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26 February 2020

Università e scuole chiuse, porti aperti




Mercoledi  delle Ceneri. Scenari sgomentevoli quelli imposti da questo governo che non è solo inetto e incapace, ma  nelle mani  (purtroppo sapienti)  di chi ben sfrutta la loro criminogena inettitudine  contro gli Italiani. Abbiamo visto il Pinocchio Patologico mentire e smentirsi delle sue innumerevoli  menzogne. Lo abbiamo visto in collegamento diretto da Mara Venier e dalla D'Urso, imbastire le sue  vigliaccherie, far sfoggio di viltà contro gli ospedalieri e il personale sanitario  di Codogno che in queste ore, rischiano il contagio, da tanto si prodigano per salvare vite. Non vedono da ore e da giorni i loro familiari. Ma si sa, queste sono vite italiane e a lui non gliene importa.  Abbiamo visto un Mattarella "abbraccia-cinesi" ma lontano mille miglia da  quegli italiani che vivono la più grande delle  angosce  e sciagure: essere potenzialmente infetti ed emarginati nonché al "confino" come lebbrosi in una valle di sofferenza, a cui si porta il pane tenendosi a distanza.


Abbiamo visto, di contro,  2.500 cinesi in libera circolazione  non confinati in nessuna zona né "rossa" (sebbene si trovino in terra di Toscana con un governatore a nome Rossi) né  nella zona "gialla" come il colore della loro pelle. Abbiamo udito un Bergoglio biascicare bestialità contro i populismi ed esortare  viceversa all'accoglienza indiscriminata per i soliti "migranti". Ma quel che più rende furiosi è il contrasto tra le  Università e scuole d'ogni ordine e grado chiuse, ma i porti spalancati alle ong. Atenei universitari (simbolo del Sapere) chiusi, ma porti aperti che scaricano maree umane di gente catapultate dall'Età del ferro all'Era digitale. Il tutto senza nemmeno venir visitate.
Un contrasto fra i luoghi del sapere e il bisogno di istruzione disatteso,  e l'importazione di ignoranza e oscurantismo.  Qualche giorno fa a Pozzallo, ieri a Messina.  Dove li mettete  tutti questi  "ospiti indesiderati" ? In quarantena? e con che soldi? Sottrarrete denaro pubblico per la lotta contro il virus per darli a loro?
Abbiamo visto che i cinema (oggi sempre meno frequentati) e i teatri sono stati chiusi, mentre chi va al supermercato per comprare viveri, rischia pure di infettarsi da tanta ressa c'è. Gente che tocca  tutto e dappertutto.  E nessuna norma anti-sciacalli che lasciano gli scaffali svuotati per fare ingenti scorte, è stata varata.
Abbiamo visto che ora, con i luoghi di lavoro chiusi, si riempiono la bocca di parole come lavoro a domicilio con anglicismi come  "smart-working" (fa più chic) e di scuola a domicilio come "smart-schooling" (si impara meglio). Ma intanto questa battuta d'arresto del lavoro vero e dell'educazione e istruzione pubblica, servirà  a far largo a nuove tecnologie informatiche che faranno vendere le solite corporation internazionali, e serviranno a ridurre il personale "umano",  quel capitale umano  vivo e  vegeto imprescindibile.

Abbiamo visto che a Venezia non si è celebrato uno dei più famosi Carnevali del mondo sottraendo denaro nelle casse della regione Veneto col mite Zaia pronto alle misure anti-virus, ma a Viareggio, invece sì.  Perché Zaia non si sia impuntato di più nel mantenere l'evento, tenuto conto che il Carnevale di Venezia si fa all'aperto e in laguna,  è un vero mistero. Se c'è l'emergenza virale deve valere per tutti.


Abbiamo visto che si fanno perdere denari a palate alle squadre del Nord (Inter,  Iuventus e altre), ma che al sud ieri sera si è giocato allo stadio S. Paolo di Napoli, la partita Napoli-Barcellona.
Ma non abbiamo sentito gli strepiti di  quegli ebeti dei 5 stelle protestare contro "le regioni di serie A e quelle di serie B", uno dei loro banali ritornelli preferiti.
Abbiamo già visto troppe cose storte, incongruenti, paradossali e incredibili, ma nessuna vera ribellione in grado di raddrizzare i torti subiti. E diciamola tutta, in queste ore prende corpo il mantra del "governissimo", del "governo di solidarietà nazionale" , mentre  i lavori in parlamento  sono pressoché bloccati. Che ne è della legge forcaiola sulla prescrizione?  E' stata bloccata o rinviata ? La legge sulle intercettazioni che fine sta facendo? E la faccenda del Trojan nei cellulari?  E' vero che sarà posta la fiducia domani? Dobbiamo posporre le ragioni di una democrazia sempre più conculcata  solo perché "fuori c'è il coronavirus",  pertanto "volemose bene"?

Sbarco a Messina in uno scenario italiano da incubo 
Nessuna collaborazione, nessun tavolo negoziale con i nostri carnefici. Capito Salvini e Meloni? Capito Giorgetti, il machiavello della Palude Brabbia che vorrebbe rifilarci Draghi for Premier?

Torno brevemente ai poveretti della lodigiana, del piacentino, del padovano e vicentino confinati nella zona su modello mini-Wuhan e a loro va tutto il mio, il nostro grande affetto solidale, per quel che può valere.
Resistete, ma a emergenza passata, fategliela -   facciomogliela -   pagare.

 #CONTEVIRUS DIMETTITI!

23 February 2020

La nuova Peste (sapevano e tacevano)





I singolari avvenimenti che danno materia a questa cronaca si sono verificati nel 194… a Orano; per opinione generale, non vi erano al loro posto,….a prima vista, infatti, Orano è una città delle solite, null’altro che una prefettura francese della costa algerina.

La mattina del 16 aprile il dottor Bernard Rieux uscendo al suo studio, inciampò in un topo morto, in mezzo al pianerottolo.
“O dottore, disse durante l’iniezione,”escono, ha veduto” “Si, disse la moglie,”il vicino ne ha raccolti tre”-
Tutto quello che ricordò di quel momento fu il passaggio di un manovale che portava sotto il braccio una cassa di topi morti.


Così inizia La Peste, libro di Albert Camus del 1947, che mai sembra così vivido e attuale come da quando la pandemia è penetrata nel nostro paese e nelle nostre coscienze e paure. Anche nella Peste di Camus, il morbo inizia in modo subdolo, sporadico, episodico, per poi esplodere con tutto quel che comporta: familiari e parenti isolati gli uni dagli altri con madri e padri separati dai figli, amanti separati per sempre, scene da coprifuoco con città deserte e desertificate, polizia e carabinieri che sbarrano l'accesso.  Le normali funzioni  e attività di una città, di un borgo, di un villaggio, vengono da un giorno all'altro completamente  sconvolte e azzerate: negozi chiusi, uffici pubblici sbarrati, ospedali a cui non si può accedere né si può uscire, numeri di telefono di soccorso a domicilio, abitazioni che si trasformano in prigioni.  Un profondo senso di isolamento in chi è colpito. E quando si tratta di Italiani, nessuno di quei responsabili di questo disastro, lancia lo slogan "Abbraccia un Italiano", mentre è quasi obbligatorio abbracciare un cinese. 

Sapevano, sapevano tutto. E tacevano. Ecco perché tanta fretta da parte di Speranza, ministro della Sanità che porta come garanzia solo il suo nome,  di chiudere da un giorno all'altro le vie di comunicazione aeree con la Cina. Un modo tardivo per sbarrare le porte delle stalle quando i buoi erano già fuggiti.

Se a qualcuno può interessare questa notizia, la Svizzera è da almeno un mese che ha sbarrato le sue vie di comunicazione. Patria delle banche e delle grandi multinazionali chimico-farmaceutiche, sa sempre le cose in anteprima. E c'è da fidarsi che se loro chiudono i confini, perché  significa che la faccenda è seria e grave. Ora non ci resta che assistere attoniti, arrabbiati e impotenti ai bollettini di guerra che cambiano di ora in ora. Prima i paesi della Bassa Padana del lodigiano, cremonese e piacentino. Poi il Veneto dove a  Padova c'è scappato il primo morto. Quindi si sale a Milano, già teatro di pestilenza manzoniana. Il Sacco è un sacco brutto, perché è la più grande struttura ospedaliera  adibita ai casi infettivi insieme con lo Spallanzani di Roma.  Ebbero ragione i governatori Fontana, Zaia e Fedriga a richiedere a suo tempo, misure cautelari più stringenti senza le solite paturnie "antirazziste".  Non furono ascoltati. 
Ora non ci resta che ascoltare con timore e tremore le "dirette" interminabili a reti unificate. C'è anche il business dei network e dell'informazione in "tempo reale". In realtà mandano un povero bischero col microfono davanti a un ospedale sbarrato. Insomma, tutta scena. Il governo abusivo ci ha fatto un tiro che più che mancino, definirei "cinese": zittificio omertoso della pandemia, in stile dittatura  comunista. Quasi quasi i veri colpevoli sono le fake news, gli allarmismi e le paure dei cittadini. Vergognoso stasera Zingaretti ad avere la faccia tosta di invocare la "solidarietà nazionale" contro l'emergenza Coronavirus. Ma intanto il virus cammina ed è arrivato fino al Friuli-Venezia Giulia e il Piemonte. Ma che strano virus! Tutte le regioni del Nord laborioso e industrializzato, quasi  avesse fretta di volerci mettere  in ginocchio. Di piegare tutta la Penisola. Sì, perché se va a ramengo il Nord, finisce tutta l'Italia.

Questo è quanto ha fatto mettere Rossi governatore della Toscana: un cartello in cinese col pugno chiuso alla comunista

Come mai non colpisce la Toscana che ospita la più numerosa comunità  cinese di tutta Italia? Non che auguro del male ai toscani, poveretti, ma mi incuriosisce un governatore che non ha fatto mettere in quarantena migliaia di cinesi di Prato provenienti dal Capodanno cinese, senza che si registrino casi in quella zona. Senza che i media registrino l'anomalia di un presidente di regione che mette a repentaglio la sicurezza dei suoi cittadini. 
Non sarà che Enrico Rossi teme la débacle elettorale e che  per evitare la sua caduta, pratica anche lui la Dittatura cinese del Silenzio? Osservate poi  questo cartello: pugno chiuso, su fondo rosso, stelle comuniste e ideogrammi cinesi: un vero patriota che celebra la lingua di Dante!
Senza contare la sua protervia e sicumera di Rais contro medici e virologi come Roberto Burioni che richiedevano a viva voce maggior prevenzione sui cinesi e  da lui tacciati di "fascioleghisti".
A questo punto, mentre lo si teme, non ci resta che sperare nel Coronavirus dall'Africa per far capitolare la peggior cupola di politici e amministratori mai vista in circolazione. 
Poi c'è la questione degli sbarchi dall'Africa. Ricordate? Il mantra con l'Isis era "non ci sono prove che chi arriva coi barconi sia un terrorista" La vulgata degli struzzi che nascondono sempre la testa sotto la sabbia era che un terrorista poteva permettersi un bell'aereo in cabin class. . Smentita clamorosa dalla realtà. La manovalanza reclutata arriva con qualsiasi mezzo, compresi i barconi,. Ora si sente alzare le spallucce e i "nuovi struzzi" affermano: "Non ci sono prove che chi sbarca, possa essere infettato...bla. bla bla".
Ecco cosa dice, invece, una dottoressa inascoltata:"Fanno sbarcare ogni giorno centinaia di clandestini senza alcun controllo serio. Eppure arrivano da zone del mondo dove altre malattie infettive sono endemiche. Non meno pericolose del Coronavirus cinese.Tutta gente che non sappiamo né chi sia né da dove venga"...
Il Coronavirus è già in Africa e chi sbarca potrebbe esserne portatore. Ma aspetteranno che ce lo dica il contagiato sbarcato di turno, che ovviamente riceverà cure e ricoveri gratis. Intanto, avanti con quell'accoglienza che frutta e luccica e prevenire sarebbe "razzista". Chiudere l'aerea di Schengen?  Ora lo dice perfino il sonnolento Tajani. Ma per Conte, l'inetto borioso ( e più è inetto e più si dà arie) è da escludere. E' appena stato a Bruxelles a prendere ordini di scuderia immigrazionista. La libera circolazione degli uomini, delle merci e dei virus deve continuare. C'è un altro virus quasi peggiore del Corona: l'imbecillità,  la disonestà, la malafede.

Fontana e Zaia ebbero ragione quando vollero  fin da subito maggiori misure preventive dal governo
E chi la pratica su larga scala. Tra poche ore a Bari c'è Bergoglio che terrà il suo immancabile comizio sui problemi del Mediterraneo e delle migrazioni. Non ci sarà una parola pietosa per i nostri morti. Troppo impegnato a benedire i nuovi entranti, anche se portano malattie mortali. Forse, proprio per questo.



Diamond Princess, la nave dei contagiati internazionali divenuta il mesto simbolo della globalizzazione


Giorno di S. Renzo










16 February 2020

I miserabili




Giorno di S. Giuliana martire. Ovviamente questi miserrimi meschini individui  di cui parlo non hanno nulla a che fare coi nobili tragici personaggi del romanzo di Victor Hugo. Si può essere miserabili nel portafoglio ma nobili nel cuore. Sto parlando dei pezzenti nell'animo che ci vogliono governare senza legittimità  popolare e che non si schiodano dagli scranni. Senza dignità, senza un po' di amor proprio.
Quello più in vista è  Giuseppi, personaggio che fino a ieri nessuno conosceva e che ora mostra di avere un'ambizione smodata  pari almeno alla sua incapacità, accompagnata da una di quelle furberie tipicamente levantine. Conte è solo una marionetta dal naso lungo, e come tutti i bugiardi, più volte è stato rappresentato in guisa di Pinocchio.  Mentre nega di amare il potere, ha già  bell'e pronto un Conte ter, o meglio un tris-Conte.  E c'è chi addirittura si lancia a ipotizzare la sua corsa verso il Quirinale, semmai gli riuscisse di resistere fino al 2023: sarebbe la iattura delle iatture!

Tuttavia, quella di Rocco Casalino  suo portavoce, nel merito dell'eventuale "terno secco",  non è stata una voce dal sèn fuggita, perché pare che le mosse sussultorie di Renzi per alzare il prezzo e ottenere di più, abbiano ottenuto il risultato di indispettirlo e di  indurlo a correre subito a prendere dritte quirinalizie da babbo Sergio.
Quanto al puparo Mattarella, sta riuscendo perfettamente nell'ardua impresa di superare Napolitano nello sporco gioco degli intrighi di Palazzo. Difficile credere che ci possa essere in circolazione qualcuno peggiore di Napolitano il quale diede il patrocinio al golpe tecno-finanziario che dovette destituire il governo Berlusconi nel 2011 per spingere l'insediamento al governo  dei "tecnici" Troika.

Ma anche il silente canuto uomo del Colle messo in piedi da Renzi, avanti di questo passo,  potrebbe eguagliarlo se non  addirittura superarlo. Proviamo a fare un breve riepilogo di tutte le mattarellate finora perpetrate :

  • Quando Renzi perdette il referendum costituzionale nel dicembre 2016 su cui si giocò il suo governo e la sua persona, ci rifilò il non eletto Gentiloni e  resistette a sciogliere le camere.
  • dopo le elezioni del 2018, non diede l'incarico alla coalizione di centrodestra pur avendo i numeri sulla carta,  perché obbiettò che al Senato erano numeri risicati. E ora che ci sono i suoi pupilli coi numeri traballanti, invece che fa? L'equilibrista e perfino l'acrobata per tenere in piedi un governo moribondo che paralizza il Paese. 
  • cercò di rifilarci un tecnico come Cottarelli del FMI, a elezioni politiche già avvenute disattendendo il risultato scaturito dalle urne
  • non sciolse le camere quando Salvini se ne andò a causa della pessima coabitazione coi 5 stelle, dando l'imprimatur alla formazione di  un governo con ex sconfitti alle urne (PD + Leu)
  • consentì a Conte di fare pastrocchi scorporando il ministero della PI in due tronconi, dopo il ritiro di Fioramonti dei 5 stelle
  • e ora, se sono vere le voci del portavoce Casalino,  potrebbe  apprestarsi a incoraggiare la formazione di  un tris-Conte per depontenziare Renzi (a cui deve la sua nomina a PdR), il quale in questo momento esercita il suo potere di ricatto sulla compagine di governo mediante i suoi di Italia Viva. 
Quanto a Renzi, non è  il tipo che  si agita per nulla. E non è per niente, che vota col centrodestra contro la legge Bonafede sulla prescrizione.  Al di là degli "ideali" di voler  essere "garantista" a fronte della (pessima) legge Bonafede, rompere e andare all'opposizione non gli conviene, perché il suo gruppetto non cresce e si attesta sì  e no al 3-4%. Anzi, pare che sia già in atto la campagna acquisti del  perfido Giuseppi (dicono che sia opportunamente consigliato da D'Alema, pugliese anche lui e con una profonda antipatia per Renzi) che vorrebbe trafugargli un po' di "responsabili" (il nuovo nome dato ai voltagabbana venduti), allo scopo di formare un eventuale governo tris-Conte (di Volturara). 
Il vecchio  D'Alemix si è messo a fare il suggeritore occulto di Giuseppi

E allora perché tutto questo trambusto da parte del Bullo fiorentino? Forse per mero ideale sulla giustizia-giusta? 

"Appropinquandosi l'ora di sostituire o confermare i manager di una serie di partecipate dello Stato, Renzi vorrebbe poter decidere qual è la sua quota di poltrone" (Maurizio Belpietro - La Verità del 15 febbraio).

Quindi il suo strillare e battere i pugni sul tavolo serve solo ad alzare il prezzo della sua "quota" al governo sulle nomine delle partecipate in scadenza. Perciò lo strappo, o meglio la minaccia dello strappo, è solo ammuina.
Che pletora di miserabili pezzenti sciacalli! Non sappiamo  più da che parte guardare, da tanto fanno ribrezzo.

Intanto il Paese è fermo, bloccato, privo di slancio, c'è il Coronavirus anche in Africa, e alzano tasse e tariffe ad ogni pie' sospinto. Non ultima, si riserveranno il rincaro di  quell'IVA, per cui criminalizzarono il governo giallo-verde (che non l'aumentò). Ma sbarcano lo stesso le nuove risorse a cui è stata ripristinata la paghetta alta così com'era prima della "cura salviniana". 

12 February 2020

Aula vuota ma pilota automatico per le Procure


Giorno, anzi, sera di Sant'Eulalia. Avrete visto che stasera al Senato tutto  intorno nell'aula c'erano molti banchi vuoti fra coloro i quali vorrebbero mettere Salvini al gabbio.  Via libera definitivo del Senato al processo per Matteo Salvini sul caso Gregoretti. La votazione, iniziata nel pomeriggio, si è chiusa alle 19. Con 76 voti favorevoli, 152 contrari e nessun astenuto, l'Aula ha respinto l'ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d'Italia che chiedevano di negare l'autorizzazione all'ex ministro dell'Interno, richiesta dal tribunale dei ministri. La Lega, in accordo col suo leader, non ha partecipato al voto, uscendo dall'Aula. Nel gruppo misto, a sorpresa, è stato apprezzabile l'intervento garantista di Casini che ha giustamente parlato di un' odiosa ruota che può toccare a chiunque. Lui che era il  pupillo di Forlani ai tempi della DC e che ha assistito alle stagioni furiose di Tangentopoli, queste cose le conosce bene.  A fuggire a gambe levate sono stati non solo  i voltagabbana grillini che votarono con lui durante il Caso della Diciotti,  ma anche i loro colleghi forcaioli del PD. Tutti assenti ingiustificati. Certo, molti di loro racconteranno  che erano impegnati in altre faccende politiche più importanti. Conte e Di Maio, dopo essersi assicurati che le cose prendessero il verso desiderato, sono stati uccel di bosco. Fanno bene a non volerci mettere la faccia su una simile scempiaggine politica, giuridica e istituzionale. Ma anche se oggi in aula, mancava la loro fotografia, ce ne ricorderemo lo stesso.


Giulia Bongiorno che è un avvocato coi fiocchi, in questi giorni era intervenuta  facendo pressioni su Salvini per frenare una certa spavalderia con il quale stava affrontando la richiesta di processarlo. Anche perché la linea finora sostenuta da Salvini, ovvero di avere agito di concerto col resto del governo e in primis col presidente del Consiglio Conte (in versione gialloverde), potrà forse funzionare mediaticamente e politicamente, ma rischia di essere irrilevante o quasi ai fini del processo. E lei come avvocato lo sa. Che succederebbe se anche Conte e Di Maio ricevessero la chiamata di correo per il caso Gregoretti? Il processo andrebbe avanti ugualmente anche con loro. 



Perché  qui il Problema dei Problemi è una magistratura  proterva che travalica non solo i poteri della politica ma anche dello stato, del governo e della nazione. E che usa le sue sentenze come vendetta politica. L'errore fatale fu quello di aver privato i politici eletti dello scudo dell'immunità  parlamentare effettuato durante Tangentopoli: non so quante volte l'ho già scritto e continuerò a scriverlo. 
I banchi dell'Aula del Senato erano vuoti, è vero, ma hanno innestato comunque il pilota automatico per le Procure. 
Detta in tutta sincerità al posto di Salvini avrei accettato il consiglio della Bongiorno, che è un avvocato coi fiocchi. La casta togata è capace di tenere sotto scacco Salvini per almeno 10 anni. Quand'anche ne venisse prosciolto, nessuno può ripagarlo di tutto il tempo sprecato, di tutte le energie gettate per avere ragione di queste dannate parrucche. E nemmeno dei quattrini  per  gli avvocati, che come è noto non ti difendono gratis.
Detto ciò, il discorso di Salvini sul fatto di aver solo adempiuto al suo dovere di Ministro dell'Interno, di uomo del Governo,  di aver difeso i confini della Patria, di aver fatto quello che faceva parte del suo programma elettorale e per il quale la gente lo ha votato, non fa una grinza. E la gente ti vota affinché tu mantenga quanto hai promesso. Ma - ed ecco il punto - basterà tutto ciò a convincere le toghe più supine e prone ai Trattati internazionali che alle ragioni della difesa della nazione?

Soprattutto io contesto il principio che un ex ministro e oggi Senatore  della Repubblica debba recarsi in tribunale solo per affermare quanto in realtà fa semplicemente parte delle sue attribuzioni e funzioni. Pare che tutto il processo  sul caso Gregoretti vada alla Corte di Catania dove c'è quel Procuratore Zuccaro che aveva già archiviato il caso, perché - a detta sua-  il citato caso non sussisteva. La parola a Zuccaro, allora. Sperando che riconfermi quanto sentenziato per la Diciotti. 
Ma bene sarebbe che da questa storiaccia se ne venisse a capo senza il pesante tallone di ferro della magistratura sulla politica.  E che la politica riprendesse saldamente in mano la sua autonomial'onore perduto. 

08 February 2020

Cartoline da una dittatura


Si dice che le dittature si riconoscano quando passano. Può darsi, ma questo blog l'ha sempre riconosciuta anche in corso d'opera. Prima che la nottata buia passi (poiché prima o poi dovrà passare) è bene non addormentarci e tener alta la guardia con queste cartoline illustrate di regime. La tragedia è che lo chiamano regime "democratico". Se è così, l'eccesso di delega da parte dei cittadini a chi fa ogni giorno carta straccia del mandato popolare, deve aver reso gli italiani  ben poco vigili e con l'encefalogramma piatto. Per molto meno in Francia mostrano di essersi sollevati.



Nel giorno dello spaventoso disastro ferroviario a Lodi del treno  Frecciarossa che ha provocato due morti e una trentina di feriti, Mattarella non aveva niente di meglio da fare che visitare una scuola multietnica per ostentare la sua sicurezza sul contagio dal  coronavirus.


Seconda cartolina. Mentre sono i cinesi stessi a Prato a volersi sottoporre a controlli e a quarantena, l'Asl e il PD  di quelle parti rifiutano perché potrebbe dare addito al razzismo. Intanto Conte nega ai governatori d Lombardia Veneto e Friuli Venezia-Giulia  misure cautelative sui bambini e ragazzi cinesi a scuola. Solo ora, è stato costretto a tornare sui suoi passi. Assistiamo così al paradosso che mentre gli italiani vengono posti in quarantena alla Cecchignola (uno è stato ritenuto infetto), i cinesi hanno libertà di circolazione.  Restiamo umani, si dice a sinistra. Abbraccia un cinese, vivrai più a lungo.


Terza cartolinaChe Memoria è se le Foibe ce le spiega l'ANPI? Chi controlla il passato, impedisce ai popoli di poter avere un avvenire. Succede che il nostro rapporto con il passato è ormai filtrato da uno schema totalitario e che i crimini del comunismo vengano ridotti a pure effetto collaterale del "male assoluto" (il Fascismo).  L'Anpi in Senato ha parlato dei fatti avvenuti al nostro confine orientale, visti come mera risposta alla violenza fascista. Interventi omissivi e giustificazionisti  da parte dei soliti gendarmi della memoria  a senso unico, che mirano a far cadere nell'oblio un fatto essenziale quanto inoppugnabile : le vittime delle foibe di cui ricorre l'esile giornata del Ricordo lunedi 10 passato in questi anni, sempre più sotto il cono d'ombra della Shoah, erano popolazioni civili fatte di uomini, donne, bambini e ragazzi che nulla avevano a che vedere col regime. (rimando per l'intera lettura dell'articolo sul tema, al sito di Marcello Veneziani).



C'era una volta il Mes. Ve lo siete dimenticato? Il governo cinto d'assedio dall'opposizione su questo meccanismo di stabilità non ha avuto niente di meglio che rinviare a febbraio (c'erano le elezioni). Ora si viene a sapere che in aprile si chiude tutto e si ratifica. In tutto questo tempo il nostro paese rimane immobile, turlupinato e sotto scacco, grazie all'inazione del governo Conte 2.
Il Governo italiano, dunque, nel frattempo non ha presentato alcuna controproposta, come gli aveva suggerito di fare larga parte del Parlamento e non solo, e ora non potrà, come è logico, chiedere un’altra proroga, che il Consiglio non avrebbe motivo di concedere. L’Italia, ancora una volta, sta sotto lo schiaffo di Germania e Francia, che avranno carta bianca sulle regole che governeranno le ristrutturazioni dei debiti pubblici, quello italiano in primis.  (Mes, trattato chiuso).
Piccolo particolare: putacaso che dovessero andare al governo quelli che ora sono all'opposizione, cosa succederebbe? Che a Mes incorporato, si troverebbero a governare su malefatte irreversibili, sui danni incalcolabili  e le macerie perpetrate dall'attuale governo. E questa è una quarta cartolina che fa meditare, non poco.



Quinta cartolina. Ma per fortuna che, come in tutte le dittature, c'è il Calcio e c'è Sanscemo,  quest'anno sbattuto in prima pagina di tutti i giornali. C'è il coronavirus e gli italiani devono stare allegri, ché il nostro piangere fa male al (bis)-Conte.  E allora come si tiene occupata la mente degli italiani? Qua e là si sparge una spruzzatina di Lgbt con ambigui figuri dal sesso (pardon, genere) incerto, col trucco dagli occhi pesti e sanguinolenti, col nude look, i tatuaggi, gli strass e le paillettes e le calze a rete.
Con cantantine svociate e analfabete in musica, figlie di miliardari, vestite (meglio, svestite) di pochi centimetri di stoffa addosso che praticano il bacio saffico in scena; con rapper e trapper che scrivono disgustosi graffitacci da pubbliche sozze latrine che fanno apologia  di stupro, rapimento, assassinio e altre amenità, ammessi alla competizione canora.
Ma poi sul palco, a fare il controcanto, ecco che alcune signore della canzone, rigorosamente in nero, possono fare le "indignate speciali" nonché le paladine della "lotta contro la violenza". Peccato però, che alcuni manager che promuovono  quei loschi figuri con testi di canzoni da cessi pubblici (i violenti) siano gli stessi delle suffragette in rosa (le antiviolenza). Oh yeah!
Perciò  beccatevi la messinscena del Veleno e dell'Antidoto un tanto al litro; la dialettica indissolubile delle vittime e dei carnefici, all-inclusive  nella sei giorni della baracconata più costosa e demenziale d'Italia.



Sesta e ultima cartolina. Le mani sulla casa dolce casa. Ma poi che cos'è la casa? Un "retaggio del passato", un bene immobile in una società divenuta sempre più "mobile" e "liquida", per non dire evanescente. E allora tanto vale, te la rubo. E poi che diceva  il comunista utopista Proudhon? La proprietà è furto e allora eccoti derubato a tua volta, o  Italiano che hai pagato il mutuo alle banche. Ecco come...
Dal 2012 (governo Monti) c’è stata in Italia una corsa alle modifiche legislative sulla composizione del prelievo immobiliare, fino all’attuale unificazione di IMU-TASI. Una nuova grave aggressione alla proprietà è stato diffusa dal settimanale “Economist” e dal capo missione del FMI Rishi Goyal.
FEDERPROPRIETÀ ed il Coordinamento Unitario dei Proprietari Immobiliari (FEDERPROPRIETA’- UPPI – CONFAPPI – MOVIMENTO PER LA DIFESA DELLA CASA) ritengono che si tratti di una sconsiderata azione, concertata a livello internazionale, per far pressione sull’Italia affinché prevalga la tesi di “alzare le tasse sui consumi e le rendite catastali”.
E’ grave non constatare che l’evoluzione del prelievo sulla proprietà immobiliare nei principali Paesi europei fa registrare che in Italia le “imposte ricorrenti” abbiano superato la media dei paesi Ocse. (Nuova grave aggressione sulla casa da Imola Oggi).

Insomma con le solite tasse espropriative le case vengono "messe in (s)vendita" forzosa sul mercato e a prezzi risibili gettando le famiglie nella disperazione: in breve tempo  da bene-rifugio  la casa è diventata bene-zavorra di cui disfarsene.
 E chi fa affari? Il mercato straniero, of course. Arrivano in Italia i grandi gruppi immobiliaristi stranieri e vengono a fare lo shopping al Discount Italy, a prezzi stracciatissimi.  
La dittatura europea, grazie  ai  suoi galoppini-stuoini di un  governo abusivo, è servita. E non trascura proprio niente.

Giorno di San Girolamo Emiliani

05 February 2020

Voglio una donnaaa!





Nonostante il passo  delle sardine, il PD non  sa più che pesci pigliare nei suoi direttivi di partito. Zingaretti sembra l'omino della caffettiera Bialetti, quello che farfuglia a vanvera con tutte le lettere dell'alfabeto al posto della bocca, senza che si capisca nulla di quanto vuol dire. Renzi fa paura anche ai  suoi, ma il suo 4% non cresce e lui lo sa. Ora cercheranno di  mettere la solita quota rosa per darsi una rinfrescata. Forse da PD si inventeranno un nuovo nome, un nuovo logo, un nuovo segretario, magari in "quota rosa". I comunisti fanno sempre così, e quando si scindono in mille correnti e tronconi, poi si rifondano in qualcos'altro.  Pertanto, state all'erta e...cherchez la femme, che peraltro c'è già. E' una valorosa, una che si è distinta nella campagna elettorale del rinnovo del governo dell'Emilia Romagna, con una lista dal nome che è un programma: Romagna coraggiosa. La bravegirl non ha un nome romagnolo. Né  può vantare i natali nella regione del Pascoli e del Passator Cortese.

È stata la più votata di tutta l’Emilia Romagna, con ben 22mila preferenze. Un vero plebiscito. Stiamo parlando di Elly Schlein, il volto della new left che ha abbandonato le fabbriche per sistemarsi comodamente in un loft nel centro storico. La Schlein, in effetti, ha tutto di questa sinistra urbana, liberal e post-operaia. Giovane, ecologista, femminista, immigrazionista, la Schlein ha tutte le carte in regola per rappresentare quel segmento di sinistra sempre più globalista e sempre meno nazional-popolare. Erede di Clinton, non certo di Gramsci.

Così scrive il Primato Nazionale.  nel suo articolo "Soros, gender, femminismo. Chi è Elly Schlein...".

Piccoli sorosiani crescono?  Tutto può essere, usando  magari l'Emilia-Romagna quale laboratorio di un progetto mondialista, il cui sogno (incubo per noi) è quello di propagarne il modello per tutte le regioni d'Italia.


"A Bruxelles viene quindi inserita nell’ambita lista degli amici di George Soros, il noto speculatore e fondatore della potente Open Society. In effetti, la Schlein condivide in toto l’agenda politica del magnate di origini ungheresi: immigrazionismo, ecologismo, femminismo, teoria gender e così via" (fonte citata).

 Ha puntato poi, rifiutando la ricandidatura europea,   tutte le sue carte sulle regionali con cui si presenta con la citata lista "Romagna coraggiosa". Da Romagna mia/Romagna in fiore  col liscio dei Casadei, siamo passati alla Dolores Ibarruri del fronte antisalvinista, della serie "no pasaran".

Ovviamente il citato quotidiano on line (da cui prendiamo le distanze) è già nella lista dei "neofascisti" e degli "antisemiti" e la signorina  Schlein nega di aver mai conosciuto il noto speculatore ungherese, il quale in questi giorni assicura che lui, la pesante speculazione che intentò nel '92 contro la Lira, la rifarebbe. Beh, almeno lui non rinnega ciò che fa.
Però la Schlein assicura che le cooperative che in questo momento non godono  più di fiducia da parte della popolazione, risorgeranno con un volto nuovo come cervi a primavera:  

Infatti, occorre affrontare il problema di quelle cooperative spurie che poi intaccano anche la fiducia in quelle più responsabili. È un tema che richiede leggi a livello nazionale, ma è chiaro che l’Emilia-Romagna deve fare massima pressione per regolarizzare la situazione. Un altro problema grave che investe anche l’Emilia-Romagna è quello del caporalato.  https://www.laregione.c". h/estero/estero/1417281/elly-schlein-e-ticinese-la-piu-votata-in-emilia-romagna

Qui l'elenco delle buone intenzioni della bravegirl, comprese quelle ecologiste in stile Greta. Inoltre  in Usa è  stata  una volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama.  Dal mondiale, al regionale. Dal macro al micro. Cercasi volti nuovi (possibilmente femminili)  per un partito in disgregazione, smarrito e sempre più tallonato dai sovranisti.   Tutto ciò, fa pensare a Ciccio Ingrassia lo zio matto che  in "Amarcord" di Fellini, disperato sull'albero dal quale non voleva più scendere, urla "Voglio una donnaaaa".
Hanno vinto, sì, ma sul filo di lana, instaurando il socialismo mondialista in una regione sola. E ora stanno lì, pieni di spocchia e di boria, manco avessero realizzato la Reconquista dell'Andalucia, come la regina Isabella.

"Ma è possibile che un partito di netta minoranza debba governare l’Italia"?-  si chiede attonito e sbalordito Veneziani.  "Passano gli anni, mutano gli scenari e le forze di maggioranza nel Paese, ma di riffa o di raffa, dopo i tecnici e i populisti, coi grillini e i voltagabbana, alla fine ci ritroviamo al potere sempre la sinistra. Eppure gli italiani a larga maggioranza non la vogliono, lo hanno detto in mille modi. Votando Berlusconi, poi 5Stelle, poi Lega e Fratelli d’Italia, cambia l’ordine dei fattori ma alla fine non cambia: riciccia la sinistra al governo.". 

Moriremo comunisti, postcomunisti,  pidiessini, piddini, piddioti, articoli 1, grillocattosinistri  & affini? 

"Infine uno sfogo personale: che pena e che disagio doversi occupare di queste miserie, dover ripetere cose di assoluta, banale ovvietà con totale disgusto. Poi vi chiedete perché scrivo manuali di consolazione ed esorto a ben disperare. Sogno un’Italexit (ndr: anch'io) dal governo in carica; non ci sarebbe bisogno di complesse procedure, come per i britannici; basterebbe tirare lo sciacquone…"

A quanto pare, tirare lo sciacquone, non è un gesto così automatico e semplice.

Giorno di S. Agata vergine