- Vorrebbero sicurezza nelle strade, nei quartieri, pulizia e decoro nelle loro città
- Vorrebbero avere una magistratura che applichi la certezza della pena ai criminali.
- Vorrebbero sapere se l'Italia deve diventare un porto di sbarco di chiunque si sogni di approdare qui o se è fattibile avere un numero chiuso di ingressi strettamente regolamentati.
- Vorrebbero che le tasse fossero per davvero abbassate.
- Vorrebbero avere un'occupazione garantita per i loro figli senza che debbano competere tra lavoratori autoctoni e allogeni o essere costretti all'espatrio.
Questi in sintesi gli obiettivi degli Italiani, a prescindere dall'essere di destra o di sinistra. Poi ci sono obiettivi dichiaratamente "di sinistra" che, per paradosso, la sinistra non è più in grado di garantire. Fassino lo sa perché ne ha fatto cenno al Corriere domenica scorsa 10 maggio. Ma le sue puntualizzazioni sono troppo morbide, perché ancora troppo vincolato ad un'idea di opposizione infantile da bastiancontrario all'insegna dell'antiberlusconismo.
- Mantenere fabbriche e maestranze professionali in Italia e salvaguardarne la chiusura e la delocalizzazione
- Proteggere la forza-lavoro degli operai minacciata da pesanti chiusure e ristrutturazioni aziendali.
- Garantire servizi sociali adeguati, case popolari e sanitari a chi ha pagato contributi da generazioni in quanto italiani senza dover scatenare guerre tra poveri.
Senonché a Sua Pallidezza Dario Franceschini, non solo piace errare per treni stettamente sorvegliati. Ma anche aberrare. E allora dà il via con la paletta da ferroviere alle accuse di razzismo, andando a riesumare i fantasmi delle Leggi speciali del '38, agitati in modo becero e surrettizio, ipocrita e in malafede. Pare che nemmeno gli stessi ebrei abbiano gradito (gli consiglio di leggersi in proposito questo onesto articolo di Ugo Volli ).
Insomma non si dà pace e tra un treno e l'altro, è ossessionato dalla sindrome anti-B. Quasi peggio della febbre suina. Intanto, gli dirò subito, per scaramanzia, che in Italia i mezzi di locomozione non portano mai fortuna: ci ha provato Prodi con i pullman e con la bicicletta, ma non è andato molto lontano (pochi mesi di governo e tuttalpiù, qualche chilo di mortadella in meno addosso).
Ma dove va la sinistra postmarxista? Nel sinistrismo, pallido e smunto sottoprodotto del postcomunismo. Che cos'è? E' l'assillo di aderire ai modelli globali e mondialisti dei diritti cosiddetti universali piuttosto che voler capire cosa succede a casa tua, dietro al tuo cortile, nella tua città,comune, regione, territorio e patria. Non è la sinistra che difende la forza lavoro degli operai; non è la sinistra che si stringe intorno alle fabbriche a rischio chiusura, che sono tante. Non è la sinistra che combatte i "crumiri" extracomunitari che si prestano a lavorare 14 ore al giorno, e che tuona ai 4 venti che 8 ore sono già abbastanza. Non è la sinistra che magari controlla e filtra gli ingressi dei "nuovi schiavi" affinché non si prestino a costituire "l'esercito di riserva" di marxiana memoria, le cui braccia sono in offerta sul mercato a prezzi da elemosina. Non è la sinistra che si scaglia contro le "multinazionali" dello sfacelo e della rapina delle materie prime del pianeta. E nemmeno contro la "finanza internazionale" che mette a rischio i nostri risparmi. No!
E' una "neosinistruccia" - quella che rincorre affonnosamente i "Radicali liberi" sul loro stesso terreno dei diritti "universal-transnazionali" (aborto, eutanasia, Pacs, Dico, droghe liberalizzate, Gay Pride, famiglie allargate, cellule staminali , uteri in affitto, ecc.). E' il clone sbiadito del sinistrismo liberal all'americana ( quello di Oh yes, I care; We can and you can too; I believe in ONE world...) basato sull'ipocrisia della correctness multikulti. In altre parole è una sinistra conformista, ottusamente piccolo-borghese, perbenista, svuotata di quelle caratteristiche "nazionali" che le erano proprie (ricordate la "via nazionale al socialismo" di gramsciana memoria?). Quella che ha buttato alle ortiche la sua teoria e ideologia "di classe", il che va pure bene, ma poi per sostituirla con che? Con la melassa color can-che-scappa dei "diritti universali", uguali per tutti, da un emisfero all'altro.
Così, Berlusconi rischia di rimanere in sella da qui all'eternità senza concorrenti. E dato che la competizione è l'anima stessa non solo del commercio, ma anche della politica, c'è il rischio di una sclerotizzazione del potere, per assenza di veri e intelligenti avversari politici che facciano da pungolo. Tutto questo, grazie al "pallido sinistrismo", nipotino sbiadito del comunismo, e a Sua Pallidezza, il cui probabile insuccesso, le darà alla testa.
29 comments:
Sai gia' che ne pensa il sauro della "democrazia": e' solo un metodo. Considerato che ne hanno fatto una religione obbligatoria, mi sfugge come ci si possa porre liberamente sulla questione.
Comunque, qualunque sia il metodo scelto, se il principio di Sovranita' - che discende a sua volta da quello di Autodeterminazione dei popoli - non viene rispettato, qualunque governo espresso e' solo una presa in giro.
Attualmente vediamo come le politiche dei singoli Stati (o cio' che ne e' rimasto) si adeguino sempre piu' all'impianto di un governo globale che a nessuno di noi e' dato di scegliere.
Ora la "sinistra" e' fuori moda, ma domani verra' il suo turno, a seconda dell'uzzolo di chi governa davvero, ma una vera dialettica politica su base nazionale e' ormai vietata per legge. Ci sono due blocchi secondo il sistema anglosassone, ma si tratta di partiti mondiali, non piu' nazionali. E tutto verra' a rimorchio di questo, compresa l'affluenza a consultazioni elettorali sempre piu' inutili, che nello Stato modello della "democrazia" e' considerata "fisiologica" al 45% dell'elettorato. Per non dire dell'impossibilita' sempre piu' evidente ovunque di scegliere un candidato piuttosto che un altro...
Se si eleva la democrazia religione svuotandola della funzione, la si puo' chiamare come si vuole, ma e' comunque un'altra cosa. Quello che impone le "semplificazioni", le "privatizzazioni" o, a seconda dei casi, le "statalizzazioni", e' un potere sovrannazionale che non e' democratico per definizione. Il fatto stesso che nessuno conosca nomi e cognomi di chi lo gestisce, dovrebbe essere sufficiente a qualificarlo per cio' che e'. A parte, beninteso, i semplici che ritengono che non esista proprio in quanto non vedono le persone fisiche che vi sono preposte; ma si sa che ogni ideologia ha i suoi fanatici, e questa non fa alcuna differenza con quelle che l'hanno preceduta.
Nessie,
la foto scelta, ben s'addice al titolo.
(Mi scusi l'interessato e i suoi sostenitori, se mi sono permesso una battuta su una manchevolezza fisica).
Sauro, tu hai un vizio: prenderla troppo alla larga a rischio di OT.
L'impianto mondialista dell'attuale ordine (nuovo?) mondiale l'ho lasciato di proposito in sottofondo.
Ma resta comunque un fatto: l'attuale governo in carica ci prova a fare qualoosa di "italiano". Fini a parte. Non che ci riesca sempre, ma ci prova.
Sua Pallidezza invece dice che l'ONU ha ragione, e il Vaticano pure. E come ho appena indicato, non riesce nemmeno a fare qualcosa che sia veramante "di sinistra", nella lista dei punti che ho elencato. Era questo il senso del mio post.
Marshall, dopo un leader ciclista, ora la sinistra ha un leader "ferroviere". Ciao.
Non si adiri per i miei voli pindarici o Saura... :-)
Abbiamo due partiti che differiscono per una "L" nella sigla e per la presenza della Lega nella coalizione. Ronchey direbbe dunque che il fattore "L" e' importante.
Non e' che il "bipolarismo" sia uscito dalla volonta' popolare per disaffezione degli elettori ad un sistema partitico corrotto demisocolare; almeno, non solo per questo.
Se poi consideri che la Freedom House, che a suo tempo ha sponsorizzato Berlusconi fino alla sua ascesa/discesa politica, ora sponsorizza Franceschini...
E' ovvio che a questa "sinistra" dei lavoratori italiani non gliene frega un'accidente, avendoli sostituiti con gli extra, con i transgender e tutto il trans-umante mondiale.
Ma questo cambiamento non e' venuto dall'interno. Il Giavazzi che scrive che il liberismo e' di sinistra dovrebbe essere un segno inequivocabile.
Comunque mi scuso per le divagazioni, anche se non garantisco sul fatto che in futuro non faro' altrettante. :-)
"E' ovvio che a questa "sinistra" dei lavoratori italiani non gliene frega un'accidente, avendoli sostituiti con gli extra, con i transgender e tutto il trans-umante mondiale".
No, non è così ovvio, e a mio avviso, bisogna fare di più per rendere edotti del perché la sinistra ha mollato gli operai e la vita di fabbrica, sennò non avrei perso tempo a fare questo post, il cui intento è anche quello di divertire, se possibile. A forza di voler guardare lontano, troppo lontano si rischia la presbiopia e di non mettere a fuoco le cose che abbiamo sotto gli occhi.
Poi su Giavazzi, le giavazzate del Corriere, la Freedom House che prima è stata la Musa ispiratrice della Casa della Libertà e ora ci declassa al 73esimo posto, è evidente che sono d'accordo. Tant'è vero che l'ho pure scritto in un commento del post precedente, in riferimento alla letterina di Travaglio ad Anno Zero. Il quale ha citato questa fonte "super partes" (la Freedom house) per mostrare che il Berlusca non è più nelle loro grazie.
Tuttavia è gente troppo furba per puntare su bardotti come Franceschini. Almeno, questa è la mia modesta opinione.
La classe operaia vola al Carroccio, perché siamo rimasti gli unici a difendere i posti di lavoro delle aree industriali situate al Nord. E mi pare che l'abbiamo dimostrato anche con Sea Malpensa. Con gente come Franceschini, Veltroni e Fassino dobbiamo solo ringraziare per tutti i voti che ci regalano e ch eci regaleranno. Loro degli operai, dei lavoratori se ne strafregano in nome della globalizzazione.
Perciò è giusto che si estinguano, come tutte le cose inutili.
Leghista duro e puro
Leghista duro e puro, sono d'accordo. La Lega ha protetto al Nord molti posti di lavoro a rischio, come i lavoratori di Malpensa.
Non è che con questo post io voglia dare una flebo alla sinistra. Voglio solo dimostrare come oggi per la sinisra è difficile perfino dire e fare qualcosa "di sinistra".
Il problema non è in questo mese quando la Lega e Berlusconi faranno la faccia feroce e rispediranno al mittente qualche barcone ricolmo di illegali. Il problema nascerà dopo il 7 di giugno, quando saranno passate le elezioni, Lega e Berlusconi continueranno in questa politica ?
Il problema della nostra "sinistra" finanziaria, globalizzata da salotto e da regata, e quindi anche il nostro, è che ha come punto di riferimento tutti i potentati e le nomenklature del globo terracqueo. Di conseguenza è ottimamente presente nei CdA delle grandi banche, delle grandi industrie, dei grandi giornali, dei grandi sindacati, delle grandi università, dei grandi organismi nazionali ed internazionali e delle varie propaggini glamour, snob e danarose.
Il punto è che curando benissimo gli interessi dei signori sopra indicati non gli rimane proprio tempo e voglia di occuparsi del comune e infame popolaccio che infatti vede come carne da macello.
Scarthorse
Questo è un altro problema che c'entra poco con l'attuale pallido leader Piddino ferroviere di stato :-).
Come sai, anch'io la penso come te Massimo. Il banco di prova della vera politica migratoria sarà dopo il 7 giugno. Per intanto, un barcone l'ha già fatta franca e dè approdato a POrto Empedocle, perché respinto dalla solita Malta. La quale, non è vero che è un due di briscola, ma ha dietro la Gran Bretagna, di cui è un protettorato insieme a Gibilterra.
Infatti, Scart, con leader come il ferroviere di Ferrara, la sinistra può cantare definitivamente il suo De Profundis. Di tutta la nomenklatura finanziaria ed economica hai dimenticato di citare le "fondazioni bancarie", un sistema di porte girevoli che ha a che fare con politica, affari, commerci, elezioni amministrative ecc.
Già le fondazioni...ovvero le privatizzazioni con cui si passarono le maggiori banche nazionali dallo Stato direttamente al PD o chi per esso (vds diligentemente amministratori in fila per le primarie di Prodi).
Però non sottovaluterei assolutamente Franceschini che è perfettamente integrato con questo sistema e soprattutto ha un gigantesco e mostruoso apparato di potere che lo appoggia. Non dimentichiamo quindi che comunque vadano le elezioni in ogni caso e sempre il PD ha almeno il 51% del potere reale.
Scarthorse
Infatti non sottovaluto chi ha dietro, Scart. Caso strano, l'ONU starnazza contro di noi e lui è supino e prono all'ONU e alle sue posizioni in materia di migrazione. Dico però che in un momento come questo è il 'nesci' che gli Italiani respingono al mittente assai meglio di quanto il governo non riesca a fare con le navi.
Il problema delle nostre democrazie è che non sono democratiche, i politici si sono allontanati dalla gente, il politichese è l'unica lingua che conoscono, gli elettori invece sono "paurosi", "razzisti", etc. e il popolo è destinato a dissolversi nella società multietnica che gli piaccia o meno.
La vera democrazia oggi si esprime, come disse Ernst Nolte, con il populismo (da non confondere con la demagogia alla Grillo).
CarloMartello
Dear Nessie, riguardo al tuo commento di ieri sul mio blog il Neoaristocratico, ci tengo a dire che in una dimensione ideale condivido quasi tutto quello che hai detto. Ma di fronte al problema pratico, di cui dobbiamo prendere atto, non posso che esser pragmatico: l'immigrazione è irrefrenabile, possiamo solo governarla, selezionarla e rallentarla per assorbirla meglio. Oppure scatenare una guerra feroce su base etnica. Per altro non sono d'accordo con te sullo ius sanguinis. Io sono per uno "ius spiritualis". Per me conta l'altezza dello spirito non il colore del sangue. Ho incontrato uomini di razze diverse dall'altissimo quoziente spirituale, uniti da un profondo rispetto per la Tradizione.
Con stima assoluta, Il Neoaristocratico.
Carlo Martello, sottoscrivo la tua visione anche se pessimistica. Anzi, realista, direi.
Caro Neoaristocratico,
lo ius sanguinis come ben saprai è un retaggio risorgimentale erede dell'Italia unificata. Piaccia o meno, questa è la nostra storia d'Italia. LO ius soli o ius loci invece, fa parte del Continente nuovo americano: chi sbarca diventa americano, anche se da loro le cittadinanze non sono così facili.
In Russia esiste anche uno ius sermonis (ovvero basato sulla lingua adottata, di veda il caso dell'Ossezia).
Prendo atto della tua aspirazione a uno 'ius spiritualis', ma siamo nel regno romantico e idealista delle goethiane "affinità elettive".
Il che mi pare ancora meno praticabile della mia strada, che dopotutto - piaccia o meno- è ancora scritta nella nostra costituzione. Con altrettanta stima e simpatia.
Ancora mi domando come la direzione del Pd possa aver sostituito un mollaccione ex-comunista con un'ameba cattocomunista...ma cosa aveva in testa?
Cmq. hai ragione il PdL non ha nulla da temere da questo Pd ormai alla canna del gas, ha più da temere dai suoi stessi alleati leghisti, che raccolgono il favore di milioni di italiani contrari all'immigrazione.
Sarà per questo che Berlusconi si é messo a fare Bossi e Fini ha abbozzato sul Decreto immigrazione di oggi?
Si spera che la "fifa" rimanga e che il Pdl riveda certe posizioni sull'accoglienza indiscriminata e la Turchia in Europa.
Certo votando Lega si contribuisce a che ciò avvenga;-)
Ciao mary
Cara Nessie,
il tuo pezzo su Sua Pallidezza lo condivido al 101%;dirò di più:forse sei stata fin troppo tenera con questo babbeo postcomunista.Io-le rare volte che ebbi la sventura di sentirlo parlare- pensai a un pappagallo ammaestrato, cui diedero da mangiare e da rigurgitare gli "avanzi" ideologici del peggior sinistrume.Solo che-al tapino- nessuno ha detto che forse ripetere le stesse sciocchezze con decenni di ritardo non arriverà certo al cuore del loro presunto elettorato!
Molto chiara e lampante per chiunque la lista dei desiderata degli Italiani.Si scannino pure gi eterni protagonisti della politica italiana (non escono mai di scena se non con i piedi in avanti) ma cerchino almeno di informarsi sulle reali aspettative della gente!Ho letto con attenzione anche i commenti degli amici del Loch.Sempre articolate le analisi dello Pseudosauro ma io, per affinità "aristocratica" concordo con l'aspirazione del Neoaristocratico, a proposito dello ius spiritualis ma convengo con te che è una via impervia, impraticabile.Un saluto da
Occidentale
Mary, noi continuamo a tirar dritto per la nostra strada ;-) . POi chi vivrà, vedrà... Io alla propaganda a buon mercato dove si ripetono i soliti franceschaniani slogan sul "razzismo" non mi piego.
Occidentale, a chi non piacerebbe lo "ius spiritualis"? Non siamo mica degli incalliti razzisti carici di pregiudizi verso ogmi tipo di straniero?! Vogliamo solo applicare a casa nostra, rispetto, regole certe e corsie preferenziali per chi è nato qui, da generazioni. Chi per generazioni ha pagato col sudore della fronte l'edificazione di una Patria, è naturale che abbia il diritto di rifiutare il melting pot e ogni indistinzione nel crogiuolo.
Esorto pertanto gli aspiranti "artistocratici" (neo o paleo che siano) a rileggersi bene l'INNO Nazionale:
Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa.
Dov'è la Vittoria?
Le porga la chioma,
Ché schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Noi siamo da secoli
Calpesti, derisi,
Perché non siam popolo,
Perché siam divisi.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme:
Di fonderci insieme
Già l'ora suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l'Unione, e l'amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore;
Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Dall'Alpi a Sicilia
Dovunque è Legnano,
Ogn'uom di Ferruccio
Ha il core, ha la mano,
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
Le spade vendute:
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
Il sangue Polacco,
Bevé, col cosacco,
Ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L'Italia chiamò.
Commentiamone qualche verso: vi si parla esplicitamente di sangue e di suolo. Vorrà ben dire qualcosa, per bacco!.
Comunque per fortuna che "nonno" Prodi cadde. Nessuna nostalgia.
Ora dopo lo sperimentale e colorato Uolter, abbiamo Dario ciuf-ciuf in odore di letargia. Bigotteria dossettiana come dici, e ragionamenti capziosi, lanci d'agenzia continui ma mai un'argomentazione seria: nulla più che soporiferi apoftegmi e sentenziosi epifonemi.
Per Dario ciuf-ciuf la sicurezza c'è già. Il problema immigrazione non c'è anzi è una "ricchezza per il paese", "fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare" e anche "i nostri nonni erano immigrati", la magistratura italiana è all'avanguardia, casa nostra è di tutti, il lavoro ci sarà ma prima bisogna garantirlo ai "rifugiati politici" allogeni e neogiunti: se non lo pensi anche tu, allora chiaramente sei "nazista-fascista-razzista".
Gli ultimi 3 punti, che citi, che dovevano essere tipicamente di sinistra è da mo' che non sono più tra i loro obiettivi nemmeno a parole, da 20 anni ormai.
Anche se Fassino ha detto qualcosa di diverso da dario ciuf-ciuf, nessuno mi toglie dalla testa che è stato per carpire qualche voto dagli indecisi, credo vada letto solo in questo spirito: allora sì, forse le fabbriche e le maestranze andavano mantenute in Italia, e mi si consenta, c'è di più: anche se in Italia i prodotti che producono li volevamo vendere all'India e alla Cina, ormai sono loro che vendono le stesse cose fatte peggio e sottocosto, a noi. Ma parlare di questo intervento sulla paccottiglia che ci viene oltre frontiera significava il blocco delle importazioni dalla Cina di cui parlava Tremonti e nemmeno Fassino arriva a tanta consapevolezza. Se Fassino sa che la forza lavoro operaia andrebbe tutelata in periodo di crisi e tagli, cadrebbe in contraddizione perchè deve mantenere il lavoro ai 50-70.000 "rifugiati politici" annui che ci troviamo a dover sistemare ogni anno, prima degli autoctoni. Garantire case popolari e servizi sanitari a italiani prima che ai neogiunti sarebbe nazista-fascista-razzista: id est:
avanti tutta, veniye tutti qui...quindi questa sinistra DEVE sparire, è un "partito" o una congerie di partiti anti-italiani, traditori dello Stato e della gente che dovrebbero rappresentare.
Nessuna letargia.
Letto anche l'art. di Ugo Volli, che conoscevo in scritti, e non solo, più ampi. In effetti ha ragione in pieno. Certo che sto pd e sto dario ciuf-ciuf non garba a nessuno.
La strumentalizzazione della Shoah con la scelta ad effetto della stella gialla da parte di dario ciuf-ciuf è un'enormità: come se il non esser d'accordo con il diritto all'arrembaggio di migliaia di transumanti in Italia fosse paragonabile alle leggi razziali, o se in Italia i migranti ricevessero un trattamento da Auschwitz. In altri paesi europei, cui dario si riferisce anche dai manifesti in giro per la città recitando "con noi per avere più Europa" (non si sa se sia invito o minaccia) i clandestini sostano 1 anno e a volte 2 nei centri temporanei, e in altri paesi Eu ci restano a sine die.
La disonestà intellettuale (e non solo) del pci prima e del pd oggi è cosa rara, e spesso offensiva per ogni essere normale.
E la strumentalizzazione la sinistra l'ha fatta ora con i barconi, e poco tempo fa con la storia dei campi rom. Urge anche ricordare che in quel caso, con la collaborazione della polizia rumena per certe identificazioni, si scoprì non solo che molti rom hanno intere cittadine abusive di villette costosissime e kitsch-issime a Roma, ma si sono scoperti conti bancari della media di 2 milioni di euro a famiglia.
Eh sì, proprio come i campi di concentramento....
L'altro colmo è che dario ciuf ciuf abbia paragonato l'Italia attuale sotto governo leghista-berlusconiano al Turkmenistan: ma dario ciuf-ciuf conosce la storia del Turkmenistan? sa che è stato islamizzato nel 7° secolo? no, perchè se lo sapesse capirebbe che l'effetto islamizzazione è più consonamente dovuto al suo schieramento, così prono a moschee, imam e terroristi, che non alla destra italiana....
Poi fu Tamerlano (in Turkmenistan). Con un ellissi, dopo ancora divenne dell'URSS intorno al 1920 (sotto regime comunista, roba da pci-pd mica da moderati di centrodestra eh), e si liberò solo negli anni 90.
dario? non è che incontri il ponte della ferrovia interrotto?
In effetti Josh, anche quella sparata sul Tukmenistan è da manuale. Come ho avuto modo di scrivere, lascia pure che questa gente come lui, come Prodi, prenda treni o pullman...accelerati. Vedrai che andranno piano, sano e lontano :-).
Certo che dover secchiare tutto il giorno per binari stristi e solitari, per aspirare al 7 più, e poi magari beccarsi anche un 4 ai prossimi esami, è il colmo. Quattro a essere generosi, visto che vale meno di zero. Ciao
Nessie è tutto un autogol quel trenino lì.
Oggi il Turkmenistan è una dittatura con tratti di esaltazione personale, una repubblica islamica, ma le linee guida di quello Stato attuale derivano paro paro dalla structura del Soviet, con tanto di libro-breviario del capo da recitare a memoria.
In pratica proprio il Turkmenistan realizza quella sintesi di islamizzazione e culto della personalità similStalin (partito unico) che fa tanto pc-pd.
Oggi forse, e mi riallaccio alla parte finale del tuo post, la personalità di cui avere culto per il pd è stato ed è Obbbbama (detto così, alla Pippo Bbbaudo), il che è sintomatico. Chiaramente qualcuno non in casa nostra, e che non fa certo gli interessi nostri. E spostando l'attenzione dai problemi e dalla politica reale, locale, ad un modello astratto, lontano, in altro paese (voluto da altre lobbies, per collegarci a Pseudosauro) incarna il nulla della sinistra attuale. Così si sintonizza con i "grandi ideali", la prosopopea dei diritti (di solito abortivi, autocastranti, transumanze varie, eutanasie, gaiezze) ma non aiuta gli operai a mangiare, e men che mai si scaglia contro le multinazionali o contro i finanzieri che giocano con le nostre briciole, perchè come ricorda sopra Scarthorse Il problema della nostra "sinistra" finanziaria, globalizzata da salotto e da regata, è che ha come punto di riferimento tutti i potentati e le nomenklature del globo terracqueo.
Se non ci piace quel trenino lì, c'è da aspettarsi d'esser chiamati oltre che nazista-fascista-razzista-omofobo-xenofobo anche siderodromofobico.
A proposito di "retorica antirazzista" hai sentito Napolitano? Fini e Napolitano, Napolitano e Fini, le disgrazie non vengono mai sole. Nei momenti topici saltano fuori in mesto tandem...Chisssà come mai.
Bell'articolo, come al solito.
E mi fermo, con i complimenti: non vorrei rischiare di diventare noioso.
Una cosa ti voglio dire: leggendolo, ho visto l'immagine di Franceschini piccolissima e molto sbiadita. Ma quando mai un uomo di tale (bassa) levatura sarebbe in grado di svolgere almeno una decima parte del programma che hai elencato? Dante, di un personaggio simile avrebbe scritto: "non ragioniam di lor, ma guarda e passa". E pertanto, noi facciamo altrettanto.
Comunque, al problema che hai toccato, ci vado rimuginando anch'io: va bene un governo forte, ma ci vuole anche un'altrettanta opposizione forte, capace e propositiva. Niente di tutto questo vedo nella compagine tenuta insieme da Franceschini. E il futuro rischio, se non avremo un'opposizione degna di quel nome, sarà quello che hai paventato tu. Intanto, però, "Meno male che Silvio c'è".
PS: Un'ultima chicca da aggiungere è quest'ultima di Napolitano, presa dal blog Fatti d'Europa:http://fattideuropa.splinder.com/post/20491658/Anche+l%27antirazzismo+pu%C3%B2+aver
Dalle nostre parti si dice che per niente non mena la coda neanche il cane. Evidentemente tutta questa retorica dell'antirazzismo FRUTTA e LUCCICA.
Marsh, come ho scritto la sinistra ha mollato la classe operaia. Ormai a votarla sono rimasti impiegati e funzionari del settore terziario (in particolare insegnanti).
Continuo a credere che la concorrenza sia l'anima del commercio. E che senza una vera concorrenza questo governo possa essere indotto a vivere di rendita. Per ora però, penso anch'io quello che pensi su sul Silvio. Vedremo dopo le elezioni se i buoni propositi verranno mantenuti.
Nessie
Qualche giorno fa mi è capitato di trovare un banner pubblicitario del PD che invitava a rispondere al seguente sondaggio:
"Qual'è,secondo voi, il problema dell'Italia."
Ovviamente la maggioranza degli intervenuti aveva votato che il problema dell'Italia era Berlusconi.
Tutte le altre categorie,come la magistratura,avevano percentuali irrisorie.
Forse per darsi una veste di serietà,avevano aggiunto una voce:
suggerisci qualcosa di tuo.
Beh, l'occasione era ghiotta e non me la sono lasciata sfuggire.....
Ho scritto:
il problema maggiore dell'Italia è il PD.
Non avevo ancora letto il tuo post,
e gli altri commenti,ma credo che la sintesi sia tutta qui.
La sx italiana è sempre stata comunista, con infiltrazioni catto comuniste e non disdegnava il terrorismo rosso. Aveva, come faro illuminante, l'unione sovietica,un forte antiamericanismo e su questi binari tirava avanti.
Oggi,tramontato il sol dell'avvenire e orfana del faro illuminante, si ritrova un america di sinistra e con un negro come presididente, una Russia capitalista e,colmo dei colmi, con Putin amico di Berlusconi.
Questo è la spiegazione per la pallidezza di Sua Pallidezza: ulcera perforante.
ciao
Sarc.
Eh eh! Ottime intuizioni Sarc, e commento arguto e salace. Chissà come schiattano che il Berlusca è andato a Mosca dall'amico PUtin. Quanto a loro i piddini, sono sempre in ...declino. E agganciarsi all'America della crisi finanziaria con Obama che fa ...l'abbronzata imitazione di Roosevelt, ancora di più:-)
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