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30 August 2013

Miserabili cronachette dall'Alto Adige




Ovvero, come  riuscire a perdere sovranità perfino nelle nostre regioni. Ci trasferiamo in Alto Adige, regione a statuto speciale alla quale già dedicai un post nell'ormai lontano 2007. Ci vuole una notevole perizia politica per farsi camminare in testa perfino dagli altoatesini in funzione anti-italiana. Ma il governo burLetta , già uso  a fare da scendiletto alla Merkel, a Hollande e sempre in affannosa tournée per le cancellerie di Bruxelles, ci riesce appieno.  Inetti, pusilli e incapaci di ricordare  agli amministratori di quella regione a statuto speciale  che già ricevono cospicui trasferimenti in denaro dallo stato centrale. Nessuno nega il fatto che in Alto Adige i soldi sappiano spenderli con criterio e che la qualità dei servizi da quelle parti, sia egregia:  posti stupendi che la gente di quei luoghi ha saputo rendere accoglienti e curati, salvaguardando la natura e il paesaggio. Tuttavia è davvero singolare il concetto  di "autonomia espansionista" (mi si perdoni l'ossimoro) di Luis Durnwalder (governatore della regione autonoma e leader della SVP) che mira alla ritedeschizzazione linguistica del territorio. Quelle pretese di cancellazione della toponomastica italiana già rivendicata dal presidente della provincia autonoma nel 2007, ora diventano realtà, grazie ad uno scellerato patto segreto fra lui e il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio. Peccato per loro che quel patto sia il segreto di Pulcinella e che le notizie corrono veloci sulla stampa. 
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Le parti hanno convenuto che, tanto per iniziare, 135 toponimi tra cime, laghi, sentieri, verranno espressi solo in lingua tedesca. Perché 135? Perché, per ora, sono questi i nomi individuati in base a un approfondito studio (ma quanto buon tempo!) che ha stabilito degli errori nelle attribuzioni di nomi italiani. Le attribuzioni di nomi italiani ad alcune località dolomitiche risale, si badi bene, al 1906, dopo studi effettuati dal geografo Ettore Tolomei. Il resto delle miserabili cronachette dall'Alto Adige nel salace commento di Paolo Deotto.

Resta da sottolineare che le lingue sono due, che il bilinguismo è cosa utile se ci si ricorda che la provincia di Bolzano è territorio italiano,  che i gruppi etnici sono due più quello minoritario ladino. Che scuole, insegne di negozi , cartelli turistici, pannelli di indicazioni di sentieri devono recare il doppio nome nelle due lingue di ordinanza.

Orsù, l’Italia è un grande Paese, dove c’è posto per tutti. Immigrati clandestini, minoranze linguistiche, viandanti imprecisati, danzatrici orientali e cigni bianchi, ognuno con le sue pretese. Speriamo che resti un po’ di posto anche per le esigenze degli Italiani. (art. cit.).

E per chi se ne fosse dimenticato,  vale la pena di ricordare lo speciale ribasso che in Sudtirolo ottennero dal governo Prodi sulle forniture energetiche. Ma a quanto pare, a dare una mano a certa gente, si rischia di rimetterci il braccio. Specie se ad amministrare il nostro Paese c'è chi è abituato a stare  ovunque con la schiena curva. E' il caso di dire che Durnwalder ha trovato l'America (pardon, quell'Austria a cui vorrebbe annettersi) in Italia.


26 August 2013

Saldi di fine stagione

Cosa rimane di quest'estate che se ne va? Difficile dire nell'immaginario popolare italiano quali siano le fotografie della cronaca (politica e non) che più potrebbero colpirlo. Certamente l'emorragia immigrazionista incessante sulle nostre coste, che trasforma in un Lazzaretto le nostre più pittoresche località  turistiche di vacanze e soggiorno. Non a caso, ho parlato di "lampedusizzazione" di tutta la Penisola. Ma non basta. Ora pare che il processo di "lampedusizzazione" stia colpendo anche la Germania. 
A Berlino che tempo fa? Pessimo, visto che anche lì sta per nascere un centro raccolta immigrati di disperati da Lampedusa che "ce l'hanno fatta" a passare il confine. La stampaccia supina e prona alle politiche mondialiste non ha nulla di meglio da fare che  limitarsi a parlare di regurgiti nazisti e di nipotini di Hitler in ripresa,con tanto di braccino alzato. Mi chiedo  se però,  i veri razzisti non siano quelli addetti all'import-export di disperati in cerca di impossibili Eldorado, disperati ovviamente a carico della comunità degli autoctoni già vessati e stremati da una terribile crisi. Riassumo pertanto altre perline stagionali:


  • La visita della Kyenge ai Centri di Accoglienza di Isola Capo Rizzuto, un tempo ridente località di vacanze e ora una sorta di nuova Guantanamo. Cosa c'entra lei che ha un inutile ministero come quello della sedicente "Integrazione",  con gli sbarchi di clandestini che dovrebbero riguardare il Ministero degli Interni? Presto detto: costei  va in cerca di anime dannate e disperate da redimere alla sua causa, con la promessa-miraggio della cittadinanza italiana . E vuole sincerarsi che siano abbastanza numerosi da poter far passare la legge dello ius soli, in forza del "terrore (demografico) dei numeri"Nel frattempo si accontenta ex aequo con la Boldrini, di attribuire cittadinanza "onorarie" ai "meritevoli". Poi, ovviamente, si può sempre migliorare. 

  • Le telefonate di un sor Pampurio nelle vesti di Papa che fa il Gran Piacione. Il quale non perde
    occasione per dire: "Pronto sono Francesco, diamoci del tu". Avete mai provato la sgradevole impressione di entrare in un negozio e sentirvi dare in modo petulante del "tu" da una commessa che manco conoscete? Bene, Bergoglio sembra aver imparato la lezione di  marketing della comunicazione: il "tu" obbligatorio. Un po' come si fa con le vendite o le tele-vendite. Bergoglio, uno di noi. Anzi,  "one of us". Lettura consigliata: "Pronto, sono Francesco, diamoci del tu" da Riscossa Cristiana. 
    Bergoglio fa l'inchino e accenna un baciamano alla regina Rania di Giordania

  • Ultimo scampolo di fine stagione, la legge sul "femminicidio", un altro obbrobrio giuridico, visto che la nostra magistratura (che in Italia ha un potere discrezionale come in nessun altro paese) si rifiuta di inasprire le pene relative ai reati di  "omicidio", pene che già ci sono fino all'ergastolo, ma che non vengono mai applicate (è di questi giorni il decreto sulla scarcerazione). Vuoi scommettere che gli  omicidi e i pluriomicidi vengono scarcerati, perché il reato contiene il termine latino "homo-hominis"? Basta ritoccare la paroletta e mettercene una "onusiana" "di genere" (come si dice nel gergo) e...oplà!... Pene certe garantite per il "femminicida". Leggere a tale scopo l'articolo di Gabriele Adinolfi "Femminicidio, assassinio del diritto".  Ovvero come ti ritocco la giurisprudenza a seconda delle "categorie protette" transnazionali. "Insomma si è maschi, fenmmine, gay, trans e come tali si ha uno status civile, non come cittadini o come italiani" (art. cit.). 
...e la chiamano Estate...

Si accettano, ovviamente,  scommesse sulla durata di questo governo, dove useranno il solito ricatto dello spread e del crollo delle Borse, per farcelo digerire.

21 August 2013

Cuore di cane (Dogheart)


Prelevo dal blog di Johnny Doe le prodi gesta di Kanellos (da cannella che è il suo colore),  il leggendario cane delle proteste greche. Credo che bastino le immagini per commuoverci e capire che meglio vivere un giorno da Kanellos che 100 anni da pecore lobotomizzate come ci stanno già riducendo. Perfino dai cani c'è da imparare. Mai come adesso c'è bisogno di figure mitologiche,e, di fronte ad un'Europa supina e prona ai banchieri strozzini, capace solo di riversarci addosso interi pezzi d'Africa e d' Asia, di toglierci il lavoro, di decurtare stipendi e pensioni, di spiare conti correnti, di vessarci di pesanti tasse, confiscarci le case, i capanni industriali e ogni tipo di bene, non ci resta che rifugiarci nei cani. Per le notizie sul cane, leggere da Johnny, il pezzo "Kanellos, il cane leggenda della protesta greca". Ogni altro commento  è superfluo. 

Prima dello scontro

L'avvertimento
Gandhiano, sa praticare la resistenza passiva





In battaglia




A' la guerre comme à  la guerre
Sempre nella mischia

Braveheart, anzi, Dogheart


Paesaggio (con Kanellos) di fine guerriglia


18 August 2013

Italiani bravi fessi





Fine della ricreazione. Il più delle volte di fronte a simili notizie,  siamo costretti a chiudere gli occhi e a tapparci le orecchie per non farci venire il travaso di bile. Come la sparata di Napolitano all'insegna della solita retorica di "Italiani brava gente". Lui in Alto Adige con gentile consorte tra gli abeti, o a Capri tra le zagare profumate, predica accoglienza. Quella, i cui costi economici, logistici e di sicurezza, ricadono fatalmente sugli Italiani.
Gli immigrati sono diventati  pezzi e core  da salvare al punto tale che la nostra gloriosa Marina Militare si è trasformata nella Grande Badante del Mediterraneo. Che umiliazione!
 I bagnanti e i turisti abbandonano maschere e pinne per trasformarsi in bagnini salva vite e, come diceva la buonanima della Fallaci, il Nemico (ovvero l'invasore) è colui che trattiamo da Amico. Le anime belle di casa nostra, criticano Malta perché rifiuta di accoglierli. E perché mai un glorioso bastione che ha una storia di strenua resistenza agli assalti dei Mori della Mezza Luna, dovrebbe condannarsi all'estinzione? Fortunati loro che godono dello sponsor inglese, il quale protegge i loro interessi sul Mediterraneo. Noi, invece non abbiamo santi in paradiso né demoni all'inferno che ci proteggano. Tanto meno papi. Basta pensare, alla benedizione a Lampedusa di Bergoglio nonché al suo recente incontro con Balotelli ! United colors of the world? Oh Yes! Ora abbiamo anche i testimonial per l'uopo.
L'unica novità al riguardo è che da Lampedusa, gli sbarchi si sono diffusi a macchia d'olio sulle coste della Calabria, Sicilia, Puglia. Insomma piano piano ogni lembo di penisola è buono per sbarcare. E chi denuncia l'emergenza demografica si becca l'epiteto di "razzista" o di uno che dà i numeri  sotto il solleone agostano, come il povero Sartori nel suo discusso articolo "Previsioni del tempo".
 A questo punto, tutto viene predisposto perché il piano Kyenge riesca appieno. Come si evince da questo post del blog Identità.com.


Ditemi voi, al punto in cui siamo,  che importanza  assume la disputa giuridica ius sanguinis contra ius soli, se poi i numeri danno de facto ragione a chi ci invade.
Se a conti fatti, le cifre degli allogeni diventano esorbitanti, la  temuta clausola giuridica si farà da sé, che venga approvata o che venga bocciata dal Parlamento. Plaude alla retorica di "Italiani brava gente" (secondo la sottoscritta, "bravi fessi") perfino l'Erinne svedese Cecilia Malmstrom, commissaria agli Affari Interni della Ue. Sono lontani i giorni in cui se la prendeva con la Lega durante la crisi tunisina.
Ma quando i nemici di questa nostra Patria che si vuole con tanta determinazione distruggere, ci adulano, significa che siamo nel torto. Torto marcio. Questo l'abbiamo imparato a nostre spese.

13 August 2013

Nel Giardinetto del Polpo



Ricreazione. Un po' di svago sonoro in questi giorni d' agosto che ha tutta l'aria di farci venire il mal di mare,  sia per l'esborso dalle nostre tasche,  che per le  notizie di un mondo in fiamme. E non solo. Confesso che Octopus's Garden dall'album Abbey Road, canzoncina  spensierata dei Beatles (una delle poche interpretate da Ringo Starr che, come è noto,  non aveva una voce molto aggraziata, ma venne utilizzata in poche circostanze, tra le quali, il marinaio ubriaco in Yellow Submarine) mi piace da impazzire e mi mette allegria. Chi fa le immersioni sa che le tane dei polpi si riconoscono perché il grosso mollusco mette una serie di pietre, di conchiglie, di vetruzzi  colorati e di  tutto quel che trova intorno al suo nascondiglio,  formando una piccola aiuola (il giardinetto, come lo chiamano) dietro la quale mimetizzare la sua tana. Qui in questo video, l'animale in una delle sue imprese mimetiche.
Durante una vacanza in Sardegna Ringo insieme all'attore comico Peter Sellers,  ricevettero molte informazioni sulla vita dei polpi da un pescatore sardo. E questo  gli ispirò la canzone con un testo immaginifico, pieno di grazia e di candore. Immergiamoci anche noi idealmente nel giardino del polpo e cerchiamo di non ascoltare troppe news per qualche giorno.  Un'apnea e via... andare tra i flutti.  Il resto a dopo, e a presto.



08 August 2013

Di sopruso in abuso e viceversa

Una delle cose angoscianti delle crisi economiche-finanziarie (e in particolare di questa) è la perdita dei diritti civili  e sociali. E' la raffica di soprusi e di abusi che si rovesciano addosso al cittadino inerme e privo d'ogni protezione sociale e civile. Chi lo aiuta? I partiti fanno comunella insieme in nome della cosiddetta "stabilità". I sindacati si riempiono la bocca di futili tormentoni come la "lotta all'evasione". Nel mentre l'Agenzia delle Entrate la fa da padrona: spia conti correnti, spese effettuate, viaggi, spostamenti ecc.
Mentre tutta la gente è assopita (il nostro tormentone) è arrivato il Redditometro 2. Ovvero la Vendetta. Befera ci riprova per la seconda volta, dopo la bocciatura della Consulta sul primo Redditometro.
Sentite questa:
Se le prove prodotte dal contribuente non fossero sufficienti, il fisco deciderà di andare più a fondo e chiederà conto anche delle spese più comuni, come quelle per il vitto ed i trasporti, che vengono stimate sugli indici Istat. (fonte Corsera)

Non è finita. Ora Befera accorpando l'Agenzia delle Entrate all'agenzia del Territori, diventerà il signore assoluto, l'imperatore del Catasto con poteri mai visti in nessun paese di Eurolandia. Tutto il potere ai Soviet? Macché! Tutto il potere a Equitalia (L'immenso potere di Beferaora controllerà l'agenzia del territorio). Ovvio quindi che il riaccatastamento delle case e l'IMU saranno di sua pertinenza : 

È da lì che il nostro irradia il suo potere sull'Agenzia delle Entrate, su cui regna dall'ormai lontano 2008, ed è sempre da quella comoda posizione che discende il suo nuovo potere sull'Agenzia del Territorio e la presidenza di Equitalia: insomma Befera contemporaneamente accerta, impone e riscuote e ora governerà pure la fondamentale partita della riforma del catasto in una confusione di ruoli e poteri che non ha eguali in Europa. I ministri del Tesoro vanno e vengono, solo "Artiglio" resta imperterrito al suo posto controllando il rubinetto delle Entrate: dei risultati si può discutere , ma è inarrivabile come presenza sui media e rapporto alla pari con i politici.
I frutti velenosi delle Agenzia delle Entrate non si sono fatti attendere dato che, il fisco non va mai in vacanza. Avete sentito che estate rovente per le boutiques di Portofino e di Capri coi blitz della GdF? Vogliono che quel che resta della Bella Italia faccia baracca e burattini e  se ne vada. Che si trasferisca via, all'estero. I found my love in Portofino? Vecchi ritornelli! Ora a Portofino vi si trova solo la Guardia di Finanza. Capri c'est fini. Ma ovviamente anche per il resto d' Italie c'est fini.
Baia di Portofino

Meno male che poi si riempiono la bocca di termini come "crescita", "ripresa", "stabilità"  "uscita dal tunnel"  "rilancio dell'economia" e via con le panzane...
Capri

Intanto  per gli utenti  c'è la faccenda delle prescrizioni. Cartelle esattoriali con notifiche datate di sei, sette anni che in prescrizione non ci vanno mai, anche se dovrebbero. Era, fino a poco tempo fa,  buona usanza recapitare a mezzo raccomandata le notifiche. Ma attenzione! Ora il fisco sa che si può anche non firmare la ricezione di una delle sue raccomandate. Perciò ecco un'altra pesante angheria: recapitare a mezzo posta ordinaria, così non c'è nemmeno bisogno della presa visione. Ai sensi della legge 544 del 24 dicembre 2012 comma 1 (legge di stabilità 2013) , non importa che il destinatario firmi o non firmi la raccomandata:  ora c'è il plico ordinario senza manco il timbro. Ergo, l'utente "non poteva non sapere". O meglio "non poteva non leggere la notifica". E tanto peggio se era in ferie, se ha cambiato residenza o domicilio. Le more vanno avanti, gli aggi esattoriali, pure. Il salasso è garantito,
Hanno deciso di trasformarci in schiavi e di farci vivere nell'eterna paura. Primavera, estate, autunno, inverno.

Argomento correlato: "Vogliono soldi. I tuoi" di Debora Billi dal blog Crisis? What crisis? 

02 August 2013

Maramaldi all'assalto




Non mi piacciono le maramalderie. Sono fatta così, non infierisco mai sull'uomo morto, come sta facendo quel buffone di Grillo in queste ore mentre strombazza scempiaggini dal suo blog. Questa sentenza dei 4 anni a Silvio Berlusconi non mi va, perché se anche fosse vera l'accusa di frode fiscale, ritengo che in galera deve andarci (e rimanerci) in primis chi ammazza, stupra e procura stragi o affama i popoli mediante lo strozzinaggio e l'usura bancaria. Non mi risulta che questo avvenga. I fatti di cronaca ci mostrano conclamati criminali in libera uscita. La magistratura ha usato l'arma (tipicamente anglosassone) dell'"evasione fiscale" (effetto Al Capone) su un uomo che all'Erario italiano versa molto, perfino troppo denaro. Ritengo che in galera deve andarci chi ci sta procurando una crisi devastante come quella che viviamo. Nutro molti dubbi che i banksters finiscano in galera. Che una magistratura di un qualche paese indaghi su quei derivati che stanno mandando in cancrena la nostra economia. Del resto JP Morgan in Usa è uscita indenne con una sanatoria da 410 milioni., che per gente di quel calibro, sono noccioline
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/30/usa-maxi-multa-a-jp-morgan-paghera-410-milioni-per-manipolazioni-di-mercato/672059/
JP Morgan verserà nelle casse degli Stati Uniti d’America 410 milioni di dollari per porre fine alle accuse di aver manipolato il mercato dell’elettricità in alcune aree della California e del Midwest. Il colosso di Wall Street ha patteggiato la somma con la Ferc, l’autorità di vigilanza e di regolamentazione del settore elettrico negli Usa.


Chi ha le leve monetarie del mondo in mano, può strangolare un popolo ma anche patteggiare per uscirne pulito. I Kabobo  pluriomicida col piccone non andranno in galera. ("Vorrei la pelle nera", cantava Nino Ferrer).  Non andranno in galera serial killer e stupratori.

Andrà invece in galera Berlusconi, grazie alla ben nota via giudiziaria al totalitarismo sostenuta dai talebani di casa nostra. Con l'appoggio di un opaco Epifani del Pd, dei vendoliani del Sel e ovviamente di un cialtrone decerebrato come il Grillo esultante. In questo momento gli sciacalli si accaniscono contro il suo cadavere. In primis, l'omicida Beppe Grillo dal suo blogCurioso che nessun giornale ricordi come Grillo ha distrutto una famiglia durante una gita a Limone Piemonte, mentre faceva smargiassate sulla sua auto. Eppure Vito Crimi (nomen/omen) del M5S dichiara di  vergognarsi di sedere in un parlamento che non espelle Berlusconi dai pubblici poteri. Fossi in lui, mi vergognerei di far parte di un movimento con a capo un omicida, ancorché omicida colposo. Come si vede, nessuno è perfetto.  Tranquillo Crimi: Grillo è un burattino che serve ai poteri forti. Quando non servirà più, un bell'avviso di garanzia e una bella istruttoria appiccicata addosso non gliela leverà nessuno. Va da sé, che finirà la sua folle quanto futile corsa.  


La sottoscritta ha criticato Berlusconi in molte circostanze (in primis in politica estera, quando non seppe opporsi alla guerra libica contro il suo "amico" Gheddafi). Ma ciò non toglie che questa sentenza gridi vendetta sul piano giuridico. Un altro degli obbrobri giuridici che fanno male al nostro paese. Si vuole sconfiggere un avversario politico? Lo si faccia politicamente, non a colpo di faldoni di Procure.


Ora il Pdl decapitato se ha ancora un minimo di attributi, esca da questo governo affamatore di popolo che altro non è se non la continuazione del precedente governo Monti, abusivo e messo in piedi con un colpo di mano. In caso contrario, chi è causa del suo mal....