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29 May 2014

Pravettoni e il Renzusconi



Dove non arriva la politica e il giornalismo (quasi sempre prezzolato), sovente ci arriva la Satira. Questo è Carcarlo Pravettoni, che rappresenta  il personaggio dell'industrialotto  becero e senza scrupoli interpretato dal comico Paolo Hendel.
Ierisera a La Gabbia su La7, Pravettoni ne ha detta una semiseria: Matteo Renzi ha preso non il 40% come si dichiara ufficialmente ma addirittura il 56%.
Oltre il 15% gliel'ha portato Forza Italia, detta ormai Farsa Italia.
Pravettoni sulla scrivania  ha due foto  di culto dei suoi due idoli: a destra Berlusconi e a sinistra Renzi. Idoli inseparabili.
La morale è chiara: più si vota per Berlusconi (ormai bollito e in declino) più avremo Renzi. Più si vota per Renzi, più  gli Italiani  (anche  i piddioti) offriranno una flebo a Berlusconi. I due inoltre, legati dal patto del Nazareno, faranno alleanza  nel caso in cui il M5S dovesse alzare la testa. Berlusconi ha già ipocritamente pronto un bel CLN anti-Grillo.
Grillo non mi piace per varie ragioni già comparse nei commenti di numerosi miei post, la prima della quale è che non rappresenta una vera opposizione all'Euro e all'Eurozona.  Inoltre una "democrazia" scaturita dalla rete, non può che essere una pericolosa webcrazia su modello Grande Fratello: della serie,  la rete ti vede, ti comanda.
Ma gli altri due non possono rappresentare un'alternativa per questo paese. Renzi, sostenuto da una cordata di poteri forti nazionali e internazionali ha ancora un po' di cartucce da sparare (purtroppo!). Ma per Berlusconi è venuto il tempo di sparire dalla ribalta politica. Se tutto quel che sa fare è offrire una stampella a Renzi e al suo governo nato abusivo, per "scrivere insieme le riforme" (sua dichiarazione fatta l'indomani della bruciante  sconfitta di FI) o sedersi accanto al PPE con la Kulona e cercare di ricucire con gli alfaniani,  allora a Cesano Boscone tra i vecchi alzheimeriani ci può  andare lui.  E rimanerci ab aeterno. Ecco, in proposito due pareri   di amici, che condivido :

Vanda : Il mio pensiero continua ad essere che il MAGGIOR RESPONSABILE del risultato di queste elezioni e' BERLUSCONI!
Se questo vecchio rincoglionito, mitomane avesse abbandonato la scena politica un bel po' di anni fa, oggi la destra avrebbe trovato il giusto spazio nello scenario politico nazionale e forse anche un leader per dare una giusta e corretta identificazione al partito.
Invece questo porco e idiota si e' reso complice delle sciarade di Re Giorgio e della sua corte di servi della EU!
Io non me la prendo con il PD e i suoi elettori, che alla fine sono sempre gli stessi, ma con BERLUSCONI che per la seconda volta dopo quel traditore di Fini, ha distrutto la destra e le speranze di una rinascita dell'Italia.

Silvio : Detesto la volgarità ma questa volta non posso farne a meno e urlo: ”Berlusconi, fuori dai coglioni!!! .

Pur di salvare il culo dalla galera (ma non ce la farà: altri processi ed altre sentenze sono in arrivo) e la proprietà delle sue aziende (ma non ce la farà: i pirañas le hanno già “puntate”) ha costruito il suo ultimo capolavoro di viscida e schifosa doppiezza, ridando vita al morente mostro PiDiota, ingannando milioni di elettori che avevano creduto in lui e bloccando la nascita di ogni seria alternativa identitaria.
Renzi e Verdini fratelli di grembiulini. Denis Verdini è uomo di punta dello scandalo MpS




26 May 2014

L'Europa s'è desta, l'Italia no

 
 
Se getto uno sguardo ai risultati delle elezioni europee mi sento confortata dal successo di Marine Le Pen che ha dato un salutare scossone alla Francia. Grande donna che ha saputo calamitare perfino i voti degli operai, notoriamente elettorato della sinistra. Mi sento confortata dal successo di altri partiti identitari europei come FPO di Haider in Austria, del   Pvv  di  Geert Wilders in Olanda (che i sondaggi dei soliti diinformatori  davano per morto), del partito autonomista della Catalogna, dell'Ukip in GB, del partito di Fidesz - Unione Civica Ungherese  di Viktor   Orban e di Jobbik, di tanti altri partiti identitari scandinavi,.  Ma l'Italia è in stato comatoso.
Vince inspiegabilmente il partito delle tasse, dei gabellieri, dei "cravattari" che non appena finiranno di festeggiare per il loro 40% di  elettori che li hanno premiati,  sono pronti a strozzianrci di nuove sigle di pesanti decime. Vince il partito dell'invasione migratoria, il partito del matrimonio omosessuale e dello ius soli.

La Lega ridotta a lumicino dalle inchieste giudiziarie precedenti, rimonta fino a diventare la quarta forza, ma la povera Meloni e il suo Fratelli d'Italia non ce la fanno a varcare lo sbarramento del 4%. Grillo non sfonda, ma neppure si può parlare di "sconfitta" come dicono i media. Ma qual  è la causa del successo di Matteuccio da Firenze?

  •  Ha fatto una campagna elettorale da comiziante della prima Repubblica con  un cadeau all'Achille Lauro (gli 80 euro).
  • Ha rubacchiato  i voti "moderati" dei berluscones, il quale B.  ha fatto una campagna elettorale ridicola, lanciando clamorosi assist  a Renzi e stipulando con lui, vergognosi accordi "consociativi".
  • Ha eroso le sue stampelle come Sciolta civica (oggi Sciolta Europea) dalle già esigue percentuali, come pure gli alfaniani e altri cespugli in via d'estinzione.

Nessuno però, in queste ore  conta il grande Partito delle Astensioni con  i veri euroscettici  della situazione che a casa nostra premiano i pretoriani piddioti. Questi ultimi,  che piova che nevichi o che ci siano terremoti, votano e votano SEMPRE. Non c'è nulla di più feroce di un docile gregge!

Il Pd di Renzi (unico caso di successo in Ue insieme al Tsipras della Grecia, sai che coppia!) dovrà comunque vedersela con l'insuccesso  complessivo della sinistra europea in quanto tale.   E le sinistre in Ue sono  sempre state i principali scherani dell'Eurozona, come si è già constatato.

La verità è che tutta Europa si sveglia con i suoi specifici movimenti identitari e sovranisti,  tranne l'Italia, confermando la "blindatura" dell'"antifascismo" ideologico. Poiché è questa la vera causa storica. Noi non potremmo avere un Front National, un Ukip, un  Fidesz di Orban, un Vlaams Belang in Belgio, un FPO austriaco, poiché pesa la "damnatio memoriae" del ventennio fascista e il conseguente ricatto morale che i gendarmi di quella memoria arruolati per l'uopo, si accaniscono a preservare  con ogni mezzo, lecito o illecito che sia. Vale anche per Grillo che resuscita il fantasma di Berlinguer e la teoria del "comunismo che non è stato bene applicato". Una prova concreta?
Le manovre sporche per escludere Forza Nuova dalla competizione elettorale e non farle passare lo sbarramento del 4%..
 Pochi lo vedono, nessuno lo scrive. Io lo scrivo, sperando che rappresenti un ulteriore utile elemento di analisi.

23 May 2014

Fuori da questa Ue!

 
 
Questa non è la mia bandiera
 
 
 
 
E questa non è la mia moneta
 
 
 
Questa non è il mio Parlamento, del resto non può deliberare un bel nulla poiché dove sottostare alla Commissione Ue. ...

 

...tanto meno, kapò Schulz rappresenta il presidente  degli Europei .
 
 
 
 
Questa non è la mia gente
Questo non è buon commercio né buon cibo italiano


NO alla Nato Economica che ci rende ancora più schiavi e vassalli di quanto siamo già

Questa non è la mia agricoltura


 


Questi  due  loschi figuri coman-dano senza essere mai stati eletti da  nessuno.

 
 
 
 
 
 
 
Quest'uomo  a capo della BCE è  un usuraio al soldo di potenti banche d'affari.
 
 
 
 
 
 
Napolitano, il comunista prediletto di Kissinger,  non è il mio Presidente.  E' appena andato in Svizzera a dare agli Elvetici lezioni di democrazia, dopo aver messo in atto un golpe tecno-finanziario nel 2011 e averci fatto subire tre Primi ministri non eletti, dovrebbe essere processato per alto tradimento.
Renzi non è il mio presidente del Consiglio,, ma una delle tante marionette nelle mani della Troika.
 
Domenica 25 maggio ci aspettiamo un segnale forte di benservito a questa Ue.
 
 
 
 
L'Italia torni ad essere libera, indipendente e sovrana!
 

19 May 2014

L'Europa dell'incultura


C'era una volta il festival della canzone europea detto semplicemente Eurofestival. Ricordate Gigliola Cinquetti e il suo virginale "Non ho l'età?".   Oggi tale manifestazione non si traduce nemmeno più in Italiano così alla buona, ma si chiama Eurovision Song Contest  e si dà il premio ad un uomo con barba e  baffi vestito da donna, ovvero drag queen. Altri tempi, altri costumi. Innanzitutto traduco il termine che siamo usi impiegare in modo acritico: "regina dello strascico, del rimorchio ";  dal  verbo to drag: rimorchiare. Conchita  Wurst il cui  vero nome è  Thomas Neuwirth è diventato di fatto il nuovo simbolo di questa Europa dell'incultura,  senza moneta, senza stati sovrani, senza confini, priva di generalità relative al genere e al sesso, senz'anima e senza radici.
Avevamo la società liquida, avremo anche il genere liquido, quando non addirittura  liquefatto. Dunque si doveva per forza rappresentare l'Europa dei diritti delle cosiddette minoranze in modo proditorio, aggressivo, repressivo e provocatorio.  E lo hanno fatto artatamente in prossimità delle elezioni. Ecco le dichiarazioni di Conchita Wurst (è questo il suo pseudonimo) dopo la vittoria: "Questa notte è dedicata a chi crede in un futuro di pace e libertà. Non ci fermerà nessuno”.

"La grande rivoluzione culturale, che i Poteri Forti stanno oggi promuovendo in tutto il mondo – e specialmente in Occidente – ha un nome: ideologia di genere (o, in inglese, gender).
Nell’occhio del mirino, in questo caso, è finita l’identità stessa dell’essere umano nel suo – da sempre riconosciuto come “naturale” – dimorfismo maschile/femminile.
Secondo l’ideologia gender, infatti, le differenze sessuali tra maschio e femmina sarebbero solo “morfologiche” e dunque, nella sostanza, non avrebbero quasi alcuna importanza; in base a questo “nuovo” punto di vista, la differenza maschile/femminile sarebbe invece soprattutto culturale; ovvero, gli uomini sarebbero uomini solo perché educati da uomini, mentre le donne sarebbero donne solo perché educate da donne.
Il nostro scopo, pertanto, è quello di cercare di comprendere perché, al giorno d’oggi, si voglia intervenire e rimodellare l’immagine stessa dell’uomo, per imporre una concezione della sessualità ideologica e avulsa da qualunque retaggio “naturale”: un processo, questo, che – come vedremo – nelle sue forme più estreme sembra destinato a sfociare nel modello di un “uomo artificiale”, un vero e proprio Transumanesimo".

dal libro UNISEX ovvero La creazione dell'Uomo "senza identità", il quale tratta di come manipolare l'uomo sia la nuova frontiera dei poteri forti.
Non poteva mancare, la benedizione di un Arcivescovo austriaco (non ne ricordo il nome e nemmeno me ne voglio ricordare) che seguendo il dettato bergogliano ha detto che la Chiesa deve spalancare le porte anche alla diversità. "Non tutti coloro che sono nati uomini, si sentono anche uomini, e la stessa cosa può valere anche per le donne. Meritano il nostro rispetto come tutti gli altri esseri umani”.  Molto bene, il genere maschile e femminile per l'Arcivescovo è un optional in fieri.
Buona Notte o Europa, e sarà  notte nera.  Ricordiamoci anche di questo quando andremo a votare domenica prossima.  Dalla Cinquetti alla Drag Queen!
Gigliola Cinquetti vincitrice 16enne dell'Eurofestival  a Copenhagen nel 1964


Da Europa come ammaliante ninfa rapita da Zeus secondo il mito greco, all'uomo con barba e baffi che si mette le tette e fa la donna en travesti in modo grottesco. Parodia d'uomo e insieme parodia di donna. Il circo Barnum europeo è diventato questo ed esporta i suoi "fenomeni da baraccone" per il mondo.
Va in onda in Te Deum di Charpentier con la consueta sigla a 12 stelle dell'Eurovision. Ma chi dobbiamo ringraziare?
Per noi, una débâcle.   Non dimentichiamo di tutto questo in quel 25 maggio che è già alle porte.   

15 May 2014

Non poteva non sapere



L'ultima dell'uomo del Colle fa ridere i passeri: non gli è pervenuta alcuna notizia di coartazione nei confronti di Berlusconi in quel fatidico 11 novembre del 2011, allorché l'allora Primo ministro si dimise sotto tutte le pressioni che sappiamo e che ho scritto, riscritto e descritto nei numerosi post di quell'anno. In primis la beffa di quella famosa lettera di Trichet  e di Draghi fatta passare per essere stata scritta a Bruxelles ma  proveniente da Roma.
Ma torno a Napolitano, il  quale interviene a gamba tesa su tutta l'Agenda NWO. Egli esterna, stigmatizza, pontifica praticamente su tutto: sul sovraffollamento delle carceri e sulla necessità di un  bel decreto di scarcerazione, sul cosiddetto "femminicidio", sulla violenza negli stadi, sul razzismo, sul mobbing nelle scuole,  sul sessismo, sul caso Englaro e sull'eutanasia, laddove auspica una buona "legge di fin di vita" prima di chiudere il suo mandato, sullo ius soli, sulla guerra contro la Libia che ha  avuto la faccia tosta di definire "nuovo Risorgimento libico". Figuriamoci se ha rinunciato a fare il regista di questo golpe tecno-finanziario! Basterebbe avere un bel tabulato Telecom per sapere quante telefonate sono intercorse in quei giorni convulsi tra lui e la Merkel. E certamente non si sarà limitato a chiedere "a Berlino che tempo fa?".
 Inoltre ci sono almeno un centinaio di denunce per violazione della Costituzione di cittadini deposte contro di lui e contro l'abusivo Mario Monti (tra le quali quella di Paolo Barnard e dell'avv.Paola Musu) che parlano esplicitamente di "golpe". Evidentemente per lui e per la magistratura vale il "non pervenuto". Napolitano non solo fu regista di quell'avvicendamento che causò la defenestrazione di un leader legittimamente eletto senza alcuna procedura parlamentare, ma diede avvio alla blindatura del parlamento stesso e al vizietto di non fare votare gli Italiani per ben tre volte imponendoci tre suoi "nominati" (Monti, Letta e Renzi). Berlusconi ha ragione quando asserisce di essere stato "responsabile" ma non "libero" nel dimettersi. Tuttavia accettando di sostenere il nuovo governo (abusivo) Monti, si è tolto la possibilità di far valere con forza le sue ragioni. E non dimentichiamo che lo ha fatto per ben tre volte.
 
Quanto al libro "Stress test" di Geithner vale una regola aurea:  quando la verità arriva troppo tardi è perché deve servire per altri scopi che non sono meri ideali di giustizia e di trasparenza. Gli Stati Uniti sono evidentemente  delusi dell’Europa per varie ragioni. Non ultime quelle legate al fatto che molti degli stati membri della Ue intrattengono ottime relazioni commerciali con la Russia in materia di energia e non solo (in particolare la Germania che si rifiuterebbe di diversificare le fonti energetiche). Inoltre essi devono accelerare il TTIP  (Transatlantic Trade and Investment Partnership) ovvero la nuova  Nato economica e negli stati della Ue ci sono diversi mal di pancia al riguardo.
l'ex Segretario al Tesoro di Obama Tim Geithner
 
Non dimentichiamo poi che c’è in corso una guerra (l’ennesima per “l’esportazione della democrazia”) in Ucraina e gli Usa sanno bene che buona parte degli stati membri della Ue intrattengono proficui rapporti non solo commerciali con la Russia di Putin. Noi sapevamo già del "complotto" del 2011, loro invece ce le dicono solo ora. Presto scopriremo il perché. Su Obama che non voleva sporcarsi "le mani di sangue" del povero Silvio, e che pertanto si è limitato a fare il Ponzio Pilato, c'è solo da ridere. Anche Ponzio Pilato, come è noto, non fu considerato innocente.

Concludendo, Napolitano NON POTEVA NON SAPERE.
Gli Usa sapevano e lasciarono fare.


 
 

12 May 2014

Crisi ucraina, referendum e mosche cocchiere

Non so come esprimere la mia rabbia e il mio risentimento nei confronti di un'Europa che rinuncia perfino a farsi i  suoi importanti interessi commerciali in campo energetico con la Russia, pur di schierarsi con Obama nella crisi ucraina. Di una macchietta fiorentina  di primo ministro abusivo che fa il  funambolico servo di due padroni: la Ue e gli Usa
Oggi nell' Ucraina orientale c'è stato il referendum. Ancora una volta grande affluenza a Mariupol e ancora una volta, schiacciante prevalenza delle forze russofone.  Qui la cronaca di Fausto Biloslavo.  Ma ancora una volta, ecco puntuale la reazione del governo di Kiev che parla di "farsa criminale".  Il tutto dopo che gruppi di loro miliziani hanno sparato sui civili, uccidendo un uomo. E ancora una volta Washington ha riaffermato che non riconoscerà il risultato del referendum «illegale secondo la legge ucraina e un tentativo di creare divisioni e disordini». Ancora una volta le reprimende della cosiddetta "comunità internazionale" (un termine ossimorico che mi fa venire l'orticaria solo a sentirlo).  Con la solita  disgustosa stampa servile che disinforma , mentre perfino negli Usa abbiamo grandi voci dissidenti come  Pat  Buchanan che scrive. 
"Il nazionalismo è il nostro grande Alleato, non la Nato..".
 
Noi americani, salvo non si sia perso il bene dell’intelletto, non andremo a combattere con la Russia per un territorio che nessun presidente ha mai considerato di importanza vitale per i nostri interessi

Per certo, anche se Putin dovesse annettere l’Ucraina orientale e quella meridionale fino a Odessa, non farebbe altro che restituire alla Russia ciò che ad essa è appartenuto fin dall’insediamento di George Washington, nel 1789, a quello di George Bush Sr., nel 1989. (...)

E ancora:
 
Sebbene sia possibile che Putin desideri che i Russi di Ucraina e Bielorussia tornino a far parte della Grande Russia, c’è forse qualcuno che pensa che voglia anche rumeni, bulgari, polacchi, ungheresi, cechi o slovacchi di nuovo sotto il Governo di Mosca? Putin sa perfettamente che la sua popolarità, vicina all’80%, è dovuta direttamente al suo esser visto come un nazionalista che intende contrapporsi agli americani ed alla loro pretesa (sciovinistica, n.d.t.) di essere gli architetti del Nuovo Ordine Mondiale. Ed è il nazionalismo, e non una NATO piena di parassiti e profittatori, il più grande alleato dell’America in questo mondo post “Guerra Fredda (...)

 
Gli accordi di Ginevra sono stati affossati e la  strategia della provocazione e della destabilizzazione ordita dalle forze Nato già infiltratesi in Ucraina, continua. Ogni tentativo di Putin di far scendere la tensione viene  sistematicamente contrastato da qualche provocazione che ne aumenta la tensione, da un' escalation che tende all’irreparabile. In compenso  i "violini" di casa nostra (Rai in testa)  con quell'inviato prezzolato  di un Giovanni Masotti (pettinato come Agrippina), insistono con la musica sul sospetto di brogli referendari. Roba da neurodeliri! Siamo quasi al plebiscito unitario di adesioni e c'è chi ancora ciancia di brogli.
Il quadro  italiota non è ancora completo. E’ di queste ultimi giorni la dichiarazione del ministro dell’Indifesa Roberta Pinotti , un’oca giuliva piddiota e incompetente, capace solo di fare sgangherate dichiarazioni, sotto dettatura del Colle.  Vorrebbe fare intervenire i nostri soldati in Ucraina reclutati nelle forze Nato. Il perché è noto. Siamo con le pezze al deretano ma corriamo a …"esportar la democrazia a stelle e strisce” in Ucraina, accanto ai nazisti tarocchi infiltrati per l’uopo dai premiati laboratori statunitensi.  Che squallide mosche cocchiere!


Tra le ultime spigolature, vale la pena di ricordare  le proposte  della Commare secca e canuta, Cristine Lagarde, la quale ha promesso  a nome del FMI,  17 miliardi di dollari all'Ucraina "se non perderà il controllo delle regioni dell'est".  Che sta a significare? Che hanno emesso una bella taglia  (reward) in dollari contro Putin e che in ogni caso è una dichiarazione di guerra con tanto di ricatto. No war, no Money. Non sarà facile.

Altri articoli sul tema: http://www.conflittiestrategie.it/odessa-attende-la-sua-vendetta


A due settimane dal voto ricordiamoci di chi ci nuoce gravemente

 

08 May 2014

Altiero Spinelli, da Ventotene al Bilderberg

Come avevo promesso, seguito a passare in rassegna i "cattivi maestri" di questa Ue. Ovviamente dipende dai punti di vista: molti li accreditano come "padri nobili". Ma alla luce di dove siamo arrivati anche le migliori intenzioni contano poco, dato che parlano i fatti. La lista Tsipras, di Barbara Spinelli, compagna del fu Padoa-Schioppa deceduto nel 2010, cerca di sfruttare la memoria del padre Altiero, considerato uno dei padri fondatori dell'attuale Unione Europea. Numerose sono le vie e le piazze italiane intitolate ad Altiero Spinelli, autore del Manifesto di Ventotene. E anche un'ala dell'edificio del Parlamento europeo è intitolata a lui. La costruzione è comunemente conosciuta con la sigla ASP (Altiero SPinelli). L'altra parte dell'edificio, invece è intitolata al ministro belga Paul-Henri Spaak (zio dell'attrice Catherine Spaak), con Jean Monnet uno dei principali artefici del Mercato Comune Europeo e tra i padri fondatori dell'UE, oltreché  massone di alto grado.

Non perdetevi ad ottobre 2014, nel pieno del semestre italiano di presidenza europea, la solita fiction di propaganda RAI su Altiero Spinelli, probabilmente interpretato dal solito Luca Zingaretti (non sanno più quante e quali parti fargli fare).
"Il Manifesto di Ventotene" da lui scritto con Ernesto Rossi è reperibile,  oltre al volumetto cartaceo, in versione PDF  sul web.  La sua lettura non è lunga ma le idee  ivi contenute  sono chiare: non può esserci progresso né libertà, né sviluppo senza cessione di sovranità al progetto europeo. Suo  titolo era in origine "Per un'Europa libera e unita".  E' un documento per la promozione dell'unità europea redatto durante il periodo di confino negli anni quaranta, presso l'isola di Ventotene, davanti al golfo di Gaeta. Altri esponenti presenti sull'isola di Ventotene e rappresentanti antifascisti confinati anch'essi, contribuirono alle discussioni che portarono  in seguito alla definizione del testo.
Si tratta del primo documento ufficiale che prefigura la necessità dell'istituzione di un'Unione europea di tipo federalista, con una moneta unica europea, un esercito unico europeo, ed una politica estera unica europea. Per questi motivi è considerato il testo fondante dell'Unione europea. Il  suo movimento MEF (Movimento Europeo Federalista)  è stato sostenuto dai comunisti a causa della sua lunga prigionia e opposizione al fascismo. Del resto Spinelli aderì in gioventù al Partito Comunista per poi distaccarsene nel 1937, ed in seguito, riprenderne i contatti nel 1976 allorché venne eletto "indipendente" nelle liste del  PCI per il Parlamento Europeo. 

"Ma anche ad Altiero Spinelli è stato indispensabile il sostegno delle potenti società segrete e della grande finanza nelle vesti di Gianni Agnelli. Spinelli era infatti membro del Bilderberg e fondatore insieme ad Agnelli dell'Istituto per gli Affari Internazionali italiani. Non sappiamo se fosse la sua condivisione degli interessi degli Agnelli alla mondializzazione del mercato, o il suo odio per la Nazione Italia a spingerlo su posizioni europeiste assolute" (Ida Magli p.147 "La dittatura europea"- BUR).  

Pare che avesse un temperamento arrogante e dispotico, ragion per cui il suo movimento non riscosse popolarità presso le masse italiane, ma questo gli  diede comunque numerosi vantaggi quali un seggio di europarlamentare e il posto di Commissario Ue.  
Ora la sua eredità viene raccolta dalla figlia Barbara, che si presenta con una coalizione di estrema sinistra per la Lista Tsipras, ispirata al nome del politico greco Alexis Tsipras di Syriza. Nella sua compagine anche Moni Ovadia e la rom Dijana Pavlovic. La sua ricetta è nota: per venire fuori da questo disastro ci vuole "più Europa" e con essa, ovviamente "più immigrati". Ascoltatela qui in questo inequivocabile  filmato e traetene le debite conclusioni: 




Il viatico del suo genitore è stato raccolto appieno. Ma volendo, anche del suo "compagno" TPS (Tommaso Padoa Schioppa, quello secondo cui "le tasse sono bellissime").

A due settimane dal voto ricordiamoci  di non votare per questa Ue
 

04 May 2014

E' violenza!


Arrivano e ne arriveranno sempre più. Non riusciremo neanche più a contarli, come le foglie degli alberi di una foresta. Dedico questa serie di post di maggio a quelli che vengono chiamati i  cattivi padri fondatori cui va la responsabilità dell'attuale totalitarismo per  il quale stiamo soffrendo. Quello che sta avvenendo in queste ore con sbarchi incessanti e ondate di invasioni non è che la realizzazione concreta del piano Kalergi (nella foto del francobollo e nell'euro). L'attuale Europa ha tanti padri e non è solo lui ad aver pianificato questo disastro. Prima del voto del 25 maggio, conto di parlare di Jean Monnet, di Altiero Spinelli, di Perroux e di  tutti quelli che volevano "salvarci" dai totalitarismi del Novecento, e  invece ne hanno creato un altro ben peggiore.
 
Perché accettano di rovesciare quasi tutta l'Africa e parte dell'Asia in casa nostra? Questa non è più uno sbarco di "migranti" né di extracomunitari, né di stranieri o forestieri che dir si voglia, ma un'invasione pianificata di una violenza inaudita. E' violenza stipare i centri d'accoglienza per poi lamentarsi che sono al "collasso". E' violenza lasciar vagare per le città gente che arriva illegalmente, è violenza permettere che infestino i centri balneari della Sicilia e di altri litorali costieri del Sud  bivaccando sulle spiagge, mentre la stagione turistica sta iniziando e il turismo è una voce economica importante. E' violenza precettare sindaci e amministratori locali  di tutta Italia per imporre "profughi". E' violenza accettare che il nostro Paese diventi la testa di ponte di questa invasione, per influenzare negativamente quegli stati membri che invece hanno ancora il coraggio di respingerla. E' violenza servirsi di donne e bambini quali scudi umani per "muovere a pietà", costringendoci ad una "solidarietà" coattiva e imposta dall'alto. E' violenza che i passeggeri dei treni che pagano regolarmente il biglietto (sempre più caro) si ritrovino una marea umana debordante nei convogli come fosse un carro-bestiame. Idem bivaccare per le stazioni  ferroviarie seduti sui marciapiedi dei binari. E' violenza lo zittificio complice dei nostri media-mainstream che evitano accuratamente di affrontare l'argomento "invasione" nei talk show in tv o sulla stampa, per non incappare nella legittima arrabbiatura degli  Italiani. E' violenza stravolgere il tessuto urbanistico delle nostre città fino a trasformarle in un lazzaretto senza fine o in ghetti etnici di malavita.
Eritrei ai giardini pubblici di Milano


A tutto ciò non sanno rispondere con chiarezza nessuna forza politica e Salvini della Lega farebbe bene a evitare il  termine "clandestini". I siriani sono profughi di guerra per davvero e non è con il termine "clandestini" che si possono creare divieti di ingresso, purtroppo. Sì,  ma chi ha voluto quella guerra? I destabilizzatori di professione, i fabbricatori di morte e di dolore umano nonché di maree di profughi da scaricare addosso ad altri popoli già in sofferenza per la crisi finanziaria: le forze Nato, i servizi di Intelligence americana, quegli stessi che oggi vogliono spedire  i nostri soldati in Ucraina a combattere per "la democrazia". Ovviamente i nostri governicchi vigliacchi e servili acconsentono già (si veda il Ministero di Gianni e Pinotto dell'Indifesa Roberta la piddiota e le sue dichiarazioni in queste ore).

Chi era Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi ? Un uomo di incerta identità, di "nessuna patria" che non si è mai interrogato in vita sua  sui valori della storia, della tradizione,  del sangue, della terra, dello spirito. Qui la sua biografia di eterno nomade, di eterno transfuga, autore del saggio Paneuropa, che contempla il meticciamento dell'Europa e del mondo. Il piano di Kalergi e il genocidio dei popoli,  è già stato più volte linkato su questo blog. Ma non stancatevi di leggerlo, rileggerlo e diffonderlo presso amici e conoscenti, nel caso ci fosse  ancora qualche sprovveduto che pensa che questa invasione sia del tutto casuale. Inoltre i nostri strozzini dispongono di sondaggisti e sanno che i partiti euroscettici saranno in prevalenza, dopo il 25 maggio. Per questo accelerano il loro piano criminale di invasioni demografiche, tanto per portarsi avanti, destabilizzando il quadro di tutto il Continente Antico.  Anche la demografia è un'arma efficace di distruzione di massa. Non si spara un colpo, e si crea l'effetto di "non ritorno".

Van Rompuy riceve il premio Kalergi nel 2012 sotto al simbolo dei Rosacroce, la potente società segreta
 
 
 E' stato istituito perfino un premio Kalergi per i più zelanti mondialisti immigrazionisti, e indovinate un po' chi lo ha preso? La Merkel  nel 2010 e Van Rompuy nel 2012. Entrambi kalergiani di ferro. Ci crediamo.

Qui un interessante articolo di  Panorama sulle politiche di contrasto all'immigrazione stato per stato dal titolo  Immigrazione, così funziona nel resto del mondo

01 May 2014

Porno-gayezza (insignita di premio Strega) al ginnasio

A scuola con lo Strega, inteso come premio. Un premio letterario sempre più screditato che merita la  feroce e impietosa caricatura che fecero i bravissimi Dino Risi (regista) e Vittorio Gassman (attore) nel film "I mostri" nell'episodio "La Musa". Si parlava già allora della storiella di un aspirante giovane scrittorello semianalfabeta e buzzurro,  sgrammaticato, con un manoscritto zeppo di errori che però, ebbe la fortuna di entrare nella rosa  dei vincitori, poiché era l'oggetto del desiderio di Elisa, la matura organizzatrice del premio (chiara allusione a Maria Bellonci) in veste di critica. Riguardatelo con un esilarante Gassman che fa  la Musa Inquietante :

Che cosa è cambiato da allora? Che il premio Strega (già male in arnese per le sue camarille interne) ora si adegua alle politiche  gay friendly, alle dinamiche mondialiste della ben nota Agenda,   e che premia romanzetti ammiccanti  su porno-amorazzi gay consumati in una palestra, di omosessuali che decidono di  avere un figlio con l'utero in affitto, presso quella che essi stessi chiamano con disprezzo sessista "una femmina".  Alla faccia delle femministe decerebrate che per lottare contro l'eterno spettro del "maschilismo", rischiano poi l'estinzione a causa dei gay, i quali le trattano da bestie da riproduzione.
Insomma uno schifo disgustoso che voi stessi potete appurare, nella lettura delle cronache giornalistiche. Parlo del romanzo di Melania Mazzucco dal titolo "Sei come sei", una vera "mazzuccata" a detta di molti,  insignita di cotanto premio. Gloria eterna ai due geni che ne fecero una corrosiva satira dai toni surreali in tempi non sospetti! Ma torniamo ai nostri squallidi giorni.

Pare che nei giorni a ridosso del Natale dello scorso anno, avessero istituito un laboratorio di lettura di questo "romanzo di formazione omosessuale". Alla faccia del Bildungsromàn! Capolavori da tramandare ai posteri. Da allora hanno fissato al liceo Giulio Cesare una sorta di replay. Occorre lottare contro l'omofobia perciò tutto è permesso anche la pornografia, in nome dell'Uguaglianza Universale e della "lotta contro tutte le discriminazioni". Se avessero introdotto a scuola un analogo racconto aventi  per protagonisti una coppia etero, avrebbero  con ogni probabilità ululato allo scandalo (e non senza ragione, intendiamoci, poiché il sesso  non va esibito smaccatamente e proditoriamente) . Ma se si tratta di gay, allora diventa un romanzo "tenero", "sorprendente", "delicato", "attuale", "importante". Insomma, non solo lecito, ma addirittura auspicabile.
 
Ecco in proposito  la dichiarazione della Preside del Liceo romano: "Sono strumentalizzazioni dell’estrema destra, a mesi di distanza – ribatte la preside del liceo Micaela Ricciardi -. Il libro é bello e serve per parlare di temi come le famiglie di nuovo tipo e l’omofobia. I ragazzi hanno apprezzato. Noi facciamo educazione, ci confrontiamo di continuo con l’outing di giovanissimi che scoprono di essere omosessuali e dobbiamo ridurre i rischi di omofobia o discriminazione"
 
 Melania Mazzucco è nota per aver vinto lo Strega nel 2003 con "Vita" (Rizzoli). Romanzo nel quale, in alcune pagine, aveva fedelmente parafrasato "Guerra e pace" di Tolstoj (riaffiorato, pare, dall'inconscio, e non dalla libreria di casa o da Google). Se infliggiamo ai lettori un campione della prosa mazzucchiana, è solo perché "Sei come sei" è stato adottato come testo da far leggere e commentare da alunni del ginnasio nel liceo romano "Giulio Cesare".
 
Il romanzo - presentato come la storia di "una famiglia normale": lui e lui, più figlia ottenuta in Armenia con l'utero in affitto - è stato scelto da alcuni docenti impegnati nel programma di lotta alle "discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere". Qualche studente ne ha parlato a casa, qualche genitore ha chiesto spiegazioni e i Giuristi per la vita hanno denunciato i docenti per "divulgazione di materiale dichiaratamente osceno" tra ragazzini di tredici-quattordici anni.(fonte: Il Foglio)-
 
Melania Mazzucco
Vi risparmio la lettura riguardante la famigerata sequenza di sesso orale con dovizia di dettagli che potrete leggere dal link di dagospia ,il quale assembla vari articoli di quotidiani sull'accaduto. La scuola è messa malissimo di suo, ma se introduciamo queste diciamo, "gaie varianti", non credo sia un incentivo, idoneo a qualificarla. Ovviamente chi trarrà enormi benefici da questo pandemonio è la Mazzucco che vedrà incrementare le royalties del suo libro, pubblicato da quella che un tempo era una casa editrice seria, l'Einaudi. Ma l'editoria è ridotta così a mal partito per pubblicare simili nefandezze?
Ora la "scrittrice" ha rilasciato interviste  vittimistiche nella quale si mostra indignata perché il suo libello sarebbe stato messo "all'indice" come ai tempi dell'Inquisizione.
 
L'Italia ha adottato la Strategia Nazionale LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali) promossa dal Consiglio d'Europa che prevede una serie di azioni pilota volte alla prevenzione ed al contrasto delle discriminazioni. Tra queste anche l'inserimento di temi come l'orientamento sessuale  mediante le circolari ministeriali. L'Agenda criminale procede a spron battuto: gabbie e prigioni economiche, fine del lavoro, disoccupazione nera, cui fanno da contraltare false libertà sessuali, depenalizzazioni sulla droga e ora anche il divorzio-lampo in un mese. Ne vedremo e ne sentiremo delle belle.  L'istupidimento collettivo, la manipolazione educativa e psicopedagogica allo scopo di orientare precocemente la gioventù all'inversione sessuale, è già qui.