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29 October 2016

Il Muro Ue mostra le sue crepe




Renzi ha presentato all'Europa i conti sforati. Insomma, come si  dice nel linguaggio manageriale ha splafonato. Ovviamente la sottoscritta non sostiene le politiche di austerità e gli strangolamenti del famigerato 3%. Ma Renzi sfora per mantenersi i suoi clientes e le sue clientele piddiote, non per fare del bene agli Italiani. Non per il bene del paese, attraverso buoni servizi. Anche i suoi comitati per il SI' hanno a che fare con i suoi conti non in ordine. La politica costa, si sa, e lui per mantenersi in sella, spende. A deficit.  
 "Quello che si sta profilando tra il governo Renzi e la Commissione Europea è un baratto: loro alla fine ci approveranno i conti falsi, noi ci terremo e continueremo ad accogliere (salvo dure proteste che spero accadano), gli immigrati". Lo scrive perfino Sallusti sul Giornale, figuriamoci se non l'ha capito Orban, il premier ungherese. 

“Se l’Ungheria o la Slovacchia ci fanno la morale sui migranti e non ci danno una mano”, l’Italia è “pronta” a mettere il veto sul bilancio comunitario", ha dichiarato il capo (abusivo) del governo italiano in uno dei suoi One Man Show a Porta a Porta. 
Rincara la dose Gentiloni: “Con muri e referendum l’Ungheria ha sempre rivendicato di violare le regole europee sulle migrazioni. Ora almeno eviti di dare lezioni all’Italia”.

Non si lascia intimidire Orban che ha capito perfettamente il  dualismo deficit di  bilancio-flussi migratori ininterrotti,  un binomio inscindibile del quale si fa scudo Renzi.
 “La politica interna italiana è un terreno difficile. L’Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso”, dichiara il premier ungherese. Il vero motivo dello scontro è la politica delle quote di immigrati sulle quali Orban non ha intenzione di cedere. Se non si riesce a togliere dall’ordine del giorno le quote obbligatorie, continuerà a sussistere questa situazione di stallo ed i grandi Stati “vorranno far inghiottire a noi le quote obbligatorie”, ha dichiarato.

La guerra "ungherese" di Renzi
In questo caso, l’Ungheria resisterà, non attuerà la decisione e farà causa contro la Ue: “Ci sarà una grande battaglia.", annuncia.  Insomma Orban sa benissimo che lo sbruffone di Rignano  sta barattando i clandestini con la licenza di contrarre altri debiti  e non ha alcuna intenzione di piegarsi all'immondo ricatto delle quote redistributive.
L'Unione Europea che era nata dopo la II Guerra Mondiale per evitare le guerre, nell'illusione che la pax mercantile fosse la panacea ai "mali assoluti" del Novecento,   in realtà scatena  conflitti e guerricciole a non finire tra uno stato e l'altro. E questa dell'Ungheria ribelle alle quote di clandestini, è una prima crepa importante del muro eurocratico.

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La seconda crepa è data dalla resistenza al CETA (acronimo di Comprehensive Economic Trade Agreement ovvero L'Accordo economico e commerciale globale  con il Canada) e al TTIP (Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti)

Purtroppo la resistenza della Vallonia al Ceta è durata lo spazio di un mattino. Ci ha fatto sognare e ben sperare, ma poi altre forze hanno avuto il sopravvento. Nei giorni scorsi il parlamento della Vallonia, regione francofona del Belgio, si era opposto al trattato di libero scambio, giudicato così com’è stato pensato svantaggioso economicamente e umanamente. Una parte del Belgio ha detto un secco no al Ceta, ma le autorità in Europa hanno fatto pressioni,  e alla fine l’hanno avuta vinta.

Quello che è emerso con il caso della regione belga è ciò che le campagne Stop TTIP/CETA hanno ribadito per oltre due anni, ma che la Commissione Europea ha pensato bene di ignorare. Rimaniamo comunque con gli occhi aperti, è necessario che il Consiglio Europeo si esprima in modo incontrovertibile sulla situazione. Per questo chiediamo che sospendano ufficialmente l’approvazione del CETA e il negoziato TTIP, cambiando radicalmente rotta“.

“Come Campagna Stop TTIP Italia abbiamo comunque scelto di non abbassare la guardia” . 

Così scrive l'associazione Terra Nuova.It. I motivi per cui occorre rigettare  in blocco la ripresa di negoziati relativi al TTIP sono elencati qui nel sito Stop TTIPITALIA. 

Ecco cosa ha detto Obama durante gli ultimi colloqui con Renzi alla Casa Bianca: 

"Entrambi riafferriamo il nostro forte appoggio al TTIP che aumenterà i posti di lavoro, le esportazioni, l'innovazione e la crescita in entrambi i lati dell'Atlantico". 


La promessa che ci saranno posti di lavoro per tutti è falsa e mendace.  A  dominare in maniera tirannica ed assoluta sui singoli Stati (sempre più umiliati nella loro cessione di sovranità) saranno esclusivamente le multinazionali, tutte di proprietà di una ristretta cerchia di oligarchi globalisti super-ricchi.


Essi eserciteranno la loro pesante egemonia, grazie alla clausola ISDS, inserita in tutti i  citati Trattati. L'Investor-state dispute settlement (in sigla: ISDS; traducibile in italiano come Risoluzione delle controversie tra Investitore e Stato). Detta clausola, prevista nel Capitolo 8, sezione F, del trattato CETA,  impone che a dirimere le controversie sia un TRIBUNALE PRIVATO costituito da 3 avvocati (pagati 3 mila dollari al giorno/cadauno) iscritti all’Albo di ICDR
Morale: le leggi ed ordinamenti degli Stati nazionali non varranno più nulla, poiché sulle sentenze avrà competenza esclusiva quel collegio di 3 avvocati, i quali, essendo legati da sempre mani e piedi alle multinazionali che investono, condanneranno sicuramente  con sanzioni pecuniarie di miliardi di dollari a titolo di risarcimento,  quegli Stati che oseranno impedire l'ingresso dei loro prodotti.  Ad esempio,  la coltivazione e la commercializzazione di OGM nei territori di loro giurisdizione.
La citata clausola è di fatto  l'arma delle multinazionali contro la sovranità degli stati,  per mezzo della quale potrebbe venire definitivamente azzerata. Il Centro Internazionale per la Risoluzione delle Controversie” (ICDR) venne fondato nel 1996 dalla “Associazione Americana di Arbitrato” = AAA = “American Arbitration Association”.

In caso di ratifica del TTIP, Ceta, Tisa e altri trattati simili,  si profilano inoltre frodi e truffe a non finire come la mancata tracciabilità dei  prodotti alimentari, gli OGM, i pesticidi non autorizzati, ecc. 
Benvenuti  nel NWO e nella sua Frankenstein Economy and Trade! 

25 October 2016

Ferrara dice NO all'invasione


Le foto che stiamo vedendo e le notizie sulle barricate a Gorino di Ferrara che ci giungono in queste ore, ci dicono che gli Italiani sono passati dalle proteste e lamentele verbali  ai fatti. Non ne possiamo più di constatare che i soldi che non ci sono per noi, esistono eccome, per loro; che Renzi sta mettendo nella nuova manovra finanziaria il rialzo della paghetta agli immigrati e gli stanziamenti per loro. E tutto ciò, mentre ci torchiano  a sangue di tasse che non vanno certamente a beneficio della cittadinanza, ma servono alla pesante emergenza del "salvare vite" (come urla demagogicamente Renzi).  Che le case non esistono per gli Italiani, i quali in molti casi dormono nei garage o in auto, ma poi vengono assegnate a loro solo perché fanno figli e usano il ventre delle loro donne per occupare demograficamente il nostro paese. La devono finire di raccontare le panzane che trattasi di misure "straordinarie" destinate ad essere transitorie e una tantum. Non è vero! Dato che in questo Paese nulla è più definitivo del provvisorio.



La devono smettere di raccontare la fòla che le invasioni sono solo di transito e che  gli immigrati (chiamati "profughi" e "rifugiati") devono andare nel resto dell'Europa. In quegli stati europei che giustamente non li vogliono. Perché a differenza dei nostri abusivi di Palazzo, i loro leader, per quanto screditati, hanno ancora un po' di fifa del consenso elettorale dei loro cittadini. Noi no, perché non abbiamo nemmeno più libere elezioni e la RAI è commissariata da un miserabile ciarlatano che sputazza ai microfoni a reti unificate, dalla mattina alla sera su ogni programma, senza un minimo di contraddittorio. 
L'ultimo incontro sul referendum -  pensate -   lo farà con Ciriaco De Mita. Capito cosa fa la RAI detta "servizio pubblico"? Invece di mettere dei leader giovani come eventualmente la Meloni o anche un Salvini, invece di informare sulla prossima manifestazione per il NO a Firenze aperta a tutti, fa un bel match Renzi-De Mita. Ovvero una vecchia cariatide sulla quale è scontato l'esito del match. E' ora di dire NO a tutto ciò: 



  • NO all'invasione a tutte le ore del giorno e della notte (specie della notte dove a ore antelucane scaricano il sui generis bottino di guerra)
  • NO alla riforma Renzi-Boschi-Verdini (già detta "schiforma")
  • NO allo ius soli per gli immigrati che deve essere abrogato e non seguire più alcun iter parlamentare
  • NO all'informazione blindata e commissariata della RenziRAI e del  relativo canone  inserito arrogantemente nella bolletta dell'elettricità
  • NO alla nuova manovra finanziaria con le sue farlocche regalìe come la  presunta fine di Equitalia che in realtà cambierà solo etichetta per confluire nel mare magnum dell'Agenzia delle Entrate.
  • NO alla Ue che ci trattiene a forza in questa fogna dalla quale non riceviamo che guai quotidiani


Per il momento chiudo qui la mia lista dei NO che in realtà  sarebbe assai più lunga. Ma ora è il momento di sperare che le barricate di Ferrara  si moltiplichino  in modo massiccio per tante altre città, paesi, villaggi, perché abbiamo il sacrosanto diritto di difenderci e di preservare la nostra civiltà. Non vogliamo che nascano in Italia fenomeni come la Giungla di Calais. O che diventi un arcipelago di hotspot (lo è già).
Il Bel Paese vuole vivere, non vuole morire. E vuole rimanere per l'appunto, bello, curato, pulito, sicuro,  in grado di  funzionare per noi. Come dovrebbe essere una nazione libera e sovrana.

Ultimi aggiornamenti: Tutta Italia dice Basta ai clandestini! Proteste ovunque a macchia d'olio.

21 October 2016

Come si uccide una Nazione



Il giornale on line  Imola Oggi ha lanciato alte grida di dolore attraverso il suo direttore Armando Manocchia.  E noi non possiamo essere insensibili, perché la cosa ci riguarda da vicino. Che succede? 
Succede che mentre la  famigerata legge sullo  ius soli giace ancora in parlamento e precisamente al Senato da un anno, grazie all'ostruzionismo della Lega, il duo Renzi e Alfano va avanti verso la catastrofe. Lo so, qualcuno obietterà che l'ostruzionismo leghista di presentare migliaia di emendamenti non basta più per fermare la crisi migratoria, ed è vero. Ma cosa deve fare una forza politica che crede ancora nei mezzi istituzionali e democratici, se non cercare di usarli?  Tuttavia se si usano solo quelli, senza  allertare e mobilitare a dovere la popolazione,  si può solo prendere tempo e cercare di tirare in lungo su una legge iniqua. Ma non impedire colpi di mano. E loro, quelli del governo Renzi,  legge o non legge, vanno avanti a suon di colpi bassi. Come?


con una forzatura giuridica senza precedenti, il centro di prima accoglienza o a qualsiasi altra struttura che ospita migranti, rappresenta quindi a tutti gli effetti la dimora abituale dell’ospite ai fini di ottenere l’iscrizione anagrafica e la residenza. La richiesta puo’ essere fatta dagli stranieri stessi o dalle cooperative che si occupano dell’accoglienza e che certificano l’effettiva abitualità della dimora presso la struttura. Una volta confermata tale abitualità, l’ospite non invitato potrà ottenere la Carta di identità italiana.

Insomma, tutta questa manfrina serve a creare il presupposto per ottenere/concedere la carta di identità a chiunque: vero profugo, vero rifugiato, clandestino, opportunista, avventuriero, presunto delinquente, presunto jihadista, presunto terrorista, in pochissimi mesi grazie solo al permesso di soggiorno, e arruolare così altre truppe di elettori per il Pd. (fonte citata)


Avete capito bene? E cosa pregiudica allora il fatto che la legge per la cittadinanza breve non ci sia ancora? Niente: la legge sono loro e non hanno nemmeno bisogno di avere in mano un testo legislativo approvato dalle due Camere.

Nazione come ho espresso altre volte, proviene da nascere, ma così l'Italia muore, la si ammazza, la si vuole martoriare e assassinare.  Si vogliono sostituire i suoi cittadini. Il Pd si fa forse l'illusione che questo sarà il suo elettorato prossimo venturo? Imbecilli, stolti e criminali! La prima cosa che faranno questi immigrati dall'Africa e Asia, una volta installati qui, sarà pretendere un partito su base etnico-confessionale con qualcuno di loro come capo.



Intanto a Rosarno calabro la popolazione autoctona si sta ribellando e occupa le case riservate "ai più poveri" (cioè i nuovi arrivati), perché stufa di passare in seconda linea rispetto agli immigrati. 
Si tratta di diverse unità abitative, in verità non ancora collaudate e, dunque, non abitabili, ma solo perché l'azienda costruttrice è stata fermata da una interdittiva antimafia. La struttura, non ancora ultimata, è stata costruita su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta. Sarebbe dovuto sorgere un centro di formazione al lavoro per migranti con una foresteria di sessanta posti letto. I soldi spesi? circa un milione e mezzo di euro.
I cittadini rosarnesi, senza reddito e senza speranza - alcuni, per altro, con disagio psicofisico, alcune donne incinte, altri sono genitori di figli minorenni - sono spaventati dall'arrivo del freddo dell'inverno e disperati per la mancanza di un tetto sicuro. E hanno pensato di occupare lo stabile. "Lo stavano vandalizzando, svuotando di ogni arredo. Si sarebbero staccati anche i gabinetti. Noi, invece, sapremo prendercene cura. (fonte Il Giornale). 
Colgo l'occasione per stigmatizzare categoricamente l'incipit del pur utile articolo: 
A Rosarno è in atto una vera e propria guerra fra poveri. Dodici famiglie italiane stanno lottando strenuamente, dall’alba di ieri, per poter ottenere un alloggio che, altrimenti, sarebbe destinato agli immigrati. 

Errato, caro cronista Michel Dessì!
Questa non è una semplice guerra tra poveri, ma  una guerra fra nativi aventi diritto e stranieri abusivi spediti qui per espropriare la popolazione autoctona dei suoi diritti primari e di servizi utili alla loro sopravvivenza. Chi glielo ha detto a questi stranieri di venire a occupare il nostro paese e di pretendere un alloggio  e dei benefit che si negano ai nostri? E in base a quali meriti e diritti di precedenza e primogenitura?
Certi incipit luogocomunisti (la "guerra tra i poveri") all'insegna della carità pelosa intercontinentale e qualunquista lasciateli fare all'Unità, al Manifesto o a Repubblica. L'Italia non è l'Eldorado dell'universo-mondo, ma dei suoi cittadini nativi. 

Avrei voluto scrivere della gravissima emergenza agricola sull'invasione e infestazione di cimici marmorate (dette cimici cinesi) che tanto danno stanno arrecando al settore ortofrutticolo del Triveneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte, dato che oramai in questo povero paese si scatenano di volta in volta  le 7 piaghe d'Egitto. Ma le regalìe relative alle cittadinanze rapide e residenze-premio agli immigrati con la  pressione sui sindaci affinché si inventino ipso facto una legge   che non c'è, ha fatto passare in secondo ordine la pur grave calamità agricola. Alla prossima quotidiana piaga biblica, dunque. 


19 October 2016

Ultima cena: Obama ha detto SI'




Che tristezza! Un buffone abusivo e  cacciaballe, un istrione prezzolato di regime, un'atleta disabile, un sarto, una sindaca immigrazionista lampedusana...tutti  al raduno dai potenti di turno della Casa Bianca. Salta fuori il cuoco italiano  al servizio dei coniugi  Obama, mentre la nostra tv fa carrellate su Michelle che sorride beata tra cavoli, cetrioli e lattughe del famoso orto della Casa Bianca curato da lei stessa.   Si parla del menu biologico, della cucina mediterranea che tanto piace alla first lady, dello chef italiano Batali che ha concordato da mesi le portate con la moglie del presidente... E  le glicemie salgono già alle stelle. Ma intanto  arriva er Bomba ricevuto da O' Bamba e moglie all'aeroporto, seguito dal vecchio guittone Benigni insignito  di Oscar (ora dopo la morte di Fo, ci aspettiamo anche l'igNobel) con moglie Nicoletta che si  mettono la mano sul cuore quando sentono "Fratelli d'Italia" e "Star spangled banner". E' questa l'immagine servile, cortigiana e tirapiedi dell'Italia che non sopporto.
La stomachevole melassa raggiunge il suo punto di nausea nel sentire la telecronaca RAI di Giovanna Botteri, la vecchia telekabulista del PCI, trasformatasi in Obama & Killary groupie. Che volete mai, sono le  metamorfosi piddiote. 
Che dice la Botteri? Ci fornisce tutte le indiscrezioni del menù con aria segreta da Maga Merlina che rivela formule magiche. Pensate un po', la vera sorpresa del banchetto sarà costituita da un dolce al purissimo miele d'api di produzione diretta di  Michelle ma Belle!
Se sarà miele o fiele, lo vedremo presto.

Giovanna Botteri: da TeleKabul a TeleKillary
Veniamo alla conferenza stampa in giardino, in the garden, alla Cameron, con tanto di leggio, "Matteo sta portando avanti riforme coraggiose - scandisce il capo di Stato americano - noi sosteniamo il referendum per un sistema politico più responsabile". Ricordate Obama come si comportò in Gran Bretagna con la Brexit?"Amici Inglesi, restate in Europa!", disse entrando a gamba tesa nella loro campagna referendaria, facendo irritare gli Inglesi che non gliela perdonarono.
Ieri ha sentito l'impulso irrefrenabile di bissare ed esternare e, alla quattordicesima ed ultima cena prima di congedarsi da presidente, Obama ha detto "sì" al referendum, sapendo di trovare in Renzi un ventre molle. Non dimentichiamo che la sua ingerenza  era stata preceduta da qualche settimana fa da quella dell'Ambasciatore americano in Italia John Phillips. E che lo stesso Obama ha concesso proprio ieri un'importante intervista a Repubblica su molti temi cruciali: critica l'Europa e le politiche d'austerità, parla del TTIP rilanciandolo e lamentandosi che ha subito rallentamenti; stigmatizza il protezionismo, è interessato alle politiche migratorie, tuona contro i "populismi"...Insomma, in sintesi ribadisce tutto quel che gli ha messo in bocca il suo burattinaio Soros.

Il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre è stato uno degli argomenti della conferenza stampa congiunta. Ovviamente ha dato consigli "amichevoli" al suo valletto che in caso di vittoria del NO, non dovrebbe sloggiare: « Io faccio il tifo: Renzi dovresti rimanere al timone ancora per un po’».


Loda apertamente le riforme del nostro governo e  invita gli italiani a votare "sì". "Renzi ha dimostrato di essere un leader - ha detto il numero uno della Casa Bianca - non potrei avere un amico migliore. Matteo rappresenta una nuova generazione di leader non solo in Italia, ma nell'Unione europea e nel mondo". Er Bomba gonfiava il petto, compiaciuto.

Rispondendo a una domanda di un giornalista, quel bischero del Bomba ha invece fatto lo spiritoso citando la canzoncina di Battisti-Mogol "Con il nastro rosa".

«Che cosa farò se vincerà il No al referendum? Lo scopriremo solo vivendo..., ma vincerà il Sì quindi non mi porrete più questa domanda» ha risposto piccato.

Whishful thinking, caro mio! Con il tuo padrone negro O'Bamba come testimonial hai ricevuto un bel bacio della morte: si è portato iella da solo contro la Brexit, porterà iella anche a te (e a se stesso) tifando per il SI.
Gli altri consigli al suo zerbinotto non li sapremo mai.Obama darà suggerimenti e istruzioni per l'uso sulle sanzioni antirusse, sulla Nato, sull'accoglienza profughi, su come posizionare i nostri soldati che, alla faccia dell'art.11 della Costituzione e del Parlamento ridotto a una burla, sono già ai confini della Lituania. L'Italia è l'avamposto militare mediterraneo imprescindibile e irrinunciabile degli USA,  e non ci mollano.

Domani in tv la Botteri ci darà conto di quanto era buono il dessert fatto nientemeno che con le zucche dell'orto Michelle. E' un problema di vitale importanza per il pianeta.


14 October 2016

Soros DCLeaks: dalla finanza al terrore




Del finanziere speculatore che si trasforma pure all'occorrenza,  in agnello filantropico George Soros, questo blog si è già occupato dedicandogli numerosi post. Dc Leaks pubblica i file rubati dai database della Open Society Foundation appartenente al magnate ungherese-americano.

In homepage, poi, c’è un'introduzione che spiega il motivo della pubblicazione dei file.

George Soros – scrivono gli hacker – è un magnate ungherese- americano, investitore , filantropo, attivista politico e autore che, di origine ebraica. Guida più di 50 fondazioni sia globali che regionali. È considerato l’architetto di ogni rivoluzione e colpo di Stato di tutto il mondo negli ultimi 25 anni . A causa sua e dei suoi burattini gli Stati Uniti sono considerati come una sanguisuga e non un faro di libertà e democrazia. I suoi servi hanno succhiato sangue a milioni e milioni di persone solo per farlo arricchire sempre di più. Soros è un oligarca che sponsorizza il partito Democratico, Hillary Clinton, centinaia di uomini politici di tutto il mondo. Questo sito è stato progettato per permettere a chiunque di visionare dall’interno l’Open Society Foundation di George Soros e le organizzazioni correlate. Vi presentiamo i piani di lavoro , le strategie , le priorità e le altre attività di Soros. Questi documenti fanno luce su uno dei network più influenti che opera in tutto il mondo”.


Il miliardario statunitense e le sue ONG e onlus esercitano un potere immenso, e i documenti diffusi da DCLeaks mostrano come Soros fa cadere governi, disgrega stati-nazione e istiga guerre civili, così da poter realizzare enormi profitti finanziari. Si tratta dell’immensa raccolta di minute, libri bianchi, schede su stanziamenti e piani mediatici che dettagliano come Soros e le sue ONG telecomandano governi e istituzioni finanziarie. È possibile trovare i documenti completi sul sito DCLeaks, che descrivono come Soros e la sua rete di ONG “sfruttano a sangue milioni e milioni di persone solo per arricchirsi ancora di più“. I suoi servi succhiano sangue a milioni e milioni di persone solo per arricchirsi. Soros è un oligarca che sponsorizza il partito democratico, Hillary Clinton, centinaia di politici nel mondo (tra i quali anche i nostri radicali e lista Bonino in passato). Questo sito è volto a consentire a tutti di osservare i documenti secretati dell’Open Society Foundation di George Soros e delle organizzazioni correlate, come piani di lavoro, strategie, priorità e altre attività. Tali documenti fanno luce su una delle reti più influenti ed attive nel mondo. Ecco la lista completa delle ONG di Soros che manipolano le elezioni in tutti gli Stati membri dell’UE, con obiettivi, referenti e finanziamenti dei piani.
Qui sul sito Aurora in Italiano i  tabulati e quadri sinottici di tutte le ong e onlus da lui direttamente e indirettamente promosse e finanziate:

https://aurorasito.wordpress.com/2016/08/15/come-soros-manipola-le-elezioni-europee-e-italiane/


Zerohedge riporta che “2576 documenti sono stati resi pubblici da DCLeaks, un sito che sostiene di essere stato “lanciato da hacktivisti statunitensi che rispettano e apprezzano la libertà di espressione, i diritti umani e il governo del popolo“. I documenti provengono da diversi dipartimenti delle organizzazioni di Soros. L’Open Society Foundations di Soros sembra essere il gruppo col maggior numero di documenti resi pubblici, che provengono da sezioni presenti in quasi tutte le regioni geografiche del mondo, dagli Stati Uniti ad Europa, Eurasia, Asia, Latina, America, Africa, dalla Banca Mondiale all”Ufficio del Presidente”, così come da entità sconosciute come il SOUK. Come nota il Daily Caller, vi sono documenti risalenti almeno al 2008-2016. I documenti provengono da studi di ricerca come “Crisi europea: sviluppi chiave delle ultime 48 ore” che studia l’impatto della crisi dei profughi, o da documenti dal titolo “Il dibattito sull’Ucraina in Germania“, agli aggiornamenti sui finanziamenti di specifiche borse di studio. Una e-mail diffusa da Wikileaks mostra che Soros consigliava Hillary Clinton, durante il mandato da segretaria di Stato, su come gestire i disordini in Albania, consigli che ha seguito.

Dc Leaks ha varato soros,dcleaks.com, un portale interamente dedicato ai documenti trafugati dalle caselle mail del tycoon statunitense. Nove categorie – Usa, Europa, Eurasia, Asia, America Latina, Africa, World bank, President’s office,Souk – migliaia di documenti consultabili online o da scaricare in PDF.
Dentro c’è un po’ di tutto: commenti sulle elezioni nei Paesi di mezzo mondo, rapporti sugli immigrati specie sui “somali nelle città europee” e sul bilancio di previsione statunitense, ma anche dossier sulla crisi tra Russia e Ucraina con una serie di allegati che spiegano la posizione dei vari stati Europei sulla vicenda.

In pratica non c'è strategia della provocazione, della destabilizzazione e del Terrore (si veda il finanziamento del terrorismo ceceno, ad esempio, o la provocazione nelle chiese ortodosse russe delle Pussy Riot) che non rechi la firma di questo criminale globale dalla mente diabolica. Anche le politiche LGBT non sono estranee alle sue elargizioni. Nel 2013, Soros ha elargito alla Gay Straight Alliance (GSA) una somma di 100 mila dollari. Quello stesso anno anche il Gay and Lesbian Community Center di Los Angeles ha ricevuto 130 mila dollari da Soros. La loro Leadership Lab è stata pubblicizzata questa primavera sulla rivista scientificaScience che ha valutato l’impatto che un sondaggio porta a porta può avere sulla riduzione della transfobia.
Per assicurarsi di imprimere un’accelerazione agli eventi, il multimiliardario, attraverso la sua Fondazione per la Promozione delle Open Society ha dedicato almeno 2,7 milioni di dollari alla causa, stando alla sua dichiarazione dei redditi di quell’anno.

(http://www.informarexresistere.fr/2016/09/05/il-denaro-dietro-il-movimento-transgender-il-miliardario-george-soros-apre-il-portafoglio-per-trasformare-lamerica/).


All'estero e nel mondo l'operato di Soros sembra quasi l'Impero di Carlo V: non tramonta mai il sole e il suo denaro non dorme mai. Forte è la sua influenza nel governo Poroshenko in Ucraina e nell'ingerenza di Soros sugli eventi ucraini come il colpo di stato che ha destituito Yanukovic, è ammessa da lui stesso come ha egli stesso ammesso ai mocrofoni della CNN. del 2014. nel quale conferma di aver "creato una Fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia". Frattanto il governo attuale in Ucraina, diventa, grazie a lui, un laboratorio di colonizzazione finanziaria. Dal punto di vista militare pertanto gli Usa devono:
  • dare all’Ucraina “assistenza militare letale (…) per resistere alla forza schiacciante di Russia”.
  • rifornire l’Ucraina di armi difensive di sofisticazione pari per contrastare quelle avversarie; “nel linguaggio del poker l’America deve andare al vedo, ma senza rilanciare
  • addestrare personale ucraino in paesi esteri (per esempio in Romania), in modo da dissimulare l’attività Nato in Ucraina.

Da un punto di vista economico l’Europa deve:
  • mantenere e rafforzare le sanzioni occidentali contro Mosca (sanzioni che, ricordiamo, secondo l’Istat nei soli primi quattro mesi del 2015 sono costati alle imprese italiane due miliardi di euro)
  • ripristinare “una minima stabilità monetaria e il funzionamento del sistema bancario” preservando l’integrità e l’autonomia della National Bank of Ukraine
  • firmare un accordo quadro “per destinare 1 miliardo di euro all’anno all’Ucraina” da parte della Commissione Europea.

In altre parole gli Usa (e i suoi alleati) dovrebbero impegnarsi militarmente in Ucraina più di quanto s’impegnano contro l’ISIS; e l’Europa dovrebbe fare economicamente per Kiev quello che non fa per la povera Grecia (blog di Giampaolo Rossi).




La coppia satanica Soros-Clinton



Inoltre secondo Patrick Buchanan Soros è ovviamente presente in questa avventura della candidatura presidenziale di Hillary Clinton, e si può immaginarla meglio come "coppia satanica" decisa a vincere le elezioni, ma soprattutto a distruggere chiunque si metta di traverso alla candidata Clinton, accusandolo  di corruzione senza prove, segnandolo e marchiandolo con scandali e minacciose accuse  al limite di un’arroganza disastrosa, venale e allucinata.
Non è un caso che la sua longa manus si estenda anche su  Transparency International  la grande Inquisizione globalista, nata dalla Banca Mondiale che si preoccupa di "corruzione" nella vita pubblica. Mette all'indice gli Stati Nazionali. Decide chi merita la patente di onestà e chi no,  coltiva e sobilla eventuali separatismi.
Le politiche che hanno portato alla peggiore crisi dei rifugiati in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi hanno radice nei crogioli politici dei gruppi di facciata finanziati da George Soros e Cia in Europa e Stati Uniti. E continua...

Prima gli Usa si libereranno di questo farabutto planetario, prima riacquisteranno credibilità democratica e prestigio nel mondo. Con oligarchi simili, il minimo che si possa affermare è che gli Usa siano  uno stato parassita, oppressore e sanguisuga dei popoli. Se va avanti così, quest'uomo ha le carte in regola per non morire nel suo letto per mera consunzione da vecchiaia, come si conviene alla sua età. Troppe vittime sul suo percorso. 



09 October 2016

Spigolature di sconquassi italioti




Innanzitutto confesso di aver avuto qualche problema circa l'etichetta da porre sul post. Chiamare questo sconquasso "politica interna" è un voler togliere onore a ciò che resta della politica. Le cronache giudiziarie di questi giorni riportano del proscioglimento da ogni accusa di peculato dell'ex-sindaco di Roma Ignazio Marino. E' un inetto e la prima cosa di cui si è occupato è quello di celebrare nozze gay mentre Roma soffocava nel pattume e nei guai. Ma il metodo "Al Capone" (il gangster che fu incastrato per evasione fiscale invece che per i numerosi delitti e misfatti) non funziona. Non si può "incastrare" anche uno pisquanotto come lui per quel che non ha fatto. Pertanto è stato prosciolto. Ora Marino è gasato ed euforico e promette vendetta tremenda vendetta contro Renzi, già specializzato nell'arte della  guida di una Macchina Schiacciasassi: asfalta tutti pensando di continuare a farla franca come un volgare omicida seriale. Ovvio, che prima o poi arrivi il redde rationem.
Il Marino Furioso promette sfracelli contro quel PD, reo di aver orchestrato campagne di stampa diffamatorie contro di lui e di averlo scaricato per "lo scandalo scontrini" delle fatidiche 56 cene che  poi si sono rivelate  una bufala.


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Di diverso stampo la riabilitazione del povero Roberto Cota, ex governatore della regione Piemonte, un galantuomo su cui avrei messo la mano sul fuoco e che ho sempre difeso dagli attacchi della uscente governatrice Mercedes Bresso del Pd che lo costrinse ad un  riconteggio dei voti. Lo scandalo dal nome folcloristico delle "mutande verdi", non mi ha mai convinto. In particolare ho sempre sentito puzza di bruciato sulla rapida ascesa a Governatore della regione Piemonte di quel Chiamparino del Pd, uomo graditissimo alle banche (ha ricoperto nel 2012 il ruolo di Presidente della fondazione Compagnia di San Paolo, prima azionista di Banca Intesa). 
 Intanto però si sono tolti un leghista legittimamente eletto, dai piedi col solito metodo golpista della via giudiziaria al comunismo.Un'altra pessima figuraccia della Magistratura in combutta col Pd. Non ha abboccato invece il vecchio marpione comunista Vincenzo De Luca, Governatore della regione Campania. che inquisito sì, inquisito no, è rimasto fermamente al suo posto senza schiodarsi. A differenza del mite Cota,  lui conosce con ogni evidenza,  i suoi pollazzoni!



Riabilitazione con trafiletti  modello annunci funebri, di  non colpevolezza nelle pagine interne dei giornali anche per il povero Guido Bertolaso. L'ex capo della Protezione Civile era finito alla sbarra con le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni. Nel terremoto del 6 aprile morirono 309 persone. L'accusa aveva chiesto tre anni di reclusione. Il metodo è sempre quello: segare il politico o amministratore sgradito a colpi di inchieste. Poi il tempo passa e.... Oooops! Ci siamo sbagliati. Ma intanto si getta fango, discredito, accuse offensive e ingiuste nei confronti di chi ha lavorato fino allo stremo.

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Sindaci insindacabili, consiglieri doppiamente insindacabili. Che da novelli senatori potranno pretendere l’immunità anche da amministratori locali e magari per fatti e opinioni riferiti a quando neppure lo erano, conquistandosi così una lunga coperta di impunità e alimentando la girandola di conflitti d’attribuzione tra autorità giudiziaria e Parlamento. Questo è lo scenario che si apre con la riforma Boschi, sostiene il costituzionalista Antonio D’Andrea che degli effetti dell’estensione delle guarentigie del nuovo Senato ha fatto un’analisi in corso di pubblicazione.
Un assaggio e un caso concreto lo offre la diatriba che ha come protagonista il senatore Ncd Gabriele Albertini.
Da sindaco di Milano Albertini nel 2011 era entrato in rotta di collisione con Alfredo Robledo che indagava sui derivati. Rilascia al Sole24Ore due interviste in cui sostiene che il magistrato in realtà stava perseguendo la sua giunta per motivazioni politiche. Robledo lo querela per calunnia aggravata presso la Procura di Brescia. Albertini non è più sindaco ma eurodeputato e per scampare all’incriminazione si rivolge al Parlamento Europeo che nel 2013 gli nega l’usbergo dell’immunità, rilevando che i fatti contestati si riferivano a quando era sindaco.
E qui siamo, alla decisione che potrebbe virtualmente diventare un precedente per il nuovo Senato che si candida a diventare il posto dove mandare gli amministratori locali a lavare i loro reati. E senza che debbano ordire ricatti, perché l’armatura calerà automaticamente sulle loro spalle con la nomina. Un rischio tutt' altro che campato per aria. (fonte: Il Fatto).

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L'ultima spigolatura riguarda l'Abusivo di Palazzo e il suo spin doctor Jim Messina, già incaricato da Obama per la sua campagna elettorale, il quale dovrebbe condurre Renzi alla vittoria della sua "schiforma" attraverso il referendum.
Bene, Messina l'Americano ha praticamente dato forfait spiegandogli che in Italia è impossibile tracciare l'identità digitale degli elettori italiani per condizionarne il voto come avviene negli USA. La scusa è che  siamo ancora troppo arretrati sul piano della rete e dei collegamenti informatici.
In realtà  un furbastro come Messina  (ingaggiato da Renzi per la cifra di 400.000 euro - pagato con soldi pubblici, naturalmente) deve aver fiutato l'aria che tira: l'anarchia caratteriale dell'italiano medio, la sua imprevedibilità umorale, il fatto che non siamo ancora completamente lobotomizzati davanti ai media come "l'americano  medio", e tante altre cosette, non ultima delle quali, il fatto che un professionista amerikano come lui,  non vuole giocarsi la sua credibilità con una cocente probabile sconfitta. Per questo tiene un low profile. 

Perciò Renzi sarà costretto a fare il porta a porta reale (oltre al solito televisivo Porta a Porta con il maggiordomo Bru-neo alle sue dipendenze)  proprio come  quei rompiballe di testimoni di Geova che ti suonano alla porta,  ti annunciano la Lieta Novella dalla Torre di Guardia e ti mettono volantini apocalittici in cassetta. Come si vede, ha già iniziato da mesi in modo febbrile e concitato (il ritardo dell'annunciata data referendaria, lo ha per ora  favorito). Ma l'eccesso di esposizione mediatica, con conseguente trituramento quotidiano di zebedei, non è sempre un vantaggio.

05 October 2016

Cresce sempre più la voglia di sovranità


In questi giorni assistiamo alla fiera delle menzogne mediatiche. Li avete letti i titoloni a caratteri cubitali l'indomani del referendum ungherese? "Orban ha fallito", "Referendum affossato" e via coi disfattismi mediatici. Gentiloni gioiva scambiando le pernacchie per applausi e viceversa.

Siamo in guerra (ancorché guerra non convenzionale), e il disfattismo è un'altra arma del nemico per fiaccare il morale alle truppe. Ben lo sanno i Torquemada dell'informazione che minimizzano quando ci sono vittorie in corso, nascondono notizie scomode o viceversa, esagerano e usano toni catastrofici e allarmistici quando non è il caso. Unica voce fuori dal coro l'East Journal col suo titolo "Perché Orban non ha perso".
Eppure le cifre sono chiare. Ben il  98% di NO agli immigrati  calcolato su di un  43% di votanti.
Facendo la tara alle imposture propagandistiche, ne risulta che l'Ungheria è solo un'altra delle Nazioni europee che non ne vuol sapere di  stravolgere il tessuto sociale  del Paese, del suo Popolo, della propria Storia nonché di perdere le proprie Radici con l'immissione massiccia di immigrati che la invaderebbero  come  avviene in Italia, per stazionarvi e non andarsene più.


Andiamo avanti. E' passato inosservato anche il referendum svizzero che pone dei limiti ai lavoratori frontalieri. O se  se ne è parlato,  è stato fatto per denigrare gli svizzeri del Canton Ticino, rei di essere xenofobi, razzisti,  egoisti, anti-italiani, irriconoscenti, ecc. ecc.
Il testo, promosso dal partito di destra Udc e sostenuto dalla Lega dei Ticinesi, intende ancorare nella Costituzione ticinese la "preferenza indigena" al momento dell'assunzione e chiede alle autorità del Cantone di garantire che sul mercato del lavoro ticinese "venga privilegiato a pari qualifiche professionali chi vive sul suo territorio". (fonte: huffingtonpost)
Che c'è di strano in tempi di dura e prolungata crisi, favorire i nativi e mettere in secondo piano gli stranieri, anche se geniali e ottimi vicini di casa come noi italiani? Dopotutto il frontaliero si becca una paga sostanziosa (in franchi svizzeri) e viene a spenderla dove il tenore di vita è meno alto a casa propria (l'Italia), una condizione ideale e privilegiata che molti vorrebbero avere.

Puntuale e prevedibile, l'ira di Gentiloni che paventa conseguenze nei rapporti tra l'Ue e la Svizzera considerata "senza il rispetto della libera circolazione". Ma l'avete vista la faccia da pesce lesso di porzione del nostro ministro degli Esteri? Sembra che dorma sempre in piedi e che si svegli di soprassalto, solo quando ci sono di mezzo paesi che praticano lo STOP all'invasione migratoria. Potevamo essere più sventurati di così? I più deficienti tra i politici li abbiamo noi. Invece di imparare dai Ticinesi e applicare le stesse regole per chi viene da fuori (e l'immigrazione africana è decisamente la peggiore, in quanto non qualificata, retrograda e notoriamente indolente), quello si imbufalisce, perché non trova in giro,  dei pecoroni come lui.
Suggerisco di leggere questa importante testimonianza del giornalista Roberto Ortelli nel suo pezzo VI SPIEGO COS'E' IL CANTON TICINO. Eccone un'anticipazione:

Due riflessioni, strettamente personali, su quanto la popolazione ticinese ha legittimamente deciso domenica sono doverose. Innanzitutto, ieri in Ticino non si è tenuto nessun referendum, ma l’elettorato ha deciso, con il proprio voto di modificare la costituzione cantonale, tutelando i propri cittadini, esprimendosi su un’iniziativa costituzionale. Si, perché il CANTONE E REPUBBLICA DEL TICINO ha una propria costituzione, e, in quanto membro di una Confederazione, ha devoluto ad essa, come gli altri 25 cantoni, alcuni poteri. E il popolo può, attraverso il voto, modificare le costituzioni cantonali e federali, cosa che in Lombardia e in Italia non è permesso fare. In Italia, per modificare la costituzione serve il voto di due terzi dei membri del parlamento, la maggioranza assoluta. Se così non fosse, è necessario passare dal voto popolare referendario, quindi su un quesito che hanno deciso e imposto i politici, lasciando al cittadino la sola possibilità di accettare o respingere il testo.

È chiara la differenza. No? In Svizzera e in ogni cantone, il cittadino può proporre e far votare modifiche costituzionali, come ad esempio ha fatto il signor Giorgio Ghiringhelli sul Burqa. In Italia, vi cuccate Renzi, i suoi compagni e suoi potentati lobbistico-finanziari che vi impongono leggi e testi e forse potete decidere se accettarli o meno. Vi è chiara la differenza? Insomma, il Ticino non può battere moneta, non può dichiarare guerra, ma sul suo territorio legifera e regola la vita della società in ogni ambito. (...) .



Il resto, lo scoprirete da voi leggendo; come scoprirete alcuni altarini su Roberto Maroni e la sua lega maronita nonché le sue numerose incongruenze a proposito di "valori identitari" a corrente alternata e a seconda dei tornaconti: 


Il Maroni che conoscevo, faceva parte di un movimento politico autonomista e federalista chiamato Lega Nord, che spesso guardava alla Svizzera pensando a come organizzare la vita sociale dei propri cittadini. Anche la Lega Nord chiedeva che venissero prima i loro nell’assegnare i posti di lavoro, specie nel pubblico. La stessa Lega che per anni ha denunciato come, ad esempio, la RAI, strapagata dal nord, ed è ancora così, ai cittadini del nord non permettesse nemmeno di accedervi, sia per lavorare, sia per essere rappresentati culturalmente.



Perciò, egregio presidente, non si stracci le vesti per nulla. I ticinesi, e gli svizzeri, democraticamente, hanno dato vita a quanto voi avete espresso a strilli e urla per una vita.




Da ultimo, mi corre l'obbligo di rilanciare un'altra buona notizia già anticipata da Silvio: Marine Le Pen viene data per vincente alle presidenziali del 2017 secondo Odoxa per la tv francese France 2, calamitando tanto i voti di "destra" che di "sinistra".(fonte: EXPRESS). Aggiungo anche quest'altra fonte di L'Atlantico.   
Stiamo in campana e non  possiamo permetterci di cantare ancora vittoria, ma  sono  comunque  dei dati incoraggianti. 
Come si può ben vedere lo zittificio e la manipolazione mediatica, alla fine non possono impedire il corso naturale della Storia e il compiersi dei destini dei popoli.