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30 December 2018

Risate di S. Silvestro


Si ride per non piangere. Come post sansilvestrino eccovi alcune cartoline di fine d'anno di vignettisti italiani come Krancic, alcune altre immagini emblematiche di vignettisti francesi antimacronisti. Poi la solita Ue  l'anno prossimo ci vieterà di mettere link, di abilitare foto, di abilitare vignette con la scusa della legge sul copyright (diritti d'autore): un altro modo per arrogarsi l'esercizio arbitrario della CENSURA.

«Con la scusa della riforma del copyright, il Parlamento Europeo ha di fatto legalizzato la censura preventiva e e la libertà dei cittadini», protesta Isabella Adinolfi, europarlamentare 5 Stelle. Una pagina nera per la democrazia. Enzo Pennetta su Byoblu entra nel merito di tutti i rischi di detta "riforma".  In ogni caso, una forma di regime  che è visibilmente alle corde, terrorizzato solo all'idea di venir criticato.
  


Gentiloni difende i nostri confini

"Non eri tu che volevi organizzare qualcosa per il cinquantenario del maggio '68?" 

"Bisognerà abbassare il prezzo delle brioches? "









Scrive Paolo Becchi su twitter: "INCREDIBILE! Questo è il regalo che la Commissione europea ha fatto a Juncker. Non è giusto: lo volevo io". 

Non vi auguro le sbornie di Juncker, ma alzate pure i vostri calici e i vostri cuori per un allegro Capodanno, soprattutto per uno sfolgorante 2019! 





23 December 2018

La Bellezza della Natività



Sarebbe bello chiuderci nelle nostre case addobbate a festa con l'albero sfavillante e il presepe, festeggiare con letizia questi giorni pensando che c'è un governo che lavora per noi e rilassarci, finalmente. Così dovrebbe essere. Ma beato a chi si fida! Forse è proprio questo il male endemico dell'Italia: non riusciamo più a fidarci di nessuno e la nostra mente non è mai sgombra da pensieri e  retro-pensieri. Tuttalpiù siamo costretti a turarci il naso. E' dal dopoguerra che lo facciamo.
Fra i tanti mali endemici che affliggono questo paese, dopo la strage di Corinaldo avvenuta per  poter assistere al "concerto" di un coatto spaventoso col nome di un "punkabbestia",  dai testi delle canzoni,  come i graffiti delle latrine, mi urge ricordare la diseducazione (e assuefazione) alla Bruttezza e l'accettazione  passiva della Brutture.
"Ma ancor di più: la società attuale sembra avere un vero e proprio “culto del brutto”; ama giocare con le proprie deiezioni e glorifica lo squallore (estetico e morale), persino compiacendosene" scrive Gianluca Marletta, coautore del libro UNISEX  nonché autore dell'articolo che vi suggerisco di leggere dal titolo "Educare alla Bellezza (e alla Forza) contro la Bruttezza ed il Male".   L'autore  azzarda  una tesi importante e coraggiosa: Bellezza e Forza devono poter stare insieme e non dovrebbero essere disgiunte.

Non bisogna infatti dimenticare che LA BELLEZZA SI ACCOMPAGNA NECESSARIAMENTE ALLA FORZA, e che un’Immagine ed un Modello, per essere belli e convincenti, devono anche esseri “forti”. Soprattutto i giovani, in effetti, sono disperatamente alla ricerca di “modelli forti” con i quali identificarsi: una “bellezza morale” astratta, una “bellezza evanescente” ed impotente non attrarrà mai nessuno. Bisogna avere il coraggio di predicare una Bellezza che, se è necessario, sa anche utilizzare una legittima Forza pur di difendere se stessa: una Bellezza guerriera, quella Bellezza che SI INCARNA NELL’ARCHETIPO ETERNO DELLA CAVALLERIA, che è anche l’unico modello che può, ancora oggi, proporsi come antidoto credibile alla dissoluzione.

Ci sono immagini che dannano l'anima (quelle pubblicitarie, quelle di volgari show televisivi  con lazzi da trivio, quelle dei concerti rap o trap)
Immagini che dannano l'anima

e viceversa ci sono immagini che la salvano. Non lo dico io, lo dice Carl Gustav Jung. Spesso capita di sentirci come se la nostra vita privata e pubblica, subisse pesanti ipoteche; come se non ci fossero più orizzonti da scrutare, da intravedere. Allora è il caso di distogliere lo sguardo da tutto ciò che ci può rendere ansiosi, pessimisti e insicuri. Il periodo natalizio ci offre l'occasione di esaminare come i grandi maestri della pittura hanno rappresentato la Natività che noi sintetizziamo e semplifichiamo in modo ingenuo nei nostri presepi.
L'Adorazione dei Pastori è un evento della vita di Gesù già descritto nel Vangelo di Luca: al momento della sua nascita a Betlemme alcuni pastori vengono avvertiti dell'avvenimento da un angelo e si recano ad adorare il neonato. Ci sono tante "adorazioni dei pastori"  nella nostra Storia dell'Arte e in quella di altri paesi europei: l'Adorazione del Mantegna, del Correggio,  di Lotto, di Reni, del Tiziano, del Caravaggio, di Rubens, di El Greco.
Mi soffermo su Guido Reni il cui dipinto ho già esposto in altri post . E' un pittore che adoro, per le luci radenti che illuminano dal basso verso l'alto. È la sostanziale ambiguità della sua poetica sospesa fra classicismo e verismo, ad aver fatto oscillare l'apprezzamento della sua opera nel corso del tempo. Forse non venne capito da quelli del suo tempo, ma in compenso fu esaltato dai contemporanei per l'armonia raggiunta nel coniugare il classicismo raffaellesco alle esigenze di verità poste da Caravaggio - esigenze naturalistiche già sentite dal Reni fin dal tempo della sua frequentazione dei Carracci, e depurate dagli eccessi in nome del decoro e della ricerca del Bello Ideale. Nell'"Adorazione" di Reni le tonalità cromatiche del dipinto sono vivide e il Divino Infante sembra emanare dalla greppia una luce trascendente che si riverbera sulla Vergine Maria esaltandone i colori del manto celeste e delle veste arancio. Tutt'intorno, è un tripudio di umili pastori inginocchiati in procinto di elargire i loro modesti doni.
La cultura e l'arte cristiana, come ho già suggerito nel mio post sui presepi, è soprattutto iconografica. I grandi pittori ebbero spesso per committenti papi e cardinali. Tuttavia è fuori dubbio che la Bellezza e la perfezione stilistica può essere raggiunta, non solo mediante approfondita ricerca della tecnica pittorica, ma soprattutto per mezzo di quell' "innamoramento del Creato" che è tipico della cultura cristiana. Poi vennero le scuole pittoriche basate sulla dissoluzione della figura umana (per il cristiano, a immagine e somiglianza di Dio) ed elaborarono quelle forme degenerative dell'arte e quella dissolvenza e destrutturazione della figura che, a partire dal XX secolo ci perseguitano fino ai nostri giorni. E si badi bene, non più come certe interessanti sperimentazioni novecentesche di geniali capi scuola, ma come mero gusto per "l'immondo" (vedere saggio di Jean Clair "De Immundo"). Per il critico Roberto Longhi, nel Reni è acutissimo il desiderio «di una bellezza antica ma che racchiuda un'anima cristiana". E spesso, "da vero pittore e poeta, escogita gamme paradisiache angeli soffiati in rosa e biondo un anelito a estasiarsi, dove il corpo non è che un ricordo mormorato". Angeli soffiati in rosa che possiamo notare anche nella parte superiore del citato celebre dipinto, posti quasi in esaltazione mistica, tra il soffitto della povera capanna e il cielo.

La Bellezza di cui il nostro grande Paese è la principale depositaria nel mondo intero, non salverà il mondo, se sarà priva di Forza e di Coraggio. Forse non riuscirà a salvare nemmeno la nostra povera Italia. Quel che è certo è che agli occhi di chi sa riconoscerla, lo rende migliore. A volte mi chiedo se, con le migrazioni barbariche che ci scatenano addosso tutto sparirà e verrà travolto e distrutto. Poi penso (o forse auspico) che anche sotto le rovine, un seme (o dei semi) potranno germogliare.

I miei migliori auguri a tutti voi che siete stati i protagonisti di questo blog e lo avete reso vivace coi vostri interventi. A proposito, in Germania una tal ministra tedesca (non voglio nemmeno sapere chi è) ha proibito di nominare il Natale negli auguri: potrebbe offendere l'islam. Noi invece ce lo scriviamo e riscriviamo tutti gli anni. Un sentito Augurio di Buon Natale.

21 December 2018

Soros, il "loro" uomo dell'Anno



Purtroppo  colui che più d'ogni altro si  è speso contro l'Italia, scatenandogli addosso i suoi nemici che sono  navi Ong, Onlus, ONU e per un'Italia schiava d'Europa e delle élites transnazionali è come il titolo di un film con Bruce Willis: Die Hard, duro a morire. E sta lavorando in tutti i modi per impedire il risveglio del nostro paese, l'indipendenza e la sovranità. Parlo del vecchio malefico George Soros.  In queste ore siamo tutti quanti un po' più delusi e l'incanto dei post primaverili, in particolare quello che titolava "Ma schiava d'Europa Iddio non la creò" , sembrano inseriti in  giorni di luce  ormai lontani, entusiasmi lontani e sogni lontani.  Ho riletto tutti i commenti degli amici e lettori di questo blog: eravamo tutti felici e  contenti, sorpresi positivamente e perfino un poco commossi. Girava un filmato davvero avvincente ed elettrizzante in quei giorni:   questo video .
"Noi umili patrioti abbiamo lottato così duramente per sostenere i nostri eroi" recitava una scritta posta sotto l'ombra del Colosseo in un tripudio di  tricolori sventolanti.
Di Maio, Salvini e Conte dovrebbero guardare e riguardare quel video e cercare di capire che la peggior cosa che si possa fare ad un popolo è interrompere e frantumare questo sogno per gettarlo in pasto a Juncker, a Moscovici e Dombrovskis. Lo so, lo so, il ricatto è pesante. Provate a dire a un Italiano che se fosse passata la "procedura di infrazione" voluta dalla Commissione Ue,  avrebbe  forse perso metà stipendio e metà pensione! O che gli avrebbero prosciugato il conto corrente. E poi vedrete che i forconi li imbraccia sì, ma contro i Dioscuri e il Premier Conte. Criticare è fin troppo facile.

Tuttavia saper tenere con fierezza il punto durante la trattativa sarebbe stato un bel messaggio forte. Anche perché con certa gentaglia bisogna saper fare il muso duro, sennò ti torturano per il resto dei tuoi giorni. Pertanto può avere ragione Claudio  Messora su Byoblu a dire che minacciare di starci col fiato sul collo a gennaio per verificare come spenderemo i nostri soldi è da interpretarsi  come una forma di "commissionariamento" de facto (qui il video) Gentiloni, però deve stare zitto: loro le manovre le hanno sempre scritte (e  fatte) sotto dettatura e  nessuno è così scemo da credere alla loro vocazione autonomista e indipendentista dell'ultima ora. 

Ma torno al Grande Malefico Soros. Non crediate che se ne stia buono e che rinunci ai suoi progetti egemonici anche se ha 88 anni suonati.  Per cominciare ha infiltrato le sue truppe cammellate nelle rivendicazioni ungheresi  in piazza contro la " cosiddetta legge schiavitù" , quella sugli straordinari e dei sacrifici chiesti agli ungheresi per non inserire forza-lavoro allogena.  Ovviamente per questi, e per numerosi altri servigi resi, il Financial Times lo ha insignito del titolo di uomo dell'anno. Quello che sta per concludersi. Non è un bel presagio: THINK PINK! La Finanza si veste di rosa, anche quando pratica stragi. 


La scelta, ammette il Financial Times , è politica: “Di solito scegliamo la persona dell’anno solo in base agli obiettivi raggiunti, stavolta l’abbiamo scelta anche per i valori che rappresenta: Soros è l’alfiere riconosciuto della democrazia liberale e della società aperta, idee attaccate sistematicamente dai populisti”. Bum, smascherati, colpiti e affondati!

Così scrive Roberto Pecchioli nel suo pezzo dal titolo "IL LORO EROE". Glielo daremmo e lasceremmo volentieri a loro, ai circoli finanziari londinesi, "il loro eroe", se non fosse che oltre ad aver attentato alla Lira fino a sprofondarci (1992) lo fece anche con la Sterlina. Quando si dice il masochismo! Masochismo all'Inglese.

L’umorismo sembra diventato una specialità dei gazzettieri di Confindustria, poiché sostengono senza arrossire che “ quella del FT è chiaramente anche una scelta di resistenza: Soros è additato ovunque nel globo, presso una certa opinione pubblica, come l’origine di tutti i mali, l’uomo che in virtù dei suoi soldi e delle speculazioni degli anni Novanta sulla lira e sulla sterlina, ha il potere – secondo le bacheche di Facebook e i siti di complotti – di manovrare l’opinione pubblica di Europa, Americhe, Paesi sperduti della sconfinata Asia, formare e far cadere governi, decidere recessioni e causare improvvisi crolli di Borsa, spostare carovane di migranti da un continente a un altro, svuotare addirittura quei continenti per riempirne altri (Mosè si era limitato a separare le acque per un fugace passaggio). “.

Il buon vecchio George, al contrario, è un innocuo benefattore incompreso dalla suburra populista, un generoso filantropo, vecchia parola dal retrogusto massonico. 

Forse non è l'unico geniaccio del Male che mentre si finge "benefattore", "risucchia i risparmi della povera gente. Ma... chi attacca la moneta sovrana, chi manipola i mercati finanziari, chi ha in mano l’emissione monetaria, finanzia movimenti di popolazioni, manovra l’arma letale del debito e possiede tutto, compresi i media di informazione e intrattenimento, non può pretendere gli applausi delle vittime. 

Durante uno dei suoi frequenti viaggi in Italia a Trento nel marzo di quest'anno (venne anche invitato da Gentiloni  lo scorso anno, senza che nessun giornale gliene chiedesse conto) mise in guardia dai pericoli dell'amministrazione Trump. Ma  mostrò di avercela anche contro Salvini e contro il voto italiano dell'attuale governo. Una ragione di più per rifiutare quel Patto Globale contro la migrazione dell'ONU, veicolo principale del sorosismo. Rinviare, far slittare non basta: occorre bocciare e metterlo agli atti, una volta per tutte. 
"Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal Maligno”.


Capito  o Governo? Se nei giorni più corti, freddi e bui dell'anno,  il sogno di Giugno si allontana e appare nebuloso, noi non lo abbandoneremo  e lo porteremo avanti lo stesso.  Con o senza di  voi. 

16 December 2018

False flag o falsi gilet?




Siamo al giallo relativo, quello dei daltonici. E c'era da aspettarselo. Viviamo l'epoca del vero che sembra falso e del falso che sembra vero.  Peggio delle streghe del Macbeth dove  il Brutto è Bello e il Bello è brutto.  Qualcuno aveva troppa fretta di indossare i gilet gialli made in Italy, senza nemmeno cercare di capire che quelli francesi protestano proprio contro la globalizzazione, le corporation delle auto elettriche - quelle che vogliono rottamare i motori diesel, e l'immigrazione clandestina che occupa posti di lavoro, per quelle attività che  anche secondo la vulgata d'Oltralpe, "i francesi-non vogliono più fare". Ma che importa? la realtà è quella che sembra, e non quella che è. 

Gilet gialli e bandiere rosse sono incompatibili, ma la sinistra mondialista tenta di ingannare ancora una volta gli italiani con le "false flag" di gilet gialli fatti indossare agli studentelli gregari sprovveduti e pianta-casini di Milano (c'è un video davvero sconfortante),  ed agli immigrati africani aizzati e fatti inferocire contro un paese che farebbe volentieri a meno di loro. Contro un governo legittimamente eletto da cittadini italiani che si permettono di chiamare "assassino". In un altro paese, ci sarebbero gli estremi per rimpatriarli tutti quanti in massa.  Ma che importa? Basta il colore: giallo! Ed è evento!
Anche se poi è un giallo falso (un fake yellow), serve pur sempre a fare scena. 
Tanto poi ci sono le fotografie, i filmati che vanno per il mondo mentre  i media tromboni e megafoni del sistema,  raccontano  che anche in Italia è già iniziata la protesta contro il neonato governo che guardate un po', fin nel colore ha già il colore del gilet: giallo-verde. Sì perché quei gilet catarifrangenti  e visibili anche al buio,  hanno anche un po' di verdolino nella  loro tonalità giallo fosforo. Insomma, i negri vestiti di giallo e i rossi col pugno chiuso vestiti di giallo sono una perfetta operazione false flag. In questo caso, di "falso gilet". E' mai possibile che dobbiamo essere il paese dell'eterna parodia e delle cialtronate?


I veri Gilets Jaunes per la quinta settimana in manifestazione a Champs Elysées

Tutto si sputtana e tutto perde di credibilità perfino quando varca il confine di Ventimiglia. Diciamo la verità: mi piacerebbe sapere quanti italiani avrebbero avuto l'ardire dopo un  terribile attentato a orologeria (false flag anche questo) come quello di Strasburgo, di manifestare per la quinta volta dopo oltre un mese davanti all'Arco di Trionfo, senza lasciarsi intimidire. Ma questi erano "veri" Gilets Jaunes
Quanti italiani  scioperati abituati ai fischietti della CGIL e ai cestini con la merenda per la  ludica passeggiata fuori porta del sabato sindacal-fancazzista,  avrebbero avuto la costanza di andare avanti per più di un mese rinunciando perfino all'irrinunciabile shopping natalizio, come quelli della  temibile grève francese? Li vorrei proprio vedere i miei connazionali rinunciare ai preparativi delle feste.  Ma quelli che sfidano le cariche e il freddo parigino erano veri Gilets Jaunes.

La sinistra a corto di idee copia i compiti, ruba gli indumenti e il vestiario, aizza i negri contro il governo e il ministro dell'Interno, e cerca di accaparrarsi la piazza. Crea tumulti fasulli "pro migranti" con una  differenza sostanziale:  che mentre i movimenti popolari d'Oltralpe vengono repressi brutalmente dalle forze di polizia (qualcuno ci ha rimesso  pure la pelle),  quelli  nostrani qui   realizzati mettendo extracomunitari alla testa dei cortei,  vengono protetti dalle forze dell'ordine che stanno ben attenti a che nessuno si permetta di intentare delle reazioni contro di loro.
Insomma, la sinistra è il solito Re Mida al contrario e quel che tocca va in...Cambronne.

Tuttavia, come dice la canzone e come vedono i nostri occhi,  Black is Black. Aggiungiamoci anche Red is Red, e fare i Gialli per caso, non porterà molto lontano. Gesù Bambino non è ancora nato e  da qui a Carnevale, mancano  ancora due mesi.

11 December 2018

I nostri presepi, nonostante gli iconoclasti



Iconoclastia, malattia inguaribile dei comunisti e dei radicali, che già fecero in tempi non ancora così sospetti, battaglie per la rimozione dei crocefissi nella scuola. C'erano già degli antefatti storici durante la rivoluzione bolscevica dove i comunisti di allora fecero esplodere con dinamite bellissime artistiche chiese ortodosse della Russia e organizzarono spedizioni punitive contro i fedeli cristiani nonché un'aberrante controfestività detta "Festa della derisione del Natale". Curiosamente l'iconoclastia di ieri e di oggi è coincidente con l'iconoclastia islamica, la cui religione impedisce di rappresentare il loro dio. 
Presidi e direttori didattici che bandiscono i presepi dalle scuole con la scusa del multiculturalismo e degli alunni di altre religioni, significa che poco o nulla capiscono su come si difendono le tradizioni autoctone di un paese sovrano.  Non ultimo ci sono insegnanti supini e proni al dictat dei loro dirigenti scolastici, quando non addirittura più zelanti di loro. E ora ci si mettono anche preti spretati, diventati furiosamente iconoclasti e perfino apostati. Iconoclastia parola proveniente dal greco εἰκών - eikòn, "immagine" e κλάω - kláō, "rompo") è stato un movimento di carattere religioso sviluppatosi nell'impero bizantino intorno alla prima metà del secolo VIII. In senso figurato e più esteso, l'iconoclastia indica un'opposizione spregiudicata e violenta verso le convenzioni, le ideologie e i principi comunemente accettati dalla società. Ora sono i cosiddetti ministri del Signore che in nome dell'"antisalvinismo"  e del suo decreto Sicurezza, predicano di non fare il presepe.  E affiggono pure manifesti davanti alle chiese. E' successo a Biella.



Un tal don Luca Favarin, della diocesi di Padova, ha invitato gli italiani a non fare il Presepe se approvano il decreto Salvini che non mantiene i nigeriani i quali secondo lui, sono i ‘Gesù di oggi’. Dunque Gesù, secondo la sua aberrante interpretazione evangelica era un africano che viaggiava in barcone per invadere altri paesi, e noi non lo sapevamo. Pare che il suddetto sacerdote del No al Presepe, abbia avuto seguaci.
Noto però  con piacere, che nel tempo si è sviluppata una tendenza positiva: genitori e figli che fanno presepi da soli, magari nell'aiuola di un giardino pubblico davanti alla scuola, contro direttori e insegnanti. Come pure ci sono fedeli che sollecitano i parroci resi ciechi e narcotizzati dalla chiesa bergogliona, a fare presepi. Qua e là fioriscono associazioni di quartiere che si chiamano "Amici del Presepio", e così via. Non sono poche le chiese che rinunciano a farlo, con la scusa che ci sono pochi sacerdoti, che i preti sono occupati altrove. Del resto, non   un mistero che non vadano nemmeno più a benedire le case: troppa fatica!
E tuttavia  cittadini, abitanti di rioni, di case, cortili, condomini allestiscono presepi nei loro giardini, nelle aiuole dei parchi, nei vicoli,  e gareggiano tra loro per il presepe più suggestivo del quartiere, del villaggio. Anche una legnaia diventa lo sfondo di un presepe. O un vecchio lavatoio. O una stalla in disuso o la cavità di un fontanile. E così si scatena la creatività popolare.

E' assai pericoloso privare la gente dei loro simboli, dei loro riti, delle credenze e usanze religiose. Ne sanno qualcosa proprio nell'attuale Russia. La desertificazione bolscevica durata quasi un secolo ha prodotto oggi una reazione di diffusione del culto, mai vista prima. Vengono edificate cattedrali di legno perfino dentro la "taiga" russa tra boschi di betulle secolari. A Ekaterinburg, dove gli zar furono barbaramente massacrati e trucidati, ora sorge la Cattedrale sul Sangue, in onore e commemorazione  dello zar Nicola II e della sua famiglia. La chiesa principale fu consacrata dai membri del clero proveniente da ogni parte della Russia il 16 giugno 2003, 85 anni dopo l'esecuzione della famiglia dei Romanov.
Ma fallito il bolscevismo (dopo quasi un secolo, era ora!), stiamo vivendo oggi una sorta di sovietismo globale camuffato da mercatismo deregolamentato, basato su false libertà e vere prigioni e divieti.
E non è nemmeno un caso che quasi ogni anno ci siano attentati di matrice islamica contro i mercatini di Natale attorno alla zona dello shopping delle capitali europee del Nord Europa.  Il 19 dicembre del 2016, un camion si getta contro la folla che sta visitando i mercatini di Natale di Berlino e provoca una vera e propria strage: 12 morti e 56 feriti. E a distanza di due anni ce ne siamo quasi dimenticati.
Come sta avvenendo in queste ore a Strasburgo (Alsazia-Lorena) del quale non si hanno ancora notizie certe circa il numero di  morti (si parla di 4)  e di feriti (forse 11).
Del resto un losco oligarca come Jacques Attali (mentore di Macron), non ha mai fatto mistero di voler utilizzare l'islam quale grimaldello per decristianizzare definitivamente le società europee (c'è il video). Quale migliore pretesto? Una religione abramitica e iconoclasta che ne caccia via un'altra più iconicamente raffinata.

Tutto inutile! Ogni forma di barbara e feroce iconoclastia, produce per reazione, una  sempre più fiorente produzione di immagini, dipinti,  icone, monumenti, chiese, statue e statuine, con relativi culti, credenze e riti di massa.  Come quelle dei nostri cari e domestici presepi. E' nello spirito dei popoli.



05 December 2018

Quelle giornate mondiali dell'ONU che ci tolgono ogni fantasia




Non vorrei annoiarvi con questa lunga lista di "giornate internazionali" dell'ONU, ma se ci fate caso il mezzobusto di turno di ogni Tiggì ve ne snocciola con nonchalance qualcuna all'interno del notiziario con relativo avviso:  "Oggi è la giornata mondiale della lotta contro il fumo", "della lotta contro il diabete" ecc. E immancabilmente, se trattasi di temi sociali come il "volontariato" (sì, esiste una giornata anche di quello), inquadrano il canuto Mattarella sul podio mentre ci tesse sopra il suo immancabile peana ricordando con melensa retorica:  "Dove si spezzano i fili che uniscono le persone minando la coesione sociale è un Paese impaurito e fragile. Il volontariato è, al contrario, un antidoto alle chiusure e agli egoismi  che possono generarsi di fronte a momenti di difficoltà personale o collettivi”.
In pratica il caro vecchio calendario gregoriano è già stato relegato in soffitta da un pezzo e noi nemmeno ce ne siamo accorti. Ogni giorno un santo? un beato? Un martire? Macché! ogni giorno una "giornata mondiale" stabilita dal Palazzo di Vetro e ripetuta a pappagallo dalla tv, dai tromboni delle autorità istituzionali. Che vuol dire tutto ciò?
Che l'Agenda delle tematiche d'attualità le impone l'ONU. Che la memoria e le memorie storiche sono quelle stabilite dall'ONU,  che i diritti cosiddetti "umani", vengono squadernati dall'ONU, che i sentimenti personali, non sono personali, ma ci vengono imposti dall'ONU. Idem la cultura, il rispetto per l'ambiente, la medicina, le cure, l'alimentazione, le prevenzioni dalle malattie. Pensate un po', esiste perfino una Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri naturali, per la Montagna e udite udite....una Giornata della Televisione e una per la Posta. Ma leggete voi stessi per rendervene conto. E poi passa pure per "complottista" chi parla di Governo Mondiale a guida Onu in arrivo.
A proposito,  tra non molto, per il calendario gregoriano,  sarà il giorno di  Santa Lucia, la santa protettrice della luce. E' considerata dai devoti cristiani la protettrice degli occhi, dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti  e viene spesso invocata nelle malattie degli occhi. Ed ecco qualche proverbio sulla santa il cui giorno 13 dicembre (cade poco prima del solstizio invernale). "Santa Lucia il giorno più corto che ci sia". Oppure "Santa Lucia la notte più lunga che ci sia".
Ma ora godetevi il calendario delle giornate mondiali delle Nazioni Unite e rifletteteci sopra:  non meriterebbero una  bella ribellione mondiale di popoli? Non ve le ho messe tutte, le giornate onusiane, ma ce sarebbero ben di più...Potete sempre integrare il vostro sapere qui. 





Gennaio
1- Giornata Internazionale della Pace


27 - Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell’Olocausto

ultima domenica del mese: Giornata Internazionale per i malati di Lebbra.


Febbraio


20 - Giornata Mondiale della Giustizia Sociale

21 - Giornata Internazionale delle Lingue Madri (UNESCO)


Marzo


8 - Giornata per i Diritti delle Donne e per la Pace Mondiale – Giornata Internazionale della Donna

21 - Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale

21 - Giornata Mondiale della Poesia (UNESCO)

dal 21 Settimana di Solidarietà con le Persone che lottano contro il Razzismo e la Discriminazione Razziale

22 - Giornata Mondiale dell’Acqua

23 - Giornata Meteorologica Mondiale

25 - Giornata Internazionale in ricordo delle Vittime della Schiavitù e del Commercio di Schiavi Transatlantico


Aprile

2 - Giornata Mondiale di Consapevolezza sull’Autismo

4 - Giornata Internazionale contro le Mine

7 - Giornata Internazionale per la Salute

23 - Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore (UNESCO)


Maggio

3 - Giornata Mondiale della Libertà di Stampa (UNESCO)

8 - 9 Ricordo e Riconciliazione per coloro che hanno perso la vita durante la Seconda Guerra Mondiale

15 - Giornata Internazionale delle Famiglie

17 - Giornata Mondiale della Telecomunicazione

17 - Giornata Mondiale della Società dell’Informazione

21 - Giornata Mondiale per la Diversità Culturale, per il Dialogo e lo Sviluppo (UNESCO)

22 - Giornata Internazionale per la Diversità Biologica

dal 25 Settimana di Solidarietà con le Persone dei Territori non governati autonomamente

29 - Giornata Internazionale dei Peacekeepers

31 - Giornata Mondiale della Lotta contro il Fumo


Giugno

4 - Giornata Internazionale per i Bambini Innocenti Vittime di Aggressione

5 - Giornata Mondiale dell’Ambiente

17 - Giornata Mondiale per combattere la Desertificazione e la Siccità

20 - Giornata Mondiale del Rifugiato

23 - Giornata del Servizio Pubblico delle Nazioni Unite

26 - Giornata Internazionale contro l’Abuso di Droghe e il Traffico Illecito

26 - Giornata Internazionale di Supporto alle Vittime della Tortura


Luglio

1° sabato - Giornata Internazionale delle Cooperative

11 - Giornata della Popolazione Mondiale


Agosto
9 - Giornata Internazionale dei Popoli Indigeni (UNESCO)

12 - Giornata Internazionale della Gioventù

13 - Giornata Internazionale in ricordo del Commercio di Schiavi e della sua Abolizione


Settembre

8 - Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione (UNESCO)

15 - Giornata Internazionale della Democrazia

16 - Giornata Internazionale per la preservazione dello Strato di Ozono

21 - Giornata Internazionale della Pace

Fine settembre - Giornata Marittima Mondiale

Ottobre
1 - Giornata Internazionale per le Persone Anziane

2 - Giornata Internazionale della Non-Violenza

4 – 10 Settimana Mondiale dello Spazio

5 - Giornata Mondiale degli Insegnanti (UNESCO)

1° lunedì - Giornata Mondiale dell’Habitat

2° mercoledì - Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali

9 - Giornata Mondiale della Posta

10 - Giornata Mondiale della Sanità Mentale

15 - Giornata Internazionale delle Donne Rurali

16 - Giornata Mondiale del Cibo

17 - Giornata Internazionale per l’Eradicazione della Povertà

24 - Giornata delle Nazioni Unite

24 - Giornata Mondiale per lo Sviluppo dell’Informazione

24 – 30 Settimana del Disarmo

27 - Giornata Mondiale per il Patrimonio Audiovisivo (UNESCO)



Novembre
6 - Giornata Internazionale per la Prevenzione dello Sfruttamento Ambientale in Guerre e Conflitti Armati

10 - Giornata Mondiale della Scienza per la Pace e lo Sviluppo (UNESCO)

14 - Giornata Mondiale del Diabete

16 - Giornata Internazionale per la Tolleranza (UNESCO)

3° domenica - Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime del Traffico Stradale

20 - Giornata dell’Industrializzazione dell’Africa

20 - Giornata Internazionale dell’Infanzia

21 - Giornata Mondiale della Televisione

21 – Giornata Mondiale della Filosofia (UNESCO)

25 - Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne

29 - Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese



Dicembre

1 - Giornata Mondiale dell’AIDS (UNESCO)

2 - Giornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù (UNESCO)

3 - Giornata Internazionale delle Persone Disabili

5 - Giornata Internazionale dei Volontari per lo Sviluppo Economico e Sociale

7 - Giornata Internazionale dell’Aviazione Civile

9 - Giornata Internazionale contro la Corruzione

10 - Giornata Internazionale per i Diritti Umani

11 - Giornata Internazionale della Montagna

18 - Giornata Internazionale dei Migranti

19 - Giornata delle Nazioni Unite per la Cooperazione Sud-Sud

20 - Giornata Internazionale della Solidarietà Umana
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E adesso, correte pure a compravi il calendario di Frate Indovino con le sue fasi  lunari, i suoi consigli sulla semina, il raccolto e la potatura, le tisane e i decotti, con i santi protettori dei nostri nomi. L'anno che verrà non dev'essere l'anno dell'ONU, ma un anno nostro.