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09 November 2016

Media Mainstream, GO HOME!



E' già la seconda volta che i media e i loro sondaggisti fanno flop. La prima volta è stata con la Brexit. Spegniamo la tv, mandiamo al macero il mondo cartaceo, non cibiamoci più dei mass media, smettiamola di pagare il canone tv e cingiamo d'assedio la sede della Rai, menzognera e parassita. Fino all'1,30 di ieri notte il "salotto vespasiano" de noantri, i mentana, i lerner, le berlinguer e i vari recettori nostrani delle grandi testate americane, quelli che copiano i compiti dai network e  dalle testate Torquemada yankee "liberal", i calligrafi che mettono in bella copia le testate della Nuova Inquisizione Internazionale, trasmettevano a reti unificate lo stesso identico film: Hillary for President. 
She's a woman, dopotutto. E dopo il primo negro, ora ci vuole  per forza anche la prima donna presidente. Tutti all'insegna dell'ordalia: uomini contro donne, negri contro bianchi, wasp contro latinos. Chi vince l'ordalia è un "vero" democratico, anche se le ordalie le facevano i barbari più feroci. Ormai la finzione ha assunto un livello tale che chi la crea si identifica nei loro script hollywoodiani a base di propagandistici whishful thinking. E invece no, le cose sono andate diversamente.

And the winner is... The Donald. Credo che Clint Eastwood, vecchio repubblicano abbia dato una spiegazione importante del fenomeno: "Dal mio ranch, io riesco a sentire l’esercito di Trump marciare verso le urne. Suoni vittoriosi!”.
I "suoni vittoriosi" sono quelli della gente comune, della working class, dei ceti medi, reduci da una crisi sistemica che sembra non avere fine. 

Purtroppo per vincere con una buona causa, occorre stravincere. E chissà i brogli che avranno comunque fatto i dem e i loro sponsor oligarchici,  per mantenere percentuali accettabili. Ma la buona causa che è quella della gente comune, quella brava gente che si poteva vedere ai comizi di Trump ,alla fine ha vinto. La sinistraglia liberal e politically correct non si rassegnerà e i gonzi dei nostri media mainstream si faranno risatacce sguaiate su parrucchini arancioni, sull'amicizia di Trump per Briatore, sulle guasconate del suo carattere, senza nemmeno averlo messo alla prova.



Sguinzaglieranno la Magistratura per vedere se tra le sue dichiarazioni dei redditi, c'è qualche ammenda non pagata o qualche tassa inevasa, andranno a rovistare nell'album di vecchie foto ingiallite per vedere se c'è qualche ex amante che ha particolari piccanti da raccontare sul suo conto. Ma la verità è che l' "ordinary people" americano, a differenza che da noi, è arrivato alla saturazione di media prezzolati dalle banche e dalla Finanza, di intellettuali leftist da salotti chic, e che in USA è già passata una regola aurea: diventa redattore e cronista di te stesso, e vai a cercarti la tua verità sul web, lontano dai giornali e dai network. Ed è proprio questo tipo di persone che gli ha dato credito e fiducia, e si è stretto intorno a lui. 

Complimenti a The Donald. Buon lavoro al 45esimo  Presidente:  il lavoro duro per lui comincia solo adesso, a partire dalla sua nomina.
Ma  ora tocca a noi europei. E in particolare, all'Italia.

56 comments:

Anonymous said...

I media sono una variabile dipendente del vero potere finanziario. In questo caso, l'ideologia è solo la veste per rendere il mercimonio un pò più accettabile a chi è già predisposto.
Basta che la finanza cambi direzione che la cambiano anche certe "opinioni". Infine sta tutto qui: un outsider come Trump può davvero influire sul meccanismo finanziario invertendo un processo che ormai coinvolge mezzo mondo ? Noi speriamo di sì, ma può essere difficile. Il nostro sarà comunque un ruolo subalterno, anche se l'arresto di ogni sconquasso che ci è piovuto in testa da oltre vent'anni ci darebbe respiro per iniziare una vera ricostruzione. Ma prima deve cadere la UE. E con la UE gli strati superiori, su, su, fino all'ONU. Impresa difficile, anche se non impossibile. Basta solo che alcune parti impazzite della vecchia macchina USA non scatenino l'irreparabile con la Russia.

IL SAURO

Nessie said...

Certo che i media sono una variabile del potere finanziario. Basta vedere chi c'è nel patto di Sindacato del Corsera: almeno 4 banche. Per non dire Repubblica che ha un patron vicepresidente della Fondazione Rothschild come De Benedetti. Per forza poi sono "autoreferenziali" anche se nessuno li legge. Quanto ai sondaggisti, il loro ruolo è quello di indirizzare e orientare nella direzione da essi voluto, in luogo di creare delle vere oggettive campionature.

Ma è lì che occorre disarcionare il potere! Perché non a caso si chiamano "organi". Ed è proprio con gli organi che si tiene in vita il corpo umano. In questo caso, il corpus stesso del POtere.

Jacopo Foscari said...

"E chissà i brogli che avranno comunque fatto"

In Virginia hanno dato il voto a 60mila carcerati, giusto giusto i voti di margine a favore della Clinton in quello stato. Per dirne una. Comunque rendo noto che la Strega è stata asfaltata nel suo Arkansas, per la serie, se la conosci la eviti. E mi dicono amici in loco che in quel di Detroit pare sia arrivato a Trump perfino qualche voto "colorato" di nascosto. E anche in America operai, minatori, scaricatori di porto, del Michigan, della Pennsylvania e del Wisconsin che un tempo votavano democratico senza fiatare, oggi mandano al diavolo i loro sindacati e votano in massa Trump. Beh, Good morning America, e speriamo di imitarli presto il prossimo 4 di dicembre bocciando la contro-riforma dell'ebetino di Firenze e dell'oca di Arezzo. Veramente, vedere tutta l'intellighenzia sinistrorsa e tutti cantanti, attori, nani e ballerine sconvolti e rabbiosi è semplicemente uno spettacolo incredibile

Nessie said...

In primis, stasera c'era quella faccia da stramoscio smorto di Saviano che ha detto cose vergognose sul fatto che adesso il mondo è in pericolo. Ma visto un personaggio più meschino e mediocre di quello!

Il 4 dicembre ( se ci fanno votare, perché è questo il mio timore ) li asfalteremo di NO, non ti preoccupare.

Anonymous said...

Questo post capita a proposito, Nessie.
Poco più di un’ora fa il tg3 ha mandato le interviste di una decina (o forse più) di elettori americani, fingendo fossero presi “a caso” per strada. Solo che “casualmente” erano tutti per la Clinton e annunciavano chissà quali disastri a causa dell’elezione di Trump. Chi si fosse appena svegliato e avesse acceso allora il televisore, avrebbe anche potuto pensare che Trump sia stato eletto dai marziani…
C’è poco da fare, a certi pennivendoli le brutte esperienze non servono mai di lezione. Come gli esponenti dell’Ancien Régime durante la Restaurazione, «ils n'ont rien appris ni rien oublié»; ma ci penserà il tempo a fare giustizia. Ci sarà pure un motivo se giornali e televisioni perdono lettori e spettatori come un colabrodo perde acqua…
(no caste)

PS:
Allo stesso tg, ho anche dovuto sopportare il Morto che cammina prendersela col suffragio universale. Insomma, perché vada tutto bene dovrebbero votare solo loro. O l’oro…

Nessie said...

No caste, ,«ils n'ont rien appris ni rien oublié»; ma ci penserà il tempo a fare giustizia. Ci sarà pure un motivo se giornali e televisioni perdono lettori e spettatori come un colabrodo perde acqua…

Il motivo c'è e si vede. Le lezioni della Storia si accumulano e oggi, guarda caso, in pochi ricordano che cade l'anniversario della Caduta del MUro (9 novembre 1989). Anche questa è stata la caduta di un muro.

Nessie said...

PS: Tra i "preoccupati" c'è anche De Benedetti che va piagnucolando dalla Gruber il fatto che Trump si preoccupa troppo dell'America e poco del mondo. All'apolide je rode che ci sia chi ha ancora amore per la sua patria. Poi je rode perché teme l'effetto domino dei"populisti" europei. Che vada in Svizzera a farsi delle escursioni in Engadina.

Anonymous said...

Sì… e magari decida di inerpicarsi quando è tempo di slavine.
Hai visto mai… ora che comincio ai miracoli… ☺
(no caste)

Nessie said...

Nonno Carletto travolto dalle slavine è imperdibile :-)

Vanda S. said...

Sono contenta e non lo nascondo. Potrei aggiungere tante parole, ma nessuna descriverebbe lo stato d'animo di questo paese meglio di quest'articolo. E' in inglese ed e' lungo, ma vi esorto a tradurlo automaticamente con il traduttore Google (o quello che preferite e leggerlo. A me ha commosso fino alle lacrime!
https://www.frontpagemag.com/fpm/264771/american-uprising-daniel-greenfield
Spero davvero che un giorno potrò' provare le stesse emozioni per un Risorgimento italiano del 21esimo secolo!

Nessie said...

Grazie Vanda, volentieri leggerò l'articolo e mi auguro anch'io una Rinascita italiana.

Nessie said...

Letto, Vanda. E' un bell'articolo e vedo che anche gli Americani si sentono vittime di questo sudicio mondialismo, dell'immigrazionismo e della mordacchia ideologica ricattatoria circa il "razzismo", se appena vogliono - e giustamente - rivendicare il primato dei diritti sociali dei cittadini autoctoni sugli immigrati.

Anonymous said...

vai a cercarti la tua verità sul web, lontano dai giornali e dai network.
appunto , finora LORO lasciavano operare la rete basandosi sulle naturali pigrizia e gregarieta' della "masse" , ma adesso , ben scottati , " lavoreranno" anche su questo "problema".
Bastera' un controllo sui " nodi" e/o una " autocensura" dei motori di ricerca ( google in primis ) e zac ! fine della canalizzazione e prolifererazione internettiana del "dissenso".
Non bisogna farsi illusioni che questi si dichiarino sconfitti da una o piu' "elezioni", ricordiamoci che "peso" hanno avuto alla fine i referendum contro la costituzione europea, a LORO e' bastato semplicemente rimaneggiarne il testo e non risottoporla piu' ai popoli ma solo ai corottissimi parlamenti.

Purtroppo questi se andranno solo " manu militari".
ws

Nessie said...

Non credo. Anche perché la rete serve agli acquisti e al commercio on line, delle grandi brand. E' pertanto nel loro interesse lasciarla libera. E su queste maglie c'è ancora il margine per giocarci dentro.

Nessie said...

PS: la Clinton ha arruolato un esercito di troll e trollazzi per forum, blog e social da far paura. Con scarsi risultati.

Hector Hammond said...

Io mi sono promesso che se vinceva Trump andavo ad accendere sabato 10 candele in chiesa e così farò .Perché se Trump fosse un fantoccio del 6i66tema non avrebbero avuto bisogno di scatenargli contro tutto ed il contrario di tutto , comprese cose catalogate come siti di informazione alternativa .
Il suo programma pubblicato da Blondet andrebbe approvato da ogni persona di buon senso ed invece io ho litigato sul lavoro con tutti , compreso un sindacalista della cgil .Oggi ero contento per l'america e arrabbiato con l'italia , 1 contro 6-7 , che miseria !

Vanda S. said...

Perché' l'America ha scelto Trump. Un'intervista "a braccio" che mi ha fatto un amica italiana che vive in Francia e che ha pubblicato sul suo blog.
http://quassuelaggiu.blogspot.fr/2016/11/perche-lamerica-ha-scelto-trump.html

Massimo said...

Questa mattina il giornale radio ha aperto raccontando dei veri democratici americani che berciavano "not my President". Rispettosi del voto, come no. E nella trasmissione "voci del mattino" è riapparsa una spenta Giovanna Botteri, la suffragetta già TeleKabul da Bagdad nel 1990, che ha ricominciato a raccontarci un'America che, come abbiamo visto non esiste, illustrando tutti i problemi che avrà Trump e che quindi dovrà cambiare. Eterna illusa, peccato che nel suo ruolo dovrebbe limitarsi a raccontare i fatti, soprattutto perchè è pagata con i soldi nostri. Per ora godiamoci il risultato, ma non abbassiamo la guardia, perchè per noi varrà di più il voto del 4 dicembre per il NO: Infatti il bulletto fiorentino, conun giro di valzer, ha già dichiarato che la riforma è contro la casta. Sarà per questo che è sostenuta da tutti i castaioli dai giornalisti (a proposito. Contro Trump si sono schierati 350 organi di informazione in America, a favore solo 9 ...) ai banchieri, dagli industriali ai burocrati di stato ?

Anonymous said...

notavo stamani che superato il "momentaneo sconcerto" i media percolano lo stesso liquame di sempre solo a dosi maggiorate.
I LORO padroni evidentemente ripreso il sangue freddo sono abbastanza fiduciosi di "incapsulare " facilmente la " scheggia impazzita " con la solita medicina ma a dosi maggiorate . Dal punto di vista politico infatti la strada di trump e' in salita , non solo non ha una squadra di politici esperti ( il massimo e giuliani ) ma e' circondato da un " suo" partito estremamente ostile ed infido

ws

Nessie said...

Grazie Vandissima! Gran bella intervista, chiara e ben supportata :-). Vale più di tante dotte chiacchiere da parte dei soliti intellò.

Nessie said...

Massimo, sì, godiamoci questo bel risultato inatteso. E' chiaro che le potentissime lobby affaristico-finanziarie non si rassegneranno (turbolenze in Borsa procurate ad hoc), l'apparato mediatico scavalcato dal passaparola, nemmeno. Mi ha incuriosito il fatto che alla Duma russa hanno brindato alla vittoria di Trump, perché temevano la Clinton guerrafondaia e ostaggio dell'éLite neocon.

Nessie said...

ws, ma non ti rilassi mai coi mugugni, neanche dopo la vittoria? Così rendi triste la tua vita.
Ma certo che l'apparato mediatico-élitista continua e continuerà imperterrito. Si è visto e sentito ierisera De Benedetti a Otto e mezzo (Bildeberg Gruber) e alla Gabbia con quel servo prezzolato di Furio Colombo che nella vita ha fatto il valet de chambre di Agnelli e della Fiat e che ora teme "il capitalista" Trump. Di fronte a facce da culo come quelle cosa vuoi farci, se non pensare che prima o poi arriverà la Mesta Mietitrice a zittirli per sempre?

SILVIO said...


Che i “media mainstream” italiani (stampa + Tv + siti web omologati) facciano schifo è ampiamente assodato.

Anzi, oserei dire che fanno doppiamente schifo, in quanto sono assimilabili a corpi senza testa che fungono da ripetitori-zombi dell’immondezza disinformativa dell’élite globalista aliena.

Se fossero applicate davvero le regole di mercato, l’intero branco dei nostri “giornalisti mainstream” dovrebbe essere licenziato o confinato nell’ospizio dei pennivendoli.

Il loro disvalore professionale è sprofondato - viepiù rispetto a “Brexit” - in occasione delle recenti elezioni presidenziali americane.

Prima della “2016 Election Day”, non solo santificarono l’impresentabile figura di Hillary Clinton. omettendone l’impressionante sfilza di reati documentati di cui si è macchiata ( per i quali rischia di finire sotto processo se Obama non le concede la grazia prima del 20 gennaio 2017, giorno in cui Trump si insedierà alla Casa Bianca ) e demonizzando Trump con un accanimento incredibile, ma anche funsero da passacarte acefali dei sondaggisti americani graditi ad Obama-Clinton.

Ne riesumo alcuni per documentare il livello di mistificazione di cui è capace l’élite quando la posta in gioco riguarda le leve di comando.

Per circa due mesi prima dell’8 novembre 2016, l’opinione pubblica americana venne bombardata da sondaggi fasulli, favorevoli ad Hillary Clinton.

L’impostura manipolativa toccò vette parossistiche quando rinomati sondaggisti pubblicarono i seguenti pronostici sul grado di certezza della vittoria di Hillary Clinton:

- Princeton Election Consortium = 99% Clinton
- Huffington Post = 98% Clinton
- Daily Kos. = 92% Clinton
- CNN = 91% Clinton
- PredictWe = 89% Clinton
- New York Times = 85% Clinton
- FiveThirty Eight = 72 % Clinton

http://www.visualcapitalist.com/whoops-media-pollsters-get-election-wrong/

C’è da rimanere allibiti per cotanta sfacciataggine!

Ciò serva da lezione . i “media mainstream” vanno evitati come la peste.
Ti possono contaminare, anche contro la tua volontà.

SILVIO said...


Completo il precedente post , aggiungendo la seguente postilla.

Occorre dibattere sulla figura politica di Trump, documentando quanto da lui espresso relativamente a :

1- “Contratto con l’Elettore americano” stipulato simbolicamente da Trump nella tappa elettorale di Gettysburg.

2- TTIP, Politica monetaria, Politica fiscale, Agenda ONU sul Clima e l’Immigrazione, Unione europea , Valori etici sensibili .

Ristabilire - per quanto è possibile - la verità è un dovere di ogni blogger .

Son certo che Nessie sarà in ciò d’accordo.

Nessie said...

Lo terremo d'occhio. E vedremo se manterrà quanto promesso. Purtroppo sappiamo per esperienza che di promesse mancate son lastricate le vie dell'inferno. Ed è per l'appunto questo che non deve accadere. A noi Italiani/Europei conviene innanzitutto che vengano rispettati questi tre punti:

a) che venga allontanato lo spettro della III Guerra Mondiale
b) che vengano rimosse le sanzioni contro la Russia che tanto penalizzano le nostre imprese ed esportazioni.
c) che il TTIP non entri a regime.

Nessie said...

PS: A proposito, Silvio (e tutti), oggi il Tribunale civile di Milano ha respinto il ricorso di Onida contro il quesito referendario. Meglio così, il 4 dicembre si vota comunque. Anche con un pessimo quesito. Ma ormai credo che gli Italiani, giunti a questo punto, abbiano mangiato la foglia, l'albero e pure la foresta.



http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-11-10/referendum-respinto-ricorso-onida-quesito-non-lede-liberta-voto-121739.shtml?uuid=ADpWTzsB

Alessandra said...

Mi sono divertita a leggere alcuni tweet post-elezione delle celebrità che avevano sostenuto la Clinton ... chi annunciava il trasferimento in Canada o in Australia, chi parlava di come negli USA ci siano ancora tanti sessisti, machisti, omofobi, razzisti, chi parlava addirittura di chiamata alle armi - e sarebbero quelli che vanno in giro a predicare l'amore che vince sull'odio. Ridicoli.
Nei comizi di Donald Trump si vedevano spesso campeggiare dei cartelli con lo slogan "The silent majority stands with Trump".
Ed è andata proprio così.
La maggioranza silenziosa, quella vera e non quella strombazzata dai media che pretende di imporre opinioni e comportamenti, si è fatta sentire al momento del voto.
La classe media statunitense ha reagito e sarà un esempio, spero, anche per quella europea.

C'è chi si rallegra dei sondaggi sbagliati sulla Brexit e sulle presidenziali USA: i sostenitori del SI, ovviamente, che sperano siano farlocchi anche quelli sul referendum. Però il Bomba mette le mani avanti e nega qualsiasi collegamento Brexit-Trump presidente-referendum.
Una recente immagine simbolica dell'asservimento dei media mainstream? La Boschi che, nella puntata di "Otto e mezzo" di lunedì scorso fa segno alla Gruber di interrompere Onida che sta per farle una domanda sgradita: ordine prontamente eseguito.

SILVIO said...


Perfetto, Nessie.

Valerio Onida non era compreso nella lista di costituzionalisti (pubblicata in questo blog) che, in tempi non sospetti, si esposero pubblicamente contro la Riforma costituzionale Renzi-Boschi.

Pertanto, il suo tardivo ricorso solitario dava adito a parecchi sospetti.

Concordo con “No caste”: quel costituzionalista fu uno dei ventriloqui del famigerato Giorgio Napolitano e ciò basta a confermare i sospetti di cui sopra.

Al governo Rezi daremo il 4 dicembre una lezione memorabile.

Ad affossarlo definitivamente penserà poi Trump.

pecosbill said...

Così come la corrente elettrica fa uscire i vermi dal terreno, nello stesso modo la paura per Tramp ha costretto tutti gli eroi di celluloide e menestrelli vari di hollywood, a mostrare il loro vero volto: servi privi di qualsiasi dignità. Uno spettacolo di una ipocrisia ributtante.

Ancora più grottesca la situazione della corte dei miracoli italiana. Ancora a fare battutine, risolini, offese di varia natura su tutte le tv e giornali.

Nessuno li ha avvisati che l’impresentabile è il nuovo presidente degli USA.

E loro, con il loro abituale assoluto disprezzo della volontà popolare, si permettono questa disgustosa sceneggiata.

Forse si dovrebbe ricordare a questi soggetti quello che sono: delle nullità.
Pecosbill

Nessie said...

Alessandra, credo che questo atteggiamento di rifiuto di abbeverarsi alle fonti inquinate di informazione, si diffonderà a macchia d'olio Vedo che nonostante la mazzata, i bufalari dei media mainstream continuano imperterriti con lo stesso disprezzo e scherno. Peggio per loro.

La Gruber e le altre embedded (Maggioni in testa) sono inguardabili.

Nessie said...

Silvio, il 4 dicembre sarà una terza nuova mazzata non solo per Renzi, ma per tutto il sistema oligarchico-finanziario che ha promosso e dettato la schiforma, il quale ostenta indifferenza per le faccende italiane, ma in realtà è allertato per vedere come andrà. Non più tardi di ieri sera c'era De Benedetti a sostenere le ragioni del SI e ad applaudire il suo protetto Renzi.

Concordo con te e No caste, sulle valutazioni nei confronti con Onida.

Nessie said...

Pecosbill E loro, con il loro abituale assoluto disprezzo della volontà popolare, si permettono questa disgustosa sceneggiata.

Forse si dovrebbe ricordare a questi soggetti quello che sono: delle nullità.


Purtroppo non c'è lezione storica che riesca a farli ravvedere. Si può ERRARE. Non si deve ABERRARE.

Nessie said...

PS: Soros non sta perdendo tempo contro Trump. Non si è ancora insediato che già gli scatena contro il franchising della protesta:


https://conservativedailypost.com/breaking-soros-orders-attack-on-trump-tower-massive-riots-in-chicago/

Anonymous said...

https://www.youtube.com/watch?v=djx3T9IEc1A

un vecchio lettore

Nessie said...

Sei Faithful, per caso? Ad ogni modo questa del video è esattamente la ragione per cui hanno votato Trump.

E non mi si dica che è un voto di pancia. Semmai, di sopravvivenza.

SILVIO said...


Nessie,

circa “il franchising della protesta” , Donald Trump sa bene chi l’ha promosso e finanziato:
George Soros , che agì su commissione in conto-terzi ma anche per odio personale.

Codesto link è relativo ad un rapporto documentatissimo del dottor Rich Swier , pubblicato nel marzo di quest’anno:

http://drrichswier.com/2016/03/20/organizations-funded-directly-by-george-soros-by-discover-the-networks/

Il titolo dice tutto:
« Trump sotto attacco da 187 organizzazioni finanziate direttamente da George Soros »

Una di tali organizzazioni è Move.on

http://front.moveon.org/

responsabile di buona parte delle farlocche agitazioni di piazza in corso negli Usa.

Un’altra è la violenta Ong di protesta nera denominata Black Lives Matter (BLM)

http://www.thenewamerican.com/usnews/politics/item/23896-hacked-documents-soros-funded-black-lives-matter

che devastò la città di Ferguson nel Missouri.

Ma - valutati complessivamente - tali movimenti di protesta non potranno mai dar luogo negli Usa a “rivoluzioni colorate” perché estranei alla cultura e all’identità americana.

Anzi, “l’americano medio” considera quei rivoltosi mercenari come cancro da estirpare .
_________

Conclusione.

Ho fondate ragioni di pensare che per Soros arriverà quanto prima la resa dei conti.

Trump ha la memoria di elefante e non mi pare sia molto incline al perdono.

Lo sta dimostrando nella scelta del suo futuro staff di governo:
tutta gente capace ma dura e intransigente, come Rudolph Giuliani ed alcuni generali giubilati da Obama perché considerati patrioti , secondo il significato tradizionale del termine.

Nessie said...

Perfetto Silvio. Se Trump riuscirà nell'intento di liberare gli Usa e il mondo di quella vecchia carogna usuraia toccherà a buon diritto proprio a lui il titolo di "benefattore dell'umanità". Ma mettiamoci in mente che sarà dura.

SILVIO said...


Ne convengo, Nessie, non sarà facile inchiodare alla sbarra quel satanasso criminale.

Però, le vie del Signore sono infinite ed imperscrutabili…

Decisamente finite sono invece le vie dello Zio Sam ma più che sufficienti per metter fine alle scorribande di quel losco figuro, che sono durate sin troppo.

Tanto più che - da psicopatico narcisista qual è - di ”pistole fumanti” a suo carico ne ha seminato, pubblicamente, a iosa.

Come quelle che ho appena finito di leggere or ora, tratte da “Soros DC Leaks”.

Nel frattempo, hanno cominciato ad impazzare i troll anti-Trump, ospitati persino da Zero Hedge che - essendo libertario - aborrisce censurare chi non la pensa come lui.

Trattasi di troll di alto livello, difficilissimi da individuare se non dalla puzza che emanano.

Che è identica a quella dei grezzi “trollazzoni” di Facebbok o di certi blog giornalistici.
__________________

A proposito di troll di alto livello, ti sarà senz’altro capitato di incappare nella striscia pubblicitaria di
”Bruxelles Playbook – Politico EU” contornata da una faccia asinina sorridente.

Beh, dietro quel marchio si cela il peggio del peggiore globalismo occidentale.

Jacopo Foscari said...

Qui i "Democratici" sostenitori di Killary mentre insultano una senza tetto che protegge la Stella di Trump sulla "Walk of Fame"

https://www.youtube.com/watch?v=YB91BBPt8g4

Anonymous said...

Nessie, ora che un tribunale ha messo fine (si spera) agli intrighi di NapoliOnida, possiamo affrontare con serenità i ventitre giorni che ci separano dal voto continuando ad impegnarci per la vittoria del No. Duramente, perché – lo sappiamo bene – c’e in gioco molto più della conferma di una pessima riforma costituzionale.
Dal canto loro, i nostri avversari sono ormai alla frutta: anche a me è capitato di sentili augurarsi che, dopo la Brexit e le elezioni americane, i sondaggisti si stiano sbagliando un’altra volta. Insomma, si attaccano al proverbio che dice: «non c’è due senza tre»... Cosa, peraltro, che potremmo fare anche noi, e con maggior fortuna. Infatti, visto che a sostenere il Sì ci sono gli stessi figuri e le stesse consorterie che hanno sostenuto il “Remain” e la Clinton, niente è più probabile dell’arrivo (per loro) di un terzo, sonoro scoppolone…

Circa i grandi organi di (dis)informazione, trascrivo le prime posizioni della “classifica” pubblicata da ItaliaOggi relativamente al mese di settembre (riguarda la percentuale di lettori persi):
- Sole 24 Ore -43.6
- Libero -21.8
- Repubblica -17.4
- Corriere della Sera -15.1
- Stampa -12.1
- Giornale -11.9
I dati accorpano cartaceo e digitale.
Ora, siccome è accertato che sempre più persone rinunciano all’acquisto del quotidiano per trovare le notizie in rete, dove le cercano se i grandi giornaloni perdono lettori sia nella versione stampata che in quella on line? Semplice: le cercano altrove, tenendosi ben lontani da quelle che hai giustamente chiamato «fonti inquinate».
Guarda caso, pare sia stata una caratteristica degli elettori di Trump e che per questo su di loro non ha avuto effetto la forsennata campagna di criminalizzazione portata avanti da tutte le grandi testate giornalistiche e televisive.
Prendiamolo come un segnale ben augurante…
(no caste)

Anonymous said...

PS:
Dimenticavo che il 4 dicembre andranno alle urne anche gli austriaci per ripetere il ballottaggio presidenziale.
Gli scoppoloni rischiano di essere due nello stesso giorno…
(no caste)

Anonymous said...

Queste le promesse di Trump.

http://www.bloomberg.com/news/articles/2016-11-10/the-promises-of-president-elect-donald-trump-in-his-own-words

IL SAURO

SILVIO said...


Mi sono riappacificato (per un attimo) con quelli di Charlie Hebdo .

Ecco la loro ultima copertina:

https://pbs.twimg.com/media/CwzPDcgXUAE7oCZ.jpg

Vi è la caricatura di Obama che scappa a gambe levate, inseguito dalla polizia che lo vuole catturare vivo o morto.

È evidente in ciò il riferimento alla numerosità e gravità di reati commessi da Obama durante la sua presidenza.

Reati di cui dovrebbe rispondere, pagando salatamente di persona.

Soprattutto se Rudolph Giuliani verrà eletto Procuratore Generale.

Però, quanto sono vilmente coraggiosi quelli Charlie Hebdo!

Perché non pubblicare prima una simile copertina?

Nessie said...

La risposta la sai già Silvio: volevano vedere come andava. Troppo comodo fare i burloni a giochi fatti.
Più carina la vignetta di un sito russo che non riesco più a rintracciare dove si vedeva un'Hillary gravemente malata con una bandiera stracciata, sospinta dalle più grosse testate americane sdraiate su un tappeto. Cioè oltre che appecoronati, anche con la pretesa di spingere in avanti una poveraccia mal ridotta.

Nessie said...

Jacopo, grazie per il filmato. Vergognoso a dir poco e che fa il paio con quello di "vecchio lettore".

Nessie said...

Grazie per il contributo No caste. La stampaglia nessuno se la fila più , perdono copie di lettori quasi quotidianamente, ma pretendono pontificare e fare opinione. E guai a chi li contraddice, questi bastardoni!

Hai fatto bene a ricordare che il 4 dicembre (S. Barbara) sarà un giorno "esplosivo" anche per il ricorso di Hofer. Rischiano una bella doppietta!

Nessie said...

Grazie Sauro. Ho visto che anche Eleonora ha pubblicato il programma politico di Trump prendendolo da nexus.it:
– Metterà un termine (ciò richiede un emendamento costituzionale) al numero di volte in cui un parlamentare può essere rieletto: l’assenza di tale limite ha reso il Senato Usa una casta di inamovibili. John McCain per esempio è senatore ininterrottamente da 16 anni, e prima è stato parlamentare dal 1983 al 2000. Quarant’anni sulla scena politica.

2 – Blocco delle assunzioni dei dipendenti federali (tranne forze armate, sanità pubblica e polizia) allo scopo di ridurne il numero per attrizione.

3 – Istituire un divieto di cinque anni per i dipendenti della Casa Bianca e del Congresso che lasciano il servizio, prima che possano impiegarsi come lobbisti. Il divieto sarà a vita per i dirigenti della Casa Bianca che fanno lobby per uno stato estero.

4 – Vietare ai lobbisti esteri di dare fondi per le elezioni americane.

5 – Rinegoziare il trattato commerciale NAFTA, o ritirarsene.

6 – Annunciare il ritiro dal Trans-Pacific Partnership (zona commerciale di cui fanno parte 12 paesi: Australia, Brunei,Canada, Cile, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Perù, Singapore, Stati Uniti, Vietnam).
(continua)

Nessie said...

7 – Dare al Segretario al Tesoro le direttive per accusare la Cina di manipolare la sua valuta (esportando di fatto sottocosto). Direttive al Segretario al Tesoro e allo US Trade Representative di identificare tutti gli abusi delle nazioni estere esportatrici che si traducono in un danno ingiusto ai lavoratori americani, e perché mettano fine immediatamente a tali abusi.

8 – Togliere tutte le restrizioni (volute dagli ecologisti) che limitano l’estrazione delle riserve energetiche americane; dare il via ai progetti infrastrutturali come l’oleodotto Keystone (dall’Alberta, Canada, al Texas), bloccato da Obama per motivi ambientalisti.

9 – Cancellare i miliardi dati all’ONU per far avanzare i programmi di cambiamento climatico, e dirigere quei fondi a rammodernare la rete idrica e le strutture ambientali dell’America.

10 – Abolire tutti gli atti esecutivi incostituzionali emanati dalla presidenza Obama.

(continua)

Nessie said...

Il resto qui da Eleonora:

http://eleonoraemme.blogspot.it/2016/11/donald-trump-non-ha-un-programma_10.html

Anonymous said...

Interessante intervista sull'Europa che non ha niente da temere da Trump. Juncker evidentemente, non la pensa così

https://it.sputniknews.com/opinioni/201611093607726-europa-trump-politica/

Z

Aldo said...

Jacopo: "Veramente, vedere tutta l'intellighenzia sinistrorsa e tutti cantanti, attori, nani e ballerine sconvolti e rabbiosi è semplicemente uno spettacolo incredibile."

E' veramente triste doverlo ammettere, ma vedo lo stesso "spettacolo" tra i miei colleghi, al lavoro. Cioè, davvero convinti che la vittoria di Trump sia chissà quale tragedia foriera di chissà quali sviluppi inenarrabili.

Personalmente sono abbastanza convinto che la vittoria dell'uno o dell'altro sia irrilevante, perché la linea dei comportamenti degli SUA è decisa indipendentemente dalla faccia dei candidati delle due (finte) fazioni. Inoltre, sappiamo bene che le campagne elettorali, purtroppo non solo da quelle parti, sono nulla più che teatro per simulare una democrazia che non è altro che un ornamento per imbellettare la solita oligarchia di fatto.

Nessie said...

Aldo, preferisco coltivare qualche speranza che dover sprofondare subito all'inferno. Perciò voglio credere che Trump ce la faccia.

Aldo said...

Si dice che la bellezza stia negli occhi di chi guarda, e in gran parte è vero. I miei occhi son stati costretti a vedere troppi imbrogli e troppi imbroglioni perché io possa ancora credere nella buona fede di chiunque impieghi la propria vita e le proprie energie per arrampicarsi sulla pila dei cadaveri dei propri simili (le dirigenze, come ben sai che son solito appellarle). Ho avuto un'età in cui credevo, per cui ti capisco e, in un certo senso, ti invidio -- era una bella sensazione, la fiducia. Ora non è che non voglio più, è che non ce la faccio più.

Aldo said...

Rimane il valore simbolico dell'accaduto. Almeno quello riesco a coglierlo e a godermelo.

Nessie said...

Direi! Veder schiumare di rabbia il fasullame del solito sinistrese appecoronato sulla Killary, è per me una vera goduria.

Paolo said...

Caro Aldo, si comincia sempre dall'inizio. Non pretenderai che l'inizio sia già la fine? Non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ammazzato...facciamo in modo che il realismo batta il pessimismo, anche quest'ultimo ha i suoi limiti.