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05 August 2016

Il ricatto di Weidmann



Le banche e i banchieri non hanno più bisogno della democrazia e non ne fanno neanche più mistero. La democrazia è  quell' intralcio nel loro percorso di cui vogliono sbarazzarsi quanto prima. E lo dicono pure a chiare lettere. Tempo fa JP Morgan ebbe a decretare la fine delle costituzioni degli  stati nazionali, perché troppo "antifasciste"e attente al welfare. Il galoppino Renzi, ubbidì seduta stante e fece alla spicciolata la "controriforma costituzionale" a cura dell'avvocaticchia Boschi, ora sottoposta a referendum confermativo:  un vero obbrobrio giuridico.  Come è  noto, Manuel Barroso, l'eurocomissario che venne nottetempo a far modificare l'articolo 81 della nostra Costituzione sul pareggio di  bilancio, è passato con disinvoltura alla presidenza di Goldman Sachs. Da commissario europeo di  un parlamento-fantoccio servo delle banche, alla  direzione della principale Banca d'Affari internazionale. Perbacco, che fulgida carriera!

La politica (dal greco dal greco "πόλις", polis = città), che è insieme arte e scienza in riferimento all'attività ed alle modalità di governo  della cosa pubblica, viene smantellata nel suo precipuo ruolo di mediazione per essere posta al servizio delle oligarchie finanziarie. Nessun politico (nemmeno tra i meglio intenzionati) può sognarsi più  di  mantenere un contatto basato sull'indice di gradimento del proprio elettorato, perché innanzitutto ci sono le "regole": cioè i famigerati parametri di Maastricht ai quali attenersi. Che però non valgono per tutti. Non valgono innanzitutto per la Germania. La Francia sfora già da tempo dal famigerato 3%. Sforano perfino i latinissimi Portogallo e Spagna. Ma i più bischeri, i più sottomessi a Berlino, li abbiamo noi, tra i nostri governi abusivi: arroganti, dispotici e villani  con i  loro cittadini sempre più torchiati, ma viscidi, striscianti e subalterni con gli ineletti di Bruxelles. 

Ecco dunque l'intervista inginocchiata di Federico Fubini a Jens Weidmann della Bundesbank, per il Corriere della Sera nella quale  il banchiere centrale si esprime col sussiego di  un monarca assoluto. 

Weidmann fu nel 2006 il braccio destro economico della  Merkel (direttore della quarta divisione politica economica e finanziaria della Cancelliera). Sentite un po' come giustifica la sua flessibilità per il governo tedesco,  ai tempi del suo incarico governativo: «Allora eravamo in una crisi finanziaria globale e non c’erano ancora le attuali regole europee. Queste norme sono una delle lezioni centrali tratte dalla crisi: dovrebbero contribuire a far sì che gli investitori e le banche valutino meglio i rischi che si assumono. All’epoca ne avevano presi troppi anche perché contavano che in caso di emergenza lo Stato sarebbe intervenuto».

Che è come dire: "Etsi omnes ego non".
Perché noi siamo noi, e voi non siete un... ecc. ecc. 

Ed ecco altri passaggi di spicco che riporto testualmente:

Ci siamo già? L’Italia ha un debito pubblico oltre il 130% del Pil.

«I criteri di Maastricht ci dovrebbero proteggere da questi scenari e un debito oltre il 130% è più del doppio del livello compatibile. Per questo è importante non scalzare la disciplina di mercato. Alti livelli di debito vanno ridotti in fretta».

Se Renzi promettesse di fare tutte le riforme strutturali in cambio del permesso di avere un po’ più di deficit, per non perdere il sostegno del Paese, che ne penserebbe?

«Riforme strutturali e finanza pubblica sana non sono in contrapposizione. L’Italia stessa ha messo in campo alcune importanti riforme che non hanno gravato sul bilancio. Per inciso, ogni governo può sostenere che sta facendo riforme importanti per il proprio Paese. Allo stesso tempo le misure di risanamento sono sempre impopolari e vengono messe nel dimenticatoio, ed è una delle ragioni di debiti così alti. Se sorgesse l’impressione che le norme si interpretano parametrandole alle chance elettorali dei partiti di governo, sarebbe fatale per la capacità della Ue di farsi accettare».


Dopo la Brexit in Italia ci sono state proposte di approfondire l’unione monetaria, in Germania si predilige una pausa. Da che parte sta?
«È un dibattito che ha poco a che fare con la Brexit, ma credo che siamo arrivati a un bivio. Possiamo stabilire un legame ancora più stretto fra noi, per esempio con un bilancio comune. Ma in questo caso dovremmo anche essere pronti a trasferire anche la sovranità a livello europeo. È una disponibilità che non vedo né in Germania, né in Italia».

L’alternativa?

«Un ritorno al principio di responsabilità di Maastricht, sia per gli investitori che per gli Stati. Ma funziona solo se in ultima istanza è possibile anche affrontare e superare l’insolvenza di uno Stato senza che questo porti al crollo del sistema finanziario. Per questo abbiamo bisogno di una più robusta separazione fra banche e Stati, e procedure ordinate in caso di problemi finanziari degli Stati».

Non sembra che i politici siano disposti a scegliere una delle due strade: né la condivisione di sovranità, né procedure d’insolvenza per gli Stati. Significa che il destino dell’euro è segnato?

«La formulerei così: i governi europei hanno preso una via di mezzo che ci fa guadagnare tempo. Ma prima o poi dobbiamo decidere una direzione, se vogliamo ancorare l’unione monetaria come unione di stabilità».

Corsera 4 agosto 2016

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C'è già la fila dei paesi per uscire da questo inferno di Ue e loro lo sanno. Brexit ha già assestato un bel colpaccio sonoro. Ma gentaglia come Weidmann osa fare l'arrogante con gli ultimi zerbinotti rimasti in circolazione, disposti a farsi calpestare:  Renzi e i suoi. Il ricatto del banchiere tedesco è chiaro: o cessione definitiva di sovranità o procedure di default. Cioè pistole puntate alla tempia. 
E' ora di liberarci dei carnefici-cravattari così come dei loro collaborazionisti schiavizzati. 

38 comments:

Nausicaa said...

Ciao Nessi, sullo stesso tema del tuo post su Weidmann, c'è anche questo pezzo di Giulio Sapelli:


http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2016/8/5/FINANZA-E-POLITICA-Sapelli-cosi-la-Germania-prepara-il-colpo-di-grazia-/717637/

Nessie said...

L'avevo già letta linkata da Blondet, grazie. Sapelli è un keynesiano (così si dichiara), ma questo suo articolo lo trovo poco più di un bicchierino d'acqua fresca, rispetto alla gravità delle affermazioni di Weidmann. La cui sintesi è "O la Borsa o la Vita". Dove ovviamente la Borsa vale ben di più delle nostre Vite.

SILVIO said...

Ohibò, ma chi è l’intervistato?
Il ”Robin Hood” tedesco (= Jens Weidmann) o lo ”Sceriffo di Nottingham” globalista (= Mario Draghi) , addestrato da Goldman Sachs?

Premetto ciò perché il ” Jens Weidmann “ che conoscevo non si sarebbe mai prestato a fare il ventriloquo di Draghi, ri-proclamandosi pertanto come il difensore dei valori morali e materiali germanici.

Poi, capisco : solo i paracarri e i puri di spirito non cambiano idea.

I paraculi invece sì, in funzione del loro interesse personale.

Vuoi vedere che corrisponde al vero quanto pubblicato da DWM in codesto articolo?

http://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/2016/05/10/bundesbank-kapituliert-als-anwalt-der-deutschen-sparer/

E, cioè, che Jens Weidmann si è rimangiato tutte le sue precedenti posizioni “identitarie” in cambio della promessa di essere nominato il successore di Draghi alla BCE?

SILVIO said...

Quanto a Federico Fubini, la sua intervista è un piccolo capolavoro di ruffianeria giornalistica, zeppa di frasi fatte “politicamente corrette”, atte ad inculcare nei beoti le ben note corbellerie macro-economiche responsabili dei disastri passati e presenti.

Entrerò nel dettaglio in seguito.

Jacopo Foscari said...

Semplicemente uno stronzo, ma d'altronde i crucchi son crucchi. Non è che due guerre mondiali le han perse per sbaglio. Però infinitamente peggio di questo ceffo e dei suoi compari Merkel-Schauble sono i mai eletti Renzi-Letta-Monti che si prostrano di fronte a questi personaggi in maniera indegna e squallida.

Nessie said...

Vero, che solo i paracarri e i puri di spirito non cambiano idea, Silvio. Ma io non conoscevo il Weidmann "prima della cura". Ovvero prima della speranza di diventare il vice-Draghi. Temo inoltre che le posizioni precedenti, siano state portate avanti solo per favorire la Cancelliera (e ovviamente la Germania). Cosa in sé encomiabile, se non fosse che la Germania applica da tempo il mors tua vita mea. .

Entro invece nel dettaglio della paraculissima casta dei giornalisti. Mentre in Italia avviene l'invasione quotidiana a colpi di migliaia di africani e asiatici alla volta, mentre l'ONU ci dice che dobbiamo tenercene il 95%, mentre piccole e medie attività commerciali e artigianali chiudono a raffica, mentre l'ingiustizia dilaga, mentre la miseria cresce a vista d'occhio, mentre le nazioni confinanti si stanno addirittura mobilitando coi droni per impedire di venire invase (vedi Svizzera, ma anche Ungheria, Austra ecc. ), mentre si profilano scenari bellici ancora più preoccupanti con la Libia, mentre le nostre banche stanno per implodere ed esplodere, di che cosa si preoccupa Foa? Degli SMS di Renzi sulle nomine Rai. Ma per favore!!!

Nessie said...

Jacopo, come dice l'adagio, chi pecora si fa il lupo se la mangia. In fondo cosa fa il krukko Weidmann? Viene a fare le pulci alle nostre banche e a minacciare questo governicchio di abusivi, solo perché sa che glielo lasciamo fare. Non noi direttamente, ma chi ci dovrebbe rappresentare. Orban, Kaczynski, il presidente ceco, il governo austriaco hanno risposto per le rime alla Merkel rinfacciandole tutte le sue cavolate. Perfino Erdogan riesce a rinfacciare le porcherie della Ue e la Mogherini che hanno sostenuto il golpe.
Chi per noi, invece NISBA. E noi ce li teniamo pure.

tekkaman said...

...gentile Nessie, in realtà mi sembra che se lo scandalo degli sms venisse a galla in tutta la sua gravità (perchè sono certo che anche lei pensa che sia un fatto grave) potrebbe essere il grimaldello per spezzare le catene che tengono per il collo l'informazione italiana : in fondo quello che manca da noi è informazione laddove abbiamo solo propaganda.
Se il motivo di questo livellamento dell'informazione sono le pressioni indebite ben venga la denuncia di questo fatto! Guardi che se certe notizie che circolano solo su blog come il Suo potessero finalmente avere la risonanza che meritano su canali di informazione nazionale ci si metterebbe un attimo a cambiare la baracca. In altre parole : il punto dell'articolo di Foa non mi è sembrato tanto il discorso delle nomine rai in sè (infatti Foa scrive "E non c’è solo la Rai nel mirino") ma tutto il sistema delle pressioni che renzi esercita sull'informazione che potrebbe essere scoperchiato... almeno io ho inteso questo leggendo l'articolo di Foa : in questa chiave mi è sembrato un articolo interessante e non da sottovalutare.
Forse ho inteso male?

SILVIO said...

Nessie,

Foa, lo conosciamo bene.

Egli è un CEO, seppure in formato ridotto vista la modesta dimensione economica del network che amministra.

Per giunta, è un giornalista spin-doctor.

Ergo: specializzato nell’ammansire e zombizzare il plbeo.

Risultato?
Non toccherà mai i fili dell’alta tensione.

Anonymous said...

Il commento sulla separazione dello Stato dalle banche è la parte più inquietante.
Di fatto implica che in un modo o nell'altro, le banche italiane dovranno disfarsi di 400 miliardi di BTP.
Si aprono scenari inquietanti:
1) Chi li compra? L'idea che ho sentito circolare per cui li comprerebbero i fondi pensione tedeschi dato che hanno rendimenti più alti è ridicola.
2) Perchè li dovrebbe comprare?
3) Soprattutto: se "qualcuno" decidesse di andare pesantemente short, e la BCE non intervenisse, cosa succederebbe?


Matteo

Anonymous said...

Ogni regime ha i suoi zelanti tirapiedi con vari gradi di fanatismo e sadismo. Quelli della UE, che si distinguono sia per l'uno che per l'altro, per esempio hanno razziato la Grecia con loro massimo compiacimento. Come i loro predecessori.
Scarth
PS/OT: però sui polacchi come paladini della libertà sono "lievemente" scettico visto lo zelo atlantista, liberista, conformista ed anche europeista a cui si sono dati incondizionatamente e incessantemente. Comunque come kapo', maggiordomi e picchiatori per conto di Lorsignori si sono rivelati perfetti c'è da rendergliene atto.

Nessie said...

Tekkeman, mi auguro che sia come dice lei: che il "dettaglio" possa essere il grimaldello per far saltare questo cuccuzzaro.
Pochi però sanno che si va al referendum confermativo sulla (contro)riforma costituzionale perché le banche (e non solo JP Morgan) hanno in uggia le costituzioni dei paesi un tempo sovrani. Le lascio immaginare perché. Ma la stampaglia anche su questo non informa e si limita a descrivere scaramucce e camarille interne.

Nessie said...

Temo che tu abbia ragione, Silvio. Aspetto il tuo pensiero su Fubini e la sua intervista, come hai promesso.

Scarth, sulla Polonia e la sua ambiguità, concordo.

Nessie said...

PS: Tuttavia il gemellino Kaczynski è uno che alla Merkel le canta chiare come non sa fare il nostro Matteuccio da Rignano.

Anonymous said...

l'ennesimo "fate skifen tour" ( per dirla con bagnai) del solito Kapo' tedesco , la cui opinione non conta un K...o in quanto nell' EUROlager i kapo' non possono certo uscire dagli "ordini ricevuti" dal "padrone" che sta "diladalmare".
Il problema e' che noi italiani realmente "facciamo skifen" in quanto in italia c'e' la fila a fare i "i kapo' del kapo'", e sono questi NUMEROSISSIMI "escrementi " che ci terranno impaniati nell' UEROlager fino alla (nostra) fine.
ws

Nessie said...

Cos'è ws? la geremiade di mezzanotte? :-)

SILVIO said...

Analizzo l’intervista concessa a Federico Fubini da Jens Weidmann, presidente della “Deutsche Bundesbank”.

Il messaggio-chiave - che si vuol diffondere per manipolare propedeuticamente l’opinione pubblica - è contenuto nelle seguenti battute finali:

« Dopo la Brexit in Italia ci sono state proposte di approfondire l’unione monetaria, in Germania si predilige una pausa. Da che parte sta?
«È un dibattito che ha poco a che fare con la Brexit, ma credo che siamo arrivati a un bivio. Possiamo stabilire un legame ancora più stretto fra noi, per esempio con un bilancio comune. Ma in questo caso dovremmo anche essere pronti a trasferire anche la sovranità a livello europeo…»

Non sembra che i politici siano disposti a scegliere una delle due strade: né la condivisione di sovranità, né procedure d’insolvenza per gli Stati. Significa che il destino dell’euro è segnato?
«La formulerei così: i governi europei hanno preso una via di mezzo che ci fa guadagnare tempo. Ma prima o poi dobbiamo decidere una direzione, se vogliamo ancorare l’unione monetaria come unione di stabilità».

SILVIO said...

Lo “spin” manipolatore è chiaro come la luce del sole:

«Caro cittadino italiano,
se vuoi uscire dalla crisi socio-economica, che sconvolge la tua esistenza, non hai altra scelta:
devi accettare – rassegnandoti “In perpetuo” - il totale trasferimento della sovranità dell’Italia alle istituzioni europee.
L’Italia - al pari degli altri Stati dell’Eurozona – non esisterà più ma , in compenso (?!) sorgerà un Super-Stato europeo, denominato Stati Uniti d’Europa»


Par di sentire parlare George Soros, in nome e per conto dei suoi mandanti, ben più ricchi e potenti di lui.

Rallegramenti, esimi Weidmann e Fubini:
le consorterie massoniche globaliste vi ringraziano sentitamente per l'opera di killeraggio delle vostre Nazioni!

Ora capisco perché è avvenuto il “Brexit” e perché l’orgoglio identitario dei cittadini del Regno Unito ha prevalso sulle colossali manipolazioni mediatiche messe in atto a loro danno.
Londra non accetterà mai di prendere ordini da Bruxelles, Francoforte, Washington o da chicchessia.
Tanto meno, il Regno Unito sceglierà il suicidio, dissolvendosi nel magma globalista dominato da un manipolo di plutocrati.
“God Save the Queen!”

SILVIO said...

“Stati Uniti d’Europa”: ma è vero che l’élite europea vuol giungere a ciò?

Certo che è vero.

Per appurarlo, pregassi cliccare su codesto link:

http://ec.europa.eu/priorities/sites/beta-political/files/5-presidents-report_it.pdf

Apparirà il cosiddetto “RAPPORTO DEI 5 PRESIDENTI ”, avente il titolo:
« Completare L’Unione economica e monetaria dell’Europa»

Vale a dire,
“Costituzione degli Stati Uniti d’Europa :

I promotori/autori sono:
- Jean-Claude Juncker: Presidente della Commissione europea
- Donald Tusk: Presidente del Consiglio europeo
- Jeroen Dijsselbloem: Presidente dell’Eurogruppo
- Mario Draghi: Presidente della BCE
- Martin Schulz: Presidente del Parlamento europeo

SILVIO said...

Per ora mi fermo qui.

Continuerò in seguito, traducendo un articolo mozza-fiato che spiegherà ”il carattere transeunte degli “Stati Uniti d’Europa” e cosa potrebbe succedere dopo, secondo i piani dei globalisti”

Nessie said...

Grazie Silvio, appena posso leggerò il PDF sugli Stati Uniti d'Europa che mi hai messo a cura dei Jean-Claude Juncker: Presidente della Commissione europea
di Donald Tusk: Presidente del Consiglio europeo
di Jeroen Dijsselbloem: Presidente dell’Eurogruppo
di Mario Draghi: Presidente della BCE
di Martin Schulz....

Tutti nomi e nomenklatura di alta garanzia democratica :-(

Nessie said...

Scusami Silvio, ma ho letto solo metà del PDF. Dopodiché sono stata presa da irrefrenabili conati di vomito e ho dovuto smettere. Di solito mi fido molto dei miei sintomi fisici quando c'è qualcosa di insano che provoca malessere.

Mi limito a chiosare questo periodo: L’Europa sta uscendo dalla peggiore crisi economica e finanziaria degli ultimi settant’anni (ndr: provocata di sana pianta, vedasi video di Monti quando dice che abbiamo bisogno di cris, digravi crisi ).

Le sfide degli ultimi anni hanno costretto i governi nazionali e le istituzioni
dell’UE ad agire rapidamente adottando misure
straordinarie.
(bugie: sono Lorsignori che hanno sequestrato i governi legittimi come quello greco e italiano e i parlamenti sovrani ) . E continuano nell'opera in corso...

Essi devono stabilizzare le loro economie
e proteggere tutti i risultati conseguiti grazie al graduale
e, a volte, difficile processo dell’integrazione europea. È
stato così possibile preservare l’integrità dell’intera zona
euro e il mercato interno è rimasto forte.
( ogni volta che sento parlare di "più integrazione", la mano corre alla pistola, perché significa "più Europa".)

Nessie said...

Su Federico Fubini. Quelli che non sono nemmeno su wikipedia significa che sono così intoccabili da scriversi da soli la biografia.

Beninteso, wiki assai spesso prende svarioni, e lo sappiamo, ma lì ci si trova di tutto: da personaggi storici, ad artisti, attori cinematografici, registi, musicisti, politici, scienziati,sportivi ecc. ecc.

Inoltre puzza di bruciato questo suo andirevieni da Repubblica- Rothschild al CorServa (e magari viceversa):

http://www.lettera43.it/economia/economiaweb/fubini-approda-a-la-repubblica_43675196415.htm

Anonymous said...

Questi qui stanno facendo in campo sociale ed economico quello che i loro compari fanno con "spontanee" rivoluzioni e guerriglie e quant'altro in campo geopolitico. Il fine ormai chiaro ai danni dei comuni cittadini è, oltre che la privazione di qualsiasi diritto, la rapina di ogni bene, casa o risparmio che sia. Se l'avessero fatto velocemente forse, dico forse (con gli zombie tutto è possibile) ci sarebbe stata una reazione ma fatto più lentamente al grido (delle vittime esultanti...) "ce lo chiede l'Europa!" hanno quasi concluso l'operazione.
Il voto dei greci spellati vivi a EuroTrippas poi è un capolavoro.
Scarth

Nessie said...

Hai dimenticati i compari che fomentano il terrorismo portando direttamente le guerre in casa. Poi hanno pure l'alibi di dire:"Era un "belga" (o "francese", o "inglese", o "tedesco" perfino "norvegese") arabo di seconda generazione". Ricapitolando: terroristi, usurai, cravattari ed espropriatori.

Anonymous said...

Ogni volta che sento parlare di Europa, di finanza globale e di governance ordonovista vengo colto da vomito e rabbia profonda, per cui limiterò il mio intervento ad una rettifica al post di Nessie:


==
"Essi devono stabilizzare le loro economie
e proteggere tutti i risultati conseguiti grazie al graduale
e, a volte, difficile processo dell’integrazione europea. È
stato così possibile preservare l’integrità dell’intera zona
euro e il mercato interno è rimasto forte."
==

Economie sapientemente destabilizzate ad arte, con la nostra in piena marcescenza ed ormai prossima al punto di non ritorno; al netto di quell' enorme spauracchio del debito pubblico.

Cinicamente, e con dolore per le innocenti vittime, auspico un macello a targa ISIS in casa nostra: qualcosa tipo Atocha.

Chissà mai che ci si desti e qualcuno inizi per davvero a sparare e ci si unisca, non tutti ma almeno in molti, a fare piazza pulita di questa orrida, lercia e malefica marmaglia.

A tutti i livelli.

Paulus.

Nessie said...

Paulus, un intervento alla Bordiga, il tuo: tanto peggio tanto meglio. :-). Servissero a qualcosa anche gli shock. Atocha in Spagna c'è stata, e ti risulta che gli spagnoli si siano svegliati?
Gli unici che hanno fatto qualcosa sono gli Inglesi con Brexit, ben consapevoli che dovranno pagare conti salati. Ma quella è gente tosta. Succede ai popoli quel che vale per gli individui: non tutti sono uguali.

Alessandra said...

A proposito di paraculismo: lo scorso aprile Fubini era stato piuttosto tagliente verso il maestrino Weidmann, che bacchettava Renzi e Padoan perché l'Italia continuava a non rispettare le regole UE.

http://www.corriere.it/economia/16_aprile_27/jens-weidmann-avverte-renzi-abd96c44-0c35-11e6-a4db-66a817deaada.shtml

Renzi rispose a muso duro a mezzo stampa, rivendicando l'autonomia dell'Italia, com'è andata poi lo si è visto: voce grossa sui media, scodinzolio quando incontra i burocrati che tanto biasima a parole. E ora si prostra anche Fubini.
Sul debito pubblico, qualche mese fa ho sentito in un talk show, una delle tante ragazze Coccodè del PD, tale Alessia Morani, assicurare che sarebbe calato a partire dal 2017, ovviamente non ha spiegato come.
Di certo il debito sta continuando a lievitare come fa da tempo immemorabile.
Sull'irritante pdf linkato da Silvio è riportata, da pagina 22, la "tabella di marcia verso un'Unione economica e monetaria completa". Un piano che mirano a portare a termine "al più tardi" nel 2025 e che forse la Brexit ha, almeno, ritardato. Ma non ancora sabotato, purtroppo.
Curiosità linguistica: "Weidmann" in tedesco significa "cacciatore".
La battuta è scontata, ma non dobbiamo assolutamente prestarci a fare da preda per lui e gli strozzini per i quali lavora.

Vorrei spendere poche parole sulla citata questione Renzi-sms e nomine Rai.
È grave che un premier arrivi addirittura a minacciare (persino di spezzare le gambe, metodo da squadristi) i giornalisti che non dicono e non fanno ciò che lui vuole sentire e vedere, ma è anche vero che questa non è una causa, ma solo uno dei tanti sintomi da essa generati.
Che la Rai e gran parte della nostra tv sia sempre più filogovernativa è ormai innegabile.
Basta pensare che in questi giorni, i tg ci hanno deliziato con la miniserie-evento "Le avventure di Renzinho alle Olimpiadi di Rio".
Ma il problema va risolto a monte anche perché, tra le tante porcherie, oggi sviolinano Renzi, domani sviolineranno il burattino che lo sostituirà.

PS: OT telegrafico per Nessie, grazie per avermi segnalato il film di Beauvois nel precedente post.

Nessie said...

Molte buone notazioni, Ale. Tra l'altro Renzi aveva promesso di spendersi per far rientrare le sanzioni alla Russia presso la Ue, a causa delle sofferenze dei nostri imprenditori che devono rinunciare a ingenti fette di mercato, ma come vedi a conti fatti è stato il solito quaquaraquà.

NOn voglio sottovalutare la gravità delle intimidazioni sulla questione delle nomine Rai. E' evidente che nella prossimità del referendum (che cercheranno di ritardare il più possibile), Renzi cerchi di mettere il silenziatore non solo alle forze del NO, ma anche ai dissidenti della sua area. Ma la verità è che in RAI sono tutti de sinistra e je rode solo per il loro posto e le loro prebende e privilegi. Bianca Berlinguer in testa, che ora fa la super partes a scoppio ritardato. Dov'era tutta questa brava gente quando si doveva informare gli italiani sulla gravità del Trattato di Lisbona? Perché non dicono chiaro e tondo che quella lurida riscrittura della Costituzione che hanno il coraggio di chiamare "riforma", è su suggerimento delle banche d'affari?
In realtà la stampa e l'infomazione di sinistra si preoccupa solo della censura di sinistra, e se le cantano e se le suonano tra di loro come le cosche di camorra.

aldo said...

C'è un detto, dalle mie parti, che recita: "Chi non si muove non fa danno". Anche solo questo è un ottimo motivo per propendere per un sonoro "no" al prossimo referendum. "No", in definitiva, significa dire a chi vuole muoversi troppo: "Stattene un po' fermo, va', che ti sei già mosso fin troppo". Personalmente ho già deciso (la forza del pregiudizio!) e so fin d'ora come voterò. I media, a questo punto, possono dire o non dire quel che gli pare.

P.S. faceto...
Nessie, tieni presente che cacciatore è anche sinonimo di piccolo salame, e credo tu sappia bene cosa si intende quando si dà del salame a qualcuno. Speriamo che questo sia di buon auspicio e che 'sto Pizzmann... Weinermann... Telemann... chi-cazz'-elemann... possa fare effettivamente la figura del salame e, eventualmente, finire pure lui tagliato a fette sottili come la carta velina.

Nessie said...

La buona notizia del giorno e della notte di ieri è che come il PittBull se ne è andato via da Rio, gli atleti italiani hanno cominciato a vincere. Finchè c'era lui nei dintorni, invece perdevano. Porta pure sfiga, fra le sue tante prerogative.

Aldo said...

Eh, poche cose rendono più inefficienti le persone di buona volontà quanto la presenza di un pessimo dirigente che banfa sul collo il suo fetido fiato... Lo riscontro assai spesso anche nel mio piccolo quotidiano. E non è solo "ansia da prestazione" (che comunque è un fattore negativo già del suo).

Jacopo Foscari said...

Nemmeno io mi strappo le vesti per la zarina epurata da Tele-Kabul, figlia di tanto padre. Semplicemente è una notizia che fa il paio con i messaggini con cui il ducetto di Rignano tempestava la povera spadista prima della finale, ovvero sono notizie segnalano il suo progressivo divenire un dittatorello isterico, il che è un bene visto che quando un dittatorello entra nella fase isterica significa che la sua fine è vicina. Comunque appunto, non mi metto certo a piangere per la figlia di papà, la quale continuerà a lavorare a Tele-Kabul a 250mila Euro l'anno, ho altro da fare che non far piazzate per una boiarda di stato iper-raccomandata.

Nessie said...

Appunto Jacopo! Con tutte le porcate che ha commesso costui a tre anni dalla sua nomina, mi pare che la faccenda dei messaggini per le nomine RAI ai danni dei sinistri di Telekabul e dei Santorini, sia solo le dernier de mes soucis. Se poi lo faranno cadere solo perché ha pestato un po'di calli ..."rossi", allora c'è da preoccuparsi perché significa che hanno già pronto il sostituto. Dei loro.

Anonymous said...

purtroppo l' EUROlager vero "impero del crimine", sara' Kompletato secondo il LORO piani.L' unico LORO problema e che avendo eliminato il "cemento identitario"il LORO "golem" sara' un "gigante d'argilla" che si scioglera' alle "prime pioggie".
Resta da definire solo cosa restera' di questa montagna di "palta" ; di sicuro una imperitura ignominia per i "poppoli" ( l' italico in primis ) che si fecero allegramente "sciogliere" per costruire 'sto "golem".
ws

Nessie said...

Il Golem chi sarebbe? l'Impero dello zio Sam? Prima o poi si scioglierà. Nulla è eterno se il gigante ha i piedi d'argilla.

Alessandra said...

Oh, neppure io rimpiangerò la Berlinguer, figuriamoci.
Trovo già pessimo il suo tg, comunque globalista, radical-chic, pro-establishment e pro-Clinton.
Ed è vero che lei, come tanti suoi colleghi, si sono ben guardati, nel corso degli anni, dall'informare correttamente i telespettatori.

In tema di banche, oggi è uscita anche un'intervista di Lorenzo Bini Smaghi, il quale ha dichiarato:
«Occorre fondere e ristrutturare le banche. Se Renzi prendesse impegni precisi, l’Europa accorderebbe anche l’uso di fondi pubblici e la sospensione del bail-in.»
Più Europa, quindi.

http://www.lastampa.it/2016/08/08/economia/bini-smaghi-capitalismo-debole-per-il-rilancio-bisogna-ristrutturare-le-banche-7Z1e2IRoUOXJ5mA3uAZBgL/pagina.html

Nessie said...

Altra intervista paraculissima di un Bini Smaghi opportunamente insufflato. Curioso che dopo essere stato uno dei grandi sostenitori dell'ascesa di Renzi, ora si metta a criticarlo perché non fa abbastanza, ma soprattutto non "fa presto", secondo i desiderata dei suoi padroni.

Poi ci sono ronde frenetiche dei Cuperlo, Speranza, e di altre mosche piddiote che devono aver fiutato l'aria che tira (aria di sconfitta al referendum), e da buoni topi (anzi, pantegane), si preparano a lasciare la nave, non prima di cercare qualche altra possibilità di salvarsi le chiappe. Sono tutti da plotone di esecuzione! Non se ne salva uno.