Le cose stanno invece diversamente. Si usa di Abu Omar e del suo rapimento per screditare e sostituire Nicolò Pollari ai vertici del Sismi, in modo da piazzare a capo degli 007 persone gradite alla sinistra liberal americana e italiana: gente anti-Bush, insomma. Un disegno denunciato più volte da Renato Farina su Libero e dal solito "malpensante" Cossiga. Si cerca di dimostrare che il nostro servizio segreto calpesta i diritti umani, imbroglia la magistratura italiana e lasci che la Cia tratti l'Italia "come uno zerbino su cui pulirsi le scarpe". (Libero di domenica 14 maggio p. 23 ). Il quale quotidiano ha rivelato un piccolo scoop spionistico leggendo le carte dell'ordinanza del Gip contro i rapitori. Abu Omar, secondo la magistratura, è stato trasferito e torturato. Però riesce a telefonare alla moglie nella sua casa di Milano. E qui qualcosa non quadra: chi è in mano ai servizi egiziani (il Mukabbarat) che non sono certo dei gentleman, riesce pure a telefonare a casa? Se la bevono solo quelli di Repubblica. La conversazione è intercettata e Omar rassicura la moglie chiedendole 200 euro e ordinandole di non aprire bocca se non con i fidati fratelli musulmani.Ma la verità è quella di un'intercettazione taroccata. Sarebbe invece stata la moglie a chiamare lui. Al punto che lui le chiede: "Da dove chiami?". Inoltre egli si stupisce non poco che in casa sua la Digos e i Ros non abbiano toccato il computer. I Ros lo sequestreranno infatti soltanto 54 gg. dall'intercettazione. E se la moglie aveva il suo numero di telefono, significa che era possibile acquisirlo, capire dove fosse e pertanto chiamarlo. Dunque un possibile taroccamento nelle intercettazioni tanto per cambiare gli scenari. E magari far fuori gli attuali vertici ( poco graditi al neogoverno) del Sismi. Con l'attuale cambio di guardia, ne vedremo ancora delle belle, c'è da giurarci...
17 May 2006
Dietro al caso Abu Omar, la Cia e il Sismi
Ricordate quando Bush attaccò l'Iraq di Saddam nel marzo del 2003? Bene, in quel frangente ci fu chi, come Bertinotti e buona parte della sinistra si riempiva la bocca di una sola parola: GUERRA DI INTELLIGENCE. Intelligence qua, intelligence là. Il terrorismo è subdolo e insidioso e non lo si può combattere nei loro covi tramite una guerra convenzionale, ma bisogna snidarlo laddove agisce, ivi compreso in mezzo a noi eccetera. Diamola per buona. Sennonché queste anime belle, buone, sante e pie pensano che guerra di Intelligence voglia dire un ballo di debutto per diciottenni e che una volta trovati i responsabili si debbano consegnare a qualche "clementina" di turno, far finta di far loro un processo per poi lasciarli a piede libero. Nossignori! Guerra di Intelligence vuole dire una brutta parolaccia tabù: licenza di uccidere o di sequestrare. Parliamoci chiaro del rapimento di Abu Omar, l'imam della moschea di Milano ritenuto un pericoloso terrorista, ai cittadini italiani, importa, per dirla con la parole di Renato Farina su Libero, quanto il mostro di Firenze. Cioè zero. Eppure quasi ogni giorno sia Repubblica che il Corriere hanno un un titolo in prima pagina sugli sviluppi del caso, le violazioni ai diritti umani ecc. Dov'è Abu Omar? Perché, poverino, è stato sequestrato e inviato in un paesaccio cattivo privo di diritti come l'Egitto? Perché non ci danno l'estradizione degli agenti CIA, responsabili del sequestro? E chi ha aiutato la CIA a rapirlo tra le nostre autorità dei servizi segreti? Questi sarebbero gli inquietanti interrogativi sbandierati dai due quotidiani citati.
Etichette:
sicurezza
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
36 comments:
Figurati a parlare di CIA in un paese che ha sempre avuto la piu' grande presenza di KGB di tutto il mondo occidentale... tutt'ora, si dice, ci siano "almeno" 9000 tra agenti piu' o meno coperti e collaterali; tra cui il nostro amato Presidente del Consiglio. Si scaldano tanto per la tessera P2 del Silvio, ma queste cosucce sono solo dietrologia... eppure in UE e' stata piu' volte sollecitata un'inchiesta per appurare i legami di Romano Prodi con Mosca; ma vedrai che finira' in bisboccia. Gli USA sono nominalmente alleati, ma di fatto nemici. Il nostro povero SISMI e' una specie di casa di riposo nella quale s'avvicendano gli uomini d'apparato perche' a qualcuno non venga in mente di "deviarlo". Non sarebbe male cominciare a buttare giu' il muro anche in Italia, almeno dopo 20 anni.
Rifondazione e la sinistra radicale vuole sciogliere anche il Ros...forse é anche per questo che tentano in ogni modo di screditare il Sismi.
Ho messo un pezzo sull'appello per costituire una commissione d'inchiesta da parte dell'UE sui legami di Prodi con il Kgb, i soliti "deficienti" (nel senso di completamente sprovvisti di materia grigia) hanno lasciato commenti di scherno.
Tutte queste manovre da parte della stampa di regime, non presagiscono nulla di buono per noi democratici.
Il muro lo stanno rinsaldando....
Resta il fatto che la verità, a prescindere dalla Verità, nel nostro paese è quella che viene pubblicata su Corriere e Repubblica e convalidata da quelli del loro giro.
Sono in grado di creare o silenziare qualsiasi cosa.
Pseudosauro scordati che possa emergere qualcosa di scomodo per l'establishment nostrano, UE' e liberal-finanziario in generale.
Scarthorse
Scart, figurati se il Sauro (che ringrazio vivamente per la grafica) è uno che si illude circa la trasparenza!
Mary, ebbene sì, penso anch'io che mattone su mattone stiano rialzando il vecchio muro e francamente mi sento perfino oppressa a vederli in tv. Ognuno di loro rappresenta another brick in the wall.
Tear down that Wall! (butta giù quel muro, cantavano i Pink Floyd). Bisognerebbe ricantarla ancora più che mai :-)
PS: Dimenticavo che anche Repubblica e il Corserva sono other bricks of the wall. Oggi La fuga di Ayan Hi9rsi Ai dall'Eurabia è relegata a pag. 18 con un trafilettino in corsivo di Mieli che è addirittura inconsistente.
Arm: ogni tanto ti scrivo, ma evidentemente c'e' il solito problema. Se hai qualcosa da pubblicare mandamelo e te lo pubblico io. Potrei avere bisogno della tua collaborazione per un'iniziativa che vorrei pubblicizzare.
Naturalmente non mi faccio grosse illusioni, come dice bene Nessie. La cosa che andrebbe spiegata anche agli elettori di CSX sarebbe che si vuole fare dell'Italia un paese amico di Venezuela, Cuba etc. Non so se tutti ne sarebbero cosi' soddisfatti, visto il giro che stanno prendendo da quelle parti. L'irresponsabilita' che sta alla base dell'attuale spartizione old-style e' enorme, soprattutto alla luce della nuova minaccia iraniana che sara' a breve affrontata, al solito, dagli USA. Se l'Unione Sovietica Europea non fingesse di essere cio' che non e' sarebbe tutto piu' facile, anche se il sistema italiano e' ormai usato dovunque: dagli USA alla Francia, per far fuori l'avversario politico. Non sara' il solito "complotto giudaico-massonico", ma esiste una potente finanza internazionale connotata a sinistra che agisce ormai ovunque determinando l'ascesa e la caduta dei legittimi governi con mezzi sporchi. Non credo sia una fantasia, questa.
In Francia esiste anche una destra (vedi il caso Villepin che intercetta le telefonate del suo rivale Sarkozy)che si comporta esattamente come la sinistra. Non bisogna mai dimenticarlo.Come non bisogna dimenticare quei settori di destra antiamericana che si uniscono alla sinistra, anche qui in Italia. Due esempi: Antonio Di Pietro e lo storico Franco Cardini. Forse sarebbe il caso di uscire da questa contrapposizione hegeliana di dx e di sx. Se la sinistra oggi è quella della conservazione, del No Tav, del rifiuto di rammodernare le infrastrutture, se è quella stessa sinistra giustamente snobbata dal Nord produttivo che non la vota, che si chiamano "progressisti" a fare? Semmai regressisti del work in regress. E a dimostrazione di ciò, il museo delle cere appena messo in piedi da Prodi.
Nessie: pensavo proprio a De Villepin-Sarkozy... qulla specie di destra gollista e' un po' come la nostra DC; viene utilizzata dai socialisti per far fuori l'avversario piu' pericoloso. Se mi e' lecito fare un'ipotesi, che ne diresti del fatto che l'egemonia socialista in UE stava passando ai liberali e ai labour, che come socialisti non sono molto a' la page... il risultato mi pare piuttosto evidente anche in Italia. La cosa curiosa e' che la destra europaea in USA starebbe a sinistra... ma vaglielo a spiegare.
Magari fosse solo una contrapposizione hegeliana... questa e' proprio fichtiana: "mi oppongo dunque sono". Pero' il sospettuccio che il liberalismo vuoto porti egualmente al socialismo non sono il solo ad averlo. Qualunque sia stato l'intento la UE mi pare indirizzata verso un comunismo di fatto, indipendentemente dal fatto che i suoi ideologi siano liberali.
Mah... sai, io per natura sono una pragmatica e non mi perdo volentieri nei meandri della metafisica, pur avendola a suo tempo amata. Ma quel tempo è andato. I risultati dell'esempio italiano sono palpabili e sotto il naso di tutti. Un Mastella democristiano, più un Gianni Letta, più una Rosy Bindi ( quest'ultima cattolica dossettiana come Prodi), più i "togliattiani" diessini, più i vetero rifondaroli, più i verdi sessantottini, più i socialisti traditori come il Piccolo Giuda Amato = ospizio Pio Albergo Trivulzio. E senza neanche bisogno delle tagenti di Mario Chiesa (nomen/omen). Morale: Frattocchie forever!
Che lapsus freudiano! :-) Enrico Letta (nipote di Gianni ed entrambi DC). E come dimenticare quell'altra cattocomunista bruttona (sembra una prugna rinsecchita) di Livia Turco?!?
Nomen omen anche per la Turco che con il Napolitano ha firmato la fetenzia in perfetto stile De Curtis... per la serie: cornuto e mazziato.
Quanto alle ipotesi, quelle che faccio io sono le stesse che fanno alcuni dissidenti sovietici che per altro non le ritengono tali, ma certezze desunte dalla conoscenza di una mentalita' che a noi sfugge per formazione. Se ti andra' di leggere cio' che ha scritto Ida Magli avrai una vaga sensazione di deja vu.
Grazie, adesso vado a leggere! Ieri c'è stata la gran parata dei Soviet più Frattocchie. Stamattina la vignetta di Gianelli non promette niente di buono: con una squadra così sgangherata e catenacciara possono durare fino al 2011. Non c'è niente di più eterno dei matrimoni d'interesse, i soli in grado di creare un vero amalgama.
Bella storia, molto istruttiva.
Mi sembra ormai chiaro che i compagnucci, oltre a disprezzare la guerra, disprezzano pure l'intelligence. O l'intelligenza, che dir si voglia.
Sì , Siro. E questo dopo aver sostenuto a spron battuto la teoria "alternativa" della guerra di Intelligence da contrapporre alla guerra convenzionale: tutte chiacchiere e distintivo. E il bello che quel "papero quaquarone" di Bertinotti, riscuote simpatie e stima anche da molti esponenti del centrodestra che parlano di una sua coerenza. Ma quale?!?
Beh, la coerenza di Bertinotti c'e' eccome... lui vuole il comunismo, non un pastrocchio inattuabile tra socialismo e liberalismo. E scusa se e' poco... i DS cosa vogliono? La riforma di cosa? Dello stato o del socialismo? Se fosse quella dello stato potrebbero tranquillamente votare Berlusconi... ma allora non sarebbero "orgogliosi delle proprie radici". Dammi retta: quando parli con Bertinotti sai cio' che vuole, quando fai altrettanto con Prodi o D'Alema: no.
So che ti senti punto sul vivo perché sei tra quelli che parlano di coerenza bertinottiana. Purtroppo non è così. Sarebbe coerente auspicare una guerra di Intelligence per poi allinearsi tra i difensori dei "diritti umani" nei confronti di Abu Omar e die terroristi, e contro l'odiata CIA? Sarebbe coerente parlare sempre a nome della "classe operaia" per poi sfoggiare griffe, cachemire e borselli di pelle come fosse reduce da una caccia alla volpe? Sarebbe coerente andare a mangiare in ristoranti romani dove ci si lascia lì dei mezzi milioni alla volta? Ma per favore... Sui Ds ho fiumi di inchiostro da riempire, ma questa storia della "coerenza di Bertinotti" che piace tante alle dame chic della destra, proprio non te la perdono.
PS: me n'è venuta in mente un'altra delle grandi "coerenze" di quel ciarlatano da baraccone (copyright Montanelli): predicare sempre NON VIOLENZA per poi incoraggiare i bruciatori di bandiere americane e israeliane, i pennivendoli come Sansonetti (Liberazione) che parla di Israele come di uno stato nazista, strizzare l'occhiolino ai vari NUnzio D'Erme (espropriatore proletario) e candidare il "non violento" Caruso. Questa sì che è coerenza "non violenta"!
Bertinotti è coerente a parole... ma i fatti dicono tutt'altro.
Anch'io all'inizio la pensavo così: finalmente qualcuno che non si contraddice, Macchè...
é pacifista ma è amico di tutte le dittature più sanguinarie ancora esistenti, è per la libertà, ma se potesse strozzerebbe tutti quelli che non la pensano come lui, parla di uguaglianza e di classe operaia e poi tiene uno stile di vita che tutto è tranne che proletario.
Se questa è coerenza.
Rosa.
Rosa, forse l'equivoco tra me ed il Sauro, nasce dal fatto che la parola "comunista coerente" è in sé un'antinomia. Il comunismo non può per sua natura essere COERENTE. Per il fatto che si annida volentieri all'interno di situazioni ambigue, per poi rovesciarle a suo favore. Esempio pratico. In Occidente, fa proprie le teorie pacifiste (benedette da Stalin) per rovesciare i rapporti di forza a loro favore. Sfrutta abilmente "gli spazi democratici" per cercare di rovesciare la democrazia e affermare la sua "egemonia".
Altro esempio pratico in Oriente. In Cina si alleò con i borghesi nazionalisti di Chang-Chai- Scheck, per prevalere sul Giappone. Poi finito il conflitto coi nipponici, Mao-tze-tung rovesciò Chang e i suoi per costringerlo a riparare a Formosa, oggi Taiwan, che i cinesi rivendicano imperialisticamente a sé stessi. Pur deprecando l'imperialismo altrui.
Insomma il "comunista coerente" non può esistere perché in realtà pratica la "taquiya" (parola islamica che significa "dissimulazione"). In questo rassomigliano prorio ai musulmani. Ecco perché Bertinotti, né Diliberto né nessun comunista (o postcomunista) può essere "coerente", leale e specchiato.
Nessie: Dio me ne scampi dal voler difendere Bertinotti... ma se usa lui: di metodi marxisti e della doppiezza storica e' coerente; se invece lo fa chi dice di aver abbandonato Marx... capirai che c'e' un po' piu' di confusione. Senza scomodare E. Bloch e la sua teoria delle "correnti" il marxismo non puo' che funzionare se "freddo"; quindi preferisco un onesto sovversivo ad un disonesto riformatore.
Nessie: non avevo letto il seguito. I dissidenti sovietici c'insegnano che la prassi comunista e' "dialettica"; un giorno aborre il nazionalismo e il giorno dopp gli da il benvenuto... puro pragmatismo nello stile "freddo" di cui sopra. Non c'e' di che stupirsi. Ma le procure che hanno usata la giustizia politica rispondono a Violante; non a Bertinotti... e Violante dice di non essere piu' comunista.
Su questo ti seguo. Ma non è a me che devi ricordare la "doppiezza" (possiamo chiamarla pure taqiya) dei DS e di Violante (vedi il caso Edgardo Sogno). Purtroppo la conosco assai bene. Più di chiunque altro. E' che la conosco così bene che diffido di tutti i suoi derivati e surrogati (compresi quelli troztkisti come Bertinotti). Sì , perché finora nessun giornale lo specifica, ma Violante e D'Alema sono di derivazione e matrice staliniana. Bertinotti, invece, ispira mediamente più simpatia perché è trozkista (quello della rivoluzione permanente). E nell'immaginario collettivo il troztzkista è sempre quello che perde rispetto a Stalin. Perde sì, ma non è meno belva sanguinaria. E occorre ricordarlo.
La prassi comunista "dialettica" è una sorta di "mostrificazione" interiore, nata in Europa (a Jena, nomen/omen). Poichè di derivazione hegeliana e pertanto tendente all'assoluto (la Fenomenologia dello Spirito). Come assolutista fu lo stesso Hegel che sostenne Guglielmo Federico di Prussia e del quale Marx rappresenta il ribaltamento in chiave materialista. Solo io mi posso contraddire, ma guai a chi lo fa al posto mio - è il motto. Ricordi quando sia D'Alema che Bertinotti, durante il governo dell'Ulivo, marciavano dimostrando contro loro stessi? E' l'apoteosi del dispotismo e dell'assolutismo: il cosiddetto partito di Lotta e di Governo. Ho letto l'analisi della Magli sul Sacro marxista e la condivido in pieno,anche se non è una novità.
Infatti, la storia dell'intelligence era solo una scusa per frenare tutto (e per far vedere che loro sono "indipendenti"). Quando si passa all'intelligence, allora non va bene più nemmeno quella.
Alcuni a sinistra farebbero volentieri i carceri con le porte girevoli, come faceva Arraffa-t e fanno ora i suoi successori...
Tranquillo Esperimento: questa mattina Prodi si è già premunito nel parlare di amnistia e di revisione delle quote d'ingresso degli immigrati.Naturalmente per accrescere le quote. La Mortadella non perde tempo.
>> la parola "comunista coerente" è in sé un'antinomia. Il comunismo non può per sua natura essere COERENTE.
Brava, bravissima Nessie.
E' esattamente come la penso io. Il comunismo è per definizione un'utopia (un'utopia del menga, detto per inciso) e come tale irrealizzabile. Pirloni quelli che continuano a crederci. E che dire delle loro argomentazioni? Stalin, Mao e Pol Pot hanno sbagliato perché hanno tradito l'utopia, ma il sogno resta valido. Pirloni e in malafede.
Siro, in molti hanno paragonato il marxismo a una potente "religione secolare" (Raymond Aron, François Furet, la stessa Ida Magli di cui il blog Castello pubblica il suo scritto sui risultati elettorali: leggilo!). Come ogni chiesa che si rispetti c'è un'ortodossia, ma anche delle interpretazioni eretiche ed eterodosse, chiamate in termini leninisti "deviazionismi". Ciascuno rivendica a sé la "linea giusta e corretta" e spesso le congreghe rivali si perdono in lotte fratricide: stalinismo contro trotzkismo,stalinismo contro titoismo iugoslavo, comunismo vietnamita contro quello cambogiano di Pol POt. Un po' come faceva la Chiesa contro le sette religiose che considerava eretiche. POtremmo dire che i peggiori nemici dei comunisti sono i comunisti stessi. E questa, cinicamente ragionando, è la nostra fortuna.
Chapeau per le dotte argomentazioni. E' curioso che si debba ancora disquisire di queste anticaglie, ma finche' sono legittimate a sedere in un Parlamento le cariatidi in oggetto, permettetemi di dubitare che un'ideologia subdola e violenta possa essere vinta con le sole armi della democrazia; soprattutto quando la sua macchina fabbrica il consenso oggi piu' di ieri. Eppure e' cosi' palese... ormai non vinci neppure se hai vinto e le verifiche sono delegate a chi in massima parte nutre un pregiudizio politico. Nemmeno con un 70% si vincerebbe in un siffatto regime. Tutto il resto e' manipolazione che discende da questo. Allora che si fa se la destra viene accusata di instaurare un regime le poche volte che le capita di vincere le elezioni? Si fa un regime vero cosi' tutti sono felici. Si smantellano i rapporti perversi tra le istituzioni e si azzera il carrozzone mediatico che e' il megafono del vero regime occulto. Poi si riparte con una democrazia, ma senza carte truccate. Vorrei proprio vedere in quale altro modo si potrebbe vincere una guerra simile... perche' e' una guerra vera e propria, non una "serena" competizione tra "leali" avversari. In galera ci vanno sempre gli stessi da almeno 30 anni.
Ma questa è anche la teoria di Daniel Pipes, che si può sintetizzare nel motto: democrazia sospesa, democrazia difesa. E questo lo dice pure il Vangelo: non gettare le perle ai porci! Le perle si mettono nel forziere e si tirano fuori per tempi migliori. Eh sì, siamo proprio costretti a tirare fuori dotte teorizzazioni per far fronte ai "nosferatu", i mai morti.
Nessie: lo sai che il sauro e Pipes la pensano allo stesso modo da tempo. Si e' parlato spesso di Roma antica e di cio' che avveniva quando lo stato era in pericolo. E' certo traumatico lo scoprire che chi da decenni straparla di democrazia in realta' e' proprio chi la usa a fini propri; questa e' la ragione per cui si deve agitare lo spettro della guerra persistente da 60 anni. E' un nodo che va tagliato con la solita vecchia spada di Alessandro. Del resto sarebbe sufficiente il fare conto di chi e' stato ammazzato in casa nostra in tempo di pace per accorgersi che il futuro sarebbe tale e quale. E poi non ci sono solo i tarli interni... c'e' chi dall'esterno delle nazioni occidentali approfitta della divisione. In un tale frangente, se non si fa qualcosa, si perde la guerra.
E' un po' come la storia della pena di morte americana. "Ah che crudeltà, ah che barbarie!", dicono le animucce pie. Poi però dei nostri poveri mortacci (innocenti) come Tortora ucciso a causa di processi iniqui, ingiusti e tremendamente lunghi, messo al ludibrio e gettato nel fango (e quindi ucciso molte volte) non gliene frega un tubazzo a nessuno. E Tortora non è l'unico esempio. Siamo un popolo di falsoni incoscienti con la memoria di un lepidottero. Ecco cosa siamo...
Golpisti!!!!!!..:-)...
Zagazig
Mi perdoni, Saura Plesio, ma sono piuttosto curioso di sapere se riconosce ancora, alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda, tutto ciò che ha scritto sul caso Abu Omar. Attendo......
"Un disegno denunciato più volte da Renato Farina su Libero"
ahahahahahahahahahahahah
Renato Farina alias "Fonte Betulla"?
Post a Comment