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19 September 2014

Doccia scozzese




La Scozia aveva i suoi buoni motivi per richiedere la sua separazione dalla GB.  Ma si sa che le "separazioni" non sono mai consensuali (nel pubblico come nel privato). Però non ha vinto, nonostante le ragioni del SI abbiano tenuto testa. Nel referendum appena tenuto, infatti, ha prevalso il "no" con il 55,3% dei voti. Complessivamente i "no" hanno ottenuto 2.001.926 voti, mentre ai "sì" sono andati 1.617.989 suffragi, pari al 44,7%, comunque un bel gruzzolo di voti da far valere.
A favorire le ragioni del distacco separatista, c'è anche il petrolio del Mare del Nord, preziosa risorsa che avrebbe permesso autonomia e indipendenza economica alla Scozia. Altro che la lana delle pecore delle Orcadi! Esulta Cameron che ora promette più larghe autononie federaliste alla Scozia: la devolution.
Tra i primi a commentare l'esito del voto, il premier scozzese Alex Salmond, indipendentista, che invita ad accettare "democraticamente" la sconfitta:
"La Scozia - ha spiegato - non sarà un Paese indipendente. Però questa partecipazione ha costituito un trionfo, la partecipazione molto forte e il messaggio altrettanto. A Westminster hanno avuto paura, hanno capito che in Scozia c'è un grande movimento che vuole l'indipendenza".

Sono però d'accordo con molte delle buone ragioni espresse da questo articolo dal titolo Corri Scozia corri di Julian McLeod, il quale come si può arguire dal cognome, è di origini scozzesi, circa le politiche economiche fin qui  perseguite da Downing Street ai danni della Scozia . 


Quale sarà il futuro per l'Inghilterra, il Galles e l'Irlanda del Nord se gli scozzesi dovessero fare la scelta giusta? Quale futuro ci sarà, anche se gli scozzesivotassero per restare nel Regno Unito? 


Westminster è oltre, vive fuori dalla società - il gioco della politica si muove da una posizione privilegiata, una elite non rappresentativa tanto lontana dalla realtà da essere una cosa farsesca.

Il nostro sistema politico e i servizi pubblici sono stati corrotti da interessi corporativi. La nostra economia è stata erosa e finanziarizzata a spese dell'industria produttiva, l'unica che potrebbe permetterci di mantenere aperta la strada verso il resto del mondo. Abbiamo più debito di quanto potremo mai ripagare, e la necessità di mantenere quel debito pubblico - se dovessimo accettare la legittimità degli interessi imposti sul denaro prestatoci da un settore bancario privato - che ci garantirà che non potremo mai più avere una economia prospera.

In breve, abbiamo bisogno di ricominciare tutto da capo. Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord non sono diverse dalla Scozia, ma sono accomunate dal bisogno disfuggire dalle grinfie dei politici di Westminster e dai vincoli della finanza della City of London. (da comedonchisciotte).


Una cosa  non mi ha convinto del tutto di questo referendum, di cui peraltro capisco molte buone ragioni: il fatto che gli Scozzesi avrebbero lasciato il cavallo malato (la Gran Bretagna) per cavalcare il somaro:  l'Unione Europea. Che è un po' come gettarsi dalla padella alla brace. Basterebbe dare un'occhiata a noi PIIGS (Irlanda inclusa) e ha come ci hanno conciato. Senza contare la questione delicatissima delle basi Nato.


"La Gran Bretagna dispone di quattro sottomarini con testate nucleari Trident ancorate alla base navale di Faslane, in Scozia. L'Snp vuole che in caso di indipendenza la Scozia rinunci alla presenza di armi nucleari.


Alcuni ex capi della Difesa britannica hanno messo in guardia da una tale circostanza, affermando che l'iniziativa costerebbe miliardi di sterline, porterebbe al taglio di migliaia di posti di lavoro e creerebbe risentimento internazionale.


In un'epoca di nuove tensioni con la Russia, gli alleati Nato sarebbero preoccupati, anche se ci vorrebbero anni per chiudere la base navale.". (fonte Huffington Post).


Con questi presupposti, è chiaro che il governo centrale di Londra, avrebbe fatto carte false pur di far prevalere le ragioni del NO.

Il mostro di Lochness (Nessie) , logo degli Indipendentisti scozzesi



Concludendo, nonostante il nickname Nessie che mi sono data e che è diventato il logo per gli indipendentisti, col cuore sono con loro, ma la partita è assai più complessa e controversa.

Altro articolo di approfondimento  sul tema: Perché la Scozia deve rimanere colonia

44 comments:

Massimo said...

Magari e meglio in forte Regno Unito con la sua sterlina a ricordarci che si può stare fuori dall unione sovietica europea.

Nessie said...

Tutto è possibile. Ma se vai a leggere l'articolo che ho messo in fondo al post dal titolo "Perché la Scozia deve rimanere colonia" (link attivo) ci sono un po' troppe brutte facce che temevano il risultato del SI. Due nomi per tutti: Alan Greenspan della Fed (quello delle prime bolle speculative) e Robert Zoellick ex Goldman Sachs prima e poi della Banca Mondiale. Due nomi, due garanzie :-(.

Il terzo nome-garanzia è Martin Schulz, il quale ora che la Scozia ha perso, canta l'Inno della Gioia. I conti non mi tornavano, ma dopo queste dichiarazioni, cominciano a essere più chiari.

Nessie said...

Dimenticavo: contro l'indipendenza scozzese si sono schierate anche la Royal Bank of Scotland (sotto il controllo della city di Londra che dipende dal Tesoro Inglese) Goldman Sachs, Black Rock, J.P.Morgan, Morgan Stanley.

Udite udite: pure Mario Draghi si è speso contro. Ed è arrivato anche Obama a dar man forte agli inglesi. Oualche nebbia delle Highlands si sta dipanando :-)

Anonymous said...

Salvini e la Lega sono andati in Scozia a fare il tifo per i Si, Grillo invece zitto e mosca dal suo blog. Doveva tenere bordone a Farage e all'UKIP

http://www.lapadania.net/Detail_News_Display?ID=4286&typeb=0&Scozia-Salvini-Questo-voto-e-la-festa-della-democrazia

Zeta

Nessie said...

Grazie per il link.
Be', anche lo zittificio di Grillo e di tutto il M5S, mi rafforza il pensiero che la Scozia sia dalla parte della ragione.

Aldo said...

Sarebbe troppo paranoico ipotizzare qualche piccolo broglietto per... ehm... indirizzare i risultati dello spoglio? Del resto c'è chi li ha ipotizzati anche per le ultime elezioni nostrane, no?

Nessie said...

La vulgata vuole che gli Inglesi siano correttissimi, mentre a essere dei bari sono solo gli Italiani :-). Io però credo più semplicemente che mai come in era globale, tutto il mondo sia diventato un unico (mal)Paese.

Nessie said...

In ogni caso, anche se gli Unionisti fossero stati di specchiata onestà c'è stata una campagna mediatica pro No a dire poco colossale e sproporzionata rispetto ai pochi mezzi "alternativi" del Si.

Faithful said...

Penso che,se di brogli si è trattato,hanno influito su piccole percentuali che difatti,a pensarci bene,tanto è bastato al no di poter vincere (ricordiamoci che non siamo più nell' 800 dove i Savoia per far passare i referendum sull'annessione degli stati pre-unitari taroccarono di tutto e di più senza che nessuno nel mondo si "accorgesse" di nulla) ma ad ogni modo come diceva Nessie al giorno d'oggi la propaganda è la migliore delle armi dei soliti padroncini,e se non dovesse bastare e se anche avesse vinto il si non dubito che USA (e getta),UE e oligarchie unite avrebbero minacciato il Regno Unito e la Scozia tutte in coro come accaduto alla Svizzera dopo il referendum sull'immigrazione di massa.

Nessie said...

Certo, questo volevo dire Faithful. Quando disponi di simili flotte ammiraglie mediatiche (l'impero Murdoch, ad esempio) che bisogno c'è di fare brogli?

johnny doe said...

E' andata male,hanno vinto i gnomi della City...per me sono questi che hanno vinto, i nemici della Scozia,in pratica da sempre in guerra contro gli inglesi.
Gli scozzesi inoltre non avevano alcuna intenzione di prendersi l'euro,avrebbero fatto come Australia e Canada.Magari sterlina scozzese.
Io sono a favore di ogni piccola patria,paradossalmente in grado di difendersi meglio dagli effetti negativi della globalizzazione di qualsiasi Stato non omogeneo (alcuni tenuti insieme forzatamente...si pensi a fiamminghi e valloni...),nonostante i soliti marpioni interessati dicano il contrario.

Johnny 88 said...

Perlomeno il Regno Unito, bisogna dargliene atto, concede questi plebisciti contrariamente a Italia e Spagna che manca poco chiamino l'ONU in persona pur di impedire che Catalogna e Veneto si stacchino. Comunque era una partita scritta in partenza, indipendentemente dalla campagna mediatica a senso unico, in Scozia molti sono stipendiati direttamente o indirettamente dal governo di Londra. Ci sono molti pensionati, moltissimi dipendenti pubblici e percettori di sussidi di vario genere. Tutte categorie che han votato seguendo lo stomaco. Il fatto che per l'impresa sia mancato così poco è già un mezzo miracolo, qualche mese fa un 45% di sì sembrava utopia. Il fatto che gli elettori più giovani si siano schierati in massa per l'indipendenza è un segnale incoraggiante, e Londra ora dovrà concedere molte più autonomie. Insomma, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. Spero che questa sia stata solo la prima battaglia di una lunga guerra ;)

Nessie said...

Dai Johnny, bando alle amarezze. Ottenere il 44% è un ottimo risultato che gli Scozzesi sapranno far valere comunque. Più che una sconfitta è una mancata vittoria.

Può darsi che il proposito di voler mantenere un legame con la Ue fosse solo una mera dichiarazione di intenti. Lo dico a giudicare dalla brutte facce sghignazzanti di quei due coglionazzi di Barroso e di Schulz, i quali si stanno fregando le mani per la mancata vittoria. Erano molto preoccupati.

Anch'io sono a favore delle piccole patrie, ma occorre prestare attenzione al fenomeno. In Ucraina, ad esempio, il separatismo è stato fomentato ad hoc da chi sappiamo. E pure nel Kossovo, terra di narcotrafficanti e di basi militari yankee (Camp Bondsteel). Purtroppo non esiste una regola generale.

Nessie said...

Mi riferivo al primo dei due Johnny.

Johnny88, stasera quel bischero di Rajoy pareva molto molto preoccupato per la Catalogna. Obama poi è diventato il presidente più odiosamente intrusivo e ficcanaso della storia dei presidenti statunitensi. Spione, intercettatore, intrusivo... Quante virtù 'sto Abbronzato del Menga!

Nessie said...

Beh, quella vecchia Mummia incartapecorita della Regina, in questi giorni deve aver avuto la tremarella.

Johnny 88 said...

Beh, povera Betty, ormai sta lì solo per battere il record. Vi immaginate fossero passati i Sì come avrebbe accolto Cameron all'incontro settimanale a Buckingham Palace? Minimo si sarebbe tramutata in Regina di Cuori e avrebbe ordinato un sonoro "TAGLIATEGLI LA TESTAAAAAA!"

Nessie said...

Lettera 4 a dagospia:

"Caro Dago, essendo tutti complottisti, mi chiedo perchè il 97% degli scozzesi si iscrive alle liste per votare e solo l' 84 % poi va a votare? Aria di brogli."

C'è qualcun altro che mangia la foglia.

SILVIO said...

Siamo davvero sicuri che è stato BRAVEHEART a volere il referendum scozzese sull'indipendenza?

Siamo davvero sicuri che BRAVEHEART si sarebbe iscritto alla “Scottish Defence League” pur sapendo che essa è una costola della “English Defence League”?

Siamo davvero sicuri che la Storia insegni che sia la disunione darci maggior forza (e non il contrario) per cui sarebbe “salutare” procedere come il gambero, ripristinando gli steccati e le divisioni del passato e divenendo così un più facile boccone per gli squali di ogni tipo che si aggirano insaziabili in cerca di prede?

Chiudo, esprimendo il mio parere.

A me interessa unicamente riscattare la piena sovranità nazionale dell'Italia, tutelandone l'integrità territoriale.

E non di correre dietro ad avventure scissionistiche rovinose, verosimilmente pianificate a tavolino da occulti “Puppet Masters”.

Nessie said...

Silvio, personalmente non sono più sicura di niente, nemmeno dell'aria che respiro né del cibo che mangio.
Braveheart (William Wallace) è un'idea romantica che può essere cavalcata da chiunque. Anche dai "puppet masters" (ma perché non usiamo il nostro italianissimo "burattinai", già che siamo tanto sovranisti?).
Il dilemma me lo posi già nel post di qualche mese. Correva il 25 marzo scorso, e sembra un secolo - post "Benedetta Primavera" l'indomani della vittoria di Marine Le Pen. Vittoria duplice con il referendum autonomista veneto on line:

http://www.lindipendenzanuova.com/plebiscito-digitale-veneto-la-piazza-dei-signori-si-sta-riempiendo/

Non mi piace citarmi addosso ma allora sul dilemma Nazionalismo o Secessione scrissi papale papale:

"Ma a questo punto si pone un dilemma. Nazionalismo o Secessione ? Non possiamo permetterci di essere coerenti, in epoca di deregolamentazione spinta come questa. La risposta è: dipende dalle circostanze, dai tempi, dai luoghi. Se gli oligarchi temono e paventano l'unità nazionale, sarà il caso di essere nazionalisti. Se ci impediranno di gestire il nostro territorio, saremo localisti e secessionisti. In ogni caso, liberi di pensare a noi stessi e di imporre i nostri interessi. Soprattutto, di amministrare senza deleghe un paese concreto, tangibile e sovrano. O se non potremo farlo integralmente, almeno una sua parte".

Del resto tutto può essere manipolabile e ogni giusta causa può essere cavalcata da chi intende portarci fuori pista. E anche la faccenda delle "piccole patrie" caldeggiata con sicurezza da Johnny Doe nel suo commento, può essere propugnata dai disgregatori e destabilizzatori mondialisti (vedi Kossovo e Ucraina).

Ma è altresì vero che al momento non disponiamo di un Garibaldi con le sue camicie rosse in grado di guidare il popolo alla Reconquista della sovranità perduta. Né abbiamo potenze straniere e massonerie internazionali importanti come ebbe lui, quando cercò di unificare la Penisola.

SILVIO said...

Nessie,

ho usato la locuzione di “Puppet Masters” per sottolineare la netta linea di demarcazione che vi è tra il “Puppet” (= “Burattino”) di casa nostra in azione al Nord, Sud ed Isole dell'Italia ed i “Masters” (“Selezionatori. Manovratori e Finanziatori del Burattino italiano”) operanti nella City e a Wall Street, nonché iscritti al “THE BILLIONAIRES CLUB” .

Le “piccole patrie”?
Ma è il “piano B” dell'Unione europea, conservato nel cassetto con la dicitura di “Europa delle Regioni” e(o di “Europa delle “Macro-Regioni”.

Nazionalismo o secessione?

Marine Le Pen è stata chiara.

La Francia non si tocca ed aderirà solo all'Europa delle Nazioni, libere e sovrane.

Nessie said...

Sì, ma è unionista e nazionalista pure Farage. Ed è un tarocco.

Nessie said...

PS: per caso avresti l'articolo originale di Tyler Durden "il voto degli stranieri e degli anziani fa fallire il referendum in Scozia"?

Pur con tutti i limiti che conosciamo dell'autore, mi interesserebbe leggerlo ma non riesco a trovarlo.

SILVIO said...

Nessie,

ribadiamolo chiaro perché non vi siano dubbi.

L'ukip di Farage è una creatura del distretto finanziario della City di Londra, che ha nominato come controllore di Farage il partito dei “Tories”.

Chi vuole sostenere il contrario o è in malafede o è un ignorante, nel senso che ignora la dinamica politico-storica del Regno Unito.

Parimenti, Farage - oltre a inneggiare al “God Save The Queen” - non verrà mai meno al giuramento di lottare per mantenimento della supremazia dell'élite anglosassone sul resto dell'umanità.

Null'altro da aggiungere ma ciò basta ed avanza.

SILVIO said...

Nessie,

non mi risulta che esista l'articolo di Tyler Durden che hai citato.

O, perlomeno, non l'ho trovato.

Probabilmente è stato scritto da altri contributori.

Se ti può servire, segnalo invece il pezzo:

“The Scotland Referendum: Who Voted How And Why?”
http://www.zerohedge.com/news/2014-09-19/scotland-referendum-who-voted-how-and-why

Nessie said...

Su Farage sapevo. Tant'è vero che Borghezio l'ha pure smascherato al parlamento Ue e ora Farage sta seduto col gruppo del M5S, cioè un altro "fake".

L'articolo a cui ho fatto riferimento l'ho trovato qui:

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_jcs&view=jcs&layout=form&Itemid=100018&aid=307324

e titola: "SCOZIA: il voto degli stranieri e degli anziani fa fallire il referendum".

Come puoi vedere c'è una "civetta" e poi il resto è a pagamento. Per questo ti chiedevo...Ma nemmeno io l'ho trovato con questo titolo.

SILVIO said...

Nessie,

tu aderiresti ad un referendum sull'indipendenza promosso dai politici che ci hanno ripetutamente tradito e ingannato?

Non credo proprio – ritengo – perché vi fiuteresti l'ennesimo dolo ed imbroglio.

Per gli italiani dalla schiena diritta, quei politici sono ormai morti e sepolti e con loro lo saranno – di riflesso – anche i loro figli e nipoti.

In Scozia, buona parte di quelli che hanno votato (provvisoriamente) “NO” ha ragionato così.

SILVIO said...

A volere il referendum scozzese è stato principalmente il Primo Ministro Alex Salmond (che ora si è dimesso).

Come ha osato e petché l'ha fatto?

Infatti, lo sanno in molti che Salmond rinnegò nel 2007 l'ideale indipendentista repubblicano per divenire unionista e monarchico.

Una riprova sta in codesto articolo scritto da Alan Cochrane in tempi non sospetti e pubblicato da “The Telegraph” nel 2009 .

Quivi è detto a chiare lettere che :

- Salmond e il principe Carlo sono vecchi amici.

- Salmond e la moglie Moira vehgono ospitati (nell'agosto di ogni anno) dalla regina Elisabetta II nella dimora reale di Balmoral.

- Salmond e la moglie Moira sono stati ospitati dal principe Carlo nella sua dimora scozzese di Birkhall, l'ex residenza della Regina Madre.

- Il principe Carlo ha promesso a Salmond che assumerà il nome di Re di Scozia e d'Inghilterra, quando accederà al trono.

SILVIO said...

Ripeto la domanda su Salmond:-
“Come ha osato e perché l'ha fatto”, pur essendo un monarchico convinto, un guerrafondaio nemico di tutto ciò che non è anglosassone nonché un estimatore dell'Unione europea?

Semplice.
Per ottenere l'obiettivo opposto a quello dichiarato, ben sapendo che i tempi non erano ancora maturi per una tale consultazione.

E per scatenare il caos (che premia sempre il potere dominante). obbligando gli scozzesi a porsi gli uni contro gli altri.

Strategia idiota, se la proiettiamo nel nmdio-lungo termine.
Perché?
Perché ha risvegliato “il cane che dormiva”.

Nessie said...

Tutto il mondo è paese.

Nessie said...

Silvio, dopo aver letto l'articolo non so che dire. Confesso di aver perso il segno. Gli oligarchi hanno strategie troppo complesse, raffinate e subdole perché un'anima semplice come la mia possa starci dietro. La nomenklatura di tutti quelli che volevano NO (europea, americana e pure bancaria) non lasciava dubbi.

Nessie said...

...ma , a quanto pare, lascia dubbi anche quella del SI.

Anonymous said...

La Voce della Russia sul referendum scozzese:

http://italian.ruvr.ru/2014_09_19/La-Scozia-non-ha-ottenuto-lindipendenza-ma-ci-sara-un-nuovo-contratto-di-matrimonio-5583/

Z

SILVIO said...

Circa il campo del “SI” all'indipendenza della Scozia, mi sono imbattuto in questa toccante immagine, che ritrae due ragazze scozzesi, affrante dopo la notizia della sconfitta.

Quelle ragazze non lo sanno perché sono troppo giovani per capirlo.

Nonostante gli inganni subiti, l'impreparazione e l'improvvisazione a fronte di soverchianti potenze mediatiche, non hanno perso ma hanno posto le basi per una trionfale Vittoria (che potrebbe avvenire dopo il 2017), dopo aver fatto tremare il potentissimo “ establishment” UK.

Nessie said...

Pianti greci. Pardon, scozzesi :-).
Speriamo che nel 2017 non sia un'altra taroccata mondialista.

Nessie said...

Faithful, se le tagliano e se le cuciono come pare e piace a loro. La Serbia No, la Crimea NO, il Kosovo Si, l'Ucraina SI.
Idem per i dittatori. Quando c'è una cricca militare laica nel MO la buttano giù per fare posto alla Fratellanza mussulmana & affini. Viceversa quando ci sono mussulmani alla Erdogan, vanno cercando i laici. Ogni pretesto è buono per buttare per aria e mettere sottosopra.

Faithful said...

Trallaltro Nessie mi sono dimenticato di aggiungere che ai """"""""buonissimi"""""""" paladini del """"""""mondo libero"""""""" nella loro infinita misericordia le pulizie etniche in verità piacciono eccome,non solo il Kosovo ma anche nella stessa Scozia se noti bene dopo l'annessione al UK fu fatta invadere da inglesi etnici tanto che il loro numero oggigiorno si aggira intorno alle 800.000 unità in una popolazione di 5.3 milioni che ovviamente hanno votato tutti per il no quindi una domanda:se non ci fossero stati quegli 800.000 inglesi fatti arrivare lì da Londra nel corso dei secoli dopo l'annessione cosa pensi sarebbe accaduto dopo il referendum?
Si parla tanto e sempre e in maniera completamente strumentale di razzismo quando poi questi qua giocano da sempre coi destini dei popoli come pare e piace a loro e vorrebbero anche farci credere di vivere in un epoca "illuminata" quando in realtà stiamo solo piombando in un secondo medioevo..

SILVIO said...

Sono giunte a 140 mila le firme di cittadini scozzesi che richiedono la ripetiziome del referendum per presunti brogli elettorali.

Non credo che verranno accontentati.

La strategia UK e di Alex Salmond era chiara:
“Celebrare il referendum scozzese prima di quello catalano, onde evitare i contraccolpi emotivi ed impedirgli di avere successo”.

E così è stato.

Ma in Catalogna sarà un'altra musica.

Nessie said...

Silvio, il barbatrucco ora si fa più chiaro: far svolgere il referendum anzitempo, per bruciarne la validità. Questi crotali le studiano tutte. Per la Catalogna, attendiamo altra musica, vista la tremarella di Rajoy.

Faithful, la Scozia pagò storicamente con sangue e sacrifici inumani il suo essere cattolica rispetto al protestantesimo elisabettiano. Non si tratta di cialtronate bossiane con tanto di ampollina con le acque del fiume Eridano (Po) che fanno ridere i passeri.

SILVIO said...

Nessie,

la fonte del mefistofelico inganno praticato nei secoli dagli “Inglesi” sta nel fatto – come ben sai - che essi non sono i discendenti degli Inglesi nativi (che si rifugiarono nel Galles dopo l'invasione dell'antica Inghilterra) ma sono il corrispettivo etnico della “zuppa” di razze derivante dalla fusione dei popoli invasori: Sassoni, Vikinghi e Normanni più una minoranza di mercanti veneziani e di cambiavalute sefarditi ebraici, provenienti dalla penisola iberica.

Risultato:
L'artificiosa e letale creazione dell'élite anglosassone che tanti lutti e sofferenze ha provocato ( e provoca) all'umanità.

Nessie said...

Sì, anche la loro lingua è un pot pourri derivante da tutto questo crogiuolo. Mica iniziano con il roman de la Rose, e la Chanson de geste, di origine trobadorica.

Faithful said...

In effetti Nessie mi ero dimenticato di citare anche la questione religiosa oltrechè etnica,ed in effetti fecero la stessa cosa anche nella cristiana Irlanda fino a che un secolo fa questi si sono staccati per davvero comunque che c'entra Bossi con la Scozia?
Io stavo parlando di storia e strumentalizzazioni mica di gesti simbolici di partito.

Faithful said...

Ovviamente intendevo dire "cristiano-cattolica".

Nessie said...

Il povero Bossi c'entra poco o niente con la Scozia, anche se ai tempi si riempiva la bocca con la parola "devolution". Era semplicemente per dire che mentre la Padania è una sua simpatica trovata, la questione storica scozzese, ha avuto ben altri antefatti di ben altra portata etnico-religiosa.

La "questione religiosa" è parte integrante della questione etnico-culturale. Impossibile separare le
cose.

Nessie said...

Il protestantesimo anglicano, nasce con l'assassinio in una cattedrale del nostro santo e martire Tommaso Becket.
Chi visita la cattedrale di Canterbury, vede ancora le armi da taglio con cui venne trafitto. Il protestantesimo anglicano nasce nel sangue.