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14 October 2019

Grillo, lo PsychoPagliaccio




Beppe Grillo, brutto, volgare, ingrassato con la chioma da  falso Garibaldi, ha fatto il suo ingresso al Palco Italia a 5 stelle all'Arena Flegrea di Napoli, presentandosi con la maschera infarinata del Joker.

"Il caos è la più grande forma di democrazia di questo secolo e io sono il caos”.  Introdotto dall'attore Patrizio Rispo, il video è iniziato con Beppe Grillo di spalle che, voltandosi, scopre la sua faccia truccata da Joker. "Non vengo altrimenti mi chiedete che piani ho - ha detto Grillo nel video - ma io non ho piani, voi ne avete a centinaia. Io vivo nella mia "entropia". Pensate a modificare il clima mentre quattro miliardi e mezzo di asiatici stanno moltiplicando i loro consumi di carbone, acciaio, materie prime, suv, ferrovie e gasdotti. Voi andate in bicicletta, avete i piani. Io non vivo nei piani, vivo in questa legge della termodinamica dove si sfascia tutto e tutto deperisce e si trasforma in altre cose. Non faccio piani, sono il caos".
Sullo schermo di lato, appariva  la scritta: "Beppe Grillo, l'elevato". Venerabile, no?

Dal palco Grillo ha pure incalzato Di Maio. "E' inutile - ha detto - pensare che abbiamo la stessa identità di dieci anni fa, non è così, siamo diversi, diversi dentro", un modo per giustificare l'abbraccio con il PD.  Non poteva mancare il Vaffanc... finale, questa volta rivolto ai suoi che non lo seguono fino in fondo nelle sue girandole, capriole e acrobazie da Buffone del Sistema.

Per ora e finora la sua "entropia" lo ha condotto a eliminare fisicamente una famiglia facendo lo spaccone in auto. A ignorare l'unica superstite rimasta e a cercare di fare dell'Italia quello che fece lasciando precipitare l'auto in un burrone: lo sfasciacarrozze impunito. Poi ci sarebbe pure la figlia che assume stupefacenti e il figlio con l'accusa per stupro su cui è sceso un vergognoso complice silenzio-stampa.

Ne avrebbe da pensare di suo questo pagliaccio psicotico! Fino al resto dei suoi giorni.
Grillo, lo PsycoPagliaccio!

Qui,  tanto PER NON DIMENTICARE chi è Beppe Grillo.

https://www.kikapress.com/gli-speciali/beppe-grillo-ecco-la-ricostruzione-dellincidente

 Non vedo un grande futuro in un movimento che lo ha  assunto come Guru. Sembra la copia del reverendo Jim Jones della Guyana, quello che fece bere l'aranciata avvelenata a tutti gli accoliti della sua sètta. E i grulli (non ancora grilli) di allora bevvero in cerca di una vita migliore, non la trovarono e morirono in massa. Il fatto su cui girarono anche un film, venne ricordato come il Massacro di Jonestown nel cosiddetto Tempio del Popolo, una distopica comune agricola di impronta socialista. 

Su questo ologramma ben diretto dai poteri sovranazionali quale fake ho già scritto una quantità industriale di post, e sono lieta di non essermi sbagliata fin dal suo apparire sulla scena politica. Non ho mai capito come hanno fatto elettori di destra a dargli il voto che lui e i suoi tirapiedi hanno prontamente speso a sinistra come si è appena visto in questo disgusto governo abusivo.

Grillopardo nella sua squallida sceneggiata, arriva persino a giustificare il suo abbraccio con il PD. Che cos'è un fake nel linguaggio internettiano? Uno che maschera costantemente la propria identità e le proprie intenzioni. Una sorta di uno, nessuno, centomila. Così è Beppe Grillo, custode della cancellata (gatekeeper) degli oligarchi, il tsipriota de noantri.

Grillo che fa l'uomo mascherato a Marina di Bibbona dove ha una casa. Da Bibbiano a Bibbona


In pratica i media mainstream hanno dato tanto spazio a un fior fior  di Ciarlatano che in materia di immigrazione ha fatto votare tutti i provvedimenti peggiori (la cancellazione del reato di clandestinità), sguinzagliando, nel governo gialloverde, i suoi giannizzeri come la Trenta e Toninelli affinché facessero ostruzionismo interno contro Salvini.  Poi come spesso avviene tra ciarlatani, si è incontrato quest'estate con Renzi, il Pentolaio di Rignano,  per concertare il disgustoso ribaltone che lo ha mantenuto al potere (senza esserci personalmente, ma per interposta grulleria) con il PD. Hanno ottimi argomenti entrambi per suggellare il patto: tengono famiglia e agiscono per "motivi di famiglia".

Il resto, è cronachetta-spazzatura che la storia provvederà a cancellare quanto prima.

Giorno di S. Callisto

46 comments:

Huxley said...

Buongiorno Nessie, Grillo da sempre recita unicamente i copioni che gli vengono passati. M5S ha un unico deus ex machina ovvero Mr Sassoon (anche Casaleggio è solo un esecutore, seppur di lusso), gli altri sono attorucoli di un pessimo reality che però è riuscito ad incantare (e stordire) mezza Italia. Probabilmente M5S verrà ricordato come la 'grande truffa della politica italiana', una truffa che ci costerà le ultime briciole di sovranità. Amen

Nessie said...

Sì Huxley, una grande e colossale truffa di un'azienda privata che fa irruzione nella cosa pubblica per mezzo di un guitto, esperto nel trash. Una nota di biasimo in quelli che gli hanno creduto. E che non possiamo chiamarli in "buona fede". Dici bene: servirà a sottrarci le ultime briciole di sovranità.

Anonymous said...

Quando le cose si mettono male fai il matto. E' una vecchia tattica dei servizi segreti.

IL SAURO

Nessie said...

Vecchio trucco già conosciuto in chi si doveva fare riformare dal servizio militare. Oggi è assai in uso anche presso i Kabobi che vogliono schivare la galera.

Jacopo Foscari said...

Il matrimonio tra il Grullo e il Pentolaio è naturale. D'altronde basta guardare i rispettivi parenti per capire che due clan del genere non possono che sposarsi. Grullo c'ha una figlia cocainomane, un figlio stupratore e un fratello coi conti a Panama, Renzi i genitori condannati per frose fiscale e il fratello che si intascava i soldi dell'Unicef di sfroso. Insomma, due famiglie del genere non possono che incontrarsi. E un matrimonio tra due clan di tal fatta non poteva aver miglior ufficiante di Sergio Mattarella, figlio di Don Bernardo Mattarella re delle preferenze democristiane in Sicilia e fraterno amico del padrino, ehm volevo dire sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Baciamo le mani!

Nessie said...

Hai fatto un giro peninsulare un po' lunghetto, ma le liaisons ci stanno tutte.
Ho messo nel post anche una fotografia di Grillo nelle vicinanze della sua casa a Marina di Bibbona, mentre fa l'Uomo Mascherato e non posso impedirmi di notare una strana assonanza tra Bibbona e Bibbiano.

Gente di Santa Margherita mi ha riferito quest'estate che Grillo incassava compensi regolarmente in nero quando si esibiva nei locali rivieraschi del Tigullio e che voleva pure essere pagato in anticipo sulle sue performance.
Scommetto che ora sarà il primo a voler eliminare il contante e a richiedere la spesa di plastica anche per un ghiacciolo. Quel contante che gli ha fatto tanto comodo per una vita. Fanno così i Buffoni di Corte.

Legge Mancino n°205 said...

beppe grullo, buffone di regime, un figlio stupratore italo/iraniano, uomo del Britannia: https://www.linkiesta.it/it/article/2013/04/20/grillo-marcia-su-roma-e-un-golpe-andiamo-in-milioni/13129/

Alessandro Mussi said...

Un aneddoto. Nella primavera del 2016, presentando al Lingotto di Torino il suo spettacolo, Beppe Grillo, con una comune ciotola di vetro in mano, iniziò a distribuire grilli secchi ai presenti, infilandoglieli in bocca, ed accompagnando il tutto con frasi del tipo "Questo è il mio corpo", oppure "La (mia) pace sia con te", e simili. I filmati mostrano la scena. Un'oscena bestemmia, che dimostra tutta la stupidità e l'insolenza di chi volle e partecipò a quello schifo. Ecco chi è Giuseppe Piero (Beppe) Grillo. Mi ricordo bene la mia reazione: presi tutti i libri di quel galantuomo e li gettai nel bidone bianco della carta, mentre buttai nella pattumiera i dvd dei suoi spettacoli, avendo cura di sfregarli contro un muro di cemento, così da renderli inutilizzabili.

Gentile Nessie, mi perdonerà se stavolta mi tolgo gli amati panni del Pinguino, ma giudico sia corretto - a fronte di simili orrori con i quali si scherza con i santi e non con i fanti, ma di Dio non ci si burla - mostrarsi per quello che si è, firmandomi con il mio vero nome di Battesimo: Alessandro.

Nessie said...

Mai che ne saltasse fuori uno buono.....Sapevo del Britannia.

Anonymous said...

Ecco qui:

https://www.libreidee.org/2019/08/pieni-poteri-a-grillo-luomo-del-britannia-ha-in-mano-litalia/

XYZ

Nessie said...

Bene, Alessandro, mi fa piacere ricevere questa sua testimonianza diretta e personale su Grillo, cortigiano dei poteri eurocratici. Tutti dovrebbero conoscere questi antefatti!

Sulla sua cortigianeria, basta vedere i giri delle 7 chiese che ha fatto per far sedere i suoi negli scranni dei gruppi europei che vanno dall'Alde di Monti, fino a fare i tirapiedi di URSS-ula, e a chiedere uno strapuntino con l'estrema sinistra di Podemos, Mélenchon e Tsipras. Ora, come ortotteri, hanno trovato casa tra i verdi "gretini". Ma i verdi hanno aperto a loro, non prima di ricevere garanzie che Salvini se ne fosse andato.

Se lo ricorda quando faceva il "no euro" e parlava pure di referendum per uscire dall'Eurozona?
Tutto fumo negli occhi per boccaloni.

Nessie said...

XY, (Z?) ho letto il pezzo sul Grillo versione Britannia. Estraggo questo passaggio su cui concordo:

Dieci anni fa, il Partito del Vaffa nacque davvero. E che partito: vietato il dissenso, niente congressi, zero democrazia interna. Proprietario del marchio, Beppe Grillo. Socio, l’informatico-visionario Gianroberto Casaleggio, massone. Una spettacolare operazione di gatekeeping, per dirottare su un binario morto l’elettorato italiano, esasperato dall’austerity e dall’alternanza solo apparente tra centrodestra e centrosinistra, due blocchi in realtà alleati e proni entrambi al rigore Ue. Nella sua fantapolitica delirante, anni fa il grillismo farneticava su tutto, proponendo anche un referendum sull’euro, cioè lo strumento di dominio sponsorizzato dall’amico Draghi e dall’amico Prodi. Non ci sono cascati solo i grillini, ma milioni di italiani.

Sì, un'opeerazione di gatekeeping studiata fin nei dettagli al tavolino.

Anonymous said...

Poteva almeno truccarsi un po' meglio, fa proprio schifo. Sembra infarinato nella pastella con farina e acqua.

Laura Z

Nessie said...

Sì, con tutti i quattrini (evasi) che ha raggranellato, poteva truccarsi meglio. Qui un antefatto formidabile di Barbareschi da lui "querelato" per aver detto la verità sui suoi compensi in nero nei locali rivieraschi (onestà! onestà!):

http://www.ilgiornale.it/news/politica/dire-che-grillo-evasore-i-giudici-non-reato-1495557.html

Poi Grillo, fu costretto a ritirare la querela.

Jacopo Foscari said...

Ricordiamo anche che il primo "Vaffa Day" avvenne nel 2007, pochi mesi dopo l'uscita del pamphlet "La Casta" di Stella e Rizzo, premiate firme del Corriere. Un tempismo sospetto, visto che sappiamo chi erano i proprietari del Corriere all'epoca

Nessie said...

Certo, anche questo. Comodo parlare sempre di casta e di castaroli! Non c'è argomento più demagogico che casta, parlamentari da dimezzare e vitalizi. E comunque dopo aver visionato il video di Grillo-Joker sono d'accordo con Huxley: cherchez Sassoon e la Casaleggio & Associati.
Ovvero le solite massonerie.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Mi dispiace, ma Salvini non si è difeso bene. Ha battuto in modo ossessivo il tasto delle elezioni e quello dei sondaggi (e solo Dio sa quanto le prime si dimenticano ed i secondi siano labili); solo poche volte ha risposto per le rime. E quell'altro furbone spesso l'ha messo all'angolo, quando in certi momenti sarebbe bastato citare un'esatta ricostruzione dei fatti (ad esempio, la questione dei "dazi Usa-Ue). No, non è andata bene.
Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Non solo, ma quella canaglia di Renzi interrompeva ogni volta. Salvini deve imparare ad applicare il motto "a brigante, brigante e mezzo". Poi con certa gentaglia non si gioca in difesa, non si fanno i signori. Alludo ai discorsi del Pentolaio sull'odio in rete. Bastava ricordargli che fino a qualche giorno fa, Renzi militava nel partito dell'odio ideologico, quello che veniva chiamato "odio di classe".

Nessie said...

Inoltre due chiacchiere sul ribaltone che ha compiuto per sua stessa ammissione Renzi, incontrandosi quest'estate con questo avanzo di galera di Grillo, Salvini avrebbe potuto e dovuto farle.
Se ci fosse stato Sgarbi al suo posto, se lo sarebbe fatto saltare in padella.

Vanda S. said...

Cito Jacopo: "Renzi i genitori condannati per frose fiscale e il fratello che si intascava i soldi dell'Unicef di sfroso. Insomma, due famiglie del genere non possono che incontrarsi. "
Ieri a Porta a Porta, Salvini non ha minimamente usato gli argomenti FORTI per zittire Renzi: la banca dell'Etruria e tutti gli altri pesantissimi scandali che lo coinvolgono!!!!
Il pentolaio fiorentini ha invece inveito contro Salvini usando di tutto: Papete, 49 milioni di euro, Saévoini eccetera.
Come mai Salvini ha incassato e non e' passato al contrattacco sputtandando clamorosamente questo cialtrone????

Nessie said...

Siamo tutti d'accordo con te, Vanda. La destra italiana usa troppo i guanti gialli e non ha ancora capito che se a brigante, non si risponde con "brigante e mezzo", quelle carogne riusciranno sempre nei loro intenti scellerati. A parte qualche battuta, Salvini non ha usato argomenti FORTI e veramente in grado di metterlo all'angolo, come quelli che hai citato.

Ti dirò la mia opinione personale: il Pentolaio che viaggia a percentuale di prefisso telefonico, è riuscito nell'intento mediatico di far parlare di sé, e, al posto di Salvini, non avrei MAI ACCETTATO questo match all'americana.
Renzi non è Ministro, non è Premier, non è nemmeno segretario piddino. A che titolo dargli questa vetrina mediatica? Per fargli fare pubblicità al suo gruppuscolo "Italia viva"?

Vanda S. said...

Vedo che siamo perfettamente in sintonia, cara Nessie. Salvino avrebbe potuto massacrarlo perché di sicuro non mancano gli argomenti per far uscire fuori la malafede, disonesta' e natura intrigante, manipolatrice e mendace di Renzi!
Mi dispiace ma Salvini ha fatto una pessima figura 9da sfigato e perdente!) e purtroppo credo che ne pagherà il prezzo (e anche noi...)

Jacopo Foscari said...

Non ho visto il confronto perché francamente Renzi mi ripugna solo a sentirne la voce. Sinceramente concordo col fatto che il leader del primo partito italiano non dovrebbe abbassarsi a scontrarsi con il leader di un partitello da prefisso telefonico.

Anonymous said...

cara saura,
seguo tutti i giorni con grande attenzione il tuo blog, e non capisco, ma è sicuramente un mio limite, perché gli stessi giornali e tv che tutti i giorni ci fanno due palle così (passami l'espressione) su femminicidio-violenzesulledonne-uominicattiviestupratori abbiamo deciso il silenzio stampa sul figlio di grillo indagato dalla procura di tempio per violenza sessuale su una ragazza (assieme ai suoi amici) che sarebbe avvenuta addirittura nella villona in costa smeralda del padre...
ti ricordi come i magistrati di milano hanno perseguitato per anni berlusconi e le sue amiche, trattandole come puttane? (anche qui silenzio imbarazzante delle femministe che dicevano sempre "il corpo è mio")
forse ora i grullini (non è un refuso) alleandosi coi pidioti (anche questo non è un refuso) sono diventati intoccabili ? (vedi impunita aggressione al giornalista delle iene)
Ah, saperlo !
ciao
AS

PS
a quando un post sull'evasione fiscale?
a vedere certi programmi e leggere certi giornali (lo so, sono masochista...) sembra che il problema dell'italia sia l'idraulico che non rilascia la ricevuta...

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Per Nessie e Vanda. Una volta lanciata la sfida, purtroppo talvolta non accettarla è pericoloso, oltre che sbagliato. Si rischia l'accusa di vigliaccheria ("Non vieni a batterti con me perchè te la fai sotto!"). Non credo ad un Salvini che tratta l'avversario in guanti bianchi: sono più propenso a credere ad un MatteoS non adeguatamente preparato per quel confronto a due, per un simile duello all'americana. Ed è inevitabile che lo scontro si sia svolto tra loro due, poichè Salvini è la faccia del centrodestra (la Meloni sta crescendo, ma non ha ancora l'esposizione mediatica che meriterebbe): Renzi, con tutto lo schifo che mi mi può fare ("Ho giurato sulla Costituzione, non sul Vangelo"), ha il gioco in mano, anche se rischia di bruciarlo e bruciarsi (sul rogo!!!), MatteoS è un buon incassatore, ma deve allenarsi per tutti i trucchi del ring. Imparerà.
Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Nessie said...

Ce ne sarebbe ancora da dire, Vanda. Ad esempio che Salvini insiste troppo sulle "mani sporche di sangue" da parte di questo governo che sta facendo annegare gli immigrati.
Con tutto il rispetto, di sangue ne abbiamo appena pagato il tributo noi Italiani a Trieste.

Se il suo programma è PRIMA GLI ITALIANI, occupiamoci innanzitutto dei morti nostri per "mano straniera".

Nessie said...

Jacopo, è quel che ho detto fin dall'inizio. Renzi non è NESSUNO e non sarà nessuno perché le sue palle non convincono più nessuno. E anche ierisera ne ha sparate a raffica! Ecco perché non bisognava offrirgli una passerella, buona solo a incrementare l'audience di Vespa, gran maggiordomo di stato.

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Pinguino, se Salvini imparerà a essere qualcosa di meglio di un "incassatore", ne sarò (ne saremo) ben lieti. Ma non ci può bastare un leader di un partito identitario e sovranista che sia semplicemente "incassatore". Occorre fare gli attaccanti, quando si è all'opposizione e non si hanno più cariche governative. Resto fermamente di questa opinione e sottoscrivo quanto hanno affermato poc'anzi Jacopo e Vanda.

Nessie said...

AS, ti ringrazio per l'attenzione e il seguito. La velina sullo stupro del figlio di Grillo ha una funzione precipua: non disturbare gli autori-manovratori del RIBALTONE grullo-piddiota-renziano. E come avrai notato, i media mainstream sono i principali pretoriani del sistema.

Quando c'è stato il golpe tecno-finanziario di Monti contro il governo Berlusconi orchestrato da Napolitano chi furono i principali coautori della trama golpista? I me(r)dia. Impensabile non collegarli direttamente alle oligarchie finanziarie. Del resto Repubblica-Rothschild è in mano a un abile finanziere privo di scrupoli, il Corriere ha uno stuolo di banche e di finanziarie nel suo consiglio di amministrazione e la Stampa è di diretta proprietà della famiglia Agnelli.
Insomma fare cassa di risonanza sulla notizia del figlio stupratore di Grillo avrebbe interferito non poco con il progetto dell'attuale governo abusivo.
Da qui, lo zittificio.

Nessie said...

PS: Calcola pure che per Grillo stare nella scuderia piddiota ben inserita nella manica della magistratura, significa anche ricevere un eventuale "aiutino" in sconto di pena, per il figlioletto.

Jacopo Foscari said...

"la Stampa è di diretta proprietà della famiglia Agnelli"

Non più, "La Busiarda" ora è direttamente di proprietà di De Benedetti. Dalla padella alla brace insomma. Il Corriere della Serva ora è invece in mano a Cairo, lo stesso editore de "La Sette", o meglio "La Setta". Il Corriere della Sera all'epoca dell'operazione editoriale de "La Casta" invece era in mano al famigerato "patto di sindacato" in cui c'era dentro praticamente tutta l'oligarchia finanziaria di questo paese: Agnelli, Della Valle, Unipol, Banca Intesa, Generali, Edison e altri che ora non ricordo. Mi fece ridere quando lo stesso Stella, autore de "La Casta", pubblicò un editoriale sul Corriere scrivendo "I poteri forti non esistono". Scriveva un articolo del genere sul giornale che era in mano a tutti i potentati oligarchici di questo paese. Praticamente come se su "La Pravda" in epoca staliniana qualcuno avesse scritto un editoriale intitolato "Il comunismo non esiste". In sostanza unite i puntini: nel 2007 una premiata firma del Corriere, giornale che era di proprietà di una società di cui facevano parte tutti i più potenti gruppi bancari e industriali di questo disgraziato paese, pubblica un pamphlet in cui attacca la classe politica screditandola col nomignolo di "Casta" ed elencando tutti i più scandalosi privilegi di cui questa gode e pochi mesi dopo l'uscita di questo libro Beppe Grillo vara il "Vaffa Day", atto fondativo del Movimento 5 Stelle, partito che si propone di abbattere i privilegi della suddetta "Casta". Coincidenza? Io non credo proprio. In sostanza il M5S è stata fin dall'inizio una operazione pilotata dai soliti noti.

Nessie said...

Quindi l'ingegnere si è preso pure La Stampa dopo aver cercato (inutilmente) di farsi largo in Fiat? Giustamente gli hanno messo contro quel mastino di Romiti. Porta una sfiga cosmica, quello! Quando arriva lui,l'azienda fallisce (vedi la Olivetti). Per scaramanzia non vorrei averlo intorno. Ora pare che abbia sputtanato i figli perché a suo dire non si intendono di editoria e vorrebbe riavere in mano quote di Repubblica.

Non so se la tempistica tra l'ascesa 5 Stalle e il libro La Casta sia casuale, ma penso proprio di no. Di causale non c'è (quasi) mai niente. Che comunque le Stalle siano un'operazione pilotata è cosa certa.

Sul CorServa sapevo di Cairo, ma le finanziarie nel consiglio di amministrazione ci sono dentro sempre.
E so per certo che qualcuna di queste appartiene a Elkann.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Per Nessie e Foscari. Se guardiamo l'assetto proprietario del Corriere della Notte, ci si trova un vero caravanserraglio: c'è persino la China National Chemical Corporation (4,732%). Ma il male non è lì, bensì nella Costituzione più bella del mondo. L'art. 21 § 4 prevede che "La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica." Ma a nessuno è mai venuto in mente di stabilire regole sulla partecipazione all'assetto proprietario della stampa (ovvero dei massmedia). E qual è il risultato? Che in nome del dio Liberomercato chiunque può governare il sistema delle comunicazioni, con gli effetti facilmente immaginabili sui processi di influenza della pubblica opinione. Se avete il tempo, leggete i singoli CV dei componenti attuali del CdA di RCS (http://www.rcsmediagroup.it/pagine/governance/organi-societari/cda/). Uno su tutti: Marco Tronchetti Provera, attuale membro della Trilateral Commission.
Un saluto da Gotham, il Pinguino.

Alessandra said...

Mi ero persa questa "lettera di Grillo ai parlamentari renziani" in cui indica come "grave rischio per il Paese" quello di "svegliarsi con Pontida capitale".

https://www.google.com/amp/s/www.corriere.it/politica/19_settembre_17/di-maio-renzi-questione-pd-non-problema-m5s-f1cc6fb4-d930-11e9-8812-2a1c8aa813a3_amp.html

John Elkann è membro del cda del Gruppo Editoriale L'Espresso (nato nel 2017 dalla fusione tra Italiana Editrice S.p.A. e gruppo Gedi). De Benedetti senior pretende le dimissioni di quasi tutti i membri di nomina Cir a eccezione di Elkann e di Carlo Perrone, che presiedeva proprio Italiana Editrice.

https://www.repubblica.it/economia/2019/10/13/news/carlo_de_benedetti_presenta_offerta_per_acquisto_29_9_di_gedi_spa-238433490/

Quanto al duello Salvini-Renzi, serviva spietatezza e mancanza di scrupoli da parte del Capitano. Frecce avvelenate al suo arco ne avrebbe a iosa, ma se non le usa ...
E poi basta con questa storia che lui "non ha nemici, ma solo avversari".
Se Salvini è dalla parte del popolo, allora Renzi è un suo nemico, e come tale va trattato.

Nessie said...

Intervista, quella di Grillo, il quale teme di svegliarsi a Pontida, che era sfuggita anche a me, Ale. Però sta mostrando di non aver paura di svegliarsi a Bibbiano.

Salvini con la storia del voler trattare il nemico coi guanti bianchi, mostra di sviluppare una sorta di "buonismo" simile a quello della favola di Fedro che voleva riscaldare una vipera infreddolita e poi se la mette dentro la giacca, con il risultato che sappiamo.

La faccenda del Corserva è assai complicata e Elkann sembra essere diventato un uomo "per tutte le stagioni". Il caravanserraglio " a scatole cinesi" che c'è dentro è ben descritto dal Pinguino.

Letto della guerra parricida (o figlicida) tra De Benedetti (o De Maledetti) senior e quello junior.

Nessie said...

Intanto pare che la società finanziaria americana Blackstone per la vendita e acquisizione del Palazzo storico di Via Solferino, sia stata per il momento bloccata da Urbano Cairo:

http://www.opinione.it/societa/2019/02/11/sergio-menicucci_vendita-palazzo-via-solferino-corriere-della-sera-urbano-cairo-blackstone/

qui vengono tutti quanti a fare acquisti in casa nostra!

Jacopo Foscari said...

Sì, la faccenda della proprietà del Corriere è ingarbugliata. Ricordo quando Ricucci provò a fare la scalata e le toghe lo sbranarono. Probabilmente Ricucci non era uno dei compagni di merende, mentre Cairo lo è. Comunque il succo del discorso, al di là dei vari proprietari del Corriere è che l'operazione Grillo è stata chiaramente partorita dai salotti della finanza italiana e il libro "La Casta", scritto da due giornalisti del suddetto Corriere, fu appunto l'apripista del grillismo. Ora, qui sembrano ammettere che sì, "La Casta" era effettivamente una operazione politica e voleva fare da apripista alla discesa in campo di Montezemolo e poi, purtroppo Grillo se ne appropriò. Così dicono loro, la realtà invece è che probabilmente il progetto grillino era quello fin dal principio, anche perché Montezemolo è secondo solo a De Benedetti nella graduatoria degli imprenditori falliti di questo paese. Montezemolo è uno che, come De Benedetti, non ne ha mai imbroccata mezza tra mondiali di calcio, FIAT, Cinzano la sua carriera è stata un curriculum di disastri. Non puoi certo far guidare un "movimento anti-casta" da uno che rappresenta la peggior casta di imprenditori sussidiati. Quindi la verità è che probabilmente Grillo era il loro uomo fin dal principio

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/mucchetti-rivela-cosa-era-dietro-casta-stella-amp-rizzo-53967.htm

Nessie said...

Su De Benedetti non sono molto d'accordo: più che fallito, è uno che induce gli altri al fallimento. Il suo ruolo è prettamente tarmicida e dove rosica, succede che aziendine-modello che prima tiravano, vanno subito in default: il caso Olivetti docet!

Ovviamente da buon parassita, lui sì ingrassa dei fallimenti altrui.

Nessie said...

La notizia di Grillo tra i passeggeri sul Britannia viene spesso fatta passare per bufala o fake news, invece è vera e ci sono i testimoni. G. era insieme a pezzi da novanta dell'economia e della finanza. E ci sono testimoni come Enrico Mentana che si trovava a Civitavecchia con la troupe dell'allora Tg5 e lo intervistò quando scese con un gommone, e pure la stessa Bonino che si era molto stupita che anche lui si trovasse lì a bordo tra i VIP:

https://pianetax.wordpress.com/2016/04/02/mentana-beppe-grillo-era-a-bordo-del-famoso-britannia-nel-1992-emma-bonino-non-so-a-che-titolo-fosse-li/

Poi ci sono altre news su Enrico Sassoon padrino del M5S, poi dimessosi dal movimento.

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

Ecco la nuova boutade. «Ci sono semplicemente troppi elettori anziani e il loro numero sta crescendo. Il voto non dovrebbe essere un privilegio perpetuo, ma una partecipazione al continuo destino della comunità politica, sia nei suoi benefici che nei suoi rischi». Beppe Grillo, citando un articolo pubblicato da New Republic nel 1970, lancia una provocazione dal suo blog: «E se togliessimo il voto agli anziani?», è il titolo del poste sulla piattaforma del fondatore del M5S.

Ma sapete qual è l'aspetto più esilarante di una simile proposta? Chi ha dato un'intera sezione web ad una simile scemenza. Ossia: https://www.corriere.it/politica/19_ottobre_18/provocazione-beppe-grillo-se-togliessimo-voto-anziani-f4a5f93e-f16e-11e9-a348-893b72e3b5c5.shtml

Aristotele ci ha spiegato che l'amore è la forza attraente esercitata dal Divino verso l'inferiore, il quale - mosso da Dio, motore immobile - più si avvicina alla perfezione, più accelera il proprio avvicinamento ("motus -ad Deum- in fine velocior"). Se il Filosofo leggesse una cosa simile, sputerebbe in faccia ad uno (Grillo) ed appenderebbe al cesso l'altro (CorNotte).

Un saluto da Gotham city, il Pinguino.

Nessie said...

Pinguino, ho letto e il CorServa dovrebbe vergognarsi di amplificare questa notizia: è un po' come dare spazio al postino delle BR.
In realtà Grillopardo sta facendo un megaspot pro eutanasia: uccidiamo tutti gli anziani e vedrete che i ggggiovvvvani capiranno il nostro disegno criminale.

Jacopo Foscari said...

Non dite al Grullo che se toglie il voto agli anziani i suoi alleati del PD finiscono a dover battagliare con la soglia di sbarramento dato che i pensionati sono, insieme agli statali, gli unici che votano ancora quel partito

Nessie said...

Grullaccio vuole fare l'Attali della piattaforma Russò. Anche lui voleva l'eliminazione dai 65 anni in su, dimenticando, ovviamente, se stesso. Ma io mi stupisco che il Corserva gli dia tutta questa importanza. E che concluda il suo articolo con un epigrammatico: "Il dibattito è aperto."

Quale "dibattito"? La parola in democrazia si dà agli elettori in cabina. Quella stessa che ci hanno sigillato. E non a caso.

Anonymous said...

britannia
purtroppo non ci sono "prove" , mentana OVVIAMENTE ha smentito e pure mediaset OVVIAMENTE smentirebbe di avere registrazioni in merito( come avete potuto vedere anche berlusconi è stato fin da l' inizio un gatekeeper sistemico )
Ma le voci vennero subito fuori e già circolavano nel primo intranet , personalmente credo di averle lette già ventanni fa.

La domanda che mi sono fatto per anni è sul perché (forse) ci fosse un comico insieme ad una pletora di grandi banchieri , ma la spiegazione l' ho trovata solo adesso incrociando questa intervista di beruschi
https://www.iltempo.it/cultura-spettacoli/2018/10/02/news/enrico-beruschi-beppe-grillo-esiliato-rai-verita-barzelletta-socialisti-cina-drivein-1089559/
con questo famoso spot
https://www.youtube.com/watch?v=8wtJvRj-0_w

nel 1986 nei sancta sanctorum delle banche sapevano già che gorbaciov nella realtà fosse " il begoglio della chiesa comunista" e già progettavano il "'92" compreso tutto l' apparato merdiatico-pubblicitario necessario per vendere la sòla al "gregge votante" e qualcuno negli anni successivi ha certamente segnalato il nominativo di un avido genio della manipolazione pubblicitaria.

Ma mica potevano chiamarlo al bilderberg come i padroni dei giornali . Al furbo ciarlatano la potenza della cospirazione andava mostrata "de visu" esattamente come andava dimostrata a tanti alti dirigenti dello stato la cui complicità era altrettanto necessaria.

La domanda successiva è quindi : perché "imbarcarlo" nel '92 se poi lo hanno messo politicamente in campo solo 15 anni dopo ? Perché per il " teatro di mani pulite" fu efficacissimo già il solo di pietro , così grillo fu messo "di riserva" a fare milioni come vittima del sistema di potere onde qualificarsi alla bisogna come efficacee nuovo gatekeeper

La domanda finale quindi è : ora che grillo è definitivamente sputtanato ( queste , sono le sue ultime "marchette") chi sarà il nuovo gatekeeper POLITICO ? Sicuramente ce ne sono diversi "in allenamento" (e uno di questi è certamente fuffaro) poi sarà " il mercato" a decidere nuovo "il titolare".
ws

Nessie said...

Ciao ws, da indagini da me effettuate sul web, c'è la tendenza a voler cancellare le tracce del Buffone di Corte sul Britannia per mezzo dei soliti debunker, ma tutto lascia presumere che sia un fatto vero e che ci siano stati testimoni oculari. Non ultima, la stessa Bonino, presente sul panfilo. Non mi stupisce che un gran paraculo come Chicco-Chicco abbia smentito.

Credo che dopo questo giro di gatekeeper (Di Pietro e Grillo), il prossimo potrebbe essere Fuffaro.
Ma sono altresì persuasa che prima o poi esauriranno i loro trucchetti di dozzina.

Nessie said...

Ecco cosa scrive il prof. Paolo Bacchi collaboratore per Libero e ordinanrio di Filosofia del Diritto, sul Buffone di Sant'Ilario:

"Ecco l’ultima dell’ Elevato di sto’ cazzo: dopo una certa età togliamo il diritto di voto e magari anche il diritto alla vita con un bel programma nazionale eutanasico. Così creeremo la razza superiore degli Elevati. A me ricorda qualcosa, a voi?"

Eccome!

Oswald Cobblepot (the Penguin) said...

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A buon intenditor...

Un saluto da Gotham city, il Pinguino.