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06 April 2017

Il sangue di San Pietroburgo




Avrete notato tutti come il fascio di luce dei riflettori mediatici si sia soffermato poco sull'attentato di San Pietroburgo, rispetto a quello di  Londra e di come sia subito stato sopraffatto dall'attacco di Idlib  con gas Sarin in Siria. Perciò innanzitutto sono costretta a tornare a San Pietroburgo, la città dalle molteplici chiese lungo il fiume Neva. Abbiamo radici italiane in questa magica città nella quale gli zar commissionarono  l'opera all'architetto ticinese Domenico Trezzini, e ad altri architetti di scuola italiana. Sono d'accordo con Gian Micalessin quando scrive: "Aver arrestato lo scivolamento dell’Ucraina verso Nato e Unione Europea, aver rimesso piede in un Medio Oriente dove l’influenza degli Usa di Obama era al lumicino, aver gettato le basi per la rinascita della potenza russa e aver ipotizzato un’intesa con Donald Trump ha sicuramente un costo."
Putin come nuovo attore nello scacchiere mondiale viene considerato un leader "pericoloso" per le mire egemoniche ed espansioniste dei mondialisti. Sa mantenere una stabilità al proprio paese, è un leader amato e stimato, è stato riconfermato alle elezioni presidenziali del 2012, ha saputo essere determinante nella lotta contro il terrorismo e si è mostrato determinato nel voler sconfiggere l'Isis. Insomma si è mostrato protagonista, e non comparsa e non si è piegato.
Per lo "zar Putin" cercasi tanti piccoli Lenin in grado di recargli il danno di nuove "rivoluzioni colorate". E' un po' questo lo schema detto in soldoni. Si dà il caso che i russi siano consapevoli  della loro storia e  cultura. Ne parlò in proposito l'ambasciatore Komov a Rovereto qualche anno fa, ricordando che le "radici" di quel marxismo-leninismo che tanto li afflisse con la sua dittatura durata quasi un secolo, sono made in Europe e che la Russia è un paese cristiano geloso custode dei suoi valori. Volendo un po' forzare, la prima "rivoluzione colorata" finanziata dai Rothschild per il tramite di Lenin e Trotzky avvenne proprio nel 1917. Pertanto quell'Alexey Navalny che si è distinto in questi giorni quale agitatore di sommosse,  è un dissidente anti-Putin che fonda in Russia movimenti politici finanziati dagli Usa e venne formato nei  premiati laboratori universitari americani collegati all’élite mondialista in connessione con la Cia. Insomma un vero oppositore e agitatore "spontaneo" di popolo.
Tutto ciò è quanto basta per capire la natura delle recenti proteste in Russia: prove tecniche di "rivoluzione colorata" sospinta dalle oligarchie sorosiane simile a quelle già ampiamente sperimentate in Ucraina e in altri paesi eurasiatici ed estese anche all'area mediterranea.

Non si è fatta attendere la risposta violenta a San Pietroburgo dopo l'arresto di Navalny: l'attentato alla metropolitana che ha causato 11 morti e 51 feriti (bilancio destinato a crescere) subito provvidenzialmente tolto dall'attenzione mediatica occidentale. Gli esecutori materiali sono secondo i il comitato investigativo russo, membri di Al Nusra e dell'Isis, ma poco importa. Sappiamo bene che il terrorismo è la testa d'ariete idonea a  creare instabilità e a scatenare "la guerra dei nervi" oltre a quella contro le vittime.  Nessuno però in Europa ha acceso palazzi di rappresentanza diplomatica con il tricolore della bandiera russa, nessuno slogan in stile "Je suis Charlie", "Je suis Bataclan" e  in un battibaleno ecco voltare subito pagina. Anzi, alcuni media particolarmente russofobi in questi giorni hanno sposato la tesi "complottista" dell'auto-attentato. E pure Luttwak e l'editorialista del Corriere Franco Venturini, hanno sposato questa tesi. Per non dire del solito Mieli.

A pochissimi giorni, ecco la nuova tragedia siriana di IDLIB, attacco chimico che ha procurato 72 morti.  E' chiaro che mediaticamente questo attacco chimico serve anche a coprire l'attentato precedente e a far passare  Putin, da vittima che era, a collaborazionista del carnefice Assad. Ben lo spiega Mauro Bottarelli nel suo articolo pubblicato anche su Rischio Calcolato. Molte cose non tornano in queste ore convulse e la narrazione mainstream è tutt'altro che credibile.




Perché Assad avrebbe deciso di effettuare un bombardamento chimico nella fase finale di una guerra ormai vinta e nel giorno in cui a Bruxelles si apriva la Conferenza Internazionale sul futuro della Siria (e su quello suo)?

E perché l’avrebbe fatto pochi giorni dopo aver incassato dall’Amministrazione Trump (per bocca di Nikki Haley, ambasciatrice all’Onu), la conferma che rimuoverlo “non è più una priorità degli Stati Uniti”?
Perché il regime siriano, in maniera così goffa e intempestiva, avrebbe optato per un attacco con armi chimiche violando l’accordo siglato nel 2013 a Ginevra sotto l’egida di Usa e Russia, che portò all’effettivo smantellamento del suo arsenale (come è stato riconosciuto dall’Onu), accordo mai violato in questi anni neppure nei momenti di maggiore indecisione sull’esito della guerra?

Perché farlo, ben sapendo che questo avrebbe scatenato la comunità internazionale, messo in drammatica difficoltà l’alleato russo, riacutizzato le divisioni nel mondo arabo, provocato una legittima reazione tra gli stessi siriani che oggi, a stragrande maggioranza, vedono Assad come il salvatore della Siria contro l’occupazione terrorista dei mercenari islamisti? Sono questi,  gli interrogativi posti da Giampaolo Rossi nel suo blog, che attendono risposte. Ma anche da parte di tutti quelli che non si bevono la versione del mainstream sulla Siria, scatenatasi in queste ore. 

Intanto però senza uno straccio di prova, la cosiddetta ossimorica "comunità internazionale" ha già lanciato la sua condanna: Assad se ne deve andare e guerra su tutti i fronti a chi lo sostiene. Se lo dicono pure la Mogherini e Alfano l'Africano, allora siamo a posto. Se Corriere, Repubblica, Stampa, il Fatto e altra stampaglia pretoriana lo ripetono, allora sappiamo che i giornalisti si confermano sempre di più vil razza dannata. Fatte salve le debite eccezioni.

Nel merito delle armi chimiche ecco una buona intervista ad Andrea Purgatori (foto in basso) su Intelligo news su tutto ciò che non torna. E Purgatori è un cronista che ai bombardamenti chimici e ai suoi effetti nefasti generalizzati a tutti (e non solo ai bambini)  ha assistito quando Saddam Hussein li scaricò sulla popolazione curda provocando 5000 morti e un numero incalcolabile di feriti. Pertanto le armi chimiche non sono "selettive" né "intelligenti".


Assad non avrebbe alcun interesse ad autorizzare un attacco chimico del quale a suo tempo lo avevano già accusato falsamente senza uno straccio di prova, tant'è che dovettero desistere. Questa a mio modesto avviso, è una bella canagliata buttata lì per accelerare eventi nefasti e reazioni belliche incontrollabili che  personalmente mi fanno una certa paura.  Non mi sono piaciute in queste ore, nemmeno le dichiarazioni di un Trump stranamente "obamizzato", del  tutto incoerenti col Trump oppositore di Obama. 
Dio ci salvi dalla miopia e dall'ottusità criminale della classe politica cosiddetta internazionale che ritrova i suoi galoppini ripetitori in ambito nazionale. 
Il sangue di San Pietroburgo potrebbe essere solo prodromico di  tanto altro sangue innocente che verrà. Una cosa è certa: nessuno di quelli che hanno interesse alla pace (quella vera) e alla verità, vuole vivere una simile avventura senza ritorno.

AGGIORNAMENTO DEL 7 aprile  Sono stata fin troppo facile profeta. E' scattata la rappresaglia americana contro la base aerea siriana di Shayrat. In una nota il Pentagono ha definito la risposta americana "proporzionata" rispetto all’odiosa azione di Assad contro la propria gente. Il raid è scattato quando in Siria erano le 4.40 del mattino. Era già tutto previsto ancor prima dell'attacco chimico a Idlib - dichiara  i ministro russo degli Esteri Sergheij Lavrov. 
“Un’aggressione contro uno Stato sovrano in violazione delle norme di diritto internazionale, su pretesti inventati”, ha riferito il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. “Quest’azione di Washington arreca un danno considerevole alle relazioni russo-americane, che erano già compromesse”.

61 comments:

Anonymous said...

Quello della Siria è il dramma di un Paese e di un popolo costretto al dolore e al martirio, a causa degli interventi d'ingerenza straniera.
Io rinuncio a capire perché siamo tornati al 2013 dopo che Assad aveva ottenuto così tanto negli accordi del 2013 a Ginevra .
Certamente chi ha orchestrato questo scenario infernale vuole farlo retrocedere e lo fa con atti di forza.

Eugenio

Nessie said...

Come al solito occorre chiedersi il cui prodest di prammatica.

Allo stesso modo occorre chiedersi quali vantaggi avrebbe tratto Assad dall’utilizzare armi chimiche ieri nella sacca di Idlib, ultima ridotta dei ribelli jihadisti, per intenderci quelle milizie non appartenenti allo Stato Islamico che hanno rifiutato di aderire ai colloqui di pace, sostenute da sauditi, qatariani e fino a pochi mesi fa pure dai turchi.

Jacopo Foscari said...

Assad ha consegnato le sue armi chimiche dopo il false flag del 2013, ergo lui non le ha più come attestato da successive ispezioni ONU. Il complesso militare-industriale e la lobby che-non-può-essere-nominata stanno tirando per la giacchetta Trump ma non credo la cosa riuscirà. Per dire, Londra per bocca di Johnson, si è già tirata indietro riguardo interventi armati. Ovviamente spiace per i poveracci che ci stanno andando di mezzo in questa guerra insensata e assurda

Nessie said...

Come dicevo oggi ad un caro amico, saranno tutti war game sporchi eseguiti sotto falsa bandiera, ma i morti (specie i poveri bambini) sono autentici. E servono come scudi umani e strumenti di ricatto per suscitare raccapriccio presso la "comunità internazionale" (termine che aborro) e accelerare gli interventi armati.

Da come si condurranno gli Usa in questo sporco war game, si saprà se i neocon e il deep state sono ancora attivi o meno. Se Trump sarà un bluff o se farà sul serio.

Intanto:

https://it.sputniknews.com/politica/201704064310765-putin-accuse-alla-siria-infondate/

Nessie said...

PS: dove hai letto che Johnson ministro degli esteri britannico, si sarebbe tirato indietro? Hai qualche link, per caso?

Jacopo Foscari said...

Dalla dichiarazione odierna di Johnson sembra che il Regno Unito non abbia molta voglia di andare in guerra

http://www.telegraph.co.uk/news/2017/04/06/boris-johnson-not-rush-war-against-assad-syria/

E pure la Francia. Sibillino Ayrault che parla di "differenti visioni" tra il ministro degli esteri e della difesa USA, ovvero tra Tillerson e "Cane Pazzo" Mattis. Pare che dopo la foga iniziale si stiano dando una calmata. Almeno spero

Nessie said...

Grazie mille. E' già qualcosa, vedremo se saranno tutti pecoroni. L'avevi letto quest'ultimo pezzo (molto bello) di Blondet sull'appecoronamento generale?


http://www.maurizioblondet.it/nella-menzogna-totale-riconosco-lopera-dei-padroni-del-discorso/

Jacopo Foscari said...

Letto, però Blondet sono tipo 15 anni che una volta al mese parla di "III Guerra Mondiale" imminente e "attacco all'Iran" tra due settimane, per cui perdona se lo prendo con beneficio d'inventario. Lo rispetto, ma lo prendo con le dovute pinze. Riguardo l'exploit di Trump ha sorpreso, negativamente, anche me ma non vorrei l'avesse fatto apposta per stanare gli altri. Ovvero, dopo che Trump ha velatamente suggerito l'opzione militare subito tutti diventano prudenti e cauti mentre Putin tiene fermamente la posizione. L'avrà fatto apposta per vedere le carte degli altri? Non sarebbe la prima volta

Nessie said...

Ma certamente che B. ha i sui difetti. Ma la cappa di menzogne totalitarie tipiche della dittatura che ha ben delineato, sta diventando sempre più irrespirabile e a breve dovremmo girare coi tappi alle orecchie per non venir travolti.

Quanto a Trump, io non posso rassegnarmi a credere che un uomo valga l'altro e che tutto il mondo sia Paese. Dannato e stramaledetto paese.

Jacopo Foscari said...

Su quello ha perfettamente ragione e glielo riconosco. Ormai quando vedo il coretto mediatico all'unisono mi schiero pavlovianamente dall'altra parte

Anonymous said...

Purtroppo da sempre i banksters "angloamericani" risolvono la crisi del loro impagabile debito con la guerra in casa ALTRUI. Per LORO questo è una esigenza insopprimibile anche se adesso ci sono le atomiche.
Quando nel 2013 il loro sistema merdiatico cominciò apertamente a parlare di guerra mi posi subito la domanda se il LORO Golem ammeregano avesse o meno la forza per un attacco preventivo alla russia , e il tempo "guadagnato" ( grazie putin !) di questi 4 anni mi ha fatto ritenere di no ( altrimenti lo avrebbero già fatto ).
Ma LORO non possono rinunciare e alzeranno sempre più la posta e quindi il rischio di disastro globale, in un mix di minacce speranze ed inganni affinché l' elite russa ceda ancora come negli anni '80.
ws

Nessie said...

Sì Jacopo, quando sento la solita finta polifonia di strombazzamenti mediatici tutta allineata all'unisono, automaticamente trovo la chiave di ricerca giusta: vado in tutt'altra direzione. Col tempo, ormai si acuisce la sensibilità e l'intuizione per discernere il falso dal vero.

Nessie said...

Ws, purtroppo quella bellica è un'opzione tutt'altro che scongiurata da parte degli Usa, potenza in declino e sulla via della disperazione. Senza contare il convitato di pietra vicino di casa della Siria, Israele, che c'è ma di cui nessuno parla.

Il futuro dell’America «dipende dalla sua capacità di far deragliare l’integrazione economica del centro del mondo e riuscire nel “grande gioco” nel quale tutti gli altri hanno fallito»

http://www.libreidee.org/2017/04/contro-leurasia-agli-usa-resta-solo-una-chance-la-guerra/

Nessie said...

Qui un articolo di Craig Roberts sulla loro vocazione all' ARMAGEDDON:

http://www.libreidee.org/2017/03/craig-roberts-pazzi-criminali-spingeranno-trump-in-guerra/

Nausicaa said...

Intanto rieccoci al solito giochetto delle fake news for a fake world. Associazioni Mediche Svedesi affermano che i "caschi bianchi" hanno ucciso i bambini per produrre i falsi video degli attacchi con gas.


http://www.veteranstoday.com/2017/04/06/swedish-medical-associations-says-white-helmets-murdered-kids-for-fake-gas-attack-videos/

Alessandra said...

Salvini, in questo video di poco meno di mezz'ora, smonta una volta per tutte l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, "l'organismo" - in realtà una sola persona, tale Rami Abdel Raman - che ha denunciato l'attacco con gas chimici di Idlib, nonché i presunti crimini di Assad.

https://m.youtube.com/watch?v=r1KYj7Lwcs8

Trump mi sta lasciando perplessa, ma preferisco aspettare e vedere cosa succede nei prossimi giorni.
Certo che tira una brutta aria.

Nessie said...

Grazie Alessandra, l'avevo già visionato. E' stato bravo e coraggioso, Salvini e mi è piaciuto. Poi quel sedicente famoso Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Coventry e con a capo un islamico è davvero tutto un programma!

Su Trump è giusto aspettare ma che tiri una pessima aria lo vediamo tutti quanti.

Nessie said...

Nausicaa che vuoi che ti dica? What a wonderful world! - verrebbe da commentare. Una tragedia nella tragedia, servirsi così crudelmente dei bambini affinché ci si impietosisca per i bambini. Così li ammazzano due volte.

Anonymous said...

La corda è tesa da molti anni, ma credo che se si spezzerà lo farà altrove: non in Siria.
Se il confronto tra super-potenze nucleari avvenisse lì, tra gli altri, ne farebbe le spese Israele. Quindi, credo che Blondet abbia ragione quando parla di trattative segrete. L'alzare la posta serve sempre a rafforzare la propria posizione in vista di una trattativa. Temo che la tanto invocata "commissione internazionale" sarà una fregatura proprio per chi la auspica. Quello che non è riuscito a Daesh, lo farà l'ONU, ovvero, il rompere il fronte che lega Siria ad Iran, oppure, la delegittimazione di Assad e il suo esilio; il che finirebbe per essere la stessa cosa.
La UE è tutta pro guerra, ma non se la fila nessuno tra quelli che contano davvero. La posizione UE potrebbe essere più pesante sul continente che non in MO. Lì ci sono già i turchi che sono ancora la seconda potenza NATO. Poi c'è l'intreccio di strani interessi tra israeliani e sauditi, ci sono le due super-potenze ormai apertamente schierate sul campo, ma se c'è qualcuno che ha più da perdere è proprio Israele.
Però la posizione di Assad si indebolisce e i russi potrebbero scaricarlo per evitare guai peggiori, magari con l'assicurazione di poter usufruire di uno sbocco sul Mediterraneo una volta spartito ciò che resta della Siria. Il che era poi il piano originale. Ma non credo che la Russia abbia interesse a disfarsi dell'Iran, quindi, a consentire che l'accerchiamento avanzi sul fronte sud.
Il che riporta la situazione al punto di partenza e, di conseguenza, la tensione cresce.
La corda finirà così per spezzarsi, magari lontano dal MO e più vicino alla Russia.
Francamente, visto che proprio vogliono scherzare con il fuoco, dal nostro punto di vista sarebbe quasi meglio che il conflitto passasse quanto prima al livello manifesto, il che servirebbe a chiarire chi davvero ha voluto questo sconquasso.
E i "viaggi della speranza" verrebbero sospesi indefinitamente.

IL SAURO

Jacopo Foscari said...

E niente, abbiamo un nuovo Bush a quanto pare. Dispiace, ci credevo davvero che fosse diverso, ho sperato fino all'ultimo che non si piegasse. Ora i suoi sostenitori sono giustamente infuriati, cazzi suoi se l'è voluta lui

Nessie said...

Sauro, sono d'accordo su tutto le scenario geostrategico che mi dipingi, tranne che sulla cessazione dei "viaggi della speranza". Quelli quando ci sono le guerre di mezzo continuano più che mai e con un pretesto di ferro: "scappano dalle guerre".
Già se lo inventano adesso con quelli dell'Africa nera, figuriamoci poi!

Comunque condivido il fatto che sia meglio quando il conflitto diventa manifesto anziché per interposta persona.

Nessie said...

Jacopo, ho appena aperto i giornali on line. Purtroppo sì, pare che sia come dici :

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/missili-usa-contro-siria-1383473.html

Ormai le guerre non si dichiarano più, si fanno e basta.

Chissà quante luride mosche cocchiere europee mogherine e moscerine in queste ore!

Nessie said...

Jacopo, leggo che i suoi elettori sono inferociti:


http://www.breitbart.com/london/2017/04/06/bbc-blames-damaging-trump-presidency-syria-chemical-attack/

Anonymous said...

Ciao Nessie,
l’attacco americano alla base siriana conferma i timori da te espressi alla fine del post. A riprova che ad aspettarsi il peggio non si sbaglia mai…
Con l’utilizzo strumentale delle armi chimiche (spauracchio agitato dal Pentagono fin dai tempi di Bush) si è voluto creare un casus belli e Trump si è infilato a capofitto nel tunnel, smentendo con i fatti le sue parole di appena tre giorni fa.
Perché lo ha fatto?
È caduto egli stesso in una trappola ordita da una macchina che non riesce a controllare (il “partito della guerra”, sempre potentissimo nei gangli dell’amministrazione Usa)?
È passato al “lato oscuro”, come alcune nomine di collaboratori sembrano indicare (vecchi arnesi della Trilaterale, uomini di Goldman Sachs ecc.)?

Quale sia la risposta solo il tempo ce lo potrà dire, forse. Quello che è certo fin da ora è che se ha deciso di sottomettersi ai poteri che veramente comandano in America per salvarsi, ha fatto male i suoi calcoli. Proveranno a farlo fuori lo stesso, e con ogni mezzo. Col risultato che lui non salverà le chiappe, ma in compenso avrà contribuito a rendere questo mondo ancora più invivibile di prima.
(no caste)

Anonymous said...

@ il sauro che scrisse
i russi potrebbero scaricarlo per evitare guai peggiori, magari con l'assicurazione di poter usufruire di uno sbocco sul Mediterraneo una volta spartito ciò che resta della Siria

i " professoroni" dicevano questo già nel 2011, ma non è successo, non fare i russi cosi' sciocchi.

ws

Nessie said...

Ciao No caste e lieta di rivederti ricomparire:-). Purtroppo ci siamo svegliati con tamburi rullanti di guerra. Ora si tratterà di vedere se questa mossa rimarrà nell'alveo di una mera prova muscolare da utilizzare sul piano delle trattative, o se viceversa è un prodromo del peggio che verrà.

In ogni caso si parla già di un Trump in fase di "normalizzazione":

http://blog.ilgiornale.it/foa/2017/04/07/hanno-normalizzato-trump/

sia perché ha ubbidito ai suoi stessi compari del Partito Repubblicano(vedi Mc Cain) dai quali vuole ottenere il consenso pieno, sia perché supino e prono a quell'apparato industrial-militare che poi è quello che in USA ha sempre comandato su tutti i presidenti, quale che sia il loro schieramento politico.

Una cosa è certa: ancora una volta prevale la loro politica dell'Armageddon. Quando poi vedo un Gentiloni e piddioti vari, schierarsi con Trump, allora sono certissima che abbia sbagliato.

Come saprai, il Salvini "trumpista" ha già preso le distanze da questa mossa.

Anonymous said...

«Quando poi vedo un Gentiloni e piddioti vari, schierarsi con Trump, allora sono certissima che abbia sbagliato».
Infatti, Nessie, se io mi ritrovassi riscuotere gli applausi congiunti di Junker, Mogherini, Gentiloni, Netanyau, Al Jazeera, Isis e compagnia brutta mi chiederei dove ho sbagliato…

Oltre a Salvini, tutti i “trumpisti” italiani hanno condannato l’aggressione americana. Per non dire, di Marine Le Pen e gli altri stranieri. Questo perché non sono trumpisti, ma sovranisti. E il sovranista mette al primo posto l’interesse nazionale.
(no caste)

Nessie said...

Appunto! e con la stessa logica se ne deduce che se Trump in luogo di curare gli interessi interni statunitensi, riportare in patria la manifattura dislocata in Cina e sferrare colpi alla globalizzazione come promise, si mette a sferrare guerre di aggressione, non è un sovranista.

Ti dirò di un mio sospettuccio mai scritto, perché ho voluto all'inizio dargli un'apertura di credito (come è giusto fare). Quando lui e Netaniyau parlarono della questione palestinese e a discorso ufficiale sciolto, l'ho visto andar via con il piccolo Bibi che abbracciava alla vita di quell'omaccione alto grosso e biondo, ebbi un brutto presagio e pensai che T. gli avesse promesso parecchio. Come è noto Bibi non poteva sopportare Obama e caldeggiò un ricambio presidenziale. Ora sapremo in fretta perché.

Anonymous said...

Sì, parevano Bibì e Bibò e tra i due chi comanda è sicuramente Bibì…

La mia apertura di credito nei riguardi di Trump non fu diversa dalla tua, lo scrissi qui all’indomani del suo insediamento. Non mi aspettavo certo che facesse la rivoluzione, mi sarei ritenuto soddisfatto se avesse messo un freno alla globalizzazione, se – riprendendo la tradizione repubblicana dell’isolazionismo – avesse cessato di esportare guerre per il mondo e se avesse cercato un modus vivendi con la Russia.
Purtroppo per noi, sembra che abbia deciso di andare in direzione diametralmente opposta.
(no caste)

Nessie said...

Sì, Bibì, anche se è più piccolo :-).

Intanto per non perdere l'esercizio con il non sentirsi sicuri a casa propria, ecco il solito attentato col camion a Stoccolma:

http://www.corriere.it/esteri/17_aprile_07/stoccolma-camion-folla-centro-capitale-svedese-6ccd173a-1b93-11e7-a7aa-d3cb5d83b09d.shtml

Anonymous said...

La corda è tesa da molti anni, ma credo che se si spezzerà lo farà altrove: non in Siria.
Se il confronto tra super-potenze nucleari avvenisse lì, tra gli altri, ne farebbe le spese Israele. Quindi, credo che Blondet abbia ragione quando parla di trattative segrete. L'alzare la posta serve sempre a rafforzare la propria posizione in vista di una trattativa. Temo che la tanto invocata "commissione internazionale" sarà una fregatura proprio per chi la auspica. Quello che non è riuscito a Daesh, lo farà l'ONU, ovvero, il rompere il fronte che lega Siria ad Iran, oppure, la delegittimazione di Assad e il suo esilio; il che finirebbe per essere la stessa cosa.
La UE è tutta pro guerra, ma non se la fila nessuno tra quelli che contano davvero. La posizione UE potrebbe essere più pesante sul continente che non in MO. Lì ci sono già i turchi che sono ancora la seconda potenza NATO. Poi c'è l'intreccio di strani interessi tra israeliani e sauditi, ci sono le due super-potenze ormai apertamente schierate sul campo, ma se c'è qualcuno che ha più da perdere è proprio Israele.
Però la posizione di Assad si indebolisce e i russi potrebbero scaricarlo per evitare guai peggiori, magari con l'assicurazione di poter usufruire di uno sbocco sul Mediterraneo una volta spartito ciò che resta della Siria. Il che era poi il piano originale. Ma non credo che la Russia abbia interesse a disfarsi dell'Iran, quindi, a consentire che l'accerchiamento avanzi sul fronte sud.
Il che riporta la situazione al punto di partenza e, di conseguenza, la tensione cresce.
La corda finirà così per spezzarsi, magari lontano dal MO e più vicino alla Russia.
Francamente, visto che proprio vogliono scherzare con il fuoco, dal nostro punto di vista sarebbe quasi meglio che il conflitto passasse quanto prima al livello manifesto, il che servirebbe a chiarire chi davvero ha voluto questo sconquasso.
E i "viaggi della speranza" verrebbero sospesi indefinitamente.

IL SAURO

Nessie said...

Sauretto, ti sei accorto di avermi spedito di nuovo lo stesso commento di ieri delle 6,25 am?

Capisco che repetita juvant, ma in realtà avresti dovuto replicare al commento di ws delle 12, 49 pm che riguarda il punto su Assad eventualmente scaricabile dai russi.

Anonymous said...

Io ne avevo spedito un altro. Se blogger ciocca non so che farci.

IL SAURO

Nessie said...

Perché? Anche blogger può cioccare? E' da oggi che ciocca (ma di brutto) la piattaforma di disqus.

Jacopo Foscari said...

Diciamo anche che alcuni degli uomini validi, come Flynn e Bannon sono stati disattivati. Il primo l'han fatto dimettere, il secondo l'hanno reso inoffensivo destituendolo dal consiglio di sicurezza pochi giorni prima del raid. Non penso Trump sia stato un bluff fin da subito, ma sicuramente gli hanno gradualmente stretto il cappio intorno al collo e lui non ha reagito. Dispiace sicuramente che questa speranza sia andata in fumo così precocemente. Segnalo che anche Farage, che di Trump è stato consigliere, ha preso le distanze da lui. In questo i "populisti" si sono dimostrati molto più intelligenti dei sinistroidi. I sinistroidi, dopo averci frantumato i genitali con gli arcobaleni nell'era Bush appena arrivato il bombarolo Obama si sono appecoronati, i populisti brutti e cattivi mi sembra non abbiano avuto remore nel prender le distanze da Trump, giustamente. Comunque somma delusione è l'unica cosa che posso esprimere

Nessie said...

Sauro, è da oggi che cioccano un po' di piattaforme, forse a causa dell'eccessivo traffico. Anche disqus dà i numeri.

Nessie said...

Sì, somma delusione Jacopo perché si ha come l'impressione che la benemerita lobby guerrafondaia dell'Aipac lo tenga per le palle. Vedremo in seguito... In ogni caso anche le autorità politiche russe manifestano analogo disappunto. Sapevo di Flynn e di Bannon, e se Trump deve accontentarsi del genero al posto loro, allora è poca roba.

Anonymous said...

Stanno applicando lo stesso collaudato manuale con pretesti preparati a tavolino, grancassa unificata mondiale, fatto compiuto bellico, utilizzato purtroppo con successo per disintegrare la Jugoslavia, l'Iraq, la Libia. Purtroppo Loro possono e lo sanno perfettamente. E a dirla tutta mi pare che le prime reazioni di Russia (business as usual, ci rimettiamo alla clemenza della corte) e Cina (inesistente) di fronte ad un fatto così grave non promettano nulla di buono.
Scarth

Anonymous said...

PS: su Trump dall'insediamento mi ero mantenuto cauto non riuscendo a decifrarne la direzione. Ora direi che la maschera è caduta del tutto e tutto purtroppo per noi è dannatamente molto decifrabile visto che sta facendo perfino peggio della sanguinaria Clinton.
Scarth

Nessie said...

Scarth, ti do ragione, ma ho l'impressione che i russi col loro sarcasmo sul fatto che in fondo in questo raid hanno colpito poca roba, siano consapevoli che Trump ha voluto, più che altro, fare lo sbruffone dando un avvertimento al cinese Xi Jinping durante il loro meeting in Florida, sul fatto che loro non scherzano a proposito della Corea del Nord.

Comunque la sanguinaria Clinton avrebbe certamente colpito di più, se è questo che vuoi dire.
La cosa invece sorprendente è il suo voltafaccia dallo Zenith al Nadir, rispetto a quanto aveva promesso a proposito degli Usa che non saranno più il poliziotto del mondo.

Perfino i russi che non è gente così sprovveduta, alla Duma brindarono a suo tempo, per la sua elezione.

Nessie said...

PS quando si dice la coerenza. Quando c'era O'Bamba sulla Siria Trump scriveva così:

The President must get Congressional approval before attacking Syria-big mistake if he does not!

Aldo said...

...e con questa storia dei missili anche Trump dimostra d'essere null'altro che un dirigente (in senso denigratorio, come sapete) tra i tanti. Tante parole, ma alla fin fine sempre lì si va a finire. Che merdume sconfinato!

Nessie said...

Più che altro un burattino nelle mani della solita SPECTRE. I veri conduttori sono sempre e solo loro, e gira e rigira - quale che siano i presidenti - comanda sempre il solito complesso industrial-militare, chiamato anche col nome di "deep state".

Aldo said...

Sempre di merdume si tratta. Anzi, meno: almeno il merdume ha un suo pregio come concime.

Nessie said...

Anche di più direi...Aspettiamo il passaggio di Vanda così ci dà notizie fresche di quelle parti. Ma leggo di elettori di Trump inferociti e imbufaliti sui giornali americani. Farsi prendere per il culo in così breve tempo, non è il massimo...
Oltretutto infrange la speranza. E Dio sa se ce n'è bisogno in questi tempi malefici.

Jacopo Foscari said...

Killary ha criticato Trump perché lei avrebbe bombardato di più di quanto ha fatto lui. Giusto per dire come siamo messi. Peccato perché alcune mosse di Trump, per quanto goffe, avevano fatto ben sperare come le restrizioni agli ingressi dei maomettani e lo sdoganamento del protezionismo. Peccato, amarezza e delusione per la speranza così rapidamente infranta

Nessie said...

Quindi, a questo punto dovremmo pure ringraziare pure Trump, perché la sua collega avrebbe fatto di peggio :-(.
Sì, siamo messi male.

Alessandra said...

Beh, che Killary fosse un'esaltata evidentemente affetta da invidia penis lo sapevamo, no?
Battute a parte, purtroppo Trump ha impiegato poco a deludere la speranza di vedere, da parte sua, una politica estera diversa da quella dei vari Bush, Clinton e Obama.
Invece si dice pronto a colpire di nuovo "se necessario" (precisazione non rassicurante visto che nemmeno questo intervento lo era) e minaccia sanzioni alla Siria.

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/usa-presto-arriveranno-nuove-sanzioni-contro-la-siria_3065727-201702a.shtml

Hector Hammond said...

Vediamo se arriveranno altri attacchi , forse è stato tutto ad uso interno americano o almeno lo spero .

Jacopo Foscari said...

Già, Hitlery ha detto che avrebbe completamente distrutto l'aviazione di Assad

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/la-profezia-di-hillary-clinton-io-avrei-attaccato-assad_3065632-201702a.shtml

comunque Blondet e Scaglione (l'autore del pamphlet anti-Hitlery "la regina del caos") parlano di sciarada di Trump ad husum McCain. Ossia, Trump ha orchestrato questa operazione farsesca al solo scopo di togliersi di dosso il bollino di "burattino di Putin" e per piegare così i democratici e i neo-con. E' una tesi ardita, mi auguro abbiano ragione loro, ma i segnali di questi giorni sono tutto meno che incoraggianti
http://www.tpi.it/mondo/siria/attacco-stati-uniti-siria-trump-putin
http://www.maurizioblondet.it/tomahawks-colpito-bersagli-giusti-washington/

Chissà, magari han ragione loro ed è stata tutta una farsa per riportare l'ordine a Washington, ma il sospetto che Trump possa rivelarsi un novello Roosevelt comincia a farsi forte. D'altronde le analogie sono inquietanti. Anche Roosevelt vinse le elezioni coi consensi di una classe operaia stremata dalla crisi, lanciava messaggi amorevoli a Mussolini che ricambiava facendo votare gli italo-americani in massa per lui, sosteneva di voler star fuori dalle guerre europee... poi come è andata a finire lo sappiamo. Chi vivrà vedrà, ma è bene prepararsi a tutto

Nessie said...

Ciao Ale, ho letto, grazie. Tutte intenzioni ben poco rassicuranti. E anche se come sostiene Blondet, Trump l'avesse fatto per placare i malumori dei Rep come Mc Cain all'interno del congresso a noi non ce ne può frega' de meno. Non ci resta che continuare a fare gli spettatori di questi poco piacevoli war games.

Nessie said...

Hector, che sia stato o no, a uso interno americano, sul Mediterraneo sorge l'Italia e non gli States. Purtroppo!

Nessie said...

Grazie Jacopo, ho letto Blondet; ora andrò a leggere anche Thierry Meyssan di Réseau Voltaire. Sono certamente esercitazioni di muscoli, ma non credo che questo serva a tenere buona a lungo la lobby neocon, Bibi il falco, il complesso milatar-industriale e pure Killary-Hitlery. Il problema è la discontinuità con questa premiata gendarmeria, non l'esserne subordinati o l'agire sotto dettatura. Anche se a questa gente lui getta un po' di ammuina, non si accontenteranno di sicuro.

Poi non dobbiamo perdere di vista i nostri interessi e come dicevo a Hector, sul Mediterraneo sorge la nostra Penisola, non gli USA.

Nessie said...

Qui il link dell'articolo su Réseau Voltaire di Thierry Meyssan Donald Trump affirme son autorité sur ses alliés :


http://www.voltairenet.org/article195897.html

Anonymous said...

Per favore date un'occhiata a questo articolo azionando il traduttore automatico. Era già tutto quanto pianificato, come è evidente


https://riafan.ru/706038-ssha-ispolzovali-izrail-dlya-ataki-aviabazy-shairat-v-sirii?utm_source=smi2

Z

Nessie said...

Letto, grazie. Non avevamo dubbi,scenario déjà vu. Dopotutto , SUPERIOR STABAT LUPUS

Jacopo Foscari said...

Letto

Io comunque sono pessimista, purtroppo la penso come Watson di "Infowars", se questo è un regalino per tenere buoni i neo-con non funzionerà perché questi non saranno mai contenti

https://www.youtube.com/watch?v=EXuV64hp4dk

Nessie said...

Ma certamente. Sono d'accordo anch'io col filmato che mi hai messo, e la posizione di Thierry Meyssan mi pare, come minimo, ottimistica; o quanto meno, speranzosa che possa trattarsi di un regolamento di conti interno.
In ogni caso, chi tiene per le palle Trump chiederà sempre di più e assecondarli non è una buona idea.

Poi un'altra cosa. Con tutte le basi Nato che abbiamo disseminate per l'Europa, come mai si permette all'Isis di fare attentati a gogò per capitali europee? Parigi, Nizza, Berlino, Londra e ora Stoccolma. A cosa serve questa fantomatica difesa amerikana se non sa manco proteggerci? C'è del marcio, con ogni evidenza circa l'ologramma Isis e il complesso industrial-militare americano che richiede guerre su guerre nelle quali non se ne viene mai a capo.

Senza contare l'attentato devastante nella chiesa cristiano-copta ad Alessandria d'Egitto appena dopo che Trump si era appena incontrato con Al Sisi, (il giorno stesso dell'attentato a San Pietroburgo).

Stasera aggiorno il blog. E' stata una disastrosa settimana di sangue come se il NWO innescasse mine dappertutto.

Jacopo Foscari said...

C'è da dire, per amor di precisione, che la Svezia non è mai entrata nella NATO ed è uno dei pochi paesi UE a non avere basi NATO sul suo territorio. Comunque, sì è giusto chiedersi a che diavolo servono NATO e UE. L'unico senso che avrebbero sarebbe quello di proteggerci, ma è evidente che non lo fanno, anzi fanno danni, quindi che senso ha tenerli in piedi? Hai visto poi i vari Hollande-Merkel che dopo aver preso in giro Trump per mesi di colpo sono folgorati ai suoi piedi? Ma dico, questa UE non serviva a renderci meno subalterni agli USA? A me pare l'esatto contrario, e allora, che senso ha tenerla in piedi? L'unico senso che ha questa UE è quella di pagare i grappini dell'alcolista del Lussemburgo

Nessie said...

Vero, ma se è per questo la Svezia non è nemmeno nell'eurozona. Tuttavia accoglie i dogmi dell'immigrazione e del politicamente corretto,con numerose donne al comando di istituzioni governative, capaci solo di essere allineate alla "correctness". Pensa poi alla svedese Cecilia Malmstroem, commissaria europea per il commercio: una vera arpia.

Questa Ue invece purtroppo è stata voluta per interposta persona da importanti banchieri e finanzieri di stanza in USA (anche se non propriamente yankee), e la "paneuropizzazione" kalergiana è funzionale ai loro trattati commerciali. Del resto, quando mai non è stata allineata alle politiche mondialiste provenienti d'Oltreatlantico?

Nessie said...

Quando poi sento che con Trump si è schierato pure Prodi, allora significa solo una cosa: è tutto quanto un disastro e altri disastri staranno per arrivare. Prodi: ne avesse mai azzeccata una in vita sua! E se c'è lui che esterna, allora significa che ci sono solo guai in vista:

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/prodi-sulla-siria-leuropa-fuori-dai-giochi-1384065.html