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27 April 2021

La Medicina Covidcentrica



Non sono un'esperta in medicina, Ma come molti di voi, sono in grado di riconoscere un bravo medico di cui ci si può fidare, da un distributore automatico di ricette che nemmeno ti guarda  o da un ciarlatano. "I bravi medici dei quali ci si può fidare" sono andati in pensione. Alcuni sono morti. Per il resto, occorre avere fortuna, e saper pescare nel mazzo. Ricordo con affetto il medico-condotto di famiglia quando ero piccola. Gli bastava uno sguardo, una tastata di polso e di schiena con lo stetoscopio che da bambina mi divertivo a sfilargli dalle orecchie prendendolo per un giocattolo, per fare una diagnosi senza bisogno di rilasciare "impegnative" cartacee sulle varie analisi da eseguire presso i laboratori. Ora gli ambulatori dei medici detti "di base" non rispondono al telefono. Come non rispondono al telefono i numeri di pubblica utilità sanitaria. E' questo il  vero dramma che mi raccontano amici che hanno avuto la sventura di venir colpiti dal Covid: sentirsi soli e spaventati da una pessima informazione di stampo terrorista, anche a fronte di una malattia curabilissima. Nessuno arriva a domicilio a monitorare e i protocolli  di cura tuttora in funzione, sono a dir poco da killeraggio con la solita Tachipirina e la "vigile attesa".  Se la malattia si aggrava,  il paziente può finire all’ospedale quando ormai è tardi, e allora neppure la terapia intensiva può bastare.

I medici, fatte salve le dovute eccezioni,  fanno orecchio da mercante e si limitano a qualche ricetta on line. La cura, per chi ha la fortuna di riceverla, è  quasi esclusivamente "telefonica". Non si tasta, non si ascolta la respirazione né il battito cardiaco. Insomma, la medicina non è quasi più  "in presenza" (grande assente è il corpo), se non pagando profumatamente degli specialisti. Se poi ci sono volontari di associazioni al di fuori dei canali ufficiali (vedi i gruppi Ippocrate.org e http://terapiadomiciliarecovid19.org ) i quali si sono coraggiosamente presi cura del malato, nonostante i  veti, beh, questo fa parte della grande fortuna di alcuni pazienti. Ma -  lo ripeto - sono ancora eccezioni. 

Un'amica che ha avuto una sciatalgia quasi invalidante, cerca il suo medico di famiglia al telefono, per avere la ricetta  di un antidolorifico per la sua schiena. Mi ha raccontato di aver fatto in una giornata ben 12 tentativi, per contattarlo: tutti andati a vuoto.  Sconsolata, si rivolge alla Guardia Medica. Dopo un buon numero di tentativi, anche questi, andati al vuoto, finalmente le rispondono. Lei espone il problema e quelli: "Come va la respirazione? Ha controllato il saturimetro? Magari le consiglio di fare un tamponcino". "Tamponcino"? chiede lei con voce arrabbiata. "Ma sto crepando dal mal di schiena e non mi passa nemmeno con le punture di Voltaren, che c'entra il tamponcino? Non ho mica il Covid?".  

E a proposito di "tamponemania" ecco che è accaduto a un mio conoscente già colpito dal Covid nell'inverno appena passato. E' andato di recente a farsi fare un test sierologico per analizzare la sua carica immunitaria, in presenza della quale, se troppo elevata, non deve fare il vaccino, per le ovvie ragioni che rischia una malattia autoimmune. Il test rivela che aveva molto anticorpi lasciategli dalla malattia da cui era guarito. Ma all'istituto diagnostico gli dicono che già che c'era, doveva fare un ulteriore tampone. Per che cosa, visto che lo aveva già fatto mesi prima alla fine della malattia ed era risultato "negativo"? Per fargli spendere ancora un po' di soldi? Per continuare a tracciarne lo stato di "immunità"? Lascio a voi le conclusioni....

Si prevedono molte morti da "lockdown", ma nessuno tra  i medici che si affacciano in tv,  ne parla. Né parlano di tutte le altre patologie trascurate e marginalizzate. Si accettano cifre in proposito, quelle cifre  ormai squadernate h.24 solo per il Covid. Morti per non aver potuto curare altre patologie di cui l'enciclopedia medica è strapiena.  Eppure fino a qualche anno fa, si riempivano tutti la bocca con la parola "prevenzione": campagna di prevenzione contro il tumore, prevenzione di qua, prevenzione di là. Prevenire è meglio che curare o operarsi, e così via. Pochi cittadini si permettono oggi di fare seria  prevenzione: c'è il Covid. I posti letto per altre malattie sono in lista d'attesa: c'è il Covid. Se hai bisogno di uno specialista, poniamo, un ortopedico, è capace di chiederti preventivamente un tampone anche se devi curare un femore: c'è il Covid

Insomma abbiamo la Medicina Unica con la Malattia Unica: una Medicina Covidcentrica, forse la fine della vera Medicina, quella che eravamo abituati a conoscere e che ci è stata brutalmente strappata. E poiché il Covid è, secondo la loro concezione manichea,  il nuovo "Male Assoluto" e guai a chi lo nega o ridimensiona,  ecco di contro apparire il  "Bene Assoluto":  il vaccino. Vaccino salvifico pervenuto a Natale  e "sceso dalle stelle" come il Messia, e inoculato a Pasqua come la Resurrezione. E' ancora sperimentale e ci vogliono cinque anni per testarne gli effetti collaterali, ma che importa? Per Aspera ad Astra(Zeneca).   E i morti per trombosi, sono solo "effetti secondari". E' stato fatto rilevare da équipe di scienziati che vaccinare con epidemia  ancora in corso, crea nuove "varianti", poiché il virus muta. Uno scenario da fanta-incubo per tenerci intrappolati in  questa Matrix in eterno. 


L’Italia permane un paese da perenne coprifuoco, un paese che ha occultato l’assenza di un piano pandemico aggiornato, ha imposto mediante il suo ministro della Mala Salute, il divieto di effettuare autopsie nella primavera 2020 e poi ha fatto cremare alla spicciolata i cadaveri delle vittime, cioè le prove materiali di una strage imputata al virus, ma in realtà causata, in buona sostanza, dall’assenza di terapie efficaci, da protocolli sbagliati, dalla mancanza di  vere cure. Ma soprattutto, di una vera medicina territoriale e domiciliare. E' tempo di infrangere questo nodo di Gordio, se vogliamo metterci in salvo. 

Giorno di Santa Zita

21 April 2021

Il Pass vaccinale nasce prima dei vaccini.




Qui sopra il parere di un virologo da salotto  come Burioni sulla nuova infernale trovata del pass interregionale alla Stalin.  Faccio notare: confini colabrodo per gli stranieri, ma  pass regionali per gli Italioti. Ecco la risposta al tweet del  VIROLOGO tronfio e smargiasso: questo impedire i movimenti delle persone, si chiama OBBLIGO. O meglio ancora , COERCIZIONE.
Anzi, più nello specifico MISERABILE RICATTO ALLO SCOPO DI OBBLIGARE LA GENTE ALLA VACCINAZIONE. COARTARE le vite degli altri. E lui plaude e acconsente.
 Ho sempre sostenuto che i vaccini non sono stati creati per curarci, ma per controllarci.  E ne ho dato conto in questo post tradotto da un sito francese. E a dimostrarcelo sono i fatti: mentre le forniture dei vaccini scarseggiano, già si insiste a parlare di pass vaccinali. Gatta ci cova, eccome. Era già tutto previsto? Secondo questo articolo di Blondet, sì.  E comunque l'azione preparatoria al pass vaccinale si chiama "autocertificazione", un altro modo (seppur ancora cartaceo) per raccogliere i nostri dati personali e  dover rendere conto dei nostri spostamenti.  Se  accetteremo il pass, andranno ancora più avanti con la tecnologia (microchip, dati biometrici ecc.).  Però mi consola solo una cosa: quando entra in campo  a gamba tesa  il  borioso inconcludente Burioni a dire la sua, scivola su così tante bucce di banana da augurarmi che il famigerato pass vaccinale venga in qualche modo,  stoppato. Burioni è un sabotatore delle cause ch'egli stesso  sostiene.  Del resto, ne avesse mai azzeccata una!.
Insomma, un involontario avvocato delle cause sanitarie perse. 
 Ma ci sono altre novità. Sentite un po' le ultime. Draghi e Speranza ci stanno preparando un campo di concentramento a cielo aperto: l'impossibilità di uscire dalla propria regione, previo passaporto vaccinale. Ne ha anticipato le intenzioni il Corriere. Ci sarà, dunque un decreto legge in proposito e le decisioni passeranno tra poche ore al Consiglio dei Ministri, che ovviamente, come è ormai nelle loro consuetudini, potrebbe essere fatto d'urgenza e non passare dal parlamento. E comunque ci vorrà del tempo per apportare modifiche.
Questo significa ammazzare quel poco che rimane del turismo interno (è nei loro scopi affossare l'economia e impedirne la ripartenza). Ma l'obbligo vaccinale di un vaccino ancora sperimentale  col ricatto del pass, senza il quale non ci si può  muovere, è una gravissima violazione dei diritti umani, dell'art. 13 e 16, dell'art. 32, della Costituzione, del codice di Norimberga e della Convenzione di Oviedo. Altro che petizioni ci vogliono qui! E comunque io ho firmata quella di change.org, augurandomi che venga seguita da iniziative ben più incisive e influenti. Ci stanno mettendo sempre più in trappola, questo è certo. E i vaccini ormai sappiamo che non servono a guarirci. Pfizer ha già anticipato attraverso il suo CEO Albert Bourla (nomen/omen), che ci sarà una terza dose, dopo sei mesi.
Intanto, va fatto osservare che si inasprisce sempre più la censura sul web ogniqualvolta non si danno valutazione positive sui vaccini, sulle cure, sui protocolli sanitari imposti dall'AIFA, sui farmaci da adottare.  Siamo dunque arrivati al Ministero della Verità, ovvero il Miniver di orwelliana memoria? Sì, perché qui non è solo più questione di voler censurare, ma c'è  in ballo di più. 
La nozione di "malato" e di "sano" sostituisce ora, grazie all'eterna emergenza,  quella di dissidente politico. Laddove il "malato" è il "non allineato", il "non omologato" ai dettami di questo nuovo ordine mondiale. E usare la malattia, e magari pure un tampone farlocco per privare della libertà chi di dovere, separandolo e segregandolo,  è per costoro un gioco da ragazzi, considerati tutti gli antefatti tirannici e dispotici che ci hanno fatto subire in 14 mesi! 

Pare che perfino un organismo screditato come  l’OMS  si sia espresso contro il passaporto vaccinale per i viaggi
"Il Comitato per l’emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) è contrario al passaporto vaccinale come condizione per i viaggi internazionali anche, ma non solo, perché una regola del genere renderebbe più profonde le diseguaglianze. Nel comunicato che riassume le indicazioni emerse dalla riunione del 15 aprile, ma che è stato diffuso solo oggi, il Comitato afferma che «non va richiesto il certificato di vaccinazione come condizione di entrata in un Paese, data la limitata (seppur crescente) evidenza dell’efficacia del vaccino nel ridurre la trasmissione e la persistente iniquità nella distribuzione globale del vaccino». Il Comitato sottolinea inoltre che «gli Stati sono fortemente incoraggiati a rendersi conto di quanto il passaporto vaccinale approfondisca le diseguaglianze e promuova una diseguale libertà di movimento».

So che Forza Italia con le Ronzulli e le Gelmini (le badanti di Berlusconi) sono a favore di detto pass. E non mi aspetto niente di buono nemmeno dalla Lega che già si  è espressa a favore. Come pure i suoi presidenti di Regione. Bene, ne dovranno rendere conto agli elettori, e prima o poi ci sarà un redde rationem.  Vale anche per la sua  posizione pusilla e opportunista su Speranza, il quale non è vero che non potesse non sapere circa l'irrilevanza e l'obsolescenza del piano pandemico del 2006, visto che gli uomini dell'OMS come Ranieri Guerra, sono suoi uomini e Brusaferro è nel suo CTS. Inoltre Speranza ha  altre due responsabilità gravissime a suo carico: quelle di aver ordinato di non fare le autopsie durante la moria di Bergamo di malati  Covid nella primavera scorsa, e quella (tuttora in vigore) dei protocolli farlocchi a base di Tachipirina e "vigile attesa" per le cure domiciliari. Cioè  un bel niente. Questo si chiama omissione di cure per i malati domiciliari. Capito Salvini? 

Ma ora aspettiamo di vedere quali altre manette "sanitarie" dovremo subire.  Ricordo inoltre che un albergatore della Versilia ha detto a chiare lettere  nel corso della trasmissione "Quarta Repubblica" di Porro, che l' obbligo dei tamponi e  dei pass vaccinali, lungi dall'incrementare il turismo interno, lo sabotano.  Ma ve la immaginate una famiglia di 4 persone non ancora vaccinate, costretta a fare 4 tamponi nelle 48 ore prima di andare in vacanza? Sono qualche cosetta come circa 400 euro di tamponi, mica noccioline! Più le code e la burocrazia sanitaria che ti affligge la vita.  E  questo esempio lo ha fatto notare proprio detto albergatore. Capito Garavaglia neoministro del turismo? E così che lo farete ripartire? Non sanno più come fare per trasformare la nostra vita in un progetto mostruoso. 

Giorno di S. Amedeo


16 April 2021

Dittatura è...



Smettetela con ‘sta storia che siamo in dittatura, non c'è nessuna dittatura.


La dittatura è quando il governo si attribuisce poteri speciali a tempo indeterminato, quando non c'è opposizione, quando c'è il coprifuoco per strada, quando puoi uscire di casa solo per approvvigionarti di cibo e medicine e comunque con un'autorizzazione, quando la polizia ti insegue per multarti, quando le strade sono presidiate dai blindati e i droni controllano i cieli.

La dittatura è quando é vietato assembrarsi al chiuso e anche all'aperto, quando c'è il divieto di uscire dopo una certa ora, quando cinema, teatri, stadi e locali vengono chiusi, quando le funzioni religiose vengono limitate, quando i centri di aggregazione culturale vengono chiusi, quando l'istruzione e la scuola vengono sottomesse al potere.

La dittatura è quando i convegni sono vietati, é vietato manifestare, quando la gente comune fa la spia per ingraziarsi il potere, quando viene negato il diritto al lavoro e alla libera impresa, quando vengono sospese le libertà costituzionali.

La dittatura è quando la stampa diventa un organo di propaganda, quando chi la pensa diversamente viene censurato, messo in cattiva luce o segnalato con cartelli o bollini di inattendibilità o addirittura minacciato di perdere il lavoro, quando alcune persone vengono discriminate.

La dittatura è quando hai bisogno di un buon motivo per uscire di casa, quando inizi a diffidare del tuo vicino, quando una parte degli scienziati per paura o per tornaconto si allinea al pensiero dominante mentre l'altra viene denigrata e zittita.

La dittatura è quando il dissidente viene considerato un infetto e la causa di tutti i problemi, quando alcune categorie vengono obbligate ad accettare trattamenti sanitari, quando le persone vengono schedate, tesserate e ne vengono monitorati gli spostamenti, quando alcuni sono obbligati a restare in casa, quando la gente viene ridotta alla fame.

La dittatura è quando il potere ti obbliga ad indossare un segno di sottomissione (ndr: la mascherina), quando devi applicare cartelli fuori al tuo ufficio o al tuo esercizio commerciale per dimostrare la tua fedeltà al regime, quando la polizia ti chiude l'attività se non lo fai.


La dittatura è quando il regime vuole sapere perfino cosa fai a casa tua e chi fai entrare, quando la gente è spaventata ed esegue ordini e procedure assurde senza più pensare a quello sta facendo, quando inizia a pensare che la sicurezza viene prima della libertà.

La dittatura è quando gli stolti non si accorgono di essere in dittatura.


Vittorio Crash Meola 

da https://www.luogocomune.net/17-politica-italiana/5753-smettetela-con-%E2%80%98sta-storia-che-siamo-in-dittatura


Ho riportato questo post perché lo trovo pertinente con quanto stiamo vivendo, anche se pochi se ne accorgono e pensano che sia solo "un periodo", dovuto al "virus".  I segnali della dittatura che ha preso a pretesto la nostra salute, che vuole il controllo dei nostri corpi e delle nostre menti,  e che usa l'epidemia quale polizza di assicurazione per garantire il potere ai "non eletti", sono tanti, e tanti altri e ho voluto aggiungerne dei miei. 


La dittatura è quando viene impedito ai bambini di giocare e i parchi-giochi  e le aree verdi, vengono transennati.

Le dittatura è quando vengono messi giovani contro vecchi, facendo passare i primi per "untori".

La dittatura è quando le coppie rinunciano a sposarsi, a cercar casa e a fare figli, perché non credono più al futuro. Del resto, in molti casi, non riescono nemmeno a incontrarsi.  

La dittatura è quando i lavoratori autonomi vengono trattati come evasori fiscali e il loro lavoro e le loro attività vengono sprezzantemente chiamati "lavoretti". da chi non ha mai fatto un tubo (Zingaretti docet).

La dittatura è quando non viene concessa nemmeno una piazza per manifestare pacificamente.

La dittatura è quando viene impedito a una barca a vela di veleggiare, a un aereo di volare, a una nave di navigare, alla gente di viaggiare perfino fra regioni di uno stesso paese.

La dittatura è quando non puoi raggiungere nemmeno la tua casa, se trovasi in regione diversa.

La dittatura è quando non hai più arte, poesia, cinema, musica, teatro, quando le pinacoteche coi grandi Maestri della pittura che resero celebre l'Italia, non possono più essere fruibili. E quando ai cittadini viene concesso solo il permesso di andare al supermercato per cibarsi e  il tragitto per  andare a lavorare. Sempre che abbia la fortuna di avere un lavoro.

La dittatura rende precario il proprio lavoro. Rende precarie le pensioni, gli stipendi e impedisce di fare progetti. 

La dittatura, specie se sanitaria, rende precaria la nostra salute. Se si ricoverano solo i malati di Covid, tutte le altre patologie non verranno curate. Salvo poi, dire che detti  malati sono morti per Covid, anche se non è vero.




Dittatura è pagare i contributi sanitari, ma non avere un medico di base che viene a visitarti. Chiamare i numeri di pubblica  utilità che non rispondono mai, specie in caso di estrema necessità. 

Dittatura è sentire parlare a reti unificate solo di Covid e di Vaccini h. 24.   

Dittatura è obbligare i cittadini a sottoporsi ad un vaccino ancora in via sperimentale.

Dittatura è ricattare chi non si vaccina con la minaccia del licenziamento.

Dittatura è far sparire il contante, con la scusa dell'evasione fiscale

Dittatura fa rima con Impostura e si basa principalmente su questa, cercando con ogni mezzo (e con tutti i  media)  di occultare la Verità..

E ora aggiungetene dei vostri... Certamente ne ho tralasciato qualcuno... 

Giorno di S. Aniceto papa






10 April 2021

Il Salvini Dragoniano



Da Tupamaro a Desaparicido. Parlo del Salvini prima maniera che conobbi anch'io in Piazza Duomo sempre immerso nel bagno di folla, di strette di mano, di baci, di abbracci, di foto di gruppo con fan, di selfie (il Tupamaro all'assalto). Di contro c'è un altro Salvini: quello che nel corso dell'assedio di Palazzo da parte dei disperati della ristorazione, delle palestre e degli esercizi vari, non ha nemmeno cacciato la testa fuori dai palazzi per dire: "Raga', io ci sono e sto dalla vostra parte" (il Desaparicido).   Quando poi ho letto l'intervista a La Verità a firma Giorgio Gandola di giovedi scorso (8 aprile) mi ha fatto lo stesso effetto urticante di Bergoglio quando fa le sue melense omelie. Volevo prendere la pagina di detta intervista e farne una palla di carta da gettare nei rifiuti, ma poi ho  preferito trascriverne  a mano le parti più salienti. Giudicate voi...Intanto il titolo è ipocrita e falsamente rassicurante: "La violenza non è la soluzione ma il 99% di chi protesta è pacifico e vuole lavorare".  Negare a categorie di lavoratori il diritto di lavorare (art. 1 della Costituzione), specie quando esistono le condizioni di un lavoro già avviato che attende solo un segnale per poter ripartire, è il principale dei gesti di violenza.  Perciò ci si concentri innanzitutto su questo tipo di violenza.

Alla domanda di Gandola di un Draghi che invece di far tornare a vivere, torna a chiudere ecco la sua risposta.

"Penso che sia urgente allentare le restrizioni, ovviamente dove i dati lo consentono. L'ho detto e lo ripeto: con le doverose cautele. (...)"

Mia nota: Se cominciamo a nasconderci dietro ai "dati" come  già dice Draghi, allora mettiamoci direttamente un bell'algoritmo al governo. E che si reciti un Requiem definitivo per la politica.  Per tanto così, non c'era bisogno di scomodare un supertecnico della Finanza internazionale come Draghi: bastavano gli algoritmi. 

Gandola fa osservare che in questo momento "il chiusurismo di Roberto Speranza" sembra aver la meglio: 

Salvini: "Intanto abbiamo riaperto le scuole, mentre col governo Conte 2 avevano scelto la strategia fallimentare e costosa dei banchi a rotelle. L'impegno della Lega nel governo  ha proprio la finalità di bilanciare l'approccio ideologico della sinistra di Speranza: evidentemente non colgono  il dramma di Partite Iva, artigiani, ristoratori e aziende. Preferiscono discute di ius soli e di poltrone".

Mia nota: A parte la banalità degli argomenti sulla scuola ridotta solo all'osservazione da bar dell'ormai logoro argomento dei "banchi a rotelle" (e tutti i danni  procurati dalla DAD? E i curricula e programmi di studio inesistenti? e la socializzazione mancata degli studenti, argomento di cui prima tutti si riempivano la bocca?). Ma poi un partito che era nato come anti-immigrazione, si limita solo a parlare di ius soli? E gli sbarchi incessanti della Lamorgese perfino nel giorno di Pasqua quando gli Italiani erano murati vivi in casa? 

Quanto alle "poltrone" io, al posto suo, me ne starei ben zitto, tenuto conto che la Lega ha accettato di spartire "poltrone" (e cioè ministeri) proprio insieme ai suoi peggiori nemici.  

Gandola gli domanda se dopo i 50 gg ritiene ancora giusta la mossa di entrare nel governo

Salvini: "Sì, e sono sicuro che nelle prossime settimane ci saranno altri segnali di discontinuità. In meno di due mesi era impensabile invertire la rotta su tutti i temi, ma non abbiamo più Domenico Arcuri (ndr: è stato il minimo sindacale), Lucia Azzolina (idem) e Alfonso Bonafede (beh, ora c'è la Cartabia ex Corte Costituzionale,  voluta  e posta lì, nientemeno che da Mattarella), è cambiato il CTS (non è vero, hanno solo rimescolato le carte, con Locatelli, Rezza e Brusaferro al loro posto), c'è un nuovo capo della Protezione Civile (ovvero un generalone gallonato che pare abbia fatto il regista del macabro corteo di camion con bare di Bergamo, e che chiamano già Bara Beccaris), sui vaccini c' è stata un'accelerazione (???), le scuole sono riaperte (non tutte), gli indennizzi arriveranno direttamente sui conti correnti senza vincolo di codice Ateco (il verbo è stato messo rigorosamente al futuro senza una data precisa), non ci sono più i DPCM (peggio che andar di notte, perché ora ci sono i decreti legge e la blindatura e i divieti più assurdi non potranno essere evasi  né elusi in nessun modo, così come le autocertificazione obbligatorie che peraltro ci sono ancora) e c'è stato un primo passo ragionevole  per la rottamazione delle cartelle esattoriali (no, finora non c'è stato alcun decreto ingiuntivo e il resto sono solo parole).  

Il corsivo inframmezzato alla risposta di Salvini, ovviamente,  è mio. 

Gandola: Su  quali temi la Lega punta ad essere decisiva accanto a Draghi?

Salvini : "Riaperture ragionevoli, rottamazione delle cartelle esattoriali, stop al blocco degli sfratti per chi non pagava prima del Covid, aiuti concreti per le famiglie e imprese, piano vaccinale efficace con produzione del siero anche in Italia senza aspettare l'Europa lenta e pasticciona (ma il vaccino, caro Salvini, è  proprio l'unica strada percorribile? E gli anticorpi monoclonali? E la medicina di territorio coi medici domiciliari che vengono a monitorare i malati di Covid a casa? e il controllo sui protocolli sanitari  ancora ridotti a Tachipirina e "vigile attesa"?). 

Aggiungo ovviamente l'immigrazione: basta sbarchi a raffica, è impensabile chiudere a casa 60 milioni di italiani e poi spalancare i porti" (mai sentito parlare di piano Kalergi? Beh, il Covid tra le altre cose, ne rappresenta un ottimo  e celere pretesto: alla libera circolazione degli allogeni, fa da contrappunto il fermo e l'arresto ai domiciliari degli autoctoni)

Gandola gli fa rilevare che Ius soli, voto ai 16enni e legge Zan sono i capisaldi della sinistra per farlo uscire dal governo. Insomma, una provocazione. 

Salvini: "Temo di sì, ormai da dieci anni il Pd non riesce a vincere le elezioni, ma attraverso giochi di Palazzo  è sempre riuscito ad arraffare poltrone. Se ne faccia una ragione: in un momento così drammatico, il primo partito italiano  è il centrodestra che guidano 14 regioni su 20 - hanno il dovere di dire la propria perché rappresentano la maggioranza degli Italiani". 

Mia nota: E perché non dire la sua sul ddl Zan-Scalfarotto? Sulle politiche familiari? Perché Salvini non sottolinea che la Lamorgese ha fatto togliere padre e madre dai documenti, provvedimento voluto proprio da lui quand'era Ministro dell'Interno? E' troppo divisivo nei confronti del Pd e dei 5 stelle?  E che dire delle  ultime sparate di Zaia che si mostra accondiscendente alla legge Zan? Milita ancora nella Lega, Luca Zaia? O gode di un'extra-territorialità speciale veneta che però gli consente -  guarda caso- di appoggiare tutte le peggiori politiche globaliste e mondialiste? 

Ci sono, in detta intervista,  altri punti riguardanti la politica estera, il PPE e il gruppo di Visegrad, che per ora mi riservo di tenere in sospeso per rimanere più propriamente nell'ambito della politica interna.

Alla domanda di Gandola sul ruolo che può giocare la Lega nell'ambito delle imminenti elezioni presidenziali sulla partita del Quirinale  (da 26 anni, espressione del centrosinistra) ecco la risposta di Salvini:

"Governiamo 14 regioni  su 20, significa avere molti elettori di centrodestra e che saranno decisivi. Vogliamo un capo dello stato equidistante e non tifoso: dovrà garantire tutti gli italiani e non una parte politica". Questa si chiama langue de bois (lingua di legno), tipica del politichese. Salvini ha smesso la felpa per indossare rassicuranti grisaglie. Avrebbe almeno potuto enumerare i suoi desiderata e soffermarsi sulle attribuzioni politiche, istituzionali e giuridiche di un vero Capo dello Stato. Occasione mancata. Non sono invece mancate le lisciate di pelo, pardon, di squame, verso il Drago che trova in "netta discontinuità col governo precedente" e che "ha una forte maggioranza e grande credibilità". 

"Di certo lui non si farebbe immortalare al bar mentre cerca di dare consigli alla Merkel come successe a Conte". 

Vero, ma a noi, al di là dell'iconografia, interessano altre cose ben più importanti e vitali: non essere più rinchiusi, non dipendere dalla "magnanimità" delle Lor Signorìe, per ottenere di volta in volta qualche brandello di libertà individuale. Finirla con il coprifuoco che è un anacronismo da emergenza bellica, specie ora che tra non molto entriamo nel pieno della bella stagione. Smetterla con uno stato d'emergenza che sembra non avere mai fine  e che, tra l'altro (ma Salvini non lo dice) potrebbe venir prorogato fino al 31 luglio. Salvini si candida a svolgere il ruolo di trielina smacchia-colori delle chiusure dragoniane:  un po' meno rosso, un po' meno arancione, chiediamo più giallo.  No, caro mio, non è così che funziona un'opposizione, una vera opposizione.  

Sera di S. Terenzio


06 April 2021

Era ora!




Ormai ho esaurito le parole. Sono andata a rivedere tutti i pezzi dello scorso anno, sul patibolo delle chiusure,  e alla fine mi sono detta che se la situazione, dal governo Conte a quello Draghi, è solo l'allontanamento e sostituzione di Arcuri  con un generale e un po' di restyling nel CTS, tanto vale rischiare le legnate delle forze dell'Ordine, ma cercare di cingere d'assedio il Palazzo.  E' una questione di dignità. Era ora! Se la protesta fosse deflagrata prima,  forse non saremmo ridotti a questi punti.  Ma ora lascio la parola alle immagini. Tra stasera e domani  i media ingannatori parleranno solo di no mask, negazionisti, complottisti, di  gruppi neonazisti infiltrati tra i ristoratori e commercianti, ma intanto ora chi ha perso il lavoro ed è fermo da un anno è  passato dalle parole ai fatti. Draghi e il governissimo multicolor del volemose bene maggioranza/opposizione, sono avvertiti. Maggioranza e Oppofantafinzione. A proposito, Salvini e Meloni che diranno di fronte al deflagrare improvviso della protesta? Esprimeranno solidarietà alle Forze dell'Ordine colpiti da questi "delinquenti" e "facinorosi"  alla ricerca disperata di un po' di lavoro? Se l'assedio al Palazzo durerà, saranno tempi duri. E il lockdown toccherà a tutti loro asserragliati a Palazzo. Per vedere l'effetto che fa. 



https://www.youtube.com/watch?v=ozhuNoTOsBU Tensioni



https://www.youtube.com/watch?v=0JUNvw7Jg8w  (catene e cori a Montecitorio)


https://www.dire.it/06-04-2021/619103-covid-scontri-in-piazza-montecitorio-lanci-di-oggetti-poi-carica-della-polizia/



https://www.youtube.com/watch?v=s7--iytKvB8 Sgarbi appoggia la protesta di #ioApro


https://www.youtube.com/watch?v=-9ko3Jc_0dI l'Autostrada Roma-Napoli bloccata dalle proteste degli ambulanti




https://www.youtube.com/watch?v=VIZSWCxqzOQ A Milano proteste degli ambulanti e degli organizzatori di fiere ormai fermi da più di un anno. 


Domani sarà  la  volta della Liguria coi ristoratori disobbedienti che apparecchiano a pranzo e a cena (fonte: Il Secolo XIX) . Il dovere morale per tutti è rendere difficile la vita a questo governo. Anche se è evidente che ci vuole una strategia complessiva, capace di legare e collegare i movimenti che per ora non emerge. Frattanto però, rifiutiamo i confinamenti e le chiusure legate alla Pandemenza. Non guariscono, rendono fragili gli individui  (sia fisicamente che psichicamente)  e creano fallimenti, pauperismo e carestie. 

S. Pietro da Verona

01 April 2021

Aprire, Disobbedire, Uscire!


 


Da tempo accarezzo l'idea di un  movimento interregionale di protesta dal titolo Terza Coniugazione. Se a qualcuno piace l'idea gliela cedo senza chiedere le royalties. Perché la coniugazione in -ire? Perché i verbi in terza coniugazione sono quelli più adatti  per rispondere a questo labirinto infernale in cui ci hanno cacciato. I ristoratori e gli esercenti hanno deciso con determinazione che non crederanno più alle promesse dei governi. Hanno capito che il miglior "ristoro" si chiama lavoro. Soprattutto, poterlo esercitare. E cioè aprire. Io Apro www.mioitalia.it  sono alcuni dei loro movimenti di protesta di esercizi, ristoranti, trattorie. Basta, dover aspettare che da Natale reclusi si faccia Pasqua in reclusione, che dalla Pasqua si stia segregati per altri mesi, ma poi, ecco la "luce in fondo al tunnel". Cioè  un altro treno fatale e letale  lanciato a tutta velocità da loro, che sta per travolgerci. Hanno iniziato con la Pasqua 2020 e strada facendo ci hanno preso gusto: Natale 2020, ri-Pasqua 2021. Non ci sono più i  S.Valentino, S. Giuseppe, S. Giovanni, S. Michele né altri santi patroni che tengano, perché - oh mio Dio! - c'è solo S. Covid, e basta.  Non ci sono più battesimi, cresime, eucarestie, matrimoni né funerali che non contengano questo insopportabile aggettivo: "contingentato". Pare impossibile che non  si possa fare una festa di compleanno, un anniversario, un giorno di ordinaria socialità senza la catena oppressiva dei veti e divieti, senza le varie pietre d'inciampo disseminate nel nostro percorso. Io Apro propone di riprendersi il servizio di cena oltre al pranzo a partire dal 7 aprile.  Ottima idea, violare questo lurido coprifuoco da tempi di guerra e da codice militare!  E anche di ribellarsi ad un fisco predatorio e  vorace che pretende salassi fiscali senza aver dato a questi poveretti, nemmeno l'opportunità di fatturare. Ma per far sì che i nostri amici esercenti possano aprire occorre che la gente ci sia, che non abbia paura e  impari a circolare. E cioè a Disobbedire, un altro verbo della terza coniugazione. Disobbedire ai Dpcm che ora chiamano semplicemente "decreti legge". In buona sostanza, cambiano il nome come hanno fatto col vaccino AstraZeneca che ora si chiama Vaxzevria, ma non il contenuto.  Andare a mangiare in ristoranti aperti aiuta  gioco-forza, chi ha bisogno di  essere aiutato. Ma ci aiuta anche a stare meglio e a ritrovarci, ad apprezzare la socialità e la convivialità  ritrovata dopo tanto isolamento. 

Fare l'esatto contrario di quanto propongono è norma buona, sana, giusta, sacrosanta e aiuta a non cadere in depressione, la quale viene  spesso ingenerata dall'inibizione dell'azione.

Devo rimediare ad un'omissione quando ho scritto di "sicarietti regionali" nel mio precedente post "Piccoli sicari regionali crescono": ho omesso di parlare di Giovanni Toti, presidente della Liguria, non perché sia una cima, ma perché l'estate scorsa si era comportato come il "meno peggio".  Ora però si è allineato in fretta agli altri Solinas  della Sardegna, Giani della Toscana, al presidente della Valle d'Aosta e Alto Adige e altra brutta compagnia. Ha vietato di trasferirsi nelle seconde case per tutto il periodo delle vacanze pasquali. Anche se si è residenti. E, tanto per rincarare la dose, vieta pure l'utilizzo delle barche dalle quali  rastrella un bel gruzzolone con le tasse di ormeggio,  di rimessaggio e circolazione. La Regione Liguria  è cara come il fuoco e  i suoi ormeggi e posti-barca costano il doppio di quelli francesi. Nemmeno in Costa Azzurra il popolo delle barche paga tasse esose come quelle liguri.  E ora quel totolone di Toti che fa? Vieta la disponibilità dei "beni immobili"  (le case) e "mobili"  (le barche) per i quali  molti cittadini pagano profumatamente nella sua regione. Si comporta come un bizzoso Satrapo di villaggio africano. Complimenti!   Non ci venga a dire che il suo divieto sarà solo limitato per il periodo pasquale, dato che è il principio quel che conta! Aveva una possibilità unica per distinguersi dagli altri suoi meschinissimi colleghi, i quali hanno superato il governo in malversazioni e soprusi sui cittadini, ma non l'ha voluta afferrare. Leggete un po' qui: 

https://www.ansa.it/liguria/notizie/2021/03/29/divieto-di-andare-in-liguria_382fd2d5-a89f-4995-9d3b-71a0b907ccbb.html

Lo fa a malincuore, poverino, ma intanto lo fa. "Vede caro Toti, la tutela della salute è un conto, ma poi c'è la tutela dei diritti e anche quella del portafogli.", lo rimprovera Belpietro nel suo editoriale di ieri su La Verità. 

Io però in questa "sospensione della proprietà"  basata sui divieti d'accedervi (che è un po' come dire che non puoi entrare a casa tua) già iniziata con l'era Conte, ci vedo un principio fortemente comunista in accordo con le tesi di Davos che contemplano la perdita della piccola proprietà. E il virus, il contagio e le altre panzane c'entrano poco, molto poco, con questa strana "propedeutica" all'esproprio. E non è tutto. Leggete di quest'altro sopruso  "pasquale" che purtroppo non sarà l'ultimo della serie : 


"Niente uscite in barca, anche in solitario, o immersioni subacquee o nuotate in tempi di Coronavirus. Raggiungere la barca o la spiaggia comporterebbe uno spostamento non giustificato da esigenze di lavoro, situazioni di necessità o esigenze di salute e quindi violerebbe il Dpcm, ha spiegato il ministero dei Trasporti ribadendolo anche a Capitanerie, circoli nautici e porti turistici.

Il nodo non è tanto il veleggiare o il nuotare, che non comporterebbero contatti che possono propagare il virus. "A livello diportistico tutte le attività sono vietate perché presuppongono uno spostamento che non rientra nei tre previsti dal Dpcm e quindi la violazione comporta l'applicazione dell'articolo 650 del Codice penale" spiegano alla Capitaneria di porto di Genova" (fonte: Ansa)




Avete capito che significa DISOBBEDIRE a tutto ciò? Significa trasgredire a leggi, ordinanze e decreti palesemente iniqui, ingiusti e disumani che in realtà emarginano e separano l'umanità dal godimento di beni cosmici come il mare, il cielo, il vento, le nuvole, il sole, beni  che solo Dio ci può togliere. Ma lui si guarda bene dal farlo, dato che li ha creati. Cercano di farlo invece, omiciattoli  mediocri e privi di cervello.  
Guardo il mare e improvvisamente lo vedo senza nemmeno una vela candida che respira all'orizzonte. Vietata anche quella.  Che male può fare una vela leggera  come una farfalla che scivola a pelo sull'acqua e che oltretutto non inquina? Così,  mi rendo conto che non si può ingannare in eterno l'umanità con simili inique imposture sul virus e i suoi effetti. Perciò, nuotate (vi hanno già sottratto palestre e piscine), veleggiate, navigate quanto vi pare, salpate dai porti per solcare nuove acque. L'umanità si è evoluta nella scoperta e riscoperta  di nuove coste, di nuovi continenti.  In altre parole, Disobbedite!  E ovviamente uscite per respirare la vostra primavera! 
Voce del verbo USCIRE, Terza Coniugazione. Ci vorrebbero ridurre a polli da batteria con una garza  in bocca che ci impedisce di respirare, di parlare correttamente, garza oltretutto assai inquinante, a dispetto delle varie "Gretine" ecologiste.  La multa di una disobbedienza d' oggi nel riprendervi la vita, non vale il danno (ben più grave) che avrete domani continuando a sottomettervi e a obbedire timorosi. 

Buona Pasqua, e ricordiamoci: dipende da tutti noi trasformare questa tumulazione che dura da 13 mesi in Resurrezione. 

S. Ugo