Questo blog nacque nell'ormai lontano 2005 proprio in opposizione alla Ue e alle sue politiche. Quando lo misi in piedi, l'argomento-clou era l'immigrazione fuori controllo, il piano Kalergi e la sostituzione etnica, piano di sostituzione ribadita anche dall'ONU, col nome di Replacement Migration. Poi nacquero critiche all'eurozona e al sistema del ricatti sullo spread, ai golpe tecnici prima in Grecia, poi in Italia. Nel 2020 la "pandemia" nata nel cuore dell'Europa coi suoi ricatti vaccinali, con l'Ema madre europea della nostra Aifa (Agenzia del Farmaco italiana), mise nel mirino il nostro paese.
Ma intanto giugno e la data delle elezioni è vicino. Perché dovrei recarmi alle urne per una Europa che ci ha trattato in modo tanto crudele e disumano da pretendere l'invio di armi per una guerra che nessun italiano vuole? Non solo, ma ora si arriva anche a parlare di coscrizione obbligatoria, perché di ucraini che vogliono combattere per una causa nella quale non credono, non ce ne sono più. Non dimentico neppure che come tutte le dittature (seppure soft e camuffate da democrazia elettorale) anche quella europea ha avuto (e ha) i suoi martiri, che forse sono stati dimenticati dai più, ma non dalla sottoscritta. Jorg Haider venne fatto fuori nel 2008 durante un misterioso incidente d'auto, perché il suo partito che uscì vittorioso dalle elezioni, praticava una politica autonomista e di indipendenza dell'Austria senza voler sottostare ai diktat eurocratici. Pim Fortuyn l'olandese che non voleva immigrazione di massa nel suo piccolo paese del quale era strenuo difensore (morì assassinato nel 2002). Qualche anno dopo Theo Van Gogh si ribellò all'islamizzazione nel suo film "Submission": gli costò caro (morì nel 2004, pugnalato da un estremista islamico). Fecero tutti una brutta fine sulla quale scrissi su questo blog, poiché Bruxelles non perdona chi non si attiene al suo dettato, nemmeno il singolo individuo, se questo può dare fastidio.
il Premier slovacco Robert Fico |
Ora è la volta del premier slovacco Robert Fico, colpito a tradimento da un sicario 71enne che viene fatto passare per il solito "pazzo solitario", killer dal profilo indistinto di poeta, di sinistra, e pure filo-russo (ma figuriamoci!). Per comprendere chi era Fico, ho a disposizione alcuni importanti elementi che ne tracciano un sommario profilo:
- era un anti-vaccinista
- era un euroscettico
- non voleva il greenpass
- non voleva l'asservimento sanitario all'OMS e ai suoi regolamenti e piani pandemici
- non voleva inviare armi all'Ucraina
- era amico di Orban e critico verso la Nato e le sue politiche.
Può forse venir tollerato un individuo del genere nell'attuale contesto socio-politico eurocratico? Chi se ne intende di sicurezza ha consigliato al premier Viktor Orban di prendere tutte le precauzioni del caso, perché potrebbe essere il prossimo. Quell'Orban che ha rilasciato dichiarazioni verso l'amico gravemente colpito: “Sono rimasto profondamente scioccato dall’atroce attacco contro il mio amico, il primo ministro Robert Fico. Preghiamo per la sua salute e per una rapida guarigione! Dio benedica lui e il suo Paese!”.
Qui su CDC un articolo prelevato da Zero Hedge di Tyler Durden, sul caso del premier slovacco colpito e le indagini in corso. E in ogni caso, un simile attentato ha come scopo l'avvertimento a chi vuole esercitare politiche indipendente.
So che ora c'è un gran dibattito intorno alle imminenti elezioni europee. Votare o non votare? questo è il problema amletico. C'è chi sostiene ad oltranza la politica del "turarsi il naso" per non avere il peggio. La mia posizione è quella di non recarmi alle urne per questa Europa che ci sta trascinando in guerra, una guerra che dura da più di 2 anni. Ma ci sono altri antefatti: non si sono mai fermati gli sbarchi nemmeno quando eravamo in confinamento, così come non si è mai fermata la crisi finanziaria, dato che si parla addirittura di "permacrisi" da parte di una eurocommissaria che ci ha fatto digerire la sua pessima politica sanitaria e vaccinale rivelatasi dannosa (in molti casi anche letale), ma soprattutto ben poco trasparente. Ci impone un'agenda dei diritti LGBTQ, anche mediante le sue baracconesche vetrine dell'Eurovision Song Contest, dove la musica è l'ultima cosa.
Censura e fa censurare voci scomode sui blog e sui social. Questa Europa è munifica con i suoi parlamentari: 25.000 euro per ciascuno e per parlare durante i fatidici 10 minuti. Deputati strapagati per impedire loro di "modificarla dall'interno". Perché mai dovrebbero fare qualcosa per cambiarla, se è proprio questa a renderli ricchi?
Pertanto, non voterò per tutte le ragioni qui espresse. E perché questa entità, scaturita dal Trattato di Maastricht e rinforzata dal famigerato Trattato di Lisbona, fatta di banche private, pretendeva portarci pace, benessere, democrazia ma ci ha portato guerra, malessere, povertà, autoritarismi, procedure di infrazione (leggi: drenaggio di risparmi degli Italiani), imposizioni di ecofollie, divieti d'ogni genere e censure, l'ultima delle quali è il famigerato DSA, (Digital Service Act). La mia coscienza si ribella di farsi complice di tutto ciò.