Prima ascoltate il video di Sgarbi. Poi commentate. Sgarbi si comporta forse come i matti letterari di Zavattini che però dicono sempre la Verità. O come diceva Zavattini, la Veritaaaà. E' chiaro che un giorno o l'altro gli metteranno la camicia di forza, ma intanto le canta chiare. Trump non si è ancora insediato, nessuno l'ha ancora visto al lavoro che già è scattato il passaparola nello show-biz e ci sarà il fuggi-fuggi al suo invito ad alcuni artisti di esibirsi alla sua cerimonia di insediamento. Curioso che nei confronti di criminali di guerra come la Clinton e Obama, la cordata dei cantanti e attori fosse tutta solidale nell'accettare di tenere concerti e performance varie senza aver nulla da eccepire circa le loro politiche. Mi piacerebbe sapere perché non aspettano nemmeno un mese dall'insediamento del nuovo presidente eletto, che già scattano le "lettere scarlatte" di "populismo xenofobo", lanciate dai ragazzini del trio Il Volo, che con ogni probabilità sono stati consigliati da un loro agente e che come dice lo stesso Sgarbi, non sanno nemmeno che significa.
Il termine populismo nasce come traduzione di una parola russa народничество la cui translitterazione è narodničestvo. Il movimento populista è stato infatti un movimento politico e intellettuale della Russia della seconda metà del XIX secolo, caratterizzato da idee socialisteggianti e comunitarismo rurale che gli aderenti ritenevano legate alla tradizione delle campagne russe. Sentite che ne dice la Treccani, senza, ovviamente, prenderlo per oro colato, tenuto conto che alla Treccani si è insediato anche Giuliano Amato:
"Atteggiamento ideologico che, sulla base di princìpi e programmi genericamente ispirati al socialismo, esalta in modo demagogico e velleitario il popolo come depositario di valori totalmente positivi. Con sign. più recente, e con riferimento al mondo latino-americano, in partic. all'Argentina del tempo di J. D. Perón (v. peronismo), forma di prassi politica, tipica di paesi in via di rapido sviluppo dall'economia agricola a quella industriale, caratterizzata da un rapporto diretto tra un capo carismatico e le masse popolari, con il consenso dei ceti borghesi e capitalistici che possono così più agevolmente controllare e far progredire i processi di industrializzazione.".
L'atteggiamento o movimento politico, sociale o culturale che tende all'elevamento delle classi più povere, senza riferimento a una specifica forma di socialismo e a una precisa impostazione dottrinale
Ovviamente il termine muta di significato a seconda delle epoche storiche e della formazione di nuovi gruppi politici. Allo stesso modo il termine può essere considerato legato al Partito del Popolo, un partito statunitense fondato nel 1892 al fine di portare avanti le istanze dei contadini del Midwest e del Sud, le quali si ponevano in conflitto con le pretese delle grandi concentrazioni politiche industriali e finanziarie, e anch'esso caratterizzato da una visione romantica del popolo e delle sue esigenze. Un Partito del Popolo (Populist o People's party) venne fondato nel 1891 negli Stati Uniti da gruppi di operai e agricoltori che si battevano per la libera coniazione dell'argento, la nazionalizzazione dei mezzi di comunicazione, la limitazione nell'emissione di azioni, l'introduzione di tasse di successione adeguate e l'elezione di presidente, vicepresidente e senatori con un voto popolare diretto.
Quanto alla xenofobia e all'aggettivo "xenofobo" meriterebbe un altro post, ma per ora mi limito a dire che xenofobia ("paura dello straniero"; composto da ξένος, xenos, "straniero" e φόβος, phobos, "paura") è un'avversione generica, di varia intensità, verso gli stranieri e ciò che è straniero, o che viene percepito come tale. Ma aver paura non è reato. E date le proporzioni del fenomeno migratorio, mi pare più che giusto e legittimo "aver paura".
Paura di perdere il controllo del nostro territorio e di subire furti, scippi, rapine, stupri. Paura di venire sostituiti attraverso l'arma della demografia. Paura di perdere identità, cultura, tradizioni, religione, usi e costumi nostri per dover subire in modo coercitivo quelli degli invasori. Da ultimo, finché c'è "paura", c'è anche la possibilità che esista in risposta di ciò, un sano istinto di conservazione. Perciò, la paura dello straniero non è reato.
Quanto alla xenofobia e all'aggettivo "xenofobo" meriterebbe un altro post, ma per ora mi limito a dire che xenofobia ("paura dello straniero"; composto da ξένος, xenos, "straniero" e φόβος, phobos, "paura") è un'avversione generica, di varia intensità, verso gli stranieri e ciò che è straniero, o che viene percepito come tale. Ma aver paura non è reato. E date le proporzioni del fenomeno migratorio, mi pare più che giusto e legittimo "aver paura".
Paura di perdere il controllo del nostro territorio e di subire furti, scippi, rapine, stupri. Paura di venire sostituiti attraverso l'arma della demografia. Paura di perdere identità, cultura, tradizioni, religione, usi e costumi nostri per dover subire in modo coercitivo quelli degli invasori. Da ultimo, finché c'è "paura", c'è anche la possibilità che esista in risposta di ciò, un sano istinto di conservazione. Perciò, la paura dello straniero non è reato.
Oggi quando si è a corto di argomenti, vengono dai media, giudicati con disprezzo "populisti" (e magari xenofobi) quei partiti che:
- cercano di porre freni alla globalizzazione
- vorrebbero far rientrare in patria assetti industriali che sono stati delocalizzati
- vorrebbero battere moneta sovrana
- vorrebbero porre un freno all'immigrazione
- si oppongono alla dittatura della Ue.
- lottano per il ripristino della sovranità nazionale
Non credo pertanto che i tre cantantini che compongono il trio tenorile Il Volo, siano al corrente di tutte le implicazioni storiche, politiche e semantiche della parola "populismo" e sue successive estensioni di significato. E nemmeno Andrea Bocelli che pur conoscendo Trump si è rifiutato di cantare nel timore di veder diminuire la sua popolarità. Bene farebbero perciò a limitarsi a fare "gli artisti" e a non preoccuparsi di fare lo screening politico-ideologico a chi li invita a cantare. Dopotutto sono pagati per questo. E pagati bene.
Oggi nel mondo della musica pop si campa solo grazie alle esibizioni dal vivo e, le popstar più gettonate come Bocelli o Il Volo, contano molto sul circuito delle esibizioni private per emiri e ricconi vari. Ora, ciò che più mi fa imbufalire non è tanto il rifiuto quanto l'ipocrisia. Dico, abbiate almeno la decenza di dire la verità, cioè "non ci possiamo esibire per Trump perché emiri arabi, oligarchi messicani e cinesi etc. non ci chiamerebbero più a cantare per i loro festini privati per rappresaglia". Cosa vi costa dire la nuda verità? Perché tutti questi grilli canterini fino a un anno e mezzo fa avrebbero fatto la fila per esibirsi alla Trump Tower o negli alberghi di Trump. Ipocriti e basta. Tra l'altro una brutta scortesia non solo nei confronti di Trump, ma anche dei suoi elettori italo-americani. L'invito a cantanti italiani voleva essere anche un ringraziamento ai tantissimi italo-americani che han votato Trump, risultando decisivi in stati come la Pennsylvania o il Michigan. Trump ha chiamato molti italo-americani nell'amministrazione, ha chiesto a Dolce e Gabbana di vestire la First Lady e voleva cantanti italiani all'inaugurazione. Insomma, lui ci apprezza apertamente e noi lo schifiamo. Classico atteggiamento masochista da italioti medi, simile a quello avuto con Putin, altro personaggio che ci adora e che la nostra "intellighentsia" schifa. Comunque bene han fatto Dolce e Gabbana a respingere le critiche e a dire che per loro è un onore vestire la splendida Melania
ReplyDeleteVerissimo. E' tutta questione di ingaggi e non hanno nemmeno l'onestà di ammetterlo. Occhio però, che i nostri couturiers non resisteranno al richiamo di vestire Melania Trump. Hanno vestito la culona nera coi fianchi larghi (se dico "negra" passo per "xenofoba"), vestiranno anche la nuova first lady. Quel che mi fa tristezza, però, è la corte dei ciambellani italioti sempre al servizio del "politicamente corretto".
ReplyDeleteSgarbi, con le sue intemerate, ottiene i titoli dei giornali, ma non so quanto sia benefico visto che tutti lo ascoltiamo con il sorrisino sulle labbra. Invece è la mentalità e l'approccio alle parole d'ordine che deve cambiare con l'esempio. Personalmente quando vengo gratificato di termini come "razzista, xenofobo, sessista, omofobo, populista ..." ringrazio, considerandoli, visto il pulpito dal quale provengono, altrettanti riconoscimenti del fatto che io sono sulla parte giusta della barricata.
ReplyDeleteFarebbero meglio a scrivere "controrivoluzionario", così sarebbe più chiaro il regime globale nel quale viviamo. Gli pseudo-artisti hanno evidentemente paura di non lavorare più. Sgarbi avrebbe potuto anche dirlo, visto che dice verità scomode, ma rimane in superficie; non affronta l'argomento nella sua complessità. Si limita a dire che si tratta di poveri coglioncelli plagiati che rifiutano la marchetta liberamente, anche se non sanno il perchè. In realtà non sono così scemi e conoscono perfettamente i propri interessi. Ma, siccome non si tratta di esibirsi al festival della torta fritta, bensì di una festa indetta dal presidente della nazione ancora più potente al mondo, ciò da la vera dimensione del gioco. Non è proprio come il boicottaggio di Putin o Assad. Una banalissima esibizione canora illustra meglio di tanti dibattiti quale sia la posta in gioco oggi.
ReplyDeleteIL SAURO
Massimo, il compito di Sgarbi è quello di demistificare lo stesso ambiente nel quale si muove e al quale deve il suo successo e la sua notorietà: musica, spettacoli, arti, eventi ecc. Non gli si può chiedere di più ed è anche inutile pretenderlo. Le parole "populismo" e "xenofobia" e i loro veri significati, li ho appena elencati io. Anche se ovviamente in un post non si può approfondire più di tanto.
ReplyDeleteE comunque sono d'accordo che oltre agli invasori, dovremmo liberarci anche dei concetti fasulli con i quali ce li vogliono fare accettare.
Sauro, su Sgarbi ho appena scritto a Massimo cose che ben si adattano anche qui: le sue provocazioni si muovono all'interno dell'apparato mediatico e di quello show-biz al quale lui deve molto. Certamente che resta in superficie. Ma lo scavo dobbiamo farlo noi.
ReplyDeleteOvviamente i tre tenorini sono meno "coglioncelli" di quanto lui afferma. E sanno benissimo che esibirsi nel segno di Trump significherebbe perdere tanti altri ingaggi di una buona metà dell'altro emisfero. Il suo video mi offr, tuttavia, il pretesto per approfondire concetti come "populismo" e "xenofobia" che rappresentano la "fatwa" del XXIesimo secolo data a chi cerca di affrancarsi dal mondialismo.
Resta da vedere se Trump sarà per davvero "populista e xenofobo" come ha promesso durante la sua campagna elettorale.
In Italia vengono definiti "populisti" la Lega, Fratelli d'Italia e il Movimento 5 stelle. Quest'ultimo sta mostrando la sua vera faccia e pare sia confluito nell'ALDE il raggruppamento liberista di Verhofstadt. Ovvero il gruppo più eurocratico che ci sia:
ReplyDeletehttp://www.imolaoggi.it/2017/01/09/adesione-allalde-di-maio-la-solita-stampa-parla-di-m5s-spaccato/
ALDE?!? Ma sono impazziti? Sì, ho sentito anch'io che Di Maio è confluito nell'Alde. Sfido io che Salvini e la Meloni ora si freghino le mani per la contentezza! ora non hanno più concorrenza interna. L'Alde ebbe in Italia il partitucolo suo emissario in Scelta (Sciolta) Civica. Ovvero il partito di Monti. Complimenti ai 5 stelle verso i quali non ho mai nutrito alcuna fiducia! E questo sarebbe un partito "antisistema"?
ReplyDeleteMa sono sistemati, sistematissimi nel raggruppamento più eurocratico che ci sia ! Senza contare tutta la loro ambiguità nella politica migratoria dove sono sempre lì a dire "nì". Purtroppo non c'è più da cincischiare né da perdere tempo a fronte di un problema tanto grave. Scaricare Farage, è stata la solita furbata italiota, fatta nel timore di non sembrare politicamente allineato e troppo "di destra".
Lo stesso discorso vale per Bocelli, il quale non credo tema davvero di perdere un mucchietto di fan che hanno minacciato di boicottarlo. È un cantante acclamato in tutto il mondo e ha estimatori ovunque anche tra la gente comune.
ReplyDeleteCome volevasi dimostrare, la cerimonia di premiazione dei Golden Globes è diventata una manifestazione anti-Trump, con attori che hanno fatto paragoni improponibili tra Hollywood e il mondo reale, anche qui in chiave anti-populistaxenofoba.
I MSM celebrano il discorso di Meryl Streep che ha ricordato un episodio risalente alla campagna elettorale USA, in cui Trump avrebbe offeso un cronista disabile del New York Times, imitandolo.
Ma mi sa che la Streep ha soltanto preso a pretesto questa presunta "crudeltà" di Trump per difendere tutti i giornalisti, ovviamente quelli MSM.
http://m.ilgiornale.it/news/2017/01/09/i-golden-globe-contro-trump-hollywood-difende-gli-stranieri/1349313/
Comunque in merito a questa vicenda, qui c'è una versione, corredata di video, molto contrastante con quella ufficiale.
https://www.catholics4trump.com/the-true-story-donald-trump-did-not-mock-a-reporters-disability/
Detto questo, aspettiamo di vedere cosa farà Trump da presidente.
Ciao Ale, la campagna elettorale di Trump, come ben ricorderai, era già iniziata col fuggi-fuggi, le contestazioni e le critiche da parte dello star system che gli ha sempre remato contro, con l'unica eccezione del grande Clint Eastwood che ha saputo assumere posizioni coraggiose in perfetta solitudine.
ReplyDeleteBellissimo articolo, Nessie: grazie!
ReplyDeleteGrazie, Vanda. Che aria tira da quelle parti con Obama che non si toglie dalle scatole?
ReplyDeleteI "liberals" stanno seminando caos e ODIO dappertutto!
ReplyDeleteQuando fu letto Obama, chi non lo voto' (repubblicani e altri) non fece nulla perché' fu democraticamente eletto.
Nel caso di Trump, eletto democraticamente, invece i liberals stanno scendendo il putiferio!
Sono LORO e quelli come loro la rovina del mondo!
Non si rassegnano eh? Nemmeno il suffragio popolare li fa desistere, a quelli. Un brutto clima, per gli USA.
ReplyDelete"Liberal" - tanto per chiarire al prof. Dezzani - non significa propriamente "liberale" ma è sinonimo di "leftist". Cioè, di sinistra. Meglio sarebbe tradurlo con "progressista".
http://federicodezzani.altervista.org/2016-lagonia-dellordine-mondiale-liberale/
PS e comunque sia è vero che sono "la rovina del mondo".
ReplyDeleteI "liberal" americani sono assimilabili ai nostri radicali più che ai vecchi liberali di Malagodi e Altissimo. Per quanto riguarda Meryl Striptease, beh Cary Grant diceva "Sono contrario agli attori che prendono posizioni in pubblico e sparlano di amore, religione o politica. Noi non siamo esperti di queste materie. Io personalmente sono molto incongruente quando si parla di politica. Le mie opinioni cambiano continuamente Per questo non prendo mai una posiziona pubblica sui problemi politici". Ecco, imparate da Cary Grant attoruncoli strapagati
ReplyDeleteAndrea Bocelli che pur conoscendo Trump si è rifiutato di cantare nel timore di veder diminuire la sua popolarità...
ReplyDelete... presso il grosso di quell' "1%" ( di cui fa ovviamente parte anche trump ) in grado di pagare i costosissimi biglietti per le sue mediocri performances.
Quindi il furbo e ben piazzato bocelli non sorprende ; per quanto riguarda i tre "teneri" "tenorini" si tratta invece di una scelta commerciale del loro agente che ovviamente per il futuro punta anchesso a quell' " 1%".
ws
Esattamente Jacopo. Perciò Dezzani ha toppato. "Liberal" è un "falso amico" e non vuol dire "liberale". Più vicino ai radicali o agli attuali piddioti: tutti sotto bandiera ONU e tutti omologabili all'élite fabiana.
ReplyDelete---------------------------------------
Stasera Grillo ha fatto una delle sue figuracce: rifiutato dal gruppo eurocratico ALDE, quello degli spinelliani e kalergiani di ferro. Della serie, purché siano poltrone.
ws, "teneri tenorini"?
ReplyDelete"Che gelide manine"! Se le lascino riscaldare. :-)
@ J. Foscari che scrisse
ReplyDelete. L'invito a cantanti italiani voleva essere anche un ringraziamento ai tantissimi italo-americani che han votato Trump
allora faceva loro cosa piu' gradita se chiamava Al bano ...😎
Invece il "sofisticato" trump voleva proprio quel pallone gonfiato di bocelli in quanto "icona" dell' "upper class" a cui appartiene, e tutta questa storia ha bersaglio proprio trump a cui i suoi omologhi "ricconi" fanno una preventiva pressione mediatica e psicologica per l' ancora tutto da dimostrare suo " tradimento di classe".
ws
"allora faceva loro cosa piu' gradita se chiamava Al bano ...😎"
ReplyDeleteSu questo son d'accordo. Musicalmente Bocelli non l'ho mai potuto soffrire e sui tre coglioncelli evito ogni commento. Britney Spears ha più spessore artistico di loro, e ho detto tutto
1. "Il Volo... chi?"
ReplyDelete2. Bocelli, se non fosse cieco, non avrebbe neppure il 10% della sua (musicalmente immeritata) notorietà.
3. Attenzione a non confondere il valore con il prezzo, perché non c'è un rapporto diretto tra le due cose.
Io non li confondo, e avendo avuto mia madre cantante lirica, credo di averci un po' di palato. Ma all'estero (e in particolare in USA) sono assai più di bocca buona e quando vedo che sono così entusiasti dei nostri cantanti come Bocelli, mi sembra di farci la figura della solita italiana mugugnona a cui non va mai bene niente. E pure "rosicona" nei confronti del successo altrui.
ReplyDeleteSuccesso o popolarità? Non so, in ambito musicale (commerciale) esempi di personaggi di successo possono essere Alfredo Golino, Ellade Bandini o Rodolfo Maltese, anche se sono ben poco popolari. Poi abbiamo personaggi assai più popolari, tipo Romina Power o Pupo o tanti altri nomi anche blasonati, per i quali ritengo sia quanto meno improprio parlare di successo musicale. Ergo, a dire che Bocelli è almeno attualmente musicalmente di scarso valore non si è per niente mugugnoni, né rosiconi. Si attesta un fatto.
ReplyDeleteHo comunque compreso che il senso del tuo articolo andava in un'altra (innegabile) direzione, descrivendo una tra le mille storture e contraddizioni del nostro vivere sociale per le quali troppe volte assegnamo ai simboli un significato che non compete loro. Le recenti vicende che ruotano intorno a Trump stanno facendo fare una figura barbina a tanti, ma veramente tanti personaggi della prostituzione "artistica", portati allo scoperto in una misura davvero imbarazzante.
Sono d'accordo. Non credo che chi critica la mediocrità lirica di Bocelli sia un rosicone o mugugnone. Ma quando c'è la fama internazionale spesso noi italiani veniamo criticati per essere dei "bacchettoni" nei confronti dei nostri connazionali di successo.
ReplyDeleteIl senso dell'articolo è esattamente quello che hai identificato: la cosiddetta "prostituzione artistica" di molti personaggi dello spettacolo che spesso parlano di quel che non sanno. In questo caso, l'accusa di "populismo" e di "xenofobia".
Si esprimono il più delle volte per mezzo di quello che i francesi chiamano "les idées reçues".
Bocelli negli Stati Uniti è molto popolare ed è, di gran lunga il cantante italiano contemporaneo più conosciuto ed è particolarmente apprezzato dagli italo-americani. Ora, tanto di cappello per i successi commerciali in mezzo mondo, ma francamente io il "crossover" l'ho sempre detestato cordialmente, però buona parte degli ignorantoni in giro per il mondo ritengono Bocelli un cantante lirico e confondono il pop commerciale di Bocelli, Il Volo e co. con la musica lirica. Sì, lo so, fa cascare le braccia pure a me 'sta cosa. Comunque, al netto della mia scarsa simpatia per Bocelli e Il Volo e per il genere che incarnano, genere che trovo più irritante perfino di Britney Spears e socie, io trovavo comunque un bel segnale questa passione che Trump sta manifestando per l'Italia e, nelle condizioni in cui siamo messi, sarebbe meglio coltivare questa simpatia invece che schifare lui per fare i camerieri dei krukki e dei mangiarane che ci cagano in testa un giorno sì e l'altro pure. Stesso discorso fatto per Trump vale anche per Putin. A proposito, i tre coglioncelli udite, udite in passato si sono esibiti proprio per Putin nella Piazza Rossa. Com'è che all'epoca non si fecero tanti scrupoli?
ReplyDeleteInteressante! Si vede che più che coglioncelli sono anche "puttanelli". In quel caso rubli non olent!
ReplyDelete--------------------------------
Stasera aggiorno il blog con l'ennesima cialtronata di Grillo. Ora è tornato a cuccia da Farage. Non sa più quali maschere di Fregoli indossare. Certo che in Italia non ci facciamo mancare di niente.
Jacopo Foscari, la devo correggere: i ragazzi de Il Volo non si sono mai esibiti per Putin. Hanno fatto diverse esibizioni in Russia, per quel che ne so io che sono loro fan dal 2011. Hanno partecipato ad un evento dello stilista italiano Brioni, poi in tour con Toto Cotugno e infine in tour da soli lo scorso anno. Mai sentito nominare Putin. Mi potrebbe gentilemente dare la fonte a cui si riferisce? Adesso sembra che abbiano cantato per tutti i leader politici controversi tranne che per Trump, cattivoni.
ReplyDeleteIn attesa che le risponda Jacopo, le rispondo io. La prima fonte di informazione sulle tournée del trio il Volo in Russia è questa qua:
ReplyDeletehttp://www.russia-italia.ru/it/news/484
La seconda è questa:
http://alfredodecclesia.blogspot.it/2017/01/i-tenorini-de-il-volo-che-si-sono.html
Personalmente, ignoro se ci fosse stato o meno anche Putin, ma l'esibizione in Russia c'è stata.
Signorina Bradamante, complimenti per il nom de plume decisamente colto. Mi sorprende che tale nome d'arte sia sprecato per fare l'avvocato dei Justin Bieber della lirica, comunque tanto le devo
ReplyDeletehttps://infosannio.wordpress.com/2017/01/07/il-volo-schifa-trump-ma-non-la-piazza-rossa/
L'articolo è tratto da "La Verità" di Maurizio Belpietro ed è reperibile in rete in varie testate. Ovviamente non me la prendo solo coi tre pischelli, ma con il sistema che rappresentano fortemente ipocrita. Per dire, lei ricorda quando cadde Gheddafi? Venne fuori che molte popstar di prima categoria, che applaudivano "l'intervento umanitario" si erano in passato esibite per il raìs. Per dire che razza di gente sono. Tanto le dovevo, arrivederci
Sono iscritta a questo blog da molto tempo, come la sua proprietaria e amministratirce può facilmente verificare, e l'ho sempre apprezzato per lo stile intellettualmente onesto.. Ma questa volta, mi dispiace, c'è stato uno scivolone, e sarebbe bello vedere che ammetteste l'errore, invece vedo che si persevera. Che i ragazzi de Il Volo abbiano fatto tour in Russia, Nessie, gliel'ho scritto io per prima, mi pare, dando anche i riferimenti. Posso essere perfino più precisa, se volete. Si sono esibiti dunque in Russia, ma non per Putin, il quale non ha mai partecipato neanche come semplice spettatore alle loro esibizioni. Questo è il fatto. Se il signor Foscari afferma che abbiano cantato per Putin, lo smentisco tranquillamente. La prossima volta verifichi le sue fonti. Avevo già letto l'articolo linkato: Le anticipo che quanto è stato scritto non corrisponde a verità. Forse tale testata farebbe meglio a modificare il nome. Con Toto Cotugno si sono esibiti nel 2014 in un concerto che li ha praticamente introdotti al grande pubblico russo al quale erano ancora poco noti. Il concerto non si è tenuto sulla piazza Rossa, ma al Crocus City Hall, che è una sala da concerti su due piani, parte del Complesso Crocus City, situato nel Distretto Krasnogorsky di Mosca.
ReplyDeleteNel 2016 si sono di nuovo esibiti in Russia nell'ambito del tour europeo, a Mosca di nuovo al Crocus City hall, poi a San Pietroburgo, a Kazan e a Krasnodar. A nessuno di questo concerti si è materializzato Putin. Ora, vorrei aggiungere una cosa: sui social Il Volo è stato accusato da "attivisti" di varie parti politiche di aver cantato per metà dei dittatori del mondo. Una cosa ridicola, mai avvenuta. Ma si sa, a forza di ripetere una bugia questa diventa verità. Se vogliamo proprio trovare un momento in cui hanno cantato per dei politici, troverete il concerto di Natale al Senato nel 2014. O in altra situazione celebrativa/istituzionale, hanno cantato l'Inno Nazionale per il Milite Ignoto, durante le celebrazioni per l'anniversario del Viaggio dell'Eroe, nel 2011. Poi, se siete proprio convinti che abbiano cantato per Putin, lo vedremo quando Putin cadrà ammesso che questo mai accada. Sicuramente ci saranno prove, vero?
Cara Bradmante, intanto mi fa piacere che sei iscritta come follower di questo blog. Per ciò che concerne il mio commento di risposta, sta scritto e la ribadisco qui :"Personalmente, ignoro se ci fosse stato o meno anche Putin, ma l'esibizione in Russia c'è stata".
ReplyDeleteSe il quotidiano "La Verità" ha fatto una sineddoche (Russia che starebbe per Putin),o ha sbagliato la piazza in cui i tre tenori si sono esibiti, perché non fai questa polemica direttamente con loro, invece che con dei modesti e poco influenti blogger? Può capitare che si prendano dei link da giornali che si dichiarano "alternativi" come appunto "La Verità" (titolo oltretutto impegnativo) e lo si prenda per davvero per tale. E Jacopo può essersi fidato troppo. Non capisco perché poi ti rivolgi al plurale, tenuto conto che la sottoscritta si è limitata a parlare di "Russia".
Prove per prove, nemmeno le tue affermazioni sono documentate da Link, ma io a differenza di te, non me la prendo. Per me la faccenda è chiusa qui. Ci sono problemi ben più grandi e macroscopici di cui occuparsi che non le esibizioni canore de Il Volo. Stammi bene.
"Se il signor Foscari afferma che abbiano cantato per Putin, lo smentisco tranquillamente. La prossima volta verifichi le sue fonti"
ReplyDeleteOhibò, qual stizza per tre milionari canterini. Son suoi parenti per caso? Comunque io ho riportato un articolo di un giornale regolarmente iscritto all'albo. Se la cosa proprio la irrita a tal punto può chiamare i suoi legali e chieder loro di far causa a Maurizio Belpietro e non a me. Comunque esibirsi in Russia significa chiedere i permessi al partito di Putin che controlla tipo il 95% delle amministrazioni locali. In ogni caso le consiglio di chiamare Astolfo a fare un giretto sulla Luna per recuperare la pazienza e il sangue freddo
"sui social Il Volo è stato accusato da "attivisti" di varie parti politiche di aver cantato per metà dei dittatori del mondo. Una cosa ridicola, mai avvenuta"
Certo. Anche Nelly Furtado e Mariah Carey negarono di aver mai cantato per Gheddafi ai tempi. Suvvia signora Bradamante, non faccia la finta tonta. Le popstar guadagnano cifre milionarie con esibizioni private per questo o quell'oligarca e il motivo del diniego che gli agenti e i produttori hanno imposto al terzetto è fin troppo chiaro e cristallino, ovvero il timore che certi personaggi chiudano loro le porte. Nulla di male, se non fosse per l'ipocrisia, almeno ammettessero come Bocelli che temono ripercussioni negative sulla loro carriera o si inventassero qualche scusa più credibile come "impegni promozionali" o robe simili anziché fingere di avere idee politiche. Capisco che quelli de "Il Volo" siano il suo Ruggero, ma il Mago Atlante non sono io
Cordiali Saluti
Dato che mi viene impedito di replicare nel post "Populismo xenfobo?" essendo stata disattivata la possibilità di replica da parte di un admin come recita il messaggio in forndo al post, scrivo qui, certa che non verrà pubblicato. Ma siccome mi era stato richiesto, ecco i links. Non nascondo una certa delusione per essere stata esclusa dai commenti. Credo di non aver in alcun modo dato fastidio, al contrario del signor Foscari che si è parecchio inalberato, cercando l'attacco personale, ma tant'è... Ecco il post che avevo preparato.
ReplyDeleteNon voglio assolutamente scocciare con questa storia oltre a quanto già fatto, comunque per quanto riguarda i link richiesti che proverebbero che non hanno cantato per Putin, difficile che possa esistere qualcosa che parli di quello che non è successo.
Che notizia sarebbe dire che Putin non ha presenziato ad un concerto? La notizia sarebbe che ci sia andato, casomai. Posso dare solo pochi links che raccolgono quello che i media hanno pubblicato sui loro tour in Russia. Mi dispiace ma non troverete link che recitano: Il Volo si è esibito a Mosca e NON ha cantato sulla piazza rossa e NON ha cantato per Putin. :-). A voi:
Links concerto Toto Cotugno/Il Volo tenutosi il 1 aprile 2014
Annuncio delle prove del concerto di Toto Cotugno con Il Volo al Crocus City Hall.
http://www.intermedia.ru/news/255341
Intervista Toto Cotugno//Il Volo
https://youtu.be/gb-fO3Eh0Ls
Altra intervista http://www.m24.ru/videos/46251
Il Volo in Russia concerto il 4 ottobre 2014 nell'ambito di evento moda di Brioni tenutosi al Barvikha Luxury Village.
https://youtu.be/ofX-qralaoY
http://www.ntv.ru/novosti/1227038/
http://bazaar.ru/bazaar-art/diary/kontsert-il-volo-v-moskve/
Riguardo al tour in Russia nel 2016
Mosca, galleria fotografica del concerto tenutosi al Crocus City Hall lo scorso 8 giugno 2016 (come si può leggere nel testo che accompagna le foto - niente Piazza Rossa, niente Putin)
http://www.radiogrom.com/foto/08062016_Il_Volo_v_Moskve_2016/foto_s_koncerta_il_volo_v_moskve_2016.html
https://typical-moscow.ru/il-volo-v-crocus-city-hall/