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17 September 2017

50 sfumature di rosso


La stampa e i media ufficiali (o maistream o come vogliamo chiamarli) si connota per avere 50 sfumatore di rosso e  la cosiddetta dialettica interna al loro stesso schieramento è sempre e solo imposta da loro. Niente pesi e contrappesi, ma sfumatore di rosso diversificate al proprio interno e distribuite tra gli ospiti in studio nei loro talk show.


Ecco un esempio. L'altra sera a Otto e mezzo c'èra la Gruber con Floris e in collegamento Travaglio e Cacciari. Tutti di sinistra e senza quei contrappesi che esigono furiosamente se il conduttore è "di destra":

  • sinistra di sistema, la Gruber-Bilderberg ben piazzata negli organismi mondialisti 
  • sinistra intellò, il filosofo Cacciari, 
  • sinistra giustizialista,  Travaglio il giacobino, ovvero il Puro che epura 
  • sinistra d'occupazione mediatica, Floris. 
Risultato? Se le cantavano e se le ballavano tra di loro. Al che, ho cambiato repentinamente canale in cerca di un film. Potrei citarne almeno una dozzina di questi talk in copia, tutti clonati sullo stesso modulo, modulo dalle 50 sfumature di rosso.
Proviamo a scorrere una  breve rassegna su tutti gli uomini e donne legate all'apparato mediatico e ne scaturisce  un quadro sconsolante.


Corrado Formigli (sinistra descamisada)  su La7 nella trasmissione "Piazza Pulita", si porta dietro il peccatuccio originale di essere stato un Santoro Boy nelle trasmissioni di Tempo Reale, Raggio Verde e Moby Dick. E del suo Pigmalione (don Michele-Servire il pollo)  che lo ha tenuto a battesimo si è portato dietro la faziosità e una buona dose di demagogia, nella sua trasmissione. 

Giovanni Floris col suo sorriso da Stregatto Inebetito non c'è bisogno che ve lo descriva. E' come lo vedete e ultimamente accoglie ospiti in studio vecchi uomini Troika come la Fornero e Monti. E' mai possibile avere un presentatore così insensibile al ribollir dei furori dei cittadini e così supino e prono alla nomenklatura ? Manco farlo apposta ,la volta scorsa nel fare zapping un po' a zig zag mi imbatto in quella faccia da sveglione di Andrea Orlando e ho subito fatto "tic!" al telecomando, l'unica arma di democrazia (si fa per dire) rimastaci in pugno.  Giornalista o dipendente?



Più spesso questi giornalisti non disdegnano  di collaborare per testate "di destra", sempre in nome del "pluralismo" ( e della pecunia che non olet). E' il caso di Luca Telese, marito di Laura Berlinguer sorella di Bianca.
Giornalista parlamentare ed ex portavoce del Partito della Rifondazione Comunista e poi nell'ufficio stampa del Movimento dei Comunisti Unitari, incomincia la sua carriera collaborando con l'Unità, il manifesto, Il Messaggero e Il Foglio. Nel 1996 è assunto ne L'Italia settimanale, diretto da Pietrangelo Buttafuoco. Collabora anche con la società giornalistica "La Vespina" di Giorgio Dell'Arti. Nel 2003 comincia a collaborare con Vanity Fair. Dal 1999 al 2009 lavora per il quotidiano Il Giornale, occupandosi soprattutto di quanto avviene nella parte sinistra del sistema politico italiano e di spettacoli e cultura. Per lo stesso quotidiano dal 2007 ha seguito in particolare il Partito Democratico. Sebbene stesse lavorando per Il Giornale, quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi, il 21 agosto del 2008 Telese si definisce «un comunista italiano a lungo impegnato in un giornale di destra». E attualmente collabora fattivamente per "La Verità" di Belpietro, giornale di destra.

Ai "coglioni di destra" va bene così: dev'essere anche per questo che non vincono mai. Sono degli artisti nell' allevarsi  probabili rettili in seno.  Tuttavia Telese in questi giorni si è schierato contro il ddl Fiano e la Legge Mancino, e perciò,  tra le innumerevoli sfumature di rosso, bisogna sapersi accontentare. Sinistra eretica, la sua.  Un po' come quella di  Piero Sansonetti.

Non parlo di Telekabul con la zarina rossa Bianca Berlinguer (sinistra nepotista), perché mi pare superfluo. Faccio notare che anche le altre reti hanno molti uomini Pd nei loro notiziari. Ma soprattutto la direzione generale della RAI è stata data a quel Mario  (m)Orfeo, proveniente dal Mattino di Napoli e da Repubblica. Ecco perché la tv è diventata un elettrodomestico inservibile, buona, tuttalpiù,   per vedere solo film. E con l'Orfeo incatenato siamo alla sinistra velinara e cloroformica. 




Come proveniente da Il Mattino di Napoli è quella Myrta Merlino del programma su La7 "L'aria che tira stasera", dove in paraculismo, batte i suoi colleghi maschi. Tant'è vero che Sgarbi quando è suo ospite sclera  di brutto con qualcuna delle sue proverbiali intemerate, poiché la Merlino è capace di organizzare un salotto composto quasi esclusivamente di quote rosa e pure di sinistra con cui circondarlo militarmente. Sinistra paracula. 


Altre sfumature di rosso rosé sono date da Luisella Costamagna, un'ex Santoro Girl che ha collaborato ed è stata presente in parecchi programmi santoriani (Moby Dick,  Il Raggio Verde, Sciuscià, poi Servizio Pubblico) e per lo stesso Telese. Per non dire le quote etniche rosé terzomondiste di Rula Jebreal, nata ad Haifa e diplomatasi fisioterapista che ha trovato Lammerica in Italia prima di andare per davvero in America. Nel 2013 si sposa con il banchiere americano Arthur Altschul Jr, figlio di un partner di Goldman Sachs, matrimonio utile per inserirsi negli ambienti che contano, per poi approdare dopo il divorzio,  alla relazione con un pasionario della causa palestinese come lei: un anziano Roger Waters dei Pink Floyd.   Anche lei transitata per la fucina di Santoro, passò alle cronache per essere stata definita in studio da qualcuno, un non ben identificato ospite, come "gnocca senza testa".  Ultimamente si è distinta per un alterco con Nicola Porro durante la trasmissione "Piazza pulita" di Formigli,  dandole del "sessista bianco". Lei urlava come fosse in un suk marocchino e non lo lasciava parlare, alla faccia del "sessismo".   Qui il video.

"Libero" ha lanciato un sondaggio se è più simpatica lei o la Boldrini, ma confesso di non averlo votato, a causa di una conclamata  antipatia per entrambe. Una bella lotta, dover scegliere, anche se la Boldrini è più nociva per la posizione di Terza carica dello stato che occupa! E molto meno bella di lei.


Lucia Annunziata (foto sopra) è  in quota rosso-scarlatta diventata in seguito  leftist-dem all'americana con un lungo curriculum vitae  che inizia con la provenienza da Il Manifesto, di solito un buon passaporto per approdare a Repubblica e al Corriere. Chiedetevi perché. La sua trasmissione domenicale "In Mezz'ora" sta saldamente nelle sue mani, dove intervista politici in carica,  e non c'è verso di schiodarne il suo sederone dallo scranno, come è invece toccato alla sua collega Milena Gabanelli, costretta ad autosospendersi. La giornalista, la "rossa" ossuta e segaligna che vorrebbe piacere a tutti gli spettatori-elettori (specie a quelli di destra perché più numerosi), dunque, ha detto NO a un'offerta che, rispetto a quello che doveva essere il nuovo grande portale Rai24.it, appare di serie B  poiché  il programma non è stato ideato da lei.  Tutti i dettagli su Il Fatto  che ora la sta beatificando con una raccolta di firme per riportarla in auge. Sinistra tecnica, la sua.
Non darò, ovviamente la mia firma per Milena, in quanto ai tempi dell'inizio della crisi, non le perdono di  aver proposto di  ridurre il contante a 50 euro la settimana per combattere l'evasione,  ed effettuare tutti i pagamenti piccoli con la carta di credito, riuscendo a battere perfino Monti.



Gigi Paragone, sinistra pentastellata e "antisistema" conduce un talk show partito bene e finito mediocremente. All'inizio pareva avesse sposato una linea sovranista e di critica alla Ue, all'austerità, all'euro ecc. Poi ha iniziato a ospitare vecchie cariatidi sinistrate come Mughini e Caprarica (ex direttore dell'Unità noto per le sue fogge da Zampognaro di lusso, quando faceva l'inviato in Gran Bretagna), tanto per fare i contrappesi  falso-democratici, facendo sprofondare la trasmissione nello sbadiglio e nell'indistinzione.

 Al massimo, Paragone ci propone un ring  Fusaro contro Debenedetti (fratello dell'Ingegnere). Il giovane Diego proprio non ce la fa a non parlare di lotta di classe tra gli "ultimi" (gli immigrati) contro i "penultimi" (noi Italiani), forse immemore del fatto che noi siamo caduti verso il basso a causa di una crisi che ha ammazzato i ceti medio-alti, medi, e medio-bassi, ma che fino a pochi anni fa, eravamo tutt'altro che penultimi. Ma così succede a quei marxisti che si limitano a vedere gli esseri umani come semplici "forze produttive", tralasciando il vero conflitto sulla natura dell'immigrazione che è etnico-culturale.  Insomma, il convento passa questo.

Enrico Mentana, detto Chicco Mitraglietta (sinistra camaleontica buona per tutte le stagioni). E' certamente assai astuto a dar da bere la fòla dell'imparzialità della notizia. Dinamico, fiutatore di notizie, ora ne ha escogitata una delle sue. Ha capito prima d'ogni altro che c'è il web che chiama con disprezzo "webete". E che le inchieste, i servizi e i talk non tirano più. E allora che fa?
Se ne va  personalmente a  varcare la soglia dello stabile occupato di via Napoleone III - un tempo sede di un'istituzione fascista - oggi sede di Casapound.



Ad annunciare il confronto che potrà essere seguito in streaming sulla pagina Facebook di Casapound, è stato lo stesso vicepresidente del movimento, Simone Di Stefano. "La Tv non invita mai Casapound, ma noi siamo signori e invitiamo la Tv a Casapound", si legge nel post. Dopo l'annuncio, un'avvertenza: "Quando il 29 settembre (data battistiana) vedrete tuoni e fulmini sul centro di Roma non preoccupatevi: sono io che discuto amabilmente con Enrico Mentana", afferma Di Stefano.
In realtà  è il piccolo Rommel Mitraglietta a ricavare molta notorietà e audience da questo insolito incontro con forze notoriamente marginalizzate e mai ospitate in tv. Col rischio di sedarle nel mare magnum narcotico dei media.
Ma Chicco Chicco  non lo sa! O meglio, sì che lo sa.
Quest'anno mi sto proponendo di non guardare nessun talk perché sono nauseata da questa dittatura mediatica, alla quale collaboriamo da spettatori paganti.
Siamo alla Comunicazione Mondiale Centralizzatain un flusso informativo che viene deciso da alcuni centri molto limitati di persone, i quali determinano ogni giorno l’agenda giornaliera. E' questa la vera ragione dell'omologazione dei programmi in copia, clonati sulla stessa velina-melina, all'omologazione dei conduttori e anchor men  che devono essere fidati e fedeli stuoini. Stuoini  dalle 50 sfumature di rosso.  Tutti sulla stessa notizia o sullo stesso genere di notizie fasulle; tutti lì, come sciacalli estenuanti, mentre noi siamo ridotti a cercare la "vera notizia", quella che i media non dicono, altrove.  Gratis e lontano dai teleschermi. 

64 comments:

Anonymous said...

la "vera notizia", quella che i media non dicono, altrove. Gratis e lontano dai teleschermi.
finché ce permetteranno.

Comunque una semplice riflessione stimolata dal curioso "trait d'union" Telese. Che cosa potra' mai unire la (allargata)famiglia "comunista" berlinguer a quell' "anticomunista" del berluska ? Una cosa che comincia con m ? ( non siate scurrili non è di 5 lettere anche se puzza di più &#128526)
ws

Nessie said...

Telese attualmente lavora per Urbano Cairo (buono quello!) e per il giornale di Belpietro. Comunque sia, la materia organica ci sta sempre...

Massimo said...

E se avessi citato Sky e la radio avresti raddoppiato lo spazio. Io ho una spiegazione antropologica. Si diceva una volta che "fai il giornalista ? sempre meglio che lavorare". Ecco, i giornalisti al 90% di sinistra rappresentano la sublimazione del parassitismo della sinistra buona solo a divorare quel che noi, lavorando, produciamo. Veggasi anche l'ipotesi di assumere altri cinquecentomila statali invece di approfittare del pensionamento di altrettanti ora in servizio per tagliare il numero del personale e rendere produttivo chi resta. Ma gli statali sono un bacino elettorale della sinistra, come i giornalisti.

Jacopo Foscari said...

Per fortuna, da quando ho scoperto lo streaming, non mi azzardo nemmeno più ad aprire la scatola catodica, che ormai serve solo per collegare il PC e far partire il film che ho scelto di vedere. Una vera liberazione non vedere più tutti quei brutti musi qui elencati

Nessie said...

Già, "sempre meglio che lavorare", Massimo. Il che significa inventarsi fòle su cui ricamarci allo scopo di mantenere il potere inalterato. Ma c'è dell'altro. La stampaglia (televisiva e non) è da sempre assunto allo scopo di salvaguardia dei governi in carica. Memorabile fu il discorso di John Swinton in USA che era già all'avanguardia in questo fenomeno:

"In America, in questo periodo della storia del mondo, una stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so pure io.
Non c’è nessuno di voi che oserebbe scrivere le proprie vere opinioni, e già sapete anticipatamente che se lo facesse esse non verrebbero mai pubblicate. Io sono pagato un tanto alla settimana per tenere le mie opinioni oneste fuori dal giornale col quale ho rapporti. Altri di voi sono pagati in modo simile per cose simili, e chi di voi fosse così pazzo da scrivere opinioni oneste, si ritroverebbe subito per strada a cercarsi un altro lavoro. Se io permettessi alle mie vere opinioni di apparire su un numero del mio giornale, prima di ventiquattr’ore la mia occupazione sarebbe liquidata.
Il lavoro del giornalista è quello di distruggere la verità, di mentire spudoratamente, di corrompere, di diffamare, di scodinzolare ai piedi della ricchezza, e di vendere il proprio paese e la sua gente per il suo pane quotidiano.Lo sapete voi e lo so pure io. E allora, che pazzia è mai questa di brindare a una stampa indipendente?
Noi siamo gli arnesi e i vassalli di uomini ricchi che stanno dietro le quinte. Noi siamo dei burattini, loro tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità, le nostre vite, sono tutto proprietà di altri. Noi siamo delle prostitute intellettuali.“

Nessie said...

Qui il link del discorso DI SWINTON, da stamparsi sempre bene in mente:

http://www.jedanews.it/blog/storia-2/john-swinton-giornalismo-media-tg/

Da qui il termine PRESSTITUTES.

Nessie said...

In parte il web, aiuta, Jacopo. Ma assai spesso, come puoi osservare, le presstitutes vi si trasferiscono volentieri in appositi giornali on line. Senza contare che ti dà pure la "civetta" di quel che ti sei perso. Come nel caso dello scontro tra Nicola Porro (destra servile) e Rula Jebreal (sinistra isterica e terzomondista) che ho testé riportato.

L>'unica cosa di positivo è che non ho dovuto sorbirmi tutta la trasmissione di Formigli (sinistra descamisada) dalla quale è estrato il breve filmatino.

Anonymous said...

Una carrellata di volti paradigmatica, anche se per difetto di enumerazione, di cosa sia la "libera informazione" italiana di oggidì.

I produttori di antiemetici ringraziano.

Paulus

Nessie said...

Ciao Paulus, ho dimenticato qualcosa o qualcuno?

Jacopo Foscari said...

Vero, alcuni si trasferiscono sul web, come la Annunziata che dirige l'orripilante "Huffington Post", però alla fine se li conosci li eviti per cui evito accuratamente di finire sui loro siti o cliccare i loro articoli. Conosco già a memoria le loro pappardelle delle varie sfumature sinistre, non ho bisogno di rileggerle e/o riguardarle. Noto comunque come, ai tempi del Banana, questi erano tutti in trincea a sbraitare di "regime" quando poi invece il vero regime sono loro che se la cantano e se la suonano sette giorni su sette. Per fortuna i loro indici d'ascolto sono in caduta libera

Anonymous said...

@ Nessie

Tra i vari untori hai dimenticato un pezzo da novanta, anche se ora appare poco: Gad, il viperino sibilante, e con lui Parenzo, insopportabile arruffone fazioso.

Giusto per citarne due le cui falsità ed indisponenza mi urtano in modo incontenibile, con l' aggravante - mia visione e sensibilità personali - che con costoro, al netto della differente religione, condivido l' origine semita e, da figlio di un miracolato scampato ai campi di sterminio, ogni volta che li vedo e sento mi dico che questi due figuri sono degli sciagurati, a dire poco.

Paulus



Nessie said...

Ulp! e arciUlp! questa sì è una dimenticanza colossale!Ma grazie!

Non è che questi due qua ce li mettano lì per scatenare "l'antisemitismo" de panza? Sono letteralmente insopportabili, ma mi sono dimenticata di loro perché quando lì vedo non passa nemmeno un nanosecondo che spengo o cambio canale.

E allora dimenticanza per dimenticanza, ti ricordo la tua omissione per Claudia Fusani e Concita De Gregorio :-). Se ben ricordo le amavi alla follia, in particolare la prima...

Nessie said...

Jacopo, devo dire che hanno molta creatività nel dispiegare le varie sfumature dello stesso canovaccio, bisogna ammetterlo!

A proposito, ti segnalo anche i siti web filoboldriniani e renziani come Butac, bufale un tanto al chilo, i quali con la scusa di fare i debunker, ti fanno accettare la solita sbobba governativa.

Anonymous said...

@Nessie

Quei due al massimo possono favorire rabbia e movimenti peristaltici; l' antisemitismo si fonda su altro.

Quanto alle due oche citate ricordi "benissimo": mi sono sempre state simpatiche ... quanto un pruriginoso foruncolo tra le natiche.

Paulus

Jacopo Foscari said...

Certo, ma si sa, il marxismo più che un'ideologia politica è un culto religioso e in quanto tale è naturalmente portato a scismi ed eresie di ogni sorta fino ad avere 50 e più sfumature di rosso

BUTAC ho presente cosa sia, un sito di propaganda governativa che finge di lottare contro le "bufale" in rete e in realtà è una sorta di Min-Cul-Pop internettiano. Essendo sfacciati nella loro politicizzazione sono a mio avviso poco pericolosi, molto più pericoloso è Paolo Attivissimo, dalla facciata molto più professionale e presentabile

Nessie said...

Esatto Jacopo, BUTAC è una sorta di Minculpop, ma ci sono altri siti-cloni su quel modello falso-debunker. Le eresie ed eresiole in seno alla sinistra hanno a che fare con quelle 50 sfumatore di rosso di cui al titolo. Ma il bello è che la gente comune ci crede pure e pensa sempre che ci sia una sinistra "buona", rispetto a quella "cattiva". Sempre la solita brodazza totalitaria. Già il fatto che questi anchor men si premurano di avere la maggioranza dalla loro parte perfino in studio dove ospitano, la dice lunga su chi sono.

Nessie said...

Paulus, abbiamo dimenticato Dacia Maraini, sinistra letteraria de luxe.
Anche quella a banalità plateali non scherza!

Nausicaa said...

Due cose sui pochissimi conduttori di destra. Sono troppo pochi, timorosi, intimiditi, sempre con la paura di non rispettare i pesi e contrappesi, e invitano spesso e volentieri uomini politici che già stanno al governo. Del Debbio, aveva sempre ospite fisso Fiano, che sedeva con tracotanza imperiale nel suo studio, quasi per diritto divino. Pooi le varie donnine del Pd come Ladylike, eccetera.
Porro non so nemmeno se chiamarlo conduttore di destra. In ogni caso sostiene le politiche neoliberista. Insomma, la destra mediatica non c'è e se c'è è troppo inefficace. Anche Belpietro, come hai ricordato mette Telese nel suo giornale e offre pure una rubrica del suo quotidiano a Luisella Costamagna.

Nessie said...

Quel che dici non soltanto è verissimo, ma mette un dito sulla piaga. Non esiste una vera cultura identitaria di destra, e conseguentemente a ciò, l'informazione ad opera di qualche conduttore che io chiamo "non di sinistra", ne risulta dimezzata, timida e abortita. I conduttori della "non sinistra", sembra sempre che chiedano scusa di essere al mondo e si premurano di mettere molte quote di contrappeso "gauche" per non apparire troppo scorretti politicamente.

Risultato di ciò? Programmi in copia tutti da sbadiglio, senza distinzione.

Alessandra said...

Anch'io ho fatto il voto di non guardare più talk show per evitare attacchi di nausea come quello provocatomi da David Parenzo. E ormai in tv guardo soltanto dei bei film.
Se sono a pranzo o a cena con i miei è però quasi inevitabile imbattersi nei tg e già questo basta a disgustarmi. Per fortuna però, li vedo sempre più spesso cambiare canale.
Le emittenti mainstream ormai propinano solo trasmissioni disgustose e conduzioni spregevoli, turpi, ripugnanti che danno vita a degli incredibili postriboli televisivi.
Non sono una fan del sciur Patonza, men che meno adesso che ha sposato convintamente la linea europeista e si prepara a ricevere la grazia proprio da quell'UE che ha spinto per destituirlo sei anni fa, però le parole di quella vecchia telefonata a "L'infedele" di Gad Lerner (al di là del contesto in cui fu fatta) sono adatte a descrivere l'attuale stato dell'informazione mainstream.
Manca di vedere all'opera il fuoriuscito dalla Rai Massimo Giletti (per un breve periodo compagno di Ladylike), approdato alla "indipendente" (sì, certo ...) La7.

Qualche oasi la si trova sulle emittenti locali, almeno qui in Veneto.
I sinistri ci sono anche lì, ma almeno non sono la maggioranza e i conduttori lasciano parlare tutti senza interrompere né mancare di rispetto.

Aldo said...

Al di là dell'evidente faziosità che giustamente rilevi, quel che mi allontana alla velocità della luce dalle cosiddette "trasmissioni d'approfondimento" è l'incomprensibilità nevrotizzante dovuta all'elezione a metodo sistematico dello strillo e della sovrapposizione. Dubito che si tratti di un caso se quelle trasmissioni vengano condotte in tal modo, perché esistono mezzi tecnici efficacissimi per fare in modo che i partecipanti siano costretti a intervenire a turno garantendo la comprensibilità degli interventi (no, niente di violento: semplicemente mixer e microfoni a campo di sensibilità limitato; al limite gabbiotti individuali insonorizzati). Sicuramente non è un caso se quei mezzi tecnici non vengono usati per fornire a chi guarda la dovuta chiarezza nella percezione dei contenuti, anche se fatico a capire le finalità di tale bassa e intenzionale manchevolezza.

Nessie said...

Ciao Ale, quante novità che mi introduci nel tuo commento! Non sapevo della liaison tra Giletti-scemo-di-guerra e Ladylike oca giuliva vicentina :-) E' proprio vero che Dio li fa e poi li accompagna.

La7 sembra la nuova centrale del Kremlino: finiscono tutti lì e le sfumature di rosso si sprecano ad libitum.
Sì, è vero, l'informazione locale si salva ancora ancora. Se non altro è costretta a raccontare quel che non arriva alle testate ammiraglie.

Abbiamo, per amor di decenza, trascurato di parlare di Fabio Strazio e di quella tacchina gorgogliante della Littizzetto. Perché anche l'intrattenimento - manco a dirlo - è egemonizzato sempre da loro!

Nessie said...

ldo, te la spiego io, anche se puoi arrivarci benissimo da te. Il metodo dell'interruzione viene sguinzagliato solitamente CONTRO chi ha qualcosa di ragionevole da dire. Allora a quel punto, si sguinzagliano oche selvagge o galline starnazzanti allo scopo di vanificare quel poco di ragionevole che trapela nel dibbbbbatttito. Non so se mi sono spiegata...

Come giustamente rilevi tu, i mezzi tecnici per neutralizzare chi dà assai ineducatamente sulla voce ci sono. E' che fa comodo caricare qualche toro (o vacca o giovenca, a seconda) inferocito contro chi avrebbe qualcosa di serio e di razionale da obbiettare.

Se guardi il video che ho messo sull'araba-israeliana filo palestinese Rula Jebrael te ne accorgi subito. Porro tenta di parlare della Brexit e sul fatto che non sono sprofondati in miseria fuori dall'euro, e lei le oppone le sue isteriche contumelie gratuite. Poi nel computo gli mette dentro il fatto che scriva per Il Giornale e che abbiano fatto commenti "razzisti" sugli stupratori. Già che era lì, dà a Porro pure del "bianco sessista", macchiandosi di RIDICOLO!

https://www.youtube.com/watch?v=8Q4GJaYXaGc

Per una che proviene dal mondo arabo dove le donne contano meno delle capre, dare del "sessista bianco" a un suo collega è il massimo dell'idiozia.
Ma agli Italiani sta bene: io l'avrei rispedita ad Haifa a fare la fisioterapista per abbassarle la cresta. A che punto è la stampaglia lo vedi da te.

Nessie said...

PS: mi è rimasta la A di Aldo, nella tastiera :-).

In ogni caso ha ragione Alessandra: i talk sono diventati una cloaca da evitare.

gianchi.gian said...

Ottimo l'articolo postato, un promemoria della cosiddetta sinistra al caviale. Grazie.

Nessie said...

Grazie a te per l'apprezzamento.

Jacopo Foscari said...

Avete detto "Dacia Maraini"? Qui un esempio della demenza senile della nostra quando stronca il film "Gone Girl", colpevole, secondo lei di smontare la retorica femminista della "violenza sulle donne".

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/dacia-maraini-stronca-gone-girl-film-profondamente-arcaico-91555.htm

Io invece ve lo consiglio caldamente quel film, proprio perché le varie femministe con la bava alla bocca e le Sciarelli di turno che sbattono i mostri in prima pagina ne escono letteralmente con le ossa rotte

Nessie said...

Grazie Jacopo, non conoscevo quel film. La Maraini è la regina di tutte le cause perse, se è per questo. E stroncò anche uno scrittore di valore come Giuseppe Berto (autore de "Il male oscuro") , per non dire di Oriana Fallaci. Per me è insopportabile, e di lei non riesco a leggere manco un articolo.

Nessie said...

Si accettano altre stroncature: Severgnini, ad esempio :-). A ben guardare, siamo invasi da un vero e proprio esercito d'occupazione. E Gian Antonio Stella dove lo mettiamo?

Lo stesso intrattenimento è occupato da loro, Costanzo in primis e mogliettina solerte paladina delle cause LGBT.. Poi Q ecc. ecc.

Alessandra said...

Severgnini che ci vuole rieducare tutti quanti.
Aggiungo alla galleria degli orrori i tre "americani": Federico Rampini, Vittorio Zucconi, Giovanna Botteri.
E visto che avete giustamente citato la Maraini, sua compare è Lidia Ravera oggi assessora piddiota alla cultura (...) della regione Lazio.

Nessie said...

Ahhh! Rampini ci mancava. E Zucconi l'Ammerekano, pure. Giovanna Botteri (ovvero la Strega dell'Est del mago di Oz) l'abbiamo già sbertucciata a dovere durante le elezioni presidenziali, dove lamentava la difficoltà di condizionamento degli opinion maker come lei nell'influenzare POSITIVAMENTE l'elettorato.

Poi ci sono i comici. O meglio, la schiera dei "comicamente allineati". Qualche nome? Crozza, quel minus habens di Dario Vergassola, la volgarissima Littizza che non strappa una risata manco morta, la Dandini sempre così comically correct, il guitto strizzapalle Benigni, Claudio Bisio...
Insomma, come si può vedere se non batti la sponda sinistrata, non ti buschi nemmeno il pane. Ho tralasciato il Teatro e il cinema, ma poi ci ritorno.

Nessie said...


L'insulsa Dacia è tanto tempo che la sbertuccio a dovere fin quasi dalla nascita di questo blog. Oltretutto le hanno offerto una rubrica sul Corserva dal titolo "Il sale sulla coda", ma lei ne ha pochissimo nella zucca:

http://sauraplesio.blogspot.it/2006/08/dacia-maraini-e-il-sale-nella-zucca.html


http://sauraplesio.blogspot.it/2007/11/lettera-aperta-dacia-maraini.html

Jacopo Foscari said...

Io vi consiglio sia il film che il libro. E' un po' cruento, dato che il regista è Fincher (Seven, Fight Club, Zodiac), ma davvero le Erinni femministe e gli sciacalli mediatici che sbattono i mostri in prima pagina sia nel film che nel libro fanno una figura di m@@@a colossale

Jacopo Foscari said...

Ah, dimenticavo, la nostra amata Joanna Botteri lo sapete vero che è figlia di un ex caporione della RAI? Perché si sa, la RAI è il regno della meritocrazia

Nessie said...

Non lo sapevo Jacopo. Ho appena guardato su wiki e vedo che il padre della Botteri era un dirigente della sede RAI di Trieste e che lei è stata la moglie di quel Lanfranco Pace ex Potere Operaio coinvolto nel famigerato Rogo di Primavalle, assunto poi in giornali come Il Foglio di Ferrara (buono anche quello!).

Jacopo Foscari said...

Eh sì, in certe famiglie piove sempre sul bagnato, si sa. Non parlatemi del panzone Ferrara, uno che si lava la bocca del "libero mercato" da mane a sera e poi campa grazie ai contributi pubblici all'editoria visto che il suo giornale non lo comprano manco i suoi parenti. Lui e i suoi, tipo il coglioncello renziano che ne ha preso il posto, rappresentano i "radical chic della destra"

Nessie said...

Erano tutti figli suoi. Cioè del marxismo. La destra non esiste, esistono marxisti pentiti e dissociati che si sono spostati a destra dopo la Caduta del Muro, per convenienza (Ferrara, Lanfranco Pace, Carlo Panella, Liguori, ecc. ecc ).

E in USA avviene più o meno il solito fenomeno coi neocon di origine Trotzkista in questo articolo di Laughland:

https://forum.termometropolitico.it/386404-trockij-governa-gli-stati-uniti.html

Anonymous said...

La perfetta rappresentazione di cosa sia un regime totalitario fin dalle fondamenta. E questa "stampa" ne è uno dei pilastri, forse il principale e non solo in Italia. Alla rassegna degli orrori aggiungerei anche Radio 24, le testate del Vaticano e la Mediaset omologata post 2011. Nulla sfugge al Mostro orwelliano dell'indottrinamento e ipnotismo di massa.
Il vertice della manipolazione è toccato da loro, i primari produttori di fake news a livello globale, che nella incontenibile ossessione che trapeli qualche scampolo di verità fanno la guerra alle "fake news" con tanto di divieto di opinione e manette al seguito.
Scarth
PS: non ho ancora capito se i giornali di "opposizione" ospitano giornalisti assolutamente organici al Potere perchè i suddetti giornali sono come sempre dei babbei di prima grandezza oppure perchè c'è qualche intrallazzo sottobanco o una sorta di "tributo" da pagare per non farsi eliminare.

Nessie said...

Ciao Scarth, comincio con la risposta al PS. Per non sbagliare facciamo che siano plausibili entrambi i tuoi dubbi. Ma sì, che l'hai capito, dai!

Ce ne sono a josa di mostri per completare la rassegna, mostri che non ho citato, perché sennò ci voleva l'elenco del telefono! Anzi, forse avrei fatto meglio a semplificare con un TUTTI.

Radio24, Skype, le tv satellitari dato che lo stesso fenomeno avviene per il mondo e non solo da noi. Siamo all'all' Inquisizione Internazionale, per chi non l'avesse ancora capito.

Ieri ho visto che Avvenire aveva un bell'elenco di foto tessera di extracomunitari di tutti i colori che occupavano tutta la prima e l'ultima pagina con la scritta: Immigrati che non sono ancora cittadini italiani .

Per i vescovi lo ius soli è la prima delle loro priorità.

Anonymous said...

Facevi prima a scrivere chi non fa parte del Circo rossiccio. Con meno di cinque nomi te la saresti cavata. Se ci si accontenta, naturalmente, perchè è proprio vero che i pochi che rivendicano un tantino di autonomia dalla Chiesa rossa sembrano dire "scusate se sono al mondo"; lo si vede ancora prima che aprano bocca; e dopo che l'hanno aperta ti domandi perchè l'hanno fatto.
E' un'inferiorità che è stata coltivata in tutto il dopoguerra; figlia del ricatto. In effetti il rimanere al mondo dopo la guerra era un'occupazione diffusissima in tutti i ceti sociali. C'è chi si è riciclato a sinistra (i più), chi ha dato un colpo alle cerchietto e l'altro alla grossa botte, e chi è rimasto un irriducibile conservatore o addirittura fascista. Morti i Longanesi e seppelliti vivi i Buscaroli ci si deve accontentare di quello che è avanzato. Però, la rivincita sta arrivando proprio da dove meno uno se la sarebbe aspettata: dai nuovi fascisti; i quali definire "di destra" sarebbe comunque impresa ardua, almeno secondo canoni ragionevoli; non quelli vetero-comunisti per cui chi non è dei miei è un fascista. Approssimandosi la fine dell'Antifascismo per raggiunti limiti di età biologica, oltre che per il ritorno delle stesse dinamiche che hanno dato origine ai regimi, il tappo sta quasi per saltare, ma di qui a sostituire un'egemonia quasi secolare non basterebbero comunque cent'anni. Negri permettendo; l'unica varietà di scuro che la melassa indigeribile ritiene doveroso sostenere. Forse... ma "noi non ci saremo".

IL SAURO

Nessie said...

Ecco il tuo commento è così carino che merita una canzone. Eccoti qui "Noi non ci saremo" con il mitico Augusto:


https://www.youtube.com/watch?v=WUMEczhcqYA

Nessie said...

Se ci mettevo solo chi non fa parte del cerchio stregato rosso, il post sarebbe venuto fuori esile esile. Voglio aggiungere un'altra cosetta: hanno la presunzione di voler arrivare a TUTTI i telespettatori e malgrado il lavaggio al cervello, si stupiscono poi se i risultati elettorali li puniscono drasticamente.

Dev'essere questa la ragione per cui non ci mandano a votare: sanno che nemmeno i loro esegeti che cantano tutti all'unisono, non bastano più.

Anonymous said...

Carino ? Sublime. :-)
Come vedi, anche la citazione musicale è assolutamente in tema.

IL SAURO

Nessie said...

Se vuoi dire che anche lo show-biz ce l'hanno in mano loro, dici una sacrosanta verità. I concerti di beneficenza, i famosi LIVE AID sono quasi sempre organizzati da Ong e sindacati.

Eleonora said...

Su Paragone, Nessie, devo correggerti, il suo programma è stato chiuso ad inizio estate. Forse perchè, nonostante tutto, era troppo fastidioso su certi argomenti come le banche...

Anonymous said...

Lo so dovrei smettere di leggere questo giornale, diminuirei la dose giornaliera di antiacidi.
Il lavaggio del cervello è perpetrato in ogni luogo e avvenimento.Fra le 50 sfumature di rosso potresti tranquillamente inserire l'arcivescovo di Ferrara , leggi che cosa ha detto in occasione del protocollo di intesa del MEIS (che cosa c'entri i museo dell'Olocausto coi clandestni lo sanno solo lui e pochi intimi).Ah, c'era pure la Fedeli che ha dato la sua frnticante definizione di cittadinanza, sempre per restare in tema di Olocausto.
http://www.estense.com/?p=640649.

Maria Luisa

Alessandra said...

L'intellettualoide sputasentenze Roberto Saviano è un altro nome del lotto.
Nel mondo dello spettacolo, alcuni sinistroidi sono passati dal serpentone metamorfico rosso ai 5 Stalle, vedi il defunto Dario Fo ma anche Sabina Guzzanti e Sabrina Ferilli, e questo la dice lunga.
Poi, ad "addestrare" i giovanissimi ci sono Fedez e J. Ax con il loro simpatico dito medio contro il Family Day e più in generale i sostenitori della famiglia (no, quell'aggettivo che vorrebbero costringerci a usare non lo metto).
Mi fermo all'Italia perché se allargassi il discorso alle popstar internazionali non finirei più.
Miss Italia con la partecipante di origine senegalese per parte di padre classificatasi terza e convinta di aver perso perché il conduttore ha detto che ... viene dal Senegal (quindi quelli che non l'hanno votata sono tutti razzisti, ça va sans dire ... ma non si preoccupi, la vincitrice ha dichiarato subito di essere per l'accoglienza e l'integrazione) e la nuova edizione di "X Factor" con un concorrente nigeriano arrivato su un barcone sono gli ultimi esempi di come i mondialisti abbiano saldamente in pugno anche l'industria dell'intrattenimento.
E negli USA i vari MTV ed Emmy Awards, Oscar, Golden Globes sono diventati ormai dei comizi liberal.

Nessie said...

Eleonora, infatti la mia critica non si riferisce al recente, ma alle ultime puntate di primavera. Io non credo che l'abbiano chiuso perché dava fastidio, ma perché non faceva abbastanza percentuali ( share , come si dice nello slang) d'ascolto.
Conosco abbastanza bene Paragone, per dubitare che desse per davvero fastidio. E lo dimostrano gli ultimi articoli che ha scritto su Libero a proposito del blocco dei conti della Lega bloccati dalla magistratura.

Comunque, meglio di niente, la Gabbia avrebbe potuto andare avanti...

Nessie said...

Maria Luisa, i vescovi (la CEI) e gli arcivescovi hanno gà la sfumatura rosso porpora :-)

E l'Avvenire, quotidiano della CEI sta diventando peggio di Repubblica e l'Unità messi insieme. La Fedeli è un'altra "untouchable". Infatti può permettersi di imporre la laurea anche agli spazzini, tranne a lei.
La sua religione olocaustica applicata anche agli immigrati serve a santificare la nuova religione mondiale: il migrante è sacro e inviolabile. Anche quando violenta sulle spiagge.

Nessie said...

Alessandra, a leggere di tutta questa nemmeno troppo gioiosa macchina da guerra che citi e che è a carattere sia nazionale che mondiale, vien fatto però di porsi una domanda consolatoria: com'è che non vincono nonostante questo dispiegamento di forze dispendiose e onerose?

In USA la gente ha cercato Trump anche se poi alla fine deluderà anche lui, mai intanto non ha votato per i "liberal". In Italia non ci lasciano manco votare perché sanno che le loro omelie ci escono dagli occhi, dalle orecchie ecc.

Nessie said...

Aggiungo per Eleonora. Forse se mentre scrivevo il post avessi saputo che hanno deciso di punto in bianco di chiudere la trasmissione di Paragone, non sarei stata così severa. Non mi piace mai sparare sulla Croce Rossa. Dico però che se si sceglie di fare gli "antisistema" lo si fa conseguentemente e non con il passo esitante e coi contrappesi in studio come Mughini, la Fusani e Caprarica.

Qui i dettagli sulla Gabbia CLOSED:

http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/gabbia-chiusa-paragone-mentana-commenti/

Eleonora said...

Lo annunciò proprio lui sul suo facebook e su quello della gabbia a giugno che la gabbia non avrebbe più riaperto i battenti. Si, comunque negli ultimi tempi, aveva ospiti quasi solo di sinistra. Sulla tua severità, bhe, quel programma cominciava a fare un pò schifo pure a me.

Nessie said...

Differenziarsi, distinguersi e saper remare controccorrente non è alla portata di tutti. Occorre coraggio, cultura e intelletto. Quando poi alla fin fine si cade nel solito BLOB mediatico, ecco che anche quella tipologia di spettatori che prima ti seguivono con interesse (parlo della sottoscritta, di te, ma anche di molti qui dentro), piano piano s'ammosciano e cambiano canale. O spengono la tv. Peccato!

Nessie said...

Voglio però dire a parziale difesa dei cronisti "antisistema", che vengono castrati sul nascee dalla Carta di Roma della Boldrini, già sottoscritta dall'Ordine dei Giornalisti.
Dovrebbero fare tutti quanto una bella lotta contro questo obbrobrio voluto e imposto alle redazioni dall'UNCHR, l'agenzia dei rifugiati dell'ONU.

Jacopo Foscari said...

Confero che Paragone è stato epurato da "La7", pare su ordine di Mitraglietta che non gradiva i suoi toni "complottisti". Comunque concordo che anche il suo programma era diventato davvero indigesto, e infatti non lo guardavo più da un bel pezzo.

Nessie said...

Quindi, se ne deduce che Chicco Mitraglietta è un'autorità assai ascoltata ne La7. Pare che il nuovo direttore Andrea Salerno, avesse altri piani editoriali.

Ecco cosa scrive in proposito Paragone il 29 giugno scorso:

«Ringrazio anche il nuovo direttore Andrea Salerno anche se La Gabbia non rientra più nei suoi piani editoriali. Va bene così. Quindi ci salutiamo, La Gabbia termina qui, chiude qui i battenti. Ha vinto il Ciaone. E con questo Ciaone ci salutiamo».

Alessandra said...

Quindi sappiamo già cosa aspettarci dal nuovo programma di Giletti. Non che la cosa mi sorprenda, comunque: uno che ha dichiarato che pagherebbe oro per avere la Littizzetto con sé e che invitava spesso Ladylike in studio - specie ai tempi della loro relazione - perché ha grandi qualità (un'idea di cosa intende ce l'avrei, ma se la scrivo sono sessista) si commenta da sé.
Giustissima la tua osservazione sui liberal che martellano a tutto spiano ovunque e che nonostante ciò non acchiappano consensi.
Forse perché ormai la realtà cozza troppo con la rappresentazione del mondo che vorrebbero rifilarci.
Renzi non incanta più nessuno, come ha scritto anche Foa nel suo ultimo articolo, e in Francia sono già stufi di Micron. Certo che potevano pensarci prima, specie quelli che hanno preferito lavarsene le mani come Pilato, con la differenza che la croce ora se la beccano tutta loro.

Nessie said...

Sì, ma questi cronisti "alternativi" dovrebbero un po' finirla lì con il gusto per i dettagli accessori ("spin", "populismo vero o falso") e andare dritti al sodo. Ecco cosa ho risposto a Foa nel merito di Renzi e chi incanta o meno:

In politica vale il motto di Eraclito "Non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume". Renzi si dimette dopo il referendum, per poi succedere a se stesso nei panni di un Gentiloni telecomandato a cui ha affiancato l'inutile arrogante (quanto decorativa) Boschi in veste di Sottosegretaria alla Presidenza. In realtà è inutile mettere a confronto un Renzi 1 con un Renzi 2. Quando lo intervistano, rivedo il solito arrogante smargiasso di sempre. Quello che caccia una povera anziana signora, una risparmiatrice ex Carife, una dei tanti turlupinati dalle banche popolari dai risparmi polverizzati ai quali lui fece mettere alle calcagna la Digos. Non si sa mai che i poveri tapini dovessero pure organizzare qualche legittima protesta!

Dovranno fare brogli e una legge per favorirli dopo i numerosi abusi, cosa non del tutto improbabile, considerati i colpi di mano di questi ultimi quattro governi non eletti.
E noi siamo ancora qui a parlare di "spin"? E di "populismo"? Ma qui siamo da tempo al di fuori della democrazia e della legalità che è ora di ripristinare. Con le buone o con le cattive.

Nessie said...

Sulla Francia e Micron. Occhio, però! La cura Attali è in agguato e suggerisce che non deve esserci feeling che duri a lungo, tra i politici eletti e il suo elettorato. Secondo queste merdacce (non ho altro termine) se c'è empatia si cade in una sorta di deriva plebiscitaria simile alla dittatura. Viceversa se ci si ammoscia in fretta, tutto ciò è "democratico".

T'è capì?

Eleonora said...

Dunque, da un paio di settimane è ricominciato l'aria che tira con la merlino. E non fanno altro che discutere su immigrazione-accoglienza-ius soli. Tutti in favore della sostituzione del popolo italiano. Se c'è qualche ospite che la pensa diversamente, lo fanno tacere immediatamente. Uno schifo!

Nessie said...

Ele, occorre impegnarsi di buzzo buono per far fallire gli ascolti di queste porcherie.
Ed è solo un primo passo. Già registrano FLOP CLAMOROSI.

Il che sarebbe una buona notizia se gli elettori potessero contare su forze politiche alternative in grado d'interpretare i bisogni del paese, alle quale aggregarsi.
Come scrive Ettore un commentatore del blog di Foa:

"Così purtroppo non è. Il calo degli ascolti televisivi, meglio la disaffezione dei telespettatori nei confronti delle trasmissioni politiche, è da imputarsi all'effetto cloroformizzante ingenerato artatamente dal potere che ha indotto apatia conseguente alla falsa rappresentazione della realtà, dipinta come inevitabile."

Nessie said...

Detto ciò, per il momento è bene farli FALLIRE con il nostro disinteresse e non partecipazione visiva.

Anonymous said...

Non c'entra un granchè, ma meglio vederlo. Notare i gesti ricorrenti del generale russo.
http://caosvideo.it/v/generale-russo-parla-del-nwo-e-della-mafia-globale-piramidale-7068?u=malefix

IL SAURO

Nessie said...

Visto, grazie. Niente che non sappessimo già, ma la differenza la fa la fonte: un generale che parla di mafia globale, è una notizia. nel frattempo passa sopra, perché ho cambiato topic. Ciao.