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23 September 2018

Marine Le Pen sotto la dittatura eurosovietica




Correva l'anno 2008, giorno 23 del mese di luglio. Mentre molti Italiani erano in vacanza,venne ratificato al Senato il Trattato di Lisbona. Il 31 luglio, invece passò alla Camera. Sarà utile ricordare che detto trattato ci rende non più sovrani a casa nostra poiché confligge apertamente con la nostra Costituzione (della quale poi si finge ipocritamente di celebrare ogni anno l'anniversario). Come pure è utile ricordare che questo primo passo verso il Nuovo Ordine Mondiale (NWO) è stato votato da tutti i partiti presenti in Parlamento. Perché ricordo questo mesto anniversario decennale di un  Trattato europeo di 280 pagine, fatto apposta per essere incomprensibile ai più? Ricordate? Amato e Attali (tra gli autori del malloppo) si vantarono di averlo reso volutamente inintelligibile. E ci fecero capire senza giri di frasi che una volta penetrati nell'inferno Ue non sarebbe stato facile uscirne. Perfino Teresa May in queste ore ne sa qualcosa di ricatti post Brexit. E dire che  la GB ha ancora una bella potenza di fuoco a sua disposizione!

Sono costretta a riparlarne perché in questi giorni tutti i giornali danno notizia che il tribunale di Nanterre ha intimato che venga sottoposta a perizia psichiatrica Marine Le Pen, segretaria del Rassemblement National (ex FN).  Il pretesto come è noto è l'aver diffuso immagini cruente dell'Isis su twitter, immagini che già circolavano. Ma come è loro abitudine le procure giocano al "punirne uno/una per educarne cento". E mai a casaccio.
Chi non ricorda i manicomi dell'URSS sovietica riservati ai dissidenti? Bene, ci risiamo. Con la nuova Unione "sovietica" Europea si replica. E il bello è che sono ancora qui a depistarci parlando del pericolo del  "fascismo" e del suo ritorno.
Queste misure non saranno limitate alla  sola Francia, per chi non lo volesse capire. Sul sito di Blondet ci informano ...
...Sta infatti nascendo, nel silenzio generale dei media mainstream e dei governi, la Procura Europea: che ci toglierà la sovranità anche nel campo penale, con le conseguenze che non è difficile immaginare:

Salvini a rischio. Nasce Procura Ue. Potrebbe decidere su Italia e immigrazione

Così titola infatti Affari Italiani, il giornale online che (unico tra i media) ha dato il giusto rilievo alla notizia .

Ed ecco dunque il succo dell’articolo:























Un secco NO è invece arrivato da Danimarca, Irlanda, Polonia, Svezia e Ungheria che hanno deciso di non volere la Procura europea sui propri territori. Delle limitazioni ai nuovi magistrati sono stati inseriti anche dai Paesi Bassi che è uno dei Paese fondatori dell'UE. Quindi si poteva evitare questa ennesima ingerenza, unendosi agli Stati che si sono opposti, come la democraticissima Svezia.
Se avete guardato l'elenco di chi ha aderito ci trovate il nostro Paese, grazie allo zelo tempestivo di Renzi e Gentiloni. 

Ma se siete in vena di "ripassi storici" il Trattato di Lisbona contemplava già il mandato d'arresto europeo, tribunali dislocati non importa dove (ovviamente lontani da casa e in un paese straniero, purché "membro")  e udite udite! perfino la pena di morte. 
Con estrema ambiguità il Trattato non cita direttamente la pena di morte ma rimanda alla "carta dei diritti fondamentali" che nel suo articolo 2, prevede la pena di morte per reprimere "UNA SOMMOSSA O UN'INSURREZIONE". Nessun esempio è citato per definire il concetto di "sommossa o insurrezione". Ma se il popolo insorge… qualche buon motivo deve pur averlo… però si espone ad un assassinio legalizzato! Vi sentite ancora tutelati nel vostro  diritto di opporvi a qualcosa di ingiusto?
Ricordo agli smemorati (cioè la maggioranza degli Italiani) che il Trattato di Lisbona prevede tutti questi punti  e che gli oligarchi eurocratici lo stanno attuando a spron battuto. A meno che qualcuno non li fermi.

Ed ecco un'ulteriore rinfrescata di memoria.  Dieci anni fa fu ratificato il Trattato-capestro  mediante il voto favorevole della sinistra, della destra berlusconiana, dei centristi, mentre la Lega di Bossi e Maroni che in un primo momento volle astenersi, finì col seguire la corrente. Gli Italiani corsero al mare e la stampa di regime non ha mai insinuato il minimo sospetto di cosa fosse esattamente detto trattato. 
Chi furono  i fieri oppositori di questa nefandezza? Pochini. Ida Magli ne "La dittatura europea" (la poveretta lesse per noi le 280 pagine del famigerato trattato, onore al merito); Vladimir Bukovskij, (vedere suo libro EURSS da me recensito)Blondet, Solange Manfredi, pochi altri tra i quali,  più modestamente, anche  la sottoscritta. 
Perciò non c'è da strapparsi i capelli se poi nasce la Procura Unica europea che intima le perizie psichiatriche per la  Le Pen: era già tutto previsto e stava già tutto scritto.  
Forse gli eurocrati alla fine non riusciranno nei loro intenti criminogeni, ma questa è la lotta di Liberazione che ci attende per quel futuro che è già  qui.

19 comments:

Nessie said...

Qui l'ex dissidente sovietico Vladimir Buukovskij indica tutte le verosimiglianze e analogie fra la vecchia URSS e l'Unione Europea. Lui è uno che sa riconoscerle prima di noi, avendole vissute personalmente :


https://www.youtube.com/watch?v=Dzw59dK0PA8&feature=youtu.be

Vanda S. said...

Grazie per il tuo post, Nessie, molto informativo che divulgherò a manetta! Una storia terrificante, alla Franz Kafka!

Nessie said...

Non so se riusciremo a impedire questo disastro a lungo programmato. Ma dovremo far pressione su Salvini il quale è in ottimi rapporti con la Le Pen e con Steve Bannon. Grazie a te per la diffusione.
Ma te lo immagini se dovesse passare la faccenda della Procura Unica? Fa già schifo la nostra malagiustizia così com'è, figuriamoci il mandato d'arresto europeo e la Procura Unica.

Alessandra said...

Dieci anni fa fu ratificato il Trattato-capestro mediante il voto favorevole della sinistra, della destra berlusconiana, dei centristi, mentre la Lega di Bossi e Maroni si limitò a uscire dall'aula per astenersi.

Nessie, qui c’è scritto che i deputati della Lega quel maledetto giorno, hanno votato compatti a favore (tranne quelli assenti o “in missione”).
Ho trovato questo resoconto dopo aver letto diversi articoli (anche di blog di controinformazione) in cui si critica Salvini e la Meloni perché approvarono quell’oscenità di trattato.
All’epoca non seguivo molto la politica (come molti ventenni, ma questo non mi giustifica né mi consola), vorrei solo sapere come sono andate realmente le cose.

https://parlamento16.openpolis.it/votazione/camera/trattato-di-lisbona-l-1302008-ddl-1519-voto-finale/19831

In ogni caso, se alle elezioni del prossimo maggio prevarranno i sovranisti, smantellare questa Procura Europea e tutta la struttura di questa EURSS dovrà essere la prima cosa da fare.
Non credo sia un processo irreversibile, non deve!


Nessie said...

Ho appena fatto un po' di ricerche anch'io ed effettivamente sembrerebbe addirittura così come scrivi. Il mio ricordo è che i leghisti fecero caciara con Borghezio e uscirono dall'aula con le loro bandiere. Ida Magli scrisse che astenersi dopo essere sicuri che intanto ci sarebbe stata una maggioranza schiacciante non aveva alcun senso. E di queste sue dichiarazioni sono sicura. Ecco perché ho scritto questo. Ad ogni modo, se la Lega bossiana ha detto NI, certamente questo aggiunge danno al danno. Ora consulto altre fonti. Calderoli voleva sottoporre il trattato a referendum ma secondo la Costituzione i trattati internazionali non possono esserlo.

Nessie said...

Ecco qua altre cronache di allora. Pare che Bossi (allora alleato di Berlusconi) abbia zittito i suoi e li abbia costretti a dire Si. Durante la proclamazione i leghisti non si alzarono in piedi suscitando le ire di Fiano (Pd). Ma intanto il Trattato passò e non ci fu nemmeno l'onore dell'Irlanda che disse NO, ma poi venne coartata a rivotare.


http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/esteri/irlanda-referendum/ratifica-trattato/ratifica-trattato.html

Nessie said...

PS x Alessandra. In ogni caso, a scanso di equivoci ho modificato la frase che hai riportato.

Nausicaa said...

Forse non c'è ancora la Procura Unica. Ma è certo che ci sono tante procure europidi sincronizzate all'unisono nello stesso iniquo disegno: nascondere i crimini degli immigrati e assolverli ad ogni costo facendosi sfregio del diritto. E' successo in Germania, succede in Francia, e capita un giorno sì e l'altro no anche da noi:
http://www.occhidellaguerra.it/mio-figlio-ucciso-da-un-migrante-ma-la-procura-ha-nascosto-tutto/

Nessie said...

Vorrebbero "armonizzare" il tutto in un'unica Procura, come se ciò che riporti non fosse già abbastanza. Una cosa però è certa: il nostro Paese quando si tratta di votare scelleratezze eurocratiche è sempre in prima linea. Nei 22 auto-trombati c'è , manco a dirlo, anche l'Italia.
Mentre si smarcano Danimarca, Svezia, Irlanda, Polonia e Ungheria.

Aldo said...

Nessie: "Calderoli voleva sottoporre il trattato a referendum ma secondo la Costituzione i trattati internazionali non possono esserlo."

Sai che su queste cose sono piuttosto ignorante, però credo di poter ritenere che i trattati internazionali non possano essere sottoposti alla forma abrogativa del referendum. In Italia non mi risulta che sia prevista una forma propositiva, preventivamente confermativa, mirata al veto o chissà che altro, quindi l'unica forma che avrebbe potuto assumere un referendum sul tema è quella del referendum consultivo (che, per definizione, non credo sia vincolante). Neppure quella ci venne "concessa", forse perché per arrivarci sarebbe stato per forza di cose necessario informare, con le conseguenze elettoral/politiche del caso. Le gioie della democrazia rappresentativa, direi -- ti do il potere di legiferare così, "in bianco", poi fai tu che sai. Per qualche ragione sono stati eletti degli stronzoni (come capita assai spesso per ragioni che ci porterebbero troppo in là, sconfinando nell'etologia)? Eh, be'... pazienza. Ora fai come diceva Bennato: "E' stata tua la colpa, allora adesso che vuoi?"

Una democrazia senza la possibilità di scalzare dal "trono" il potente con la stessa efficacia e celerità con la quale ci è stato messo non è una democrazia, è una "democrazia". Cioè una oligarchia che, per quanto vedo, è l'unica forma di organizzazione del potere che la specie homo abbia mai implementato e, probabilmente, sia in grado di implementare. L'oligarchia, poi, viene imbellettata con vari trucchi cosmetici, ma quella è e quella resta.

Anonymous said...

La diatriba circa il Trattato di Lisbona è affare peloso. Nonostante la Costituzione sia ambigua circa le convenzioni internazionali, è incostituzionale sotto ogni punto di vista. Può approvarlo anche il Parlamento all'unanimità che se la Consulta lo esamina davvero deve certificarne l'invalidità. Infatti, tutto il bailamme di oggi, è possibile perchè interi apparati al più alto livello dello Stato, sono conniventi. Non c'è stato un golpe solo: ce n'è uno ogni giorno.

IL SAURO

Nessie said...

Più che vero. Nella nostra "costipazione" non sono previsti i referendum confermativi né sottoporre a referendum i trattati detti "internazionali". Ovvero quelli di diretta emanazione dell'oligarchia.
Però ti do un'altra pessima notizia di interesse storico: l'Irlanda (2008) disse di NO al trattato di Lisbona al referendum che lei poté fare, ma detta oligarchia (certuni usano il vocabolo dotto di "sinarchia"), tirò dritto e gliene fecero fare un altro. Un po' come quel gioco dei dadi che finché non esce il numero desiderato, tutti gli altri non valgono . Ci sono i documenti di cronaca di allora:
https://www.corriere.it/esteri/08_giugno_13/trattato_lisbona_irlanda_referendum_7b1dacae-392b-11dd-acb4-00144f02aabc.shtml

Questa la chiamano "democrazia". Più o meno "rappresentativa". Sì, ma de che?



Nessie said...

Parte IIa. L'Irlanda rivenne sottoposta a referendum sul Trattato di Lisbona nel 2009 (un anno dopo) e guarda...guarda...Questa volta vince il SI'. Ovviamente il risultato modello replay venne definito "un grande successo per la democrazia":

http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/esteri/irlanda-referendum/scrutinio-risultati/scrutinio-risultati.html



Nessie said...

I due commenti sopra sono in risposta ad Aldo.


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Sauro, con tutti i soloni parrucconi costituzionalisti che abbiamo, se avessero voluto rilevare forti elementi di invalidità nel Trattato europeo avrebbero solo dovuto fare analoga operazione a quella del topo col formaggio. Ma si dà il caso (anzi, non è affatto un caso) che quale giudice alla Corte Costituzionale abbiano messo un tal Giuliano Amato, autore e artefice di detto trattato. Uomini e Topi. TOUT SE TIENT.

Aldo said...

Ricordo benissimo il "caso" Irlanda. Stupisce che si siano lasciati "intortare" così. Sarebbe interessante conoscere le percentuali di vittoria/sconfitta in entrambi i casi, incluse quelle di partecipazione/astensione e così via. Analizzare le differenze tra i due esiti potrebbe permettere alle teste d'uovo esperte di queste cose per capire se si sia trattato di un cambiamento di posizione genuino o di una (sempre possibile) manipolazione del voto, quella che siam soliti sentir chiamare "brogli".

Saranno stati gli hacker Russi?

Aldo said...

Eh, vedendola con i soliti miei cocchietti ignoranti l'affermazione del Sauro non mi pare mica poi così campata in aria! In soldoni: abbiamo una Costituzione che è vincolante per il legislatore; il Legislatore sottoscrive un trattato internazionale che è in contrasto con la Costituzione senza prima modificare la Costituzione stessa; l'atto del Legislatore è da considerarsi nullo.

Stante questa sequenza, qualsiasi governo potrebbe riprendere in mano la cosa rinnegando il trattato. Riuscire poi a liberarsene non è certo, però direi che Sauro ha ragione: rimetterlo in discussione mi sembra essere cosa teoricamente fattibile.

Aldo said...

"Fattibile" implica "esigibile dall'elettorato", il Popolo Sovrano.

Nessie said...

Ho un testo piccolo e leggibile del prof. Vladimiro Giacché che analizza punto per punto su come il Trattato di Lisbona e quello di Maastricht confliggono con la costituzione nazionale. E' evidente che se si vogliono far sparire le nazioni bisogna fare carta straccia dei loro statuti "nazionali".

Sul caso Irlanda io non la butterei affatto sui numeri e sulla statistica ma su un semplice elemento di verità che chiunque può rilevare: quando mai dopo un solo anno, vinto un referendum se ne fa un altro? E sullo stesso identico tema? Mai successo nella storia di nessuna repubblica. Perciò è evidente che gli Irlandesi hanno rivotato con una pistola puntata alla tempia, sulla quale non ci è dato di saperne di più.

C'è un altro elemento che forse non sai. L'allora capo della Commissione Europea Manuel Barroso (in portoghese significa "arrogante"), colui che "tirò dritto" sul risultato degli irlandesi, a fine mandato venne poi premiato con un nuovo prestigioso incarico: DIRIGENTE DELLA GOLDMAN SACHS. Sono regalie che non si danno così, a vanvera.
Era l'estate del 2016.

Nessie said...

Sono costretta a dover chiudere la sezione dei commenti e pertanto a rinunciare ai vostri acuti e intelligenti interventi, perché dovrò assentarmi fino al 5 ottobre. Il blog riprenderà più o meno per quella data. Spero che ci siano buone notizie per il decreto immigrazione (e per il nostro paese). Grazie e arrivederci a presto.