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01 May 2018

Friuli-Venezia Giulia e la doppia prospettiva



La vittoria di Massimiliano Fedriga al governo della regione Friuli-Venezia Giulia era scontata, ma la Lega ha bagnato il naso di gran lunga non solo ai partiti avversari e concorrenti, ma anche agli Alleati. Oltre il 57% la quota Lega, mentre FI deve accontentarsi del 12% e farselo piacere facendo la mosca cocchiera. Qualcuno pontifica che si tratta solo di una vittoria amministrativa e locale, ma sappiamo già, quale valenza politica assume una schiacciante vittoria di una piccola ma laboriosa regione che insieme a Lombardia, Veneto, Piemonte è tra la più industrializzate d'Italia. Inutile nascondersi la verità: una vittoria grillina in Sicilia, non vale una leghista in Friuli-Venezia Giulia.
Nonostante il rilevante ridimensionamento intervenuto  con la crisi del 2007,  la vocazione manifatturiera della regione non è stata mai in discussione e continua attualmente a contare sul contributo di tutti i principali settori di specializzazione della nostra industria: dalla metalmeccanica (42% della produzione industriale FVG del 2015) ai mezzi di trasporto (12%), dal sistema casa (20%) al Made in Italy “tradizionale” (9%).  
Ma c'è anche una fiorente industria vinicola e agroalimentare.  La romana Serracchiani è tornata a casa a riposo, mentre i PentaGrulli prendono una solenne batosta, ridimensionando drasticamente le boriette di Di Maio. Unica nota dissonante, anzi stecca stridente, in questa vittoria è Berlusconi  con le sue affermazioni sulla "vittoria dei moderati", un termine che sta sulle scatole a parecchi italiani. Sono forse stati anni "moderati" i governi dal 2011 ad oggi? Ed è stato forse "moderata" la legislatura di Renzi, di Gentiloni? E i Monti e la Troika sono moderati? E le innumerevoli angherie della Ue, sarebbero "moderate"?
Se la Lega sarà per l'"appeasement" e non saprà rispondere con decisione e fermezza alle varie sfide, e raddrizzare tutti i torti che ci hanno fin qui inflitto, quegli stessi elettori che oggi la premiano, si rivolgeranno altrove.
Il patto  del Nord dei quattro governatori: da destra Fontana, Fedriga, Zaia e Toti

C'è un'altra cosa che vale la pena di sottolineare. In questi giorni sono ripresi gli sbarchi. In realtà non sono mai terminati.  A Ventimiglia il nostro paese pullula già di "avanguardie sorosiane" (ong, onlus, non profit, passeurs)  che si incaricano di trasferire gli immigrati in Francia con lo slogan "siamo un unico pianeta". Pertanto ci aspettiamo un gesto di fermezza sulla madre di tutti i problemi, che è questa. Ovviamente deve esserci subito una drastica revisione dell'ormai famigerato Trattato di Dublino. Ma se i partiti meridionalisti pro-immigrazione e filo sbarchi, dovessero continuare imperterriti col loro sabotaggio immigrazionista, allora il passo successivo, dovrà necessariamente essere la "Secessione" per mettere al riparo e in sicurezza quel che  resta dell'Italia. Insomma questa vittoria apre doppie prospettive e non cogliere la palla al balzo sarebbe stolto.

52 comments:

Cangrande said...

Giusto Nessie !

Prima che tutto il corpo vada in cancrena, seppur a malincuore, occorre amputare.

Nessie said...

Eh sì. Tra l'altro se non sbaglio, Fedriga è un tuo concittadino. Speriamo che dietro a quella faccia da bravo ragazzo si nasconda una tempra d'acciaio. Ce n'è bisogno.

Jacopo Foscari said...

Una liberazione dopo 5 anni di Serracchiona. Era talmente odiata la Befana con l'accento romanesco che manco ha avuto il coraggio di ricandidarsi. Che se ne torni a Roma e ci resti. La prospettiva della secessione paradossalmente è oggi più realistica che mai, anche perché tra un anno si vota in Piemonte e in Emilia, e forse per la prima volta dopo 70 anni l'Emilia potrebbe colorarsi di Verde Padania dopo sette decenni di rosso PCI-PDS-PD. Scriocchiolii importanti ci sono anche in Toscana, Umbria e Marche dove si voterà nel 2020. Insomma, nel giro di un paio d'anni potremmo ritrovarci tutto il Nord e il Centro Italia a trazione leghista, ivi compreso il quadrilatero rosso, contro un Sud straccione e grillo-piddiota, a quel punto si potrà prendere atto della situazione e arrivare alle estreme conseguenze. Così evidentemente hanno voluto i grullini continuando a farsi comandare a bacchetta dal manettaro con la bava alla bocca, Travaglio, invece di dare una vera svolta. Potevano riunire il paese, hanno deciso di dividerlo e allora si vada avanti fino alle estreme conseguenze

Nessie said...

Jacopo, sì per paradosso la Secessione è più fattibile da quando Salvini ha fatto la Lega nazionale che quando c'era Bossi che ululava nottetempo "Secessiùn, secessiùn". Ma allora non c'erano ragioni molto forti per farlo come invece ci sono oggi.

Una domanda di natura geografica: da quando Trieste è diventata capoluogo del Friuli-Venezia Giulia? e chi ne sono stati i promotori?

A scuola ci insegnavano Udine.

Anonymous said...

Attenzione che un Italia in spezzatino potrebbe piacere a chi si propone come polo dirigente dell'Europa. (Jugoslavia, Libia, Siria per non far nomi) Essendo poi che storicamente, come i capponi di Renzo, una certa vocazione non manca ... Inoltre quel centinaio di basi militari "ospitate" con corredo di armi nucleari rendono la parola indipendenza un vocabolo con sfumature da neolingua. Non la vedo così lineare.
Sergej

Nessie said...

Lo so, Sergej. Le macroregioni di Miglio erano già progetti funzionali alla Ue. Ma secondo te, questo è un paese coeso? Le due Italie sono sempre esistite e non le ha di certo inventate la Lega. Per ora i cittadini del Sud non ci danno nessuna mano, mostrando ancora una volta che la solidarietà nazionale non esiste. Loro vivono in regioni che sono in prima linea con gli sbarchi e se fossero dei veri cittadini di serie A, farebbero qualcosa per impedirli. Ti risulta che ci sia una ribellione al riguardo? Invece se ne fregano, o li arruolano nella mafia (vedi Rosarno calabro, Puglia ecc). O perché tanto sanno che poi li trasferiscono al Nord in cerca dell'Eldorado che non c'è, e fanno spallucce.
E' chiaro che questo della separazione sarebbe un estremo rimedio. Ma non dirmi che questo è un paese coeso perché non lo è.

Cangrande said...

1100 (millecento...!) anni di indipendenza. Seppur con i "difetti" dovuti ai tempi e mentalità diversi, per esempio, i Veneti si sono sempre arrangiati, eccome....e poi con la Terraferma compresa la Lombardia orientale. I massoni, guidati dai "soliti noti" che spadroneggiano tutt' ora, hanno posto fine a questo.... Io non so se avrò il tempo. Ma spero, ormai, di ritornare nella mia Patria. A fare gli italiani ci aveva provato Mussolini. Ci stava riuscendo, ma i "soliti noti" gliel'hanno impedito. E con la lezione di piazzale Loreto, come monito per chi avrebbe osato in futuro...

Anonymous said...

Credo che l'Italia sia al riparo da qualsiasi disgregazione finchè Lorsignori la considereranno una piazzaforte strategica e primaria come lo è per Loro fin dal Risorgimento. Lorsignori hanno una doppia strategia: disgregazione a suon di carneficine e rivoluzioni colorate per tutto ciò che considerano "altro" e "nemico" da conquistare come in Jugoslavia, ex Patto di Varsavia, Medio Oriente. E inviolabilità della integrità nazionale per tutto ciò che è Loro e quindi deve essere stabile come per esempio nel caso recente della Spagna e della Catalogna.
Scarth

irina said...

1)B.va trattato con rispetto ed attenzione ché non cada nelle sue solite iniziative 'personalizzate'.
2)Il nuovo Capo di Governo, che speriamo leghista, non deve perdersi nella gnagnera, deve ignorare completamente i cretini e andare dritto per la via del riscatto italico.
3) All'interno di Senato e Camera bisogna fare un'attenta scrematura tra chi ha buon senso e chi l'ha cattivo o non l'ha affatto.Da questa scrematura bisogna favorire la nascita di un gruppo doc di proseliti governativi.

Nessie said...

Cangrande, sei un vero Serenissimo :-)

Nessie said...

Giustissima intuizione, Scarth. Questi mostri hanno doppie e triple strategie con piani A, B, C a seconda dei loro tornaconti. E' evidente che in questo frangente la portaerei-Italia serve unita (si fa per dire). L'esempio della Catalogna è fin troppo chiaro. Poi ci sono le guerre in Siria e sul Mediterraneo e la "piattaforma" serve sgombra.
Leggi il post sul ruolo dell'Italia a proposito del blitz in Siria di Federico Dezzani.

francesco said...

Non so se ridere o piangere ogni volta che leggo questo blog, perche', ed e' difetto comune agli italiani, quasi genetico, e' la mancanza di coerenza. Bossi fonda ed e' stato capo indiscusso del movimento. La lega ha palesato intenzioni secessioniste che non ha mai perseguito ritenendo di gran lunga piu' comodo un accordo col signor B, che e' ancora di moda oggi, vedi dichiarazioni di Salvini. Chiunque ha un minimo di conoscenza degli ultimi vent'anni in prospettiva storica sa che la possibilita' di secessione erano concrete all'inizio della formazione europea. Appena dopo la riunificazione tedesca i giochi erano aperti, ora non piu'. La lega e' e sara' una cocente delusione per gli italiani, i quali non sembrano preoccuparsi piu' di tanto in quanto avviati all'estinzione.

Nessie said...

Cara irina, il rispetto innanzitutto bisogna saperselo meritare applicando il motto (cristiano) del non fare agli altri quel che non vorresti venisse fatto a te. E Berlusconi durante le trattative per riattivare il Parlamento si è comportato come un "sabotatore" interno, nei confronti di Salvini. Leggi questo post:

http://alcesteilblog.blogspot.it/2018/04/il-governo-dellalta-finanza-e-gli.html

Le sue sparate sul ripescaggio del PD sono sempre sconcertanti e a lui andrebbe benissimo pure un Draghi premier. Del resto in passato lo ha anche proposto.

Nessie said...

Francesco, è l'ultima volta che pubblico i tuoi post sempre sarcastici e derisori. Se vuoi divertirti guarda questo:


https://www.youtube.com/watch?v=9-VrY80K9y8

Oppure apriti un blog personale nel quale sciorinare le tue verità. Poi dall'alto della tua sicumera non hai mai risposto alla mia domanda, su che cosa hai votato. E questo non ti rende per nulla credibile perché dimostri di aver paura delle tue idee.

irina said...

Nessie, lo so. Il rispetto,l'attenzione e le iniziative personalizzate di cui ho scritto erano terapia e diagnosi, nella mia mente, senza rigirar il coltello nella piaga. Il punto, credo, è cercar di tirar fuori il meglio dall'esercito e dagli ufficiali che abbiamo. Questo sistema elettorale è stato pensato proprio per l'ingovernabilità, ci stiamo muovendo sul filo del rasoio.Se nonostante ciò, si riuscisse a compattare, sostenere, incoraggiare, indirizzare, senza perderci nel nostro naturale, indotto e nutrito da noi stessi e da altri, campanilismo, sarebbe il miracolo più grande del mondo dopo Lazzaro.

Anonymous said...

ieri sera avevo cominciato a scrivere qualcosa in merito ma poi ho lasciato perdere , ormai "il fato" degli italiani dipende ben poco dalla loro volontà; questa problematica andava discussa 25 anni fa quando è esploso " il bubbone" leghista sintomo "cutaneo" di una grave malattia interna al corpo sociale del paese.
Le "reazioni autoimmunitarie" sono sempre preziosi sintomi che vanno presi sul serio SUBITO se si vuole salvare l' organismo (io ne so qualcosa) e richiedono due tipi di interventi: un "meccanico" che deve spengere l' "infiammazione" e eliminarne la causa, ma ANCHE un cambiamento " comportamentale " che prevenga l' insorgere di nuovo del problema.

Cosa "urlava"allora il leghismo ? che l' allocazione delle risorse e della gestione delle stesse era "disfunzionale", che togliere risorse alla parte produttiva del paese per permettere di vivere senza produrre a l' altra era "disfunzionale" che trasformare l' apparato pubblico in una risorsa "etnica" della parte più CULTURALMENTE arretrata del paese era "disfunzionale", che cancellare le diversità culturali del paese sotto una "cementificazione" di consumismo era "disfunzionale" ect.
Certo lo diceva in un modo "grezzo" e " a pelle" ma " il messaggio" a volerlo capire si capiva benissimo. Tanti che non lo hanno voluto capire ( e anche diversi che lo hanno capito ) lo hanno cavalcato per i propri fini . L' intera classe dirigente italiana ( il cui potere doveva andare in discussione) ha fatto finta di non capire e così anche tanti italiani che hanno voluto credere che la lega fosse IL PROBLEMA da curare con i "pannicelli caldi" dei vari Dulcamara ( tra chi ha brillato per ventanni il filibustiere di arcore)

Anche la dirigenza leghista ha avuto le sue colpe; "gestire" il "folklore" e "la rabbia della base" consentiva comunque di stare comodamente in parlamento e solo quando essa si è vista persa ha lasciato emergere dalla base una reale discussione sui reali problemi e sui reali modi per cercare di risolverli.
Quindi la mia diagnosi è molto semplice: la via della lega di oggi doveva essere quella di 25 anni fa ma allora per la strada intrapresa adesso non c'era ne guida ne seguito; oggi forse ci sono ma siamo 25 anni in ritardo.
E' un tentativo inutile ?No battersi non è mai inutile, ma una cosa è certa : questa è l' ultima volta che agli italiani è concesso di tentare di cambiare il loro futuro GIA' deciso da ALTRI .
ws

Alessandra said...

Sono contenta di vedere il Friuli Venezia Giulia, regione in cui ho vissuto qualche anno fa, finalmente libero dal PD e dalla Serracchiani, una che ai tempi dell' "andiamo a rottamare" renziano pareva dovesse spaccare il mondo, ma al momento del dunque si è dimostrata una pessima amministratrice.
5 anni che non hanno fatto bene nemmeno a lei, dato che nelle ultime apparizioni televisive l'ho vista abbacchiata e comincia pure a ricordarmi Rosy Bindi. :-)
Complimenti a Massimiliano Fedriga e gli auguro un buon lavoro, spero si riveli all'altezza delle aspettative!
Tenga anche gli occhi bene aperti perché con ben tre regioni del Nord a guida leghista (più la Liguria con Toti da un po' di tempo più vicino a Salvini che al Berlusca) a qualcuno potrebbe venire in mente di applicare il "metodo Cota".
Comunque, finalmente un nato del mio decennio in cui mi sento di riporre fiducia, ci voleva dopo aver visto all'opera gente come Di Maio, Lotti, la Boschi, la Madia, la Quartapelle e compagnia.

Nessie said...

ws, in ogni caso io ho parlato di "doppia prospettiva" che solo fatti tragici ed emergenziali possono imporre, ed è inutile piangere sul latte versato di allora. Se Bossi ha permesso al filibustiere di Arcore di acquisire quote finanziarie attraverso fideiussioni a partire dal marchio della Lega (vedi rivelazioni di Gigi Moncalvo), o è stato "pirla" (bischero, mona, ecc.) o lo ha fatto apposta in un vista di un partito unico di centrodestra che non ha senso, poiché in realtà a smenarci è stata solo la Lega prima della cura-salvini. Quella post, come vedi è in rimonta.

Io penso e spero che, al momento opportuno, Salvini si sgancera' dalla zavorra di cui sappiamo.
Ora e' importante conservarla per andare al governo e cominciare la Grande Ramazzata.

Nessie said...

Ciao Ale, sì il "metodo Cota" per via giudiziaria è sempre possibile, tenuto conto che viviamo in un paese di forte invidia sociale e i "nosferatu" (mai morti) della sinistra si riciclano nei posti-chiavi più impensati, in primis in magistratura.

Noto che FI attraverso Gasparri spinge per un governo di minoranza a guida centrodestra che cerchi di volta in volta la fiducia a guida Salvini: ERRORE!

Se Salvini accetterà si brucerà le ali quanto prima e la sua premiership andrà a farsi benedire facendo largo ai Tajani & eurocrazia affine.

Anonymous said...

Gasparri spinge ... facendo largo ai Tajani
Sia nei confronti di Fi che di M5 salvini ha un argomento " atomico" : occorre infatti una maggioranza di Cdx( tutto) + M5 per togliere la trappola del "pareggio di bilancio" dalla costituzione ,una " maggioranza" a cui ovviamente sia FI e M5 DEVONO aderire firmando un " programma di governo" rinnegando le cazzate fatte in parlamento nel 2012 ( FI ) e scritte nel programma del 2013.
Per la lega se non c' è nemmeno questo minima convergenza programmatica partecipare ad una maggioranza di governo di non ha alcun senso.
ws

Nessie said...

Sono d'accordo. Tanto vale allora ripescare la proposta del Giorgetti che vorrebbe un governo ponte centrodestra-M5s giusto per fare una leggere elettorale decente e correre a votare quanto prima.
Ma Nonno Inciucio si opporrà, vedrai...

Anonymous said...

Certamente esistono differenze culturali ed economiche con conseguenti riflessi sulla coesione, come anche le ultime elezioni hanno mostrato. E stiamo parlando di gente con la stessa bandiera da un secolo e mezzo, di comuni radici religiose, parlanti la stessa lingua e che hanno condiviso due guerre mondiali. (Questo induce certamente all'ottimismo riguardo alla rapida integrazione di popolazioni dotate di differenti religioni e culture). Ma vorrei far notare che chi pensa di distaccarsi dal meridione, si ritroverebbe a confinare con una regione con presenza di criminalità organizzata che finirebbe, visto lo scarso peso economico,nell' orbita di qualcun altro. Una specie di super kossovo con il vantaggio di essere la portaerei al centro del Mediterraneo. Sarebbe peggio che per la Russia perdere la Crimea. Più che una disintegrazione in stile unione sovietica vedrei bene la trasformazione in stile cinese con il rinnovamento della classe dirigente. E qui il ridimensionamento del PD e di FI e le sempre più marcate contraddizioni dei 5S lasciano aperta la porta per una Lega che porti avanti un progetto di rilancio economico e sostituzione dell'attuale ceto dirigente. Come hanno scritto sopra altri questa è l'ultima occasione e non sarà comunque facile visto anche il deterioramento a livello geopolitico globale.
Sergej

Jacopo Foscari said...

"Una domanda di natura geografica: da quando Trieste è diventata capoluogo del Friuli-Venezia Giulia? e chi ne sono stati i promotori?"

Fu subito dopo l'attuazione della regione a statuto speciale. A quel che mi dicono Trieste all'epoca era una zona estremamente depressa a causa della guerra ed era rimasta per quasi quindici anni isolata dall'Italia per via della disputa con la Jugoslavia. La sua promozione a capoluogo regionale aveva tra le principali ragioni quella di risollevare una città che per l'isolamento non aveva potuto godere del boom economico degli anni '50-'60 e allora la DC decise di farla capoluogo per dare un po' di sollievo, pensando che le istituzioni della regione avrebbero generato sviluppo economico. Almeno, così me la raccontano. Comunque il Friuli Venezia Giulia è un po' un ircocervo, Udine e Pordenone sono culturalmente, storicamente ed economicamente molto più vicine al Veneto e al trevigiano che non a Trieste e Gorizia, invece molto più legate all'Istria e alla Dalmazia. Tra Udine e Trieste c'è una certa rivalità dovuta al fatto che Udine è considerata il capoluogo economico della regione. Diciamo una sorta di versione in formato Bonsai della disputa tra Roma e Milano. A proposito, le regionali hanno oscurato le comunali a Udine, ma pure quelle sono importanti. Mi auguro che tra 15 giorni gli elettori di destra, che hanno premiato il candidato leghista Fontanini al primo turno, tornino a votare anche al ballottaggio e non vadano al mare come fanno di solito. No, perché, co 'sta storia che quelli di destra ai ballottaggi vanno a farsi le scampagnate invece che andare a votare son 15 anni che siamo sotto giunte rosse, sarebbe il caso di finirla.

Nessie said...

@ Sergej (Questo induce certamente all'ottimismo riguardo alla rapida integrazione di popolazioni dotate di differenti religioni e culture).

Spiacente Sergej, ma sei capitato in un blog che non condivide il tuo stesso ottimismo.
Temi che il meridione possa finire nell'orbita di qualche stato delinquenziale sul genere del Kossovo, e poi dovremmo sopportare barbe folte, sottanoni e moschee dall'Africa? No grazie.

Nessie said...

PS: abbiamo già la mafia nigeriana e i cannibali nelle Marche. Cos'altro dovremmo ancora sopportare?

Nessie said...

Jacopo, hai ragione da vendere sugli "scioperati di destra" che corrono al mare invece di andare ai ballottaggi.
Quindi il gesto di Trieste capitale, è stato ancora una volta un atto "misericordioso". Quanto alla sottoscritta, ho sempre, imperterrita, continuato a pensare che il capoluogo fosse Udine. Eh sì che da quelle parti ci sono pure stata. Tuttavia Trieste (città bellissima) l'ho sempre considerata una città culturale cerniera con la Mitteleuropa, ma mai un vero capoluogo, chissà perché...

E ci sono articoli che per certi aspetti mi fanno capire che è stato un qualcosa di male accettato:

https://www.ilgazzettino.it/la_posta_dei_lettori/8203_trieste_capitale_friuli-1126333.html

Se non erro, l'ircocervo esiste anche nei dialetti: più duro e montagnino il friulano, più dolce il lagunare.

Anonymous said...

(Questo induce certamente all'ottimismo riguardo alla rapida integrazione di popolazioni dotate di differenti religioni e culture)
Mi spiace non sia stata compresa l'ironia. Volevo dire, viste le difficoltà tra connazionali figuriamoci con questi ...
Chiedo scusa, dovevo essere più esplicito.
Sergej

Nessie said...

Ah, ecco! Ora è più chiaro! Sarebbe bastata la faccina sorridente e allora si sarebbe colta l'ironia :-). E' vero che con le difficoltà tra connazionali, la faccenda dell'immigrazione di popoli con usi, costumi e religioni diverse, è pressoché impensabile.

lister said...

@ "serenissimo" cangrande
"...i Veneti si son sempre arrangiati..."
Seee, se non fosse stato per Mussolini che ha regalato loro terre in Veneto e in pianura Pontina, starebbero ancora a sperare in "Checco Peppe".

Sì, pronunciato con l'accento romanesco di cui -noi Romani- ne andiamo fieri, egregio Jacopo Foscari!

Nessie said...

Lister, in attesa che ti rispondano i due interessati Cangrande e Jacopo ti dico la mia. Magari avere ancora la dominazione austriaca di Checco Peppe (o Cecco Beppe)! Se non altro non avremmo quella degli africani, nordafricani, nigeriani, delle mafie dell'Est, dei sudamericani (quelli che ti mozzano le braccia con l'accetta sui treni se gli chiedi il biglietto) e via elencando....
Finiamola con queste stupidate, sennò banno! Se vuoi fare il tifo per la Magica (o Magggica) vai allo stadio.

Cangrande said...

Le disgrazie, per il Veneto, sono arrivate in successione, con agenti della Massoneria (ormai non è "complottismo", ma dati storicamente accertati).
Prima con Napoleone, poi, dopo la lunga parentesi del Regno Lombardo Veneto (sotto l'Impero Austriaco), con i Savoia, agenti morti di fame degli inglesi.

Se rimpiango ANCHE gli Austriaci ??? Ma certo che sì !
Erano, appunto, un impero con diversi popoli. E col Regno Lombardo-Veneto hanno saputo/voluto sottolineare la peculiarietà di Veneti e Lombardi rispetto ad altri popoli dell'Impero. Le tasse erano giuste, colossali lavori pubblici (un esempio per tutti, le ferrovie) e una giustizia rispettata e ammirata soprattutto dai ceti bassi, che non guardava in faccia a nessuno (come durante la Repubblica Veneta).
Arrivati gli infingardi savoiardi (rima voluta), è arrivata la miseria più NERA (i primi due provvedimenti furono la tassa sul macinato e la soppressione degli ordini ecclesiastici, che fungevano da "ammortizzatori sociali": ospedali, case di riposo, orfanotrofi).

E' vero che negli ultimi anni, vigeva uno stato di polizia. Ma ricordiamoci che nel Lombardo-Veneto(e nel Ducato di Modena, di Parma e Piacenza, nel Regno delle Due Sicilie, nello Stato Pontificio) erano in atto delle vere e proprie "rivoluzioni colorate" esattamente come oggi e con gli STESSI mandanti. Con attentati dinamitardi, assassinii e tentate sobillazioni (ricordiamoci che il popolo "basso", i contadini, gli artigiani e la piccola borghesia erano TUTTI per gli "antichi regimi", chiediamoci il perché...)

Ricordiamoci quali furono gli anni delle epocali migrazioni... Il Veneto è stato scientemente DISTRUTTO, come il meridione, questo, non solo per mèro saccheggio, ma per tentare di disastrare il tessuno "nazionale" e sociale dei Veneti. Come si tenta di fare oggi, con la distruzione del tessuto familiare tramite il lavoro che non esiste o sottopagato o con l'invasione programmata dei negri.

Convengo con il commentatore, poco informato, o informato solo tramite la stampaglia e/o libri di testo scolastici di regime, che solo il Fascismo ha tentato di riunire i diversi Italiani sotto un'unica Idea (il "fascio", appunto).
Ma sappiamo benissimo che dai "soliti noti" è stato impedito in qualsiasi modo.

lister said...

Complimenti per il suo patriottismo: i Martiri delle guerre d'Indipendenza la ringraziano per la sua italianità; gli italiani tutti pregheranno affinché lei possa gioire della sua tanto agognata "secessione".
Peccato, pensavo che lei fosse Italiana...
Auguri perché possa coronare il suo sogno di godere di un Regno Austroungarico, io rimango nella mia Repubblica Italiana.
Buon proseguimento, auguri e... figli crucchi.

P.S.
Checcacchio c'entra "maggica" e "stadio" con quanto ho scritto io... boh!!!

Nessie said...

Legga sopra la risposta di Cangrande e ne faccia tesoro. Se le riesce.

Cangrande said...

Ma quali martiri ??? A parte pochissimi idealisti, erano massoni al servizio degli inglesi e dei "soliti noti". E nessuno (a parte pochissimi utili idioti in buona fede) delle classi popolari, che, ripeto, erano SEMPRE fedeli al loro re o imperatore o papa. Si informi meglio. Ormai mezzi e letture con prove e fatti incontrovertibili non mancano. Lo faccia, glielo consiglio. Poi mi dirà...

Nessie said...

Ma ci perdi sopra anche del tempo? Non ce n'è più per i minus habentes.

Anonymous said...

A proposito di Risorgimento, se vi va, ascoltate questa conferenza che avevo già segnalato:
https://www.youtube.com/watch?v=I5YnZLL1xwA&t=2740s
In effetti come ha già fatto notare Nessie, il nostro Risorgimento sembra avere tutte le caratteristiche di una usuale "spontanea rivoluzione colorata" perfettamente pianificata.
Infine nei ragionamenti sulla attuale politica non dimentichiamo mai che purtroppo la nostra più che essere una vera democrazia con stato di diritto ha molte più similitudini con un regime dove Qualcuno, rigorosamente fuori dal Parlamento, dalle urne e magari anche dai confini nazionali, sottobanco e dietro alle quinte può rovesciare il banco quando e come vuole.
Scarth

Nessie said...

Grazie Scarth, video interessante. Quel qualcuno è al di fuori del parlamento, ma pure dai confini nazionali.

Frattanto la Mummia Sicula pare scarti l'ipotesi di un incarico di Salvini Premier, perché troppo filo-Putin:


http://www.ilgiornale.it/news/politica/grande-veto-mattarella-ecco-perch-non-vuole-salvini-1521532.html

è un articolo non firmato (o meglio firmato con nick) ergo dev'essere vero.

Anonymous said...

per uscire dalla crisi bisognerebbe fare 3 cose
1. Lasciare l’euro e ripristinare la sovranità monetaria
2. Invitare i liberatori a liberarsi delle basi NATO impiantate in Italia
3. Convincere la popolazione filo sinistra che non si può stare in un paese appoggiando le politiche di chi vuole distruggerlo
Le prime 2 azioni sono fuori della portata dei nostri leader politici che, essendo realisti e coi piedi ben piantati per terra, sanno bene che si brucerebbero, rischiando anche la pelle. La terza richiede la volontà di una lotta a viso aperto e la messa in campo di tecniche analoghe a quelle esibite dalle masse antifasciste in perenne stato di allerta contro populismi, xeno e omofobie, mentre pretendono l’acquisizione sempre di nuovi necrofori diritti.
@Scarth: Elena Bianchini Braglia è un punto di riferimento importante perché è documentata e non si fa intimidire da nessuno (ricordo la sua replica ad uno che era stupefatto per le mie critiche al Manzoni politico: “difendere Manzoni? No, non mi è proprio possibile”)
E qui si innesta la mia totale concordanza con Cangrande su due punti
1. L’idiosincrasia veneta (ed anche napoletana) verso i rivoluzionari e le armate piemontesi nasce dal senso di indipendenza proprio di nazioni prospere, che non anelavano affatto ad essere liberate. Indipendenza che manca oltre ai savoiardi, anche alla classe alta lombarda, visto che i suoi esponenti erano tutti filo-risorgimentali. La dinastia Beccaria-Manzoni-D’Azeglio, ad esempio.
Manzoni usò il romanzo storico, inventato dal gran massone Scott, per demonizzare gli spagnoli (figura degli austriaci) e la religione cattolica.
2. Si incontra sempre qualcuno che per difendere il Risorgimento passa a insultare come austriacanti o borbonici quelli che ne denunciano l’origine e la direzione extra-italiana, e che poi delirano di una massoneria buona (quella inglese, ça va san dire) e di una massoneria italiana che invece avrebbe avuto un ruolo solo marginale rispetto alle ambizioni dei Savoia e all’eroismo dei patrioti. Fino a sostenere che ormai è un club di generali a riposo (Montanelli) o un circolo da cui si è subito staccato visto che in loggia “si giocava agli indiani” (Carlo De Benedetti).
Oreste

Nessie said...

Oreste: "Invitare i liberatori a liberarsi delle basi NATO impiantate in Italia", ovvero scatenare una rivolta a 360 gradi che implichi anche altri popoli sovranisti d'Europa. Questa è gentaglia che ci scatenerebbe addosso bombe (l'ha fatto con la Serbia con gli aerei che partivano dalle basi di Aviano). O magari anche l'ISIS.

Jacopo Foscari said...

La Mummia Sicula non vuole Salvini premier e nemmeno vuole tornare alle urne perché sa che se si tornasse al voto allora la destra potrebbe prendere la maggioranza assoluta con i 5 Stronzi in caduta libera e i Piddioti in coma. Per cui Mattarella si tramuta nella fantozziana contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare e ri-ri-ri-prova con nuove inutili consultazioni. Aridateme i governi balneari di Fanfani e Leone

Nessie said...

Se è per questo le elezioni non le vuole nemmeno l'altra Mummia, quella di Arcore (un altro che rimarrebbe polverizzato) e in queste ore ne sta sicuramente pensando qualcuna delle sue insieme a Gianni "Goldman" Letta. Intanto Moscovici (nomen/omen) sta tirando la volata indiretta a Tajani dicendo che in Italia siamo in stallo, non cresciamo e bla, bla, bla.

Anonymous said...

Se la lega lanciasse un piano di
lavori pubblici per ammodernare
l'italia, in cui impiegare tutti i disoccupati (Italiani) dal manovale al tecnico con più
lauree, state certi che al sud
farebbero un monumento al signor
Salvini.
In meridione la disperazione è
tanta, e i giovani non sono svegli come quelli del nord che vivono una realtà cruda e cosmopolita.
I 5Soros hanno operato come fece Achille Lauro.

http://successivamente.com/index.php/item/160-le-scarpe-di-achille-lauro

È ciò li qualifica per quello che sono.

John D.D.G.

Anonymous said...

Ho premesso che non esitono le condizioni per i punti uno e due (occorrerebbero politici di ben altra tempra).
È da tenere però presente che esiste il rischio di renderci complici di altri bombardamenti e guerre di liberazione imperialiste degli esportatori della democrazia. E come nei casi di Serbia, Libia, Siria renderci alleati di chi opera contro il nostro interesse e a favore di civiltà ostili alla nostra.
il conto è salato almeno in ugual misura.
Oreste

Nessie said...

Certamente Oreste. E non abbiamo ancora finito di pagarlo...Ora salta fuori pure l'opzione Iran, ma quand'è che ci si mette in testa che gli interessi dell'Italia non sono né quelli americani né israeliani?

Nessie said...

John, c'è una piccola sottile differenza: che i pacchi alimentari di Lauro, per quanto demagogici, almeno arrivavano a destinazione.
Quello del Mov.5 soros, è destinato a rimanere lettera morta. Del resto hanno già cambiato idea praticamente su tutto: sull'Euro, sull'immigrazione, sul reddito di cittadinanza che rischiano di prenderlo gli extra perché considerati "i più poveri" tra i poveri, sulle alleanze (gli vanno bene pure i Piddioti e sono contenta che pure il Putto fiorentino abbia detto Niet).

Jacopo Foscari said...

"in Italia siamo in stallo, non cresciamo e bla, bla, bla"

Certo che siamo in stallo, con tutte le tasse e i tagli voluti dai commiSSari europidi come Moscovici

Nessie said...

E' la loro strategia: producono strozzinaggio eppoi si lamentano se non paghi interessi usurari.

Anonymous said...

E intanto Grillo studia sul come
risolvere i problemi del paese:

https://youtu.be/uAyhmBGf6L4


Mario da Bergamo

Nessie said...

Sì, le solite pagliacciate grillesche. Ora ha visto l'aria che tira e il FLOP di Di Maio e ha ripescato la possibilità di un referendum anti-euro. Questi sono solo dei buffoni voltagabbana trasformisti, senza una vera bussola per navigare.

Anonymous said...

Moscovici, ma che panzane dici? (Il Vate)

Moscovici altro burocrate europeo
monita come ns.ex demerito cicisbeo
Non si capisce questa UE succursale
dei tedeschi e ogni multinazionale
che ad ogni nostra tornata elettorale
pontifica ed indirizza in modo tale
che il popolo può anche non votare
tanto son loro lobby a comandare!
Moscovici è il classico esempio
del perpetrarsi di questo scempio
che a suo tempo col "Fate presto"
ci portaron l'economia al dissesto
con lor studiati giochini finanziari
che rivelaron lor natura di ladri e bari!
Bisogna smontare tale istituzione
perché la sua gran infame funzione
è quella di impoverire le persone
mentre lor élite la fa da padrone
non applicando la giusta democrazia
ma imponendo lor leggi a chicchessia
anche se non eletti e votati da nessuno
si credono d'esser dei veri numeri uno!
Ue,Fmi,Bce ed lor associati gran usurai
che portano solo immani disastri e guai
giustificando ciò col rispetto dei trattati
dai popoli sovrani mai firmati ed approvati!

Anonymous said...

Mattarella...governo tecnico in sella? (Il Vate)

Già si sapeva che uomo come questo
non vuol proprio cambio di contesto!
La mummia sicula da tempo alla Ue prona
vuol massoneria lobby e finanza padrona.

Lui anche se uscito dal museo delle cere
sa ben che vuol dire comando e potere!
Ha imparato molto dal demerito infame
che corrisponde al nome Napo...letame
che impose succursali, governi mai eletti
per servir usurai Ue suoi padroni prediletti!

Fmi,Bce,Banche ed Europea Commissione
ora la faranno come sempre da padrone
promuovendo di clandestini l'invasione,
impoverendo migliaia e migliaia di persone
portando il Belpaese con le pezze al culo
nonostante lavori e sgobbi come un mulo!

Nessie said...

Grazie per il doppio sonetto Vate. :-)