Domani si vota nel Veneto, in Toscana, Liguria, Campania, Umbria, Marche, Puglia, e in 512 comuni di regioni a statuto ordinario. Conosco già l'obiezione: votare non serve. E' vero. Ci hanno tolto perfino il voto legittimo, tenuto conto che abbiamo avuto ben tre premier abusivi, imposti con la forza. Ma è vero solo in parte.
L'altra parte della verità è che vogliono che i cittadini si disaffezionino alla politica e al diritto di voto. Così ci mettono direttamente i banchieri al comando della politica, come del resto è già avvenuto. I banchieri internazionali e la finanza ci fanno capire sempre più esplicitamente che della democrazia non ne hanno più bisogno e che fa perdere del tempo prezioso per i loro affaracci.
L'altra parte della verità è che vogliono che i cittadini si disaffezionino alla politica e al diritto di voto. Così ci mettono direttamente i banchieri al comando della politica, come del resto è già avvenuto. I banchieri internazionali e la finanza ci fanno capire sempre più esplicitamente che della democrazia non ne hanno più bisogno e che fa perdere del tempo prezioso per i loro affaracci.
Detto ciò, a Renzi sta venendo la tremarella perché troppe cose gli remano contro. Pesa la faccenda degli "impresentabili" da parte della Commissione AntiMafia. Pesa, lo scandalo Paita in Liguria tant'è vero che si è speso personalmente per dare una mano alla citata sciacquetta assai intrallazzona che si presenta alla presidenza della Liguria . Pesano i continui arrivi di clandestini con i bastimenti dei quali egli non parla e che ricopre di trionfalistici annunci di "ripresa" economica. Ci mancava poi che a soli tre giorni dal voto delle regionali alcuni zingari a Roma si lanciassero a folle velocità contro nove persone che tornavano dal lavoro, uccidendone una, ferendone gravemente altro 8, e regalando pertanto voti alla Lega (che come al solito verrà accusata di "sciacallaggio" da queste anime pure).
Questo quando non può essere un voto "affettivo" (come nel caso del Veneto dove se ci vivessi, non avrei difficoltà a riconfermare Zaia), deve diventare un voto CONTRO. Contro il partito responsabile principale di questo sfacelo, che è il PD, il partito delle alluvioni migratorie, dello ius soli, delle tasse da esproprio, delle nozze gay, delle luride politiche gender nella scuola e nell'educazione fin dalle scuole materne, il partito del vassallaggio alle consorterie finanziarie, il partito dell'ipocrisia e dei brogli coperti dal politicamente corrotto. Le regioni contano, perché le realtà locali sono le sole che possono ricostruire il tessuto di una comunità ormai distrutta. E perché da lì, possono partire contraddizioni contro quella politica antinazionale e anti-italiana che ci opprime sistematicamente da anni. Pertanto, dato che le roccheforti si espugnano dall'interno, il Pd deve cadere, proprio a partire dai suoi feudi regionali e locali.
Buon voto anti-Piddiota agli amici e internauti delle regioni interessate.
Aggiornamento
La roccaforte rossa Liguria è capitolata e i liguri, benché pieni di colpe, si sono sottratti all'arbitrio della Paita. Lo Zaia tiene saldamente in mano il Veneto e Ladylike Moretti è rimasta con tanto di princisbecco. Purtroppo la Toscana resta col feudatario Enrico Rossi, anche se avanza la Lega e FdL con Borghi. Idem per l'Umbria e le Marche. Per il sud invece so...lacreme napuletane ancora in mano alla sinistra.