Caduto nella nassa di Nessie:  Capezzùn
 Daniele Capezzone non lo sa, ma  ha proprio l'aria di un chierichietto che deve prendere la Cresima e che  pertanto  si reca ogni giorno al Catechismo. Da chi? Ma dal  cardinale Pannella, naturalmente. A prendere lezione di laicismo  dottrinario, la nuova religione di Stato. Il Danielino è un bravo ragazzo e  veste sempre con certe giacchette da cresimando - di quelle con il  fazzoletto profumato di bucato che gli esce dal taschino. Scrive bene anche. Di  tanto in tanto lo ospita pure Libero dove ha un rubrica di  piacevole lettura: cronache di Bisanzio. Peccato però che  quando parla lo faccia in pannellese. Pensieri e parole sono infatti  copyright Giacinto detto Marco. Perfino il tono della voce è clonato su  quello di Pannella. BE YOURSELF CAPEZZONE! 
 Ma procediamo con ordine.  Dapprima c'è stato il Referendum sulla fecondazione assistita. Il bersagliere  Capezzone e la sue milizie avevano un'ambizione: una nuova breccia di Porta Pia  contro lo Stato Pontificio. Bersaglio preferito: Il Papa, la Chiesa e i suoi  cardinali. In particolare Camillo Ruini, che le petit monde di Le  Monde (inteso come quotidiano francese) ha già battezzato Don  Camillo, vero nuovo politico italiano. Forse le Monde pensava  al cardinale Richelieu (il loro), ai Tre Moschettieri (i loro) ma  non lo sapeva. 
 Ovvio invece che chi oggi aspiri  ad essere il baffuto on. Peppone non è il solito compagno comunista (che nel  frattempo si è fatto furbo) , ma lui, il prode Capezzone. O meglio  Capezzùn, ragazzo tutto d'un pezzo. Nonostante le fanfare, le trombe e altri  ottoni a tutto fiato, le affannose corse dei bersaglieri con i loro  cappelli dalle piume  nere del gallo cedrone che si agitavano rilucenti al  sole, il  nuovo XX Settembre non ci fu. Esiste ancora,il XX  Settembre, ma nelle targhe di qualche strada di città. 
 Il 13 giugno del 2005 (data  storica) i bersaglieri radicali capitanati da Capezzone fecero un bel buco  sì, ma nell'acqua. E gli Italiani bocciarono senza pietà e misericordia il  Referendum sulla Fecondazione assistita con la legge 40 che rimase tale e  quale.Ora il Radicale Libero (ma Junior) ci riprova col Concordato.  Ritocchiamolo va' che è meglio. Silenzio di tomba, invece, sugli stupri che  imperversano quasi ogni giorno per le nostre città a causa di una migrazione  selvaggia e incontrollata (Ah Capezzò, ma non eravate per i diritti delle  donne?). Non una parola sui tagliagole, i terroristi e i fondamentalisti  islamici che premono alle nostre porte e che minacciano di far saltar per  aria er Cupolone e, con esso, qualche millennio di vera civiltà e  cultura. L'unica cosa che turba i sogni dell'on. Peppone-Capezzone è quell'  8 per mille riscosso da Don Camillo direttamente dalle Banche  del Laterano. Roba da  mandare in bestia il nostro povero bersagliere!  Io gli darei un consiglio: promuovere una bella raccolta di firme per  l'abrogazione del Concordato. Chissà che anche stavolta il suo XX Settembre non  diventi un XIII Giugno! Crapùn di un Capezzùn, come sei  fuori dalla Storia e come non sai coglierne le vere contraddizioni! Evvai con le  fanfare!



