantate chiare l'ottimo nipote Edoardo.
Cara Oriana, il mondo lucido e coraggioso ti vuole bene da sempre. La tua scomparsa, prima dell'ultimo ed ennesimo scadente spettacolo che hanno offerto i bischeri in caffettano e i loro amici, è stata come la katane di un samurai.

Nessie said...

Ciao Ruby,
che piacere risentirti! ma dove ti sei rifugiata in tutto questo tempo ché il tuo blog non lo aggiorni più?!
Dacci sotto e torna in trincea.
Ho sentito il nipote Edoardo della Fallaci davanti ai cancelli del cimitero evangelico: "Scuse tardive, anacronistiche e ridicole" - ha detto sulle prefiche del last minute. Eh, eh! :-)

Bisquì said...

Ciao Nessie,
torno dalle ferie e passo per ringraziarti.

Oriana? Grande scrittrice e grande donna.
Amata dalla sinistra quando metteva in luce i difetti degli USA e odiata quando non si allineava al politically correct.

Lei è sempre andata controcorrente già da quando scrisse la lettera ad un bambino mai nato.

Lascia un vuoto che sarà difficile da colmare ...

Nessie said...

Bisquì: "amata dalla sinistra quando metteva in luce i difetti degli USA e odiata quando non era politically correct". E difatti tutte le celebrazioni postume delle prefiche di sinistra che ho finora ascoltato, creano questo spartiacque nel suo lavoro giornalistico e letterario.

Tilt, concordo col rispetto, ma non starò ad aspettare 20 o 30 anni, quando avremmo tutti (dx e sx) un bel coltellaccio halal sotto la gola, per sentir dire a sinistra che la Fallaci aveva ragioni da vendere. Le autocritiche non servono quando arrivano troppo tardi e il mondo è in fiamme. Il Papa si è rammaricato coi musulmani all'Angelus, e queste bestiacce, invece, hanno ammazzato una suora. Non vedere chi attizza lo scontro religioso è la più grande follia della sinistra. Un saluto.

Nessie said...

Tilt, la dichiarazione ufficiale di guerra al Cristianesimo (contro i cosiddetti "crociati") è iniziata l'11/9/2001. A dire il vero il terrorismo contro l'Occidente esisteva già negli anni '70 (strage degli atleti israeliani a MOnaco nel '72, strage di Fiumicino, sequestro dell'Achille Lauro nel '85 ecc.) ma in quegli anni parlavamo solo di Guerra Fredda, di capitalismo e socialismo. Di Ovest e di cortina dell'Est. Non avevamo occhi che per questo.
Dopo la caduta del Muro nel '89 si sono evidenziate meglio contraddizioni, focolai e polveriere del mondo islamico che esistevano in nuce già da molto tempo prima.
E comunque il prof. Samuel Huntington nel suo libro tanto vituperato da tutti quelli che nemmeno l'hanno letto, "Lo scontro di civiltà" (The clash of civilizations) ne parlò con chiarezza ben prima del 11/9.
In questo senso fu profetico, ma inascoltato.

Nessie said...

Appunto! Ma lo scontro religioso, che cos'è?! Guardi, le guerre si fanno sempre per tre o quattro ragioni. Non di più: a) terre e territori b) approvvigionamento materie prime c) motivi identitari e religiosi.
E' vero, spesso le religioni nascondono motivi identitari, nazionalistici e vengono usati dalle dittature autocratiche e dalle cricche militari dei paesi arabi per deviare il malcontento di masse di poveri straccioni. Sa come fa comodo manipolare moltitudini di analfabeti sui nemici esterni, anziché fare i conti coi tiranni interni di casa propria?
Ma questo non giustifica il fatto che nel mirino ci siamo noi.
Mi scusi sa, ma un libro da leggere interamente, non è affatto uno slogan...Il problema è che tutti si soffermano al titolo. E basta. E con quello credono di saperne già il contenuto.

Anonymous said...

Forse forse signor Tilt per questi signori religione e potere vanno di pari passo e a braccetto.
Uno ne' lo strumento mentre l'altro ne e' la giustificazione.
Anche solo ipoteticamente si potrebbe, con un po' di buon senso pensare che tale concetto di "governo" questi signori tentino di esportarlo.

Paoleto

Anonymous said...

L'espressione "guerra di civiltà", in effetti, viene utilizzata come slogan sì, ma dai suoi detrattori (in prevalenza utili idioti inconsapevoli nelle mani dei burattini di Eurabia) per liquidare una verità scomoda anticipata nel libro di Huntington e prima ancora, espressa in nuce, in un articolo dello stesso Huntington su Foreign Affairs. La scomodità della tesi di Huntington, per quanto veritiera, consiste nel fatto che gli USA non sono considerati uno stato criminale e che si rifugge da certo terzomondismo di comodo in cui i poveri sono buoni e i ricchi sono cattivi.

Nessie said...

Ottima precisazione! Benvenuto nel blog!

Anonymous said...

Grazie del benvenuto Nessie. Nulla mi è più caro dei Loch e dei Glen della Scozia dove si respira un'aria romantica, aleggia uno spirito di libertà. studiavo a Londra e non potrò mai dimenticare un mese meraviglioso (nel lontano '98)tra castelli, pecore, baite e distillerie di whisky al canto di Flower of Scotland.

Anonymous said...

Eh, Nessie, leggo il tuo commento delle 5.37 e scopro che ho fatto una riflessione identica due o tre ore fa, davanti a una sigaretta che fumava da sola nel posacenere.
Quando fu eletto G.P. II, l'ultimo baluardo dell'iniquità sembrava il comunismo: mentre stavamo a litigare con le metastasi avanzate di un'ideologia spaventosa, altrove c'era pronto un altro devastante cancro, che a paragone il comunismo mi pare, in fondo, una ridicola pediculosi.
Tu sai cosa tutto ciò rappresenti?

Nessie said...

Perfetto, una pediculosi che però è durata quasi 2 secoli, da Marx a oggi.
Tuttavia finché c'erano quelle dittature, non c'erano gli integralismi religiosi. E oggi il povero Papa deve reggere un peso più greve dei suoi 80 anni.

Anonymous said...

Scoop Giornalistico: la Professione, L'etica e la Morale
di Giacomo Montana
Ci sono professioni che fanno vibrare di entusiasmo, questo perché ti riportano a quel grande sentimento che un tempo stimolava ed entusiasmava l'azione dei Padri, ma oggi il giornalismo non si fa così. Viene tutto filtrato, manipolato, in parte censurato. Il resto non viene neppure presentato e così via dicendo. Oggi la passione, lo slancio e il sacrificio delle imprese, nella impostazione e nella scelta degli argomenti, non può più tendere all'omaggio verso i valori tradizionali della missione del giornalista e del relativo potenziamento del suo vero talento. Il vero naturale e brillante professionista della carta stampata è completamente scomparso. Oggi lo Scoop viene ricercato di tipo facile, quello che serva a qualcuno e che non dispiaccia a molti. L'importante è documentare un fatto e più grave è, meglio è. Se per esempio viene segnalato alla Stampa un pericolo ove vi è a rischio l'incolumità di qualcuno, questo non viene assolutamente preso in considerazione. Ma se quel rischio causa un morto, allora come mosche sullo sterco, sono tutti attenti e all'opera per stilare un articolo. La sindrome della NON PREVENZIONE oggi è arrivata a contagiare anche i giornalisti. Tuttavia ciò accade non per colpa loro, ma per un sempre più marcio sistema, che lentamente col tempo e su questo sentiero non risparmierà nessuno. A quanto pare non importa più se il significato essenziale di un articolo non volge verso una profonda intonazione sociale ed etica, che aiuta, piace e avvince. Non interessano i momenti interminabili, fondamentali e tremendi della vicenda umana, né tanto meno l'angoscioso dramma di una vittima innocente di un'ingiustizia, di uno strapotere, di un delitto. E' un florilegio di paradossi e di errori. Il buon senso a questo punto viene disintegrato dalla filosofia degli affari, sia economici che politici. E' un modo di pensare che viene instillato ai giornalisti da chi ha il potere economico o politico. Ogni volta che però viene represso il buon senso a qualcuno, si uccide una parte di quella persona, di quel padre di famiglia, di quel professionista. Voi mi direte: "che significa reprimere il buon senso?" Significa accecare la coscienza, stordirla, ammutolirla, sopprimendo il potere interiore, in due parole, schiavizzando l'individuo. L'essere umano viene ridotto a merce da utilizzare a proprio piacimento. Il professionista viene trattato come un animale, da cui si deve trarre utilità, potere e profitto, anche se il prezzo che deve pagare sul piano umano e psicologico è enorme. Senza entrare oltre nel merito di questa questione e contestualmente ai probabili relativi danni alla salute che nel tempo potrebbero verificarsi, ricordo solo la necessità di dovere sapere e di considerare l'uomo e i suoi disagi, come prodotto trasformato dalla organizzazione sociale nella quale viene inserito. Chiunque abbia compreso voglia comprendere con rigore ed empatia a che livello decadente di società siamo approdati, inoltrandosi nel campo delle relazioni di aiuto e di ripristino della vera umanità, sempre più calpestata e danneggiata dal profitto sfrenato e criminale. Sono dell'idea che persone divenute gravi vittime dell'arroganza del potere, debbano avere voce e che non è ammissibile sotto ogni profilo mantenere di nascosto sempre più danneggiata, emarginata e umiliata una vittima del crimine.
Chi volesse vedere un esempio di che cosa si arriva mostruosamente a censurare per oltre un decennio dalla Stampa, legga e veda le prove documentali dei crimini impuniti ai danni di una donna innocente dipendente della Pubblica Amministrazione: un ospedale. Per constatare di persona visiti i sottostanti links.
http://sisu.leonardo.it
http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata_asl.php
http://www.mobbing-sisu.com/cronaca_documentata.php
Cordiali saluti. Giacomo

Nessie said...

Grazie per i links, Giacomo. NOn mancherò di visitarli appena possibile