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28 June 2015

Vendita formaggi a chilometri zero



Sì lo so, c'è l'Isis alle porte con le sue stragi estive sulle spiagge, ci sono  i capi delle comunità islamiche che propongono di requisire le seconde case degli Italiani per metterci dentro gli immigrati, possibilmente della loro religione. La Grecia è di fatto fallita  e i bancomat sono stati prosciugati. A breve arriverà una calura feroce dall'Africa con altre nuove legioni di africani  da sistemare in giro per la Penisola e io di che vi parlo? Di formaggio.
Ma la cosa apparentemente banale, in realtà ha un senso ed è  ad alta valenza simbolica del disastro planetario che stiamo vivendo.
Sei un produttore caseario onesto? Tieni alla qualità dei formaggi che produci? Hai rispetto per il consumatore? Gli affari ti vanno bene per il mondo perché i tuoi prodotti alimentari sono richiesti? Peste ti colga! Questa Europa dallo scolapasta rovesciato in testa, ha deciso di punire la tua onestà e la tua ottima qualità produttiva. Come?

La Commissione europea ha inviato una lettera all’Italia per chiedere la fine del divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari, previsto da una legge nazionale che risale al 1974. Per Bruxelles la norma rappresenta una restrizione alla «libera circolazione delle merci». Tradotto, si chiede all’Italia di consentire la produzione di quelli che Coldiretti chiama «formaggi senza latte» ottenuti con la polvere e nello stesso tempo di aprire il nostro mercato ai «formaggi senza latte» provenienti dall’estero che finora non potevano arrivare sulle nostre tavole. In caso contrario il rischio è quello di una procedura di infrazione con le sue conseguenze.  (fonte Corsera)

 Il 28 maggio scorso la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione europea ha ricevuto una lettera di costituzione in mora da trasmettere al ministro agli Affari esteri Sì, avete capito bene. In altre parole vogliono formaggi senza latte e  sono pronte altre sanzioni (pecuniarie, of course) se l'Italia non si adegua.

Se producete onestamente prestando attenzione alla qualità, nell'interesse reale del consumatore la Ue vi punirà con una "procedura di infrazione". In altre parole,  altri  quattrini da versare a questo squallido Mattatoio a 12 stelle, dal quale dovremmo saltar fuori di corsa senza neanche pensarci su due volte. Altro che referendum di Tsipras! C'è bisogno di spendere altri quattrini per una consultazione dall'esito incerto,  tenuto conto che anche i referendum vengono manipolati? 

Fuori subito da questa gabbia di pazzi che vuole distruggere l'economia e il commercio reali basati sull'indipendenza e l'autonomia produttiva per creare interdipendenza globale! Autonomia produttiva basata sulla buona qualità, per rifilarci in cambio,  porcherie adulterate, tarocchi alimentari, contraffazioni come la recente fabbrica clandestina del prosciutto polacco che taroccava il  mitico "Parma".  
La questione del  formaggio serve a farci meditare su tutto il resto... Conservare autonomia produttiva dei prodotti caseari con latte fresco appena munto, ingredienti severamente controllati nonché criteri igienici di lavorazione dei nostri caseifici,  va contro il DOGMA eurodemenziale della libera circolazione delle merci, degli uomini e del denaro.

Ovviamente per il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo sono «le lobby che vogliono costringerci ad abbassare gli standard qualitativi dei nostri prodotti alimentari». Un «attacco» a un altro dei simboli del made in Italy, che nonostante la crisi cresce: le esportazioni di formaggi e latticini sono aumentate in quantità del 9,3% nel primo trimestre del 2015. Ma quel che Moncalvo non dice è che  il TTIP già alle porte,  sta già producendo i suoi effetti nefasti, proprio  a partire dall'eliminazione del nostro nocciolo duro: l' agroalimentare. 

«Bruxelles - contesta Giorgio Apostoli, responsabile del settore Latte di Coldiretti - impone un adeguamento al ribasso dei formaggi e degli yogurt italiani. È vero che esistono i prodotti Dop (ndr: denominazioni di origine protetta) e delle indicazioni geografiche Igp (ndr: delle indicazioni geografiche) , ma costano di più e noi garantiamo la qualità anche ai prodotti comuni».

Pensate un po' che crimine, eh? Produrre prodotti veraci e nostrani comuni e per di più, a prezzi abbordabili. E con latte fresco di mucca le cui stalle sono vicino a casa.

Ci hanno sottratto da tempo il tessile nel quale eravamo dei veri maghi; ci hanno portato via il settore meccanico, termomeccanico, chimico, petrolchimico. Ora ci strappano anche il buon cibo dalla bocca. 

Che dire? Piccoli, medi e grandi produttori caseari, insorgete!
Noi consumatori vi daremo una mano nel boicottare le ciofeche che tenteranno di rifilarci in alternativa ai vostri prodotti.


26 June 2015

La lettera aperta di Eleonora

Nostra signora del multiculturalismo, delle scorte e dei viaggi di stato Madonna Boldrini.


Arcigna dama, sa che cosa è accaduto a mio padre pochi giorni fa? No che non lo sa. Lei vive lontano dalla quotidianità italiana. Beh, allora glielo racconto io. L'episodio è accaduto ad un mite pensionato di 74 anni che ancora si ostina a lavorare e a pagare le tasse. Un paio di giorni fa, terminato il lavoro, ha preso il furgoncino per andare in ferramenta a comprare un neon per il suo laboratorio. Lungo la strada, ha incontrato due nordafricani. Uno camminava sul marciapiede e l'altro camminava al centro della carreggiata. Mio padre ha rallentato e ha dato un colpo di clacson per farlo spostare. Si è spostato e mio padre ha proseguito fino al parcheggio della ferramenta. È sceso dal suo furgoncino e s'e' trovato dietro il nordafricano che gli urlava contro ogni genere di insulti. Gli ha risposto che non aveva tempo da perdere ed è entrato in negozio. Il nordafricano e' entrato dietro di lui continuando ad insultarlo dopodiché gli si è avvicinato e ha tentato di sferrargli un pugno in faccia che, in parte è riuscito a schivare ma in parte no nonostante indossasse anche gli occhiali. Il titolare ha cacciato il nordafricano e mio padre ha chiamato i carabinieri. Nel frattempo, il tizio è rientrato urlando che avrebbe spaccato il negozio e avrebbe accoltellato mio padre. Il titolare lo ha cacciato di nuovo. Una volta fuori, altro non ha potuto fare se non che rompere il finestrino del furgoncino di mio padre. Sono arrivati i carabinieri e il tizio con l'amico sono scappati. Le forze dell'ordine altro non hanno potuto fare se non cercarli e non trovarli e raccogliere le testimonianze dei presenti e dire che nulla possono contro di queste persone perché, ordini dall'alto gli impediscono di fare il proprio dovere di tutori dell'ordine. Ad oggi, ancora deve fare la denuncia perché, ieri mancava il maresciallo e oggi era impegnato e la caserma chiude alle 14. Arcigna signora del multiculti, sa cosa è stato più umiliante? Sapere che non è possibile avere giustizia. Un ematoma guarisce. Ma una aggressione gratuita, quella è più difficile da metabolizzare e digerire. Lei dice che non bisogna fare di tutta erba un fascio. Che non esistono razze ed etnie. Mente. Solo gli angeli non hanno razza, etnia o sesso. Tutti gli altri si. E ci sono razze ed etnie che hanno l'indole violenta. Una di queste razze violente e' la razza nera. Non ci crede? Si spogli di ogni privilegio e venga a vivere come viviamo noi. Vedrà che poi mi darà ragione. Le razze e le etnie esistono e non possono convivere tra di loro.


Cordialmente,

 Eleonora M.

[Edit]: La denuncia, se possibile è a dir poco esilarante... o penosa, tutto dipende da come la si guarda. Mio padre va dal maresciallo e spiega ciò che è accaduto. Il maresciallo gli chiede di procurargli i testimoni e mio padre gli da i nominativi dei presenti. Al che il maresciallo gli dice:"No, ma deve parlarci lei". Dopodichè, lo stesso maresciallo gli dice: "Se anche riuscissimo a trovare l'aggressore, sarebbe la sua parola contro quella del magrebino". Comunque, tramite amici di amici e facendo riscontri con le descrizioni, siamo risaliti a capire chi erano i due magrebini: due solerti lavoratori dediti allo spaccio e a piccoli espedienti tutt'altro che chiari, litigiosi e probabilmente senza permesso di soggiorno e senza fissa dimora ospiti al momento non si sa da chi in un paese a pochi chilometri dal paese di mio padre. Arcigna Madonna Boldrini, se l'aggressore decidesse di tornare e di cercare mio padre per accoltellarlo sul serio? Bisogna tacere perché dall'alto ci sono ordini specifici?

Il mio commento
Quanto è accaduto al padre di Eleonora riportato qui sul suo blog, non solo merita la più sentita e ampia solidarietà umana, ma è lo specchio di come le nostre autorità politiche abbiano pianificato consapevolmente la distruzione e l'estinzione dei suoi migliori e onesti cittadini, sprofondandoli nella paura. Da troppo tempo sentiamo di cittadini inermi rapinati, picchiati e uccisi nelle loro case (in particolare anziani) mentre la polizia sta a guardare. O la magistratura rilascia in libertà, facendo del garantismo a senso unico. Da troppo tempo assistiamo a famiglie distrutte da extracomunitari ubriachi al volante e strafatti di droga che vanno falcidiando giovani vite. Ma se lo fai rilevare, ti senti sempre ripetere il solito beota ritornello: potrebbero essere anche Italiani, non bisogna generalizzare... Già, ma anche i sassi lo sanno che se un paese perde il controllo di chi vi penetra, in realtà perde il controllo del suo territorio e va da sé che è in gioco la sicurezza e l'incolumità dei suoi cittadini che ne fanno le spese. 
 Le famose "ronde" di difesa, sono diventate "rondinelle" che da tempo hanno preso il volo, a causa di una campagna calunniosa che ulula sempre   preventivamente "al razzismo, al razzismo", ma poi pratica il totale laissez-faire nei confronti dell'altro  razzismo - quello più protervo che disprezza la vita,  quello che pratica la violenza e la sopraffazione contro noi nativi come prassi quotidiana. Credo che ormai abbiamo superato la soglia dell'umana tolleranza e che il troppo sia davvero troppo! e  se nessuno è in grado di difenderci, non dobbiamo rinunciare a farlo noi. 

Sullo stesso tema anche "Legittima difesa" di Massimo.


21 June 2015

Un' estate non più italiana



21 giugno, solstizio d'estate. L'estate è per antonomasia la stagione più italiana delle  quattro della Terra. C'è anche la canzone di Edoardo Bennato e Gianna Nannini che dà l'aggettivo "italiana" all'estate. Poi miriadi  di altre canzoni, di tormentoni canori, di film,di poesie che decantano la stagione del trionfo della luce, dei colori, degli svaghi senza fine.  Come questa di Cardarelli:

Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell’albe senza rumore
ci si risveglia come in un acquario
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi...


Ma il tempo non è nemmeno più quello del fluire delle quattro stagioni, dei mesi, dei giorni... Per dirla con Alain de Benoist "il nuovo mondo è liquido. Al suo interno, lo spazio e il tempo sono aboliti. Liberata dalle sue tradizionali mediazioni, la società è diventata sempre più fluida e sempre più segmentata, il che ne facilita la mercantilizzazione". Vi si vive, pertanto,  secondo il modello frammentato dello zapping.

E allora la domanda che ci assilla è:  che ne sarà di noi,  del nostro Paese? Dicono che ai primi di luglio la Grecia entrerà in default, e se Padoan dichiara che "non c'è da preoccuparsi per noi" significa invece che ci sono problemi. Non fosse altro perché siamo creditori di  oltre 24 miliardi di euro.
L'estate scorsa Antonio Patuelli, presidente  dell'ABI rassicurava in tv sull'ottimo stato di salute delle banche "italiane". Ricordate la sua  fatidica frasetta?  "Soldi pubblici? Nemmeno un centesimo".
Per chi ha la memoria corta, in questo post.
Ora addirittura si  dice che il prelievo forzoso  sui  depositi dei correntisti non è più un tabù, e che in caso di insolvenza, le banche sanno dove e come recuperare i  denari. Mi piacerebbe sapere a quali banche pensava Patuelli, tenuto conto che non c'è n'è una che non sia in fusione con le majors straniere.
Senza contare i complottisti del Bilderberg che ordiscono l'estinzione definitiva del contante. Sì, avete capito bene: ho detto COMPLOTTISTI. Quella parolaccia che girano invece con proterva sfacciataggine a quei poveri  sfigatissimi blogger che tentano di  svelare porcherie che Lorsignori vorrebbero invece tenere nascoste.

Per non tralasciare altro nella cornucopia dell'Abbondanza delle messi estive, a Ventimiglia sugli scogliera di S. Ludovico si respirano miasmi infernali di immigrati che consumano pasti, fanno bisogni  en plein air alle porte di quella Mentone che invece è tenuta (ma ancora per quanto?) come un gioiellino rivierasco.  

Per non parlare dei "profughi" (oramai li chiamano tutti così) rifugiatisi a Cesenatico, Rimini e a Riccione che vorrebbero trasferire in località  all'interno, ma loro protestano perché vogliono rimanere  "al mare", magari mandando in vacca la stagione romagnola.
Anche i profughi conoscono la piacevolezza di questi luoghi: una decina di loro, raccontano dalla polizia di Rimini, si sono rifiutati di essere ospitati nell'entroterra, a Perticara, perché troppo lontani dal mare. (fonte Il Giornale). 
Guarda guarda:  sono pure diventati choosy!

L'estate è anche la stagione degli spostamenti, dei  viaggi. Ma non più tardi di qualche giorno fa, una signora mi ha confidato: "Chi si azzarda a prendere un treno?  Dovrei accompagnare mia nipotina al mare, ma ormai in treno succede di tutto e io  con la bimba ho paura". E ha ragione la signora. Perché dopo la storia del machete, è accaduto che un'africana del Togo ha morsicato un agente della Polfer  a Firenze, reo di aver avuto l'ardire di sorprenderla senza biglietto.  Inoltre giusto ieri a Treviglio in provincia di Bergamo, un capotreno è stato aggredito da due magrebini armati di cacciavite, che poi sono riusciti a squagliarsela.

Per seguire la traccia canora delle canzonette:

Cerco la giungla nel giardino
tra l'oleandro/ e il baobab/
come facevo da bambino...

Ma la giungla con la sua spietata legge, a quanto pare, si è trasferita sui treni.

E l'azzurro del cielo  si fa grigio nonostante il solstizio. Solo a Renzi  in recente visita in  Germania possono suonare la marcetta di "Azzurro" di Paolo Conte, invece dell'inno nazionale.  Ma si sa : i tedeschi qualche volta riescono ad essere dei bontemponi. E del resto, che l'Italia sia e stia serena, ci crede solo lui. Pertanto gli si accendono i nei dalla contentezza come in un flipper dei bar di periferia.



Ma il treno dei desideri/dei miei pensieri all'incontrario va... 


17 June 2015

Double face alla francese






C'è del marcio a Ventimiglia. Qualcosa di losco di cui non si capiscono i risvolti nascosti. La sottoscritta ha più volte dichiarato che la Francia fa quello che noi non abbiamo il coraggio di fare: respingere gli immigrati.  Ed è vero. Ma c'è un'altra parte di verità nascoste che va messa in evidenza. Perché tutto queste potenze partecipano al rastrellamento dei mari per "salvare vite", ma poi scaricano tutta la mercanzia umana dall'Africa solo in Italia? Si fa presto Monsieur Hollande e Monsieur Cazeneuve a "lepenizzarsi", nel timore di perdere consensi allorché si  parla apertamente di "quote", ma poi correre ad ubbidire alla Ue, con le vostre navi.
Angela Merkel, mentre è preoccupata del  calo dei consensi,  ci scarica addosso 544 immigrati. Cameron, lo ha appena fatto con la sua Royal Navy. Che cosa è diventata l'Italia per voi? La vostra discarica abusiva? E qual è il vostro piano segreto? Svalorizzarne  e degradarne il territorio per poi comprare il tutto a prezzi stracciati? Magari le casette al mare o le baite sulle Dolomiti?  La Francia ha  già comprato Loro Piana, Parmalat, Bulgari e altre fette di  importante made in Italy, per colpa di farabutti "abusivi" come Monti.
Ora con il Bischero d'Arno, cos'altro ha in mente? Intanto è davvero preoccupante il silenzio della stampa francese sul tema immigrazione: hanno fiumane di  immigrati  che premono alle porte, ma parlano d'altro, perfino del ripristino delle  "serenate" romantiche (fonte La Stampa)

Intendiamoci, quando vedo Half-Ano preso per..l'ano dal duo Cazeneuve e Thomas de Maizière che ridacchiano penso che un imbecille incompetente come il nostro Angelino colabrodo, se lo meriti pure. 
Ma i conti non mi tornano e credo che sotto sotto ci sia un bel po' di ipocrisia, da parte vostra. Intanto le vostre frontiere sono comunque dei colabrodo e i "transitanti" (come chiamano ora gli immigrati in transito) penetrano lo stesso. Qui la pistola fumante su come è facile raggirare il problema alla frontiera a Ventimiglia introducendo furtivamente un par di clandestini  nell'Esagono.  Per non dire di Parigi e di Calais trasformate in vere e proprie tendopoli di immigrati in attesa di imbarcarsi per la GB. Inoltre  ci sono anche "i varchi"  attraverso le Alpi Marittime e il mestiere prossimo venturo, magari per superare la crisi,  sarà quello degli "spalloni" o dei "passeurs".  
Il problema è che non volete svegliare il can che dorme coi vostri cittadini elettori e  non volete far trovare masnade di clandestini tutti in un solo colpo, (come fanno invece in modo brutale, i criminali di casa nostra), nel timore di episodi di ordine pubblico. Ma non siete contrari e fate,  con le vostre dannate navi negriere, comunque parte del piano criminale "paneuropeo".

Bene, una ragione di più per dire FUORI DA QUESTA EUROPA  istigatrice  di  discordie e di divisioni interne tra stati, usuraia, guerrafondaia (le sanzioni contro la Russia) e ora anche "scafista" abusiva nonché  traghettatrice  di clandestini che vuole sbaraccare addosso a  tutti quanti noi.

Ovviamente la madre e il padre di tutti i miei biasimi vanno al governo Renzi che fa mostra di sudditanza psicologica nei confronti degli altri paesi con i quali dovrebbe stare su di un piano di parità e dai quali si lascia  invece schiacciare. Ma così è il personaggio:  sbruffone e arrogante coi deboli, pavido e vigliacco coi più forti.




12 June 2015

Cartoline illustrate dal Bel Paese

Stazione Centrale a Milano
E la chiamano estate. Questa del 2015 sarà ricordata come una violenta estate da incubo tutta flussi migratori  senza tregua, degrado urbano, scene di violenza, tasse  a raffica contro gli Italiani. Pertanto, se volete vedere le lunghe e belle estati calde italiane  - quelle per cui eravamo invidiati nel mondo -  dovete guardarvele nei vecchi film in bianco e nero. Sempre ammesso che non ne impediscano la distribuzione e visione,  perché ricordare "come eravamo" quando c'era quell'omogeneità etnica che oggi sembra fare tanto schifo, ci fa piangere tante  lacrime amare per come invece ci hanno volutamente ridotto.

Accampati davanti alla stazione di Tiburtina a Roma


Ferrovie Nord a Rogoredo (MI). Sudamericani tagliano un braccio a un controllore col machete.

Firenze stanotte sei bella in un manto di stelle
Quando saremo a Ventimiglia. Dimostrazione contro la polizia francese che giustamente blocca il flusso
Il resto delle immagini suscita raccapriccio e paura (come il povero controllore  a terra al quale hanno reciso un braccio di netto col machete).

Suscita schifo, come la zingarona che defeca in una strada del centro di  Firenze e che i media tentano di far passare per una signora che era lì per caso e che non rispetta la buona educazione urbana. Suscita rabbia, tanta rabbia nel vedere la reiterazione e la protervia  dei nostri governanti nel volerci imporre quella che oramai è diventata una terra  violata e violenta e un modello di  società devastante.

Cera una volta in Italia.  Saluti e baci da una cartolina d'antan

07 June 2015

L'Albione perfida e le grandi manovre mediterranee



Non ci sono più parole. In queste ora sta accadendo qualcosa di apocalittico e di travolgente. Stanno cercando di "salvare vite"  sul Mediterraneo perseguendo la nostra Morte.  La GB si chiama fuori dalla Ue? Non fa parte della moneta unica?Tanto meglio per  tutti loro, ma occorre essere conseguenti. Non va affatto bene che da un lato, dichiarano che non accoglieranno un profugo né un immigrato, mentre  dall'altro usano  la loro flotta navale reale (Royal Navy) per far finta di salvare vite da paracadutare poi in Italia e Grecia, già messe sotto scacco da una crisi epocale. Le vite si possono salvare anche usando l'attracco di Gibilterra, ad esempio,  che è quello più vicino all'Africa. Ma al Regno Unito non solo non conviene perché a casa loro vale il  noli me tangere,  ma a scanso di equivoci, estende il beneficio anche a tutta la Penisola Iberica (cioè la Spagna e il Portogallo).  

Ma proviamo a fare delle ipotesi. L'intervista di Putin concessa in formato lenzuolo al Corriere della Sera, rivela un uomo determinato, colto, attento all'identità e all'autodeterminazione del suo popolo. In altre parole, un vero statista. Ma anche un uomo preoccupato per l'aggressività della Nato e in particolare dell'asse angloamericana e dell'assurdità delle sanzioni imposte dalla diarchia al resto dell'Europa contro la Russia. Putin ribadisce il rapporto "privilegiato" fin qui avuto col nostro Paese sul piano degli scambi commerciali e delle politiche energetiche, rapporto che non si limita al solo governo Berlusconi, ma anche a Prodi e a tutti gli altri governi precedenti. Chi dunque  vorrebbe interrompere questo"privilegio"? Non è difficile da capire....

Non si fa attendere la risposta al G7, appena aperto  in Germania  in un castello della Baviera:  una nuova raffica di sanzioni a guida angloamericana circa la necessità di rafforzare il dispositivo bellico della Nato rendendolo anche più agile e flessibile, capace di reagire non solo a un classico attacco in campo aperto, ma anche ad azioni improvvise, alla guerriglia, all’organizzazione di sommosse interne. In altre parole, gli Usa e alcuni  suoi alleati di ferro (GB in testa) starebbero pensando all'ipotesi di schierare dei missili sul suolo europeo per arginare la presunta "prepotenza militare" della Russia. Solo in questo senso è da vedere l'accelerata alluvione migratoria imposta dall'atteggiamento sprezzante della Gran Bretagna che mentre ci lascia assalire dalla marea demografica montante, ha la sfrontatezza di dire apertamente: cavoli italiani. La Libia potrebbe essere l'osservatorio mediterraneo della Nato, in tempi strettissimi. E in ogni caso, si vuole chiudere tutte le  possibili retrovie alla Russia. Questo lo capirebbe anche un cieco. 

Ovviamente i peggiori  responsabili complici di questo crimine sono i nostri politici che in queste ore IMPONGONO  alle regioni del Nord, appena reduci dal successo elettorale delle forze identitarie, un'ipocrita "accoglienza" suscettibile di scatenare guerre civili. 
Alfano e il suo partitucolo da prefisso telefonico si prende anche le sue vendette  "personali" contro la Lega salviniana.
Pensate a che punto infimo siamo ridotti! invece di essere tutti uniti e con la schiena dritta di fronte alle prepotenze Nato a guida Cameron, dobbiamo vedercela con questa monnezza di ministrume siculo che pensa di prendersi le sue meschine rivincite personali contro i "nordisti". Con altra monnezza come Renzi che in queste ore sfoggia sicumera  e arroganza nei confronti di Zaia e Maroni che cercano di resistere all'assalto demografico programmato. Con Boldrini, Caritas, ANCI (a guida Fassino) che già parlano di illegalità nel rifiutare profughi e di misure da prendere contro "i ribelli". 



Sarebbe qualcosa di devastante foriera di sciagure, accettare questa nuova marea umana proveniente dall'Africa. Salvini, Meloni, Zaia, Maroni e tutti i governatori e sindaci di buona volontà, devono opporsi con veemenza a questo scellerato disegno, rimanendo in costante rapporto coi loro elettori e cittadini. Tutte le forze identitarie si uniscano per contrastare e opporsi a questo infame progetto, con OGNI MEZZO.
Oltre alla guerra contro la Russia, vogliono anche una pericolosa ed esiziale destabilizzazione interna, causa di guerre civili. E' inoltre impossibile  pensare di cavarsela con "caserme vuote" da adibire "all'accoglienza" di fronte alla marea montante di queste ore. E allora? Si vuole spolpare di tasse sulla casa gli Italiani (il danno) per poi metterci di imperio gli immigrati dentro (la beffa)

NON CI RESTA CHE INSORGERE 


04 June 2015

Uber? No grazie, meglio il taxi




E' di questi giorni la notizia sulla clamorosa sentenza del tribunale di Milano che ha dato ragione ai tassisti circa il loro ricorso contro UberPop. Il Tribunale di Milano ha infatti  disposto il blocco di “Uber-pop” (i tassisti fai-da-te, principale servizio della app Uber) su tutto il territorio nazionale con inibizione dalla prestazione del servizio. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti per «concorrenza sleale».  
Ma ricapitoliamo. Che cos'è Uber? e dove nasce? Uber è un'azienda con sede a San Francisco (USA) che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un'applicazione software mobile (app) che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. Per chi si informa, chiunque può diventare un tassista. O se vogliamo dirla all'angloamericana, un "driver". La cosa in sé  potrebbe anche essere conveniente, ma a casa mia prima della "convenienza" c'è la sicurezza. 

"Siamo dovuti arrivare in aula di giustizia perché qualcuno decidesse - dice Pietro Gagliardi, responsabile sindacale per la categoria dei tassisti dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano - nessuno voleva prendersi questa responsabilità: prima di ricorrere in Tribunale ci siano rivolti a Comune, Regione, al Governo, tutto inutile. È una grande vittoria - ha aggiunto - e non l’abbiamo fatto solo per noi e il nostro lavoro, ma anche per la sicurezza degli utenti".

Eh certo! Delle multinazionali americane hanno tutti quanti paura. Questi hanno quattrini da investire in collegi di avvocati, e c'è già da giurarci che non staranno con le mani in mano a rispettare una sentenza che una volta tanto, dà ragione a dei poveracci che hanno sborsato fior di quattrini per procurarsi una licenza alla Camera di Commercio per accedere a un mestiere, con il quale mantenere la famiglia. 



Di parere opposto, il Codacons, ovvero l'associazione consumatori, da sempre in mano alla sinistra: "La sentenza del Tribunale di Milano - si legge in una nota del Codacons - rappresenta un danno enorme per gli utenti, perché limita la concorrenza e riduce le possibilità di scelta per i cittadini. È impensabile che un paese moderno possa essere privato di sistemi innovativi come Uber, che rispondono ad esigenze di mercato e sfruttano le nuove possibilità introdotte dalla tecnologia - afferma il presidente Carlo Rienzi. 
Ricordo però, che la crociata contro  i tassisti (ex aequo con gli edicolanti) era già partita da Bersani quand'era ministro per lo Sviluppo Economico per il governo Prodi. Avete capito con chi se la prendono i compagnucci d'antan? Coi pesci piccoli per tirare la volata alle multinazionali di S. Francisco. Ha proprio ragione Oscar Wilde a dire: "Chi non muore si rivede a S. Francisco", città nella quale arrivavano un tempo,  tutti gli avanzi di galera dal vecchio Continente, per sottrarsi  alle forche. 

Sulla sentenza di Milano, esulta Matteo Salvini, segretario della Lega Nord: "È una bellissima notizia - disse  mentre era a Genova per un comizio -. Noi della Lega abbiamo sempre sostenuto uno dei lavori più difficili, più duri e pericolosi del mondo che è quello dei tassisti. A parità di diritti e di doveri la concorrenza deve essere leale e non sleale. C’è gente che ha pagato delle licenze. Facciamo fare il lavoro del tassista a chi lo sa fare". (fonte:  il Giornale)
Anche i Black Cab londinesi contro Uber

La sottoscritta a proposito di "liberalizzazioni" fasulle e farlocche ha avuto modo di rendersene conto personalmente a Londra. Mi ricordavo degli eleganti taxi londinesi i cosiddetti Black Cab, quando mi recai a Londra negli anni '80.  Beh, molti anni dopo (si era nel 2013)... spariti o diminuiti drasticamente anche quelli per far posto a improvvisati "driver". Ci trovammo nelle condizioni di aver bisogno di un taxi per essere condotti all'aeroporto di Stansted, ma non se ne scorgeva uno, Chiedemmo a un negoziante e ci indicò una casa privata. Suonammo, saltò fuori un negrone grande e grosso che ci aprì la porta, ancora assonnato. Condivideva la stanza con un compare e vi lascio immaginare la stanza in che condizioni era: degradata e maleodorante. "Dev'esserci un errore!", pensai tra me, memore del distinto autista inglese con tanto di livrea alla guida della sua black cab in Piccadilly, incontrato negli 'anni 80. Nossignore: era arrivato la "democrazia" mercatista anche (e soprattutto)  a Londra e le belle maniere, la classe e lo stile erano spariti coi mitici black cab. 
Optammo allora per un bus al Victoria Station. A proposito di taxi inglesi, anche a Londra qualcuno resiste contro Uber. Leggete qui.  E pure a Berlino, Francoforte, Parigi...

Qui sotto,  il filmato di proteste di tassisti milanesi contro UberPop

https://www.youtube.com/watch?v=ybBWf89za80