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20 September 2006

E adesso... fuori la Turchia dall'UE!

Ai tempi in cui era ancora cardinale, Joseph Ratzinger parlò chiaro contro l'ingresso della Turchia in Europa. E giustamente. Oriana Fallaci, dedica una buona parte della sua auto-intervista a farsi delle domande e a darsi delle risposte sul perché la Turchia non deve entrare nell'Ue (suo ultimo libro "L'Apocalisse). Nell'Ue,  la Turchia non la vuole nemmeno Ida Magli ( la quale, addirittura, non vorrebbe nemmeno l'esistenza di un'Ue). Poi ci sono alcuni elementi che, ai superstiziosi e agli scaramantici, NON dovrebbero fare optare per l'ingresso turco: ben due papi minacciati di morte. Papa Wojtyla venne ferito gravemente e per poco gli costò la vita proprio per mano del  turco Ali Agca, e la Turchia invece di favorire le indagini, cercò di osteggiarle con il teorema del solito "pazzo".
Papa Benedetto XVI, deve proprio alla Turchia (oltre che ad Hamas nei territori)  la scintilla che ha attizzato l'oscena Jihad della Mezzaluna messa in piedi contro di lui. E ora ad Ankara minacciano pure di arrestarlo, se viene in visita per novembre. L'anno scorso a Trebisonda c'è stato un assassinio a sfondo religioso:  don Andrea Santoro, il quale perse la vita per mano di un fanatico musulmano che era caricato d'odio per l'affaire vignette: come se le vignette le avesse disegnate il povero sacerdote. Ma vai a far ragionare questa gentaglia!
In quell'occasione la nostra classe politica cercò di minimizzare l'assassinio a sfondo religioso, per paura di ostacolare i cosiddetti "buoni rapporti" con Ankara. Sono tre importanti accadimenti che ci fanno capire che dalla Turchia finora, non ne abbiamo ricevuto che del Male.
RecepTayyip Erdogan chiede  al Papa che si inginocchi davanti ai suoi muezzin dai berci sgraziati (copyright: Oriana), solo per aver tenuto una dotta lezione che nemmeno lui si è preso la briga di leggere. Del resto nel mondo musulmano non si legge quasi.
 
Ora sappiamo già un po' di cosette su questi "mamma li turchi". Per esempio che hanno iniziato il Novecento col genocidio di un milione e mezzo di armeni cristiani. E che a tuttoggi non hanno chiesto scusa a nessuno. Anzi, negano l'evidenza dello sterminio, e perseguono e schiaffano nelle loro marce galere chi ne parla.Ci sono stati più di 2 milioni di armeni deportati, più migliaia di convertiti a forza.  Poi, parliamo un po' anche delle loro fetide galere già segnalate dalle Associazioni per i diritti umani. Le nostre (che già non sono un bijou) in confronto alle loro fogne sono delle sale da thé. Ci sarebbe da sistemare ancora la questione di Cipro, a tuttoggi divisa col 34% del Territorio in mano alla TRNC (Repubblica turca di Cipro Nord). E fino a ieri con tanto di Muretto della Vergogna.  Ma questo è solo un particolare. La cosa che va invece rinfacciata di recente è che durante la guerra in Iraq non hanno concesso la fly zone agli USA (i quali li definiscono loro alleati).
 
Domandina da un milione di dollari: cari amici Americani, voi sapete quanto vi voglia bene, ma a voi che ve ne cala che i Turchi entrino  o no nell'Ue? Perché ci fate tante pressioni? Dopotutto loro, che sono già nella NATO, non vi hanno concesso nemmeno lo spazio aereo di cui avevate bisogno in guerra antiterrorista. Non vi viene qualche sospettuccio sulla loro infingardaggine e doppiezza?
Un'ultima due cosette eppoi chiudo. Durante un pacifico corteo per l'8 marzo dello scorso anno le donne vennero caricate dalla polizia turca senza pietà: malmenate a calci e pugni, manganellate e per qualcuna, schiaffate nelle loro galere-latrina nell'indifferenza totale delle femministe occidentali (l'ennesima). 
In un noto fattaccio di cronaca, un'altra donna venne lasciata annegare perché si era bagnata in un fiume col velo totale e un imam istigò affinché nessuno soccorrresse "l'impura", ottenendo obbedienza cieca e ottenebrata da parte di quelli che avrebbero voluto (e dovuto) aiutarla.
 
Bene, mi pare di avere accumulato un bel po ' di materiale per dire che SENZA la Turchia,  si sta  meglio e  che l'Europa diventa  un po' meno Eurabia. Perciò fuori la Turchia dell'Ue, niente Ue con la Turchia all'interno!

56 comments:

Anonymous said...

Leggevo qualche giorno fa che la percentuale di musulmani in Turchia è del 98%. Se gli ultimi fatti di cronaca ci hanno dimostrato che l'islam moderato è una pia illusione, non vedo perché dovremmo spalancare le porte a questa marea di aspiranti kamikaze. Ergo, se entrano loro, esco io. Vado ad abitare altrove.

Lo PseudoSauro said...

Dal forum "Noi e gli Altri" moderato da Magdi Allam, l'uccellino cinguetta cosi':

«Giusto dell'assassinio del diplomatico italo-turco Alessandro Missir di Lusignano e della sua povera consorte, volevo parlare. Morte sopravvenuta per entrambi a Rabat per "sgozzamento" nella casa del diplomatico nel corso di una "rapina". Le autorita' marocchine stanno ancora indagando, ma l'unico movente accreditato in UE e' appunto la "rapina"; e questo nonostante siano ormai piu' di 40 anni che in Marocco non viene ucciso un diplomatico straniero. Casualmente l'impiego del funzionario riguardava la questione concernente l'entrata in UE della Turchia; altrettanto casualmente, il fatto luttuoso e' avvenuto a seguito della "famosa" Lectio Magistralis di Ratisbona tenuta da Benedetto XVI; la sorte ha poi voluto che l'omicidio sia avvenuto dopo le pesanti minacce, unite ad una formale richiesta di scuse ufficiali, rivolte dal numero 2 del partito islamico turco, il cui numero 1 e' lo stesso premier Erdogan; per colmo di coincidenza, proprio mentre in ambito UE si cominciava a riconsiderare "utile" una rinegoziazione dell'ammissione della Turchia in UE; cosa ormai data per scontata, ma procrastinata per "motivi di opportunita'" (leggi: perche' gli europei se ne dimenticassero). Naturalmente si tratta solo di illazioni, ma il sospetto che molta gente in Italia e in UE stia giocando sporco e' legittimo, perlomeno quanto e' legittimo per alcuni il pensare che la CIA abbia ordito un complotto per colpire NY. Ognuno ha le sue fissazioni... io ho questa, ma nell'un caso come nell'altro chi spingesse una causa straniera vigente un dubbio cosi' terribile ed infamante si tratterebbe di Alto Tradimento pur se la nostra giurisdizione non fosse disposta ad ammettere che esiste uno stato di guerra sostanziale, anche se non formale tra due blocchi culturalmente disomogenei. Qui si sta a scherzare con il fuoco e la volonta' popolare non conta piu' niente. Svegliamoci ora, che' non c'e' piu' molto tempo.»

Anonymous said...

Non so se ricordate: il 31 luglio scorso due valige furono trovate abbandonate su due treni, uno diretto a Koblenz e uno a Dortmund.
Portate all’ufficio oggetti smarriti, risultarono due ordigni: bombole al butano innescate da una sveglia.
E non scoppiate.
Ma come si disse, dovevano scoppiare «simultaneamente», come «negli attentati al metrò di Londra».
Nelle valige, una serie di indizi («Una lista della spesa scritta in arabo», «la busta di un negozio di alimentari libanesi», «un numero telefonico del Libano») ha permesso prontamente di risalire ai colpevoli: due giovani libanesi.
Erano i giorni in cui Israele combatteva Hezbollah, libanese.
I due arrestati si chiamano Yusef Mohammed el-Hajdib e Jihad Hamad, arrestati in Libano su richiesta della polizia germanica.
Una terza persona è stata arrestata il 25 agosto, stavolta in Germania: un siriano di 23 anni, Fadi A. S. (il nome completo non viene fatto) considerato un complice degli attentatori mancati.
Il siriano avrebbe, secondo l’accusa, «cercato su internet come fabbricare ordigni, e in seguito avrebbe aiutato altri sospetti a fuggire in Libano».
Cominciate a ricordare?
Perché questo genere di notizie fa conto sulla nostra memoria corta, sul fatto che dopo pochi giorni nessuno si chieda più com'è andata a finire.
Ora, almeno per il siriano è finita così: è stato rilasciato per assoluta mancanza di indizi, per ordine della corte federale di Karlsruhe.
La stessa corte ha deciso di mantenere Hajdib in carcerazione preventiva; la scarna notizia AFP non parla del secondo libanese.
Sarà magari già stato rilasciato?

Strano come questi attentati terroristici si sgretolino, appena qualcuno con la memoria meno corta cerca di seguirne le tracce per qualche settimana.
Infatti bisognerà vedere come andrà a finire il processo contro sei islamici in corso a Milano, per cui il pm Spataro ha chiesto fino a 15 anni «per aver organizzato una cellula terroristica».
Ciò che consente a certi giornali di strillare: «condannate lo sceicco del terrore».
Vedremo, vedremo.
Perché l’avvocato Sandro Clementi, uno dei difensori, ha detto: «Il processo è basato solo su teoremi matematici e su schemi suggestivi che non hanno dimostrato nulla, non certo su fatti». Lamentando inoltre il fatto che, anche dopo numerose assoluzioni, simili processi ad islamici si concludono con l’espulsione.
«Non vi è alcun rispetto delle regole che dovrebbero essere applicate in uno Stato di diritto. Questa è una macellazione che, per di più, riduce i processi a mere rappresentazioni fini a se stesse».
Vedremo come andrà a finire.
Certo ora i tempi non sono più allo Stato di diritto, perchè l’Islam minaccia il Papa.
Ora sono tutti cattolici, pronti a difender il Santo Padre con le armi (anche se in Lombardia, quest’anno, i nuovi preti ordinati sono 12: il minimo della storia della più grande diocesi del mondo).
Ora è tempo di mostrare durezza, è tempo di agitare la minaccia, i terroristi sono dovunque e sotto ogni letto.
Non è certo il momento di citare le disincantate statistiche del politologo John Mueller che, sulla serissima «Foreign Affaire» (la rivista del potentissimo e certo non filo-islamico Council on Foreign Relations) si chiede: «Esiste ancora una minaccia terrorista?». (2)

E fa qualche conto: dopo l’11 settembre 2001, Al Qaeda non ha commesso più alcun attentato in USA, trasformandosi invece in una casa di produzione di video.
Ma da allora, 80 mila musulmani abitanti in USA sono stati schedati con tanto di impronte digitali, 8 mila interrogati dall’FBI, 5 mila anche detenuti in via preventiva per sventare attentati terroristici. Ebbene: da tutto questo lavoro investigativo non è venuta fuori una sola incriminazione formale per delitti di terrorismo.
Delle paventate «cellule dormienti di Al Qaeda» temute dal capo dell’FBI non se n'è trovata una.
Ora, pur tenendo conto dei 3 mila morti dell’11 settembre e ammettendo che siano colpa di terroristi islamici (e non governativi USA), il numero di americani morti per terrorismo da allora ad oggi non supera quello degli americani che muoiono scivolando o affogando nella vasca da bagno (circa 400 l’anno).
Nonostante gli orribili attentati di Londra e Madrid, la percentuale in Europa di sterminati dall’Islam terroristico è ancora inferiore.
E purtroppo per gli allarmisti, gli immigrati musulmani non delinquono più degli altri extracomunitari.
L’emergenza, in questo campo, la provocano gli albanesi e i romeni, primi nelle liste delle rapine in villa, violenze carnali, furti hig-tech coi bancomat.
Ma non trascuriamo la morte per mano di italiani: ci sono più ragazzi che ammazzano la fidanzata che li lascia, o la convivente, che omicidi islamici.
Un astronomo di nome Alan Harris ha provato a calcolare la probabilità che un abitante della Terra ha di venire ucciso da un terrorista islamico in 80 anni di vita: la possibilità è una su 80 mila, pari al rischio che un uomo ha di essere ucciso da un meteorite.

L’allarme sociale non è proporzionale alla reale pericolosità del terrorismo, conclude Mueller.
E forse sarebbe più utile allarmarsi alquanto per la strage prodotta dagli incidenti d’auto, 40 mila all’anno in USA.
Magari ha ragione.
In Italia, anzi solo a Napoli e provincia, la camorra uccide almeno un centinaio di italiani l’anno, cento volte più del «terrorismo islamico».
Allarmarsi almeno un po’?
Ma purtroppo, certi giornali non strillano «condannate il camorrista del terrore».
E così tutti restano tranquilli, a farsi ammazzare.
E già che siamo in vena di ricordare, ricordate l’attentato al metrò di Madrid, con i suoi 191 morti? Sicuramente islamico.
Ora, El Mundo ha dato un enorme risalto alle rivelazioni di un piccolo delinquente di nome Josè Emilio Suarez Trashorras, implicato nella strage.
Costui ha dichiarato che l’attentato è stato in realtà un colpo di Stato messo in atto dai socialisti, per far vincere il loro Zapatero. (3)
Una teoria del complotto bella e buona: ma questa, al contrario delle altre, subito accettata dal Partido Popular, quello di Aznar che fu sconfitto tre giorni dopo la strage di Madrid.
Il guaio è che questo Josè Emilio Suarez è l’individuo, non islamico ma molto ispanico, che fornì l’esplosivo agli attentatori marocchini.
Ed è in galera per questo, dove ha cambiato la sua versione dei fatti almeno sei volte.
Come testimone, alquanto dubbio: è un pregiudicato-confidente della polizia, che era in possesso del numero riservato del cellulare del capo dell’antiterrorismo al momento dell’attentato, e teneva al corrente la Digos madrilena dei movimenti dei terroristi marocchini.

Sicchè questa sua rivelazione del colpo di Stato arriva un po’ tardi e un po’ «sporca», penserete.
Ma non per il partito Popular: Aznar è alla riscossa e cerca di arrivare ad elezioni anticipate, scalzando Zapatero.
Tutto fa brodo, anche un’accusa di strage a scopo di golpe ispanico.
Secondo El Pais, El Mundo ha pagato il malvivente per la sua rivelazione.
Ovviamente, l’altro giornale ha risposto in modo furente.
La polemica è in corso; vedremo come andrà a finire.
Basta non avere la memoria corta.
Anzi no: dimenticate subito.
Strillate anche voi «morte al terrore», perché così richiede il Grande Fratello.
E' il minuto dell’odio.
E’ l’Occidente cristiano che ve lo chiede.
Siamo in guerra, mica è il momento di ricordare che la camorra vi ammazza cento volte più dell’Islam, e l'auto 4 mila volte di più.... morte ai terroristi.

Nessie said...

Anonimo, hai postato per ben due volte il tuo commento lunghissimo. Che peraltro contiene spunti interessanti. Vuoi forse che il pm Spataro faccia giustizia dei terroristi? Per chi ha la memoria corta è lo stesso che ha schiaffato in galera gli uomini del Sismi come Mancini e Pignero. E che ha inquisito Pollari.
La Forleo ha rilasciato settimana scorsa un'indecente intervista a Sabelli Fioretti dove dichiara di aver QUERELATO tutti i politici che le si sono contrapposti. Poi ha parlato di Israele come stato nazista che fa gli Olocausti. E la nostra stampa compiacente, tace per timor di querela. L'ha messa in un post la mia amica Orpheus (data domenica 17), quella intervista rilasciata al Magazine del Corriere.
Comunque, per la prossima volta, ti puoi firmare con un nick?

Nessie said...

Siro, ti capisco. Il 98% è davvero una percentuale inquietante per un paese che si definisce "laico".

Sauro, lo sai che "zu' Giulio" ci azzeccava quando pensava male.:-) In questo momento mi pare che abbiano tutti un po' troppa fretta di archiviare questo scomodo cadavere di Missir di Lusignano e della sua povera moglie. Se dovesse risultare vero, penso che la mia nota di addebito contro l'ingresso della Turchia, si arricchirebbe di preziosi elementi e ragioni di più per non volerla nell'UE.
In ogni caso, se la Lega o chi per lei , organizza un referendum consultivo, è chiaro cge firmerò a 4 mani per il NO!

Anonymous said...

Gli "utili idioti" di Eurabia mescolano un po' di tutto: teorie cospiratorie, omissioni sapienti, dati affastellati e confusi e l'immancabile argomento del "benaltrismo". Questo sciocco e capzioso modo di argomentare consiste nello sviare l'attenzione da un problema, con le sue specificità, ponendone altri che non hanno nulla a che vedere con la questione.

I costumi tribali di certe popolazioni sono crudeli e incompatibili con i diritti umani ? il fondamentalismo islamico minaccia le radici culturali su cui si fonda l'occidente ? i governi autoritari del medio-oriente sopprimono la libertà e violano sistematicamente i diritti delle minoranze ? ma è BEN ALTRO il problema, si sa c'è la fame nel mondo, gli italiani non arrivano alla fine del mese, non esistono le mezze stagioni e via discorrendo con una lunga serie di disgrazie e di luoghi comuni che formano una marmellata indistinta che ricorda la famosa frase del grande filosofo Hegel, il quale volle chiarire che il pensiero filosofico (o il pensiero tout court) consiste nel saper distinguere e separare, di far luce in quella che lui chiamav "Una notte nera in cui tutte le vacche sono nere.", in cui non si distingue tra la vacca camorra e incidenti auto, tra terrorismo e islamico e distruzione dell'ambiente.

Per finire ironicamente ricorderò uno sketch formidabile di Proietti che subisce la visita dei vigili urbani per un presunto abuso. Proietti, nelle vesti del costruttore abusivo, comincia a inventare una serie di scuse e poi prendendo sotto braccio il vigile urbano, gli confida: "Ma insomma che problemi so' questi, in Africa ci so' i bambini che morono de' fame...occupatevi di quelli..."

Nessie said...

Spinoza, il "benaltrismo" è una manovra di depistaggio molto sagace e oculata da parte della sinistra (post)comunista. Si parla d'altro per non parlare di quanto ci sta più a cuore. Basta vedere cosa fa oggi "la nuova TV di lotta e di governo" dei Santoro e dei Floris.
Siamo gravemente minacciati, ma dobbiamo occuparci dei poveri immigrati e di quanto siamo cattivacci noi che non sappiamo accoglierli.

Anonymous said...

Chiedo scusa, sia per il doppio post erroneo che per l'omissione del nick.
Aggiungo che la percezione di un problema (tipo l'inflazione percepita)dipende da come lo si vive e dall'importanza che gli si da.
Paolo

Anonymous said...

ho la vaga impressione che il lunghissimo e condivisibile(almeno stando ai dati correlati,piuttosto difficilmente controvertibili) commento dell'Anonimo,non abbia ricevuto la dovuta attenzione.bellissima l'ultima parte,quella relativa al "minuto di odio dell'occidente".pura realtà,ovvero cio' che succede realmente,non vaghi timori di profanazione della tomba di oriana fallaci.e se effettivamente ci trovassimo davanti ad una nuova emergenza aviaria?

Nessie said...

Già che ci sei Paolo, vatti a fare un bel giretto su questo link:
http://orpheus.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=687633
Il post si intitola "La legge non è uguale per tutti...lo dice Clementina Forleo" del 14 c.m. e rischiara la mente sul perché non ne veniamo mai a capo con le cellule terroriste islamiche qui a casa nostra.

Anonymous said...

Nessie: loro fanno guerra al sistema perche' il sistema non fa la guerra a loro, o la fa con i guanti. Che si tratti di guerra ideologica o armata e' la stessa cosa. Ora che il gioco si fa piu' chiaro sono piu' chiare anche le alleanze, ergo chi agisce contro l'interesse della comunita' in cui vive e' un traditore. Se poi i governi nazionali e sovrannazionali perseguoni fini diversi dal benessere dei propri cittadini: sono traditori anche loro. I rappresentanti firmano un patto con chi li elegge, i cittadini pure, nel momento che lo diventano. Basterebbe applicare la legge esistente. Se questo non verra' fatto ritorneremo al '45 a parti invertite. Dopo cio' che si e' visto questa settimana imbrogliare le carte servira' a poco.

Anonymous said...

P.S.
il post segnalato sopra e' scomparso.

Anonymous said...

Sinceramente, il livello dell'intervento sull'inflazione percepita lascia trasparire un livello di analisi molto superficiale che contrassegnerei come "intellettuale da 90 centesimi" con riferimento a quesi didimi chierici che pretendono di propinare analisi profonde sulla base di poche rabberciate "notizie" vomitate da giornalisti per lo più ignoranti.

Sapientemente, l'anonimo ora divenuto Paolo si limita ad elencare le vittime di Al Qaeda confinandole all'attentato dell'11/9 e omettendo le vittime degli attentati precedenti ma quel che è vera malafede è che omette di elencare tutte le vittime del fondamentalismo islamico in tutto il mondo, dalle decine di migliaia sgozzate in Algeria, agli attentati di Bali e dell'India, ai kamikaze iracheni e palestinesi, siamo nell'ordine delle svariate decine di migliaia di vittime.

Questo basterebbe a far capire che si tratta di un movimento di massa, sostenuto finanziariamente da Stati e da ricchi potentati (Iran, Siria, Arabia Saudita etc.).

Pertanto, il nostro Paolo, didimo chierico, sarà abile nella taqiya ma non ha un futuro come ragioniere: non sa fare i conti. A noi non interessano solo le vittime americane o europee ma tutte le vittime del terrorismo islamico e non ci sembrano poche.

Ma non sono i numeri che contano di più, è la qualità.

Un ubriaco che sbanda per strada e uccide un passante commette un crimine che la legge punisce penalmente come omicidio colposo.

Un camorrista che uccide commette un omicidio doloso, in genere motivato da regolamento di conti e generato dal tessuto criminale in cui è inserito. E' un'offesa particolarmente grave e crea una frattura nel tessuto sociale cui lo Stato reagisce per risttbilire l'ordine costituito.

Il fondamentalista islamico che uccide suicidandosi centinaia di innocenti, non solo si macchia di un crimine molto più grave in termini penali (strage) ma, addirittura, si propone, come obiettivo politico, il totale rovesciamento dell'ordine esistente al fine di instaurare un regime teocratico e retrogado.

E' ovvio dunque che la pericolosità sociale del crimine terroristico è di gran lunga superiore, per i suoi connotati politici, a qualsiasi altro crimine.

E' il motivo per cui sono state prioritariamente combattute le Brigate Rosse e le altre analoghe formazioni terroristiche nel mondo. Esse tendevano a rovesciare il regime esistente per imporre una dittatura comunista. In questa ottica il conteggio delle vittime non ha alcun pregio dacchè non è la vittima in sè (giacchè le vittime sono tutte uguali) ma lo scopo del crimine ciò che conta.

Pertanto, non è percezione ma realtà seguire un ordine in cui, in ordine crescente di gravità per la società, non hanno lo stesso significato le morti per cancro o aids, quelle per incidenti stradali, quelle per camorra e quelle dei fondamentalismi islamici.

Massimo said...

Beh, la Turchia ancora non è nella ue.
Con una battuta (e relative conseguenze per chi le sa cogliere) si potrebbe dire: sì alla Turchia, ma no ai turchi in europa ... ;-)

Anonymous said...

"Un astronomo di nome Alan Harris ha provato a calcolare la probabilità che un abitante della Terra ha di venire ucciso da un terrorista islamico in 80 anni di vita: la possibilità è una su 80 mila, pari al rischio che un uomo ha di essere ucciso da un meteorite."

Beh, la probabilità statistica che la teoria neo-darwinista che la generazione della vita sia casuale è infoinitamente minore, eppure a parlare con gli "scienziati" tipo Veronesi sembra indiscutibile...
:-)

Non volevo dire questo, e anzi perdonate la battuta OT.

Volevo dire: OK, sono d'accordo con voi, e aggiungo che di tutte le valutazioni storiche, economiche, politiche, religiose, antropologiche, culturali, cinematografiche e quant'altro vi venga in mente che possano essere fatte, non una porta a una conclusione favorevole all'ingresso della Turchia nella UE. Cioè, una sì: è un paese ricco, un mercato ancora vergine nel quale le industrie che già governano a Bruxelles potranno realizzare guadagni favolosi (e chi se ne frega se nel frattempo avranno decapitato il Papa - dico per dire, eh, è un paradossso).
Però.
C'è un però, ed è grosso come una galassia.
La Turchia è paese "di frontiera". E' un paese in cui il 98% degli abitanti è musulmano, ma vive secondo regole "laiche". Un paese che, tra mille problemi (e con i vicini che ha) è sempre riuscito a mantenersi al di fuori della galassia araba.
Non sono stinchi di santo. Ma rifiutarli aprioristicamente significherebbe spegnere la voce di quella parte "buona" che finora si è opposta con successo ai fondamentalisti, e buttare un paese di xmilioni di persone finora passabilmente buone e tranquille nelle mani degli imam.
Questo i fondamentalisti lo sanno, lo sanno che se l'occidente isola la Turchia loro avranno buon gioco nell'impadronirsene; e per questo alzano tutto il casino: vogliono arrestare il Papa, anzi no lo decapitano, però prima lo impiccano dopo aver pisciato sopra ai cardinali e aver abbeverato i cavalli a piazza san Pietro (o questi erano altri? Boh, chi si ricorda).
Tornando seri: i fondamentalisti islamici vogliono che noi si dica "no". Ecco, allora, anche solo per questo, non dico che si debba dire "si" senza se e senza ma, però, prima di dire "no", secondo me, bisogna pensarci bene.

Nessie said...

Slowhand, beati gli ultimi perché ad essi si risponde per primi :-).Sono spiacente, ma anche a questo ricatto "fondamentalista" del "non lasciamola sola" non si risponde con un "vieni dentro sennò l'Orco ti fa la bua". Io su certi temi sono "orianesca" d.o.c.
Se la Sublime Porta vuole l'ingresso nell'Ue deve mostrare di meritarsela. I fondamentalisti si respingono con un porcesso di laicizzazione e democratizzazione delle sue istituzioni che finora non c'è. In fondo dentro l'Ue ci sono stati ex -comunisti (Polonia docet)che hanno mostrato di essere più ancora più "europei" di noi scristianizzati e privi di radici.

Nessie said...

Spinoza il razionale :-) . Argomenti condivisibili i tuoi. Scopo delle BR è stato (passato assai prossimo) quello di condurre un attacco "al cuore dello stato" (vedi rapimento di un Presidente del Consiglio conclusosi con la sua uccisione).
Scopo di questo terrorismo post-Guerra Fredda è quello di passare dalla minaccia della bomba atomica degli anni '50 e '60, alla certezza delle "bombe umane" (kamikaze), un conflitto asimmetrico dove noi occidentali non potremmo mai vincere poiché "loro amano la morte ancora più di quanto noi amiamo la vita". E per noi la vita è un valore inestimabile.
Quanto al computo degli incidenti d'auto, treni ecc. mi paiono argomenti di trascurabile validità. E' giusto quel che asserisci: se l'intenzionalità è quella eversiva e distruttiva contro lo Stato (vedi BR e terrorismo europeo), o colpire al cuore della civiltà occidentale, cristiana ed ebraica (vedi kamikaze, spesso allevati in seno all'Occidente come vipere che poi morderanno), vanno senz'altro perseguiti duramente. Quando non preventivamente.

Nessie said...

Sauro, la pappardella la conosci già da te a memoria e non c'è bisogno che te la ripeta. Se la polizia cattura e la magistratura rilascia col bollino blu di "resistente" è evidente che non se ne viene mai a capo. Ora mi aspetto un bell'avviso di garanzia al Papa per oltraggio all'islam da tanto c'è sottomissione alla brutalità. L'ennesima pagliacciata di Ankara che vuole catturare il Papa per metterlo nelle loro fetentissime galere dovrebbe spalancare gli occhi a un bel po' di eurobabbei, circa l'opportunità di tirarci in Europa un bel Cavallo di Troia dell'islam. Servirà?
Andrea mi aspetto che anche su questi temi cruciali che ho esposto nel post sull'ingresso della Turchia, interveniate anche voi, quale che sia il credo politico professato. Tenuto conto che siamo tutti italiani.

Lo PseudoSauro said...

Slowhand: la teoria degli "stati cuscinetto l'hanno inventata quasi tremila anni fa e ne fanno uso ancora oggi tutte le potenze regionali. Ce la vede l'Europa confinare con l'Iran, o con l'Iraq, o con l'Afghanistan? Il talebano non dovrebbe nemmeno fare molta strada se il turco decidesse di farlo passare... e il turco e' piu' vicino al talebano o a noi "infedeli"? Il calcolo della UE e' economico: i tubi passano tutti di li' e il mercato e' interessante, ma quello turco e' economico ed egemonico insieme, perche' in quella cultura non si puo' prescindere dalla religione e, se ricorda bene, Mustafa Kemal Ataturk e' durato poco e la reislamizzazione di tutto (esercito compreso) e' in atto da quasi trent'anni; il problema islamico e' duplice: c'e' la religione-macchina-da-guerra e piu' stati che fomentano il panarabismo. Secondo lei ai turchi fa schifo l'idea di tornare alla grandezza dell'impero ottomano? Non dimentichi che quello turco sarebbe l'esercito piu' potente d'Europa con l'eccezione del nucleare francese... e poi la Francia e' ormai un'altro paese arabo come da tradizione di Le Roy Soleil... francamente ad uno statista degno di questo nome mancherebbe anche un solo elemento positivo per decidere di includere in una comunita' _politica_ uno stato che sta agli antipodi, culturalmente. Ma siccome ormai la politica la fanno gli economisti... come non ricordare che ne pensava il buon vecchio Marx? Magari il martello no, ma la falce di sicuro. :-)

Lo PseudoSauro said...

P.S.
so di fare un piacere agli amici di sinistra: se il CDX dovesse ancora sostenere l'entrata in UE della Turchia io non andrei a votare. E se tutti facessero come il sottoscritto, le assicuro che le cose cambierebbero come dal giorno alla notte. Sarebbe interessante vedere se la base di destra riuscisse mai a fare cio' che quella di sinistra non e' mai riuscita a fare, ovvero: influenzare la politica "dal basso". D'altronde non abbiamo scelta: o poveri o islamizzati, o tutti e due.

Anonymous said...

allo stato attuale non ci sono le condizioni per l'ingresso della turchia nell'ue.
essa,infatti,non corrisponde ai canoni degli stati europei,pertanto possiamo,anche se dubito che sia il caso,lasciare le cose come sono: sola collaborazione economica.
Per quel che mi ricordi la turchia occupa la penisola anatolica ossia l'asia minore.
L'asia minore ha qualche attinenza con l'europa?

Lo PseudoSauro said...

Sarcastycon: forse non sei informato. La Turchia e' gia' stata ammessa con riserva nella UE. E questo in barba alla volonta' popolare che e' nella stragrande maggioranza contraria. Il termine e' ora di 5 anni per l'entrata effettiva, poi ve ne sara' un'altro di 10 nel quale verra' fatto un "test". A tutti gli effetti Ankara e' gia' dentro e ne' destra, ne' sinistra si sono opposti, a riprova del fatto che prima viene l'economia e poi tutto il resto. Ma se togliamo "il resto" sparisce anche l'economia: e questo non lo capisce nessuno. Meglio organizzare una difesa che non sia rigidamente ancorata allo schema politico, per evitare problemi e pregiudiziali anacronistiche: chi intende salvare se stesso e la propria societa' lo faccia personalmente: senza dover passare per la chiesa di turno.

Anonymous said...

Ciao Nessi come al solito condivido ogni vigola del tuo post.Non capisco come si possa volere la Turchia nella UE,con tutti i fatti da te elencati e che sono noti ai più ....Va bene, gli interessi economici, ma qui non si può proprio chiudere gli occhi.
Mi domando come si possa pensare a fidarsi di questa gente e del loro fanatico e dispostico capo del governo.
Boh...sono con te niente Turchia nella UE
Ciao Un abbraccio Mary

Lo PseudoSauro said...

Mi era sfuggito Spinoza la cui logica mi pare di riconoscere...

Nessie said...

Già, piacerebbe anche a me conoscere chi è Spinoza :-) Ha un logos familiare che devo aver incontrato da qualche parte.
Mary, come ha spiegato il Sauro, la Turchia è già lì in anticamera. Ci sono i famosi 14 anni, certo, ma non mi pare che se si lascia imbrigliare dall'islam in 14 anni le cose possano cambiare più di tanto. In fondo, se non sono cambiate in 1.400 anni... E dire che nella sua Costituzione retaggio di Ataturk, non compare nessun riferimento al credo religioso. Stasera alla videochat del Corriere Magdi ha spiegato che non c'è nemmeno la parola Islam. Tuttavia, sono i costumi, islamici di fatto a farla da padroni.
Domandina della buona notte: secondo voi, dopo l'esternazione da bifolco di Prodi sulla sicurezza del Papa, Benedetto XVI dovrebbe fidarsi o no di intraprendere quel viaggio in Turchia per novembre?

Anonymous said...

Che vergogna quel Prodi...
Secondo me, ora come ora é pericoloso recarsi in Turchia per chiunque. Figuriamoci per Ratzinger.
Spero vivamente che NON lo faccia.
Rischia la vita.
Ciao e buonanotte Mary
PS. 14 anni sono un niente, quelli hanno secoli di arretratezza alle spalle, e non si può fare entrare chi non rispetta i più basilari diritti umani.

Anonymous said...

bentrovati.
ieri un tg ha parlato di 99% di islamici in turkia.

in germania ci sono già oltre 5 milioni di turchi.

quanto a certi soggetti giudicanti che sparano veleno dalle loro nefande boccucce incastonate in facce da sfigate, mi chiedo:
dov'è l'Agenzia?
dove sono gli uomini del Mossad?
dove i nostri agenti segreti puri di cuore ma con mira da favola e armi non individuabili nemmeno da Grissom e Horatio Caine?
dov'è lo spirito di Golda Meier che portò alla caccia degli assassini di Monaco?
perdonate se non lascio la mia impronta filosofica, ma abbiamo le fiamme dell'inferno sotto le chiappe.
o le muoviamo adeguatamente e rapidamente oppure siamo carbonizzati.
non c'è più tempo. ciò che sta accadendo al vaticano era già *scritto* da sei anni (altro che segreti di fatima!), ciò che accadrà, è già nel suo alveo.
la marea nera ha già impregnato tutto.
chi è pronto ad affrontare ciò che domamattina stravolgerà il pianeta?
non è tempo di parole. non più.

lavoro magnifico, Nessie. magnifico.
apri i silos.

Anonymous said...

nessie,io sono moderatamente contrario all'ingresso della turchia in u.e.,per una serie di motivi di ordine civico.se l'ingresso fosse subordinato alla abiura di alcuni loro fondamenti,sarei favorevole.cio' che non condivido del vostro discorso è la paura di perdita dell'identità,che già è un segnale di debolezza.nei nostri ordinamenti giuridici abbiamo cio' che serve per impedire le derive criminose dei fondamentalismi.basta semplicemente applicare la legge,all'occorrenza,in maniera restrittiva.e se qualcuno invoca il rispetto dei diritti umani,beh,se c'è di mezzo la sicurezza,non è il caso di andare tanto per il sottile.anche se non è il caso di arrivare alla ridicolaggine.voglio semplicemente dire che se un imam viene pescato a sobillare una comunità,ad aizzarla alla lotta armata,compie un reato e nessun giudice dovrebbe riconoscergli attenuante alcuna.se un padre segrega mogli e figlie che vogliono vivere all'occidentale,commette un reato che si chiama sequestro di persona.ma finchè il loro credo non sfocia in qualcosa di criminoso,è pretestuoso criminalizzare.comunque non credo che la nostra sopravvivenza sia riconducibile alla costruzione di un muro,perchè saremmo come dei malati in quarantena..ok,non entra nessuno,ma siamo comunque malati.

Nessie said...

Comincio con Andrea. Mi fa piacere che tu sia moderatamente contrario all'ingresso della Turchia. Quanto ai muri, fino a prova contraria sono stati costruiti a Padova in Via Anelli da un sindaco di sinistra, nel tentativo di creare ordine e ripristino della legalità nel quartiere. Con tutto ciò io non sparerò a palle quadre di fronte a un poveraccio che non sa più che pesci prendere. Faccio però severamente rilevare che quando i muri servivano a proteggere Israele dai kamikaze che assediavano autobus, pubs, pizzerie e perfino spiagge pubbliche, la sinistra le palle quadre le ha sparate lei, eccome!
Ma per tornare a casa nostra, il problema è prevenire da subito le cuase che possono portarci ai muri e muretti (anche di sinistra) . E a mio modesto parere, la prevenzione si chiama "quote d'ingresso" e non frontiere colabrodo dove entrano oves et boves. Come dice un noto slogan pubblicitario, prevenire è meglio che reprimere. Ciao.

Nessie said...

Refuso: nel post precedente rivolto ad Andrea ho scritto "cuase" mentre volevo scrivere "cause".

Stealth, come al solito tu e i tuoi silos, mi fate ridere :-)
@Liberale, ti ringrazio e mi scuso per la gaffe del nome.
Una nota per Mons. La Turchia non è ancora ufficialmente nell'Ue, ma è lì, in anticamera in attesa di passare gli esami. Non sarebbe una buona opportunità per la classe politica attuale, discutere come noi qui stiamo civilmente facendo, sull'opportunità o meno dell'ingresso, alla luce degli ultimi incresciosi fatti e prese di posizione?
E invece vedo che tutto scivola e glissa via nella più assurda e totale noncuranza. A scanso di equivoci ci metto TUTTA la classe politica (maggioranza e opposizione).
Ma qua a quanto pare, chi ha occhi non vede, chi ha orecchie non sente. E chi ha la bocca per parlare, NON PARLA.

Anonymous said...

io non parlavo di muri materiali,ma di recinti atti a racchiudere noi e la nostra indubbia debolezza.se il sindaco di padova o quello di tel aviv ritengono necessario difendersi,non saro'certo io a dirgli cio' che deve fare o a giudicarlo moralmente.

Anonymous said...

grazie Nessie, ma se i silos fossero miei sarebbero già vuoti da un pezzo.........

Anonymous said...

avete già detto tutto, superfluo ed impossibile aggiungere altro.
IO la Turchia nella UE è da mo' che non ce la voglio...
carina quella: "per gli scaramantici e i superstiziosi"... eheh

Voglio dire solo una cosa: la Turchia (ma se per questo non solo lei, anche l'Afghanistan e l'Iran, per esempio) la possibilità di occidentalizzarsi l'ha avuta. Ataturk la laicizzò e la rese abbastanza vivibile. Io ci sono stata tantissimi anni fa, ma di donne col velo vedevi magari solo le anziane. Quarant'anni fa era più avanti di ora.
Ora, siccome tutti questi paesi (e ce ne sono tanti) la possibilità l'hanno avuta ma appena è arrivato il primo mentecatto (leggi= imam) se so' fatti fregà un'altra volta, si può sapere cosa vogliono da noi?

PS: il traffico di organi da bambini espiantati provenienti dalle aree dell'ex unione sovietica (moldavia, ecc) e pure di bambini interi a scopi non consoni passa anche da lì, o ho avuto info sbagliate?

Anonymous said...

A Pseudosauro e Nessie: Spinoza è il mio unico nick.

Nessie said...

Spinoza, non si alludeva al tuo nick, ma al tuo pensiero. Che forse io e il Sauro, abbiamo conosciuto in un'altra vita. ;-)
Eh sì Squitto (a proposito la Squitty era la mascotte della banda TNT, non so se lo leggevi il fumetto di Alan Ford) sei arrivata tardi e abbiamo sviscerato quasi tutto. Però la tua testimonianza sulla Turchia è utile. Negli anni '60 e '70 ad esempio, Magdi Allam ricorda che anche il suo Egitto era più moderno di adesso e che le ragazze giravano in minigonna. Se si sono fatti fregare da qualche imam rimbambito è anche colpa loro.

Anonymous said...

Nessie, forse non avevo colto. Sono stato tratto in inganno dalla frase con cui ti chiedevi chi potesse esserci dietro il nick Spinoza.

Lo PseudoSauro said...

Squitto dice bene: la Turchia di 40 anni fa era piu' laica. Oddio, come puo' esserlo un paese dalle radici musulmane... pero' va notato che a cent'anni da Ataturk quasi il 100% della popolazione e' ancora rigidamente ancorata alla religione. E' la solita storia: non si puo' fare in 50 anni quello che la natura fa in migliaia... quando si vuole essere sicuri del risultato si deve fare come in URSS o in Germania: piazza pulita. Ma basta che qualcuno sopravviva che si ricomincia da capo. Non c'e' niente da fare: ognuno deve mantenere la propria cultura sul proprio territorio, a maggior ragione se si tratta di una cultura aggressiva. Bestie quelli che non capiscono che bisogna difendersi.

Nessie said...

E infatti si è visto come ha funzionato la politica di Putin (ovvero "piazza pulita") sulla Cecenia. Sono ancora più virulenti di prima.

Lo PseudoSauro said...

Nessie: se i gatti hanno sette vite i sauri ne hanno almeno 777 con le dovute proporzioni. Spinoza chi era costui? :-)

Andrea: non e' che siamo diventati tutti superidentitari. Si tratta di una normale reazione che si manifesta quando incontriamo gente che ha un'identita' piu' forte della nostra. Lo Stato di Diritto basterebbe solo se vi fosse omogeneita' culturale, ma se la giurisdizione fa distinguo rompe l'eguaglianza giuridica e mette il cittadino nella necessita' di difendersi da se'. Sempreche' questo non sia esplicitamente voluto...

Lo PseudoSauro said...

Nessie: il problema sta nel fatto che lo sterminio scientifico non funziona. Ricordi come facevano i Romani?

Anonymous said...

beh,ognuno ha i suoi buoni motivi per diventare terrorista.

Lo PseudoSauro said...

Andrea: diciamo che se le cose stessero cosi' saremmo realmente "resistenti". Sto leggendo l'opera omnia di Carl Schmitt, se ne hai il tempo ti raccomando almeno: "La teoria del partigiano" e "Nomos della Terra". Puoi trovare qualche estratto qui.

Anonymous said...

leggero'sauro,leggero'.sei un grande,ma ho l'impressione che la lettura talvolta ti astragga dalla realtà

Anonymous said...

Condivido le perplesssità di Andrea sulla esclusione della Turchia dalla UE. Non è una questione identitaria, è una sfida per la laicità che l'Europa potrebbe vincere, si tratta di porre condizioni ferme e non negoziabili ma la Turchia ha un humus favorevole. Non ha senso dire che il 98% della popolazione è mussulmana. Questo vale anche per l'Italia dove il 98% della popolazione è cattolica ma si tratta di una classificazione puramente formale. Anch'io sono cattolico in quanto battezzato ma, in realtà, sono profondamente ateo.

Nessie said...

Chi sei anonimo? Lo riscrivo e lo ripeto per l'ultima volta: trovatevi un nick, in caso contrario, sarete inesorabilmente bannati.

A mio avviso, non hai messo a fuoco bene il problema dell'educazione e cultura religiosa. Essere stati battezzati, educati e cresciuti in un ambiente cattolico eppoi essersene allontanati per poi dire che si è atei, è puramente velleitario. Sono per così dire "atea" anch'io. O magari agnostica. Certamente laica. Ma dato che sono stata educata, cresciuta, vissuta in un contesto cattolico e in una famiglia cattolica risponderò come disse Benedetto Croce: "Noi non possiamo NON dirci cristiani". Cristiani comunque per cultura. Che piaccia o no. Che si preghi o no. Che si vada in chiesa o meno. Sono d'accordo, a tale scopo, con l'antropologo Levy-Strauss: la religione è una struttura della personalità e identità umana, suscettibile di influenzare usi, costumi, cibo, abbigliamento, calendario, cerimonie, riti ecc.. Non sono invece d'accordo con Marx e la teoria della religione intesa come "sovrastruttura".
E i fatti mi stanno dando ragione. La Polonia visse per decenni sotto il gioco ateo comunista, ma la cricca sovietica di Jaruleski non riuscì a soffocarne lo spirito intimamente cattolico. La rivolta polacca di Solidarnosc ne è una chiara testimonianza.
Comunque mi fa piacere che sulla Turchia si converge in molti.

Anonymous said...

Sinceramente concordo con Andrea e con l'anonimo. La questione della laicità della Turchia va affrontata con maggiore cautela. Non si può fare di ogni erbna un fascio. La Turchia non è l'Iran e, se appropriate misure vengono prese dall'Europa, si può spingere verso la completa laicizzazione della società turca che è gia sostanzialmente laicizzata. E' vero poi che il 98% di mussulmani è una cifra che non dice nulla se poi la popolazione vive senza assumere la sharia a riferimento. Città come Istambul o Ankara, sembrano città occidentali, il problema si pone per la Turchia più profonda e lontana, qualla ai confini con l'Iraq, l'Iran etc.
Certo la Turchia deve compiere sostanziali passi in avanti ma perchè non incoraggiare questo processo ?

Anonymous said...

Nessie, l'anonimo è mio fratello che ha postato il commento dal mio pc mentre mi ero assentato un attimo. Chiede scusa e io con lui. Ciao

Nessie said...

Spinoza e fratello anonimo: posizione realisticamente aperturista la vostra. Tutto ciò è più che legittimo, intendiamoci. Ma la sottoscritta è (e resta) un'inguaribile diffidente (anche per carattere) che applica la formula "Massima extensio, minima comprehensio". Più ci allarghiamo, meno amministriamo e molte cose sfuggiranno al nostro controllo. Che ovviamente non è una formula economicista.
Mi fa piacere comunque che anche Barroso, della commissione Ue ha detto qualche giorno fa che l'affare Turchia è da riconsiderare attentamente.

Lo PseudoSauro said...

Andrea: io leggo per istruirmi, ma poi faccio anche i fatti, te lo garantisco.

Comunque non storniamo il problema e non ripetiamo mille volte il gia' detto. L'opera di Ataturk e' stata un'opera di sradicamento che non ha funzionato. Punto.

Nell'esercito la sua impronta e' ancora presente, ma nella societa' civile no.

Per altro dove e' stata rimossa la cultura religiosa e' stata inserita una dose tremenda di nazionalismo. Io vedo il secondo meno pericoloso, ma la mistura e' di per se stessa esplosiva.

Piu' volte e' stato dibattuto se trasferire nuovamente la capitale ad Istanbul. il che significa che l'opera di Kemal e' stata smantellata quasi per intero.

Ataturk stesso in Europa non ci sarebbe mai entrato, nonostante ai suoi tempi alcune citta' turche fossero cosmopolite e piu' "europee" di quanto lo siano ora. Nessuno ricorda l' "Orient Express"?

Il premier turco e' il leader di un partito islamico che cerca la terza via tra califfato e pseudo-democrazia all'occidentale. basterebbe questo per mettersi a ridere, ma evidentemente nessuno ha ormai piu' il senso dell'umorismo.

Anonymous said...

ma secondo te,in concreto,cosa succederebbe in Europa se la turchia venisse ammessa?spiegami,perchè magari l'ignoranza mi rende incapace di avvertire il pericolo.

Lo PseudoSauro said...

Andrea: tanto per cominciare accadrebbe che l'Europa confinerebbe con Iraq, Afghanistan etc... che l'ingresso da tali paesi in Europa sarebbe delegato a gente che e' culturalmente piu' vicina a loro che a noi. Che le minacce che giungono via web dai paradisi islamici avrebbero immediata concretizzazione grazie alla "libera circolazione di uomini e di merci". Che i musulmani integralisti e no che gia risiedono in occidente si sentirebbero notevolmente piu' "a casa loro" con altri 70 milioni di turchi. Che dato il grado di prolificita' entro meno di 30 anni noi spariremmo etnicamente (culturalmente siamo gia' scomparsi). Questo solo per generalizzare; se poi si volesse andare nel dettaglio ci vorrebbe mezza giornata. :-)

Nessie said...

Andrea, il Sauro mi ha preceduto. Mi basta fare una postilla: te la ricordi la vicenda del Cavallo di Troia sull'Iliade? Tu puoi anche prenderci per suonati, se vuoi, ma di solito è così che si vincono le guerre.

Anonymous said...

no,e ci mancherebbe altro,non vi prendo per suonati.certo,un tantino esagerati mi sembrate.pero' le parole del sauro sono concrete e non di generica paura.anche se potrebbe essere vero pure il contario,cioè che magari avremmo un avanposto difensivo piu' avanzato.la libera circolazione di uomini e merci,puo' fare miracoli...dove arrivo' la coca cola,le armi furono inutili.ragazzi,non so' proprio che dirvi,io non mi sento sotto assedio.ma magari avete ragione voi,ancche se i vostri toni sono da mille e non piu mille

Lo PseudoSauro said...

Andrea: se avessi ragione tu, avrai il diritto di darmi dell'imbecille, ove fossi ancora al mondo, ma se avessimo ragione noi? I governi servono a queste cose qui, mica a fare gli esperimenti etnici o culturali. Ci vuole un bel coraggio, poi, a parlare male dei nazisti che facevano la stessa cosa all'incontrario...

Bisquì said...

Ciao Nessie,
anche io sono contrario all'ingresso della Turkia in europa.
A causa del mio lavoro ho avuto molto da condividere con loro e le impressioni di Squitto e del sauro sono corrette.
C'è una spaccatura nella società, profondissima, che è trasversale nel tessuto e diagonale nei vertici.
L'esercito è un'ente staccato dalla società, larghi trati sociali sono religiosissimi come altri sono completamente atei. L'unica cosa che li tiene insieme è il nazionalismo.
Non è un paese tranquillo, diciamo che è un vulcano dormiente.
E poi hanno un grave peccato, sono quelli che più di tutti hanno perseguitato i cristiani. L'ultima volta ne hanno fatti fuori più di 2 milioni (passato sotto silenzio).

Nessie said...

Bisquì, grazie della tua utile testimonianza dal vivo che conferma sempre più i miei sospetti. Il "liberalismo senz'anima" (come chiama giustamente Piero Ostellino l'Occidente senza valori) deve pretendere un'abiura pubblica, totale e completa dalla Turchia, la quale ha commesso un GENOCIDIO che non è stato ancora confessato. Poiché se non si chiede pubblicamente venia, il Male fatto, ritornerà a essere perpetrato (don Santoro e il Papa , docent). L'economia senza criteri né capisaldi, ci porterà alla rovina.