La trama delle lucciole  ricordi
 sul mar di Nervi, mia dolcezza  prima?
 (trasognato paese dove fui
 ieri e che già non riconosce il  cuore).
  
 Forse. Ma il gesto che ti incise  dentro
 io non ricordo; e stillano in me  dolce
 parole che non sai d'aver  dette.
  
 Estrema delusione degli amanti  !
 invano mescolarono le loro  vite
 s'anche il bene superstite, i  ricordi
 son mani che non giungono a  toccarsi.
  
 Ognuno resta con la sua  perduta
 felicità, un po' stupito e  solo,
 pel mondo vuoto di  significato.
 Miele segreto di chi  s'alimenta;
 fin che sino il ricorso ne  consuma
 e tutto è come non fosse  stato.
  
 Oh come poca cosa quel che fu
 da quello che non fu divide!
                                        Meno
 che la scia della nave acqua da  acqua.
  
                                                       Camillo Sbarbaro - da Versi a Dina
  
  
 Nessun commento. Nessuno di  quelli tipici dei nostri insegnanti quando riuscivano a   spezzarci la magia e l'incanto di una poesia, in modo che questa a poco a  poco sparisse, si estinguesse. I poeti hanno il dono di far prevalere  "lo stupore" su quell'eccesso di  concettualizzazione e su  quella tendenza a teorizzare su tutto  che con Internet (di concerto con altri media) ha  raggiunto livelli mai toccati prima. E mi chiedo se è ancora possibile  lasciar spazio al lampo della sopresa, per evitare - come scrive acutamente  Raffaele La Capria nel suo elzeviro sul Corriere (Corpo a corpo con  l'astrazione) -  che idee e concetti si stacchino da terra e volino  tra le nubi come palloncini cui s'è spezzato il filo.   Ma intanto, improvvisamente, le  stagioni si avvicendano, e l'estate,  "stagione estrema" che  "dà oro ai più vasti  sogni", è qui... (Nessie)