
Venere torna a nascere al soffio del Maestrale. Preferisce il mare ma si adatta anche ai laghi.
31 May 2009
Veronica e il chiagnifottismo

29 May 2009
Il silenzio (non innocente) degli alleati di governo

26 May 2009
Berlusconi e la favola del topo con le corna

24 May 2009
Venturini e le tre coincidenze di Agatha Christie

Titolo: Le coincidenze di un complotto (pag. 47 - rubrica Est/Ovest) da IO DONNA
18 May 2009
I due di picche che ci impediscono di legiferare


 Ecco le facce degli esponenti delle organizzazioni internazionali che ci impediscono di governare e di far legiferare un governo legittimemente eletto in carica a proposito di 
immigrazione e sicurezza. Nell'ordine: Manuel Barroso della Commissione Ue, Antonio Manuel de Oliveira de Guterres, "alto" commissario dell'ONU. 15 May 2009
C'era una volta in Italia...
 Ci fu un tempo, non troppo lontano, ma che ora pare remoto, in cui la vera America era in Italia. Tant'è vero che alcune élites di stranieri ricchi e facoltosi (in particolare inglesi e americani) cercavano di stabilire la loro residenza da noi acquistandovi dimore lussuose. Sono una viaggiatrice e non una turista dell'Italia. La differenza tra i due termini c'è, e parecchia. Turista è un consumatore frettoloso di vacanze, piaceri e paesaggi. Viaggiatore è una sorta di esploratore. Cosa resta da esplorare e da conservare nel nostro Paese? Ancora molto: per cominciare un patrimonio archeologico e artistico pressochè incalcolabile per qualità e quantità. In questi giorni il presidente Napolitano mostra di non voler conoscere i problemi che gravano sul nostro paese. Parlo, ovviamente della sua ampollosa retorica xenofila a detrimento degli Italiani e di quanto sono costretti a dover sopportare. Si è mai avventurato a Padova in Via Cairoli o in Via Anelli? o a Milano alla Stazione Centrale di notte e senza preavviso? Ha visto la bella Firenze cosa è diventata? E crede forse che la stessa Roma di notte (ma anche di giorno) sia ancora quella della "dolce vita", di Via Condotti e Via Margutta, dei pigri caffé sulle piazze, delle deliziose carozzelle da film in bianco e nero?E' stato a Venezia a Riva degli Schiavoni a vedere che pessimo effetto fanno
i vuccumprà accasciati sul ponte e sparsi per le gradinate con la loro paccottiglia? il sindaco Cacciari non sa più come cacciarli fuori, ma questi sono come i "revenants": tornano sempre.
elleria? Ma che volete farci? Abbiamo un presidente la cui funzione è l'essere perennemente in svendita presso lo straniero: ieri sotto i sovietici, oggi sotto il Leviatano americano (dicono che parli bene l'Inglese, di cui ha fatto sfoggio durante il suo attacco alla politica migratoria del governo all'assemblea dell' European Foundation Center).
mpi sono maturi per quelle comunità d'Italiani creativi che vogliono riappropriarsi dell'Italia per com'era e per come deve continuare a essere prima dell'iconoclastia selvaggia e imperante delle élites finanziarie internazionali, che hanno interesse a distruggerla e a farne "uno spezzatino" per fauci voraci. I politici delle grandi manovre elettorali europee, sono dunque avvertiti. Lingua di marmo antico di una cattedrale
lingua di spada e pianto di dolore
lingua che chiama da una torre al mare
lingua di mare che porta nuovi volti
lingua di monti esposta a tutti i venti
che parla di neve bianca agli aranceti
lingua serena, dolce, ospitale
la nostra lingua italiana.
12 May 2009
Sua Pallidezza Dario Franceschini e l'insuccesso di sinistra

- Vorrebbero sicurezza nelle strade, nei quartieri, pulizia e decoro nelle loro città
 - Vorrebbero avere una magistratura che applichi la certezza della pena ai criminali.
 - Vorrebbero sapere se l'Italia deve diventare un porto di sbarco di chiunque si sogni di approdare qui o se è fattibile avere un numero chiuso di ingressi strettamente regolamentati.
 - Vorrebbero che le tasse fossero per davvero abbassate.
 - Vorrebbero avere un'occupazione garantita per i loro figli senza che debbano competere tra lavoratori autoctoni e allogeni o essere costretti all'espatrio.
 
Questi in sintesi gli obiettivi degli Italiani, a prescindere dall'essere di destra o di sinistra. Poi ci sono obiettivi dichiaratamente "di sinistra" che, per paradosso, la sinistra non è più in grado di garantire. Fassino lo sa perché ne ha fatto cenno al Corriere domenica scorsa 10 maggio. Ma le sue puntualizzazioni sono troppo morbide, perché ancora troppo vincolato ad un'idea di opposizione infantile da bastiancontrario all'insegna dell'antiberlusconismo.
- Mantenere fabbriche e maestranze professionali in Italia e salvaguardarne la chiusura e la delocalizzazione
 - Proteggere la forza-lavoro degli operai minacciata da pesanti chiusure e ristrutturazioni aziendali.
 - Garantire servizi sociali adeguati, case popolari e sanitari a chi ha pagato contributi da generazioni in quanto italiani senza dover scatenare guerre tra poveri.
 
Senonché a Sua Pallidezza Dario Franceschini, non solo piace errare per treni stettamente sorvegliati. Ma anche aberrare. E allora dà il via con la paletta da ferroviere alle accuse di razzismo, andando a riesumare i fantasmi delle Leggi speciali del '38, agitati in modo becero e surrettizio, ipocrita e in malafede. Pare che nemmeno gli stessi ebrei abbiano gradito (gli consiglio di leggersi in proposito questo onesto articolo di Ugo Volli ).
Insomma non si dà pace e tra un treno e l'altro, è ossessionato dalla sindrome anti-B. Quasi peggio della febbre suina. Intanto, gli dirò subito, per scaramanzia, che in Italia i mezzi di locomozione non portano mai fortuna: ci ha provato Prodi con i pullman e con la bicicletta, ma non è andato molto lontano (pochi mesi di governo e tuttalpiù, qualche chilo di mortadella in meno addosso).
Ma dove va la sinistra postmarxista? Nel sinistrismo, pallido e smunto sottoprodotto del postcomunismo. Che cos'è? E' l'assillo di aderire ai modelli globali e mondialisti dei diritti cosiddetti universali piuttosto che voler capire cosa succede a casa tua, dietro al tuo cortile, nella tua città,comune, regione, territorio e patria. Non è la sinistra che difende la forza lavoro degli operai; non è la sinistra che si stringe intorno alle fabbriche a rischio chiusura, che sono tante. Non è la sinistra che combatte i "crumiri" extracomunitari che si prestano a lavorare 14 ore al giorno, e che tuona ai 4 venti che 8 ore sono già abbastanza. Non è la sinistra che magari controlla e filtra gli ingressi dei "nuovi schiavi" affinché non si prestino a costituire "l'esercito di riserva" di marxiana memoria, le cui braccia sono in offerta sul mercato a prezzi da elemosina. Non è la sinistra che si scaglia contro le "multinazionali" dello sfacelo e della rapina delle materie prime del pianeta. E nemmeno contro la "finanza internazionale" che mette a rischio i nostri risparmi. No!
E' una "neosinistruccia" - quella che rincorre affonnosamente i "Radicali liberi" sul loro stesso terreno dei diritti "universal-transnazionali" (aborto, eutanasia, Pacs, Dico, droghe liberalizzate, Gay Pride, famiglie allargate, cellule staminali , uteri in affitto, ecc.). E' il clone sbiadito del sinistrismo liberal all'americana ( quello di Oh yes, I care; We can and you can too; I believe in ONE world...) basato sull'ipocrisia della correctness multikulti. In altre parole è una sinistra conformista, ottusamente piccolo-borghese, perbenista, svuotata di quelle caratteristiche "nazionali" che le erano proprie (ricordate la "via nazionale al socialismo" di gramsciana memoria?). Quella che ha buttato alle ortiche la sua teoria e ideologia "di classe", il che va pure bene, ma poi per sostituirla con che? Con la melassa color can-che-scappa dei "diritti universali", uguali per tutti, da un emisfero all'altro.
Così, Berlusconi rischia di rimanere in sella da qui all'eternità senza concorrenti. E dato che la competizione è l'anima stessa non solo del commercio, ma anche della politica, c'è il rischio di una sclerotizzazione del potere, per assenza di veri e intelligenti avversari politici che facciano da pungolo. Tutto questo, grazie al "pallido sinistrismo", nipotino sbiadito del comunismo, e a Sua Pallidezza, il cui probabile insuccesso, le darà alla testa.
08 May 2009
Bonino,Guerritore, l'anima giusta e il corpo che si frusta
Emma Bonino faceva la compunta nobildonna, modello Monsignor della Casa, lanciando stilemi e dettami di bon ton al premier, tutta indignata e scandalizzata (manco fosse uscita da una sagrestia) perché fa cucù alla Merkel, perché sente battute sulle gambe delle donne, perché il premier parla di "belle gnocche". Insomma, ora che è vecchia si comporta da Santa Maria Goretti, immemore di tutte le pagliacciate del suo capo Pannella quando si imbavagliava durante le tribune politiche di Jader Jacobelli, fumava canne a gogò in piazza Navona, candidava e faceva eleggere Cicciolina pornostar alias Ilona Staller in parlamento nelle loro liste, inaugurando (unico fatto nel mondo) una triste moda. Nessuno glielo ha ricordato durante la trasmissione, dove si è messa in cattedra per tutto il tempo, dando sulla voce all'avvocato Ghedini, il quale era solo in una gabbia di iene. Il colmo della ridicolaggine lo ha raggiunto quando c'è stata una zoomata sulla stella gialla che appuntava al petto, in ossequio alla trovata sulle presunte "leggi razziali" ad opera dell'attuale governo, già decretata in estemporanea da Sua Pallidezza Dario Franceschini. Il gusto radicale per le iperboliche allegorie da Carnevale di Viareggio, evidentemente, continua...
ntervista concessa a Maria Latella, di Veronica Lario con annessi lanci ANSA, manco fossero state poesie di Garcia Lorca. Quanto pathos sprecato, Monica! Si è già dimenticata quando da ragazzina forse ancora minorenne, o appena 18enne non disdegnava la compagnia di un uomo maturo come Gianni Agnelli? E Strehler (altro fascinoso signore maturo suo Pigmalione), che la lanciò nel ruolo di Anja ne "Il giardino dei ciliegi" di Cecov, se l'è scordato? 06 May 2009
Bikini e Burquini: due facce di uno stesso Occidente
Fra qualche settimana arriverà l'estate. E già si sprecano campagne  pubblicitarie di beveroni dimagranti, di creme anticellullite, di abbronzanti per preparare la pelle per il fatidico costume da bagno.Aspettiamoci a breve, nel nome del rispetto e per il diritto d'osservanza verso "nuove confessioni", le piscine con la danza dei 7 veli. Qualche commerciantone nostrano aprirà forse una piscina "separata" per le signore del burquini, concedendo loro pure l'uso dei veli integrali, contravvenendo ad ogni norma di sicurezza. Con un po' di fantasia potrebbe pure chiamarla piscina Mille e Una notte, con sottofondo di musiche arabe per il relax acquatico. Non resta che giocare la carta dell'Ufficio Igiene. Ma in realtà, conosciamo già la risposta del commerciante: non olet!
Bikini e Burquini: pur nelle loro differenze, due facce di uno stesso Occidente sempre più alla deriva e incapace di tenere ferma la barra del timone.
03 May 2009
Veronica e Silvio: "Scene da un Patrimonio"
