"Mi fa meno schifo il leghista Calderoli che ci dà dei "culattoni", perchè è un insulto che infanga chi lo fa e non chi lo riceve, piuttosto che questa melassa ipocrita partorita dai catto-sinistri, i quali credono soddisfatti di aver fatto ciò che potevano, come le dame di carità quando elargivano sussiegose il soldino al povero. Che orrore! Io - noi omosessuali - non chiediamo carità pelosa ma veri diritti, rispetto e non tolleranza. Angelo Pezzana, torinese 66 anni, è la persona, l'omosessuale, il politico (ex radicale) e l'intellettuale-giornalista (scrive per Libero sul Medio Oriente e interviene sul sito http://www.informazionecorretta.com/ ) che se non altro per anzianità avendo fondato il FUORI (Fronte Unito Rivoluzionario Omosessuali Italiani), ha più d'ogni altro i titoli per commentare i Dico (ovvero i diritti e doveri dei conviventi), la versione dei Pacs alla quale il governo ha dato via libera. E del disegno di legge non salva una parola:" Un insieme di regole spaventose che classificano dei cittadini di serie B. A leggere i 14 articoli si scopre che è molto difficile dimostrare la convivenza, e che se non si convive ci sono multe e condanne" (...) No guardi, preferisco un governo come quello passato di centrodestra - che neghi i diritti e ignori il problema (perché tanto l'evoluzione del costume ha la meglio), piuttosto che quest'obbrobrio".
Così parlò Pezzana sul magazine Vanity Fair del 22/2/07 a Isabella Mazzitelli.E Paolo Poli, noto e geniale artista teatrale omosessuale (il migliore in un teatro italiano che langue sempre più), intervistato da Fabio Fazio a "Che tempo fa?", alla domanda se parteciperà anche lui ai raduni pro-DICO ha risposto celiando sdegnosamente: " Ma per carità! Sono orgoglioso di essere signorino!". E il regista Franco Zeffirelli: "Io sono un omosessuale, e se uno dice sono gay gli sputo in faccia".
Mi piacerebbe sentire a proposito di queste dichiarazioni, i commenti del fasullame del solito sinistrese. Tutti omofobi? anche i gay che non la pensano come loro? e che non si lasciano intruppare in qualche loro Gay Pride o ArciGay?Perché un fatto è accertato. Se passerà la legge sui DICO avremmo cinque tipi di famiglie: 1) quella naturale prevista dalla Costituzione 2) quella dei conviventi eterosessuali 3) quella dei conviventi omosessuali 4) quella dei conviventi etero che non si registrano ai DICO per non aver problemi 5) quella dei conviventi gay che snobbano i Dico governativi.
Good Morning Babilonia!
16 comments:
Brava Nessie ... hai fatto benissimo a menzionare queste voci fuori dal coro.... la cosa più penosa è l'aver ammantato i "dico" di questa aura "liberale" sul piano dell'immagine, quando invece LEGALMENTE sono un GRAN CASINO. un caro saluto
Prevedo una massiccia affluenza (per totale inazione) nella categoria "4" delle decine di "eterni fidanzati" che conosco. D'altro canto le nuove povertà, quelle reali e poco appariscenti, create nella middle class dai recenti chiari di luna e da una certa mentalità mediterranea rendono più che frequente la scelta del more uxorio de facto. Visto anche il modo in cui divorzi e separazioni distruggono moralmente ed economicamente tante persone, e si accaniscono contro padri ed ex mariti... nessuna persona sensata, con medie possibilità economiche, ha oggi voglia di accollarsi un debito a vita, tale che l'ex moglie salutata con enorme fatica vent'anni prima può pretendere, in punta di diritto (chiamiamolo così per comodità), di tornare a bussar quattrini perfino dopo essere rimasta vedova del secondo o terzo marito. E questi vorrebbero infilarci tra i piedi un'altra forma strisciante di burocratizzazione e controllo ? No grazie, grazie ma no. Il Liberalismo in Italia è morto nel momento stesso in cui i Padri della Patria si sono "dimenticati" di inserire come fondamento l'inalienabile, inviolabile libertà e dignità dell'individuo nell'art. 1 della Costituzione, essendo troppo distratti a scrivere castronerie marxiste che non trovano paragone in nessuna altra Costituzione. Adesso i loro epigoni danzano allegramente sulla tomba del defunto liberalismo: coi nostri soldi e, quel che è peggio, a totale detrimento delle più fondamentali libertà.
Grazie Gabbiano, è stato un vero marasma. Come marasma è il fatto di voler "sindacalizzare" i gusti sessuali di questo e quello.
Anonimo, ti condivido fin nelle virgole, ma mettiti un nick.
Giustissimo quello che hai scritto...in effetti i Kompagni hanno trasformato il movimento omosessuale in una gran gazzarra e gli omosessuali in macchiette. Questa dei DICO è la ciliegina sulla torta. In effetti ci sono delle voci fuori dal coro e hai fatto bene a riportarle.
Ricordo una puntata di PaP sull’argomento DICO, in cui Zeffirelli era profondamente sdegnato dalla manifestazione tenutasi a Roma, e aveva apostrofato in modo non proprio gentile i partecipanti, (a ragione, visto che era una specie di gay-pride carvenalesco contro la Chiesa, cosa che Zeffirelli aveva fatto notare), Cecchi-Paone che da quando ha mostrato al mondo a sua vera faccia sembra aver perso la trebisonda, l’ha insultato in modo cialtronesco (considerata l’età e la statura di Zeffirelli). Ambedue sono omosessuali ma hanno un’idea completamente diversa sull’omosessualità, quella di Paone è conforme al pensiero e al modo d’agire della sinistra. Arrogante e prepotente, pronta a imporre il proprio volere anche a discapito della MAGGIORANZA e anche se questa NON è d’accordo, basta urlare i propri PRESUNTI diritti per pretendere di ottenere e “chissenefrega” se nel far questo si nuoce alla società e la si colpisce nei punti cardine.
Ciao mary
Più che un Good Morning Babilonia, se passano i di.co sarà un Good Morning Sodoma ... :-D
Purtroppo è così Mary. In questa maniera si creano - volenti o nolenti - famiglie di serie B con gli stessi diritti di quelle naturali. Ma mentre per le prime vale il detto di sobbarcarsi "onori ed onori", per le seconde sarebbero solo diritti e pochi doveri. Fortuna che ci sono omesessuali che non si lasciano irregimentare dalla solita sinistra. Ciao Mary.
Ciao Massimo :-)
La solita domanda che non otterra' risposta: ma quanti sono i "gay" in Italia? E non ho scritto "omosessuali" apposta in quanto pare evidente che e' una categoria politica. Si dice che i "gay" nel mondo siano in numero maggiore della popolazione italiana. Naturalmente l'Italia ha ancora una specie di democrazia rappresentativa secondo la quale le proporzioni si fanno sulla base dell'elettorato dei cittadini italiani, non di quello dei cittadini del mondo... temo che i "gay" siano davvero i proverbiali quattro gatti, pertanto non mi spiego la pervicacia con la quale questo provvedimento viene perseguito. Il battage pubblicitario comprende alcuni spot radiofonici in favore dei supermercati DICO, giocando sull'assonanza che non mi pare molto casuale. Comunque, e' possibile saper equanti sono i gay in Italia, o e' un segreto? Un po' di tempo fa c'era un tizio che diceva che erano milioni... mi sa che li ha contati come le schede alle scorse politiche.
Milioni? Miliardi! Ma che dico centinaia di migliaia!
Ciao Nessie,
fortuna che ci siete tu e tante altre donne che difendono quel pò di genere umano che ha conservato un minimo dignità.
Grazie Bisquì, ci provo :-)
Sauro, sì ho l'impressione che sia un po' come la bufala delle schede. Comunque è accertato che oggi ai diritti della maggioranza non bada più nessuno. Dovessi andare al lavoro con le penne da Sioux e i segni dipinti sulla faccia, nascerebbe subito un comitato a tuo sostegno.
Nessie a proposito di quello che hai scritto da me vorrei parlarti un attimo, mi scrivi a mi.laus@tiscali.it per favore?
Ciao
Cara Nessie,
i sinistrati mentali- cioè quelli di sinistra 24/seven (ri-cioè:ideologizzati 24 ore al giorno sette giorni alla settimana)sono patetici e fuorvianti in qualsiasi ambito d'indagine.In campo sessuale, riescono a fare anche peggio delle varie Chiese occidentali e mussulmane che siano.
Fanno bene Zeffirelli e Poli a rigettare l'etichetta di gay, che tanto è cara ai sinistrati che pensano di essere il colmo della democrazia o del rispetto dei diritti umani.
Lo dissi già in un post inviato qui nel Loch:ridurre un essere umano a un appellativo come "biondo", "interista", "eterosessuale" "alto", "grasso" o "ciliaco" mi pare senza senso, o , se un senso ce l'ha, è quello di ricordarci continuamente la nostra barbarie.
Caro Pseudosauro, io al tuo posto non mi preoccuperei di quantificare il numero:non è questo che interessa ai comunisti nostrani:anche perché loro, pur di dimostrare che sono più avanti di chiunque altro, sarebbero capaci di sdoganare i "Dico" per i quattro gatti che tu menzioni...La loro faziosità ha dell'inverosimile.Mi piace riferire qui un aneddoto che dà l'idea- o la conferma- del virtuosismo iperbolico di cui sono capaci:l'altra sera ero al cinema e alla fine della proiezione mi capitò di ascoltare un frammento di conversazione fra due persone che conosco di vista, sinistri emeriti:ebbene una diceva all'altra che non era giusto alzarsi e andare se non dopo aver letto, nei titoli di coda, tutti i nomi dei falegnami, elettricisti etc, perché "è una questione di rispetto per chi lavora"...
Sfido chiunque a raccontare una storiella piu' scema di così.
Buon week end a Nessie e agli altri naviganti del Loch
Davvero emblematico il tuo raccontino, Occidentale! Dà la misura della demenza collettiva in cui siamo sprofondati e mi ricorda la storia dell'astice bollito di Sgarbi. Un cuoco a teatro ha ricevuto un avviso di garanzia per aver gettato in pentola un astice vivo. Buon weekend!
Occidentale: quei tizi del cinema dovrebbero imparare i nomi a memoria e sostenere un esamino... dopo aver telefonato a tutte le maestranze ringraziando ognuno personalmente. :-)
All'ottusita' non c'e' alcun rimedio e questa e' una caratteristica molto comune nei movimenti di massa di qualunque estrazione: si contagiano (rieducano) a vicenda incessantemente. Capisco perfettamente che poi non si riesca a parlare una lingua comune, a parte qualche caso rarissimo. Il caso dei gay e' emblematico. Cercano l'omologazione sui valori piu' bassi invece che su quelli alti comuni a tutti. Trasformano le persone in fenomeni da baraccone prive del senso del ridicolo. Comunque l'ideologia gay e' una cosa autonoma che sfrutta la politica che trova la sinistra ne approfitta, al solito, per fare cassa. Anche il caso di Pezzana e del vecchio FUORI viene dall'equiparazione con i movimenti femministi: falliti gli uni come gli altri.
Astice!...
Sauro, Angelo Pezzana si è riciclato molto bene come intellettuale tout court facendo proprie le tesi di Oriana Fallaci e di Pim Fortuyn, l' omosessuale olandese scomodo di cui la sinistra non parla, se non per etichettarlo come xenofobo (anche ora che - poveretto - l'hanno freddato). E' vicino ai neoconservative olandesi e gestisce un'apprezzata libreria a Torino. Il Fuori appartiene oramai ai tempi remoti.
Nessie: ci mancherebbe altro che me la prendessi con le poche persone serie ormai rimaste in questa specie di circo Barnum... nondimeno i movimenti di cui sopra hanno gettata la base per il corrente disastro epocale. Non si tratta di peccatucci veniali.
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