Non avevamo dubbi che nella settimana delle festività pasquali ci avrebbero confezionato una bella sorpresona. Altro che uova di cioccolato! Del resto è stata annunciata già da qualche settimana. Entro il 31 marzo (cioè tra qualche ora) le banche e gli altri operatori finanziari dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate tutti i dati dei propri correntisti: anagrafica, rapporti intrattenuti, movimentazioni in entrata e in uscita, saldi, giacenze e numero di accessi alla cassetta di sicurezza. Si stimano, in totale, 500 milioni di dati trasmessi.
In questo modo, l’Agenzia delle Entrate potrà conoscere il saldo contabile a fine 2014, il saldo a fine 2015, il totale degli accrediti effettuati nell’anno sul conto, il totale degli addebiti e la giacenza media annua di 39 milioni di conti correnti. Con i dati dell’Anagrafe dei conti correnti si individueranno anche coloro che mentono sull’Isee per ottenere agevolazioni. L’obiettivo (come al solito) è scovare gli evasori.
L’Agenzia delle Entrate ha ora a disposizione una gran mole di dati su cui fare le proprie valutazioni. Non solo le informazioni trasmesse dalle banche e da altri intermediari finanziari, ma anche gli acquisti di beni immobili e mobili registrati, mutui, finanziamenti, canoni di locazioni, eecc., attualmente censiti dall’anagrafe tributaria. (fonte: L'idealista).
Da ultimo, un ruolo importantissimo hanno le informazioni che lo stesso contribuente fornisce nella propria dichiarazione dei redditi sugli oneri che ha sostenuto nell’anno di imposta e per i quali chiede la deduzione o la detrazione. Ergo, aspettiamoci i soliti persecutori "controlli incrociati".
Siccome viaggio per blog e forum e leggo anche le bischerate di chi interviene, mi capita spesso di sentire parlare male dello stato vessatorio, rapinoso, e strozzino. E intendiamoci, lo è. Ma il solito minus habens di liberista-liberale-libertario pensa che con meno stato e più mercato la musica cambierebbe. Errore!
Questo è già uno Stato-Banca o Banca-Stato e fino a prova contraria, le banche sono private, privatissime.
E allora? E allora hanno deciso di vessare, angariare e terrorizzare i contribuenti per conto delle banche che utilizzano agevolmente la "macchina dello stato" (della quale si sono impadroniti grazie ai nostri politici vili) quale collettore per loro conto. Inoltre come si può constatare, sono le banche stesse a violare deliberatamente e fino in fondo il tanto decantato "segreto bancario", alla faccia della privacy dei loro clienti. E che non facciano le vittime con le ipocrite geremiadi della serie "Ce l'ha ordinato lo stato", perché ormai lo sappiamo bene: lo Stato sono l'ORO!
Come ho già detto infinite volte, nel consiglio di amministrazione di Equitalia (l'ente di recupero crediti per conto dell'Erario) ci sono numerose banche e manager di istituti di credito. Perciò, come è ovvio, tutto quanto alla fin fine ritorna al mulino d'origine.
Ma voglio soffermarmi sul concetto di retroattività della quale si fa largo uso e abuso. Perché danno mandato alle banche di fornire la lista movimenti dei loro clienti dalla fine del 2014, per una legge che entra in vigore solo ora? E' come ammettere che nel 2015 non c'era legge né legislatore e che occorre ricoprire questa falla sedevacantista giuridica andando a ritroso. E' come ammettere che non c'era governo. E' la negazione stessa dei cardini dello stato di diritto. E' licenza di esproprio scatenato allo stato brado. Siamo all'arbitrio assoluto.
Ma di che cosa parlo? L'Italietta pusilla inghiottirà anche quest'ennesima pasticca di cianuro. Stiamone certi.