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13 June 2016

Mucche in corridoio e tacchini sul tetto





Ricordate che disse il grande regista Dino Risi quando ormai anziano gli chiesero perché non girasse ancora  qualcuna delle sue brillanti commedie all'italiana come "Il Sorpasso" o "I mostri"? Disse che oramai la comicità si era trasferita dallo schermo alla politica e che i nuovi mostri sono i politici. Di questi tempi catastrofici c'è ancora da ridere? Strano, ma vero: sì, c'è da ridere. Ho letto una commarata sul Corserva del 6 giugno che mi ha fatto sbellicare. Naturalmente si tratta di spetteguless da dietro le quinte. Pare che Renzi durante questa ultima settimana di campagna pro ballottaggio,abbia cercato di mettersi in contatto coi suoi candidati, ma che tutti si smarcavano adducendo delle scuse per non incontrarlo.
Sembra che Piero Fassino a Torino gli abbia fatto capire che intende fare campagna elettorale da solo. Anche Merola a Bologna ha fatto lo snobbone tenendosi alla larga  del premier. Per non dire di Giachetti a Roma dove  ha detto che non vede il motivo per avere con sé "Matteo".  

Irritato  e impermalito, Matteuccio avrebbe affermato: "La novità è che non c'è solo la minoranza Dem che si vergogna di me, ma ora anche la maggioranza per molte delle cose che facciamo. Perfino la riforma della costituzione".
Di colpo anche se con modi garbati, Renzi è diventato imbarazzante per i suoi, un personaggio da tenere alla larga dal ring elettorale. Quasi fosse un grande jettatore. 
I suoi non gli perdonano l'alleanza con Verdini e a modo loro cercano di fare gli gnorri col loro elettorato per non perderne il consenso. Della serie: Renzi? Jamais couché avec. Eppure invece ci hanno couché  insieme eccome. E se non fanno congiure di palazzo è perché sono interessati a tenersi ben stretti emolumenti e prebende. Comunque sia, in queste ore a Palazzo Chigi c'è chi giura che ci sia un silenzio surreale. Non uno squillo di telefono dei suoi. Giurano da quelle parti, di non aver mai visto una simile campagna elettorale. 


"C'è una mucca nel corridoio del Pd", ha detto Culatello Bersani. Traduzione secondo il linguaggio metaforico bersaniano:  c'è un problema grosso come una casa. A volte la mucca (ovvero il problema secondo Culatello) diventa pure "un tacchino sul tetto". Innervosito da questo eloquio criptico Renzi è sbottato: "Confesso di essere ammirato. Quella del tacchino sul tetto non l'ho ancora capita, quello della mucca magari me la faccio spiegare dalla fonte originale...". (fonte: Corsera attraverso Pressreader)




Comunque sia,  pare che la sensibilità del Bimbominkia sia stata messa  a dura prova perché per scaramanzia, ora si tiene alla larga perfino dall'esordio della Nazionale in Francia. Non si sa mai che lo diano per menagramo di concetto, anche i calciatori alle Europee.


La cosiddetta minoranza dem ha l’ingrato compito di simulare un’opposizione interna, non certo per provocare una scissione o per far cadere il governo, ma per trattenere voti e consensi degli scontenti piddioti (crasi fa piddì e idioti), in vista delle regionali. L’ultima, recentissima assemblea piddina, che gli organi di (dis)informazione definiscono infuocata, riguardava la legge elettorale ed è proprio sull’Italicum che si consuma l’ennesima simulazione di scontro, all’interno del partito eurosinistro. (blog Pauper Class di Eugenio Orso)


E tanto per rimanere nelle metafore zoologiche eccoci passati dai mucche e tacchini, alle mosche.


Opposizione interna dem? Come mosche sulla merda, nessuna scissione in programma e nessuna clamorosa sorpresa sulla tenuta del governo.  (blog cit.)

Stavolta però mi nasce un legittimo sospettuccio. Che le famose "mosche nella merda" (ovvero i Bersani, i D'Alema, i Cuperlo ecc.) delle quali parlò Eugenio Orso, siano al corrente che è finito l'idillio tra Renzi e i poteri forti,  e che si smarchino anzitempo  rinnegandolo, senza attendere che il fatidico evangelico gallo canti tre volte?



Nel menzionato articolo,  il Corriere ha mostrato la foto di un Renzi di spalle seduto nel salotto della Gruber a "Otto e mezzo". Non mostra il volto ... E non è  più la foto spavalda di un vincente. Lo stesso articolo ha toni maliziosi alquanto irriverenti. Prima che canti il Gallo anche in Via Solferino si sono già smarcati. Loro li fanno e loro li disfano. 

30 comments:

Jacopo Foscari said...

Baruffe interne al politburo. Il giocattolino è ormai rotto e urge rimpiazzarlo con qualcuno nuovo di zecca. O si toglie di mezzo volontariamente per far spazio a Culatello (o chi-per-lui. uno vale l'altro) o lo tolgon di mezzo a suon di inchieste e carte bollate. Una disputa appassionante come quelle tra Krusciov e Breznev

Nessie said...

Metafore zoologiche a parte, credo che il tempo di Renzi sia scaduto o stia per scadere. E la testata ammiraglia di Via Solferino ne sa qualcosa. Ma soprattutto è come dici: anche il giocattolino PD è ridotto male in arnese e si fa avanti il nuovo giocattolo pentastellato.

Anonymous said...

il pinocchietto fiorentino non e' "un fini " o "un casini " qualsiasi, lui e' abbastanza intelligente da sapere di "avere una scadenza" in quanto per "chi comanda in " tutti i burattini sono utili ma nessuno e' indispensabile ( e meno li si paga e meglio e').
Per questo l' ha messa giu' dura sul referendum costituzionale , in quanto se vince puo' "mettersi in proprio" e se perde ha una facile uscita ( sua personale, non del suo partito di traditori ) prima che "venga la troika" a massacrarci tutti nel 2017.
ws

Jacopo Foscari said...

Sì, può essere. Il tutto mi sembra solo la classica lotta di poltrone tra correnti politiche. I dissidenti nel PD sono quelli che con Prodi, D'Alema e Monti han perseguito le stesse identiche politiche di Pittibimbo. Solo tipico regolamento di conti interno all'apparatchick, in cui i vecchi baroni non voglion lasciar spazio alle nuove leve. Nulla di serio e di entusiasmante da cui verrà fuori un qualche replicante di Monti. Personalmente sono persuaso che Renzi non arriverà a mangiare il panettone

Nessie said...

ws,stavolta il tuo pessimismo cosmico ha ciccato: Renzi è già un omiciattolo figlio di Troika e quel che doveva fare per conto l'Oro lo ha già fatto.

- regali alle banche? Fatto
- legge elettorale con premio di maggioranza per il suo partito? Fatto
- Job's Act ed eliminazione dell'art. 18? Fatto (e senza i casini delle grèves francesi)
. Legge per i matrimoni gay? Fatto
-Ius soli? Già fatto alla Camera.
- Riforma della scuola? Fatto
- Controriforma "costituzionale"? Fatto

Nel mentre arrivano quotidianamente legioni e legioni inarrestabili di immigrati come nemmeno Monti riusciva a portarci. Perché lo fa? Per fare il krumiro per le conacellerie Ue e creare un precedente.

FATTO, anche questo.

Nessie said...

Jacopo, no, stavolta la mia impressione è che non sia un semplice regolamento di conti all'interno degli apparatchick, ma un campanello d'allarme per far largo ai gggiovani, prossimi venturi: i 5 stelle. Le "mosche sulla merda" (copyright Orso) lo sanno benissimo e sono nervosetti contro il loro capetto. Poi è chiaro, potrei sbagliarmi.

Anonymous said...

Insomma: sarebbe solo un bestiario da cortile. A parte le mosche sulla merda dell'Orso, che sono un po' anarchiche in quanto tali, la varia zoologia ammuccata nel piddi' si limiterebbe solo a stare nel posto sbagliato al momento giusto.

Sei troppo buona.

Dei problemi interni (interni a cosa, poi ?), del Partito Disastroso, non frega nulla nemmeno ai suoi sempre piu' scarsi elettori; cui, abituati com'erano al "centralismo democratico", avrebbero potuto fino proporre alle primarie Benito Mussolini con tanto di camicia nera e fez che tutti l'avrebbero votato. A patto beninteso di cambiargli solo di nome. Una volta salva l'apparenza il resto va da se'. Sono sempre stati conformisti, ancora piu' della borghesia che un tempo disprezzavano.

Il famoso "elefante in salotto" di quando c'era Lui era un'altra delle metafore zoologiche usate all'epoca, si', ma dai suoi oppositori, non dai suoi sodali. E va da se' che, guerre mondiali a parte, l'elefante di ieri sapeva fare molto meno danni della mucca di oggi.

Comunque, mucca e tacchino prima o poi incontreranno il macellaio. E' nella natura delle cose.

IL SAURO

Nessie said...

mucca e tacchino prima o poi incontreranno il macellaio. E' nella natura delle cose.
Sì, e le mosche che si agitano inutilmente troveranno l'insetticida per loro.


"Troppo buona"? Ma se ho appena scritto che Renzi è un figlio di Troika e alle mosche sta benissimmo così, pur di mantenersi, emolumenti, benefit e prebende.

Anonymous said...

E' possibile che i "soliti ignoti", cioè i poteri esterni, stiano valutando l'opzione di sostituire Renzi, ora che ha dato tutto e non è più credibile come un tempo (finita la "luna di miele" con gli italioti!).
E' anche possibile, però, che l'obbiettivo sia quello del superamento del piddì, che ormai è "obsoleto" nonché sputtanato, percepito dagli stessi italioti che lo votano/votavano come espressione dell'Establishment ... In tal caso, Renzi potrà ancora essere utile e l'idea del "partito della nazione" (per ora non meglio definito) cadrebbe a fagiolo per costituire una nuova entità euroserva e filo-atlantista con meno tessere, ma fedele al 120% al padrone sopranazionale e con nessun problema interno.

Cari saluti

Eugenio Orso

Aldo said...

"legioni e legioni inarrestabili di immigrati"

In realtà direi che di mezzi per arrestarle, quelle legioni, ne abbiamo in abbondanza. Il problema è che chi ha in mano il manico ha deciso di non usarli. Anzi, peggio: ha deciso di usare i costosissimi mezzi dei quali disponiamo per coadiuvarle, quelle legioni. Al momento, avessi in mano un mezzo per colpire, comincerei col colpire con la massima durezza qualche legione di dirigenti con nomi e cognomi. Dopo passerei con celerità agli invasori (che comunque già del loro, non più coadiuvati attivamente, si sarebbero nel frattempo ridotti alquanto di numero).

La barzelletta Renzi, visto che il post è su quell'argomento, non mi ha mai fatto ridere. C'è un limite anche alla mia pure elevata voglia di scherzare, e Renzi mi ricorda più quest'altro genere di cose.

Nessie said...

Aldo, ma non sono barzellette, sono le sue fanfaronate. Ed è giusto che non faccia ridere con quell'aria da piazzista di pentole. Dino Risi (e più modestamente la sottoscritta) parlava di comicità involontaria. E di nuovi mostri.

Oltretutto è riuscito a farmi venire l'orticaria ogni qualvolta che sento la parlata toscana.E pensare che un tempo ero un'estimatrice del tosco eloquio. Lui, Benigni, Panariello, Pieraccioni e tutta quella sarabanda di giullari toscani da 4 soldi che gli lecca i piedi, li darei al Demonio.

Nessie said...

E' possibile che vada come dici, Eugenio. Ma perché, per gli Atlantisti dover faticare tanto per, tenuto conto che ci sono i 5 stelle a portata di mano? C'è "il nuovo che avanza" con il soldatino Di Maio, ad esempio.

I 5 stelle potrebbero diventare i nuovi Tsipras.

Anonymous said...

Ma cara nessie e' OVVIO che ANCHE il pinocchietto e' un cinico traditore volontario burattino al servizio di "chi comanda"!
Qui io volevo solo rimarcare che (come gia' lo mostra il suo nefasto "curriculum" da te stilato ) lui e' di abilita' superiore a tutti gli altri "burattini" gia' passati sul proscenio , e che proprio con le questioni referendarie si e' messo in condizione , al peggio, di poter "uscire di scena" senza " il calcio del padrone" gia' toccato a tutti gli altri alla fine della loro "prestazione".

ws

Nessie said...

ws, nel breve è una mossa furba. Sul lungo termine va a finire come dice il Sauro:

mucca e tacchino prima o poi incontreranno il macellaio. E' nella natura delle cose.

E aggiungo: fa parte integrante dell'esperienza storica. Ma la Storia non insegna niente.

Anonymous said...

perché faticare tanto per gli atlantisti visto che ci sono i 5 stelle a portata di mano?
perche' nel teatro democratico una dialettica e' sempre necessaria , gia' dimenticato il teatrino prodi-berlusconi ?
ws

Anonymous said...

Parliamo di una cosa inaudita:

i rimpatrii

l'idea stessa di mettersi a fare il porta a porta per caricare i clandestini e "deportarli" a casa loro e' assurda e inattuabile. Potrebbe essere utile solo alla fine dell'opera per un piccolo residuo di recalcitranti. E propagandisticamente sarebbe cosi' ben sfruttata che in quattro e quattr'otto ci ritroveremmo di nuovo i "liberatori" in casa. Troppo evocativo dei rastrellamenti nazisti, il metodo; oltre al fatto che col buon cuore vigente oggi non si andrebbe oltre le prime 24 ore a dir tanto.

Premesso che il presupposto sarebbe quello di avere un governo pienamente legittimato all'esterno e all'interno (roba comunque difficile), la prima fase deve essere un invito amichevole diretto agli interessati a tornare a casa spontaneamente. Invito preceduto dalla revisione di tutte le cittadinanze facili concesse nei tempi immediatamente precedenti. Nel caso di problemi economici degli interessati, sara' loro concesso un aiuto per il pagamento delle spese di viaggio (senza alcun ulteriore premio), il cui ammontare sara' interamente fornito dagli istituti finanziari che hanno favorito l'incremento migratorio, pena la loro chiusura e sequestro. Limitatamente a questo il costo per lo Stato sara' irrisorio. Nel caso la procedura fallisse o non raggiungesse che scarsi obbiettivi, verra stabilito un ultimatum entro il quale gli interessati dovranno presentarsi spontaneamente nelle sedi predisposte ad accoglierli (che ci sono gia' e andranno riadattate). A questo punto i rimpatrii saranno collettivi, basati sulle nazionalita' di provenienza e svolti con mezzi da trasporto civili il cui costo verra' addebitato come sopra. Ovviamente andra' trovata una qualche forma di accordo bilaterale con tutti gli stati interessati poiche' non rifiutino i connazionali che avessero falsificato i propri documenti (come e' accaduto in Pakistan recentemente). L'esigenza di effettuare un controllo capillare del territorio dovra' necessariamente coinvolgere la popolazione che dovra' quindi essere mobilitata insieme a polizia ed esercito. Stabilito un termine ultimo e monitorato il deflusso, quando questo sara' del tutto ultimato si passera' alla fase del controllo casa per casa con tutti i mezzi disponibili. A questo punto il rifiuto verra' considerato reato e i rei arrestati ed espulsi.

Invece di occuparsi di come sistemare questa gente in casa nostra e come fare spazio ai nuovi arrivi, credo sia questo che la maggior parte degli italiani vorrebbero.

Ogni suggerimento o perfezionamento sara' prezioso e ben accetto.

IL SAURO

Nessie said...

ws, il nuovo Berlusconi sarebbe Renzi e il nuovi prodini i 5 stelle? Potrebbe, dopotutto maggioranza e opposizione li decidono pur sempre lorSignori.

Nessie said...

Sauro, suppongo che la tua proposta di rimpatrio,sia un'implicita risposta ad Aldo.

Certamente nessuno di noi evoca o caldeggia scenari da guerra civile, ma temo che il buon senso non faccia parte della ns. miserabile nomenklatura.

Jacopo Foscari said...

Dici quindi che voglian cambiare non solo l'attore protagonista, ma proprio la compagnia teatrale in toto? In effetti è da qualche mese che ci propinano quella faccia da culo di Di Maio ad ogni ora del giorno, però prima dovrebbero passare dal via, ovvero dalle elezioni e la mummia del Colle le Camere non le scioglie manco sotto tortura per cui mi sa che. una volta caduto il Pittibimbo ci rifilerà uno spettacolo d'intervallo con il Monti di turno in attesa che entri la nuova compagnia di teatranti a cinque stelle.

Massimo said...

La sinistra comunista non è affidabile. Troppe volte poteva far cadere il bulletto di Rignano e all'ultimo si è tirata indietro. Solo gli elettori possono rispedirlo a casa. Tocca a noi e solo a noi, bocciando i suoi candidati e il suo referendum.

Anonymous said...

E' possibile che vada come dici, Eugenio. Ma perché, per gli Atlantisti dover faticare tanto per, tenuto conto che ci sono i 5 stelle a portata di mano? C'è "il nuovo che avanza" con il soldatino Di Maio, ad esempio.

I 5 stelle potrebbero diventare i nuovi Tsipras.

Questo sostiene Nessie e la sua ipotesi ha sicuramente un fondamento ... Di Maio che incontra ambasciatori europei e gli squali della trilateral è fortemente sospetto.

Tuttavia, io ritengo che anche in questo caso ci siano diversi piani - A, B, C, eccetera - e la "sostituzione" dell'entità subpolitica collaborazionista della troika chiamata piddì con il "partito di riserva" a cinque stelle la vedo come "piano B", più che "piano A".
L'inquietante prospettiva ricordata da Nessie - 5stalle al posto del piddì, fuori Renzi e dentro Di Maio - potrebbe materializzarsi se il collasso del piddì sarà così rapido da non consentire la sua sostituzione con il futuro "partito della nazione", che è nelle intenzioni dello stesso Renzi e dei suoi compari ...

Cari saluti

Eugenio Orso

Nessie said...

Jacopo, in ogni caso anche la coompagnia teatrale vecchia dovrà avere nuovi attori. Mi domando con quali facce Renzi potrebbe mettere in piedi il cosiddetto "Partito della Nazione"...
Con Verdini?
Da notare il nome: ora che gli stati-nazione sono in disfacimento e in liquidazione si appellano orwellianamente a ciò che non esiste più.

Nessie said...

Massimo, e chi ci hai mai contato? Renzi dal quale essi tentano di smarcarsi, è scaturito dal loro album di famiglia, dopotutto. Le Pecorarie chi le ha fatte? e chi le ha vinte? Quel che trovo davvero vergognoso è che abbiano fatto trangugiare agli Italioti un loro omiciattolo pescato dalle loro Pecorarie. Ma con Napolitano abbiamo visto, questo e altro.

Nessie said...

Perfettamente d'accordo Eugenio. Stanno cercando di ricostruire tutto il palcoscenico (il cuccuzzaro, come dicono a Roma) con le mascherine di governo e quelle d'opposizione.

Non c'è invece spazio per i partiti identitari ai quali scatenano sempre addosso la canea rossa dei centri sociali. Però cercano di depotenziare anche quelli. Obbligando, ad esempio, Salvini a sganciare via Casa Pound.

Cari saluti anche a te.

Anonymous said...

Qualche vecchia "mosca" che si smarca e svolazza contro c'è. A volte ritornano :

http://www.ilgiornale.it/news/politica/dalema-pur-cacciare-renzi-sono-pronto-votare-anche-raggi-1271842.html

Z

Nessie said...

Più che mosca un tafano. Ci vuole una bella faccia di tolla per fare le affermazioni che fa D'Alema. Le primarie (pecorarie) chi le ha inventate? e lui dov'era? Fino a prova contraria Renzi è uscito da quelle primarie "all'americana" ("grande strumento di democrazia")create coi governi Prodi-D'Alema. Fino a prova contraria, Renzi è stato espressamente nominato da quel Napolitano che è un nume tutelare del suo partito.

Il PD deve sparire tutto quanto fino a essere polverizzati: Renzi, e altri animali della Fattoria (mosche e tafani compresi).
Non si possono compiere sfracelli contro gli Italiani per poi smarcarsi all'ultimo minuto e pretendere di fare il Raddrizzatore di quei torti che anche il sig. D'Alema ha compiuto.

Anonymous said...

Pure le mosche della merda dissidenti ci sono. L'unica cosa che potrebbero fare per riacquistare credibilita', sarebbe il vuotare il sacco su cio' che e' accaduto dopo il 1989. Altrimenti e' il solito ronzare intorno.

IL SAURO

Nessie said...

Più che mosche, tafani. Inutili e molesti. Possono provocare allergie. La verità è che fanno tutti parte della vecchia Fattoria orwelliana.

Alessandra said...

Mi ha colpita questa frase, di D'Alema.

"Una sconfitta del premier non provocherebbe affatto una crisi di sistema. Dopo di lui un'alternativa c'è, eccome".

A chi starà alludendo?
Un tecnico della Troika?
5 Stalle capitanati da un Di Maio che è però in piena fase d'addestramento?
Di certo un altro garante-continuatore come li chiama Foa.

Nessie said...

Alessandra, ma che ti vuoi aspettare da un affiliato al CFR (Council on Foreign Relation)? Qui se non è zuppa, è pan bagnato. Per questo spero che schiattino tutti quanti all'unisono. Se c'è una cosa che dobbiamo evitare di fare è entrare nelle loro camarille interne. Tutt'al più godiamoci lo spettacolo da spettatori.