Dai nemici mi guardo io e dagli amici mi guardi Iddio. Quando la nave affonda i topi scappano. E via coi proverbi...
Beh, per chi non l'avesse ancora capito stiamo ancora a parlare di uomini e topi. Of men and mice, come diceva Steinbeck. Non bastano gli assalti giudiziari delle Procure, non basta Franceschini che si mette a fare l'educatore di tutti i figli degli Italiani da sottrarre ovviamente a babbo Berlusconi; non bastano i poteri forti finanziari stranieri che dopo aver messo alla fame l'universo-mondo con la loro finanza "creativamente" criminale nella più pesante crisi della storia, ora dalle colonne del loro organo Financial Times si permettono pure di impartirci lezioni morali su quale politico deve essere più adatto al nostro paese. No, l'ultima goccia dell'amaro calice che potrebbe bere Berlusconi, sarà qualche futura nuova carica dei 101 "dissociati". E aggiungo io preventivamente, "dissociati mentali". Insomma, per chi non se ne fosse ancora accorto, gli alleati del Premier sembrano, col loro silenzio tuttaltro che innocente, assecondare la sansebastianizzazione in atto contro di lui, nell'illusione di trarne vantaggio.
Comincio subito da GianFuffa il quale durante la requisitoria della Marcegaglia alla Confindustria ridacchiava perfidamente sotto i baffi che non ha, mentre da novello Giuda Iscariota era seduto non lontano dal Berlusca. Parliamoci chiaro. La destra finiana è una "destra che non c'è", perché è quella che piace alla finanza internazionale: è immigrazionista, multikulti, eutanasista e laicista, simil-sinistra e ambirebbe essere sarkozysta. Perciò è evidente che gli Italiani non la voteranno MAI. Berlusconi deve essere consapevole che aver fatto la "fusion" con i finiani rischia di regalar loro dei privilegi, senza trarne alcun vantaggio. Anzi, i possibili imminenti strappi e crepe nasceranno proprio da lì.
Poi c'è il problema Lega. Già, perché tace la Lega? Che vantaggio in più crede di poter acquisire ostentando indifferenza per le traversie del Presidente del Consiglio? La Turchia in Europa come arma di propaganda, per smarcarsi da Berlusconi? Ma figuriamoci un po'! La Lega non ha detto una parola sul Trattato di Lisbona al momento opportuno, e temo che sarà del tutto ininfluente sulla Turchia. Se la Turchia non entrerà in Ue, sarà perché Erdogan stesso (visto come siamo conciati noi "stati membri") si rifuterà di farlo. O perché gli Usa dell'amministrazione Obama che ancora non si sa se sostengono i "kemalisti e laicisti" dell'esercito turco, o gli islamici governativi, potrebbero non ritenerlo "opportuno" per le loro strategie. Specie dopo la querelle tra Erdogan e Simon Perez a proposito della guerra a Gaza (si veda qui).
In ogni caso gli europarlamentari dispongono di soli 6 minuti per ognuno dei 750 parlamentari dei paesi membri, perciò non contano nulla. Conta solo la Commissione Ue, quella non eletta da nessuno, ma autoelettasi.
La Lega con molta probabilità farà incetta di voti al Nord e potrebbe estendersi per il resto della penisola. Ma sa bene di non poter governare da sola. E un altro alleato generoso come Berlusconi non lo troverà mai più. Bossi ha già visto in passato (parlo del 1994) cosa vuole dire fare sleali "ribaltoni" per poi andare a mendicare "riforme" impossibili e incompatibili col suo partito, con la sinistra. Gli ossi che la sinistra lancia sotto il tavolo sono sempre senza polpa. E in cambio di briciole, si prende delle succulente braciole.
"La Lega non è né di destra né di sinistra" ha affermato Maroni in tv. Può essere, ma le battaglie identitarie per la salvaguardia del nostro territorio si fanno a destra. O non si fanno.
20 comments:
Proverbio su proverbio vale la pena di citare anche quello secondo cui la vittoria ha tanti padri, mentre la sconfitta è sempre orfana. Ma per Berlusconi non credo ci sarà una sconfitta nonostante gli ostacoli che sappaimo e il silenzio degli alleati.
Ernesto
Credo che neppure Berlusconi si fidi di Fini.
Quanto alla Lega probabilmente è preoccupata che questi attacchi le tolgano voti che andranno per simpatia a Berlusconi.
Sì, le battaglie identitarie si fanno a destra o sono solo pallide imitazioni.
Nella Lega si dice, quando si tratta di problemi sociali siamo più a sinistra della sinistra e quando si tratta di tematiche identitarie siamo più a destra della destra.
Inoltre, scusa Nessie ma non è vero che la Lega non ha alzato la voce contro il trattato di Lisbona, la Lega ha affermato con chiarezza la sua posizione euroscetticista ma si è astenuta per accondiscedere gli alleati di governo, se la Lega non ha una maggioranza forte, sarà sempre così. La destra è finita a Fiuggi, è finita con l'MSI, non sarà Storace seguito solo dai gruppi neofascisti a riproporre la destra in italia, oggi il posto dell'MSI alternativo a socialisti e democristiani l'ha preso la Lega.
Inoltre non è vero che Obama e gli USA sostengono i kemalisti (euroscettici) gli angloamericani sostengono invece gli islamisti (europeisti) di Erdogan. La Turchia non entrerà in Europa semplicemente perché Sarkozy e Merkel non vogliono che entri.
CarloMartello
Massimo, come si dice, le roccheforti si espugnano dall'interno. Berlusconi non si fida di Fini. Ma intanto Fini è dentro. E aggiungo, purtroppo.
Ernesto, ottimo il pro-memoria sulla vittoria.
Nemmeno io credo che alla fin fine ci sarà sconfitta, perché mi pare che il Premier per ora si sia mosso bene. E di emergenze pur essendone capitate a iosa (rifiuti, terremoti ecc.), le ha sapute affrontare. Poi - si sa - questo è il paese delle mille corporazioni, ed è naturale che non tutte le categorie siano soddisfatte.
Caro Carlo Martello,
la differenza che c'è tra noi è che io sono un'elettrice della Lega, mentre tu, a quanto vedo sei un militante. Quindi mi ritengo libera di criticare chi eleggo. E di vagliare attentamente se anche questa volta la Lega meriti il mio voto o meno. Cosa che non so ancora.
Gli scenari americani e israeliani rietrano nelle ipotesi, tenuto conto che sono queste due potenze che possono spingere od ostacolare l'ingresso della Turchia nella Ue. Ma non certo noi, che non contiamo "un due di picche". E anche la tua è un'ipotesi (e cioè quella del fatto che gli Usa sosterebbero gli islamici piuttosto che i kemalisti). A certe fonti legate ai "power games" non abbiamo accesso né io né te. Questo è certo. E in questo senso devi ammettere che la Lega può condizionare molto poco. Gli Usa non perseguono altra ideologia che i loro interessi nell'area, e non hanno altri ideali che mantenere intatte le loro zone d'influenza.
Se poi mi aggiungi il fatto che la Turchia potrebbe (è d'obbligo il condizionale) NON entrare in Europa a causa di Sarkò e della Merkel, mi riconfermi quel che ho sempre saputo: che noi non contiamo un tubo.
E ora vengo al silenzio della Lega su Berlusconi. Forse mi sono distratta o dormivo, ma non mi pare che Bossi, Maroni o chi per loro, per il momento si siano sprecati ad indignarsi di quanto sta accadendo.
Che ognuno dei "soci in affari" della coalizione governativa persegua i propri interessi elettorali, è ammissibile. Ma se salta Berlusconi, sappiate, che salta tutto. E lo sai bene anche tu, visto che me l'hai scritto nel commento del post precedente.
Quanto al "ribaltone" del '94. scusa la mia franchezza, ma lo ritengo una brutta pagina della Lega. Ma così sono gli uomini: luci e ombre.
Vecchio discorso, quello dei topi che abbandonano la nave che sta per naufragare, Nessi. E' accaduto pure a Bettino Craxi, ad opera del topo Amato, che era il suo tesoriere. Non c'era più uno stilista che aveva fatto eccellenti affari sotto il suo sponsor politico che poi al momento di Tangentopoli ammetteva di averlo frequentato. Da Krizia a Trussardi, da Missoni ad altri. Per tutti valeva il motto del jamais couché avec.
Paolo
Nessie, noi fino a qualche tempo fa eravamo quel che si dice dei "cani sciolti" vicini comunque ai temi cari alla Destra radicale, l'immigrazione, l'identitarismo e così via. Sempre avuti amici leghisti ma mai stati 'bossiani' di ferro, almeno in passato. Ci siamo resi conto dopo la caduta del governo Prodi e il lavoro di questo governo che ha sbalordito abbastanza, che l'unica opzione è PDL-Lega. Il PDL credevamo potesse diventare una grande realtà di Destra, e nazionalista, e liberale, e sociale, e infatti ci siamo dovuti ricredere, Fini ha portato all'interno del PDL le peggiori istanze mondialiste, i berlusconiani sono ''impreditori'' vivaci che non capiscono molto di geopolitica e non sanno distinguere la Russia dalla Turchia come invece fa l'UMP in Francia influenzato da geopolitologi come Del Valle, quindi pericolosamente apertisi alle moschee e alla cosiddetta Eurabia sotto certi aspetti.
La Lega invece è l'unica forza identitaria, securitaria, populista che in Italia ha preso il posto di un Dansk FolkeParti, di un Front National, di un Vlaams Belang, quindi tanto vale che si estenda in tutta la penisola a che vi confluiscano tutti gli identitari stufi del cdx, dell'area neofascista, dei meridionalisti vari che vogliono opporsi all'immigrazione e difendere le specificità locali. Confluita nell'UEN dell'ultra-gollista Charles Pasqua a queste europee la Lega ha dimostrato di essere e sovranista in funzione antiglobalista e federalista in funzione identitaria.
Bisogna che Berlusconi veramente come ha detto sia ferreo nell'alleanza con Bossi, così il PDL avrà il contributo identitario e anti-immigrazionista della Lega Nord.
Lo sappiamo cos'è che non ti convince, il federalismo, ma il federalismo, per un paese come questo, è una tappa obbligata, e il federalismo della Lega non è chissà quale federalismo o micronazionalismo, è il federalismo di Miglio.
La differenza radicale tra il pro-federalismo di un Cappato e quello di Bossi è che i Cappato vogliono indebolire gli Stati per conto dei globalisti che li finanziano, la Lega invece vuole dare potere diretto alla sua gente che è la sua base elettorale e militante. La Lega infatti difende entrando in Europa nell'UEN le sovranità degli Stati.
Quanto al ribaltone come lo chiami tu, sono tempi passati, Bossi è sempre stato un rivoluzionario, un tipo del Nord nauseato dal sistema italiano, oggi fortunatamente si è creato un forte equilibrio, che però è minato all'interno del PDL da Fini e all'esterno da Casini.
Altre opzioni non ne vediamo, Storace, creato da Berlusconi per togliere di mezzo Fini, si è alleato con Lombardo, che è favorevole alla Turchia in Europa, Forza Nuova mmmm non scherziamo, sarà già un miracolo se arriverà mai all'1%.
Per cui...
CarloMartello
Carlo, ma no: il federalismo così come l'ha progettato Miglio su modello elvetico, per me va benissimo, e non è questo che mi frena. Il problema semmai è che ora che si realizza, cade fuori dai tempi massimi e ogni regione, in realtà, è già un microstaterello multietnico. Certamente, non per colpa della Lega, ma della politica di questi anni.
Che facciamo? regaliamo benefits e "servizi sociali" regionali agli ultimi arrivati creando evidenti diseguaglianze? E se no, se prima di tutto la Lega riuscisse a dire "gli autoctoni innanzitutto" (bonus bebè compresi) pensiamo davvero che quegli organismi internazionali che ho aspramente criticato, ve lo lascerebbero fare?
Guarda che su Fini, sfondi delle porte spalancate. E non so quante volte ho espresso la mia totale contrarietà. Storace non mi piace. FN, non la vedo una valida prospettiva. Eppoi siamo agli zero virgola.
Lo scenario positivo per il futuro potrebbe essere con la Lega che si espande e Berlusconi che tiene, e che grazie a lei potrebbe trovare di nuovo la carica innovativa dei primi tempi.
Ma lo ripeto: se Berlusconi cade, sarà una iattura anche per la Lega. Ripensa a quanto hai scritto su Putin e sul fatto che Berlusconi sta rendendosi autonomo nelle fonti energetiche. Perché credi che il Corsera dei poteri forti abbia oggi messo in primo piano un'intervista a quel coglione di Sakaasvihili della Georgia?
Beh, sei abbastanza intelligente per arrivarci da te...
Ciao, ho lasciato un nuovo post titolato "L'utile ingenuo" in seguito alla tua domanda sui commenti di "A che gioco giochiamo?".
Ho preferito risponderti con un post perché la tua domanda mi è apparsa particolarmente intelligente ed interessante.
Lucida! La diatriba con Carlo Martello sui vari tipi di federalismo e sul'eredità della destra li leggo con attenzione ma non mi entrano dentro. Io sono un centralista, questa è la verità, e vedere questa farsa di nazione che si imbelletta per darsi un tono "nuovo" o al passo coi tempi mi fa imbestialire. Il federalismo si autoapplicherà prima o poi e sarà secessione di fatto per il semplice motivo che dell'unità nazionale non frega niente a nessuno. Bel post ma tanto lo sai.
Jet, sono già passata, grazie.
Sinedie, grazie. Comunque quello del federalismo è un argomento controverso e un'arma a doppio taglio. Dovrebbe essere evidente che pasticci fa la sinistra, ad esempio, nelle regioni dove amministra lei. Il caso Toscana (che è sempre stato un suo feudo rosso) dove pretende regalare il welfare pure ai clandestini, dovrebbe mettere in stato di allerta.
Martello: "La Turchia non entrerà in Europa semplicemente perché Sarkozy e Merkel non vogliono che entri."
Se è per questo, neanch'io.
Sarebbe interessante un referendum in merito: come credete andrebbe a finire? Io scommetterei mille euro su un forte desiderio popolare di esclusione del Paese della mezza luna, tanto andrei sul sicuro: un referendum del genere non si farà mai, anche perché temo non sia ammesso dalla Costituzione (mi sa che l'han pensata proprio bene, i nostri "padri fondatori").
http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200905292340-pol-rom1201-noemi_bossi_e_paura_di_chi_pensa_di_perdere_elezioni
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=354445
Questo è Bossi sul caso 'Noemi'.
Ultimamente per chi non ci avesse fatto caso è aumentata l'escalation di attentati contro le sedi della Lega comunque.
Segnaliamo anche questo:
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=M3KON
CarloMartello
Aldo, nell'ambito della cosiddetta politica internazionale abbiamo poteri limitati anche dalla nostra stessa Costituzione. La quale regolamenta l'uso del referendum limitandolo alla sola politica interna.
L'uso del referendum - guarda caso - non ci è stato consentito nemmeno per esprimerci circa il Trattato di Lisbona, che pure avrà pesanti ricadute sulla ns. politica interna.
Questa degli Eurokommissar è una casta non eletta dal popolo che fa quel che vuole e ci impone quel che vuole.
Martello, grazie per i links. Bravo Bossi! Ha detto nient'altro che la verità.
L'articolo di Alessandro Sallusti "Obama come Giuda" da Libero, lo conosco già e, come puoi vedere, era già stato linkato nel mio post precedente "Berlusconi e il topo con le corna" . Tutto ciò la dice lunga sulla provenienza di tutto questo bailamme preelettorale. Ora ci sono pure le foto a villa Certosa. Non sanno più a che cosa attaccarsi, pur di spiare dal buco della serratura.
Ciao Nessie analisi molto acuta, amara e verissima, ed interessanti commenti. Nella pratica sulle votazioni prossime ho parecchi dubbi. Dal ribaltone 1994 non sono più riuscito a fidarmi della Lega che penso possa ripetere da in qualsiasi momento quel "ribaltone". Nello stesso tempo ora che Fini è (di facciata e purtroppo) nel PDL mi chiedo come si possa votare quello schieramento senza rischiare di favorire anche indirettamente e lontanamente lui o qualche suo sodale.
Scart
Ciao Scart, come vedi mugugnare serve. Non credo che i politici passino il loro tempo a leggere i ns. blog, ma fatto si è che alla fine Bossi si è deciso a dire la sua rompendo il silenzio. Meglio tardi che mai.
Do anche a te, il consiglio dato a Massimo, riguardo il voto: la notte porta consiglio, e quando sono indecisa, mi abbandono all' intuizioni del "last minute". Poi ti dirò del mio last (but not least) minute:-). Intanto facendo così freghiamo quella sarabanda idiota di sondaggisti.
La faccenda del ribaltone passato (si era nel '94) lascerà sempre un brutto alone per Bossi e perfino Di Pietro oggi l'ha ricordata. D'altro canto la Lega è l'unica forza rilevante numericamente che si batta per frenare l'immigrazione. Aver imbarcato Fini da parte di Berlusconi non è stata una buona idea, ma le coalizioni si reggono ambedue (dx e sx) sulla spietata legge dei numeri. Tuttavia le sue truppe di colonelli(Gasparri, La Russa ecc.) non gli ubbidiscono più e Fini lo sa. Tant'è vero che ora punta al Quirinale, perché uno come lui non può che finire col tagliar nastri e deporre corone davanti ai mausolei.
PS: ci sono altri links importanti per comprendere l'atteggiamento degli angloamericani nei confronti di Berlusconi. Leggere il pezzo di Fausto Carioti (Conservative Mind) sulla questione energetica Eni-Gazprom: http://aconservativemind.blogspot.com/2009/05/lasse-berlusconi-eni-putin-nel-mirino.html
C.v.d
Aggiungiamo questi links:
http://www.laprovinciadilecco.it/stories/Cronaca/74937_bossi_a_merate_difendo_silvio/
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=355423
La Lega - criticatissima per questa svolta amichevole con Berlusconi in parte a ragione in parte a torto - è l'unico vero alleato di Berlusconi, quindi ci premeva sottolineare che non è dannoso votarla per far capire a Silvio che non vogliamo 80 milioni di turchi ed eventualmente 100 milioni di turcofoni di fede mussulmana che possono richiedere documenti turchi in Europa.
CarloMartello
Spero che Berlusconi riesca a fare a meno di Fini e a capire che l'Ue è già conciata male, ma che con mammmaliturchi sarebbe anche peggio. Casini coi suoi Cuffaro e De Mita, secondo me non va lontano. Però la faccenda delle legnate mi ha fatto ridere non poco. Grazie per i link.
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