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28 March 2019

Famiglie in congresso a Verona




Giorno di S. Sisto III Papa. Ricevo numerose newsletter da parte di associazionii cattoliche per la protezione della famiglia. Firmo molte petizioni on line su temi eticamente sensibili come lo stop alle propagande gender in tv e nelle scuole. Contro gli uteri in affitto e a favore di famiglie che si sentono sempre più minacciate nella loro normalità (cioè costituite da un padre e una madre). So che a breve a Verona  (dal 29 al 31 marzo) ci sarà il Congresso Mondiale delle Famiglie e già i detrattori di famiglie composte da normalissimi padre, madre con figli che non portano una sigla Genitore A, Genitore B o Genitore 1 e Genitore 2, affilano le loro armi e sono già sul piede di guerra. Giusto l'altra sera ho intravisto quella faccia poco intelligente (fronte bassa, sguardo accigliato, eloquio lagnoso) della Boldrini che miagolava contro il "Medio Evo" di una simile iniziativa, perché "offende la dignità della donna", scagliando invettive contro il ministro Lorenzo Fontana e il ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti, che partecipano all'evento. E, sempre dall’Italia, ci saranno Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina.
Secondo il Boldrinipensiero (ma esiste?)  avrebbero fatto malissimo questi uomini di governo a "metterci sopra il cappello". Quando la signora era PresidentA  della Camera (così voleva essere chiamata) non c'era iniziativa femminista, pro LGBT, pro ius soli, pro mille altre cose di sinistra, sulle quali non ci mettesse sopra, altro che cappello! La vedevamo in trincea in palese violazione alla terzietà della sua carica istituzionale. Ora  invece che è finita in un partitucolo di due gatti in numero (Leu), fa la scandalizzata perché un ministro che - guarda caso - attende a un Ministero della Famiglia, che fa? Si presenta normalmente  dove c'è un forum delle famiglie.

L'altra sera facendo zapping col telecomando chi si rivede oltre lei? Ladylike ovvero Alessandra Moretti anche lei con la sua crociata "contro il Medioevo". Curioso che queste "nuove crocerossine" con l'elmo rosso ce l'abbiano tutte quante contro il Medioevo.



Mi devono spiegare che Progresso sarebbe favorire famiglie alla Vendola con banca del seme presa in Indonesia, portata in Usa e concepire un bimbo da una donna che poi dice bye bye al nascituro per darlo a una coppia di questi genitori A e genitori B. A proposito, Vendola in questi giorni è tornato molto attivo sulla scena con la sua "famiglia arcobaleno" e su come promuoverla.
 A leggere i media in questi giorni sembrerebbe che a Verona dovesse tenersi un convegno di pericolosi terroristi, eversori, eversivi, nazisti,fascisti eccetera.

Le varie boldrine, fiorelle m'annoiate, daciemarainiche, concite e tutto il fasullame del solito femminese sono già pronte a "scendere in piazza" per impedirne il pacifico svolgimento.  E' da segnalare la gattara "frociarola" romana dai capelli ricci Monica Cirinnà con un cartello di rara finezza contro Dio, Patria e Famiglia, la quale si è portata avanti anzitempo (dall'8 marzo). Ma le piazze italiote non bastano ancora.
Arrivano i rinforzi dagli USA. Infatti arrivano le lobby abortiste coi nomi più fantasiosi: la International Planned Parenthood Federation con sede a Londra, organizzazione che può contare su 6 network regionali sparsi per il globo. Laddove ovviamente vivere con dignità sta per abortire (fonte La Verità -  articolo Francesco Borgonovo).

Occorre aggiungere che la suddetta Planned Parenthood ha supportato la campagna elettorale di Hillary Clinton, finanziando i democratici al Congresso perché votassero contro i provvedimenti pro life. In sostanza siamo davanti a una multinazionale dell'aborto che può contare su testimonial influenti oltre che su risorse economiche sostanziose. Quindi non ci saranno solo i piddioti e l'ala boldrinica della sinistra, come pure le transfemmministe di "Non una di meno" (un'associazione della loro galassia);  ma anche i rinforzi della cavalleria internazionale.
Sul fronte "interno" è da segnalare Luigi Di Maio che si smarca dal forum delle famiglie dicendo che si tratta dei "soliti sfigati" e pure di "negazionisti del femminicidio". E di Conte che ha ritirato il suo appoggio all 'iniziativa, da vero cuor di leone. Il Vaticano e Bergoglio, dopo aver fatto fino all'ultimo i pesci in barile, fingono last minute di difendere quella famiglia (e lo scrivo senza l'aggettivo "tradizionale" o "naturale") che hanno ignorato a lungo, tirando acqua al mulino della sinistra. Troppo tardi!


Verona, città di Giulietta (una donna) e Romeo (un uomo).
Chi l'avrebbe detto che avremmo dovuto sguainare spade per dimostrare che le foglie sono verdi in primavera e in estate?

23 March 2019

Un errore spianare la via per lo ius soli!





Giorno di S. Turibio. Ritorno sul discorso della cittadinanza premio ai ragazzi egiziani che avrebbero avuto la presenza di spirito di telefonare ai carabinieri. In principio era uno solo: Rami. Ora pare siano due: Adam, di cui non si sa la provenienza e Rami l'egiziano. In realtà si dovrebbe parlare della cosa più importante: dell'Erode senegalese che voleva fare la strage e che i media mistificatori ci hanno presentato come "italiano",  a cui va ritirata la cittadinanza senza SE  e senza MA, e  fatto marcire in galera. Invece noto già con disappunto che il suo avvocato cerca di accreditare la versione del solito balordo suonato ("sentiva le voci" come Kabobo) per ottenere cospicui sconti di pena. Troppo comodo!
 Ma torno sui presunti due giovani eroi  stranieri che hanno offerto un piatto ghiotto ai pennivendoli per limitare i danni del "nuovo italiano"  piromane e attentatore di alunni.
Ricordo che il padre di Rami ha subito colto la palla al balzo per partecipare al salotto talk di Del Debbio e chiedere la cittadinanza in diretta a Salvini che era in collegamento. Non ci siamo! Non si va in tv, sfruttando a caldo l'emozione e lo scalpore  di una sventata strage, per passare direttamente all'incasso! 
Inoltre c'è del nebuloso (per non dire di peggio) se a tutta prima il piccolo eroe si chiamava Costantino (Tino) secondo il Giornale, poi Samir secondo la Stampa, quindi Rami che va in tv col padre. Inoltre salta fuori che i due ragazzini bianchi Niccolò e  Riccardo spariscono dai resoconti di cronaca  come l'inchiostro simpatico, ma la loro foto schermate ma riconoscibili, e le loro testimonianze viaggiano sul web. Dev'essere questa la ragione per cui la rete è così odiata: le palle mediatiche ufficiali non riescono più a circolare e a persuadere come prima, dato che si è creato un contraltare. E dev'essere questa la ragione per cui le élites e i loro tirapiedi hanno inventato la  "caccia alle bufale sul web" dette fake news: vogliono arrogarsi il monopolio delle panzane in circolazione e non sopportano gli acchiappa-patacche che cercano di sventare le loro menzogne, usando il tam tam  dei social e dei blog.

Due bambini bianchi e  biondi non erano utili alla narrativa dei partigiani pro ius soli. Invece ecco chi è Niccolò che si  è addirittura offerto come ostaggio  in cambio della liberazione dei compagni. Ed ecco chi è Riccardo: è stato lui che ha rischiato di farsi ammazzare recuperando un cellulare ritirato  dal senegalese  Ousseynou Sy, per passarlo poi agli altri due ragazzini stranieri già  a priori coccolati dai media, per aver chiamato il 112 (fonte e dettagli  su  voxnews )

E allora? La sottoscritta nel post precedente ha parlato di un pubblico encomio, ma non di cittadinanza-premio. E lo ha fatto credendo alla prima versione mediatica del ragazzo autoctono. Invece ecco che c'è chi vuole acchiappare la palla al balzo per creare un precedente di non poco conto: la cittadinanza italiana abbreviata, ovvero lo ius soli. Deve essersene accorto pure Rami il quale ora chiede che il suo privilegio venga esteso anche ad altri. Ma la toppa è peggio del buco, se ora Salvini è costretto a fare una brusca retromarcia, dopo essersi mostrato possibilista.


"Ramy vorrebbe avere ius soli? È una scelta che potrà fare quando verrà eletto parlamentare - ha aggiunto Salvini - per intanto la legge sulla cittadinanza va bene così come è. Si può aprire la possibilità di discuterne? Assolutamente no", ha dichiarato il Ministro dell'Interno.
Infatti se sulla scia di Rami ed Adam, via via si faranno  inevitabilmente vivi altri ragazzi in età scolare, diventerà  a tutti gli effetti uno ius soli de facto. Piuttosto che darla a tutti, allora è meglio non darla nemmeno a loro due. In un mio precedente commento ho proposto un encomio a tutta la scolaresca, poiché questo è stato un involontario gioco di squadra nel quale ciascuno ha fatto la sua parte cercando di mettersi in salvo.

La bidella  Tiziana che scende per ultima dallo Scuolabus dopo aver fatto scendere i ragazzi

Leggo con piacere su "La Verità"  di oggi 23 marzo che pure un giornalista di sinistra come Luca Telese (che non mi è mai stato simpatico), scrive cose condivisibili su tutta la vicenda del gruppo  dei ragazzi dello scuolabus, compresa una figura che non viene mai menzionata: la bidella Tiziana Magarini che ha legato blandamente le fascette ai polsi dei bambini per permettere loro di liberarsi, e che ha sentito bruciare la sua schiena mentre il benzene avvampava, scendendo per ultima.  Con gli Schettino che se la danno a gambe facendo naufragare la nave, e perire i passeggeri, il suo è stato un bel gesto.  Però i media dal buonismo immigrazionista elogiano solo i due ragazzi stranieri. Estrarre dal mazzo solo il ragazzo egiziano sarebbe oltremodo divisivo per tutti gli altri. E i più piccoli hanno molto vivo il senso di giustizia e di uguaglianza!

Nel mentre, il PD ne approfitta per passare  ignobilmente all'incasso con la sua mai dimenticata battaglia per lo ius soli.  
Non ne abbiamo ancora abbastanza di cittadinanze-premio che poi si sono rivelate rovinose per la sicurezza di tutti noi? Non insegnano niente gli attacchi terroristici alla metropolitiana di Londra da parte di pakistani di seconda generazione in Gran Bretagna? O di "nuovi francesi" a Parigi al Bataclan e a Nizza sulla Promenade des Anglais?  
Prima  di tutto occorre infrangere il tabù (poiché di questo si tratta) del rimpatrio. E finché non vedo il senegalese  e altri suoi compari a delinquere rimpatriati,  non credo.

Fabio Strazio usa Rami per fare il suo spot pro ius soli. La carta di Treviso funziona solo per i due italiani Niccolò e Riccardo

20 March 2019

Il fuoco di San Donato




Senza santi in Cielo né in Terra. Oggi mi trovavo a transitare presso il passo della Cisa mentre ascoltavo il notiziario sul traffico automobilistico di Isoradio che parlava di un bus in fiamme a San Donato Milanese. Incuriosita, cambio e  cerco un'altra stazione, ma più ascoltavo,  meno ci capivo. All'inizio si trattava di un "italiano". Poi di un "italiano d'origine senegalese". In seguito, di un senegalese con passaporto italiano. Il suo nome è Osseynou Sy, I dettagli  si infittivano di volta in volta. Alcuni, parevano smentire i precedenti. 51 bambini tenuti in ostaggio, una tanica di combustibile, un pazzo al volante come si vede nella serie dell'ispettore Callaghan di Clint Eastwood. E' solo che la parte del Callaghan l'hanno fatta i carabinieri.  Quando ho sentito di un bambino dodicenne sveglio e astuto che ha chiamato il 112 allertando subito i carabinieri, ho pensato tra me che Mattarella mai e poi mai gli darà un pubblico encomio, nemmeno una medaglietta di latta: potrebbe passare per  piccolo "xenofobo". Dopotutto viviamo un universo così impazzito e rovesciato!  Invece quel bambino merita un grande plauso. 
Ecco il racconto di Tino (è questo il suo nome), l'alunno dodicenne che ha salvato se stesso e i suoi compagni. Il senegalese aveva oltretutto pesanti precedenti penali: per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale, ha dirottato il mezzo, sul quale viaggiavano 51 bambini e diversi insegnanti, e infine gli ha dato fuoco minacciando di togliersi la vita. 
Ma facciamo il punto della giornata campale odierna, di una "maledetta primavera" marzaiola  e schizofrenica nel clima come negli eventi politici


  • Salvini era sotto la spada di Damocle del voto al Senato per l'autorizzazione a procedere. Ha compiuto un bel gesto simbolico: andare nei banchi coi suoi compagni di partito, quelli della Lega. Come a dimostrare che dai nemici mi guardo io e dai "falsi amici" (del governo) mi salvi Iddio. Tradiva un po' d'emozione, ma alla fine ce l'ha fatta a incassare i voti necessari (237 voti contro i 61) evitando di essere sottoposto alle forche caudine dei forcaiaoli della  (in)giustizia. 
  •  Nel mentre c'era la nave Mare Jonio della ong italiana Mediterranea con un G8-ottaro fallito come Casarini,  che ha cercato di "bucare" il blocco portuale
  •  Intanto il solito provvidenziale "pazzo" senegalese ha preso in ostaggio 51 bambini per farli fuori insieme al Bus in fiamme. Doveva fare il vendicatore solitario dei morti del Mediterraneo, quelli che partono da casa anche quando il bollettino del mare, sconsiglierebbe di farlo perfino agli esperti navigatori. 


Tre coincidenze fanno un piano, diceva Agatha Christie. Roba da far cedere i nervi anche a uno sciamano. Se  il senegalese fosse riuscito nell'intento di bruciare il bus e fossero morti questi poveri 51 innocenti, di chi credete che sarebbe stata la colpa? Del negro?
 Ma no, lui non c'entra, lui è solo una povera vittima del "RAZZISMO", del clima d'odio, della contrapposizione e bla, bla, bla, . Sembra surreale, ma è quanto ha detto Fiorenza Sarzanini, la voce sinistra delle Procure per il CorServa.

Non ho mai visto tanta solerzia da parte della magistratura (minuscolo voluto), nel voler accreditare  seduta stante la pista  del "terrorismo". Che a mio parere,  potrebbe essere una balla spaziale ad opera delle procure.  
Greco  ha usato il termine ridicolo del "lupo solitario". In realtà non si vuole ammettere che terrorismo sì, terrorismo no, questi sono i regalucci della società multietnica imposta con l'uso della forza mediante violente e ricattatorie campagne immigrazioniste. E che ne avremo sempre più. Non si vuole ammettere che l'"integrazione" è in larga parte un bel sogno impossibile coltivato da una  sinistra e da forze mondialiste, che in realtà spesso si trasforma in un Incubo.
Kabobo ha compiuto una strage di 5 persone (tre morti e due feriti gravi) al Niguarda col piccone alle 7 di mattino. Era uno dei "terroristi" arruolato nelle file dell'Isis? 
Oseghale che si è accanito sul povero corpicino di Pamela, vivisezionandolo, martoriandolo e straziandolo in tutti i modi,  e mettendone  in valigia i poveri resti, era un terrorista? No, un lurido cannibale legato alla mafia nigeriana. Il che è pure peggio, perché almeno il terrorista è mosso da un ideale perverso, bislacco finché si vuole, ma pur sempre tale.

Più semplicemente si tratta gente che qui non ci deve stare.Che qui non ci deve venire proprio, se non vogliamo trasformare questo paese in una cruenta macelleria. E lo è già... Ora restano altri interrogativi. Come fanno ad assumere al ruolo di autista di uno Scuolabus, un pluri-pregiudicato con pesanti precedenti penali che l'azienda di Crema non avrebbe dovuto assumere?
L’immigrato, “aveva registrato un video fatto arrivare in Senegal” in cui diceva di voler “punire l’Europa per le politiche a suo dire inaccettabili contro i migranti”. Un terrorista ‘umanitario’, si direbbe.
Stiamo attenti ai giornalisti ubbidienti troppo ubbidienti alla Carta di Roma della Boldrini quand'era all'Onu-UNCHR, secondo cui chi ha documenti italiani è automaticamente un italiano.Pensiamo a quante volte immigrati con cittadinanza italiana commettono reati e vengono definiti semplicemente ‘italiani’ dai media che creano costantemente uno ius soli de facto. O che comunque fabbricano un'opinione favorevole alla sua accettazione.  Via  subito le cittadinanze-regalo, a chi delinque!  Con rimpatrio immediato nelle patrie galere africane o dei paesi di provenienza. 

L'unica cosa positiva di tutta questa storiaccia è aver visto questi  ragazzini che saltavano fuori  dallo scuolabus svignandosela a gambe levate come stormi di fringuelli  impazziti, per gridare ai  quattro venti che finalmente erano liberi e  salvi.


E' proprio vero che, come in una  battuta di un famoso film ("La morte corre sul fiume") "i bambini sopportano e resistono". E la favola nera, per il momento è finita bene.



17 March 2019

Scontro tra Renzi e la Le Pen a France 2: la Rai censura



Domenica, giorno di S. Patrizio. Il presidente della "nuova" (si fa per dire) RAI Marcello Foa, non c'era. O se c'era dormiva. Stiamo aspettando il nuovo corso della Rai dopo la nomina del governo giallo-verde. Ma è il caso di dire : aspetta e spera!
Mi riferisco al ping-pong andato in onda tra Renzi (che parla francese come una vacca spagnola, come del resto anche l'inglese) e Marine Le Pen su France 2 nella trasmissione "L'Emission politique".
Che è successo al TG1? Che secondo il tiggiunopensiero ,Renzi ha fatto finta di fare un figurone (nonostante "la vache espagnole"), mentre hanno mostrato in modo del tutto fasullo e surrettizio, una Le Pen ammutolita dopo la sua bordata, cambiando subito dopo il "servizio, per accreditare l'immagine di un Renzi trionfatore.
La verità è che Marine ha replicato ricordando al nostro piazzista di pentole di Rignano che lui non è nemmeno stato eletto dagli italiani, ma "nominato". Da chi?
 Da Napolitano, per chi non se ne  fosse dimenticato. E vi pare niente? L'affondo della Le Pen: " Non mi dia lezioni, lei è stato nominato premier, non eletto, io almeno mi sono presentata alle elezioni".
 
Il TG1 ha creduto bene portare via l'audio delle replica a Marine Le Pen, per tirare la volata a Renzi. Ovvero al Pd.
PD1, Pd2, e PD3. Se non si applica un radicale spoil system, inutile vincere le elezioni: la macchina della Propaganda, resta saldamente ancorata nelle mani della sinistra.
Foa, se ci sei batti un colpo!
Tutti bravi a fare i Don Chisciotte sui blog, ma i Sancho Panza nei centri nevralgici del potere mediatico. Perché togliere l'audio a Marine Le Pen nel momento in cui ribatteva una cruciale verità a tutti noi, tristemente nota? Con ogni evidenza le quinte colonne piddine dentro la Rai, avevano le loro buone ragioni
Aggiungo a quanto scritto che Marine Le Pen è stata ospite di una trasmissione in pratica commissariata dalla sinistra (come avviene da noi) e che i canali francesi sono quasi peggiori e più impaludati dei nostri: Léa Salamé, la conduttrice  franco-libanese che ha lasciato a Renzi più spazio del dovuto e la vice-ministra agli Affari Europei del governo Macron Nathalie Loiseau, che  interrompeva di continuo.

Marine interveniva contro tre arpie (compreso il collegamento di Renzi da Londra), tre contro uno, secondo uno schema anti-pluralista a noi ben noto. Il PD su you tube ha già mandato in onda il monologo torrenziale e cafone di Renzi in versione unilaterale,(cioè senza replica della Le Pen), per la felicità dei gonzi piddioti che esultano: Renzi  il Rambo contro tutti. Strafalcioni in francese compresi, sparati lì con la sua consueta faccia  di tolla!
Qui nel video in alto la versione originale della puntata non censurata, sottotitolata in Italiano. Dove Renzi sbagliava i vocaboli,  la pronuncia (di cui poi darò conto nel corso dei commenti) e  i sottotitoli fornivano perfino le intenzionalità semantiche di parole che non sapeva.
Dirò subito che, a mio parere,  un uomo politico italiano non è obbligato a saper parlare inglese o francese nelle occasioni pubbliche, se non lo padroneggia. Meglio sarebbe esprimersi in buon italiano con un'efficace traduzione simultanea. Oltretutto è un modo per valorizzare il nostro patrimonio linguistico, conferendogli dignità istituzionale.  Ma er Bomba non può rinunciare a far vedere quanto è bravo, poliglotta e ferrato in materie linguistiche. 
 Poi per ingraziarsi i francesi fa pure finta di essere un grande letterato e racconta di aver letto Charles Peguy, Saint-Exupéry, Baudelaire e Rimbaud.

Poffarbacco, quante frecce ha nella sua faretra! Non lo sapevamo! Ci siamo persi qualcosa? Sì, forse gli 80 euro e le vagonate di immigrati scaricati quasi giornalmente dai barconi!


Léa Salamé, conduttrrice franco-libanese della trasmissione L'Emissiom Politique
Ma chi è Léa Salamé, la conduttrice della trasmissione in oggetto? In realtà si chiama Hala Salamé di origine libanese. Suo padre Ghassan Salamé è un vecchio ministro libanese della Cultura del governo di Rafic Hariri, politologo e professore in Scienze Politiche (Sciences Po, come le chiamano in Francia) nonché vecchio consigliere speciale di Kofi Annan quand'era a capo dell'ONU, vicino alle ong di George Soros (qui la sua biografia). Insomma, sto parlando di una specie di Boldrini franco-libanese del giornalismo. Potete immaginare qual è  la sua 'imparzialità! Poi c'era la ministra di Macron madame Loiseau querula e petulante come un uccello (curioso che il suo cognome sia proprio questo) la quale dava sulla voce a Marine. Con ogni evidenza tout le monde est Pays. 

Per tornare a casa nostra, Foa direttore generale della RAI, non sta lasciando nessuna traccia significativa del suo transito terrestre in Rai.  Eppure l'autore de "Gli Stregoni della notizia", dovrebbe ben conoscere tutti i trucchetti e i  magheggi ad uso dei media e saperli  bloccare sul nascere, nel nome di un "rinnovamento". 
Ci tocca risentire le millanterie del Bomba accreditato nelle reti transalpine come un fine politico anti-sovranista con un TG1 che taglia sul nascere la replica più importante della Le Pen. E cioè che ci siamo dovuti sorbire simili personaggi senza nemmeno averli votati. E osano fiatare ancora!

 RAI: DI MENO, DI NIENTE!

10 March 2019

Il posto delle primule e la Stagione Unica



Giorno di S, Macario e prima domenica di Quaresima. Vado spesso a passeggiare in un luogo dove c'è una collinetta sul lago che chiamo "il posto delle primule". Ogni anno, tra le fine di febbraio e metà marzo è letteralmente tappezzata di questi piccoli fiori dal bel giallo tenero che fanno capolino, bucando lo strame delle foglie secche e colonizzando la collinetta. Ce ne sono così tante e così fittamente fiorite che sembra sia passato un aereo a irrorare zolfo sul prato.
Primula , primo fiore di fine inverno che annuncia la primavera,  simbolo della fine delle sofferenze, dato che i fiori hanno un linguaggio simbolico. Quest'anno però ho ricevuto un'amara sorpresa. Quasi nessuna primula sul posto che ero solita fotografare. Solo terriccio brullo, povero di humus e pieno di pietruzze. Qua e là qualche fogliolina striminzita che stenta  a crescere e rinfoltirsi, con qualche sporadico fiore. Niente cespi gialli che si allargano a grandi macchie come quelli che si vedono nella foto.  Cosa è successo? Un inverno secco, con poca neve e scarsissime piogge che non hanno idratato né umidificato il terreno;  coi fiumi in magra e i laghi che si ritirano per dar luogo ad arse pietraglie e sassaiole lungo le "nuove sponde" di acque in ritiro. Giornate di sole forte (18 e 20 gradi  a febbraio) che bruciano sul nascere  ogni specie di fiorellini selvatici di bosco i quali necessitano di  una giusta e calibrata dose di luce, ombra, acqua, sole.
Si rischia sempre di cadere nei luoghi comuni quando si affrontano questi argomenti. Tipo "non ci sono più le mezze stagioni". Ma qui siamo passati ben oltre!
  Non ci sono più le 4 stagioni tout court, se non nella musica di Vivaldi o  in un certo tipo di pizza. I fiori hanno il loro calendario e sappiamo che i  bucaneve  spuntano alla fine di febbraio, le primule e le viole a marzo, gli alberi da frutta in aprile.  Ora perfino la magnolia di un giardino davanti a casa mia, non solo è già fiorita in febbraio, ma sta addirittura sfiorendo. Così come i pruni, i peschi e altri alberi da frutta. E siamo solo alle idi di Marzo.
Avrete notato la nuova testimonial della lotta contro il clima,  quella ragazzina svedese 15enne encomiata pure da Mattarella. Ha un viso severo, con un'espressione a tratti truce e un po' inquietante simile a quella di Cristina Ricci (nel ruolo della bambina di nome Mercoledi) ne "La famiglia Addams".


Greta Thunberg (è questo il suo nome) viene coccolata e vezzeggiata dai media, perché sciopera la scuola e gira con un cartello davanti al Parlamento svedese. Prima coi genitori e pochi amici, ora ha racimolato un po' di pubblico via via sempre più numeroso.  Nei giorni scorsi la piccola attivista era ad Amburgo, in Germania. “Scioperiamo perché noi abbiamo fatto i nostri compiti a casa e i politici no”: ha detto al termine del corteo degli studenti organizzati da Fridays for Future. “Siamo arrabbiati perché le generazioni più vecchie ci stanno rubando il futuro e non lo accetteremo più” ha proseguito Greta.
“Noi continueremo finché non faranno qualcosa, saremmo pazienti perché è il nostro futuro ma se non faranno niente, dovremo fare qualcosa noi, e lo faremo” ha continuato.
La piccola pasionaria del clima è già diventata virale nei social e presto ci saranno anche da noi "battaglie climatiche" più o meno telecomandate. Peccato che quando qualche coraggioso blogger parlava a chiare lettere di manipolazioni del clima e di "armi climatiche", l'hanno preso per un paranoico complottista.  Del resto, "quelli delle scie chimiche" continuano a essere indicati come persone dallo scolapasta capovolto in testa.
Ora invece  vedrete che i nuovi "climatici accreditati" avranno un logo per farsi riconoscere, un colore, una data simbolo per manifestare  (Fridays for Future) e naturalmente saranno agli onori dei media mainstream.  Ma chi sta dietro a Greta Thunberg? 
Secondo il giornalista di inchiesta svedese Andreas Henriksson, lo sciopero scolastico altro non era che parte di una strategia pubblicitaria più ampia per lanciare il nuovo libro della madre di Greta, la celebre cantante Malena Ernman – che nel 2009 partecipò anche all’Eurovisione  e vanta diverse apparizioni televisive. E il grande stratega mente di questa campagna sarebbe Ingmar Rentzhog, esperto di marketing e pubblicità, che ha sfruttato a sua volta l’immagine della ragazza per lanciare la sua start up. (fonte: Occhi della Guerra).

Greta Thunberg filantropa climatica. E c'è pure chi la segue!


Dunque il pubblicitario esperto in marketing che ha lanciato l'enfant prodige delle battaglie climatiche è quell' Ingmar Rentzhog sul quale occorre fare un altro passo indietro. Nel maggio 2018, è stato assunto come presidente e direttore del think tank Global Utmaning, che promuove lo "sviluppo sostenibile" e si dichiara “politicamente indipendente”. Mmmmh!  voi che ne pensate?

Il problema è che quelli che spargono i veleni (l'impazzimento climatico che tra poche ore porterà le temperatura troppo alte del nostro Paese,  a 10 gradi in meno) sono gli stessi che poi ci vendono gli "antidoti" e pure le suffragette climatiche. E che rischiamo di consegnare la giusta e legittima battaglia sul clima di cui tutti noi ci rendiamo  tristemente conto, proprio ai falsi paladini del NWO. In altre parole, dopo il Pensiero Unico e il Mercato Unico, siamo arrivati alla Stagione Unica. 
Primavera, estate, autunno e inverno: rivoglio le mie 4 stagioni nella loro diversità e specificità, nel loro ciclo evolutivo!  Ma non voglio strani "fenomeni" di ragazzine precoci  né falsi paladini. Ciò che piace a Mattarella, non può che dispiacere a noi.

05 March 2019

Erano tutti figli del Barbuto


Martedi grasso,  5 giorno di S. Adriano. Mi rendo conto che la destra con un vero pensiero forte non è mai esistita, dalle categorie di pensiero con cui si viene sommersi nei social. Anche gente che si definisce  "di destra" un po' per pigrizia, un po' per condizionamento,  usa categorie marxiste nell'esprimere le sue opinioni, come se fosse l'unica chiave per interpretare il mondo. E così abbiamo il "Mai Morto" Barbuto di Treviri nato Mordechai Levi passato al secolo come Karl Marx, a volte italianizzato in Carlo, sempre presente nella dialettica d'opposizione al pensiero eurocratico, come se questa Unione delle Repubbliche Socialiste  Europee  non lo fosse già abbastanza. Siamo invasi da espressioni come "esercito di riserva", "guerra tra i poveri", " borghesia compradora", "lotta di classe". Poi ci sono gli intercalari in sinistrese: "in ultima analisi" "nella misura in cui", "a monte e a valle", "da una parte...e dall'altra", e via coi luogocomunismi dei quali,  in tempi che mi paiono remoti (2006), feci già un'impietosa mappatura.  
 Al mio paesello natio, una madre in vena di scherzi da preti (ma sarebbe meglio dire, da sacerdoti della rivoluzione) ha dato al suo figlioletto un po' tonto, nientemeno che il nome di Carlomarx (scritto tutto attaccato). Com' è presumibile, il povero fanciulletto si arrabbiava di brutto quando i suoi compagni di scuola lo canzonavano per via del nome, e menava pugni per obbligarli a chiamarlo semplicemente Carlo.  Come dargli torto? Avrebbe dovuto prendersela coi  suoi genitori, però.
Ma vengo a tutti i figli del Barbuto che hanno occupato posizioni ragguardevoli nell'eurocrazia e nei centri di potere del nostro paese. Primo fra tutti José Manuel Barroso (ex EurokomiSSar, diventato poi presidente e advisor di Goldman Sachs) . Ecco il filmato nel quale il giovane Barroso tiene il suo discorso all''Ateneo occupato da studenti dell'Università di Lisbona. Allora era militante FEM-L (Federazione degli Studenti Marxisti-Leninisti). Erano di gran moda anche in Portogallo, le occupazioni universitarie. Barroso  preparava già allora  la sua  prestigiosa carriera dall'eskimo al blazer. Dai banchi delle aule universitarie all'emiciclo del Parlamento Europeo. E poi da questo, a Goldman-Sachs.


 

https://www.youtube.com/watch?v=wAHv3UnXvmM

Daniel Cohn-Bendit, apolide primula rossa del '68 detto Dany Le Rouge, agitatore sia del maggio francese che delle rivoluzioni studentesche  tedesche. Oggi siede al Parlamento Europeo in veste di eurodeputato per il gruppo dei Verdi. Nelle politiche economiche si definisce - guarda caso -  "liberal-socialista".
Daniel Cohn-Bendit durante il Maggio francese (1968)

Jacques Attali socialista al servizio di tutti i governi francesi (sinistra, destra e ora centro macroniano) nonché autore di quella costituzione (Trattato di Lisbona) insieme ad Amato (socialista anche lui) che si vantano di aver reso volutamente farraginosa e incomprensibile, in modo tale da impedire l'uscita dalla gabbia eurocratica a chi ci prova. E ci sghignazzano pure sopra, i due diabolici! Attali è stato  di recente, l'eminenza grigia Pigmalione di Macron che gli deve la sua "promozione" e lancio nell'agone presidenziale.
Ma guardiamo in Patria dove il nosferatu Principe delle tenebre, non solo non è mai morto ma gode di ottima salute. Sì, perché siamo invasi da "marxisti" (più o meno involontari) che  parlano di questa Europa come del trionfo del liberismo, del turbo-liberismo, del capitalismo eccetera. Mai visto in vita mia, però, un liberismo che ti impedisce di esprimere le tue opinioni in materia di immigrazione (l'accusa eterna di "razzismo" e "xenofobia") , sulla  famiglia e le sue politiche (l'accusa di "omofobia" se sei contrario alle nozze gay o peggio all'adozione dei pargoli da parte delle coppie omosessuali),  sulla scuola, sulla libertà di imprese (la lotta contro le piccole e media aziende massacrate dalle politiche usuraie del governo "tecnico" Monti-Fornero che hanno causato innumerevoli suicidi tra gli imprenditori), la derisione continua nei confronti di chi possiede un'abitazione di proprietà (un retaggio che, secondo la vulgata mondialista, appartiene al passato), gli espropri praticati su larga scala, dovuti alla testa d'ariete di Equitalia e della tassazione usuraia che rende impossibile mantenere dei beni immobiliari. E allora scopriamo che anche in patria a capo del "neoliberismo" (o turbo) ci sono sempre i soliti vecchi compagnucci. Chissà come mai...Che abbiano tutti risvoltato la casacca? Troppo semplicistico.

Tito Boeri da "giovane rivoluzionario"  mentre predica l'"autoriduzione". 

Tito Boeri a capo dell'INPS è stato ben schernito nel blog di Alceste con una formidabile immagine scenica: qualcuno  lo cerca al telefono, risponde il maggiordomo: "Il signorino è fuori a fare la rivoluzione".  Non è da tutti permettersi un domestico mentre "si fa la rivoluzione". Elsa Fornero, già "indipendente" (si fa per dire) nelle liste del PD di Torino, ce la ritroviamo poi alla Banca Mondiale; Pier Carlo Padoan vecchio arnese rosso amico di D'Alema,  si installa al Fondo Monetario Internazionale.  Come pure il fu comunista Padoa Schioppa al FMI.  Il  conte  Paolo Gentiloni Silveri, proviene da i gruppuscoli dell'estrema sinistra (entrò in contatto con Mario Capanna nel Movimento studentesco rimanendo, tuttavia, nel Movimento Lavoratori per il Socialismo). Vanta una gioventù trascorsa all’interno della sinistra extraparlamentare, in quel marasma culturale che ha contribuito a produrre il sistema scolastico-universitario per come tutt'oggi lo conosciamo) riciclatosi poi come "moderato", passaporto che dalla Margherita, lo condusse al nuovo Pd.


Gentiloni e Capanna
Anche il "Contino" era "fuori" a fare la sua rivoluzione mentre con ogni evidenza godeva del privilegio di avere dei maggiordomi che rassettavano la sua patrizia dimora. Insomma tutta questa brava gente sarebbero dei "liberali"? E di quale libertà sarebbero fautori? Di quella di farci invadere dichiarando "inevitabile" il fenomeno migratorio?  Va bene che nel mondo orwelliano in cui il vero è falso e il falso è vero,  perfino termine "democratico" in funzione di aggettivo a un partito, suona beffardo (i più antidemocratici si definiscono così).
Mi vengono in soccorso queste righe  prelevate dall'ottimo libro "Nostalgia degli dei" di Marcello Veneziani (edizioni Marsilio) a proposito dello Spirito marxiano (e pure, marziano) racchiuso nella bottiglia, che una volta liberato, parte da Est ma  si espande per l'aere raggiungendo l'Ovest:

Il paradosso del marxismo, contrariamente a quel che si dice, si è realizzato ma non nei paesi che hanno abbracciato il comunismo, dove invece ha fallito; si è invece realizzato il suo spirito laddove nacque e in prima istanza si rivolse, nell'Occidente neocapitalista. La società dei consumi, dei desideri e dei mondi virtuali ha realizzato nella libertà il compito e la definizione che  Marx dava al comunismo: "Il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". L'utopia comunista è stata realizzata a livello planetario, ma sul piano individuale, non collettivo, come pensava Marx. (pag. 61).

Quante volte più modestamente, la sottoscritta ha parlato di "comunismo planetario" su questo povero blog a  quanti (anche in questa sede) si riempivano la bocca col neo, turbo,tecno o ordo-liberismo?

Ed ecco alcuni altri spunti di riflessione...

La società capitalistica globale ha realizzato le principali promesse del marxismo, seppur distorte: nella globalizzazione ha realizzato l'internazionalismo che dissolve le patrie e gli stati nazionali;nell'uniformità e nell'omologazione ha inverato l'uguaglianza e il livellamento universale; nel dominio globale del mercato ha riconoscouto il primato mondiale dell'economia posto da Marx, nell'ateismo pratico e nell'irreligione ha realizzato l'ateismo marxiano e la sua critica alla religione  e nella società permissiva ha esaudito il sogno marxiano di liberarsi dai vincoli matrimoniali e familiari; e come Marx voleva, ha realizzato il primato della prassi sul pensiero. Ha liberato la società dai funesti guardiani Dio, Patria e Famiglia, come Marx auspicava. Il marxismo, fallito come apparato repressivo  e utopia egualitaria a Est, si è realizzato come radicalismo permissivo a Occidente (...) (pag. 62.)

Forse i  detrattori del "liberismo", secondo cui sarebbe all'origine di tutti i mali che stiamo vivendo, confondono il termine "liberal" con liberale che in realtà  è un "falso amico". I "liberal"  in Usa sono quelli che professano opinioni  "radicali" e vengono comunemente indicati in questo modo,  i "sinistri" (leftist).
Per concludere (è sempre Veneziani che scrive):

Lo spirito del marxismo non si realizza a Mosca ma a Ovest, si fa ideologicamente radical, economicamente liberal. Ha perso la violenza, ma non l'intolleranza (...)

Insomma un  mostro chimerico a due teste ,  un po' come quello che la sottoscritta ha immaginato  in un post del 2016 quale "agente dissolutivo" di tutto l'esistente.

Se  è vero, quel che scrive Christopher Lasch  nel suo saggio che le vere rivoluzioni le fanno le élite, ecco dunque spiegato l'arcano di chi troviamo alla testa (o teste) del mostro totalitario: tutti quei "signorini" intenti a fare le rivoluzioni,  con maggiordomi compiacenti che filtravano le telefonate e che lo stesso Lenin chiamava "rivoluzionari di professione". Non sono cambiati.
Erano tutti figlio suoi, cioè del Barbuto di Treviri. E continua ancora...
Se non si impara a riconoscere il Nemico e a sapere da dove proviene,  non  si può combatterlo.


01 March 2019

Il papà gracida, la mamma tramonta




Giorno di Sant'Albino d'Angers. Forse è bene mettere l'immagine della pagina incriminata del sussidiario incriminato, quello reo di aver scritto che la mamma cucina e stira e che il papà lavora e legge. Si tratta, come si può vedere, di un banale esercizio grammaticale un po' paradigmatico nel quale si  deve cancellare il verbo non adatto al soggetto. Ma per le anime belle del politicamente corretto (e corrotto), apriti cielo! Ed è subito caccia alle streghe al sussidiario "sessista" che non rispetta le politiche "di genere", "diseducando i fanciulli". E' "diseducativo" dire che il papà lavora e legge, è "diseducativo" dire che la mamma cucina e stira. Forse coi tempi che corrono, sarebbe più adatto per i giovanissimi alunni dire che "la mamma tramonta" (cioè il verbo depennato) e che il povero papà gracida. Così come deve "tramontare" la famiglia tout court.  La vera manipolazione, quella di corrompere i fanciulli con lezioni di sessualità precoce, di masturbazione e perfino di fellatio, in nome del "superamento di stereotipi", invece passa inosservata e nessuno a sinistra   e nei media mainstream si indigna.
Non è un mistero che la scuola è diventata sempre più "SQUOLA" con le "sperimentazioni" più stravaganti come allestire una recita di Biancaneve e i 7 nani, con un principe azzurro gay, ma di queste, non solo nessuno si scandalizza, ma vengono perfino incoraggiate. Se  ne è viste di tutti i colori. Maschietti coi grembiulini da femminuccia e trecce bionde costretti a fare il bucatino in nome del "superamento dei ruoli". Perché no? Bisogna allenarli  fin da piccoli, dopotutto. Così come diventa sempre più vietato per le bambine, giocare con le bambole: meglio la tuta mimetica da soldato e  il fucile. Risultato?
Incremento delle scuole private (religiose e laiche) da parte dei genitori più facoltosi dove finalmente si studia e si pensa ad assimilare le tanto deprecate "nozioni", mentre si lasciano le peggiori ideologie fuori dalla porta.
Peccato però per quelle famiglie non abbienti i cui figli sono costretti a subire il lavaggio al cervello di insegnanti indottrinati e di circolari ONU e Unesco in cui si smarriscono il senso delle vere priorità formative e si incoraggiano le famose educazioni al superamento dei "ruoli di genere".

Ovviamente un bello Zero in condotta alla categoria degli insegnanti che non si ribellano a questi soprusi ideologici, ma che al contrario, in molti casi se ne fanno pavidi trasmettitori. Fatte salve le debite eccezioni, che però  finora non si sentono e non si rendono visibili. Forse, per paradosso, TENGONO FAMIGLIA. Genitore A e/o Genitore B?