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29 September 2008

Il Vaticano, gli immigrati e le ricongiunzioni familiari



Specifico innanzitutto che questo è un blog laico, ma non laicista né anticlericale e mi pare di aver dato voce a quelle forze identitarie all'interno del mondo ecclesiale stesso in numerosi posting. Ho seguito con interesse gli scritti di Benedetto XVI "Senza radici" . Ho riportato le posizioni del cardinale Biffi e di mons. Maggiolini.

Detto ciò, occorre sottolineare che a parte le diatribe all'interno della CEI medesima, al popolo italiano (buona parte del quale è in preminenza cattolico) delle "correnti" vaticane può non importare un granché, dato che ne ha già abbastanza di quelle politiche. E che in questo momento si trova smarrito e in preda al disappunto dalle voci contrastanti all'interno della Chiesa, come mi hanno confessato un paio di amici realmente praticanti. Quella Chiesa che a mio modesto nonché profano parere, farebbe bene a parlare "con una voce sola". Non si fa che sentire esternazioni di vari vescovi e cardinali (da Bagnasco, a Marchetto, da Martino e don Antonio Sciortino di Famiglia Cristiana, al responsabile della Caritas) di riprovazione del nostro governo sulla questioni immigrati, clandestini e misure di sicurezza. E pure della Ue, che in materia di immigrazione è del tutto xenofila e di manica fin troppo larga.
Con i propri ordini monastici e le organizzazioni caritative e assistenziali, la Chiesa è un magnete particolarmente attraente per i clandestini, che, a priori sanno dove saranno ben accolti e difesi, malgrado la propria clandestinità e illegalità diffusa.

Inutile negare l'evidenza è a sua volta un'organizzazione mondialista e universalista con al suo interno una pletora di figure professionali votate all'assistenza come cooperanti,volontari, ong , onlus, Caritas e Comunità di Sant'Egidio e altre varie. Inoltre è a corto di vocazioni (la crisi del sacerdozio) e di devozioni (le chiese poco frequentate).

E tuttavia, ci rendiamo conto di che cosa significhi aprire alle ricongiunzioni familiari? Che se da un lato l'immigrato avrebbe il conforto della famiglia (bisogna però vedere quale tipo di famiglia, visto che se è musulmano può importare la poligamia de facto, che per la loro religione è pure sacra), dall'altro rischiamo l'estinzione per demografia. Lo dica con chiarezza l'Osservatore Romano che è l'organo principale del Vaticano. E' questo che si vuole? E' la realizzazione del diktat islamico mostrato con protervia nelle piazze di Londra nei cartelli inalberati con le scritte Islam will dominate the world, che si vuole? E' abbandonare gli agnelli europei a un nuovo rischio di genocidio che si vuole? Ci rendiamo conto durante queste incontrollate transumanze di clandestini quanti autoctoni sono già morti per varie cause quali rapine, stupri, ubriachi e cocainomani al volante che hanno già spezzato tante giovani vite? Non sono anch'essi (gli autoctoni) figli di Dio? Sì, conosco già l'obiezione: la Chiesa elargisce la sua azione ecumenica ed evangelizzatrice urbi et orbi. Ma per fare entrare il Mondo (orbis) non dimentichiamoci della nostra Patria e delle (o della) nostre città (urbs) .

.

Per affrontare le sfide dell'immigrazione la Chiesa Cattolica dispone di un mezzo molto potente: la propria dottrina sociale. Si tratta di un frutto prodotto e maturato con il lavoro di una serie di generazioni dei teologi, cominciando con l'enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII che, alla lotta di classe della dottrina marxista e al presunto dualismo tra il lavoro ed il capitale, opponeva l'idea di collaborazione e della loro complementarietà naturale ed organica. Il contenuto dottrinario della Rerum Novarum fu confermato ed integrato attraverso l'enciclica Quadragesimo anno (1929) di Papa Pio XI, che si rivolge direttamente allo Stato per esortarlo a riprendere le funzioni che gli nega o, addirittura, proibisce di svolgere l'ideologia del capitalismo liberale (la lotta contro la Massoneria). Questa dottrina della Chiesa venne stigmatizzata ulteriormente da successive encicliche l'ultima della quale è Centesimus annus (1993) di Papa Woytjla. Basato sull'insegnamento evangelico, il perno della dottrina sociale della Chiesa cattolica è composto dal principio del bene comune che raccomanda la creazione di condizioni che permettano all'uomo e alla comunità, di realizzarsi compiutamente. Dunque non solo economicamente, ma anche esistenzialmente, socialmente e spiritualmente.
Ma qui, siamo molto al di sotto del principio di solidarietà inerente alla dottrina sociale della Chiesa; siamo a livello di un moralismo piagnone, bacchettone ed impotente a fronteggiare le nuove sfide. Sebbene detto imperativo morale dell'accoglienza sia perfettamente conforme al principio evangelico, bisogna notare il fatto che la sua applicazione, nell'ambito del bene pubblico, provocherebbe (se applicato alla lettera) molti danni e pochissimi beni. Ecco perchè a mio avviso, Cesare (ovvero lo Stato attraverso il suo Governo) ha il dovere di tirare dritto per la sua strada e proteggere i suoi cittadini dai quali ha avuto mandato di governare, senza farsi distogliere da questi lai.

51 comments:

Anonymous said...

cito e rispondo; dici "Non sono anche gli autoctoni figli di Dio? Sì, conosco già l'obiezione: la Chiesa elargisce la sua azione ecumenica ed evangelizzatrice urbi et orbi. Ma per fare entrare il Mondo (orbis) non dimentichiamoci della nostra Patria e delle (o della) nostre città (urbs) ."

Dici bene. E Bisogna far attenzione a non travisare ideologicamente, come la "cultura" attuale fa, il messaggio cristiano.

Il messaggio del Vangelo è santo, è di liberazione spirituale e se vogliamo totale, ed è per tutti, rivolto a qualsiasi uomo da qualunque storia e anche religione provenga.
Ma non è scritto invece nei sacri testi che questo 'uomo qualunque' cui si rivolge il messaggio di Cristo debba venire per forza... in Italia.
La chiesa elargisce (o almeno dovrebbe) sì la sua azione e benedizione urbi et orbi: deve annunciare e testimoniare Cristo per "far entrare il Mondo" non in Italia adesso,
ma nel Regno di Dio, nella Gerusalamme Celeste domani.
:)

Anonymous said...

Senza contare che la Chiesa (/e se vuoi anche al plurale data l'estrema frammentazione Occidentale) può anche aiutare Urbi et Orbi in loco, anche materialmente, anche tramite assistenza, anche secondo la propria dottrina sociale,
senza necessariamente fare venire tutti qui, un 'qui' in cui anche gli autoctoni non se la cavano poi tutti così bene, non è più un paese di bengodi.

Massimo said...

Come è accaduto in Sudafrica, se sococmberemo, sarà colpa di chi, tra noi, ha male interpretato il messaggio della solidarietà e della fraternità, aprendo indiscriminatamente e dissennatamente le porte di casa agli stranieri.

Nessie said...

Josh, fino a quando lo dici a me...le cose restano come sono :-)
Pensa a tutti quei Frati Cappuccini che hanno prestato i locali della Curia agli islamici per la loro preghiera e per i Ramadan. Tanto per fare esempi concreti è accaduto a Genova-Cornigliano e a Como. In quest'ultima città intervenne di imperio Maggiolini a strigliarli a dovere. Ma pensa a quanti altri gonzi!
La faccenda della "ricongiunzione familiare" poi è davvero grottesca. E' evidente che si vuole la nostra estinzione dal momento che loro figliano come conigli e noi no.

Nessie said...

Agli amici che leggono questo post suggerisco anche quello di Massimo "Prima di tutti gli Italiani"

http://blacknights1.blogspot.com/2008/09/prima-di-tutto-gli-italiani.html
che è su questa stessa lunghezza d'onda.

Coraggio Massimo, non è la prima volta che i laici salvano le terga alla Chiesa. E purtroppo non è più un mistero per nessuno che la Caritas faccia anche incetta illegale di clandestini.
Se però lo stato dovesse mettere dentro una di queste "pie sorelle" che favoriscono la clandestinità introducendola nel nostro paese, sai lo scandalo!

Anonymous said...

Cara Nessie, non lo dico solo a te ma non è che mi ascoltino in molti altri...Ci penso eccome ai Cappuccini che hanno prestato i locali della Curia agli islamici per la loro preghiera e per i Ramadan.
Non solo è un insulto ai cristiani che vivono in MO, o in paesi arabi, quotidianamente vessati, quando non ammazzati direttamente; ma anche da un punto di vista dottrinale, un conto è mantenere rapporti cordiali anche con il vicino ostile, un conto è dare un luogo di culto consacrato a una fede che proclama un 'altro dio' e nega la divinità di Cristo: questa è apostasia bella e buona.
Qualunque intorcicamento o scappatoia voglia escogitare il diritto canonico.

Lo PseudoSauro said...

Appunto. La Gerusalemme Celeste e non quella Terrena. Spiritualita' e materialismo. Prima del Vaticano II erano concezioni antitetiche, mentre ora sembra che non possa esistere l'una senza l'altro. Piu' che la visione cristiana sembra quella dell'ebraismo.

Pero' bisogna dire onestamente che ogni concezione egualitaria nasce con il cristianesimo: fino il marxismo. Il mondialismo stesso ha radici cristiane.

Avevo letto qualcosa d'interessante parecchi mesi fa. Ovviamente la fonte e' di quelle off (chi tocca muore). Ma l'anticlericalismo contenuto nello scritto aveva, ahime', molte piu' giustificazioni che non quello apodittico di oggi.

http://www.uomo-libero.com/articolo.php?id=296

Nessie said...

In fondo è vero. Anche Rousseau che era un grande utopista attinge le sue radici lì. La Chiesa oggi si candida a diventare una ONU delle anime. L'ennesima, e proprio per quuesto si confonde nel mare magnum del dirittificio universali dell'uomo.
Ieri sera in tv c'era la solita Laura Boldrini dell'ONU pronta ad accogliere l'ennesimo barcone di clandestini dal Corno d'Africa che lei chiama "rifugiati". Non so bene se sia l'ONU a copiare la Chiesa o se è questa a copiare l'ONU. In ogni caso, sono scollegati dalla realtà. Tranne che per i loro interessi.

Nessie said...

Il commento sopra era per il Sauro.
Josh, come ti dicevo, occorrerebbe che la Chiesa parlasse "per voce sola". Altrimenti nasce la Torre di Babele relativista che già viviamo in altri settori della vita. Non siamo mica in Parlamento, che diamine! Non passa più un solo giorno che non ci sia un vescovo di turno che fa critiche al governo, sulle misure di sicurezza. Il troppo è troppo. Nessuno vuole mettere la mordacchia e si augura di relegare i prelati nelle catacombe, ma a volte non so per il bene di chi intendano parlare.
Non per il mio, in ogni caso.

Anonymous said...

@Pseudosauro: già, sottoscrivo. Marx stesso, che Dio ci scampi e liberi, dichiara di aver letto con attenzione gli Atti degli Apostoli e che le primissime comunità/assemblee "avevano tutto in comune", e dice di prendere anche da lì la sua idea. Cioè l'ideologia estrapola l'idea, la priva della sostanza e la eleva a sistema obbligato e imposto.
Marx dimentica volutamente che era una comunanza volontaria e 'santa' tra poche persone, e di pari intendimento quella in Atti;
e che subito, in pratica, la storia del primo cristianesimo decide di rinunciare alla forma assembleare con 'tutto in comune' perchè non funzionava per i limiti intrinseci della natura umana mica sempre così redenta. Sarà che i passi dopo Marx non li ha letti. Anania e Saffira insegnano. (!)

Per il resto ogni concezione egualitaria ha a che fare con il cristianesimo nel senso stretto della pari dignità di ogni uomo.
Sul mondialismo non saprei: nel cristianesimo vedo una destinazione mondiale/universale, ma non un mondialismo qualunquista, se no si cade nelle teorie di Karl Rahner del Dio nascosto e presente anche in chi nemmeno lo crede.
L'unità mondiale dei cristiani presenti ma anche già trapassati e vivi nell'aldilà è essere Uno in Cristo.
Appunto tra cristiani, non tra gente di tutte le fedi, idoli, modi di vita mischiate. Come affermava Biffi ormai nel 1990, di andare cauti con l'immigrazione, e se necessaria, solo scegliere persone di pari fede e stile di vita per non distruggere il Paese.
E l'unità dei cristiani è un valore mistico...intendo non essendo una tragedia secondo regole aristoteliche, non è richiesta l'Unità di luogo (leggi: non tutti nello stesso posto, cioè qui)

Anonymous said...

Sulla voce sola della Chiesa. Sarebbe il Papa....Mah.
Dubito fortemente che la Chiesa nelle condizioni attuali di gerarchia e organizzazione possa avere una voce sola. Ha correnti, ha il Consiglio dei Vescovi, ha preti da tv e vari enti e interessi....
L'unica prospettiva a voce sola, in cerca di autenticità, sarebbe....la Bibbia, la Parola di Dio. Ma è una R/Riforma già sentita, e quanto a frammentazione sappiamo che ha generato 300 micro-confessioni, come minimo Nessie.

Nessie said...

Bibbia? Ha creato parecchi fondamentalismi anche la Bibbia, purtroppo. Tu sei un cinefilo e sicuramente conoscerai quel film americano con Robert Mitchum "La morte corre sul fiume" (The night of hunter). Beh, nel film in oggetto Mitchum fa la parte di un pastore fanatico ed esaltato che era pure un serial killer, il quale era uso dire: "Io e il Signore abbiamo fatto insieme un patto speciale". Del resto la figura del "maniaco religioso" ricorre spesso nella letteratura cinematografica americana (vedi anche Telly Savalas in "Una sporca dozzina" :-)). E non a caso...
Non è che la mancanza di ministri che facciano da intermediari protegga le religioni dal fondamentalismo. Anzi...

Anonymous said...

Mi piace molto quel film, come sai, Nessie. E pur da cristiano praticante sai che non sono un fan delle gerarchie, ma dell'essenza del messaggio cristiano. Ecco perchè ho accennato alla Bibbia. Una sola cosa, per tentare di rispondere alla tua richiesta di 'una voce sola' dalla Chiesa. Dubito che il cattivo 'pastore' Robert Mitchum (o analoghi nella vita reale) sia stato tale per colpa della Bibbia, ma per lo spirito insano che aveva dentro.
E qui si andrebbe a parare nella nuova nascita di Giovanni 3, se avviene o meno, della comprensione della stessa mediante Spirito Santo o meno.
Oggi intanto dal Vaticano II e successive modifiche è stato detto che è un testo quasi sorpassato, zeppo di usi umani, quasi un saggetto di antropologia. Per quanto riguarda me, ci credo ancora e la seguo come voce soprannaturale unica, molto più di qualunque delirio di tanti porporati, più o meno scenografici, e soprattutto solo uomini.

Lo PseudoSauro said...

Nessie & Josh: Per scendere ai minimi termini e spazzare via la concezione "destra" - "sinistra", che ormai non ha piu' senso (dato che una destra non puo' esistere se non nell'immaginario di chi ancora ci cred), direi che la comune matrice di liberalismo e socialismo e' il materialismo. Cosi' s'e' detto tutto in poche parole.

Sono stati scritti interi tomi sulla comune radice di entrambe le ideologie: l'industrializzazione, dimenticando che anche questa e' figlia del materialismo. Direi che e' la sua dimostrazione, prima, e la sua concretizzazione, poi.

Ma il Materialismo e' nemico dello Spiritualismo solo per la religione cristiana... Non e' vero niente che la maggior parte delle altre religioni vedano allo stesso modo questo dualismo.

Tant'e' vero che la filosofia mondialista e' inzuppata di una visione etica. E non si tratta solo di una religione artificiosa creata come instrumentum regni.

Nel link che ho passato sopra, l'autore accusa l'ebraismo. E lo fa da profondo conoscitore dell'ebraismo stesso. E' uno scritto piu' o meno condivisibile, oltre che lunghissimo,ma e' documentato fino nelle virgole. E' comunque una critica filosofica di altissimo livello.

Secondo una tal visione, la Chiesa non soffrirebbe a causa dell'infiltrazione di "socialisti" (che sarebbero fino il male minore), ma a causa di un profondissimo cambiamento portato dal Vaticano II alla stessa teologia su cui si fonda la religione cristiana. E questo cambiamento e' del tutto trasversale alle ideologie politiche che, come ho scritto sopra, avrebbero un'origine religiosa a dispetto dell'immanente che veicolano.

La religione, da un nodo simile non ne esce certo per la via teologica classica... ci vuole quantomeno uno scisma. E da un punto di vista politico e sociale il trauma sara' anche peggiore.

Anonymous said...

In più Nessie, sembri meravigliarti che ci sia un'idea strana politica suicida in Chiesa; aggiungo c'è anche del paganesimo. Non è insolito per il Cattolicesimo accettare concezioni e pratiche chiaramente pagane nella vita della chiesa con il pretesto di 'religiosità popolare'(cfr. riti che sconfinano nel quasi Voodoo in America latina per es.) come fu per la 'teologia della liberazione' in cui la liberazione era soprattutto economica-politica. Non deve stupire un mio richiamo allora al messaggio originario come 'minima sine qua non' davanti a 'svarioni ideologici' dei porporati.
Alcuni testi. 1659, la Congregazione per la propaganda Fidei all'Asia sud-orientale:
_"Non si usi mai nessuna forza nè si impieghino mai mezzi di persuasione per indurre quei popoli a cambiare i loro riti, le loro usanze, e i loro modi di vivere, a meno che questi non siano chiaramente contrari alla religione e al comportamento civile." (n.d.r. e fin qui siamo tutti d'accordo)
_continua "Cosa potrebbe essere più assurdo che cercare di trapiantare usanze straniere in Cina, Francia, Spagna...o in qualche altro paese europeo?" (n.d.r. questo sentirlo ora pensando alla situazione d'Europa o d'Italia fa un po' specie eh)

_"Non sono queste cose che dovete introdurre ma la fede, che non rigetta nè annulla le cerimonie e le usanze di qualsiasi popolo, quando non siano intrinsecamente malvagie, ma che vuole difenderle e consolidarle in ogni modo " (in M.Marcocchi, L'Istruzione della Propaganda Fidei ai Vicari Apostolici dell'Asia Orientale nel 1659, ora in Colonialismo, Cristianesimo e culture extraeuropee, Mi 1981, p. 80.

Anche la conclusione del discorso lascia il tempo che trova. Non è che sia molto esatto dottrinalmente. Le 'cerimonie, le usanze di tutti i popoli' se ormai cristiani andrebbero volontariamente lasciate indietro, i culti differenti non possono essere mescolati. Paganesimo e Cristianesimo non possono stare insieme. C'è l'impressione in questo (e molti altri testi politici-antropologici della chiesa) che le superstizioni siano viste come trampolino di lancio per una futura conversione, ma molti usi pagani sono stati inglobati all'interno di un certo cattolicesimo. (continua)

Anonymous said...

L'opinione ufficiale attuale del Cattolicesimo sulle altre religioni è sfuggevole: tutte, ebraismo, islamismo, buddhismo, riformati, induismo, ma anche religioni animistiche, tribali, le forme più ancestrali...sono trattate nel Decr. Nostra Aetate del Conc. Vat. II
"La Ch. Catt. nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con rispetto quei modi d'agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella Verità che illumina gli uomini" (Nostra Aetate 2)

Dichiarazioni ambigue come questa indicano che allora anche nell'induismo e nell'islam ci sono raggi di verità, secondo l'autocastrazione del Concilio Vaticano II.
E allora non chiediamoci come siamo arrivati ad oggi al prestito delle Chiese per le moschee.

Nella visita in Marocco di papa Woytila, dal discorso del papa ai giovani a Casablanca "Abramo è per noi lo stesso modello di fede in Dio, di sottomissione alla Sua volontà, e di fiducia nella sua generosità. Crediamo nello stesso Dio, l'unico Dio, il Dio vivente, il Dio che crea il mondo e porta a perfezione le sue creature"

...Sembrerebbe da questa dichiarazione papale che il papa vedesse "più di un raggio di verità" nell'islam. Perchè viene detto che sia cristiani sia musulmani credono nello stesso Dio vivente. Ora noi sappiamo che YHWH padre di Gesù Cristo non è Allah,
e non si tratta della stessa...Rivelazione.
Praticamente vedo da un punto spirituale un sincretismo con errori pagani gravi, una sottovalutazione della peccaminosità e della malvagità dell'uomo in genere.
Le conseguenze storiche, politiche, di vita quotidiana...sono i fatti storici di cui ci stiamo lamentando nel post....

Nessie said...

Josh, lo spirito insano che aveva dentro cerca una copertura nella Bibbia. Anche Ingmar Bergamn in "Fanny e Alexander" parla di un pazzo fanatico puritano e bigotto di pastore protestante che torturava inutuilmente i due fanciulli. Il "letteralismo" purtroppo non esiste solo nei seguaci del Corano. Perché dobbiamo negarlo?

Nessie said...

"Ma il Materialismo e' nemico dello Spiritualismo solo per la religione cristiana... Non e' vero niente che la maggior parte delle altre religioni vedano allo stesso modo questo dualismo.".

Certo che no, che altre religioni come il Protestantesimo evangelico e l'ebraismo, convivono bene col materialismo e con l'economicismo. Non so se ricordi Sauro, quando Arm parlava della religione cattolica come di una religione "pauperista", quasi da paesi del sottosviluppo.

Anonymous said...

Nessie, lo spirito insano che aveva dentro Rob Mitch con 'love-hate' alla pari tatuato sulle dita, cercava una copertura in un testo che lui /o i tipi come lui non aveva compreso e che non lo giustificava in nessun modo. La Bibbia (per noi AT letto con le lenti del NT e Vangelo e tutto NT) non insegna il male, in nessun modo, neanche letteralmente.
Altri testi sacri sì, insegnano male e violenza apertamente.Il NT no.
Ho visto tutta la filmografia di Bergman e coi protestanti ho rapporto quotidiano: anche Bergman non è stinco di santo nella rappresentazione eh...
Il pazzo di F & A era pazzo per pazzia, per forma ossessiva, ma non è il letteralismo biblico a traviarlo ma la sua follia. Non a caso avevo scritto di intendere per Spirito Santo...che non è puro letteralismo.
Ma fa specie che i pazzi letteralisti non si taglino le mani da sè come in Marco 9:43.
Di solito sono letteralisti...solo con i peccati degli altri.

Nessie said...

@Josh e Sauro. Alla fine per vie diverse approdate quasi alle stesse conclusioni, relative al Concilio Vaticano II e all'enciclica Nostra Aetate, visti da ambo le vostre visuali come il tentativo di rendere sincretista e relativista la religione cattolica.
In effetti anche l'Oriana era piuttosto dura sulla faccenda del Dio Unico per tutte e tre le religioni monoteiste e a Wojtyla non gliene ha risparmiate sui suoi libri.

Lo PseudoSauro said...

Nessie: me lo ricordo bene. Da esperienza personale posso solo dire che per la concezione cristiana anglicizzata l'Inghilterra era la sede fisica del "Nuovo Israele". Dire "Gerusalemme terrena" sarebbe quasi un sinonimo. Quindi, resta il nodo della Riforma e la sua origine intesa come contaminazione, non solo come "purificazione". Quindi: a monte della Riforma cosa c'e' stato?

Nessie said...

Questa volta non sono del tuo parere, caro Josh. Il letteralismo e il fondamentalismo esistono anche nel Cristianesimo come nell'Ebraismo (l'assassino di Rabin) come nell'islam (qui gli esempi si sprecano).
Un esempio di fondamentalismo cristiano? Quell'individuo che entrò in una clinica dove si facevano aborti e sparò. Non puoi limitarti a chiamarlo un assassino comune, ma un assassino che pensava di fare del bene in nome di un credo religioso.

Nessie said...

Certamente Sauro che la Riforma protestante nasce anche e soprattutto su principi economici del tipo "i soldi devono restare in Patria e non da Roma". Che in questo caso non era "ladrona" ma era il regno dell'allora Papa Re.
Scopo di Lutero fu quello di spezzare il legame fra Roma e i Principi tedeschi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Riforma_protestante

Anonymous said...

Nessie, quello che sparò nella clinica era un delinquente non un fondamentalista cristiano. Nel letteralismo della Bibbia non è scritto di uccidere chi pratica aborti.
Un 'fondamentalista' cristiano casomai sarebbe un santo e basta.
Lui invece era convinto di fare del bene uccidendo, ma come dicevo la Bibbia lo condannerebbe.
Nel letteralismo di altri libri, invece proprio è scritto di convertire o uccidere chi non riconosce certi dei. La differenza è fondamentale.

@Pseudosauro: il link l'ho iniziato a leggere ma sono 150 pagg, nei prox giorni quindi.
Non tutta la Riforma è ...'anglicana'. Sicuro c'erano molte cause. 1)odio per il romanesimo; 2)causa economica, indipendenza tedesca dalle tasse dei Cardinales chiamati carPinales. 3) poi casomai venivano tutte le 95 tesi

Nessie said...

Scusami Josh, ma non mi pare convincente quello che affermi. Sono le persone che cadono nei fanatismi. Non certo i libri. Questo mi pare fin troppo ovvio. Ma i fanatismi religiosi esistono e sono sempre esistiti. Anche cristiani.

Anonymous said...

Provo a spiegarmi meglio Nessie, sul tipo che sparò nella clinica aborti, e perchè non lo chiamerei fondamentalista cristiano.

Era sì un assassino che pensava di fare del bene in nome di un credo religioso,
ma il punto è che nel credo religioso cristiano, la Bibbia cristiana non dice in nessun punto di fare niente del genere.

Altri libri sacri invece dicono proprio, per esempio, di ammazzare l'adultera a sassate.
E lo fanno tuttora.
Cosa che Gesù in persona proibisce in Vang. Giovanni 8.

Allora non è solo 'come si interpreta il Libro', ma anche che cosa dica il libro per davvero, in effetti.

Anonymous said...

Nessie, Sono le persone che cadono nei fanatismi, sicuro.
E poi bisogna vedere di chi e di che cosa sono opera certi libri.

Fatto sta che il tizio che tu dici 'fanatico cristiano' che ha sparato nella clinica aborti, non ha obbedito a nessun precetto nella Bibbia cristiana.

Invece un osservante d'altra religione che ammazza a sassate una donna, sta seguendo quello che un altro libro sacro gli dice.

Poi, io essendo cristiano praticante e professante, non posso prescindere da me stesso, perciò ritengo la Bibbia un libro sacro e tutti gli altri libri non sacri, ma anzi sbagliati quando non opera di demoni. E dai risultati non ho dubbi.

Nessie said...

Stiamo parlando di due cose diverse. Tu ti rifiuti di chiamarlo "cristiano" perché dai già un'interpretazione etico-religiosa di come dovrebbe essere il "buon cristiano". Ciò non toglie che per la cronaca giornalistica per così dire neutra costui sarebbe appartenuto a gruppi di "cristiani fondamentalisti". Puoi obiettare l'etichetta giornalistica, se ti dà fastidio. Ma questo non toglie che è e resta un delitto a sfondo religioso. Per un individuo laico come me, io la vedo così. POi possiamo discutere fino a domani mattina, ma sinceramente non ne vedrei l'utilità e siamo abbondantemente OT.Certamente tu spingeresti il tuo punto di vista in una direzione, mentre io in un'altra.
Resta il fatto che è vero che alcuni libri ordinano la lapidazione (il Corano, ad esempio) e altri no. Ma il fanatismo religioso non ha sempre bisogno di abbeverarsi ai libri. Basta anche il "gruppo", l'aggregazione, l'emulazione collettiva. Intendiamoci, può essere fanatico anche un laico marxista. E infatti lo si è visto nelle BR et similia.

Lo PseudoSauro said...

Secondo me ha ragione Josh. La giustizia privata e' percepita come tale anche da chi la compie. Non e' proprio prerogativa del cattolicesimo. Invece e' piu' facile che l'appartenente ad una chiesa riformata si senta realmente uno strumento divino; in ragione del rapporto individuale e diretto che le varie confessioni cristiane (soprattutto quelle anglosassoni) instaurano tra umanita' e' divinita'.

Infatti, non e' l'individualismo "integralista" il problema che patisce l'Europa? E' un'ideologia come un'altra, ma certo non si tratta del frutto dell'elaborazione del pensiero cattolico, e men che meno di quello occidentale.

Se con il termine s'intende quello storico e filosofico: europeo-continentale, altrimenti, tutto e' "occidentale" dato che non e' piu' ben chiaro l'azimuth e la terra e' rotonda... L' "Occaso" era tale per un osservatore che stava in Mesopotamia. Per lui "Europa" era cio' che noi chiamiamo "Occidente". Il significato dei due termini e' identico. Ma i confini d'Europa finivano dove poi i latini collocarono le Colonne d'Ercole. Era Europa cio' che si poteva raggiungere senza dover attraversare il mare. Baamoth e' la terra, mentre Leviathan e' il mare. Due entita' distinte, ognuna con una cultura propria. E' ovvio che se si considerano "Europa" anche le Americhe, si finira' per considerare tale anche l'Oceania, l'Asia, l'Africa. E l'unita' mondiale e' bella che fatta.

Il fatto che anche i cattolici ragionino ormai come i protestanti (il che non sarebbe sempre un difetto) si ricollega a quanto scritto nei commenti precedenti. Se il Magistero di SRC viene screditato (o cambia indirizzo), automaticamente, anche il cattolico si fa la sua morale in base a cio' che ritiene essere la parola divina. O magari in base a cio' che il mainstream mondialista gli dice essere "in realta'": godendo di maggiore autorevolezza che non la SS (santa sede, non schuetz staffeln). Quando si parla di "ortodossia" s'intende che
esiste qualcuno che ne cura la gestione: il Vaticano, appunto. E se non lo fa il Vaticano, lo fara' qualcun altro. Direi che e' lapalissiano.

Non per voler sempre spaccare il capello in quattro, ma il punto e' il seguente: quale tipo di pensiero ha permeato tutta quanta la Riforma? Lo stesso che ora demolisce cio' che resta della
CC. Se la Chiesa era un problema per gli Stati nazionali a causa delle sue ingerenze debite e indebite, lo e' ancor piu' per uno Stato mondiale che, proprio in ragione del fatto che e' mondiale, e' totalitario; quindi non ammette altra etica se non la propria. Percio' il Vaticano deve sparire, o transustanziarsi in un santuario del mondialismo. Cosi' come tutti
gli altri centri religiosi che si rifanno ad un'ideale universale devono "ricondizionarsi" e traslocare al centro del nuovo impero, che potrebbe anche essere Roma - per ragioni storiche, ma e' piu' probabile che sara' Gerusalemme: "citta' sacra ai tre
monoteismi".

Un certo Tale diceva "chi vuole intendere, intenda".

P.S.
Adesso l'ora e' proprio quella del continente giusto. :-)

Anonymous said...

OT

hai visto i risultati elettorali in Austria?

Stella

Nessie said...

Dopo aver letto la tua lenzuolata Sauro, prendo atto con dispiacere che Internet non è lo strumento migliore per comunicare e farsi intendere.

Il libro di Hungtinton "La nuova America" (Who are we?)l'hai letto anche tu. Perciò non c'è bisogno che ti sottolinei il fatto che l'America è una vasta landa con tante sette religiose, tante chiese (un vero mercato), tutte privatamente pagate dai fedeli.Ecco perchè è un terreno che può anche essere fertile per eventuali fanatismi o integralismi di matrice religiosa. Punto.
"Il rapporto non mediato tra l'appartenente a una chiesa riformata e il Signore, fa sì ch'egli si senta realmente uno strumento divino", mi scrivi. Ma certamente!
Ed era proprio su questo che volevo focalizzare la mia attenzione senza entrare nel merito di teologizzazioni su come è o come dovrebbe essere, "il vero buon cristiano". Né tantomeno, addentrarmi nei testi biblici.
Hai mai sentito i sermoni di reverendo Pashley (quello che sostiene i neocon)? E' roba da far venire la pelle d'oca. L'ho visto una di queste sere in tv, in un documentario sugli Us.
E dato che il citato testo di Hungtinton, ce l'ho proprio qui sotto al naso, lui spiega con grande rigore come è avvenuta l'assimilazione dei cattolici nel tessuto anglo-protestante proprio nel capitolo "Religione e Cristianesimo".

Certamente non posso qui riassumere tutto il capitolo, dove spiega bene questo processo di assimilazione. Però ho ripescato questa frase-chiave particolarmente illuminante.
"Nel 1960 venne eletto alla presidenza John F. Kennedy. I cattolici sono orgogliosi della loro identità americana, del'americanizzazione della loro chiesa e della su affermazionecome istituzione centrale e influente della società americana. Per ragioni facilmente comprensibili, tuttavia, non amano sentir parlare di "protestantizzazione" della loro religione. Eppure, entro certi limiti, è proprio questo il significato traslato di "americanizzazione"". (op. cit).
Questo andrebbe in parte a ricollegarsi al tuo lenzuolone.

Anonymous said...

Sempre necessario vedere bene cosa si intende per protestantizzazione della Chiesa Cattolica, anche nel senso coniato su base Usa. Al di là del numero di chiese scisse, là ci sono gli ultraliberal (più che comunisti ulivisti)cioè battisti liberal che ricordano posizioni simili ai valdesi batt. metodisti italiani; ma in Usa ci sono anche battisti conservatori molto osservanti (Southern baptists); sempre in Usa, a parte i neocon, c'è (la confessione cristiana mondiale più numerosa dopo Cattolicesimo) il pentecostalesimo delle Assemblies of God (legato tra l'altro all'Italia), che se togli il fatto dell'assenza di simboli e riti, è più radicalmente cristiano e a dx del cattolicesimo attuale, nè filo islam nè filoebraismo. Quanto a escatologia e rapporto con l'ebraismo, l'aldilà dell'evangelicalismo è proprio al di là, non è che credono in un Regno qui ed ora, più o meno comunistico o mondialistico, difetto più che altro di una certa fase del post Calvinismo 600esco.
Kennedy era un cattolico di nome o d'origine, ma dalla sua politica effettiva ai tradimenti scandalosi del suo matrimonio, di cattolico ha poco e di cristiano zero assoluto.
Se per voi Kennedy è un cattolico protestantizzato/americanizzato, conoscete solo i sinistri protestanti, come i valdesi qui. Le chiese tradizionaliste protestanti sono più rigorose che i preconciliari cattolici: uno che si comportasse come Kennedy sarebbe stato espulso dall'Assemblea e amen (e non gli avrei dato tutti i torti).

Anonymous said...

Per il resto, Nessie, non sarà senz'altro desiderio, immagino, entrare in casi teologici, ma era forse necessario per arrivare a capire le domande nel post iniziale cioè 1)perchè la Chiesa Cattolica non parla con una voce sola, perchè fa venire tutti qui pure lei; 2)cosa non è più "vero" secondo il Magistero post Vaticano II per cui passano dottrine anche politiche e sociali 'strane', e tutto sembra il contrario di tutto. A maggior ragione se vogliamo fare geopolitica storicizzata della fede. Nessuno, me compreso, è interessato in questa sede a “come è o dovrebbe essere il buon cristiano” e dubito di aver ‘predicato’ su questo,
ma cosa è imputabile davvero, tra i problemi discussi, a una dottrina davvero cristiana,
e cosa attribuibile a una diceria, o a una dottrina inventata di sana pianta che di cristiano non ha nulla.
Lì allora la teologia c'entra eccome, o meglio c'entra l'interpretazione e la mediazione a volte spirituale, a volte troppo umana e venduta, che pur tutte le chiese fanno della Scrittura (e che comprende un qui, una dottrina sociale, e un aldilà, una destinazione e un regno altrove).
Altro punto sarebbe sarebbe: cosa ha autorità nella Chiesa cattolica: La Bibbia, la tradizione umana, o il papa o tutti e 3 insieme anche quando, spessissimo, si contraddicono?
Per riprendere parte del discorso del Sauro, con cui arriviamo per strade diverse a conclusioni sempre simili, se il Magistero Romano per es. prima col Vatic. II, poi sotto Woytila nega prima alcune, poi quasi tutte le verità cristiane base, francamente i credenti sinceri tornano al Vangelo tout court direttamente, perché prima credono in Cristo, che non è necessariamente pari al papa ma forse qualcosa in più.

Andrei piano anche con il vedere solo pauperismo nella Ch. Catt. basti pensare al verticalismo della struttura dell'Opus Dei, che pauper non è, e vedere solo ricchezze nell'evangelicalismo per via della decima dei fedeli.

In fondo la Chiesa è luogo di celebrazione comunitaria, ma la vita con Cristo la devi vivere tu tutti i giorni in un mondo ostile.. o in una chiesa banalizzata come spesso la Cattolica attuale che ti dice che il Vangelo o il Regno domani celeste è stato superato dallo studio di un sociologo comunista, tagliando tutto il soprannaturale.
Direi allora che si è non protestantizzata ma bmv-izzata, il che è molto differente.

Gli atei laicisti si lamentano del non liberalismo della CH. cattolica, o di un supposto fondamentalismo (i tentativi di B XVI di salvare il salvabile), altri accettano la vulgata mainstream in cui il messaggio di Cristo è decurtato se non sparito, de-sacralizzato, sincretico,
cosa che i veri credenti innamorati di Gesù Cristo, chiamati a una fede soprannaturale non potranno mai accettare. Tutto lì. E il fatto di aver conservato o meno, incarnato o meno il messaggio centrale del NT è focale per attuare il discrimine tra queste componenti.

Nessie said...

Josh, diventa difficile ragionare e discettare intorno a un testo di 483 pagine che mostri di non conoscere affatto.Oltretutto parla proprio di tutti i vari gruppi religiosi che citi tu, e di come interagiscono nell'ampio e complesso quadro della società americana. E lo fa in maniera dettagliata ed esaustiva. Per carità, non è che si possa leggere tutto quel che sforna il mercato editoriale. Mostri inoltre di sentirti piccato per il termine di "protestantizzazione" più volte indicato da Hungtinton l'autore. Ma innanzitutto bisogna leggerlo questo testo per criticarlo , e non limitarsi a confutare una mia frase virgolettata estratta dal ponderoso volume. Eppoi salti su a criticare il comportamento "poco cattolico" di JFK. Scusa, ma chi sei tu? il Papa, per stabilire chi è un buon cattolico e chi no? E' modo di porsi a dir poco sconcertante.

Tu dici di rifarti ai testi teologici in mancanza di "una voce sola" della Chiesa. Ciascuno cerca le proprie ancore di salvataggio come può e sei padronissimo di farlo. Ma io , in mancanza di linee-guida chiare, preferisco tornare a Cesare (e cioè lo stato) e chiedere di tener fede al mandato elettorale. Se non lo farà, è contro di lui che mi ribellerò.
Viceversa, se lo stato ascolterà le geremiadi di questo o quel vescovo o cardinale che ritengo essere all'insegna di un "buonismo malvagio" (scusa l'ossimoro) allora io sinceramente "secedo" dallo stato stesso non votando più e cercando altre forme di ribelliione o di resistenza. Lo sai o no, che in questo momento le gerarchie vaticane criticano perfino la Ue per le restrizioni sulle ricongiunzioni familiari?
Ma questa è roba da neurodeliri, visto che ormai in talune città come Amsterdam c'è già stato il sorpasso delle etnie nordafricane e non sono pochi gli olandesi che espatriano. E io sinceramente prima di tutto preferisco rimanere coi piedi per terra e combattere con gli strumenti della "civis" e della "polis". Ritorniamo tutti al topic che è meglio.

Anonymous said...

Francamente conosco bene la realtà americana e delle chiese...sperimentata direttamente, per cui del libro citato mi potrebbe importare fino a un certo punto se la realtà lo contraddice. La realtà USA non è solo il libro di Hungtinton.
"protestantizzazione" è un termine generico: lo usava anche Holywar riferito al Cattolicesimo postconciliare, prima del libro di Hungtinton.
Specificamente la Chiesa Cattolica attuale in Eu o Usa ha teorie simili alle bmv, senz'altro, cioè solo parte delle protestanti storiche affogate nel liberalismo teol. indistinto. Delle altre (storicamente più recenti, ma numericamente maggiori)la Chiesa Cattolica non ha nulla, nemmeno la conservazione del dogma come ultima difesa, perchè l'ha già smembrato. Per questo 'Prot.' è un termine vago perchè le scissioni come accenna anche il Sauro, sono trasversali, sia nel Catt. sia nel Prot. come anche nello Stato.
Vedremo come lo usa H. se vuoi, ma c'è un protestantesimo luterano, calvinista, battista, metodista, pentecostale, almeno, e tra questi uno liberal-sinistro e uno destroide, con frutti storici sociali e teologici ben differenti. Quindi un termine come protestantizzazione in genere sarà ben vago. Ho ritenuto accennarne e per la conoscenza diretta del mondo americano, e per la mia famiglia composta anche di sacerdote illustre teologo e pastore. L'esperienza è diretta dal momento che il pastore sta in USA.

Kennedy sarà stato allora un cattolico-modello, cioè santo...ma tradire sistematicamente la moglie di continuo non mi risulta sia un consiglio catechistico cattolico nè pre nè postconciliare.
Poi sai com'è, nell'età del Relativismo, così è se vi pare:)

Entrambi Chiesa e Stato hanno tradito il mandato: alcuni, un po' troppi, nella Chiesa senz'altro. Cesare, lo Stato, la civis e la polis ancora di più da un punto di vista materiale verso gli elettori. Il ricongiungimento familiare non è una novità e ci porterà in breve milioni e milioni di persone a cui donare case, posti di lavoro e pensioni. Cioè il saltare per aria di un sistema statale/economico, e di un sistema di valori e stile di vita, se non è già successo, ma è già incominciato da lontano, visto che abbiamo appena mostrato che c'è anche un'esegesi...falsata da tempo, anche nel mondo ideale, che pensavamo non corruttibile e non comprabile. Figuriamoci allora il Cesare se mantiene le promesse elettorali. Ciao.

Lo PseudoSauro said...

Nessie: a volte capita perfino al sauro di sbagliare :-) Sai che stimo molto S. Huntington (e speriamo cosi' che la finiscano di darmi dell'antisemita). Trovo giusto quasi tutto quello che ho letto dei suoi studi. Unico neo, il trascurare che la liberta' di scelta che hanno gli americani non e' la stessa degli europei. Non vorrei sembrare ripetitivo, ma l'Europa ha persa la guerra... ed ora che anche la Russia e' alle corde - e senza nemmeno piu' la scusa del comunismo - dovrebbe essere chiaro anche ad un imbecille che le regole che valgono in USA non valgono qui. Il detto "la perfida Albione" mica l'ha coniato un cretino. Il mondo si avvia a diventare una specie di Commonwealth (crisi permettendo), e speriamo che la soluzione a questa crisi non sia del tenore di quella scelta per superare la crisi del sistema finanziario del '29.

Josh: il sottoscritto e' per l'appunto figlio di un evangelico-battista, pertanto ha un'ideina di come il cristianesimo sia percepito (e praticato oltreatlantico). Tutto quanto, indipendentemente dalla setta scelta. Gli e' che in USA e' tutto "progressista". Tutto e' permeato del "sogno americano". Se non sei progressista, prima o poi lo diventi per forza, in quanto non hai scelta. Mi correggo: l'unica scelta e' quella di chiudersi in ghetti come i Mormoni e gli Amish. Come vedi... Pero' al di qua dell'Atlantico si conoscevano metodi un po' meno drastici che non l'estromissione dalle rispettive comunita' religiose. Nella CC esiste ancora la scomunica, ma e' sempre stata poco usata. Perche? Ma e' ovvio: il cattolicesimo prevede il sacramento della Confessione... (qualcuno se ne ricorda ancora?). E' la progressiva sparizione di questo sacramento la spia del fatto che qualcosa non funziona piu'. La CC ante Vaticano II era anti-modernista. Ci sara' pure qualche ragione teologica per questo fatto, o vogliamo considerarlo un difetto? In tal caso tanto vale cominciare subito a battezzarsi quando si e' raggiunta la maggiore eta', tanto e' solo questione di tempo. :-)

Nessie said...

Stella: quel che accade in Austria è solo un acconto di quello che accadrà se non chiudono i rubinetti all'immigrazione. Ovvio poi che
nei momenti cruciali di crisi economica i popoli si attacchino soprattutto alle identità.

Josh, sulle conclusioni purtroppo pessimistiche, non posso che concordare. Fossero anche angeli quelli che entrano, come minimo esiste il problema della "rapina sociale" di un welfare che verrà sottratto agli autoctoni. Per inciso: in alcuni comuni delle città liguri i rom percepiscono 800 euro per nucleo familiare. Vi lascio pensare a quanti poveri anziani nostrani sono costretti a campare con 500, quando va bene. Su Kennedy: sarà stato anche fedifrago ma in buona compagnia di tanti altri leader democristianoni di casa nostra che si facevano vedere "devoti" eppoi erano traditori e libertini:-). Qualcuno perfino dedito alle orge.

Sauro è vero. Che siano di destra o di sinistra, il modello emergente nel protestantesimo americano è pur sempre "progressista". Poichè il progresso è parte integrante dell'American Dream. Non oso pensare alle conseguenze che possono catapultarsi qui, nel caso non passi il rifinanziamento statale della loro pesante crisi economica :-(.

Anonymous said...

Domenica sono andato in chiesa,di giovani quasi nessuno,il prete dava l'impressione di essere omosessuale e pronunciava discorsi con voce effemminnata,ho guardato al banco in fondo alla chiesa c'era una copia di ''famiglia cristiana'',sulla copertina un tizio di colore,e il titolo:''l'italia cambia pelle?''.Non l'ho nemmeno aperto ma conoscendo il settimanale sapevo già le viete banalità che avrebbe tirato fuori...mi è venuta tristezza,ho come avuto l'impressione di essere in una istituzione religiosa ''finta''.La chiesa finora non ha fatto altro che cercare di compiacere quell'ala politica di sinistra,che tanto continuerà ad osteggiarla sempre e comunque per principio,invece di interessarsi di difendere tutte quelle categorie politiche e sociali ferocemente discriminate dall'ideologia.Perchè il politically correct stesso E' UNA NUOVA RELIGIONE,e nessuna nuova religione ama quella vecchia da cui si è differenziata.Ora io mi domando se la chiesa vuole predicare la religione vecchia,utilizzando strumenti e metodi della religione ''vecchia''(Savonarola urlava,l'apostolo Giovanni era chiamato Boanerghes ''tonante'',io non dico di mandare tutti all'inferno,però le prediche effemminate e mielose proprio non mi piaciono,non sono ciò di cui questa società ha bisogno),OPPURE SE LA CHIESA HA INTENZIONE DI OMOLOGARSI ALLA RELIGIONE NUOVA,E DIVENTARE UN VEICOLO COME UN ALTRO DELLA DIFFUSIONE DI QUEI VALORI FINTI.E sì perchè si tratta di valori finti,e i giovani lo percepiscono,non sono stupidi,perchè quando vedono che come valore la società mette il buonismo e non la bontà,essi rispondono al buonismo col cinismo.L'intellettuale serbo di cui non ricordo il nome diceva:''addomesticare la realtà con le parole'',ottima espressione,nella nuova religione del politically correct si tenta di cambiare la realtà con le parole...ovvero ci si disinteressa della realtà ma unicamente delle parole.Faccio un esempio,alcuni anni fa ricordo di aver sentito una giornalista sul tg3 sperticarsi in elogi per la nuova dizione corretta ''diversamente abili'',e bisognava sentire come la menava...è così chiamano uno ''diversamente abile'' anzichè disabile e si sentono già santi ma poi delle barriere architettoniche...chi se ne fotte?Chi se ne fotte di fare qualche cosa di concreto...
I giovani riconoscono questa ipocrisia e reagiscono con cinismo e cattiveria,come per esempio quelli che picchiavano il ragazzo down nella scuola a Torino,uno di loro andò alla lavagna e scrisse:''sensibilizziamo culi diversi'',si trattava di una parodia della correttezza politica,sostituendo il buonismo,che sostanzialmente è fatto solo di parole,alla bonta si diseducano tutte le nuove generazioni che riconoscendo la falsità della morale vigente la rigettano completamente rimanendo senza valori.
Non so prendiamo l'america,in America è proibito dire ''negro'' a un negro,e un negro può portarti in tribunale per quello,però poi 9 condannati a morte su 10 sono negri...non importa se è povero,basta chiamarlo afroamericano anzichè negro e tutti sono contenti...questa è corruzione della carità cristiana,imbastardimento della carità cristiana basata sui fatti,sostituendola con un curioso surrogato che invece si accontenta delle parole.A fianco dei poveri ci sono sempre stati i cristiani,non i sinistri che dicono di lottare per loro...

Anonymous said...

L`American dream sta precipitando piu` tragicamente delle torri gemelle, grazie ai politici dormenti da molti anni al governo ed i tycoons senza coscienza a
Wall Street. God bless America!
:-(( Liliana USA

Nessie said...

Simone, se è per questo anche in Italia abbiamo importato dal modello atlantico la correctness del linguaggio e siamo obbligati a dire "neri" (black) invece di "negri", che da noi non era affatto nato come termine dispregiativo.
L'intellettuale serbo a cui fai riferimento è per caso Dragos Kalajic, quello dell'Europa degli Idioti"?
Per quanto riguarda la scuola e il cinismo e bullismo, credo che le cause siano molteplici (la disgregazione della famiglia, la mancata sorveglianzza dei minori, l'incapacità della scuola a essere istituzione formativa-educativa ecc.) . Ma certamente è anche la risposta violenta all'ipocrisia del linguaggio soft e basato sull'eccesso di correttismo.
Dal blog leghista, credo, Casa delle libertà, ho beccato questo post giusto sul tema:
http://lacasadelleliberta.splinder.com/

Nessie said...

Abbiamo sentito, Lil, purtroppo. E da American Dream siamo passati in fretta all' American Nightmare.
God Bless Everybody, visto che ormai con la globalizzazione siamo diventati tutti interdipendenti e incastrati l'un l'altro come scatole cinesi o matriosce russe :-(

Anonymous said...

Nessie, ormai sta diventando un assedio quasi quotidiano, quello da parte del Vaticano, della CEI, curie e prelati vari. Ce n'è anche oggi da parte di Famiglia Cristiana:

Roma, 30 set. (Apcom) - "Non servono a nulla le misure di frontiera, anche le più dure. Calpestare i diritti umani è anche un crudele boomerang": dura condanna di 'Famiglia Cristiana' alle misure governative sull'immigrazione. Dopo le critiche di monsignor Marchetto sulla Radio Vaticana, e di don Nozza sull''Osservatore Romano', anche il settimanale dei Paolini dedica un editoriale alla questione sicurezza e immigrazione.
"Nei confronti degli extracomunitari più che a una politica d'accoglienza e integrazione - scrive il settimanale di don Sciortino - assistiamo oggi a un programma di indesiderabilità che mira all'espulsione. Lo si vede dalla mano pesante nell'impedire i ricongiungimenti familiari o nell'ostacolare le richieste di asilo". "Purtroppo, la 'tendenza è al ribasso', come ha detto monsignor Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per i migranti, che ha criticato la politica verso gli immigrati dell'attuale Governo e dell'Unione europea. Ma, ancora una volta, le sue denunce sono state rispedite al mittente 'per insufficienza di argomenti', addirittura da un ministro 'cattolico' che, senza pudore, ha accusato il cattolicesimo italiano di non avere 'mai avuto storicamente una proposta per combattere la povertà e la fame nel mondo'".

Questo tam tam quotidiano ha uno scopo politico ben preciso: creare dei complessi di colpa e ricattare moralmente i politici cattolici che sono dentro la compagine governativa: una vergogna!
Ciao
Luca

Anonymous said...

La chiesa, pardon...la Chiesa, non è mai stata un corpo unico e non ha quasi mai parlato con una sol voce. Tralasciando tutte le guerre intestine che l'hanno animata per secoli,con Papi e antiPapi possiamo riferinci al periodo dell'introduzione dell'"Ostpolitik" di Papa Giovanni XXIII, poi in seguito sviluppata da PaoloVI attraverso i buoni uffizi del cardinal Casaroli (il grande sponsorizzato del KGB nei due conclavi del 1978), possiamo dicevo datare a questo periodo l'attuale corrente "progressista" che spesso esterna in conflitto con il dettato di Benedetto XVI. Insomma la Chiesa fa politica (come ogni lobby che si rispetti) e quindi ha al suo interno varie correnti. Il suo carisma sugli italiani è ancora notevole, ma non dimentichiamo che l'Italia supercattolica ha voluto divorzio e aborto. Tralasciando le piccole beghe dei pochi preti che deviano dal regolamento interno (i soliti paraculi), la Chiesa, in special modo cattolica, appare abbastanza monolitica riguardo il proprio funzionamento interno, mentre è proprio sulle questioni di applicazione alle dinamiche economice-sociali mondiali che resta confusa, non sembra andare al di la di un vago ecumenismo globale, non ha strategia, progetto, soprattutto in funzione di se stessa. La cosidetta chiesa-islamica che è divisa su tutto al suo interno (persino sulle questioni teologiche) è al contrario monolitica riguardo il suo relazionarsi (progetto) con l'esterno (il mondo). E noi ben sappiamo in cosa consiste questo progetto.

Nessie said...

Luca, ero via in viaggio e ho fatto quasi una settimana a non comprare giornali per non farmi venire il torcibudella. Come ho premesso, questo non è mai stato un blog del genere, "cloro al clero".
Ma questa di Famiglia Cristiana (e gerarchie vaticane varie) la considero una crudeltà e una cattiveria ai danni degli Italiani che già vivono subissati e oberati di cento problemi, nell'insicurezza più totale e in città fortemente degradate in modo peggiorativo. Italiani, dei quali, a quanto pare, sembra che a queste tonache non importi una beata cippa. La verità è che difendono i loro tornaconti è che, detto a bruciapelo, il loro magna-magna, visto che le loro associazioni pullulano di figure professionali che ruotano intorno al problema migratorio.Inoltre non rinunciano certamente a fare lobbying coi politici cattolici del governo, come dici giustamente tu. Ad esempio Maurizio Lupi di CL, che avrà ricevuto non so quante pressioni.

Anonimo, è gradito un nick. Non so quante volte l'ho detto.
Non so nulla di "sotterranei del Vaticano" e per parafrasare la grande Oriana , sono agnostica, se Dio vuole. Lei diceva più aforisticamente e brutalmente "sono atea , se Dio vuole".
Dunque di Casaroli, KGB e intrallazzi vari, non me ne curo e non faccio dietrologie. Posso però dire che è vera la storia della lobby e che non passa quasi giorno dove non rompano. E di brutto. Per questo mi sono decisa a farne un post a muso duro.

Anonymous said...

Come hai già fatto notare nel tuo post purtroppo e spesso le posizioni della Chiesa su questo e altri temi sono contrastanti al punto che quelle del Papa, in un tripudio di dichiarazioni di Cardinali, Vescovi, Monsignori, Organismi Ecclesiastici vari, diventano marginali. Sull'immigrazione e fenomeni annessi tuttavia credo sia prevalente quella comune con la sinistra e con la grande finanza (ora un po' acciaccata per la verità...) non solo dell'ingresso senza limitazioni e controlli ma anche dell'incentivazione a maggiori flussi. Così del resto è fortemente avversato un serio controllo della criminalità spicciola. Questo spiega perchè la voce ufficiale della Chiesa latiti alquanto in fatto di solidarietà e vicinanza alle vittime della suddetta criminalità. Non sono un teologo e non so spiegare da dove derivi ma è evidente che nella Chiesa si considerano le persone, "buone" o "cattive" non per come si comportano ma per la categoria a cui appartengono per cui ad esempio un tossicodipendente o un immigrato o un rapinatore che uccidono una pensionata per rubargli la pensione sono comunque "buoni a prescindere" mentre la pensionata, guardata con diffidenza perchè "ha" la pensione, e quindi nella loro ottica privilegiata e potenzialmente "cattiva", può essere tranquillamente sacrificata e dimenticata.
Poi considerando che l'Islam, come altre religioni, ha le idee molto chiare e un forte senso di identità e di appartenenza, che oltretutto ha i numeri dalla sua parte e che la Chiesa cattolica in prevalenza non aspetta altro che omologarsi e diluirsi nel nuovo Credo politicamente corretto, penso che le prospettive non siano rosee non senza lasciare parte dei fedeli nel più assoluto sbigottimento.
Scarthorse

P.S. in questo contesto va vista l'incredibile mancanza di solidarietà (se non il fastidio e il tentativo di occultamento) di gran parte del mondo cattolico verso le vittime delle persecuzioni anticristiane in India e in altre aree come ad esempio l'Iraq.

Lo PseudoSauro said...

Una nota a margine di cio' che riferisce Stella.

Se in Europa una qualche formazione di destra "rischia" di andare al governo, vuole solo dire che i rispettivi partiti sono gia' stati infiltrati per tempo. Non c'e' proprio alcuna possibilita' "democratica" per la destra: solo la via extraparlamentare. Del resto, basta vedere cio' che e' accaduto da noi.

I motivi sono ovvii: una destra e' _sempre_ fautrice dell'interesse nazionale contro ogni tipo di internazionalismo; sia esso religioso o politico. Ma non si tratta di puro e semplice nazionalismo, isolazionista, tant'e' vero che la passata collaborazione tra i regimi autenticamente di destra, in Europa, fu certo piu' proficua di quella che dovrebbe essere stata instaurata con l'avvento della UE. E non intendo i regimi fascisti, in quanto questi non avevano una marcata identita' di destra, essendo fondamentalmente rivoluzionari e omnicomprensivi per definizione. Nei fascismi c'erano tanto liberali quanto socialisti; nazionalisti come internazionalisti, tutti riuniti in un progetto imperiale.

Paradossalmente, oggi, un autentico regime fascista sarebbe piu' tollerato di quanto non lo sarebbe uno nazionalista puro. Almeno in teoria, in quanto nella pratica qualunque accenno alla sovranita' nazionale viene ormai equiparato al nazismo e immediatamente represso.

Il problema sta tutto nelle parole che veicolano significati adulterati da mezzo secolo di propaganda univoca (alla faccia del pluralismo). Fino a che non sara' possibile rimuovere i veti post IIa GM non si potra' davvero scegliere liberamente tra destra e sinistra. Solo tra piu' varieta' di sinistra con etichette intercambiabili. La dialettica parlamentare e' per definizione un oggetto oscuro anche nelle democrazie piu' antiche. Un'illusione.

Nessie said...

Scart, in effetti se il baccano mediatico quasi quotidiano che riservano alla faccenda dei "migranti" (un termine usato da loro e dall'ONU anche quando trattasi di clandestini in flagranza di reato), lo riservassero alle persecuzioni dei cristiani in Pakistan, nel Darfur e anche tra i copti d'Egitto, sarebbe già una gran bella cosa.
Poi alla fin della fiera, i loro giornali (Avvenire in testa) votano sempre per Prodi & olivetani vari. Un cialtrone che quando c'è stata la jiahd contro il Papa dopo il suo bel discorso a Ratisbona, vigliaccamente non ha mosso manco un dito per difenderlo. E non ne fanno neanche mistero, di averlo votato.
Puntualmente dopo tutte queste esternazioni sulle ricongiunzioni familiari che fanno venire il travaso di bile solo a sentirle, da chi ottengono il plauso a scena aperta? Dal PD, da Rifondazione e da Veltroni. E te pareva...

Sauro, un altro OT, dopo la faccenda dell'elezioni in Austria. Hai sentito di Spike Lee, regista liberal di colore che ha avuto addosso i partigiani dell'ANPI che lo hanno attaccato, per aver fatto un film dove lo spione che ha causato la fucilazione da parte dei tedeschi da parte di alcune vittime italiane, era proprio un partigiano?
Leggi qui:http://www.tocque-ville.it/LinkEsterno.asp?id=260916

Anonymous said...

"Anonimo, è gradito un nick. Non so quante volte l'ho detto."

Escuse moi, ero io il FABS. Ho dimenticato di scriverlo a pie di intervento. Dovrò decidermi a registrarmi prima o poi per risolvere questo inconveniente.

non è per diffidenza,sono solo molto malato di pigrizia.

Anonymous said...

Leggo qs. articolo, che ti segnalo
http://notizie.it.msn.com/approfondimento/articolo.aspx?cp-documentid=9862175
da Apcom e sempre più mi convinco della scriteriatezza dei porporati che continuano a domandare l'arrivo di nuovi immigrati.
In pratica a Mi 5000 senzatetto e altri 85000 lo saranno presto, molti sono italiani, non ce la fanno o a comprare casa o con l'affitto o nessuno dei 2; si nota invece già un certo numero di extracomunitari proprietari di case, e in qualche modo l'avran pure comprata neh..
Quindi tutto questo bisogno pare non l'abbiano, davanti alla rovina economica di non così pochi italiani che pure io incontro spesso nelle mie attività. Come dicevamo, davanti a questo, aggiungiamo anche questo dato in più, i lai cardinalizi sono particolarmente gravi, e slegati dalla realtà, remano contro di noi.

Mi giunge un'altra notizia, che ti dico visto che ne avevamo parlato: presto la Chiesa (Cattolica) organizzerà occasioni di riscoperta della Bibbia, con manifestazioni pubbliche.. peccato che saranno chiamate per l'occasione anche varie star, Bocelli & co, e pare tutta la corte dei miracoli o i loro sostituti odierni come erano al Conc. Vatic. II: cioè atei, filosofi di grido, protestanti batt-met-vald, e si teme anche musulmani ed ebrei, per ora voce di corridoio. Come accennato, del tutto fuori evangelici ADI, più radicali dei preconciliari e lontani da mascherate varie. Ma lo dico come per dire: non bastava il Vat II, l'errore si ripete. E il mondialismo mixato con la dottrina sociale marxizzata rischia di esser lì un'altra volta, dati gli invitati.

Sul fatto che tutti i protestanti siano progressisti, Nessie non ti voglio annoiare, forse abbiamo diverse nozioni del termine 'progressismo', qui un editoriale molto riassunto della destra evangelica americana del nuovo (1 secolo circa)protestantesimo (il che mi fa pur sempre dire, meglio una chiesa pentecostale fondamentalista di una moschea, comunque, come salvaguardia di alcuni punti per l'Occidente)
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7053

@Sauro: Non voglio annoiare Nessie, se ritieni, ci scambiamo le mail tramite la padrona di casa che non ci sommerga con un'onda nel Loch o un colpo di coda:)
La confessione (che mi citi sopra) è un sacramento cattolico che ....riprende o meglio estende un passo dell'Ep. S. Giacomo come sai. A volte nè è stato fatto abuso: intendo un tempo c'erano 'padri spirituali', uno si confessava sì, ma l'atto della confessione implicava pentimento, ravvedimento e soprattutto cambiamento di condotta, non che uno continuasse a vita a far sempre lo stesso peccato, altrimenti questa benedetta santificazione non arrivava mai.
In realtà, nella modernità, nel Cattolicesimo la Confessione è parsa talvolta un po' molto automatica, una specie di lavanderia a gettoni dell'anima, una volta confessato, uno magari rifaceva 'tutto', poi cambiava chiesa e si confessava a un altro che non sa nulla di lui, e si sentiva pure giustificato e perdonato, anche se cadeva in un peccato costante. L'evangelismo non ha questo sacramento perchè parla chiaramente di confessare a Dio, e cambiare condotta (come del resto il NT). Ma nemmeno la confessione cattolica è un sollevare automatico dalla colpa, perchè entrambi gli atteggiamenti implicano un perdono condizionato, a patto che si 'smetta', e il grosso del perdono è lasciato, come ovvio, a Dio stesso. Sui battesimi da adulti sappiamo entrambi. S.Agostino lo riportò all'infanzia, ma nel NT si parla di adulti e consapevoli...
Ho letto il link, quello lunghissimo. Documentato, e per dirla a modo tuo certo per alcuni potrebbe sembrare 'roba da male assoluto, con corollario di bombardamenti umanitari' :)) Non sono d'accordo in quel pezzo solo su alcune conclusioni verso la fine-fine quando si limita troppo il cristianesimo a pura costola dell'ebraismo; infatti avrai notato che molti passi biblici citati anche NT -specie paolini e Apocalisse- nel testo sono 'criticati' non tanto nell'esegesi cristiana (che sarebbe diversissima) ma nell'esegesi ideologica rabbinica-talmudica-politica (con la seconda non sono ovviamente d'accordo nemmeno io). Ciao

Anonymous said...

Sui sacerdoti più o meno porporati, eccoti l'ex presidente della Caritas di Bologna, Don Nicolini, per anni sbilanciato pro questione immigrazione e amicizia con l'islam,
amico di Prodi e collaboratore stretto della moglie, è cascato però come la Signora Longari:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Don-Nicolini:-non-si-e-capito-che-occorre-riflettere-sulla-laicita/1458892

Solo un piccolo caso, per testimoniarti delle posizioni estremamente divergenti in senso alla stessa Chiesa Cattolica, derivate dal Vat.II, e dal lungo Regno di Woytila. Non a caso si parla da anni di 'scisma nascosto' nel Cattolicesimo. La voce sola che anche tu invochi, anche per i nostri interessi, oltre che per alcuni punti di fede direi io, ci sarà solo se avverrà lo scisma, o...anche se pare grottesco, aspetteremo la scomparsa della generazione di preti sinistri e antifascisti filoislamici e filoprodiveltroni e simili.

Nessie said...

Grazie Josh. Proprio oggi vi si aggiunge una notiziola sul Tettamanzi (fonte Corriere) che si rivolge alla cosiddetta "comunità islamica" milanese dicendo loro che "la difesa della famiglia ci unisce". Come vedi più sopra ho cambiato argomento (o meglio post) per non farmi venire il travaso di bile. Quale famiglia? Quella dove si pestano a sangue moglie e figli se non si alzano al mattino alle 5 a pregare per Allah? Quella poligama di più mogli e più figli avuto in giro qua e là alla beduina? quella delle "spose bambine"? ci vuole il ricovero coatto al Niguarda per Tettamanzi. Così vado al piano di sopra per un nuovo travaso: quello nei confronti dei terroristi che fanno vignette minacciose. :-(


Ecco bravi, tu e il Sauro scrivetevi pure personalmente sui Protestanti. Io per progressismo intendo anche lo spirito del capitalismo di cui parla Weber nel famoso saggio L'etica protestante e la nascita del capitalismo. Ma questa è altra storia. Ognuno in materia di gerarchie ecclesiali è bene che badi innanzitutto a casa propria. Mi bastano e mi avanzano gli esempi che abbiamo qui a disposizione (compresi i sacerdoti pro-gay e pro eutanasia di cui abbiamo un bel campionario).