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09 February 2018

Perché è importante ricordare le Foibe




I ricordi e le memorie sono un dovere civile che dovrebbe far parte della memoria collettiva di un popolo allo scopo di unirlo e unificarlo.  Purtroppo viviamo in un'epoca di "memorie imposte"e di opinioni sempre più in manette.  E tra le tante giornate della memoria, quella delle Foibe, la cui terribile verità è relativamente recente, rischia di passare  quasi inosservata, nel migliore dei casi. Nel peggiore, invece, succede quanto è appena accaduto ieri  a Pavia



Eravamo in attesa - si legge in una nota dell'Associazione Culturale Recordari - di spostarci verso Piazza Italia per ricordare i Martiri delle Foibe, quando siamo stati assaltati da un gruppo di antifascisti". Da una strada laterale una cinquantina di persone ha tentato l'aggressione ai partecipanti della commemorazione. Le forze dell'Ordine presenti sul luogo si sono mosse per arginare l'attacco, respingendo i partecipanti della manifestazione fuorilegge.

"È inammissibile che durante una commemorazione - scrivono dall'Associazione - che si è sempre svolta senza causare incidenti, venga messa a rischio l'incolumità dei tanti cittadini, tra cui bambini ed anziani, che intendevano prendere parte all'iniziativa". Il gruppo dei manifestanti infatti si è scagliato anche contro la polizia al grido di "pezzi di merda", "figli di troia venite qua". Ma anche "via i fascisti e la polizia". Come se le intenzioni violente - arginante solo dalla polizia - non bastassero, i manifestanti, una volta allontanati dei partecipanti alla commemorazione hanno intonato: "Me l'hanno insegnato, uccidere un fascista non è reato". E ancora: "Fascisti via, tornatevene nelle Foibe".


Oggi questi nostri poveri morti, vengono assassinati due volte. 

Nel febbraio del 1947 l'Italia ratifica il trattato di pace che pone fine alla Seconda guerra mondiale: l'Istria e la Dalmazia vengono cedute alla Jugoslavia. Trecentocinquantamila persone si trasformano in esuli. Scappano dal terrore, non hanno nulla, sono bocche da sfamare che non trovano in Italia una grande accoglienza. La sinistra italiana (o meglio i comunisti del PCI) li ignora: non suscita solidarietà chi sta fuggendo dalla Jugoslavia, da un paese comunista alleato dell'URSS, in cui si è realizzato il sogno (o meglio, l'incubo) del socialismo reale. La vicinanza ideologica con Tito è, del resto, la ragione per cui il PCI non affrontò mai il dramma, appena concluso, degli infoibati. 

E così, mentre abbiamo 100, 1000, milioni di  giornate del 25 aprile che ci vengono  imposte quasi ogni giorno (e non solo ad aprile) e  in ogni occasione (sabato a Macerata si ululerà al solito "antifascismo" con la scusa di "disubbidire" a un sindaco che in realtà voleva solo mettere la sordina ai cittadini inorriditi dal delitto di Pamela Mastropietro), viceversa il ricordo dei nostri cari Fratelli scaraventati ancora vivi nelle grotte carsiche, rei dei essere solo degli Italiani,  passerà in secondo piano.  A Macerata domani non si troverà nulla di meglio che organizzare l'ennesima campagna antifascista magari per proclamare le bestie selvagge “innocenti a prescindere”. Mentre chi vorrà ricordare la tragedia delle Foibe, verrà ignorato, dileggiato o come nel caso di Pavia, addirittura preso d'assalto.  Come li chiamiamo questi "raid"?



Ecco perché invece,  occorre rinnovare il ricordo delle Foibe, rinnovando  con esso , la Speranza che da questo regime comunista "mai morto", ma solo trasformato in un orrendo Mutante globalizzato, si esca quanto prima.  Noi non vogliamo ministri comunisti che accorrono ai capezzali degli spacciatori nigeriani, ignorando le vittime dei treni dei pendolari, ignorando le vittime dei Kabobo, glissando sull'atroce tragedia di una fanciulla sventurate tagliata a pezzetti. Noi non vogliamo ministri comunisti che creano una nuova STASI informatica di Polizia  con la scusa delle "fake news". Noi non vogliamo sguaiati premier nemmeno eletti  che si vantano di "salvare vite" lontane, quando in realtà mettono in precarietà  e pericolo  le nostre vicine, con politiche migratorie dissennate e scriteriate, nel nome di una nuova Internazionale pseudoumanitaria. 
Il 4 marzo è ora di cambiare e di mandarli a casa, ma non culliamoci sugli allori. C'è molto, troppo, da cambiare e il voto non basterà. Però potrebbe essere un inizio incoraggiante.

Segnalo alla lettura questo magistrale articolo di Marcello Veneziani, dal titolo "Le foibe, il ricordo, l'oblio": 

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/le-foibe-ricordo-loblio/

Come volevasi dimostrare, Macerata  10 febbraio con manifesto inneggiante gli assassini del regime comunista.



45 comments:

Massimo said...

Ho scritto quasi le stesse parole. Per onorare al meglio i nostri Fratelli assassinati dai comunisti in quel modo barbaro, il 4 marzo possiamo e dobbiamo battere gli eredi di coloro che chiusero gli occhi davanti alle atrocità dei cloro compagni, fischiando e aggredendo gli esuli in cerca di un posto in cui vivere dopo essere stati cacciati dalla pulizia etnica. Quelli che oggi si riempiono la bocca di "accoglienza" per degli stranieri, sono gli eredi diretti di coloro che volevano negare accoglienza ai nostri Connazionali Giuliano, Dalmati e Istriani.

Nessie said...

Più che giusto.

Anonymous said...

Hanno avuto oltre settant'anni di tempo per ristabilire una memoria nazionale più o meno condivisa. Non l'hanno voluto fare. Oggi che proprio la parte più violenta di quella che fu la Resistenza è al governo, dopo aver cambiato nome ben tre volte, riprende la "lotta antifascista" come fossimo ancora nel '43; ma lo fa con mezzi che più che timore suscitano pietà per come è ridotta. Ciò che accade oggi serve a chiarire ciò che è accaduto ieri, e a dimostrare che il ruolo di questa fazione non ha niente a che vedere con l'Italia; qualunque sia l'istanza internazionale: da quella socialista a quella neo-liberista, la cavalca in spregio della Nazione, e non teme nemmeno di alienarsi una gran parte del suo elettorato. Il Tradimento è nel suo DNA, ed oggi lo vede bene anche chi si è illuso che fosse diversa da quello che è.

IL SAURO

Anonymous said...

Le stesse teste che per decenni hanno manipolato, silenziato o addirittura giustificato questa e altre infamie sono in capo all'attuale regime. La loro "libertà" prevede la mostrificazione e l'eliminazione di qualsiasi opposizione. Quindi si capisce benissimo perchè chi aggredisce chi commemora le vittime delle foibe è di fatto autorizzato a farlo. Così come è autorizzato ad aggredire impunemente gli oppositori del regime impedendone l'espressione. Tutte le vittime innocenti e tutti i carnefici, colpevoli di nefandezze dovrebbero avere lo stesso trattamento e giudizio mentre questi distinguono su basi ideologiche calpestando se possibile ulteriormente la dignità delle povere vittime innocenti.
Poi fatto tutto questo pretendono dagli altri attestazioni di purezza "democratica".
Uno di questo soggetti qualche anno fa messo alle strette su certe malefatte dei suoi referenti sentenziò che la sinistra è antropologicamente (proprio così!) superiore alla destra. Sono soggetti ed è un regime che fabbrica odio e ha bisogno di odio inestinguibile verso tutto ciò che è diverso da se per alimentarsi e reggersi.
Detto questo oggi ho comprato il libro sulle foibe allegato al Giornale e qualche giorno fa un bel libro a fumetti intitolato "Foiba Rossa" sulla triste vicenda della povera Norma Cossetto sempre col Giornale. Mentre su Radio Padania (dal minuto 53 circa) c'è stato questo ricordo: https://www.youtube.com/watch?v=18Q5odaL4PY&t=6758s
Scarth

Alessandra said...

Nessie, hai fatto benissimo a dedicare questo post all'atrocità delle foibe.
Dire che non le si ricorda mai abbastanza è un eufemismo.
Io ho finito le superiori quindici anni fa, quando la vicenda era già nota dal 1991, ma avevo prof di sinistra che ne hanno parlato un minimo che non si può neppure definire indispensabile.
E vedendo la situazione attuale, non credo che da allora sia cambiato granché.
Il prossimo 4 marzo anch'io, nel mio piccolo, darò il mio contributo per provare a dare una bella lezione a questi "antifa" (come amano definirsi, dal nome del collettivo transpartitico e internazionale Antifaschistische Aktion): anche il loro è negazionismo.
In ricordo delle foibe, ecco il link a questo bell'articolo di Marcello Veneziani.

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/le-foibe-ricordo-loblio/

Nessie said...

Prima giornata di bel tempo dopo 10 gg di maltempo da delirio. Perciò - tié - beccatevi l'attesa in moderazione :-).

Sauro, come ha scritto Massimo, quelli che ieri negavano l'accoglienza ai nostri poveri martoriati connazionali del regime titoista (per davvero PROFUGHI), sono GLI STESSI che oggi vorrebbero spalancare le frontiere a oves et boves. E lo fanno pure a dispetto del loro stesso elettorato, che ovviamente devono "rieducare" alla sopportazione più bovina e ovina ad accettare le loro politiche devastanti.

Nessie said...

Scarth, non ricordo dove, ma ho letto da qualche parte che la lotta per il riconoscimento per la tragedia delle FOIBE è parte della lotta per la nostra identità territoriale. Sono pienamente d'accordo. Quei poveretti volevano null'altro che sentirsi Italiani.

Solo Mattarella può venirsene fuori a travisare il significato di questa ricorrenza parlando di nefasti nazionalismi.
E del regime comunista di Tito cosa dice la Mummia sicula? Quanti crimini nel nome dell'internazionalismo proletario!

Nessie said...

Grazie Ale, quando c'è stata il centrodestra al governo per un po' questa ricorrenza è stata liberata dall'omertà e dalla cortina del silenzio. Ma ora sembra abbiano ripreso gli attacchi insensati della "volante rossa".
L'articolo di Veneziani è una vera chicca che quoto al 100%. Abbiamo un mese di Shoah, 365 di 25 aprile e queste terribili verità basate sul "triplice odio", non possono disporre nemmeno di qualche ora.

"Le foibe e l’esodo furono il frutto di un triplice odio: odio etnico, verso gli italiani; odio ideologico dei comunisti verso i fascisti o presunti tali; odio di classe verso i borghesi giuliani. Per questo furono una concentrazione speciale di orrore e crudeltà"

Come dargli torto?

E ancora:

Ancora oggi è proibito dire che gli infoibatori erano comunisti e che anche il Pci italiano aveva contribuito a sostenere l’operazione foibe. Nei documenti il Pci sosteneva che non si dovesse rinunciare a quella che veniva definita “la tattica delle foibe” (ovvero lo sterminio).

Un articolo da far leggere nelle scuole superiori.

Nessie said...

PS: Ale, ho aggiunto al testo del post il link di Veneziani per una lettura di approfondimento sul tema. Nel commento precedente ho dimenticato di aggiungere "giorni" ai 365 dedicati all'antifascismo.

Un'ultima cosa. Questi "antifa" che sbucano fuori dal nulla anche in Usa e nei paesi che non hanno nemmeno conosciuto il fascismo, sono una creazione di Soros: tenere per le palle tutti i popoli e tutte le nazioni è diventata la loro ignobile specialità. Bisogna rifiutare categoricamente la politica quando si trasforma in Morale suprema e suprematista.

Anonymous said...

Tanto per non farsi mancare nulla tra i "sinceri democratici" che oggi hanno sfilato a Macerata per l'antifascismo non è mancata una invocazione al ritorno alle foibe per gli oppositori.
E come si voleva dimostrare il Regime, con stampa di regime al seguito, acconsente.
Scarth

Nessie said...

Che gran pezzi di m...a! Scusa, ma non ho altri termini per definirli. Solo dei delinquenti farabutti, sbirraglia al soldo dei sorosiani può dire queste cose. Hai notato che più ci allontaniamo dalla II Guerra Mondiale (sono passati 70 anni) , più gli atteggiamenti di questi crotali vorrebbe inchiodarci a quegli scenari di cui per generazione non siamo nemmeno responsabili?
Non hanno nulla, se non si attaccano a questo e lo sanno. Non hanno fatto niente di buono nei loro governi di emme per essere ricordati, e lo sanno.
L'unica stronzata a loro disposizione è la vuota, compulsiva e ripetitiva ideologia del'48.

Anonymous said...

E' una strategia precisa Nessie, iniziata qualche mese fa all'improvviso. Quello che è più evidente è che avviene sotto chiara copertura e protezione mediatica e istituzionale. Ingrediente principale: il doppiopesismo in dosi letali.
Scarth

Alessandra said...

Ce la menano tanto che i giorni sembrano davvero mesi, se li stai a sentire!
Ho visto! È davvero un articolo che merita di essere letto: è illuminante per chi vuole sapere di più su questa tragedia e su cosa ha significato e significa ancora oggi.
Già, gli antifa sono i soliti movimenti nati in modo spontaneo per contrastare "l'estrema destra" che opprime e disprezza i diritti umani. E poi si scopre che dietro c'è lui, sempre lui.
Il vicario di Satana in terra!

Ritengono che nella lotta contro il fascismo ed il capitalismo una certa quantità di violenza sia inevitabile.
Violenza fisica ma anche psicologica.
Il vero regime totalitario è il loro.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Antifa

Nessie said...

@@ Scarth, Alessandra, certamente che è una strategia congegnata al tavolino che ha a che fare coi soliti mondialisti che fanno capo a Soros, i quali hanno creato l'apposito acronimo come riportato da wiki.

Occhio che in questo momento sarebbero lieti (visti i sondaggi a loro sfavore) di far saltare tutto il banco elettorale: trascinare nelle provocazioni Salvini e Meloni far cedere loro i nervi buttando tutto in caciara in modo da vanificare un voto legale. A quel punto il PD che strizza l'occhio a questo letamaio cosiddetto "antagonista", si può presentare per una riconferma (senza elezioni) come il "partito dell'Ordine" e della "pace sociale".
Vi assicuro che non è dietrologia la mia. Perciò, nervi saldi e antenne sguinzagliate.
A Bruxelles ci stanno pensando e i vari Moskovici non lo nascondono nemmeno.



Nessie said...

Ale, in Francia c'è la Ligue Internationale Contre le Racisme et l'Antisémitisme ( LICRA ) che è diventato il nuovo temibile Torquemada che lancia scomuniche su tutto ciò che politicamente scorretto e non allineato. In pratica a causa della Licra non c'è più governo né opposizione, Né destra né sinistra, ma la si gioca con fascismo/antifascismo, razzismo/atntirazzismo. Razzismo = antisemitismo, Nazionalismo = fascismo e tante altre scomuniche. E' un libro molto importante che sto leggendo. Quando l'ho finito ne darò conto al blog. In copertina c'è una vignetta che è già uno spasso. Ingrandiscila e vedrai....


http://www.chire.fr/A-137416-la-france-licratisee.aspx

Nausicaa said...

Tra una marcia "antifascista" o "antifa" o antifuck o come vogliamo chiamarla, i due nigeriani sospettati di essere stati i vivisezionisti che avrebbero dovuto passare la frontiera NON sono stati fermati. Se avessero trovato Fiore di FN con in tasca Main Kampf, sarebbe già in galera:

https://www.maurizioblondet.it/macerata-marcia-antifascista/




Nessie said...

Per questo fanno le marcette in FA, anzi in ANTIFA : per lasciare a piede libero i "vivisezionisti nigeriani". Liberi di praticare i loro riti mafiosi-nigeriani.

Anonymous said...

Un giorno bisognerà davvero fare un bel respiro e avere, a livello sociale e nazionale, il coraggio di riprendere il confronto su ciò che è stato nel nostro passato più o meno recente.
Esattamente dal 7 settembre 1943 al 18 giugno 1946.
Servirà una ben diversa classe dirigente, tuttavia è inevitabile se vogliamo che questo paese possa risvegliare una coscienza condivisa.

Parti che sono artatamente e volutamente omesse, tagliate e censurate da ogni programma storico scolastico primario ed avanzato.
Pensa che sul sussidiario dove studiai io, alle medie, 14 anni fa, il famoso referendum fu citato in una singola e mesta riga a pie di pagina, in questo modo:
"alla fine della guerra, come diretta conseguenza della stessa e della condizione di tensione sociale e politica sviluppatasi nel paese, attraverso un referendum l'allora Regno d'Italia diventò una Repubblica parlamentare nel 1946."

Banalissimo, in verità.
Roba che appunto, un ragazzo curioso come avevo la pessima abitudine di essere, iniziò a porsi domande sui pezzi mancanti, tra cui ovviamente le foibe, anche quelle palesemente censurate (ma senza i racconti dei nonni e dei genitori, dura venirlo a sapere a quell'età) e minimizzate addirittura a livello di vendette personali.
Quindi tu immagina con che genere di informazioni ed istruzione sia venuta su la mia generazione...

Ovviamente, nella mia sciocca innocenza, pensai che fare ricerche e scrivere di ciò che il sussidiario aveva a mio parere "dimenticato per sintesi" nel tema richiestoci mi facesse fare una bella figura, mi provocò invece un 4 e una convocazione dei miei genitori, dopodichè mi iscrissero, insieme a mio fratello, in una scuola diversa.
Solo poi capì e fui in grado di correlare gli eventi e la decisione dei miei di fronte all'ossessione ideologica della prof di lettere, che già mi detestava per il lavoro di papà, avrebbe danneggiato la mia istruzione e quella di mio fratello.

A tal proposito, la mia vicinanza per i tutori dell'ordine mi impone di diffondere questo video:
http://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2018/02/10/anti-casapound-piacenza-scontri-polizia_05bd8114-4710-4c58-a99c-8c83720485a8.html

Questa gente, dotata di una innata vigliaccheria tipica degli stradiotti a pagamento per conto terzi, si accanisce in tanti contro uno su un singolo carabiniere (inspiegabilmente abbandonato dalla sua squadra, va detto) alla manifestazione che questi delinquenti hanno tenuto a piacenza.
L'angoscia si attenua solo quando lo si vede rialzarsi con le sue gambe e ripiegare verso i suoi colleghi.

Nella speranza che in futuro questi coraggiosi antifa possano provare cosa si prova a stare dall'altra parte.


-Fireflag-

Aldo said...

Dato che escludo recisamente il "buon cuore" dalle caratteristiche di chi ha un ruolo dirigenziale, è quanto meno palese che questa corrispondenza d'amorosi sensi tra i forestieri iniettati e i somministratori delle mortifere ipodermiche ha delle finalità non trasparenti. In altre parole, lasciando perdere le metafore colorite, se i forestieri hanno l'appoggio delle dirigenze è perché queste stanno mettendo in atto un piano ben preciso del quale non ci è dato conoscere alcunché. Cosa, del resto, che non manchi tu stessa di sottolineare ogni tre per due.

Avvicinandomi a livelli paranoici, mi chiedo se possa esserci un legame di tipo paramilitare, col quale l'accattonaggio non ha nulla a che fare, tra la presenza di tutti questi giovanotti "questuanti" dall'età, prestanza, sesso e provenienza un po' troppo uniforme davanti a ogni ambiente dove si svolga la vita sociale e un piano di presidio/controllo del territorio che non può essere spontaneo, viste le proporzioni raggiunte. La paranoia cresce considerando che da qualche tempo le nostre dirigenze si sono attivate per distribuire quei presidi anche in aree "remote" abitate principalmente da poche manciate di anziani. Ai miei occhi suona un po' troppo come una tecnica di occupazione militare occulta.

Lo dico apertamente, anche se in forma interrogativa: saranno mica militari?
E se l'obiezione è "ma i militari non farebbero certe nefandezze" (rif. lo sbudellamento di Macerata), be', ricredetevi, perché anche alcuni dei "nostri" (pur indossando l'uniforme alla luce del sole) non si sono fatti mancare niente.

Paranoia. A questo ci portano i nostri "rappresentanti". Intenzionalmente?

Nessie said...

Molte cose interessanti Fireflag. Ma la teconologia, l'informatica e l'internet non basteranno ad aggiungere, completare e riscrivere quei libri della nostra storia di cui lamenti la pochezza. Purtroppo anche questo è un problema creato ad arte per "omettere" ed "espungere", magari in versione PDF.
Che lo si voglia o no, il mondo di Guterberg è stato soppiantato dall'universo senza memoria del web.

In ogni caso, anch'io ho visto la scena del carabiniere a terra manganellato. Esistono le telecamere, i sistemi di videosorveglianza e se qualla magistratura di cui lamentiamo ogni giorno la palese ingiustizia, volesse, potrebbe procedere agli arresti anche subito agli arresti. Ma se lasciano in libertà gli squartatori, figuriamoci la teppaglia rossa dei vari Leonkacavallo.

Nessie said...

Aldo, rispondo alla prima parte dei tuoi dubbi. O alla latina Dubia .

Ho consumato la tastiera per parlare del piano Kalergi e quindi il meticciamento della società perseguita e indotta. Poi ho riconsumato la tastiera per abilitare il link sui piani di rimedio all'invecchiamento della popolaziome a cura dell'ONU:

http://www.un.org/esa/population/publications/migration/migration.htm

e se vuoi la traduzione ecco anche qui:

http://www.byoblu.com/post/2015/09/07/il-documento-dellonu-che-teorizza-la-migrazione-sostitutiva-dei-popoli-in-italia-anche-150-milioni-entro-il-2050.aspx

...e tu sei qui ancora a parlare di "dubbi" e di "paranoie"??? Ma qui siamo alla CERTEZZA!

Nessie said...

Quanto alla tua ipotesi di presidi militari "colorati", in questo caso , posso smentirti. Giovanotti robusti, ben nutriti e pagati giornalmente dell'agenzia dei rifugiati dell'ONU (UNCHR), non hanno affatto bisogno di essere del personale "paramilitare". Basta che tu li tenga a non far nulla, a ciondolare e a piazzarli in qualche villaggio dove ci sono pochi anziani sgangherati, bisognosi di cure e male in arnese, che il resto si fa da sé.

Non so se hai sentito che di tanto in tanto scoppiano le rivolte nei centri d'accoglienza perché le risorse vogliono più WI-FI. . A proposito, l'Onu, ha messo l'wi-fi nella lista dei diritti umani.

Giusto l'altro giorno hanno sfasciato uno di quegli alberghi d'accoglienza perché non si vedeva Sky tv. Non occorre aggiungere altro.

Jacopo Foscari said...

Qui un esempio dell'accoglienza comunista verso i compatrioti scacciati da Tito

http://www.riscattonazionale.net/wp-content/uploads/2018/02/lunit%C3%A0.jpg

Nessie said...

Ottimo, grazie Jacopo. Vale la pena di riportare testualmente il testo per tutti quelli che... il comunismo non esiste più .

L'UNITA' 30 novembre 1946

NON RIUSCIREMO MAI A CONSIDERARE AVENTI DIRITTO AD ASILO COLORO CHE SI SONO RIVERSATI NELLE NOSTRE GRANDI CITTA', NON SOTTO LA SPINTA DEL NEMICO INCALZANTE MA IMPAURITI DALL'ALITO DI LIBERTA'CHE PRECEDEVA O COINCIDEVA CON L'AVANZATA DEGLI ESERCITI LIBERATORI.
NON MERITANO DAVVERO LA NOSTRA SOLIDARIETA' NE' HANNO DIRITTO A RUBARCI PANE E SPAZIO GIA' COSì SCARSI


Il nuovo "comunismo" della sinistra mondialista è quello che oggi ripredica di "infoibare" la Verità con Mattarella che getta tutta la colpa ai "nazionalismi".

Nessie said...

... accoglienti e accoglioni con gli stranieri di Asia, Africa e America Latina, ma caini, maramaldeschi e brutalil con i loro connazionali: Voilà...!

Aldo said...

L'Unità, 1946: "PANE E SPAZIO GIA' COSì SCARSI"

Popolazione in Italia nel 1946: 45.540.000 (registrati ufficialmente)
Popolazione in Italia nel 2017: 60.589.445 (registrati ufficialmente)

Domanda per i cervelloni dell'accoglienza senza se e senza ma, gli eredi dell'Unità di allora (in qualche caso proprio le stesse persone) e non solo loro (devo di nuovo ricordare gli oltre due milioni di "sanati" dal centro-destra nel primo decennio del XXI secolo?): come stiamo oggi a pane e spazio? Per il pane sono ammessi (opinabili) cambiamenti della situazione dovuti al mutare degli scenari economici (finché durano), ma... lo spazio? E' cresciuto, nel frattempo?

Qui ci starebbe bene qualche insulto bello colorito e doverosamente astioso. Attingi liberamente al tuo repertorio.

Nessie said...

Lo spazio è, come ben sai, diminuito grazie all'antropizzazione selvaggia. Però, non ti sento dire nulla sul topic in oggetto, scomoda verità per molto tempo soggetta a "negazionismo" e "censura" da parte di numerosi libri di testo, in adozione nelle scuole. Tra i quali, anche quelli su cui ho studiato io, obbligata a leggere solo su testi marxisti (Saitta, Spini, Spriano, Villari ecc.).

A quanto pare c'è un ,"negazionismo consentito" , e un "negazionismo vietato" . In ambedue i casi, quelli che fanno comodo a lorsignori "consentire" così come "vietare".

Nessie said...

Senza contare che quei 350.000 esuli rifiutati dai comunisti, dell'allora PCI, oltre ad essere pochi, erano effettivamente italiani di lingua italiana, e non provenienti da altri continenti.

Aldo said...

Non dico nulla perché non ho niente (di rilevante) da dire che non sia già stato detto. Inoltre non sono abbastanza "forte" in storia per poter esprimere valutazioni documentate.

Rimanendo sul generico, posso affermare senza tema di smentita che rimaneggiare la storia a beneficio di chi ha il potere per scriverla è una pratica antica assai, e prescinde dal colore della casacca di chi lo fa. E', ovviamente, sempre una schifezza. Penso che anche al mio (basso) livello non farei poi così tanta fatica a individuare almeno una decina di omissioni e/o mistificazioni di parte in qualsiasi libro di storia mi si mettesse tra le mani. Oggi, ovviamente, le omissioni e/o mistificazioni pendono da una parte ben precisa.

Ecco, posso osservare questo: trovo preoccupante la tendenza sempre più forte a intervenire per legge (con tanto di sanzioni anche pesanti) su quel che si può/deve o non si può/deve dire.

Giano said...

"“Questi relitti repubblichini, che ingorgano la vita delle città e le offendono con la loro presenza e con l’ostentata opulenza, che non vogliono tornare ai paesi d’origine perché temono d’incontrarsi con le loro vittime, siano affidati alla Polizia che ha il compito di difenderci dai criminali. Nel novero di questi indesiderabili, debbono essere collocati coloro che sfuggono al giusto castigo della giustizia popolare jugoslava e che si presentano qui da noi, in veste di vittime, essi che furono carnefici. Non possiamo coprire col manto della solidarietà coloro che hanno vessato e torturato, coloro che con l’assassinio hanno scavato un solco profondo fra due popoli. Aiutare e proteggere costoro non significa essere solidali, bensì farci complici.” (Palmiro Togliatti; Lettera sui confini orientali)

http://digilander.libero.it/lacorsainfinita/guerra2/schede/letteratogliatti.htm

Nessie said...

Grazie Giano, è un eccellente contributo, il tuo.

Anonymous said...

Andare a votare e' inutile.
Ormai coloro che stanno portando la nazione allo
sfascio sono nei gangli vitali del sistema.
Il ministero dell'interno, li' dove arrivano
tutti i risultati delle sezioni elettorali, e'
in mano a "LORO", quindi possono manipolare le
cifre come meglio gli aggrada e nessun politico
con il sale in zucca ha voglia di morire.
Non scrivo stupidaggini, basta andare indietro
nella storia e ricordarsi che alle elezioni del
1948 aveva vinto la monarchia ma gli "alleati",
hanno deciso di forza chi poteva e doveva andare
al potere.
Quindi e' da chiedersi se mai le elezioni in
italia hanno avuto un valore, se a decidere
erano i pochi chiusi nelle stanze del viminale.



Giano said...

Grazie a te, Nessie. Se avete tempo date uno sguardo anche a questo post, in merito alle amnesie della sinistra "Foibe? Non so...".

http://torredibabele.blog.tiscali.it/2018/02/10/foibe-non-so/

Nessie said...

Aldo, come professore (anche se di altra materia) non sei esentato né giustificato :-).

Io non sono "forte" in musica, ad esempio, ma ciò non mi esonera dal dire la mia su una canzone o un brano musicale. E' tutta questione di orecchio. E per dirla jannacciamente, ci vuole orecchio anche per capire quando la vulgata storica è unilaterale e carica di omissis.
Qui, ad ogni modo, eccoti un sunto sulla vicenda:

https://www.focus.it/cultura/storia/che-cosa-furono-i-massacri-delle-foibe

Nessie said...

Anonimo, votare non serve, ma NON votare, non serve lo stesso. Per favore, mettiti un nick sennò non pubblicherò più niente.

Nausicaa said...

Passano i decenni, ma l'idiozia e la voglia di sfregiare le vestigia resta quella. E' successo a Genova dove i soliti compagnazzi hanno sfregiato lo stele davanti a Staglieno che ricorda le vittime delle Foibe:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/genova-imbrattata-lapide-memoria-delle-vittime-delle-foibe-1493469.html

Nessie said...

Forse, alla fin fine dovremmo compatirli: sono dei lobotomizzati ideologici.

Anonymous said...

@Nessie

Purtroppo certi personaggi non possono essere toccati, dai racconti di papà che subì anche lesioni personali per assicurare uno di questi vandali alla giustizia per poi sapere che era stato rilasciato su pressioni di un locale politico dell'allora rifondazione comunista.

Il problema è quello, non a caso qualche mese fa uscì una informativa molto interessante del ministero degli interni (o di un qualche organo della magistratura) che esplicitava chiaramente la differenza della violenza proprio tra questi centri sociali e aree politiche di estrema sinistra, la cui violenza è sistemica, voluta, programmata e ricercata, e casapound e le organizzazioni di destra, la cui violenza sarebbe episodica e perlopiù individuale.
Non ricordo la data o il contesto esatto, dovrei ricercarla.
Passò tuttavia molto sotto silenzio, nonostante il senso fosse perlopiù informativo, e non venne mai divulgato forse perchè scomodo alla politica del governo.

Chiariamoci, pure una violenza episodica è moralmente e legalmente sbagliata in assenza di valido motivo, e spero che l'area politica che sento più affine sia capace di comprendere questo e richiamare i propri militanti ad una condotta più legalitaria.
Ma se nei casi dei movimenti di destra una manifestazione su tre, o su quattro, sfocia in tafferugli, nel caso dei centri sociali è costante, ricorrente e continuo, e appunto, è a mio avviso fuori di dubbio che la cosa sia voluta e ricercata da chiunque li guidi e li sostenga.

All'anonimo sopra ricordo che il referendum si tenne tra il 2 ed il 3 giugno 1946 , la corte suprema di cassazione si pronunciò invece il 10 dello stesso mese, non certo nel 1948.
Non prenderla come un rimbrotto, ma essendo i brogli ACCERTATI E DIMOSTRATI STORICAMENTE sarebbe buon uso essere precisi con date e riferimenti soprattutto se si è ospiti nello spazio (sebbene virtuale) di una terza persona, in questo caso Nessie.

I brogli non furono fatti "dagli alleati" ma dal PCI e dal PSI e dalle sue ramificazioni locali, coinvolgendo gli scrutinatori locali e con altri mezzi più o meno leciti di intimidazione alle urne e di alterazione del corpo elettorale (sensibilmente sulla pelle degli esuli istriani e dalmati e sui prigionieri di guerra in quel momento all'estero, specialmente quelli in Russia).
Anche in questo caso, soprattutto se si vuole approfondire il confronto sul tema, serve aver ben chiaro ciò di cui si sta discutendo, sennò non si squalificano solo le proprie opinioni, ma pure la corretta diffusione della realtà storica.



-Fireflag-

Nessie said...

Grata per le precisazioni che hai fatto circa il referendum del '46, aggiungo qualcosa circa le violenze scatenate durante questa pessima campagna elettorale. Ormai c'è l'industria (e la regia, nemmeno troppo occulta) dei tafferugli ogni volta che Salvini e Meloni sono in comizio. Un modo come un altro per negare la legittima agibilità politica, cui hanno diritto.

E ieri le pietre e i massi lanciati contro i poliziotti al comizio della Lega parlavano fin troppo chiaro. In un modo o nell'altro si vuole accreditare l'immagine che se vanno al governo avranno questo ed altro. Ovviamente il PD passa all'incasso.

Anonymous said...

Limitatamente a Genova, la zona è quella della Val Bisagno in cui dopo il '43 operavano le Brigate omonime e una delle volanti rosse: la Severino. Il culto della Resistenza permane anche oggi che la zona è sempre più abitata da immigrati. Le amministrazioni locali, quelle della città e della regione sono passate al CDX, sanno perfettamente di chi si tratta e dove abita, non essendo che piccoli gruppi residui che confluirono anche nelle BR. Proprio dopo aver perso anche il governo della città, alcuni ragionano come fossero in guerra e qualcuno si è dato alla clandestinità. Quindi, ogni ragione è quella buona: oggi sono le Foibe, domani sarà qualcos'altro, ma la costante è la difesa ad oltranza dell'invasione vista come estrema propaggine della "lotta antifascista".

IL SAURO

Nessie said...

In effetti tutta questa teppaglia rossa "a comando" che mescola con disinvoltura l'antifascismo con l'immigrazionismo è alquanto sospetta. Se poi quella Costituzione che fino a pochissimo tempo fa era sacra, inviolabile, detta "la più bella del mondo", proprio in quanto scaturita dall'"antifascismo" è soggetta a continui attacchi proprio da loro (l'ultimo è togliere la parola "razza dall'art. 3, ma prima c'è stato il tentativo di revisione del titolo V con la schiforma Renzi-Boschi), significa che siamo al Suprematismo di ordine Morale.

Della serie, noi l'abbiamo fatta e solo noi la possiamo distruggere. Io non ci sto, ovviamente.

Anonymous said...

è una lotta tra il capital-comunismo internazionalista – prodotto dal giudaismo – e l’identità -italiana cristiano-cattolica (quella relativa al Cattolicesimo Romano, antecedente al terribile vaticanosecondismo).
Di questa lotta non si vede per ora l’esito:
• La pressione continuerà come ora in modo subdolo e progressivo fino al nostro annientamento?
• Arriverà, dopo decenni di vessazioni in guanti bianchi, una ultima sanguinosa persecuzione?
Due cose sono certe:
• I due contendenti sono nemici irriducibili, la convivenza a lungo andare è impossibile
• Non è lecito che la componente nazionale continui a subire soprusi, indottrinamenti, leggi mostruose ed inique sentenze giudiziarie da parte di collusi settari, succubi di potentati nemmeno tanto occulti. È necessaria una reazione degna di questo nome. In fin dei conti loro difendono le ideologie più infami, noi la carne e il sangue dei nostri figli.
Oreste

Nessie said...

Quando poi la carne dei nostri figli viene fatta a fette e messa in due valige, l'orrore prende il posto dello sgomento. Apprendo or ora che uno dei vivisezionisti nigeriani (da notare che ci scandalizziamo tanto se la vivisezione viene praticata su un cane randagio) se la spassava in un albergo a 4 stelle di Macerata. A nostre spese :

http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/bella-vita-presunto-squartatore-ndash-nigeriani-accusato-166919.htm

Ma per la teppaglia centrosociara il problema principale è "l'antifascismo".

Anonymous said...

E' il disvelamento finale degli "opposti estremismi". A parte qualche timidissimo tentativo di riconciliazione nazionale, subito naufragato, i martiri sono solo gli antifascisti; e nemmeno tutti: a Porzus gli infoibati erano partigiani bianchi, mi risulta. Quindi, non solo Antifascismo, ma la sua versione più feroce incarnata dai comunisti, che trattavano da nemici pure i loro sodali. E così è ancora oggi, anche se la rimozione dei simboli scomodi farebbe pensare diversamente. Quello che cambia oggi sono solo lo stato d'assedio e le proporzioni delle forze in campo, ma è sempre stato così dalla fine della guerra. Ora sta esplodendo il pentolone, ma niente dura in eterno.

IL SAURO

Nessie said...

Non ho visto il film "Porzus" di Renzo Martinelli imperniato sulla vicenda che citi, ma pare abbia avuto censure dalla RAI che pure ne acquisì i diritti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Porz%C3%BBs_(film)


Il film ricorda l'Eccidio di Porzûs, tragico avvenimento della Resistenza Italiana. Nel febbraio del 1945 un intero reparto della Brigata Osoppo, capeggiato da Francesco De Gregori, detto "Bolla" (zio dell'omonimo cantautore), venne massacrato da un centinaio di gappisti comunisti, comandati da Mario Toffanin. Nell'eccidio persero la vita diciassette partigiani, tra cui Guido Pasolini, fratello minore di Pier Paolo.

...e così scopriamo che molti italiani soffrono della sindrome di Stoccolma: Pasolini ebbe un fratello trucidato dai comunisti, De Gregori invece lo zio, ma entrambi sono schierati "a sinistra". Cioè con i carnefici e gli aguzzini dei loro congiunti. Complimenti!