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19 November 2012

Un Nemico di nome Europa



I soprusi, le angherie e gli altolà di Bruxelles nei confronti degli stati-membri (e in particolare dei paesi mediterranei tra i quali il nostro) sono così tanti, che in questi anni è impossibile contarli. Per Bruxelles infatti gli stati della Ue sono dei vassalli che devono cedere sempre più sovranità e quando questo non avviene fioccano multe, sanzioni da capogiro e nuovi pretesti per nuovi indebitamenti che incaprettano i popoli. Per giorni e giorni il fondo comunitario per le catastrofi ambientali è stato tenuto in ostaggio dal Parlamento Europeo. Come è noto i rappresentanti di Olanda, Finlandia, Svezia, Germania e Gran Bretagna, si erano opposti allo sblocco dei finanziamenti, per "esigenze di bilancio comunitario". Aiutare una zona in difficoltà devastata da una calamità naturale, dovrebbe essere la madre di tutte le preoccupazioni di una comunità di stati, ma così non è. La verità è un'altra: si vuole approfittare delle catastrofi e delle calamità naturali per mostrare chi conta di più, chi conta di meno, e chi non conta un bel nulla. E la Ue lungi dal creare legami e vincoli fraterni tra popoli, crea invece una competitività cannibalesca e spietata. Qualsiasi richiesta d’aiuto, o di finanziamento, verrà sempre più  utilizzata come strumento di ricatto dai governanti che si riuniscono a Bruxelles in un osceno estenuante giuoco di "contrattazioni".
Ida Magli che ormai è da considerarsi una Madre Nobile contraria da almeno 15 anni alla Ue di Maastricht (il suo saggio "Contro l'Europa" risale addirittura al 1998) scrive nel suo articolo La Solidarietà della Ue :
 Indispensabile a questo punto fermarsi un momento a riflettere sui rapporti psicologici e affettivi presenti fra i vari paesi dell’Ue e che questo episodio mette in luce forse meglio che non le numerose occasioni precedenti proprio perché un terremoto non è colpa di nessuno e provoca in chi lo subisce un trauma, una perdita di sicurezza e di speranza che va molto oltre all’effettiva perdita materiale. Esistono infatti specifici studi dedicati all’antropologia delle catastrofi, e quelli sui terremoti sono i più indicativi sotto questo aspetto.L’imprevedibilità di una natura considerata fino a quel momento massimo e indispensabile sostegno per la vita, il venir meno del terreno sul quale si appoggiavano i piedi, la scomparsa dei punti di riferimento quotidiani, dal paesaggio più lontano al tetto della casa vicina e al campanile della chiesa che era lì prima che nascessimo e che non ha mai mancato di presenziare alle tappe più commoventi della vita del paese. Tutto insomma ciò che è denso di significato per l’uomo può sparire, e sparisce in pochi secondi e ci dice con forza quanto siamo deboli, malgrado il nostro lavorare, costruire, studiare, pensare, cantare, pregare, amare. Non essere solidali con chi ha subìto un terremoto significa che non si è fratelli, che non si appartiene alla stessa umanità.
Come mai, dunque, tanta aridità, tanta durezza verso i terremotati italiani? Da parte di paesi poi che sicuramente non sono poveri e che rifiutano di contribuire a una cifra piccolissima in rapporto ai bilanci Ue, bilanci cui pure l’Italia partecipa, comprese le nuove orribili e mastodontiche torri che la Bce ha preteso per i suoi uffici e che sono costate diversi miliardi. Ebbene i nostri politici debbono prendere atto del fatto che l’unificazione europea è un progetto fallito.

Ed ecco un altro  lampante esempio recente, relativo alla Spagna, di un'Europa matrigna e nemica dei popoli, prelevato dal blog Crisis, what crisis? .

Come è noto ci sono 400 mila famiglie spagnole sbattute in mezzo alla strada dalle banche perché non riescono più a pagare il mutuo, storie che avevamo già visto accadere in Argentina e negli Stati Uniti nel 2008-2010. Ma il governo spagnolo ha intenzione di non lasciar cadere i propri cittadini nel buco nero dell’indigenza e del dormire in macchina, e così ecco il felice provvedimento.

Il governo ha annunciato inoltre la creazione di un fondo sociale di abitazioni – immobili pignorati dalle banche per insolvenza – da affittare a prezzi bassi per cittadini senza fissa dimora. Ma subito dopo l’annuncio è arrivato l’altolà da Bruxelles: per qualsiasi nuova regolamentazione nel settore finanziario bisogna consultare i tecnici della Commissione e la Banca centrale europea.
Non appena gli avvoltoi si sono accorti che in uno dei Paesi controllati si sta disobbedendo, ovvero prendendo provvedimenti che tamponano l’impoverimento generalizzato della popolazione, ecco arrivare l’altolà. Oltretutto lo stop ha anche poco senso nel difendere gli interessi delle banche, visto che gli appartamenti pignorati restano chiusi e invenduti perché non li compra nessuno.
E’ un intervento volto quindi esclusivamente a schiacciare la sovranità della Spagna, e la capacità del suo governo di difendere i cittadini dalla completa disperazione.


Mi pare possano bastare solo questi due esempi per confermare appieno lo spirito di quel disprezzo arrogante e borioso dell'eurocrate Jacques Attali quando ebbe a dire : «Ma cosa crede, la plebaglia europea, che l'euro l'abbiamo creato per la loro felicità?».


Poi per chi volesse deliziarsi a enumerare le molteplici vessazioni europee nel nostro quotidiano legga  il mio  "Ce lo chiede l'Europa". La "plebaglia" ringrazia.

31 comments:

Huxley said...

Ciao Nessie, ecco l'analisi fatta da Steen Jakobsen, Chief Economist di Saxo Bank. Un pò lunga ma utile per capire da che razza di freddi, impersonali,cinici e bastardi S.O.B. è costituita l'elites dei puzzoni che ci governa.
Per ragioni di spazio la devo spezzare in più post.
"
La crisi economica è necessaria (per avere cambiamenti positivi)

La mente umana non accetta facilmente i cambiamenti. Siamo programmati per stare al sicuro all'interno di una scatola e per evitare i confronti. Questo è uno dei motivi per cui una crisi non è soltanto una cosa positiva, ma anche assolutamente necessaria. Se valutiamo la situazione in Europa e negli USA, l'unico modo per ottenere un mandato per il cambiamento è attraverso la crisi, in cui le azioni non sono guidate da un desiderio, ma da un profondo bisogno di cambiamento.
Paradossalmente, durante la crisi siamo più efficienti, lavoriamo di più, innoviamo di più e siamo maggiormente capaci di ottenere performance positive seguendo il concetto "meno è più". Dall'altra parte, in periodi di crescita, ricchezza e successo personale non siamo in grado di rischiare e prendiamo decisioni totalmente sbagliate.
Queste regole, banali eppure vere, si applicano all'Europa meridionale e alle sfide che oggi deve affrontare. Grecia, Spagna, e Portogallo sono democrazie giovani, nate tra il 1973 e il 1975 a seguito di dittature. Adesso stanno passando dall'adolescenza alla maturità. Con questo cambiamento arrivano le responsabilità. Qu ando si è giovani e liberi, tutto si basa sui bisogni individuali - i bambini e i giovani hanno per natura le personalità più egocentriche.
Con l'arrivo della maturità è necessario iniziare a mostrare responsabilità e pianificare la propria vita da adulto. Vedo i paesi Club Med come un gruppo di giovani talentuosi che non hanno mai raggiunto realmente il proprio potenziale e come un gruppo che ha bisogno di capire che i giorni in cui puoi bere tutta la notte ed essere fresco il giorno dopo sono finiti. Il Club Med ha bisogno di trovare il proprio mandato per il cambiamento. La disoccupazione giovanile e il settore pubblico troppo pieno (sia in termini di numeri che di ammontare dei salari) stanno dirottando il denaro dedicato agli investimenti e all'iniziativa privata.

Huxley said...

Le cose sono andate bene, troppo bene, dal 1999, quando è stato introdotto l'Euro, fino al 2008, quando è iniziata la crisi. I paesi Club Med hanno cavalcato il "rating creditizio tedesco" a basso costo. Questo significa tassi di finanziamento virtualmente bassi per questi governi con spese pubbliche eccessive, che potevano anche permettersi incentivi, dal momento che le loro posizioni fiscali erano relativamente sicure (ed economiche) nella parte iniziale di questa flessione. Nel frattempo, i principali investitori nel debito di quei paesi - banche e fondi pensione - avevano moltissimo denaro per ammortizzare l'impatto di tassi di finanziamento sempre più alti.
Adesso, dopo cinque anni di crisi globale, i Club Med (e molti altri governi) non possono espandere oltre lo stimolo fiscale, poiché hanno speso troppo negli ultimi anni. È qui che la crisi si dimostra utile. Una volta che il motore dell'economia è partito, c'è bisogno di un cambiamento in cui la micro economia prenda il posto della macro economia e inizi a creare le basi per il successo delle PMI. Qualunque paese con crescita di lungo periodo e un'economia di successo è stato costruito grazie alle PMI e il loro access o al credito. Risolviamo questo problema e abbiamo fatto due passi avanti nella giusta direzione.
Io vedo la crisi come un incendio in una foresta, che brucia i vecchi alberi, fertilizza il terreno e fa ripartire la natura.
Ciò di cui l'Europa ha bisogno è un vero mandato per il cambiamento. Ma, come sappiamo dalla storia, i politici continueranno a spostarsi dal diniego alla protesta ancora al diniego, in un ciclo senza fine - finchè la crisi non sarà abbastanza grande da forzare il mandato per il cambiamento.
Una crisi è almeno per il 50% una crisi mentale. Se qualcuno ha la visione e il carattere per spingere verso cambiamenti positivi, allora la soluzione diventa relativamente semplice, perché la mente umana ama essere parte di qualcosa di successo. È necessario comprendere la crisi in arrivo, ma anche realizzare che, per uscirne, è importante impegnarsi con sé stessi, con l'azienda e con il paese per essere parte della soluzione. Qui sta l'anello debole: la disposizione individuale al cambiamento.
"
Osservazioni:
- E' la stessa elite di puzzoni che ha incoraggiato e fomentato la politica del credito facile, almeno fino a quando è stato per loro conveniente.
- Facile parlare di incendi quando sono gli altri a bruciare, nel momento in cui il sistema creditizio doveva fallire ecco che i puzzoni sono corsi dai loro complici politici per farsi salvare, con soldi dei contribuenti.
- "La ripresa è dentro di noi" magica frase rilanciata poco tempo fa dal nostro amatissimo leader, che casuale coincidenza.

Questa è l'elite che governa l'europa (attraverso i suoi ottusi sicari tecnici).

Nessie said...

Huxley, dove hai trovato questo genio della Saxo Bank? voglio dire, in quale link o sito? Non ti ho risposto subito perché le affermazioni di questo sicario, mi hanno fatto venire il torcibudella e avrei aperto solo il dizionario delle parolacce.
Pur nelle sue aberrazioni ("la mente umana non acetta facilmente i cambiamenti, ragion per cui provvedono loro) il succo del suo ragionamento (se così può chiamarsi) non si discosta molto dal filmato in cui Monti all'Infedele di Lerner dichiara che l'Europa ha bisogno di "crisi, di gravi crisi".

Poi vedo che questo farabutto (altro nome non saprei trovargli) ha compiuto un salto di qualità, da PIGS, ci chiama "Club Med". Come dire che siamo eternamente in vacanza in qualche resort a sperperare quattrini, razza di mentecatto!

"Queste regole, banali eppure vere, si applicano all'Europa meridionale e alle sfide che oggi deve affrontare. Grecia, Spagna, e Portogallo sono democrazie giovani, nate tra il 1973 e il 1975 a seguito di dittature. Adesso stanno passando dall'adolescenza alla maturità. Con questo cambiamento arrivano le responsabilità. Qu ando si è giovani e liberi, tutto si basa sui bisogni individuali - i bambini e i giovani hanno per natura le personalità più egocentriche"

Uhmmm.... e fa pure il fine pissicologo. L'analisi non sta in piedi, perché questo demente dovrebbe spiegarci allora come mai che i "suoi incendi della foresta" (come lui chiama la crisi) hanno attecchito anche in Islanda, Irlanda e noi che la democrazia l'avevamo non solo dal dopoguerra, ma anche prima del ventennio a Regno Unificato.
E il perché è molto semplice: perché i delinquenti incendiari sono LORO. Lo vedi quel cappio che penzola e al quale vorrebbero mettere i popoli?

Beh, mi auguro che presto contenga i loro colli con camicie griffate. E che crepino impiccati dalla loro avidità.

Anonymous said...

Come gli Attali e i Delors hanno ingannato e messo al capestro "la plebaglia europea":


http://www.libreidee.org/2012/04/noi-plebaglia-europea-ingannata-dai-trattati-capestro/

zeta

Nessie said...

Una meraviglia: l'ho vista la faccia da satanasso di Attali. Roba da tenere le trecce d' aglio e i peperoni rossi fuori dalla porta. E questi sarebbero i padri nobili della trappola per topi avvelenata in cui ci hanno cacciato dentro con la forza? Grazie x il link

Anonymous said...

Secondo me,la soluzione per chi possa permetterselo o ne abbia le possibilità,sarebbe quella di andarsene via di qua,subito.Io se potessi,starei alla larga da tutti i paesi dell'UE e dagli Stati Uniti.Se a qualcuno interessasse esiste un sito che aiuta gli italiani in queste cose www.passaportoperlavita.it Personalmente però non lo conosco,ne ho soltanto sentito parlare bene in altri blogs che a volte seguo.
Metal

Nessie said...

Non dici mica bazzecole Metal. Ma la verità è che quei paesi che "per il momento" se la passano bene, rientrano pur sempre "nell'economia d'arcipelago". E cioè in quell'economia globalizzata "liquida" dove, per il momento ti lasciano stare, ma prima o poi viene anche il loro turno. In altre parole, quando c'è l'atollo che viene su, vuol dire che ce n'è un altro che sprofonda.

E' così che funziona, non so se sono stata chiara. Comunque se non erro, quel sito passaportoperlavita, me l'ha già indicato Huxley che è uno specialista nel settore :-)

johnny doe said...

Mi vien da dire che più che matrigna,questa europa è una madre degenerata,una zoccola da taverna...per il resto io sceglierei la Svizzera

Nessie said...

Anch'io, se i nostri stipendi e le nostre pensioni fossero adeguate a quelle elvetiche.

Lo PseudoSauro said...



Insomma: la civilta' europea nasce con la "democrazia". Prima non e' successo niente di rilevante. Questo e' l'assunto da cui parte qualunque ragionamento su crisi e opportunita'.

E' un assunto ideologico: indiscutibile, cosi' come sono inevitabili tutti i fenomeni annessi e connessi. Cioe': la "democrazia" non e' per nulla democratica. E' solo una definizione che abbisogna sempre di essere illustrata, come un'opera astratta.

Nemmeno Luigi XVI si sarebbe mai sognato di usare gli argomenti del sig. Attali. Qual'e' la fonte della legittimita del potere di questa gente ? Da dove nasce la loro protervia ?

Chi e' cresciuto nel mito della rivoluzione francese dovrebbe accettare volentieri la soluzione di mons Gullotin. Dopotutto e' ancora un metodo piu' umano di tanti altri. Umano e filologico, per gli amanti del genere.

Allora "a' la lanterne" tutti quanti e non parliamone piu', che di prendere calci in culo da emeriti sconosciuti ci siamo un po' rotti le palle. E diamogli i Diritti umani che piacciono loro cosi' tanto.

Anonymous said...

italia e spagna nel ciclone dei derivati usa
http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/11/20/GEOFINANZA-Italia-e-Spagna-nel-ciclone-dei-derivati-Usa/339586/
usa 2013
http://ilporticodipinto.it/content/geab-69-comunicato-pubblico
icr

Nessie said...

Sauro, al tuo Guillotin mancava una i, si vede che la lanterna non ha abbastanza rischiarato :-).

Per il resto perfino i santi dicevano che far fuori i tiranni non è peccato. Ed è perfettamente vero che nemmeno le monarchie "assolute" avrebbero mai osato far eproclami "razzisti" contro il popolo come quelle di Attali.
Per inciso, è anche uno che dice che ci vorrebbe il beverone letale per gli anziani. Se è così, data la sua non più verde età, prosit!

Nessie said...

Letto i links, grazie "irc" (che razza di nick che ti sei scelto) ! :-)

Anonymous said...

Un lobbista della Shell a capo della Coalizione nazionale siriana
http://aurorasito.wordpress.com/2012/11/20/un-lobbista-della-shell-a-capo-della-coalizione-nazionale-siriana/
Israele contro Hamas: Teatro Mortale
http://aurorasito.wordpress.com/2012/11/19/israele-contro-hamas-teatro-mortale/
Rivoluzioni colorate: E' il turno dell'Argentina?
http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=8548
(facciamo) marco13

Nessie said...

Letto quello dell'Argentina, preoccupante. Ora leggo anche gli altri.
arc è meglio di irc :-)

Anonymous said...

fin dai tempi di "piombo fuso" (ed oltre) una delle figure più vergognose del "giornalismo" italiota:
ma è Rai o la voce di Netanyahu?
http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=36126&typeb=0&Pagliara-ma-e-Rai-o-la-voce-di-Netanyahu-
sic

Nessie said...

Sì la faccenda di Gaza è un lager a cielo aperto e ci sono palesi violazioni di diritti umani, visto che è uan carneficina di bambini, ma per favore mandatemi degli argomenti in topic. Questa non è una buca delle lettere.

roby said...

Qui da noi si dorme e non ci si rende conto che quel che succede in Spagna con le case (l'articolo de Il Mundo) può toccare anche a noi con capanni industriali, capanni agricoli dopo il saldo dell' IMU. Poi anche a tanti pensionati che magari hanno la casa ma non i soldi per pagare tasse e consumi. Questa Ue mette il becco nella moratoria (due anni) data al governo spagnolo a tanti poveri disperati semplicemente perché vuole umiliare gli stati e far vedere che ormai non contano più un tubo.

SILVIO said...

Esaustiva e sferzante la galleria di citazioni raccolte da Nessie su “Ce lo chiede l'Europa”.

Ce lo chiede l'Europa. Già. Così dicono i politici attuali, che sono i mentitori di 1° livello, laureati con 110 e frode + il bacio accademico di Giuda. (...Che l'inferno li inghiotta al più presto!).

Se invece - facendo finta di abbozzare – provassimo a domandare ai soloni della geo- strategia : « Ma chi, in Europa, ce lo chiede ?».

« GERMANIA e FRANCIA », risponderebbero in coro quei mentitori di 2° livello (in agguato sulle seconde linee della menzogna per indottrinare chi non avesse dato credito alla precedente versione manipolativa).

« Germania e Francia ? E perché ? », obietteremmo allora noi.

Loro risposta: « Perché - anche se talora fan finta di litigare – son culo e camicia sin dalla stipula del Trattato dell'Eliseo del 22 gennaio 1963, a firma del cancelliere tedesco Adenauer e del presidente francese Charles de Gaulle. Sappiate che il baricentro dell'UE è costituito dall'asse franco-tedesco.
Il che ha obbligato gli altri Stati europei a fungere da satelliti ed ha relegato ai margini l'antica influenza del Regno Unito.
Difatti, non sono un mistero le consultazioni settimanali tra Francia e Germania per decidere sulle sorti del nostro Continente, ritornato ad essere la copia-carbone dell'Europa carolingia.
In conclusione, quel che conta per loro è unicamente il potenziamento dei rispettivi PIL nazionali, che assommano complessivamente a circa 5.300 miliardi di dollari ...
.

Bugia spudorata è la prima versione. Bugia bizantina è la seconda versione.
E due bugie non fan mai verità.
A sputtanare quegli impostori provvede Richard Gardner (influente membro del CFR nonché amico carissimo di Giorgio Napolitano, frequentatore anche lui di tale consorteria) che, nell'articolo “The Hard Road to World Order” , (pubblicato nell'aprile 1974 sulla rivista “Foreign Affairs”)
http://www.foreignaffairs.com/articles/24506/richard-n-gardner/the-hard-road-to-world-order
affermò senza fronzoli che la creazione dell'UE rappresenta una delle tappe intermedie della dura strada verso il Nuovo Ordine Mondiale.
E di “Nuovo Ordine Mondiale” parlò anche Giorgio Napolitano nell'omelia presidenziale a reti televisive riunite del 31 dicembre 2006, rivolta a tutti gli italiani che banchettavano in attesa del Capodanno.

Questa è la cruda verità. Resterebbe da spiegare che significa “Nuovo Ordine Mondiale” ma ciò significherebbe entrare in OT.

Nessie said...

Roby, in sintesi la faccenda è proprio così come dici. Ogni mossa anche minima, ogni provvedimento tampone, ogni boccata d'ossigeno come prorogare gli sfratti dalle abitazioni per due anni in Spagna, è vista dai nostri oppressori di Bruxelles, come una mossa "antieuropea", in quanto ritenuta nazionale. Ci vogliono barboni, nomadi in roulotte o buttati lì a dormire nei cartoni come le homeless city degli Usa.

Qui il citato link riferito a El MUndo, giornale che come saprai in Spagna è da considerarsi l'omologo del nostro Corriere :

http://www.elmundo.es/elmundo/2012/11/15/espana/1352981494.html

Nessie said...

Ciao Silvio,
quel mio post "Ce lo chiede l'Europa" era del 2010. A qualcuno parve esagerato, ma ora le cose stanno degenerando rapidamente e ineluttabilmente in maniera anche peggiore.

Non mi è chiaro questo tuo passaggio: "Bugia spudorata è la prima versione. Bugia bizantina è la seconda versione.
E due bugie non fan mai verità".

Mi pare che quel corsivo che hai messo sia tutta un'unica Bugia e pertanto, non ne vedo due.

E' evidente poi che la Ue, nell'ambito della geopolitica e geostrategia, sia un pezzo consistente di quel NWO, di cui Napolitano stesso non perde mai occasione di decantarne la "bontà" e la "giustizia". Ricordo bene il discorso che citi di Capodanno del 2006; ma da allora, lo fa constantemente anche in altre occasioni. E non si ferma...

Anonymous said...

disegno politico di spogliazione, espropriazione e schiavizzazione degli esseri umani
http://www.ilcrivello.altervista.org/crisi_rivolte_2012.htm
"rivoluzioni" S.p.A.
http://www.vocidallastrada.com/2012/11/primavere-arabe-e-rivoluzioni-spa.html#more
m13

SILVIO said...

@@ Nessie

Salvo mia errata interpretazione, la bugia, prima versione vuol far credere ai boccaloni da “Bar dello Sport” che la privazione della sovranità nazionale e la macelleria sociale sono sacrifici indispensabili richiesti dall'Europa tutta per raggiungere insieme il “radioso sol dell'avvenir” (sic!).

La bugia, seconda versione accredita invece il postulato (farlocco) che a spadroneggiare in Europa siano oggi due Stati nazionali – cioè Germania e Francia - accordatisi per ridar vita ai loro privilegi e predominio dell'Europa carolingia.

Potrei sbagliare ma mi sembrano due menzogne di diversa sostanza. O no?

Nessie said...

No non sbagli. Ma sono personalmente convinta che gratta gratta non si tratti di due bugie "distinte" e separate, ma di due facce di una stessa bugia.
In ogni caso, quella della diarchia franco-tedesca mi pare il solito pretesto per mettere i popoli gli uni contro gli altri. Questi geniacci dimenticano di specificare che la bancocrazia opprimerà sia il popolo tedesco che quello francese e prima o poi manderà in cancrena anche la loro economia, sebbene per il momento in pole position ci siamo noi.

SILVIO said...

Totalmente d'accordo, Nessie.

Trattasi di bugia Giano-bifronte, finalizzata allo smantellamento degli Stati nazionali, istituiti col Trattato di Westfalia del 1644/1648.

Tutti gli Stati nazionali sarebbero destinati a scomparire.

Non solo Francia e Germania ma anche la Svizzera (che nacque grazie al trattato di Westfalia) e , financo, Israele a cui Kissinger profetizza l'esistenza sino al 2023 e non oltre.
file:///media/FLASH%20DRIVE_/PressTV%20-%20Kissinger,%20comunit%C3%A0%20di%20intelligence%20degli%20Stati%20Uniti%20approva%20%20mondo%20senza%20Israele%20.html

Nessie said...

Silvio ho provato e riprovato ad aprire quel tuo link anche copiaincollandolo ma non mi riesce e non risulta attivo.

Marco, grazie interessante in particolare il primo con la guerra delle due Cristine.

SILVIO said...


Leggo adesso il tuo post circa il link che non si apre, Nessie.

È sconcertante: io ci sono subito riuscito col solito browser, Google Chrome ultima versione.

Comunque te lo rimando:

file:///media/FLASH%20DRIVE_/PressTV%20-%20Kissinger,%20comunit%C3%A0%20di%20intelligence%20degli%20Stati%20Uniti%20approva%20%20mondo%20senza%20Israele%20.html

Qualora non funzionasse, ti fornisco il link alternativo del New York Post:

http://www.nypost.com/p/pagesix/cindy_adams/no_more_israel_h4kjPIab5EtBjAxsWoFYoO

Ciao.
SILVIO

Nessie said...

Grazie Silvio, ora si apre. E' la mia versione di google con explorer che fa i capricci. Poi quando vado in chrome allora si visualizza :-).

Conoscevo quell'affermazione di Kissinger.

SILVIO said...

Non tutti i tedeschi sono simili all'ottuso Martin Schulz ed ai suoi “compagni di merende” che scrivono su “Der Spiegel”.

Ad esempio, non lo è di certo il saggista Hans Magnus Enzensberger (autore del polemico pamphlet “Bruxelles, il mostro gentile”).

Egli fa parte di un'ampia area di intellettuali dei Paesi del Nord Europa che bersaglia di critiche l'élite–voodoo dell'UE, responsabile della demolizione sistematica di buona parte dell'economia europea.

Tali critiche incominciano a far breccia nelle alte sfere al punto che si incomincia a parlare non più di “un'Europa dell'austerity” ma di “un'Europa degli incentivi per la crescita”, cestinando per sempre l'energia nucleare sia per i costi di gestione e di manutenzione divenuti ormai altissimi e insopportabili sia per i gravi rischi inerenti alla salute ed all'incolumità dei cittadini.

Nel contempo, è emersa la volontà politica di porre un freno alla libera circolazione delle persone provenienti dai Balcani (soprattutto, rom), dalla Romania e dalla Bulgaria.

Bidone elettorale in vista delle prossime elezioni europee?.
Può darsi ma intanto il barometro politico odierno segna tali svolte.

Nel prossimo post darò testimonianza del pensiero di Enzensberger pubblicando un'estratto dell'articolo "L'esproprio della Democrazia" apparso sulla rivista “Der Hauptstadtbrief”, molto letta in Germania da chi conta nel mondo della politica e degli affari.

SILVIO said...

Come promesso, invio un estratto dell'articolo ”L'esproprio della Democrazia”, scritto da Hans Magnus Enzensberger e pubblicato dalla rivista “Der Hauptstadtbrief".

L'esproprio della Democrazia
«... A quanto pare nessuno (o quasi) si rende conto che da qualche tempo i Paesi Europei non sono più guidati da istituzioni che godono di legittimità democratica, ma da una sfilza di acronimi che le hanno sostituite: EFSF, ESM, Bce , Abe, Fmi e cosi via, togliendo ogni potere ai cittadini che però non cederanno senza opporre resistenza....

Tutti questi organismi hanno la caratteristica comune di non figurare nella Costituzione di alcuno Stato e di non associare gli elettori ai loro processi decisionali...Questa spoliazione si compie nella massima discrezione. Tutto si svolge silenziosamente dietro porte chiuse.

L'abolizione dello Stato di Diritto diventa evidente nel trattato dello Esm (Meccanismo Europeo di Stabilità) ove le decisioni dei pesi massimi delle "Società di salvataggio" prendono immediatamente effetto nel Diritto internazionale e non sono sottoposti all'approvazione dei Parlamenti Nazionali (come spesso succedeva sotto i vecchi regimi coloniali).

Senza doverne render conto all'opinione pubblica, si nominano "Governatori" che sono tenuti al segreto e che sono dispensati da qualunque controllo giudiziario ( articoli 32 e 35 del trattato che istituisce l'ESM).

Questa è roba da Codice d'onore della mafia e della camorra !

La spoliazione politica del cittadino è accompagnata dalla sua spoliazione economica a mezzo dell'euro, moneta inventata senza tener conto della realtà dei singoli Paesi europei e frutto di accordi sottobanco....

Oggi, invece di riconoscere e correggere le malformazioni congenite, il "regime dei salvatori" insiste sulla necessità di seguire ad ogni costo la tabella di marcia prestabilita ripetendo lo stupido slogan "Se l'euro affonda, affonda anche l'Europa"...

Proclamare in continuazione che non abbiamo "altra scelta" significa negare il rischio di rivolte provocate dall'accentuarsi delle disparità tra gli Stati membri dell'Unione, che causa la divisione al posto dell'integrazione nonché il risentimento, l'animosità e i rimproveri reciproci al posto della concertazione..

Se va avanti così, a nulla serviranno le metafore ( Esm, bazooka, Grande Berta, eurobond, Unione di Bilancio, Unione Bancaria, mutualizzazione del Debito, ecc. ecc.) utilizzate dalla classe politica per calmare gli animi perché i Popoli riempiranno le piazze ribellandosi a tali ingiustizie...».

Nessie said...

Grazie Silvio, per il tuo impegno nell'informarci di voci dissidenti. Lo avessimo noi in Italia un intellettuale del calibro di Hans Magnus Enzensberger!
E invece chi abbiamo? dei pagliacci al soldo del cupo Bottegone nel migliore dei casi. O dei pennivendoli legati a gruppi editoriali direttamente sussidiati dalle banche. Anzi, a guardar bene fanno parte dello stesso "pacchetto".

Per non dire del nostro cinema un tempo glorioso, immaginifico e in grado di competere a livello internazionale con altri cineasti, e ora invece sprofondato in un degrado ineguagliabile.

Ma Enzensberger è anche editore e questo è un ottimo passo per avere più libertà di esprimersi.