Nessie New Logo

22 January 2015

Sottomissione di Houellebecq

Chi cerca nel libro di Michel Houellebecq "Sottomissione", un'invettiva  contro l'islam alla Fallaci è sulla falsa pista. Non è nemmeno un'analisi sull'islamizzazione dell'Europa alla Bat Ye'or autrice di "Eurabia".
Sottomissione (Soumission) non è un testo "islamofobo". E tuttavia è un romanzo "disturbante" che non saprei come classificare. Distopico? Fantapolitico? Metafisico?  E' scritto in uno stile volutamente dimesso e disadorno, come dimesso e sciatto si presenta Houellebecq (capigliatura trascurata e pure senza denti), ma certamente funzionale alla distopia di una Francia dilaniata da guerre civili nell'anno 2022
Il Front National è da tempo il primo partito, assestandosi oltre il 30%, ma la sua ascesa al potere è fermata da sempre nuove “coalizioni repubblicane” che ricompattano destra UMP e sinistra socialista (ai minimi storici) nella sacra alleanza contro i "fascisti". È andata così nel 2017, che ha riconfermato un governo socialista ridotto a lumicino in una nazione sempre più di destra e gelosamente conservatrice. Questa la cornice storico-politica nel quale si muovono i personaggi. 
I personaggi (in particolare il protagonista di 44 anni) sembrano uomini un po' catatonici senza qualità particolari. Del resto nella sovracoperta del libro è scritto "Ero un uomo di una normalità assoluta". L'uomo assolutamente normale che tuttavia vive suo malgrado, vicende ben poco normali è François un docente universitario di letteratura, studioso di Huysmans l'autore del celebre "A' rebours" ("Controcorrente", o "A ritroso" a seconda delle traduzioni), già libro di culto di Oscar Wilde.


Le lotte politiche, gli attacchi dei salafiti, i disordini di piazza hanno il sopravvento sulle persone, e le persone quando si incontrano è di questo che parlano, come fossero deprivate di un vero destino. E' come se la politica (o meglio, la malapolitica) dell'Unione Europea avesse strappato la storia, il tempo e le giornate alla gente comune. I media mainstream in realtà hanno sostituito la letteratura, la pubblicità e i suoi slogan ha preso il posto della poesia, il microonde, della buona gastronomia, i supermercati delle botteghe artigiane e storiche, il pc o gli smartphone, hanno fatto a pezzi la vera comunicazione. François non cucina mai: scalda a microonde cibi preconfezionati.  Del resto non ha una famiglia alle spalle. Non vive storie sentimentali, ma sessuali. Sesso consumato tra un corso e l'altro e raccontato in modo esplicito e perfino sgradevole. Se non c'è quello reale, c'è quello virtuale su You Porn. O bazzica siti web di inserzione per rimorchiare escort. Alla fine del corso universitario, la lei in oggetto, per una ragione o per l'altra sparisce. In questo scenario desolante e precario avvengono tumulti e scontri interetnici che se non si ha la chance di vedere dal vivo, non vengono mai ripresi dai media mainstream. Parigi non è sicura, come non sono sicure molte delle capitali europee. Abitare in un quartiere cinese, è considerato il massimo della sicurezza, perché lì in questa enclave, le altre etnie non si azzardano a penetrarvi. In tutta questa precarietà e insicurezza i personaggi come François e i suoi colleghi docenti, sembrano gli ultimi a rendersi conto di quanto avviene realmente.


Molti ebrei , tra i quali Myriam una delle studentesse amanti di François, hanno optato per l'Aliyah (il ritorno) in Israele. Il che suona strano al protagonista: lasciare un paese come la Francia nel timore di correre ipotetici pericoli, per emigrare in un paese dove i pericoli erano reali. Ma "Israele era in guerra sin dalla propria origine, e gli attentati e gli scontri sembravano inevitabili, e comunque non impedivano di godersi la vita".

In mezzo a questo sfacelo, che ha il suo culmine fra lotte di movimenti identitari  situati a destra del Front National, contro gruppi di immigrati, con sparatorie e morti (puntualmente censurate dai media), ecco affacciarsi gradualmente una nuova forza politica in qualche modo "pacificatrice" e perfino "unificante".

E' emerso sulla scena politica, il partito dei Fratelli musulmani, con a capo l’ambizioso Mohammed Ben Abbes, leader con la faccia da "simpatico droghiere tunisino". Questa terza forza fa da traino al cupio dissolvi della vecchia guardia socialista di Hollande, che si allea con lui insieme al centro di Bayrou, in posizione subordinata, pur di non favorire il Front di Marine Le Pen.

Ben Abbes ha studiato all'Ena (prestigiosa scuola per preparare la classe dirigente francese) e il suo progetto è simile a quello dell'imperatore romano Augusto. Non è un predicatore fanatico ma uomo colto, sempre pronto al dialogo, che prende le distanze dalle violenze e si rende protagonista di un progetto di governo “credibile”.  Mostra di sapersi comportare come un vero statista. Sotto la sua guida, la Francia riacquista serenità, crescita, aumento di PIL, vigore intellettuale e sociale.  Piano piano, tutti gli stati arabi della sponda sud del Mediterraneo vengono ammessi nella  Ue. Del resto esisteva già l'Union des Peuples Mediterranéens, proprio per pervenire a questo scopo. La sede della commissione europea viene simbolicamente spostata a Roma, quella del Parlamento ad Atene. La lingua francese diventa lingua veicolare per gli scambi commerciali, rinvigorita dai ritrovati buoni rapporti col mondo arabo e Parigi, la vera capitale d'Europa. Insomma, più che una colonizzazione, si tratta di una trasferimento dei poteri.
Piovono ovviamente petrodollari dall'Arabia Saudita e da altre petromonarchie,  per la Sorbona e per le scuole francesi. Di fronte a denari (tanti) e a stipendi da Mille e Una notte, anche all'esangue François, che perde il posto a causa del passaggio di poteri durante la fase di transizione, non gli resta che convertirsi. Riacquisterà il suo incarico con stipendio superiore al precedente.  Si converte di buon grado,  anche perché il Corano  promette delizie poligamiche che servono a restituire ai fiacchi occidentali, la virilità perduta: una donna matura in cucina, una giovanissima a letto e altre figure femminili intermedie per ogni esigenza. Le varie Aisha, Malika, Kalida, Fatima ecc. prendono il posto di donne occidentali belle, sexy ed emancipate al lavoro, ma stanche e isteriche quando rientrano a casa.  Tutte armi convincenti per imporre la "sottomissione". Presto molti docenti universitari francesi si "convertono" per emulazione collettiva e  per inseguire i loro tornaconti. Economici e non...

Se Houellebecq voleva fare una critica radicale ad un'Europa, e in particolare, ad una Francia senz'anima e cedevole, ignava e "collaborazionista" nel suo ceto borghese decadente e fiacco, ci è riuscito. Il laicismo e l'ateismo sono, come ho spesso ricordato, "contenitori vuoti" incapaci di ricucire ogni coesione sociale, specie di fronte alle sfide globali, ad una minaccia come l'islam, e al comunitarismo in generale.
Meno convincente, quando vuole descriverci la palingenesi del suo protagonista dopo la "conversione" : l'incarico  di pubblicazioni prestigiose presso la  collana editoriale Pléiades su Huysmans ottenuto per mezzo di Robert Rediger,  un rettore ex identitario di destra,  convertitosi all'islam; lo stipendio maggiorato, ma soprattutto le tre ancelle velate che gli ronzano amorevolmente intorno prodigandogli ogni cura,  dopo che alla grande moschea di Parigi ha pronunciato le formule di rito "Testimonio che non c'è divinità se non Dio (Allah) e che Maometto è il suo profeta".

Resta da vedere:  
a) per quanto tempo le donne arabe avranno voglia di "sottomettersi" ai loro uomini-sceicchi, accontentandosi di preparare gustose focaccine.
 b) se sarà così facile convertire a questo stile di vita le attuali donne europee.

Ma questo ovviamente è un altro libro.


«Se si vuole continuare a essere misogini con la benedizione dei sostenitori del politicamente corretto, l’islam alla Houellebecq è la soluzione»,conclude nell'intervista sottostante Michel Onfrey.


Qui l'interessante intervista di Stefano Montefiori a Michel Onfrey sul libro "Sottomissione":

http://www.navecorsara.it/wp/2015/01/05/leuropa-sottomessa-oggi-ai-mercati-domani-allislam/#more-70818

23 comments:

Massimo said...

Anch'io sono cascato nel clima generale e negli eventi che sono stati il principale veicolo pubblicitario del romanzo e l'ho acquistato. Probabilmente lo leggerò nel fine settimana, poi potrò commentare. So che il libro è "andato a ruba" ...

Nessie said...

Il libro è andato e sta andando a ruba, anche e soprattutto per la semplice ragione che il giorno della sua pubblicazione in Francia, sono accaduti gli attacchi che sappiamo. Houellebecq ha rinunciato a fare la promozione, perché addolorato per la perdita dell'amico Bernard Maris, l'economista anti-euro che - guarda caso - è stato ucciso nel mucchio.

Non mi è dispiaciuto, anche se come ho detto, l'ho trovato inquietante. Alla fin fine per conquistare la Francia (e il continente europeo) i mezzi di corruzione sono sempre quelli: denaro (i petrodollari) e sesso (la poligamia con le donne velate).

Hector Hammond said...

Senza religione ed identarismo biologico , sesso e denaro hanno vittoria facile .
Quando si ritiene che la propria identità debba conformarsi a quella della società in cui si vive , si perde .
Si perché così è come respirare con una narice sola .
Ma in un paese borghese come è l'italia , dove tutti accorrono alla festa di napolitano che si dimette questi sono discorsi inconcepibili .
L'occidente muore non per mancanza di valori , ma a causa dei suoi valori , quali buonismo , discorsi come fa mia madre " tutti i bambini sono belli indifferentemente dalla razza " , via discorrendo .
Ma che tristezza :( .

Nessie said...

Hector: "L'occidente muore non per mancanza di valori , ma a causa dei suoi valori , quali buonismo , discorsi come fa mia madre " tutti i bambini sono belli indifferentemente dalla razza " , via discorrendo" .

Loro (i mondialisti) li chiamano "valori" poiché si rifanno alla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (ONU). Io li chiamerei "disvalori". In pratica hanno trasformato le nazioni in balie adottive che nutrono i figli altrui, ma lasciano MORIRE i figli propri. Si tratta di mettersi d'accordo sui termini, cosa che un identitario deve saper fare.

Hector Hammond said...

Io credo che i disvalori mondialisti hanno trovato terreno fertile nella mentalità della gente comune , in una certe parte della popolazione predisposta a condividerne la visione del mondo .
Quella che io dico abita il piccolo mondo degli oratori o delle sezioni di partito in emilia dove abito e che ha una spontanea tendenza ad inglobare il terzo mondo ed non ha alcuna affettività verso l'Europa .Questa specie di pulsione mortale che porta poi ad avere problemi che non si possono risolvere da chi li ha creati .Un esempio per spiegare la mentalità : oggi sentiamo per telegiornale di un vagabondo , che vive sulla strada dopo che la sua casa popolare è stata occupata da stranieri .Maurizio , questo era il suo nome un giorno è tornato a casa , trovandola così e da allora vive nei dormitori a Milano .
Mia madre , cattocontadina , si chiede ma è la sua casa è ancora occupata ? Sì gli rispondo e gli avrei voluto dire che la gente che potrebbe risolvere questi problemi non c'è più grazie anche al tuo mondo , mammina .
Ma ho lasciato perdere , per la quiete familiare . Inutile spiegarle che la gente come lei ha contribuito a creare un mondo come questo . Lei puoi far vedere " Il segreto " , "Beautiful " ma non potrà mai resistere alla visione con personaggi eroici , tipo " 300 " o " Thor " .
Quando una società sceglie certi valori , la Fine è vicina e certa .

Nessie said...

Hector, inutile prendersela con la vecchia mamma "cattocontadina" che certamente avrà valori e principi ben più solidi di quelli che circolano oggigiorno.

Piuttosto io mi soffermerei sulla vicenda del povero Maurizio che ho visto anch'io al TG. Uno che vive in affitto in una casa popolare e che dopo una chemioterapia in ospedale, non può tornare a casa sua, perché la trova occupata, se avesse imbracciato un fucile per farsi quella giusitizia che gli negano con ogni evidenza, avrebbe avuto la mia comprensione. La verità è che non siamo più uno stato di diritto da un bel pezzo. Quando non si trova uno straccio di giudice disposto a dargli ragione in nome della sua legittimità a poter tornare a casa propria, vuol dire che lo stato di diritto è stato cancellato nel nome di una astratta "beneficienza universale". Vergognoso!

Nessie said...

Del resto la vicenda del libro di Houellebecq è proprio questa qua: chi si è abituato a sopportare senza reagire tutti i soprusi antidemocratici dettati dal cosiddetto "mercato" oggi, può diventare islamosuccube, domani.

Una distopia che è già qui.

Anonymous said...

Se e' vero che le Oligarchie stanno preparando il prossimo fronte, allora questa e' solo una strategia per addestrare all'odio del Nemico. Una volta distinte le parti in lotta, anche l'innesco verra' tolto. Se invece si tratta proprio di una nuova colonizzazione, allora sara peggio di quanto qualunque scrittore potra' mai immaginare. Nel primo caso, una guerra, potrebbe anche essere salutare al fine di creare uno "spirito europeo" come e' sempre avvenuto nella Storia in casi simili. Nel secondo, invece, e' molto probabile che i "vecchi europei" spariscano senza tanto strepito. Non essendo nelle nostre mani alcuna capacita' di opposizione, o di mobilitazione, non ci resta che di tifare per una guerra aperta.

Quanto ai "valori", io credo semplicemente che fino a che una meta e' lontana e' molto facile che conservi tutto il suo fascino. Quando invece e' vicina mostra di se' aspetti che pochi riuscivano anche solo ad immaginare. E', infine, il sogno dell' Internazionale; di fronte al quale rivoluzionari professionisti come Lenin dicevano esplicitamente che era la Realta' a doversi conformare all'Ideologia e non viceversa.

Abbiamo tutti i giorni esempi di come questa strategia rivoluzionaria sia usata anche oggi.

Il sauro

Nessie said...

Fa già schifo questa Ue, per come l'hanno costruita e per come ci ha dissanguato. Figuriamoci una specie di Basso Impero allargato anche ai paesi Arabo-Musulmani, desiderosi di scoprire le delizie della nostra bella "democrazia" !

Quando dicevo che è un libro "disturbante" è perchè risulta così assurdamente credibile da sembrare quasi reale.
Soprattutto quando un bel giorno tv (tutti i canali), radio (tutte le emittenti),cell, pc smettono di funzionare per trasmettere un confuso ronzio elettrostatico. E ilprotagonista in una stazione di servizio trova una cassiera riversa sul pavimento in una pozza di sangue. Mentre nel parcheggio dei TIR due magrebini giacevano morti sull'asfalto. Ovviamente nessuno si degna di informare su cosa cavolo succede. Poi...l'avvicendamento islamico, che per paradosso porta pure tregua sociale per merito di un Saladino illuminato.

Pier Paolo said...

La Francia ha la percentuale più alta di popolazione musulmana ( oltre il 9%). Pertanto il rischio di nascita di partiti a carattere etnico e confessionale è elevata. Il laicismo tra le altre cose, contempla la fregatura della cosiddetta "tolleranza religiosa". E nella tolleranza c'è anche questo pericolo sempre più incombente e concreto. Non ho ancora letto il libro ma mi riprometto di farlo.

Nessie said...

Temo che le quote "etniche" ce le facciano sorbire anche se la percentuale non è esattamente quella francese. L'esempio in Italia di una ministra congolese (per fortuna durata poco), parla chiaro. Quanti congolesi ci sono in Italia? Ma per la legge la Kyenge è "italiana".
Certo l'islam in Francia è un problema in più. L'ateismo è una bella fregatura, perché non si può fare propaganda di non credere a niente. E tutto questo, mentre gli islamici fanno convertiti su convertiti. Basta una semplice formuletta recitata in moschea come quella riportata nel testo del post e oplà...

Ecco perchè poi nascono denominazioni ossimoriche come "gli atei cristiani" alla Fallaci. Lei lo aveva capito che è un modo per dire "non sono credente, ma lasciate la cristianità e i suoi simboli al suo posto".

Faithful said...

A proposito di "islamizzazione assistita" Nessie,guarda che ti combinano le fotocopie di Sel della tua regione dopo l'appoggio alla "famosa" contro-manifestazione

http://www.lombardia5stelle.it/2015/01/22/legge-sui-luoghi-di-culto-e-un-pastrocchio-urbanistico-propagandistico-e-incostituzionale/

Il M5S somiglia sempre di più a una truffa a stelle e strisce,ricordiamoci i loro insignificanti nomi nel caso dovessero tornare a fare i fantocci del vero potere come Alfano.

Nessie said...

Grazie Faithful. Che pezzi di animali sti' 5 stelle! Si preoccupano se gli islamici vanno a pregare nelle catacombe, quando ormai dirsi cristiano e portare una crocetta al collo in alcune aree del mondo, si rischia la decapitazione. Poi quando mai gli islamici hanno la discrezione di andare a nascondersi lì? Lo sanno i grullini che in viale Jenner si sta genuflessi col sedere per aria alla plein air?

Questa è la sinistra senza eccezioni di sigle: islamosuccube e anticristiana.

Faithful said...

Nessie facciamoci pure due risate (per non piangere),ho spulciato il loro sito e questo passaggio devo proprio postartelo qui adesso,è OT me ne rendo conto ma merita davvero una citazione:

http://www.lombardia5stelle.it/2015/01/13/tutte-le-famiglie-meritano-la-stessa-dignita-e-gli-stessi-diritti-no-al-convegno-confessionale/

"Pretendere di sostenere solo la famiglia naturale o tradizionale, che esiste solo nelle analisi di chi assume posizioni di parte e di intolleranza verso il diverso, oltre che gravissimo è antistorico. Le Istituzioni devono farsi garanti di imparzialità e rappresentare tutte le voci in campo, non solo quelle più compiacenti al proprio bacino di voto.

La società è ormai composta da diverse forme di famiglia ognuna con la medesima dignità, siano esse uomo donna, uomo uomo o donna donna."


Io sto ancora ridendo davanti a questa fiera del nonsense.

Anzi a pensarci bene non sono neanche poi così OT:questi prima pretendono di tutelare queste bizzarre tipologie di (surrogati di) famiglia,e poi difendono a spada tratta chi li considera passabili della pena capitale.

Ma in fondo si sa,quando certe cose si fanno per dei secondi fini la coerenza non è una dote richiesta.

Sinceramente mi chiedo come cavolo fanno ad essere ancora alla doppia cifra.

Anonymous said...

Contrordine compagni, sull'immigrazione ci siamo sbagliati, dice Gentiloni:

http://www.ilgiornale.it/news/politica/terrorismo-e-jihad-governo-si-contraddice-1085323.html

Z

Faithful said...

@Z

Tentano solo di salvare la faccia adesso che il problema è (finalmente) deflagrato (e no,per la cronaca non sto giocando al "tanto peggio tanto meglio",solo era chiaro che prima o dopo ci avrebbero (ri)attaccato,era solo una questione di dove e quando).

E' solo una fiera per le telecamere,come la sfilata dei governanti-burattini andata in onda a Parigi l'altra volta,per tentare di far dimenticare che a creare questo problema sono stati loro e (soprattutto) chi li coordina dall'alto.

johnny doe said...

Il libro,essendo un romanzo e non un saggio,ha ovviamente elementi fantastici ma tutt'altro che improbabili in un futuro nemmeno molto lontano.
Dico subito che,successo o no,è comunque un libro da leggere.
Se in Francia (come altrove) si costituisse un partito musulmano,ci sarebbe da meditare.
Già dal primo libro,Le particelle elementari,H.mette sempre in relazione il sesso con problemi più generali,ma assegnandogli sempre un ruolo,sul principio importante,ma in fondo solo falsamente consolatorio.Tanto per smitizzare certa letteratura che non parla d'altro,amori gay,lesbici,sfumature
di grigio...fine a se stesso.
A livello letterario tematico siamo comunque lontano miglia dalla povertà provinciale della letteratura odierna italiota.
Suggerirei di leggere anche Piattaforma e Carta Territorio,e pure Estensione.
Ricordo che il romanziere francese è finito in tribunale con l'accusa di fomentare l'odio nei confronti dei musulmani attraverso i suoi libri - nel 2002 ha detto che "l'Islam è la religione più stupida".
Alle accuse mosse nei suoi confronti dal premier francese Manuel Valls ("Lui non rappresenta la Francia"), lo scrittore replica: "Ai miei occhi è il giudizio dei miei pari che conta, dunque Manuel Valls può dire quel che vuole, me ne frego, come me ne frego di tutto quello che verrà detto..."
Provate a trovare un italiota che parli così (d è solo un antipasto),solo capaci di miseri pistolotti pseudo-moralisti,come Saviano che difende le due porcelline riscattate come due eroine.



Nessie said...

Sì, Faithful, il M5S è per le politiche omosessualiste e non contrario all'immigrazione e alla moscheizzazione del territorio. Ma questo si sapeva. Sono gli Italiani che gli hanno dato quei famosi voti nel 2013 che se lo devono mettere in testa.

Nessie said...

Quanto a Gentiloni e al suo "contrordine compagni" è il caso di dire che cerca di socchiudere (ma non di chiudere) le porte delle stalle quando i buoi sono scappati in massa. E altri ne arriveranno.

Bella scoperta, dire che anche l'immigrazione fuori controllo fa il gioco dei terroristi islamisti!

Nessie said...

Sì Johnny, Houellebecq ha già avuto in precedenza problemi col MRAP e pure con la Licra, parlando apertamente contro l'islam.

http://www.faretesto.com/houellebecq-la-religione-piu-idiota-e-t2687047

Tant'è vero che, anche se questo libro non è direttamente anti-islam, ma ce ne presenta un ritrattino subdolamente allettante (pur con tutte le insidie del caso), durante la sua conferenza a Colonia è stato pluri-scortato e protetto da doppi cordoni di sicurezza.

In ogni caso, avercene di scrittori così coraggiosi, capaci di descrivere la crisi e la caduta dei valori che ne consegui, come lui! In Italia coi Veronesi, con Edoardo Nesi che vince pure lo Strega con un libercoluccio come "Le nostre vite senza ieri", dove si salva solo il titolo, siamo rasi in terra, in confronto!
Tra l'altro Nesi che è un ex imprenditore tessile di Prato ne avrebbe avuto di materiale per raccontare la cinesizzazione del suo tessuto industriale. E invece, zittificio assoluto. Però si è presentato candidato proprio nel partito che ha mandato l'Italia al cimitero: Scelta civica, quello messo in piedi da Monti. Bel coraggio!

La letteratura deve saper assorbire e riprodurre la complessità della vita e della società, sennò è meglio andare per funghi.

Certo che sì, che se in Francia nascesse un partito etnico-confessionale su basa islamica, c'è di che preoccuparsi. Ma i paradossi della vita sono tali che non ci sarebbe da stupirsi che il paese più laicista e anticlericale d'Europa, dovesse soccombere a questa prospettiva.

Hai già finito di leggere "Sottomissione"?

Nessie said...

PS: non parlarmi di Saviano, per favore. Capirai che fior di letterato! :-(

Johnny 88 said...

Oltre al libro di Houllebecq, che comprerò settimana prossima, in Francia c'è stato un altro caso editoriale interessante, "Il Suicidio Francese" di Eric Zemmour che attacca il '68 e tutto ciò che ne è derivato. Debbo dire che Oltralpe almeno sembrano avere la voglia di lottare, qui invece siamo imprigionati in un'apatia sconsolante

Nessie said...

Sì, la Francia è di certo culturalmente più vivace.
Sul sessantotto (che in Europa è nato proprio in Francia, non dimentichiamolo), è da molto tempo che esiste una intelligentzia francese che ne prende le distanze. Lo stesso Houellebecq ce l'ha su coi sessantottini e i baby-boomers.

Da noi invece sono 47 anni che il '68 non passa mai. Ti lascio indovinare perché... Oltretutto sono proprio i sessantottini che da noi hanno preso in mano il potere mediatico. E non lo mollano mica, eh!?