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02 October 2015

E bomba su bomba arriveremo all'Isis?




Putin ha ottenuto dalla Duma il permesso di bombardare il cosiddetto Califfato (Isis, Is, Isil, Daesh ecc.)  e c'è chi si chiede come mai non l'abbiano fatto  prima gli Americani. Putin ha occupato con tempestività uno spazio libero lasciatogli dagli Usa, ma essi rosicano.  Un'altra domanda che salta fuori  in queste ore è perché  a Hollande è stato permesso quel che fa ululare allo scandalo se lo fa Putin. Qui la risposta è facile: Budino-Hollande sgancia la sua gallica bomba sotto l'egida Nato. Dove va, va, ma trattasi di "bomba regolamentare". Perfino Le Monde però, che è il giornale dei poteri forti francesi, è costretto ad ammettere che non si sa nulla sull'esito del raid. E cioè se abbiano centrato o meno l'obbiettivo  Isis.

Dai media parassiti si sa già invece con precisione matematica che Putin avrebbe colpito i ribelli anti-Assad sostenuti dagli Usa, ma non l'Isis. Ce lo dice Lamerica e allora bisogna crederle. Anzi, le bombe non erano ancora cadute al suolo che già il CorServa strillava al Bombarolo, al Bombarolo!  Mai lette ricostruzioni più fantasiose di quelle a firma Guido Olimpio. Ma non è il solo: quasi tutta la stampaglia italiota in questo momento parla di "benzina sul fuoco". Tant'è vero che il canale russo  in lingua inglese Russia Today  ha  dovuto diffondere alcune sequenze degli attacchi aerei decisi da Vladimir Putin su obiettivi dell’Isis in Siria. Il video è stato condiviso dal Ministero della Difesa russo con immagini che sono state riprese da una telecamera su uno dei jet utilizzati per i raid. Secondo il ministero, nelle immagini si vedono obiettivi colpiti come “un posto di comando e una quartier generale dei terroristi su un altipiano”. (fonte: Imola Oggi)

Le bombe russe non erano ancora atterrate sulla capoccia dei miliziani Isis-Is-Isil-Daesh che già arriva un siluro da Parigi: la procura ha aperto un’inchiesta preliminare contro il regime di Bashar al Assad, accusandolo di crimini contro l’umanità commessi tra il 2011 e il 2013. Scenario déjà vu e déjà vécu. I remember Gheddafi. Certo che la Procura parigina che manda un avviso di garanzia al dittatore siriano, è roba a dir poco grottesca. Mi piacerebbe sapere come mai che  queste procure più veloci delle bombe, non si degnano di istruire un  giusto processo contro la marcia e corrotta monarchia saudita, il Qatar e gli Emirati: tutti sponsor dei terroristi islamici nonché grandi amiconi di Usa e Israele. I rettili wahhabiti servono evidentemente all'uopo. 

Gli Usa si sono candidati alla guida di una governance  del vasto mercato globale, un caposaldo per loro irrinunciabile, come ci ha ricordato lo stesso opaco gregario Mattarella con quell'ignobile frasetta " I tempi che ci aspettano sono carichi di sfide e prospettive, il vento della globalizzazione soffia con forza crescente, e non saranno muri e barriere a fermarlo".
E non fanno mistero di non voler perdere il primato dell'Impero. Pertanto, ogni attore che si affaccia sulla scena di un universo multipolare, viene sanzionato e bacchettato. Putin è entrato nella loro Fabbrica dei Sogni a fare il Guastafeste.

C'è poi la questione Isis. Con la potenza di fuoco americana si può distruggere quando e come vogliono tutti i Califfi della Grande Umma. Ma questo è il punto controverso: davvero lo vogliono fare? E dato che Putin ha capito i loro strani  tentennamenti e la loro politica ambigua,  occupa con decisione lo spazio lasciatogli libero.

Ieri c'era un nemico comune: Hitler e il nazismo.  Poi fu la volta del Comunismo del blocco sovietico. Oggi dopo la caduta del Muro, il nemico occorre inventarselo per ricompattare il fronte degli "Alleati" - quelli che pagano di loro tasca tutte le imprese belliche a stelle e strisce, senza alcun vero dibattito parlamentare.  Ed ecco allora, strisciare la serpe wahhabita, opportunamente fatta uscire dai rettilari (Arabia Saudita in primis, Qatar, Emirati ecc). 
E' la teoria di Hungtinton sullo scontro di civiltà: se il Grande  Nemico non c'è occorre fabbricarselo, affinché il fronte alleato possa ricompattarsi dopo la Guerra Fredda. 

Il gen. Fabio Mini su Limes ha perfettamente compreso  che il sogno, il loro  Grande Sogno di impadronirsi del Globo è già alle loro spalle, quale che sarà il cambio di amministrazione presidenziale :

Ma il tempo di Obama è agli sgoccioli e qualcuno al Pentagono si aspetta (e forse spera) che il cambio di amministrazione, che vinca un partito o l’altro, avalli e autorizzi la preparazione della guerra in Estremo Oriente e in Europa.


Una guerra che nessuno potrà vincere.


21 comments:

Huxley said...

Ciao Nessie, pacato commento di Giulietto chiesa sulla questione:

https://youtu.be/LOTXgIE5ZW4

nulla da aggiungere, se non ribadire il consiglio del commentatore:
'Siate preparati'

Nessie said...

Ci tocca pure dar ragione a un vecchio comunistone. La verità è che a Obama je rode de brutto, e che è rimasto col cerino in mano. Del resto contro l'Isis non volevano fare un bell'accidenti di niente, tenuto conto che è un loro "Frankenstein". Ovvero "l'invenzione diabolica" che serve a spaventare. Leggi il resoconto del gen. Mini su Limes. Non pensiamo, tuttavia, che con la cosiddetta "destra americana" al potere quando Obamba non ci sarà più, le cose si calmeranno. Anzi...

Ora spettiamoci un'altra guerra che è già in corso: quella mediatica e di propaganda.

paolo said...

Putin ha fatto, non bene, ma BENISSIMO a mirare ai jihadisti, perché da questo articolo di Biloslavo emerge che siano miliziani pro Isis di lingua russa: uzbeki e ceceni ecc. E se non fa repulisti, poi se li ritrova in casa. Mica come gli americani che fingono di combatterli per poi lasciarli sbarcare nelle nostre coste sotto forma di "profuhi".

http://www.ilgiornale.it/news/politica/colpire-i-jihadisti-russi-ecco-vero-obbiettivo-dei-raid-crem-1178197.html

Nessie said...

Eh! Eh, è la spia (KGB) che venne dal freddo :-) Quello è capace perfino di conoscerne le generalità. E non se li lascia scappare, perché sa bene che i Soros sono capaci di servirsene per organizzare poi qualche "primavera russa" che farebbe saltare la sua testa.

Anonymous said...

Il voltastomaco per queste mistificazioni, falsificazioni e manipolazioni di massa è così grande che riesce difficile qualsiasi commento. Evidentemente i vincitori oltre notoriamente a riscrivere la storia riscrivono anche l'attualità. Buona mira ai russi che lì di costosi bersagli pagati a peso d'oro da Lorsignori ne hanno a bizzeffe.
Scarth

Nessie said...

Sì, Buona Mira! E comunque se leggi quanto scrive Mini nello specifico mio link, ti spiega bene come l'Impero del Caos, non voglia prevalere, ma destabilizzare e destrutturare. Solo in questo modo mantengono alto il volano della loro economia.

Johnny 88 said...

Non so sulla destra americana. Cioè, Bush III è se possibile anche peggio di suo fratello e qui non ci piove, ma Donald Trump ha preso posizioni molto "strane" sulla faccenda, arrivando a dire pubblicamente di ammirare Putin e ha sostenuto che in Siria è meglio lasciare alla Russia il compito di ripulire il caos. Forse anche per questo il palazzinaro smargiasso viene dipinto come un mostro dai media. Per cui non saprei, se sul serio vincesse Trump forse potrebbe veramente esserci un cambiamento importante nelle relazioni tra USA e Russia.

Anonymous said...

Ciao Nessie, disgraziatamente c'è anche chi sospetta che però vogliano scatenare un conflitto in grande scala (naturalmente passando rigorosamente per "buoni") per averne un tornaconto finanziario. Spero nn siano così folli ma di certo non hanno avuto problemi a distruggere allegramente intere nazioni con centinaia di migliaia di vittime innocenti (e non è finita) e spargendo immani sofferenze.
Se mi concedi il parziale OT mi chiedo poi se gente che ha compiuto senza alcuno scrupolo, probabilmente godendone, simili efferatezze se ne faccia a falsificare completamente qualcuno (o tutti) degli innumerevoli dati e indici economici da cui siamo quotidianamente tempestati e su cui si regge l'intera impalcatura economica e finanziaria mondiale...
Scarth

Nessie said...

Johnny, quel che dice Fabio Mini è più che vero. POi per ciò che concerne Trump, difficilmente manderanno al potere quel che loro stessi considerano una "mina vagante" e stravagante. Non dimenticare che gli Usa sono la patria del "politically correct" e Trump è accusato di omofobia e di misoginia.

Nessie said...

Scarth, l'apparato industriale-militare americano è il cane da guardia della loro economia, finanza e del loro dollaro quale valuta mondiale. Perciò, tutto quanto sta in piedi. La destrutturazione degli stati comincia proprio da lì: lobby, ong, onlus, apparato mediatico ecc.

Massimo said...

Putin fa quello che crede essere l'interesse della Russia, nè più nè meno dell'abbronzato che fa quello che fa credere essere l'interesse dell'America (ma non lo è).
Qualunque impero, sin dall'antichità, ha sempre cercato di sopravvivere e ampliarsi, cancellando chiunque vi si opponga. Così è anche oggi. Nulla di strano, nulla di riprovevole, nulla di criticabile. Criticabili siamo noi, soprattutto noi Italiani, che invece di perseguire l'interesse Nazionale, una politica finalizzata a creare e poi ampliare una nostra zona di influenza e potere a beneficio di noi Italiani, straparliamo di solidarietà, accoglienza, pace. E, naturalmente e meritatamente, la prendiamo sistematicamente nel fondo schiena. Da tutti. "Alleati" e clandestini invasori. Politici con la camicia bianca e preti con la tonaca ugualmente bianca. Bianca, ma solo all'apparenza.

Nessie said...

E' un ragionamento da Guerra Fredda, il tuo Massimo. Le cose non stanno più esattamente così. Non siamo più nei 2 blocchi contrapposti, siamo in un altro contesto. Gli Usa hanno favorito i famosi paesi emergenti trasferendo addirittura impianti industriali e asset in Cina, mettendo alla fame un sacco di famiglie americane come del resto è avvenuto in Europa. Però poi l'America si candida a voler guidare questo MANICOMIO di globalizzazione cercando di far saltare gli stati sovrani come birilli. E questo non lo fa solo Obama. Lo fanno attraverso lobby, ong, onlus, rivoluzioni colorate in outsourcing e altre porcate.

C'è una bella differenza: Putin si difende perseguendo quello che tu chiami "spirito nazionale", viceversa gli Usa mostrano aggressività e spirito di arroganza sovranazionale. E sono così "sovranazionali" che la loro mossa successiva sarà il disarmo del loro popolo calpestando il secondo emendamento.

Noi e il resto d'Europa siamo solo i loro vassalli dal dopoguerra a oggi. Ma chi forza (militare) non ha, non può avere un futuro.

Questo tuo cospargerti sempre il capo per ammirare l'Oppressore, non lo trovo per nulla "nazionale".

Nessie said...

Inoltre, oggi essere "americanisti" è diventato de sinistra. Non si trova un corteo anti-Usa da parte della sinistra manco a pagarlo a peso d'oro. E nemmeno da parte dei soliti pacifondai. Perché? si sono tutti convertiti allo zio Sam? No, più semplicemente accettano lo "stato guida" dell'Impero Globale, così come ieri accettavano quello sovietico-comunista. Sempre dalla parte dell'Oppressore, non c'è che dire.

Anonymous said...

http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=124183&typeb=0&quattro-cose-per-orizzontarsi-nel-gioco-di-tutti-i-giochi
questo articolo spiega molto bene lo stato del "gioco" : gli americani hanno tutte le carte eccetto quella del "tempo"; per questo sono loro che " conducono il gioco" , solo loro hanno una strategia e putin puo' fare solo il "judoka" confidando nell' unica carta che ha : il tempo , un fattore che pero' non potra' essere prolungato all' infinito perche' gli U$A cercheranno di vincere prima usando tutti i fattori di vantaggio che ancora hanno.
Quindi o la russia capitola o guerra sara'.
ws

Nessie said...

Ti confesso il mio punto di vista per quel che può valere: questo articolo è una gran palla. lunghissimo, prolisso e nemmeno troppo veritiero negli elementi analitici che lo compongono. Gli USA non sono una "nazione" e nemmeno una nazione coesa,ma un vasto mercato multietnico e multikulti. Le religioni sono nel mercato delle vacche e non possono nemmeno costituire il collante di una fede condivisa: ne hanno a migliaia, compreso il Capellano della Chiesa di Satana che può avere suoi esponenti al Fronte dove combattono dei poveracci che devono scegliere tra il vivere in una roulotte o arruolarsi. Mi pare un articolone tirato per i capelli con scarsi elementi di utilità. Almeno per me. Comunque grazie.

Anonymous said...

sulla prolissita' e su certe semplificazioni posso concordare ma cara nessie il concetto di "nazione" e' solo una mera costruzione "ideologica" di chi detiene le leve economiche mediatiche e statuali , e noi , come stai constatando da anni non siamo "nazione" piu' del melting pot "amerikano" .
Per il resto invece i fattori strategici sono quelli riportati cui ne aggiungo uno non considerato nell' articolo : il concetto fondamentale di "risorse mobilitabili" , che decrescono costantemente all' interno del BAO ( blocco americano-occidentalista) ragion per cui il tempo appunto non lavora per esso.
ws

Aldo said...

E' da quel dì che le divisioni non sono in senso orizzontale (destra/sinistra; il tal Stato contro il tal altro Stato, ...) bensì in senso verticale: chi sta sopra/chi sta sotto. La divisione in "squadre" è propaganda, pura propaganda, e serve per "arruolare" eserciti, siano essi di militari o di civili, secondo l'utile e le finalità delle uniche "squadre" che contano -- quelle dirigenziali. Gli altri? Per citare una vecchio espressione, carne da cannone. Che merda di specie che siamo, puttana miseria!

Com'era il titolo di quel film? Fermate il mondo, voglio scendere!

kthrcds said...

Per risolvere la questione migranti Soros ammonisce che

«... l’Ue deve accettare almeno un milione di richiedenti asilo l’anno nel prossimo futuro.
[...]
L’Ue dovrebbe garantire € 15.000 ($ 16.800) per ciascun richiedente asilo per ognuno dei primi due anni per contribuire a coprire i costi per l’alloggio, l’assistenza medica e l’istruzione – e per incentivare maggiormente gli Stati membri ad accettare i profughi.
[...]
È ugualmente importante consentire sia agli Stati che ai richiedenti asilo di esprimere le proprie preferenze, utilizzando meno coercizione possibile. Collocare i profughi dove desiderano – e dove sono ben accetti – è una condizione di successo sine qua non».

Tra virgolette:
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2015-10-02/soros-sveglia-europa-6-impegni-accogliere-milione-profughi-173053.shtml?uuid=

Ecco, questo è un punto di vista interessante: stanziare denaro a fondo perduto per integrare masse di individui che non si integreranno mai – come dimostrano gli innumerevoli casi di risse, accoltellamenti e tafferugli che sempre più spesso vedono protagonisti i cosiddetti profughi in Germania, in Italia e altrove - e al contempo sottrarre risorse a quei cittadini europei che già di risorse non largheggiano.
Pare che questi ultimi, però, non siano dello stesso avviso, se si considera che nel nord Europa negli ultimi mesi stanno rapidamente crescendo i partiti e i movimenti contro l'immigrazione incontrollata.

In Svezia, ad esempio, il costante aumento di nuovi immigrati sta avendo alcune conseguenze di rilievo a partire dalla crescita dei Democratici svedesi (partito xenofobo che raccoglie il 13% dei consensi), che da mesi mette in discussione il fenomeno dell’immigrazione e le conseguenti politiche di accoglienza. Un segnale di allarme viene anche dalla circostanza che tra Natale e Capodanno in Svezia sono state bruciate tre moschee. Il che ci dice che il “modello svedese” potrebbe ben presto essere rivisto, tenuto anche conto del fatto che, via via che la crisi economica ha coinvolto anche la Svezia, “il 65% degli svedesi considera l’immigrazione un pericolo o una preoccupazione”.
In Germania, dall'ottobre 2014, Pegida (Patriotische Europaer Gegen die Islamisierung des Abendlandes - Patrioti contro l'islamizzazione dell'Occidente) riempie le piazze di Dresda per protestare contro l'immigrazione clandestina e le “politiche troppo tolleranti verso minoranze e meno sensibile ai problemi dei tedeschi”, e lo scorso giugno, alle elezioni amministrative di Dresda, la candidata di Pegida, Tatjana Festerling, era data al 2% nei sondaggi ed ha invece preso il 10%.
Va anche notato che sui quotidiani italiani consultabili su internet questo orientamento anti-immigrati sta rapidamente incontrando un sempre maggior favore tra i lettori. Ed è prevedibile che tale orientamento si rafforzi laddove, come in effetti accade, gli sbarchi si succedano quotidianamente.
Poi nulla impedisce ad alcuni di ravvisare la necessità di “fabbricare” una generazione di “piccoli italiani” con questa variegata moltitudine di disperati che non riesce a darsi una forma minima di governo a casa propria e che livellerà al ribasso le già non floride condizioni del mercato del lavoro in Italia, così come nulla impedisce che il grosso della popolazione non solo non senta questa necessità, ma la avversi con sempre maggior determinazione.

Nessie said...

Ws: "e noi , come stai constatando da anni non siamo "nazione" piu' del melting pot "amerikano" .

Per forza, insieme alla democrazia bombarola, il modello da loro esportato è proprio quello. C'eravamo illusi che riguardasse l'America Latina o l'Africa, ma invece ci siamo dentro in pieno. Non fai che confermare la loro tendenza. Le nazioni uscite dalle rivoluzioni francese e americana, con tutti i loro difetti, avevano almeno dato un senso di sacralità a quella che chiami "costruzione ideologica".

Questa del mercato melting pot, invece è meno di zero. Ad uso quadrumani.

Nessie said...

Aldo, avanti di questo passo e non siamo nemmeno più in grado di decidere la fermata, credimi.

Kthrds, buttano via quattrini per un'integrazione improbabile e impossibile, semplicemente perché difendono il loro investimento. Su noi autoctoni non investe più nessuno. QUanto a Soros e ai suoi piani nefandi leggi questo:

http://www.libreidee.org/2015/09/caos-migranti-il-piano-soros-cia-per-destabilizzare-leuropa/

Anonymous said...

@Massimo
"Putin fa quello che crede essere l'interesse della Russia, nè più nè meno dell'abbronzato che fa quello che fa credere essere l'interesse dell'America (ma non lo è)."
Detto così sembrerebbe che i due hanno potere decisionale assoluto,salvo poi ad essere contestati,poi, dalle loro opposizioni,e dagli stessi dissidenti che li supportano.
Putin( mi pare di aver letto...il settimo uomo più ricco in Russia,unico ortodosso tra gli altri sei che lo precedono di religione diversa),ha il vantaggio almeno sul povero Obama,venuto sconosciuto dalla savana,e che dalla sua ha solo di chiamarsi Barak(forse benedetto nelle lingue semitiche)
Ma i due sono "solo" i portavoce dei gruppi di potere che li hanno messi come cinghie di trasmissione,nei contatti,con gli altri....Di loro, nei loro incontri/scontri non ci mettono "niente"...quello di cui possono parlare è scritto nel copione precedentemente affidatogli dai loro"Capi"....e chi sà se non c'è qualcuno che i due copioni già li conosce e li ha coordinati.
Invece può darsi che nemmeno Putin e il suo"rivale" Obama,sappiano che vanno a concordare,apparentemente liberamente, accordi già stabiliti in precedenza.
Un po'di teatrino non guasta....noi uomini semplici,abbiamo l'impressione di essere liberi(ricordo la metafora del casottino al Gianicolo).
Il tutto mi fa tornare in testa l'etichetta di una vecchia casa discografica...."La Voce del Padrone"dove il cane fedele sente,mansueto, la musica incisa altrove da altri.
Io reputo,è mia impressione,che Putin, per la gerarchia che lo sostiene, "oggi" sia più forte dei suoi "competitors" americani. ,perché la gerarchia Russa è più unitaria contro la frammentata e spesso litigiosa americana..
Infatti Putin è il portavoce di un pensiero di soli potentati "Russi"(chiamiamoli coaì per comodità)mentre il povero Obama deve subire visioni differenti di strategie mondiali,di almeno quattro fazioni(sempre per comodità chiamati così, e in ordine d'arrivo nel nuovo Continente).....gli Spagnoli,i Tedeschi e infine i Russi emigrati in massa dal 1880 al 1915.....Dovrei citare anche gli zelanti Protestanti"avventisti"che tanto fanno perchè "venga "questo benedetto Regno di Dio(*).
Putin (ovverosia la gerarchia che lo sostiene)vanta,inoltre, negli Stati(e non solo là) tanti alleati,ricchissimi e potentissimi,suoi connazionali e spesso correligionari,cosa che il povero Obama non può fare in Russia.
Non dimentichiamo,infine,l'immagine della "tenaglia"...Per strozzare qualsiasi cosa serve una tenaglia con "due" morse,destra/sinistra ....ma.. della "stessa" tenaglia e mosse dalla stessa mano.
Noi viviamo "troppo in basso" per accorgerci del trucco....che c'è ma non si vede.
Saluti Mar
(*)Saul di Tarso,Lettera ai Galati 3-26...."Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.(??????)