Le disgrazie non vengono mai sole. Il ddl Amato-Ferrero non è ancora stato varato che già si profilano all'orizzonte, nuove sventure e nuove iatture. Sappiamo già dai quotidiani cosa ci riserverà questo nuovo disegno di legge, che se non verrà fermato non so dove ci porterà, e ne riassumiamo sinteticamente i punti:
1) Programmazione di "quote triennali" da poter aumentare in base alle necessità.
2) Liste di collocamento all'estero.
3) Sponsor e autosponsor. Quest'ultimo significa che se un immigrato mostrerà di disporre di "risorse" (paroletta magica) proprie, potrà entrare nel nostro paese a prescindere dal datore di lavoro. E senza che nessuno si sogni di indagare circa la provenienza dei denari in suo possesso.
4) Corsie preferenziali per colf e badanti.5) Allungamento dei permessi di soggiorno.
6) Voto amministrativo (attivo e passivo) per gli immigrati con 5 anni di soggiorno in Italia.
7) Scioglimento dei CPT (centri di permanenza temporanea) riservati solo ai casi di coloro i quali si sottraranno all'identificazione.
Il disegno non è stato ancora approvato dalle due Camere che già gli immigrati in Italia si sono organizzati in un partitino politico (l'ennesimo). Quando ci sgoliamo sui nostri blog a descrivere la rovinosità del multiculturalismo, siamo profeti inascoltati. Ma ecco ora la triste realtà sotto ai nostri occhi... Un progetto di partito-enclave già approntato da mesi che aspettava solo il varo del ddl Amato-Ferrero (più Ferrero, e cioè comunista, che Amato, e cioè socialista) per uscire allo scoperto.
Nasce dunque Il Partito degli immigrati - Nuovi Italiani il cui presidente è il marocchino Mustafà Masouri e il vicepresidente è l'italiano (?) Marco Angelillo "La nostra è una formazione indipendente e siamo disposti a trattare anche col diavolo, l'importante è che ci diano i nostri diritti di immigrati" spiega il suo presidente Masouri ad Hamza Boccolini nell'articolo di giovedi 26 aprile u.s. apparso su Libero. Dunque ciò vuole dire che non basteranno nemmeno i benefits e i diritti (pur numerosi) già contemplati dal ddl in oggetto, ma che costoro chiederanno addirittura di poter essere rappresentati da partiti etnico-confessionali, da essi stessi composti. Hanno già un loro sito internet e una delle loro esponenti della comunità marocchina, si era candidata alla Camera lo scorso anno con la lista Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ma senza successo. Ecco che allora ci riprovano "in proprio". E c'è di più...
E' perfino imminente una conferenza-stampa dove esporanno il loro programma di partito-immigrati, il cui logo è un globo con quattro sagome di uomini (nero, giallo, rosso, rosa) che fanno il girotondo intorno al mondo, tenendosi per mano. Così assistiamo al paradosso tutto italiota, che mentre negli altri paesi dell'Ue si sta facendo macchina-indietro dopo gli evidenti fallimenti della società multiculturale (si veda in Olanda, in Danimarca, nella Francia delle banlieues in fiamme, nella Germania coi suoi conflitti con la comunità turca), noi, in virtù di questo governo, spalanchiamo porte, portoni e finestre a quei cosiddetti "nuovi italiani" che non si sognano minimamente di integrarsi ma che al contrario, ora puntano a passare dai ghetti etnici dei rioni delle nostre città, alla nascita dei partiti-ghetto a carattere etnico-confessionale. Peggio di così...si muore. E infatti andiamo incontro alla disfatta del nostro Occidente. In nome della democrazia-feticcio, perderemo ogni democrazia sostanziale. In nome dell'utopico fantasma della libertà, perderemo ogni libertà di fatto. Gli esempi catastrofici sotto ai nostri occhi non mancano: sappiamo dei fenomeni di balcanizzazione del periodo dopo Tito e del conflitto nel Kosovo. E sappiamo pure in Libano che succede coi partiti etnico-confessionali: la cosiddetta libanizzazione - quella che si vuole importare anche da noi. Senza contare i cattivi esempi dati ad altre comunità. Avremo, di questo passo, il partito "cinese" dei cinesi? o il partito romeno dei romeni e così via?
Povera Patria nostra, sempre più NO MAN'S LAND.
32 comments:
Si potrebbe sempre fare il partito dei lombardi, quello dei laziali, quello dei pugliesi e così via.
In fin dei conti per "loro" multiculturismo significa anche mantenere la propria identità, giusto?
Bisquì, a mali estremi, estremi rimedi. Mi fa piacere che invece di guardare il solito concertone del 1 maggio, sei smepre molto vigile :-) Ciaoù!
Il partito dei romeni c'e' gia'... sul web di Ida Magli c'e' un link.
Basterebbe che fondassimo un partito degli italiani... ma vedrai che fioccheranno le accuse di xenofobia.
Decisamente si finira' a spararsi addosso tra di noi, ammesso che la gente si svegli in tempo, se no si finira' come il Kosovo per la Serbia.
Cara Nessie,
avevo mandato un post all'articolo scorso ma evidentemente si è perso in rete.Avevo "postato" a commento di uno scritto apparso su una rivista o giornale tedesco, la cui tesi, idiota e folle come solo ci si può aspettare dai figli di Allah (ed è superfluo distinguere fra moderati e integralisti:lo scopo li accomuna:sostituirsi a noi a casa nostra)era la seguente:mangiare carne di maiale fa male:va diventare tutti omosessuali.E poiché conosciamo bene il codice etico islamico, che prevede una morte di stato-meglio se cruenta e spettacolare-per i rapporti omosessuali, notoriamente non santificati da un'unione come il Profeta comanda (meglio se con prole abbondantissima)ci siamo indignati moltissimo per il fatto che non c'è stata una reazione proporzionale alla gravità delle tesi enunciate:se avessimo provato noi a dire, magari in qualche oscuro giornale di provincia, che la macellazione hallal è una barbarie, sai le ambasciate bruciate, le discese rabbiose in piazza perché osiamo parlare male del profeta e dei suoi meravigliosi precetti indiscutibili...Certo avevi letto anche tu di questa geniale trovata musulmana:gli occidentali, prima o poi una fettina di prosciutto la mangiano, diventano tutti omosessuali, e quindi è lecito per noi farli fuori fisicamente.Davvero geniale.Non penso di essere OT nel segnalare questo:mi pare che le affermazioni arroganti, ancorché dementi, fatte a Berlino vadano di pari passo con il nuovo pericolo che si presenta all'orizzonte:la creazione del partito dei "Nuovi-Italiani" di cui parli nell'ultimo intervento.In altre parole, siamo assediati da tutte le parti senza che nessuno di quei decerebrati che governano faccia qualcosa per gli Italiani-da-Sempre.Qui davvero non è piu' tempo di deplorazioni verbali fini a se stesse.Dobbiamo scendere NOI in piazza, altro che i cinesi di Milano per avere piu' agio nelle loro eterne operazioni di carico e scarico!Un saluto da un sempre piu' mesto Occidentale
Il grimaldello, il piedi di porco per scardinare la nostra società civile è il voto agli immigrati.
Senza voto, niente partitini antitaliani.
E' sul voto agli immigrati che dovremo concentrare tutti gli sforzi per impedirne la realizzazione.
Votino solo i cittadini e che la cittadinanza sia un traguardo, un premio per gli immigrati "capaci e meritevoli". Non un qualcosa che viene distribuito a pioggia sulla base di quelli che, nel mondo del lavoro, verrebbero chiamati gli "automatismi" e che oggi vengono progressivamente abbandonati per i danni provocati.
Tutto ciò non fa che corfermare che la democrazia della sinistra non è mai quella degli individui: se non le riesce di imporre la falsa democrazia del totalitarismo statale, dove non c'è spazio per alcuna associazione o partito che non sia organico al potere, allora si arrende a quella delle bande organizzate, dove l'individuo è soggetto alla legge del branco.
Grazie dell'info Sauro. La realtà supera l'immaginazione. Adesso vado a vedere il link della Magli.
Occidentale, ho il dubbio che la moderazione (che sono stata costretta a mettere a causa dei buzzurri di cui parlo nei disclaimer) non sempre funziona. Può darsi che il tuo post sia stato "lost in cyberspace". Peccato, sarebbe stata interessante la storiella del prosciutto che rende omosex. Pensa te! Dobbiamo fare ferro e fuoco affinchè non passi il ddl Amato-Ferrero, sennò siamo nella palta.
Massimo, come già sai il ddl Amato-Ferrero contempla il voto "passivo" e "attivo" per gli immigrati. E cioè possono essere elettori e candidati a loro volta. Questo apre la strada a due controindicazioni:
1) la sinistra forever, perché è chiaro che loro voteranno per chi fa le leggi permissive e colabrodo per il loro comodo e tornaconto.
2) i partuti etnico-identitari da loro stessi formati.
Zamax, penso che arrivati a questo punto non basti nemmeno più parlare e scrivere per testimoniare tutto il nostro sdegno. E se non avremo partiti di destra in grado di rappresentarci (poiché siamo ancora in attesa di una vera e ostruzionistica opposizione) dovranno essere i cittadini a mobilitarsi.
In effetti, è giunta anche a me, per altre vie la voce della formazione di più di un partito etnico-confessionale.
Altro che concertone del 1 maggio! (che, chissà perchè, ricorda tanto quei "circenses" che venivano offerti in epoca imperiale per tener buone le masse).
ROMA - "Non pagano, fanno i padroni e lo Stato li difende". E' questa una frase urlata da una signora sul sagrato della chiesa di Santa Felicita e Figli Martiri, prima dell'arrivo del feretro di Vanessa Russo. La frase, riferita agli immigrati, è stata accolta da un applauso da parte di alcune persone presenti ed è stata urlata al passaggio del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.
Stella
Ciao Nessie, vedo che sei tornata alla grande:-)
Purtroppo stiamo sempre a ripetere le stesse cose, anch'io ho più volte scritto dei guasti del ddl Amato-Ferrero. Ma sembra che la nostra parte politica sia incapace di valutare appieno le conseguenze e avvertire gli italiani.
Oppure i grandi media, asserviti alla sinistra, minimizzano le prese di posizioni del cdx. Di fatto rimane però che la grande opinione pubblica NON è ancora ben informata su quello che sta tentando di fare la sinistra con questa legge antitaliana.
So la lega e An raccolgono firme, per un eventuale referendum abrogativo, ma in generale mi sembra il problema sia sottovalutato.
Quest'impressione me la sono fatta sondando un po' i pareri di persone che non usufruiscono di internet...
Ciao mary
Cittadino perplesso, leggo che c'è pure il partito dei romeni il cui link è : http://liberoblog.libero.it/politica/bl6692.phtml
Io nel post l'ho messo come eventuale ipotesi per assurdo, ma qua tutte le assurdità peggiori sono già realtà probante. Mastella li federerà nella sua Udeur. Se ogni partito politico fa a gara ad accaparrarsi extracomunitari pur di vincere, non ci resta che diventare noi stessi dei "migranti". :-(
Stella, temo che ormai sia giunto il tempo di attivarsi con iniziative più rumorose. Visto che i giornali non informano, visto che alle raccolte di firme contro la Amato-Ferrero non si dà alcuna pubblicità, occorre scendere in piazza, incatenarsi, insomma utilizzare dei metodi che facciano sensazione e scalpore, sennò non se ne esce.
Mary, idem come sopra. Deplorare non basta più. Oggi pomeriggio scriverò alla Lega, ad An e anche a Palmieri di FI perché non si facciano bagnare il naso da quel popolo sempre più incazzato che dicono di voler rappresentare.
Teniamo pure conto che i referendum si muovono con tempi biblici e che qua non c'è più tempo da perdere. Teniamo altresì conto, che se la gente, oramai stufa dell'andazzo referendario (ne hanno fatto troppi), dovesse disertare per andare al mare o per altre ragioni, potrebbe non esserci il quorum. E allora addio Italia forever!
Cara Nessie,
vedo che nel Loch siamo tutti dello stesso avviso:la vicenda della ragazza romana uccisa dalle due rumene (delle poverette:chi vive di prostituzione sa che la propria vita non vale niente, perché dunque dovrebbe dar valore a quella degli altri?Donde la facilità dell'assassinio...detto ciò sia chiaro che l'Occidentale non crede al pentitismo:non si può uccidere e poi-per sfuggire alla condanna- dichiararsi pentiti in lacrime:troppo comodo)è l'ennesima conferma che ciò che scriviamo nel Loch purtroppo è già realtà.Bene diceva quella signora in chiesa, con parole semplici e lapidarie "Non pagano, fanno i padroni e lo Stato li difende" già segnalato molto opportunamente da Stella.
Il giorno dopo l'uccisione, lessi le reazioni "ufficiali":subito si sono mossi avvocato difensore delle assassine(di certo nominato d'ufficio)psicologi, sociologi, hanno protetto le suddette con una scorta di poliziotti...Insomma un trattamento da star di Hollywood che si avviano alla premiazione per la notte degli oscar.E la vittima?Dimenticata:lei non suscita alcun interesse né per gli psicologi né per i sociologi, e nemmeno per i preti, tranne quello, inopportuno, che mandò in chiesa un telegramma chiedendo il perdono delle assassine.Sappiamo che la gente presente, infuriata, si è opposta duramente a questa richiesta ormai tipicamente "occidentale", tipica in quanto lungi dal dire di un farabutto che è un farabutto, si devìa il discorso compatendo non già le vittime bensì gli aggressori, i ladri e gli assassini, facendo della sociologia buonista che sarebbe comica se non fosse tragica.
Buona serata a Nessie e a gli amici che navigano in queste acque
Occidentale, la cosa più disgustosa di questa vicenda (l'ennesimo delitto multikulti) è come tu stesso ricordavi, la copertura data a una di queste assassine che sono state velate dalle telecamere del TG, perché una di queste aveva 17 anni: capirai!
Per battere il marciapiede lei "ha l'età". Per delinquere pure, però l'Occidente beota si preoccupa di rispettare la fatidica "carta di Treviso" (quella che vieta di esporre i minori alle telecamere).
E dulcis in fundo, il ministro rifondarolo komunista Ferrero (quello di questo obbrobrio di ddl) salta fuori a parlare della solite strumentalizzazioni della solita destra fascistoide. Gli unici squadristi picchiatori di professione che conosciamo sono tutti suoi: a cominciare dal fatto che Mariotto Segni è stato malmenato e gli hanno lanciato dietro un tavolo portandogli via le firme raccolte per il referendum sulla legge elettorale. Gli autori? I soliti rifondaroli comunisti del ministro Ferrero.Professione: squadristi, teppisti e picchiatori, nel nome del proletariato.
La cosa comica e tragica insieme è il modo in cui la strana coppia pensa di risolvere il problema dei clandestini. Semplicemente ribattezzandoli. Da oggi non sono più "irregolari", ma "immigrati alla ricerca di lavoro". Stasera all'Antipatico c'era Michela Brambilla, la presidentessa dei Circoli della LIbertà, che ha fatto un mazzo a fionda a Ferrero. Il quale, poverino, rispondeva penosamente a monosillabi.
Nessie hai perfettamente ragione, bisogna che cominciamo NOI a farci sentire e non solo dai blog.
La situazione é grave e a me sembra assurdo quanto sia sottovalutata dalla nostra parte politica.(i media non li cito nemmeno)
Io sono andata alla manifestazione della Moratti, la gente ha bisogno di una guida, siamo in tanti, ma tutti sparpagliati. D sicuro però c'è una marea montante contro l'immigrazione incontrollata.
Ciao Mary
Siro, Ferrero può anche trovarsi in impasse televisiva, ma nella m....a ci siamo pur sempre noi se passa una simile nefandezza. Questo è poco ma sicuro. Ciao.
Mary, hai ragione. C'è tutto un popolo infuriato senza veri e propri rappresentanti. Bisogna scrivere rompere le palle ai vari partiti di destra minacciandoli di non votarli mai più se non fanno il loro mestiere di OPPOSITORI.
In fondo gli altri fanno solo tutto il peggio che avevano promesso nel programma delle 280 pagine dell'UNIONE.
Sono i nostri che sono dei colabrodo e gliele fanno passare tutte...
In effetti, non mi meraviglio affatto che i romeni abbiano fondato addirittura un partito. E quelli che lo hanno formato, così come hanno formato altre associazioni imprenditoriali, ovviamente con intenti tutt'altro che italofili, è gente con l'evidente intenzione di fare affari, guadagnare ed occupare spazi, estromettendone gli aborigeni. Dell'integrazione non glie ne frega proprio nulla: tutto tempo perso! Oltre tutto vedono come rivale chiunque possa pararsi sul loro cammino o anche eserciti le stesse attività.
Questa gente non ha proprio nulla da spartire con quella brava gente che ho avuto modo di conoscere quando bazzicavo da quelle parti, e che sicuramente si guarda bene, ora come allora, dal coltivare velleità colonizzatrici (perchè questo è proprio quello che fanno quelli venuti da queste parti).
Non posso non notare, leggendo l'articolo da te segnalato, che già la cifra indicante la loro presenza è ben maggiore di quella segnalata anteriormente a quest'anno (chi diceva 200.000, chi 300.000, e qualcuno parlava di 500.000) e diciamo anche che il milione è ancora una stima ottimisticamente per difetto, visto che la cifra si riferisce a quelli presenti legalmente ed ufficialmente sul territorio italiano e dediti ad attività più o meno lecite ed ufficiali. Se consideriamo poi tutti quelli "imboscati" e dediti a lavoro nero o attività illecite, non mi meraviglierei se la cifra raddoppiasse addirittura. Praticamente, nel 78, la popolazione romena ammontava a 23 milioni e rotti. Dopo l'89, nonostante la massiccia politica d'incremento demografico attuata fino al cambio di regime (certe madri eroine giungevano a procreare da dieci pargoli in su, con record intorno ai 23 figli), e giungendo ad oggi la popolazione è giunta intorno ai 22 milioni. Considerando che la presenza più massiccia di emigrati è in Italia e Spagna, possiamo immaginare in quale misura si siano distribuiti e concludere che le cifre proposte sono ben al di sotto della realtà. A questi dobbiamo aggiungere anche quelli che fanno la spola tra la patria ed il paese in cui lavorano. Uno studio demografico romeno, pubblicato anche su "Ziua" paventava che, se l'emigrazione continuasse con questi ritmi, nel 2050 la popolazione scenderebbe intorno ai 16 milioni. Guarda caso anche questo studio pone come tappa il 2050, oltre all'insistere sull'invecchiamento della popolazione e, così come da anni si strombazza in Italia, si ventila anche in Romania l'ipotesi di favorire l'immigrazione da paesi ancor più poveri, per avere manodopera (ovviamente non perchè sarebbe a più buon mercato.... o no?). E così anche per quel paese, che molti eventi unirono storicamente alle sorti dell'Italia, si profila qualcosa di simile a quanto già succede in Italia e, in parte, ha già cominciato a verificarsi.
Tornando alla questione del partito, e non necessariamente quello dei romeni, va da sè che, una volta offerto il diritto di voto agli stranieri (che sempre stranieri resteranno, inutile farsi illusioni), questi voteranno per il loro partito, visto che, com'è facile immaginare, si occuperà di avvantaggiarli il più possibile, a danno degli aborigeni.
E se i nostri politici continuano ad insistere che la concessione del voto sia un alto gesto di civiltà, biasimando chiunque degli aborigeni che si permetta di contestarlo, i casi sono due, o sono ingenui e non capiscono quello che stanno facendo, non prevedendone le conseguenze - ciò che è parecchio difficile da credere - oppure sono in malafede, e questa mi sembra l'unica ipotesi logica e valida.
Visto che si accennava prima al concertone di ieri, non posso non notare come sia stato fatto passare quasi sotto silenzio quanto successo su quel treno che portava da Reggio Calabria a Roma quelli che volevano parteciparvi e sul quale un gruppo di "bravi giovani" (meritevoli forse anche di aver intitolata un'aula o, perchè no, di ricoprire un ruolo istituzionale) con la convinzione che l'andare a partecipare a quel concerto desse loro il diritto di viaggiare gratis, di fronte al diniego del personale, ha devastato diversi vagoni. Quanto alle feroci istigazioni di quel Rivera contro Chiesa e Papa, ed all'atteggiamento inqualificabile tenuto da Rai3, preferisco soprassedere, per non uscir troppo fuori tema.
Un'ultima considerazione è, dopo i fatti di via Sarpi, che, se continuano a fare ringalluzzire quelle che altrove erano definite "minoranze coabitanti", soprattutto quando esistono tante persone "di buona volontà" (leggasi no-global e affini) non è da scartare l'ipotesi che, in caso di manifestazioni di protesta, da parte di italiani rivendicanti i loro diritti, non scoppiino tafferugli, disordini interetnici, quando non addirittura conflitti veri e propri. Ad uscirne vincitore, purtroppo, sarebbe sempre l'attuale governo.
Per quanto riguarda la "professione" dichiarata dalle due assassine, conoscendo la tipologia, che non prevede di prostituirsi ma, se mai, di farlo credere per poi derubare o rapinare il malcapitato che le rimorchia, senza neppure farlo "consumare", è più logico ipotizzare che le due donzelle biancovestite, ben conoscendo come funzionino le cose, si siano dichiarate prostitute per indurre a pietà sulla loro miserevole condizione, per usifruire del trattamento di favore destinato a chi intende redimersi, passando sopra anche agli eventuali crimini commessi.
Morale: le due candide donzelle sono volgari ladre e rapinatrici disposte anche a ricorrere alla violenza, pur di perseguire l'obiettivo; può anche darsi che il morto non fosse programmato, ma questa volta la situazione è sfuggita loro di mano ed ora stanno solo cercando di farla franca, approfittando di una legge troppo indulgente e permissiva oltre che del favoritismo della politica.
Cittadino, ottima analisi la tua. Lo scopo principale di questi partiti etnici è proprio quello di autoagevolarsi a detrimento di noi "aborigeni". Ma si potrà impiegare ancora questo termine o siamo obbligati ad abolirlo in nome "dell'internazionalismo proletario" coatto voluto da quel Ferrero? e chi ha detto che il comunismo è stato sconfitto? Qua ci obbligano a doverlo sopportare per amore o per forza, nonostante sia odiato e risulti odioso ai più. Non ci sono come gli ultimi colpi di coda di un'ideologia in rottamazione, ad essere i più temibili e i più nocivi. Con meno consenso rastrellano e con più diventano arroganti.
Quello che citi a proposito del concertone socialcomunista sindacale trasmesso da RAI3 è l'ennesima loro Okkupazione di regime. E mentre preparano la marcia trionfale dell'AIDA per gli islamici col voto "attivo e passivo" agli immigrati, danno addosso al Papa: VIGLIACCHI!
Korovyev, benvenuto nel Loch. Sì può darsi che la povera Vanessa non fosse programmata per le due malfattrici della metropolitana. Ma intanto è giusto che scontino la galera e che non facciano più indulti per questa gentaglia. Se i media avessero un po' di senno, dovrebbero smetterla di deliziarci con le dichiarazioni dei loro avidi avvocati.
(e che forse, oltre che "perplesso", dovrebbe definirsi, come minimo, "amareggiato", con quello che segue!)
A proposito del Partito dei romeni, ho appena letto, su "Adevărul" di ieri un articolo interessante: titolo "I lavoratori provenienti dall'UE, in concorrenza sleale con quelli romeni", firmato da Sorin Iordache. Il primo sottotitolo: Gl'immigrati dall'Unione europea Imigranţii din Uniunea sono un problema sul mercato del lavoro della Romania, secondo uno studio d'impatto realizzato nel mese di marzo di quest'anno, da istituti specializzate nell'attività con stranieri. Segue il testo: Hanno stipendi tre volte maggiori dei lavoratori autoctoni, sono assunti più che altro in base ad appoggi e relazioni, non conoscono la lingua romena, creano problemi d'integrazione ed un'atmosfera sgradevole sul posto di lavoro. Quasi la metà di loro sono capi e direttori, con stipendi enormi.
Questi sono soltanto alcuni dei problemi segnalati riguardo agl'impoegati stranieri della Romania, nello studio d'impatto "Liberalizzazione del mercato del lavoro in Romania. Oppportunità e rischi", relizzato dal Dipartimento per il Lavoro all'Estero (DMS), Ufficio per la Migrazione della Forza Lavoro (OMFM) e l'Università di Oradea.
Per il resto, anche perchè non posso riportare integralmente il testo dell'articolo (per motivi di diritti d'autore e poi sarebbe troppo lungo), mi limito a citare solo i sottotitoli in grassetto, che riassumono abbastanza bene il contenuto. Tralascio, ovviamente, anche i numerosi dei commenti dei lettori, il contenuto della maggioranza dei quali è troppo indisponente per riportarlo in questa sede (ma, ovviamente, rincara la dose dell'articolo!).
Appoggi, conoscenze, relazioni, nella variante dell'economia di mercato.
Lo stipendio minimo, triplo rispetto a quello dei romeni
Un altro motivo per cui emigrano i nostri specialisti (cioè, la concorrenza sleale)
Il ministro del lavoro è preoccupato dalla situazione
La forza lavoro non ringiovanisce con quelli provenuti dall'Ovest.
Ovviamente, in qualunque paese che si rispetti, paragonabile a quanto succede in una famiglia (e forse per questo l'attuale politica sembra intesa a fare sparire quest'istituzione dalle basi sociali), i diritti dei cittadini vengono prima di quelli dei cittadini stranieri; la immaginereste una famiglia che facesse morir di fame i propri figli o li cacciasse via per adottarne di estranei?
Visto in sè, quanto detto nell'articolo non sarebbe da censurare, se non fosse che la Romania è entrata nell'UE dal 1 gennaio di quest'anno e, già dall'89 in qua, ci ha riempito il paese di suoi "figlioli", immigrati più o meno legalmente, esercitanti lavori più o meno legali, spesso e volentieri facendo proprio quella concorrenza sleale che lamentano da parte dei lavoratori UE, e non meno spesso, parlando un italiano improvvisato e maccheronico (tanto, a quanto vedo già a livello istituzionale si sta operando un vero smantellamento delle basi linguistiche, fonetiche, grammaticali e sintattiche dell'Italiano, con impoverimento lessicale, non di rado dichiaratamente inteso a favorire chi non lo parla). Quanto all'atmosfera sui posti di lavoro, fatte, come sempre le dovute eccezioni, non e che la situazione si discosti poi tanto da quella lamentata dallo studio romeno (e preferisco non entrare nei dettagli!). Altrettanto dicasi riguardo all'assunzione senza verificare effettive attitudini o titoli professionali, sulla base, per l'appunto, di appoggi, conoscenze e relazioni (e magari anche tangenti), basata sul fatto che "lo straniero è necessariamente più competente dell'italiano" (e ditemi voi, poi, se questo non è razzismo, nel senso stretto del termine!). L'unica differenza è l'invidia per la maggior retribuzione dei lavoratori UE, mentre qui, in Italia, la concorrenza sleale si basa sul dumping, cioè sulle retribuzioni talmente basse che non consentirebbero ad un cittadino italiano di sopravvivere (mentre quella categoria, non pagando tasse, alloggio e quant'altro, mangiando alle mense della Charitas o simili (dalle quali i clochards italiani sono stati ormai banditi) istituzioni dalle quali ricevono anche abiti, dormendo nei dormitori, ricevendo assistenza sanitaria gratuita e quant'altro, riescono a tenere da parte i soldi da mandare in patria, dove, alcuni, sono anche riusciti a metter su casa e finanche aprire piccole attività imprenditoriali.
Ammesso anche che sia vera una parte di quanto lamentato nell'articolo, riguardo ai lavoratori UE, escludo che, per lo meno gl'Italiani potranno mai fondare, in Romania, un "Partito degl'Italiani" o che potranno mai avere diritto di voto, sempre che quel governo non intenda seguire l'esempio del nostro, e men che meno tenere il comportamento arrogante che molti immigrati di quel paese tengono in Italia.
Che altro dire?
Lascio a voi trarre le conclusioni!
Cara Nessie,
Mi sono accorto che, nella marea del testo, mi è sfuggita una parte del testo romeno del sottotilolo (cioè: "Imigranţii din Uniunea") che avevo copiato ed incollato per comodità di traduzione. Spero non crei troppi problemi!
Cara Nessie,
esprimo due desideri.
- vorrei un Sarkozy che istituisse un Ministero dell'identità nazionale in Italia
- vorrei Oriana Fallaci alla guida dello stesso.
Per diversi motivi (...) le vedo impossibili entrambi.
Baci
Cittadino, ottime informazioni le tue. E' chiaro che un "Partito degli Italiani" non potrebbe certo prodursi né in Romania né altrove. Ma il nostro, più che un paese, dimostra di essere una "semplice espressione geografica", a causa di politici che non lo amano.
Monica, mi piacerebbe che l'Oriana fosse viva per sapere che ne penserebbe di questo gioco allo sfascio.
Mi son ricordato che, oltre alle tante facilitazioni a chi vuole immigrare in Italia, ci sono i corsi d'italiano (immagino quale italiano, soprattutto se insegnato da chi suppongo, sovente persone non di madrelingua italiana e che lo padroneggiano anche male), fatti nella loro madrepatria, a spese dello stato italiano, quindi del contribuente.
Con la premessa che nutro serissimi dubbi sull'esistenza di "tesoretti" di vario genere (per non dire che trovo assurda anche questa definizione terminologica per un fondo che non si sa se esista o meno e di quale entità), la considerazione che segue è che, per far frone a tutte le spese folli che ha programmato l'attuale governo, a corredo della sua tattica demagogica, non basterebbero neppure i tesori dei Maya, degl'Incas, degli Sciti e quanti altri messi assieme. La cosa che desta meraviglia e che ci sia ancora chi è disposto a crederlo.
Cittadino, se può interessarti, nelle riserve aurifere è pure previsto un fondo-cassa per il rimpatrio dei clandestini "pentiti". Siamo al ridicolo e all'assurdo.
Firma e fai firmare la petizione http://www.forzaitalia.it/petizione
contro questo scempio, se non l'hai già fatto!
Già fatto!
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