tag:blogger.com,1999:blog-16806024.post3298671766813054123..comments2024-03-28T21:16:59.229+01:00Comments on Saura Plesio (Nessie): Una nazione senza chiavi di casaNessiehttp://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comBlogger79125tag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-58973306686278244892007-10-26T23:36:00.000+01:002007-10-26T23:36:00.000+01:00Disgraziatamente sono casi sempre più frequenti. A...Disgraziatamente sono casi sempre più frequenti. Anche di squatter che occupano abusivamente residenze secondarie di gente che magari fa anche sacrifici per comprare una csa in località di villeggiatura. E lo stato pusillo tace e acconsente. E la polizia inerte (oltre ceh inerme). La proprietà non è tutelata, perché secondo i marxisti è sempre un furto anche quando costa immani sacrifici.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-69053349538314351562007-10-26T22:49:00.000+01:002007-10-26T22:49:00.000+01:00Stiamo pagando, e continueremo a pagare, la demoni...Stiamo pagando, e continueremo a pagare, la demonizzazione fatta di Berlusconi. La Sinistra, con i Ferrero, vera rovina del nostro stato sociale, è risalita al potere solo per questo motivo. Ci piaccia o meno, il cavaliere è stato forza e debolezza della Destra. Siamo vicini al tracollo economico e sociale.<BR/>Mi sovviene un servizio visto al TG dove, una famiglia disagiata, dopo aver atteso a lungo una casa popolare, se la è vista assegnata... e rubata da extracomunitari che l'avevano occupata abusivamente. Gli italiani in questione hanno dovuto ripiegare nella rulotte.<BR/>Questo è inamissibile ed è lo specchio della situazione attuale.<BR/><BR/>+nuovopatriota+<BR/><I>[mai domi! il vero patriota è irriducibile!]</I>nuovopatriotahttps://www.blogger.com/profile/00895577638715685272noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-20397047625552505602007-10-23T22:15:00.000+01:002007-10-23T22:15:00.000+01:00Cittadino, sì l'impostazione xenofila e anti-itali...Cittadino, sì l'impostazione xenofila e anti-italiana già presente nella vecchia legge Turco-Napolitano (due nomi, una garanzia, sic!)è andata progressivamente degenerando fino al lungo peana che Amato ha tenuto su RESET e che - guarda caso - è stato presentato in Corriere-cultura. Perché proprio sul Corriere di Bruxelles (io lo chiamo così)? Semplice, perché è il giornalone ammiraglio che non solo ha caldeggato questa magnifica compagine governativa, ma perché è il giornale delle Banche, da cui viene finanziato. Uno dei suoi principali finanziatori è Giovanni Bazoli della BCE. E la libera circolazione degli uomini, delle merci e del denaro è tra i punti cardinali della globalizzazione made in Europe. <BR/>Quella, che per l'appunto, ci riduce in questo stato di "semplici espressioni geografiche".<BR/>Se vuoi partecipare alle discussioni successive, ti consiglio di passare al piano di sopra (si fa per dire)del Loch dove ho aggiornato il blog con un argomento che non mancherà di appassionarti: "Carceri piene, menti vuote". Ovvero l'indulto 2 e come svuotare le carceri a spese nostre. Ciao e alla prossima.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-76482736808767805172007-10-23T16:24:00.000+01:002007-10-23T16:24:00.000+01:00Giusto per continuare a restare in tema con il pos...Giusto per continuare a restare in tema con il post, proprio ieri, in TV (TG3 Regione, mi sembra, ma si puş comunque verificare) c'era un servizio su un'esposizione storica tematica sui Longobardi. Ha parlato la specialista in storia medievale, organizzatrice e curatrice dell'evento, presentando i Longobardi non come invasori che venivano per conquistare, bensì "per abitare, per integrarsi con gli abitanti locali", e, a suffragare la sua tesi, il fatto che si spostassero con le famiglie.<BR/>Ancora una volta, nihil sub sole novi! Così stando le cose, è appurato che anche gli Unni si spostavano con armi (soprattutto), bagagli e nucleo familiare al seguito, ipotizzo che per la storica in questione anche gli Unni venissero non per invadere e conquistare, ma per integrarsi. Si è anche scoperto, da studi approfonditi, che gli Unni andassero in battaglia (forse per integrarsi: chissà...), con a seguito i carri con a bordo le loro donne, mogli, sorelle, e via dicendo, che (poichè è risaputo che dietro un grand'uomo c'è sempre una gran donna) gridando, incitavano mariti, padri, fratelli ecc e strepitando a più non posso, stordivano sicuramente gli avversari (qualcuno, probabilmente, soccombeva per il mal di testa). Evidentemente si trattava di un'incitazione all'integrazione! Come gli Unni, anche Vandali, Goti e chi più ne ha più ne metta, arrivando poi ai Mori, ai Turchi e a chiunque abbia avuto ambizioni di conquista (pardon: integrazione) in quella che Metternich definiva "una semplice espressione geografica", facendo indignare i patrioti italiani, ma ispirando gratitudine agli anti-italiani che ripetono ancor oggi quella stessa definizione. Comincia già a leggersi tra le righe che gli autoctoni della penisola, a quei tempi erano dei grandissimi razzisti e xenofobi, così come, prima ancora i Romani con i Galli (dalla rilettura storica, Furio Camillo non sarà più un eroe, ma da biasimare come razziata ante litteram), Germani, e via dicendo.<BR/>Praticamente, si sta riscrivendo la storia italiana, dagli albori ad oggi, seguendo l'interpretazione attuale xenofila, presentando il popolo autoctono italiano come un popolo spregevole, biecamente razzista (aggiungiamoci, perchè no, imperialista), che meritava e merita di sparire dalla faccia della terra, consegnato al vituperio della storia settaria e di chiunque venga ad insediarsi in quello che un tempo era, ma non è più il Bel Paese.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-63621322050517665042007-10-22T15:30:00.000+01:002007-10-22T15:30:00.000+01:00Caro Cittadino, grazie per i links di questo parac...Caro Cittadino, grazie per i links di questo paraculissimo Levi. Qui vediamo la volontà di trasformare in "prodotto editoriale" anche le chattate che ci facciao inter nos: uno schifo!<BR/>Oltretutto che spendiamo per connetterci, dovremmo pagare anche la registrazione al ROC? Questo è un provvedimento repressivo e coercitivo.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-4305570595867510622007-10-22T13:42:00.000+01:002007-10-22T13:42:00.000+01:00Dalla pagina Wikipediariguardante Ricardo Carlo Le...Dalla pagina <A HREF="http://it.wikipedia.org/wiki/Ricardo_Franco_Levi" REL="nofollow">Wikipedia</A><BR/>riguardante Ricardo Carlo Levi, in particolare nella sezione dedicata al DDL, in relazione alla protesta di Grillo, risulta che il Levi ha detto che: <BR/><I>«A Beppe Grillo, Levi ha risposto direttamente con una lettera aperta[3] che in sostanza ribalta l'interpretazione della legge, sottolineando che <B>i requisiti esatti che rendono obbligatoria l'iscrizione al ROC saranno specificati in un secondo momento»</B></I> e proprio questo desta non poche perplessità, anche se, nella <A HREF="http://www.governo.it/GovernoInforma/Comunicati/testo_int.asp?d=36855" REL="nofollow">lettera aperta a Beppe Grillo</A>, il sottosegretario ha scritto:<BR/><I>« Quando prevediamo l’obbligo della registrazione non pensiamo alla ragazza o al ragazzo che realizzano un proprio sito o un proprio blog.»</I><BR/>Non so perchè, ma quella frase <I><B>i requisiti esatti che rendono obbligatoria l'iscrizione al ROC saranno specificati in un secondo momento»</B></I> desta perplessità, lasciando troppo spazio per attuare quanto paventato dai blogger, per l'appunto <B><I> in un secondo momento»</B></I>Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-42707560754285928662007-10-20T20:18:00.000+01:002007-10-20T20:18:00.000+01:00Anch'io, Sauro,non credo che far saltare la global...Anch'io, Sauro,non credo che far saltare la globalizzazione non sia tra gli obiettivi raggiungibili e immediati. Nemmeno per un governo di acefali come questo. E la rete, del mercato globale, ne è un veicolo portentoso. E' di stasera la presa di distanza di Gentiloni che promette radicali modifiche al ddl Levi. Temo che questo decreto sia più "levitico" che "prodiano". Ma stavolta sono proprio scivolati sulla merda.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-20650893863546173612007-10-20T18:42:00.000+01:002007-10-20T18:42:00.000+01:00Marnie, ma figurati! Non vai affatto OT visto che ...Marnie, ma figurati! Non vai affatto OT visto che fino a lunedi non aggiornerò il blog. E visto che in un post dal titolo "una nazione senza chiavi in mano" bisognerebbe aggiungere - alla luce dei nuovi sviluppi - "...e con il bavaglio in bocca". Perché oltre a non consentirci di difenderci ora non ci vorrebbero nemmeno più far parlare, sfogarci ed esprimerci: una vera vergogna!<BR/>Quel Levi sottosegretario di Prodi è un vero paraculo. L'ho sentito in tv come zigzagava sulla questione dell'art. 7 dei detto provvedimento. Ed è proprio in detto articolo che esiste l'inghippo per mettere i blog sotto tutela. <BR/>Comunque voglio essere schietta e dire che anche gli ebrei su questo tema non sono affatto limpidi e specchiati. Un po' di tempo fa, Riccardo Pacifici della comunità ebraica romana, aveva paventato l'eventuale chiusura di certi blog a lui non graditi, tra i quali , quella dello stesso Grillo, a causa di commenti posti sopra. Ora gli ebrei dovrebbero capire che non si possono fare provvedimenti ad personam senza che poi certe trappole e tagliole poste nel percorso vadano a colpire il resto delle blogsofera e della libertà d'espressione tout court. Compresa la loro. Infatti le loro pressioni sul Parlamento europeo di introdurre il reato di negazionismo (ddl Mastella) guarda caso chi avvantaggiano? Gli islamici e il reato di islamofobia. Cui prodest?<BR/>Grazie anche a te Cittadino. Arrivati a questo punto, se questi signori potessero, chiederebbero perfino la carta di identità anche ai pensionatio che fanno i capannelli davanti al bar per parlare di calcio. Non dobbiamo lasciargliela passare.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-12660309624015169422007-10-20T16:23:00.000+01:002007-10-20T16:23:00.000+01:00Pure Agatha Christie per quest'accozzaglia di defi...Pure Agatha Christie per quest'accozzaglia di deficienti...<BR/><BR/>Dissento livemente da Aldo, ma siccome capita di rado... in effetti il sistema piu' persuasivo rimane sempre la televisione, mentre il web, pur prestandosi a manipolazioni occulte, e' molto meno efficace, anche se con l'attuale potenza di calcolo sarebbe possibile controllare ognuno degli utenti in rete, fossero anche 6 mld. Fortunatamente la produzione di tecnologia software, non e' concentrata, ma decentrata, quindi spariglia spesso le carte ed offre sempre nuove alternative. Fino a che rimarra' prevalentemente decentrata, naturalmente. Il weblog e' quello che ha fatta la differenza, rendendo accessibile il web anche a chi ne ha poca o nessuna esperienza e questo non e' stato previsto. Quindi, direi che piu' che di controllo, qui si tratta di vera e propria repressione che, se in USA avrebbe parecchie giustificazioni, in Europa non ne ha nessuna, considerato che qui gli stranieri entrano ed escono a loro piacimento, ottengono la cittadinanza in un battibaleno etc. E questo al punto che in USA fanno ormai lo screening degli europei prima ancora che intraprendano il viaggio. Naturalmente con il beneplacito delle nostre pseudo-autorita' che non ci dicono nulla alla faccia della privacy... In Europa, infatti, si preferisce controllare i cittadini, soprattutto se autoctoni, e ormai non e' piu' lecito pensare che sia dovuto a stupidita': e' proprio voluto. Comunque, allegri, perche' se salta il web salta anche la globalizzazione, il che non credo sia tra gli obiettivi di nessuno. :-)Lo PseudoSaurohttps://www.blogger.com/profile/01647720407091149943noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-63140664498947489832007-10-20T16:17:00.000+01:002007-10-20T16:17:00.000+01:00Nessie, non vorrei apparire inopportuna. Cerco sol...Nessie, <BR/>non vorrei apparire inopportuna. Cerco solo di dare il mio piccolo contributo alla giusta causa dei blogger. Ancora dal sito Civile.it ho copiato questo pezzo scritto dall’Avv. Spataro. <BR/>Bill of right di internet: i perche' di un errore. Era il 1994: scrissi due righe, e fu polemica. - Spataro<BR/>“Nel 1994 scrissi la "Carta dei diritti e dei doveri nelle telecomunicazioni". Era un testo frutto di mie personali e discutibili soluzioni. Ma la prima credo che fu importante: le telecomunicazioni sono risorsa dell'umanità. Questo metteva internet sotto la tutela espressa dei diritti umani, riconosciuti dalle nazioni unite. Questo consentiva di ritenere espressamente i diritti conquistati in secoli di storia applicabili a chi vive su internet. Internet non e' fuori dalla legge. E' nella legge, e le leggi vigenti sono applicabili. Oggi, non domani. In pochi casi si e' arrivati espressamente a situazioni nuove, non normativamente previste ne' dove le norme possono essere applicate grazie alla loro interpretazione. In tutte le altre vi e' una carenza di conoscenza della natura degli istituti giuridici e della natura tecnica di internet. Questa ignoranza fa si' che si possano fare leggi nuove credendo che siano situazioni non previste dalle esistenti regole. Ad oggi vi sono gia' numerose regole specifiche. Altre si possono applicare per analogia. Ai parlamenti possiamo chiedere di dare la possibilità a tutti di parlare, leggere, accedere. In qualsiasi modo, con qualsiasi contenuto. Riconoscendo la volontà degli autori di distribuire la conoscenza per scopi non commerciali. Nel dettaglio si puo' entrare per anni: io lo sto facendo qui dal 2000. Sono aperto a critiche. Ma non si facciano nuove regole quando basterebbe riconoscere i diritti e i doveri gia' previsti dalle norme vigenti. Non e' vero che su internet si resta impuniti. E' vero il contrario: restano talmente tante traccie, che e' piu' facile. Le indagini contro la pedofilia, le truffe telematiche, sono di successo su internet. Basta avere personale preparato, non nuove leggi. Spataro Link utili: "Carta dei diritti e dei doveri nelle telecomunicazioni"<BR/><BR/>Secondo me c’è molto materiale inerente da consultare.<BR/>MarnieAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-1132322012258198362007-10-20T15:59:00.000+01:002007-10-20T15:59:00.000+01:00Ho desunto dal blog di Grillo questa interessante ...Ho desunto dal blog di Grillo <A HREF="http://www.ikaro.net/articoli/cnt/iscrizione_blog_roc-00561.html" REL="nofollow">questa interessante pagina </A> dove, oltre a spiegare chiaramente gli estremi, e fornire il link per scaricare il testo del DDL, l'autore conclude, manifestando serie preoccupazioni per la libertà e, ammettendo di averli votati, specifica di non riconoscersi più nell'attuale maggioranza.<BR/><BR/>Praticamente, finanche il minorenne che intenda tenere un blog dovrebbe sottostare a tutta una serie d'adempimenti specifici di un imprenditore, con le spese non solo di bolli, ma anche di retribuzione del giornalista-direttore responsabile, il tutto magari per estrinsecare al mondo intero, se femmina, quanto è innamorata persa del "figo" di turno (magari, nel caso di personaggi come attori o cantanti, pagando i diritti per l'inserimento della o delle foto dello stesso) o, se maschio, per comunicare quanto lo "attizza" la "marpia" che in classe occupa il secondo banco.<BR/>Se poi uno che vuol far vedere quanto è bravo, che so, come grafico o come autore, sperando di essere agganciato dal talent scout o mentore di turno, uno per cui, non potendo permettersi le spese pubblicitarie, il proprio sito o blog era l'unica alternativa economica, dovrà rinunciare, a meno di non disporre già in partenza di congrui capitali. E meno male che sbraitano tanto di aiutare i giovani!<BR/>Se poi qualcuno, in un impeto di malcontento o frustrazione, magari commentando in uno di questi blog registrati, del minorenne innamorato perso, come pure di chiunque altro, dovesse farsi scappare qualche parola di troppo nei confronti dei personaggi sbagliati (e non parlo necessariamente di voci di dissidenza), ci scapperebbero le rogne legali, sia per i diretti interessati che per i genitori (nel caso di minori).<BR/>Non c'è che dire: tutto ampiamente democratico! E meno male che parlano di <BR/><I>«tutela e la promozione del principio del pluralismo dell'informazione affermato dall'articolo 21 della Costituzione e inteso come libertà di informare e diritto ad essere informati»</I><BR/>In altri termini, per tutelare la libertà ed il pluralismo, cominciamo ad arginare la libertà stessa, restringendo tutto ad una sola fonte autorizzata.<BR/>Ci riagganciamo così al "bispensiero" di orwelliana memoria, richiamato nel più che condivisibile commento di Aldo (che spero non me ne voglia, se riporto qui il<A HREF="http://www.lucifereffect.com/guide_cialdini-intro.htm" REL="nofollow">ink completo</A> da lui segnalato e risultato accidentalmente troncato)Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-84543999911207348862007-10-20T15:41:00.000+01:002007-10-20T15:41:00.000+01:00Nessie, ti segnalo dal sito http://www.civile.it/i...Nessie, <BR/>ti segnalo dal sito http://www.civile.it/internet/visual.php?num=45745 la seguente notizia<BR/>7000 commenti in poche ore sul blog di Grillo e Di Pietro che annuncia di far cadere il Governo - AntonioDiPietro<BR/>Sto ricevendo moltissime email e commenti di critica sul disegno di legge “Nuova disciplina dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale”. Una precisazione: il disegno di legge non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perchè presentato come provvedimento di normale routine. Ho letto il testo oggi per la prima volta e la mia opinione è che vada immediatamente bloccato il disegno di legge che, nei fatti, metterebbe sotto tutela Internet in Italia e ne provocherebbe probabilmente la fine. E’ una legge liberticida, contro l’informazione libera e contro i blogger che ogni giorno pubblicano articoli mai riportati da giornali e televisioni. Io faccio parte del Governo e mi prendo le mie responsabilità per non aver intercettato il disegno di legge, ma per quanto mi riguarda questa legge non passerà mai, anche a costo di mettere in discussione l’appoggio dell’Italia dei Valori al Governo. Da Antoniodipietro.it<BR/>Buona Domenica.<BR/>MarnieAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-65250843127420723372007-10-20T14:28:00.000+01:002007-10-20T14:28:00.000+01:00Aldo, grazie per il link. Dunque nel villaggio gl...Aldo, grazie per il link. Dunque nel villaggio globale (una contraddizione in termini) c'è bisogno di sopprimere il dissenso della piazza o agorà virtuale per meglio normalizzare e omogenizzare il potere. E le cosiddette liberaldemocrazie (non parlo della nostra, perché non è né liberale né democrazia) saranno comunque costrette ad assimilare metodi da dittatura cinese e birmana. :-(<BR/><BR/>OT, anzi NO, siamo in tema: oggi hanno malmenato il giornalista Lamberto Sposini. Volevano rubargli l'auto, ma si sono accontentati dell'orologio. <BR/>Erano due romeni. Siccome anche Sposini è de sinistra, speriamo ci risparmi la melassa del "non dobbiamo generalizzare", formuletta magica già usata da Morandi e da Tornatore. Li pestano, vanno in ospedale con una prognosi di 10 giorni eppoi quando escono recitano il solito "ego te absolvo": che palle!Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-64282154072412115352007-10-20T09:59:00.000+01:002007-10-20T09:59:00.000+01:00Cittadino perplesso: "Quindi, come si suol dire, l...Cittadino perplesso: "Quindi, come si suol dire, la destra non sa cosa fa la sinistra e, ad ognuno che si lamenta, vien detto dall'alto che è solo lui la pecora nera che osa lamentarsi, che non ne ha motivo, che è un incontentabile, un antidemocratico, e via dicendo."<BR/><BR/>Tecnica codificata e ampiamente impiegata da ogni tipo di "dirigenza" dedita alla manipolazione sociale. Si veda, per un breve spunto di riflessione, http://www.lucifereffect.com/guide_cialdini-c.htm<BR/><BR/>Tecniche di quel genere funzionano in ambienti grandi e piccoli, ma sono più efficienti in quelli grandi, nei quali le persone si trovano a interloquire con un inarrivabile animale-massa collettivo tanto intangibile da apparire irreale nella sua impersonalità.<BR/><BR/>Si provi a leggere, alla luce di questo principio, il nuovo provvedimento in merito alla pubblicazione di contenuti sul web. Il web, oggi, è una piazza virtuale tramite la quale è possibile scoprire (in un apparente anonimato) altre persone che condividono i nostri atteggiamenti e le nostre attitudini, quali che siano. Il web costituisce un forte elemento destabilizzante per tecniche di controllo sociale come quelle descritte da Cialdini. Il web è dunque un elemento destabilizzante per le dirigenze, per il potere. Come tale, le dirigenze paiono ritenere che debba essere neutralizzato.<BR/><BR/>La neutralizzazione di questo mezzo di anti-persuasione renderà, come è ovvio, ben più efficaci le tecniche di persuasione attuate tramite i mezzi di formazione di massa, consentendo a chi le gestisce di indirizzare il sentire comune (al quale, come abbiamo visto, l'individuo ben difficilmente si oppone se si sente "diverso tra i simili") verso la direzione voluta. Quando le fonti di formazione confluiscono verso un unico punto, divengono possibili aberrazioni del linguaggio, della comunicazione e del pensiero che riportano alla mente le [un tempo] fantasiose ipotesi orwelliane in tema di newspeach, bipensiero e costruzione del futuro tramite la manipolazione del passato e del presente.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-42918958078007013552007-10-19T22:38:00.000+01:002007-10-19T22:38:00.000+01:00Cittadino, Marnie e altri amici, non ho ancora let...Cittadino, Marnie e altri amici, non ho ancora letto il disegno di legge, ma so che stavolta abbiamo dei precursori negli americani.In America hanno già iniziato a far pagare, ad esempio.<BR/>Quel Levi sottosegretario di Prodi ha parlato in tv di siti commerciali ed editoriali e non di blog amatoriali. In ogni caso, vorrei vederci chiaro, dato che io, di questa gentaglia non mi fido neanche un po'.<BR/>Occidentale, tu hai tirato in ballo Agatha Christie; io Eliot, ma scomodare questi grandi per quest'orrenda teppaglia che infesta il nostro bel paese, mi pare quasi di profanarli. In ogni caso è vero, della vittima e delle vittime ci si dimentica in fretta e quando le istituzioni sono così in sfacelo come è oggi in sfacelo la giustizia ,è chiaro che le scene da Far West arrivano pure in tribunale - un luogo che non incute più alcun timore reverenziale, a quanto pare. Come è avvenuto l'altra mattina a Reggio Emilia ad opera di un albanese che ha compiuto una strage.<BR/>Auspici per i tuoi collegamenti prossimi venturi.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-66164245351847503632007-10-19T22:14:00.000+01:002007-10-19T22:14:00.000+01:00Ho appena letto da Mary il post sul disegno di leg...Ho appena letto da Mary il post sul disegno di legge anti blog.<BR/>Come ho detto prima, la situazione presenta prospettive inquietanti.<BR/>Finanche Grillo sta protestando, dicendo che che "il DDL sull'editoria uccide i blog".Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-16595794884511551832007-10-19T18:57:00.000+01:002007-10-19T18:57:00.000+01:00Cara Nessie,sempre lentamente connesso per volere ...Cara Nessie,<BR/>sempre lentamente connesso per volere della Telecom(un vero scandalo:mi hanno comunicato la data ultima di consegna del kit adsl: 11 ottobre, e poi 17 e ora 23...di questo passo arriviamo a Natale ed oltre)ho letto velocemente i commenti che sono riuscito e voglio dare un mio piccolo contributo scomodando Agatha Christie la quale- morta decenni prima dell'11 settembre 2001- appare come una profetessa circa gli atteggiamenti "accoglienti" dei nostri Ferrero e compagnia bruttissima, nei riguardi dei feroci assassini albanesi e rumeni che hanno trasformato la nostra miseranda Italia nel Far West di tanto tempo fa...Dunque Dame Agatha, che di delitti se ne intendeva, osservava sconsolata(rielaboro con parole mie ma il concetto è della Christie)che la vittima non intenerisce nessuno, è subito dimenticata;appena la giustizia(scusate la bestemmia, con Mastella come Guardasigilli)acciuffa il colpevole, si scatenano in tanti:psicologi, sociologi, cuochi, pasticceri, animatori da villaggio vacanze etc etc.Tutti e ciascuno di loro con lo stesso identico scopo:il RECUPERO del criminale!Infanzia difficile?Madre autoritaria o padre rimbambito?Stupri plurimi in famiglia?Dipendenza dalle droghe e/o alcohol dei genitori, dei nonni, dei consuoceri?Quale che sia la causa scatenante la ferocia del reo (che magari ha ucciso due ragazzini per rubare loro un cellulare un accendino e pochi euro, previo stupro perché ormai, si sa, i media ne parlano sempre e quindi deontologicamente non si può prescindere da esso e limitarsi al furto)i suddetti psicologi, sociologi, catechisti, zitelle di quartiere etc etc si prodigano instancabilmente a recuperare il poveretto, la cui infanzia, dicevamo, è stata funestata da indicibili tragedie.E la vittima?Peggio per lei!Ha sbagliato a trovarsi sulla traiettoria della lama, del proiettile, della spranga.<BR/>Dulcis in fundo:gli assassini su suolo italiano li recuperiamo sì, ma non banalmente, costringendoli all'aria malsana delle città:in montagna, Cortina o Courmayeur, e ancora:Capri o Ischia (ci sono anche le terme:il recupero è davvero notevole)...Potremmo continuare ma ci fermiamo qui.<BR/>Un saluto da un sempre più incazzato OccidentaleAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-82249095338419908002007-10-19T18:55:00.000+01:002007-10-19T18:55:00.000+01:00Se mi è consentito, nel frattempo, dire la mia, la...Se mi è consentito, nel frattempo, dire la mia, la cosa è orripilante! Puzza già di limitazione della libertà, di espressione per i blogger personali (cfr. tutte quelle specie di diari personali, contenenti foto, poesie, canzoni e quant'altro: definirli "Operatori di cominicazione" mi sembra veramente troppo) ma soprattutto per i vari blog/forum di discussione sugli argomenti più disparati, soprattutto in tema di politica. In questo caso si fa avanti il sospetto (o il timore) che dall'altro si voglia arginare la libertà d'espressione e di sereno scambio d'idee. In effetti dà proprio l'idea di voler mettere un bavaglio ai blogger.<BR/>Oltre tutto, chi apre un blog, soltanto per questo deve fornire dei dati personali a chi fornisce lo spazio web e questa ulteriore richiesta (a proposito: l'iscrizione prevede pure una tassa?) rende tutto assai più gravoso.<BR/>Per fare un parallelo, è un po' come se amici e conoscenti che per abitudine si riuniscono, a casa o in un qualsiasi luogo di ritrovo, per parlare o discutere delle cose più disparate, dovessero registrarsi, rendendo conto volta per volta su luogo, data, ora e motivo della riunione, dando rapporto dettagliato sulle persone, gli argomenti e la durata della riunione, magari registrando anche gl'interventi. Se le cose prendessero questa piega, la cosa avrebbe un pesante impatto sulle comunicazioni interpersonali e su coloro che, non potendo comunicare altrimenti, trovano nella rete un'alternativa. Le prospettive sono veramente inquietanti.<BR/>La domanda che sorge spontanea (come direbbe quel noto conduttore) è: quegl'intellettuali di sinistra che sovente si ergono a difensori della libertà di circolazione delle idee su Interne, dove sono? Fanno qualcosa, oppure plaudono a questa nuova trovata istituzionale?<BR/><BR/>P.S.: Proprio ora, al TG3 hanno parlato dei giovani e del tempo da loro impiegato a comunicare tramite i blog, spiegando sommariamente cosa sono, ma senza far cenno alcuno a questo disegno di legge (e magari ne parleranno, se ne parleranno, solo quando sarà già operativo).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-3890047701573918622007-10-19T18:43:00.000+01:002007-10-19T18:43:00.000+01:00Paoletto, ho letto. Ma i precedenti storici c'eran...Paoletto, ho letto. Ma i precedenti storici c'erano già tutti con Mossadeq del Tudah (partito comunista persiano). Fece arrestare lo Scià, si alleò coi khomeinisti per la famosa rivoluzione degli aytollah e poi venne fucilato proprio da loro. Coglionazzi e servi suicidi che non sono altro, questi comunisti latini!Latini e italiani, of course.<BR/><BR/>Cittadino, il fondo lo abbiamo toccato quando dopo l'incendio dei bambini rom, a causa dell'incuria dei loro genitori (che ovviamente non sconteranno la galera) in prima fila c'erano la Bindi e Rutelli alla messa funebre. Ciglio asciutto e presa di distanza invece, per i quattro poveri ragazzi in provincia di Ascoli, i cui genitori devono assistere all'impotenza di una giustizia supina e prona ai malviventi. Col rom Ahmetovic che si prende il sole mantenuto a ufo nel residence di S.Benedetto del Tronto. <BR/>Fossi al posto di quei genitori mi farei giustizia da me. E' il solo modo dignitoso per reagire a tanta disperazione.<BR/><BR/>Marnie, se toccano i blog faremo dei raduni OCEANICI e la folla crescerà, crescerà, crescerà fino a far loro paura. Se lo fanno , prenderemo d'assalto il palazzo.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-2671360234360618132007-10-19T18:06:00.000+01:002007-10-19T18:06:00.000+01:00Nessie, non so se l’hai già letta questa notizia d...Nessie, <BR/><BR/>non so se l’hai già letta questa notizia di oggi presa da Il Giornale. Io comunque te la passo.<BR/>La rivolta dei blogger: "Vogliono metterci il bavaglio" <BR/>di Redazione - venerdì 19 ottobre 2007, 16:01 <BR/>Milano - Un disegno di legge approvato il 12 ottobre scorso sta creando scompiglio nel mondo dei blogger. All'articolo sette, infatti, si parla dell'obbligo di iscrizione al Roc (Registro operatori di comunicazione) anche per chi svolge "attività editoriale su internet". Il fatto che non vi sia distinzione tra giornali e riviste online e "semplici blog" ha creato moltissime polemiche. <BR/>Che ne pensi? <BR/>MarnieAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-37456897957356675542007-10-19T14:13:00.000+01:002007-10-19T14:13:00.000+01:00SU Altermedia.ro hanno pubblicato proprio oggi un ...SU <A HREF="http://ro.altermedia.info/minoritati/atacul-rasist-de-la-livorno-o-inventie_7826.htmlprint/" REL="nofollow">Altermedia.ro</A> hanno pubblicato proprio oggi un post sul ben noto incendio che, a Livorno, bruciò una baracca nell'insediamto abusivo di zingari romeni, causando la morte di quattro minori.<BR/>Dal post si desume come i due genitori abbiano patteggiato, ottenendo una riduzione di condanna ad un anno e quattro, massimo un anno e sei mesi - che, ovviamente, non sconteranno, rinetrando nei termini per ottenere la condizionale - oltre alla promessa di aiuto per essere integrati in Italia.<BR/>Vengono a cadere dunque tutte le lamentele riguardanti un attacco razzista, con bottiglie incendiarie, ad opera di marocchini o albanesi. Perde valore finanche una telefonata di rivendicazione del presunto attacco incendiario, da parte di un sedicente Gruppo Armato Per l'Epurazione Etnica, che aveva minacciato gli zingari in Italia di bersagliarli con altri simili attacchi, se non avessero lasciato il territorio entro venti giorni.<BR/>L'incendio, così com'è risultato, è scoppiato a causa di un lumino o candela, ribaltata probabilmente da uno dei tanti ratti che (come ben noto) condividono il territorio con gli abitanti del campo abusivo.<BR/>Chissà perché simili notizie bisogna apprenderle dalla stampa estera o, più specificamente, da una fonte estera alternativa (perché quelle più ufficiali sono sempre più contaminate dall'etica del politicamente corretto).<BR/><BR/>Sarà il caso di aggiungere che Altermedia è internazionale e quindi ha pure una sezione italiana. La notizia in questione è soltanto nella sezione romena, poichè romeni sono gli zingari protagonisti del caso.<BR/>Sarebbe interessane anche <A HREF="http://www.eurosceptic.ro/" REL="nofollow"><B>Eurosceptic</B></A>, sito correlato, in tema di euroscetticismo (come suggerisce il nome stesso). Purtroppo, in questo caso, esclusivamente in romeno, anche se il contenuto potrebbe essere di notevole interesse anche per gl'italiani.<BR/>Debbo evidenziare come, a causa del divario linguisico, associato all'idea che quanto succede in un paese non sia d'interesse per un altro, quand'anche si faccia parte ormai dello stesso guazzabuglio di nazioni. Quindi, come si suol dire, la destra non sa cosa fa la sinistra e, ad ognuno che si lamenta, vien detto dall'alto che è solo lui la pecora nera che osa lamentarsi, che non ne ha motivo, che è un incontentabile, un antidemocratico, e via dicendo.<BR/>Tradurre la mole notevole di materiale è un lavoro immane, che rende impensabile il ricorso al volontariato a titolo gratuito. Anche il ricorrere ad una lingua comune comporterebbe il ricorso ad una traduzione spesso non sufficiente, poichè il semplice testo, sufficiente a spiegare le cose agli autoctoni del paese di cui si parla, spesso non descrive in maniera adeguata determinate realtà a chi non le vive direttamente.<BR/>Oltre tutto, restando esemplificativamente all'esempio romeno-italiano comunque estensibile ad altre nazionalità, se il romeno in Italia, che legge Altermedia.ro, capta all'istante la realtà descritta, bisognerebbe che fosse poi in grado di comunicarla ad altri cittadini italiani sensibili al problema. I fatti, purtroppo, dimostrano che non è così, che spesso i romeni che vengono in Italia vedono gl'italiani come persone da cui ottenere, a cui togliere (e non parlo necessariamente di attività illecite come furti, rapine, truffe e simili), vedono l'Italia come paese di conquista. Quando non è così, o cercano di dimenticarsi del proprio paese e delle proprie tradizioni (prevalentemente quelli emigrati in vari modi all'epoca del regime ceauşista), alcuni vergognandosi addirittura di essere romeni (ora ancor di più, quando vedono come si fanno notare certi concittadini deteriori). Sicuramente cittadini come Ramona Bădescu, come ho già detto in altra occasione, non sono i più indicati per dare una corretta immagine del proprio paese (vista, peraltro, la scarsissima stima di cui gode, in genere, presso i suoi connazionali). Lo stesso dicasi nel caso di un appartenente alle "minoranze coabitanti": la testimonianza sulla Romania di un Ungherese, un Secui, un Sassone, un Turco o altri vale quanto quella sull'Italia data da un Tirolese; son tutto il rispetto per le etnie citate, nel caso di appartenenza ad una minoranza, è anche immaginabile che la loro testimonianza sia affetta anche da una certa parzialità, soprattutto quando non corre buon sangue con l'etnia maggioritaria.<BR/>Quindi, in generale, mancano persone con le quali fare un effettivo scambio di vedute e di esperienze su un piano diverso da quello che viene ufficialmente proposto.<BR/>Per il resto, la "ginta latină" cioè la "stirpe latina", messa avanti allorché c'è da insediarsi ed espandersi in Italia, viene meno, allorchè, soprattutto dopo aver ottenuto la cittadinanza, c'è da interagire con gl'italiani, in quanto cittadini di una stessa nazione, che dovrebbero avere interessi ormai comuni da difendere. Oltre tutto la "stirpe latina", elemento tenuto in gran considerazione sotto Ceauşescu (almeno questo veniva rispettato!), è un fattore che rientra in un ordine d'idee che prevede anche una formazione culturale e soprattutto civica, che continua a venir meno nella Romania post-ceuşista (come peraltro viene lamentato in Altermedia e simil), coinvolgndo le giovani generazioni e, soprattutto le nutrite generazioni, prodotto diretto di una politica d'incremento demografico forzato, la cui nascita ha fruttato alle categorie sociali più degradate sussidii finanziari di vario genere, figli visti come fonte di proventi piuttosto che come esseri umani e che, finita la pacchia, si son trovati abbandonati a se stessi, privi di valoro e di punti di riferimento specifici, che altra soluzione non hanno avuto, se non migrare allo sbaraglio, preferibilmente in paesi di cultura neolatina, dove fosse possibile cavarsela alla meno peggio, improvvisando una lingua improbabile. Quelli che non sono riusciti a trovare una collocazione lavorativa altro non hanno fatto se non non ingrossare le fila della malavita organizzata, sfruttati ome manovalanza spicciola del crimine o (volent o non) nei giri della prostituzione.<BR/>Va da sè che questi ultimi siano gl'interlocutori ancor meno adatti per quanto dicevamo: parlano la propria lingua natale solo per non farsi capire dagli autoctoni e non gradiscono parlarla con nessun altro, vedendo ciò come una specie di profanazione. Praticamente diventano un'enclave etnica in territorio italiano, così come tante altre. Quello che allarma è che tutto questo, dall'alto, viene visto è presentato come una cosa stupenda; tipico il caso presentato giorni fa, alla radio, di un cittadino romeno, venuto in Italia, a Roma, e "perfettamente integrato" nella locale comunità romena. Da notare: non in quella italiana. Ripeto: ho parlato fin qui del caso romeno, ma, a quanto si può facilmente vedere, lo stesso capita anche con gl'immigrati di altre etnie.<BR/>Che poi, ogni tanto, venga indetta qualche giornata dell'amicizia italo-straniera, stile tarallucci e vino, musichette e qualche ballo (magari non dei più tradizionali) e qualche bel discorso limitato al superficiale, non è che serva a più di tanto: sono solo fumo negli occhi e dopo tutto ritorna nella banalità quotidiana, in cui nessuno dialoga più con nessuno.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-44502226502397368602007-10-19T12:11:00.000+01:002007-10-19T12:11:00.000+01:00Nessie vorrei segnalare a te e a tutti i frequenta...Nessie vorrei segnalare a te e a tutti i frequentatori del Loch l'articolo su L'Occidentale a proposito di sinistra e Islam,<BR/>si trova nella sezione mondo e riguarda l'incontro dei figli del Che con i mullah.paolettohttps://www.blogger.com/profile/17476173646387958159noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-22559589755794139822007-10-19T08:59:00.000+01:002007-10-19T08:59:00.000+01:00La Russia, anzi tutte le Russie (come si diceva ai...La Russia, anzi tutte le Russie (come si diceva ai tempi dello zar), è un vasto mercato. Inoltre possiede enormi risorse di materie prime. Sono problemi geostrategici molto complessi che hanno a che fare con la Guerra Fredda e la sua fine. Reagan ha avuto troppa fretta nel lavorare al dissolvimento dell'impero socialista sovietico (si veda anche il caso polacco con l'asse preferenziale Reagan/Wojtyla). Ma tu sai che quando sciogli una cosa, ne devi preparare un'altra. sennò per certi aspetti ti trovi sfide esiziali come quelle che stiamo affrontando con il califfato maomettano globalizzato.<BR/>In ogni caso il rapporto della II Internazionale storica (da cui dipendono le trade Unions e i laburisti inglesi, la socialdemocrazia tedesca, del Benelux, della Grecia di Papandreu ecc.) ha storicamente, sempre intrattenuto ottimi rapporti con quello che veniva considerato un tempo "lo stato guida socialista".<BR/>Dunque, al fi là dei tornaconti economici e della concorrenza dell'Europa con gli USA, le tradizioni di famiglia contano...Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-66602609304426925412007-10-18T23:30:00.000+01:002007-10-18T23:30:00.000+01:00Nessie, con riferimento ai fatti, anzi ai misfatti...Nessie, <BR/>con riferimento ai fatti, anzi ai misfatti riportati nel libro EURSS, ad un cero punto mi sono posto questo ragionamento terra terra: seppure i governi traditori dei popoli ignari volevano creare, col pretesto della Casa Comune Europea, uno pseudo socialismo in Europa, perché ne discutevano con Gorbacèv, andando da lui e come tappetini si prostravano ai suoi piedi pronti ad ascoltare, condividere e sostenere le ambizioni del capo sovietico? La Francia aveva in serbo il suo bel tornaconto. Infatti, “… L’idea di Mitterrand era che dovessero esserci due poli, Parigi e Mosca, i quali avrebbero effettuato un controllo congiunto su tutti i paesi collocati fra loro” (pag. 78). (scaltra e furba la Francia), ma tutti gli altri governanti europei, con quali opportunistiche prospettive ragionavano e condividevano in vario modo quell’astruso progetto sull’Europa ideato da Gorbacèv, capo della Russia, fuori dell’U.E.? Erano motivati solo dall’ideologia? Mi sembra poco.<BR/>MarnieAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-16806024.post-26428719836300148402007-10-18T17:30:00.000+01:002007-10-18T17:30:00.000+01:00Utile link: grazie Cittadino. Ci sono dei testi da...Utile link: grazie Cittadino. Ci sono dei testi davvero irrinunciabili. Eurabia di Bat ye'or analizza il problema delle fonti di approvvigionamento energetiche e di come l'Europa ha accettato in cambio di petrolio di andare a dormire coi serpenti. Eurss, di come attraverso le socialdemocrazie e i socialismi saremo sempre più invasi fino a costituire un "paradiso multietnico socialista (ex?)sovietico). <BR/>Due metà della stessa mela per la comprensione di quanto stiamo vivendo.Nessiehttps://www.blogger.com/profile/12896439739753378587noreply@blogger.com