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31 May 2013

Gli Ogm violano la sovranità alimentare dei popoli

Premetto che quando sento la parola "mondiale" o "globale" sono presa da cronica diffidenza. Troppe volte i padroni dei veleni, sono anche quelli che ci rifilano gli antidoti, i loro.   Pertanto anche le manifestazioni di protesta su scala "mondiale", vengono da me guardate con diffidenza. E comunque mi stupisce come in Italia non ci sia alcun dibattito e alcuna sensibilità sulla sempre più palese volontà della Ue di introdurre gli Ogm nelle nostre  già disastrate colture. Negli Usa già da tempo si rifiutano di mangiare cibi frankenstein. E noi? Qualcuno insinua già che finiremo per mangiare quanto essi schifano. Qui su Ecoblog, la manifestazione contro gli Ogm che si è tenuta di recente a Zurigo nella vicina Svizzera. Mancava, ovviamente, l'Italia tra i partecipanti. Eppure già non mangiamo più nemmeno una mela né un pomodoro cresciuto qui.

Una manifestazione globale, la Marcia contro Monsanto e gli OGM si è svolta ieri 25 maggio sotto totale black out mediatico e supportata solo da quanti hanno usato twitter per raccontare cosa stava accadendo dagli Stati Uniti, al Canada all’Austria, alla Germania, al Giappone. L’hastag per seguire la timeline della protesta è #MarchAgainstMonsanto ma è stato RT a seguire gli eventi in tempo reale con lo storify.
March against Monsanto nel mondo
La manifestazione si è tenuta anche in Europa, in Svizzera a Zurigo come rileva Ticino on line mancava proprio l’Italia, mentre Austria, Olanda, Regno Unito, Germania e Russia erano presenti con cortei di protesta. In Italia è accaduto che si era dato l’appuntamento a Roma in via Via Marsala a 14, come recita l’invito su Fb ma i pochi che sono passati hanno trovato i poliziotti e nemmeno l’ombra di una manifestazione che non c’è stata perché ufficialmente non c’erano i permessi. L’organizzatrice è Tami Canal con l’associazione MAM - March Against Monsanto da lei fondata e sopratutto mamma di due bambini. Sono loro, i due figli, la motivazione che ha spinto Tami a organizzare la manifestazione a livello mondiale perché preoccupata per la salute delle generazioni future. Ma a far scattare definitivamente la manifestazione l’approvazione in Usa del Monsanto Protection Act firmato dal presidente Barack Obama nonostante 250 mila persone abbiano firmato una petizione per chiedere di annullare la legge di protezione.

Sullo stesso tema: La Francia chiede il divieto per il mais Monsanto di Marina Perotta


28 May 2013

Libero Fischio in libero Stadio

Premetto che non sono tifosa e che quando vedo una partita di calcio, spengo la tv o cambio canale. Questo se sono da sola. Siccome in famiglia mi tocca convivere tra tifosi (da poltrona, per fortuna), qualcosa alle orecchie di quanto avviene, mi arriva fatalmente. Avrete notato in questi giorni come Napolitano si è schierato contro "il razzismo negli stadi" in molte sue esternazioni, "esecrando il fenomeno". Mario Balotelli è considerato la "vittima" dei fischi e dei buuuu. Ora una cosa è opinabile: non si può dissentire dal carattere rissoso dell'uomo, indipendentemente dal colore della pelle? Evidentemente no. Il fatto di essere di razza negroide (le razze per chi non è daltonico come l'ONU obbligando gli altri ad essere altrettanto, esistono) lo consacra automaticamente "vittima" delle discriminazioni, secondo la vulgata del politicamente corretto.
Gli antichi Romani creavano e riservavano alle masse, un vasto contenitore di malcontento allargato negli anfiteatri e circhi affinché potessero accettare le ingiustizie sociali tra Patrizi e Plebei (il famoso "panem et circenses").
Evidentemente il livello di barbarie e di dispotica tirannide in cui siamo sprofondati oggi, non concede nemmeno più questa arena di franchigia. Da tempo, lo sport è oggetto di mordacchie e di museruole davvero impressionanti. Come il recente fatto di questo giocatore aborigeno in Australia di nome Adam Goodes che se la prende con una piccola tredicenne, denunciandola alla Sicurezza e facendola cacciare. Ovviamente il Gigante poi è stato costretto a mostrarsi magnanimo con la Bambina in quanto minorenne, incolpando i suoi genitori. La notizia qui. Detta prodezza, ha incassato gli elogi del primo ministro australiano Julia Gillard, la quale evidentemente ha applicato il "metodo" Cecilia Malmstrom.
Chi scrive è contraria alla violenza fisica negli stadi (specie all'introduzione di spranghe e armi improprie e contundenti). Ma va sottolineato che ora i sistemi di monitoraggio sono sempre più capillari grazie all'elettronica (la tessera del tifoso, i sistemi di videosorveglianza). Che bisogno c'è accanto a questi, di voler controllare, monitorare e mettere la censura anche ai fischi, ai pensieri e alle parole o ai cori di disappunto? Libero fischio (o libero buuu) in libero stadio, dovrebbe essere la regola, per chi guadagna compensi astronomici. In un certo senso, fa parte del contratto. E', insomma, un rischio contemplato a cui, in un passato recente , i giocatori si sono sempre adeguati.
Il Nuovo Ordine Mondiale  sta correndo alla velocità della luce, ma sa di avere la coscienza sporca. Pertanto, prima crea e impone ovunque il meticciamento universale su modello Usa (e il calcio, sport "mondiale" per antonomosia  col suo "calcio mercato" plurietnico di giocatori, ne è il suo laboratorio di prova), poi strangola chi non lo accetta. E questo in tutti gli ambiti della vita pubblica e privata. Oltre lo sport.


Qui l'articolo in lingua originale con relativo video.

Articolo correlato: L'intervista di Ida Magli sulla Ue e il NWO dal titolo "I nostri governanti vogliono ucciderci".   

23 May 2013

Machete a Londra, piccone a Milano


A poca distanza dalla strage di Kabobo col piccone a Milano, dove Pisapia non si è sentito nemmeno in dovere di sentirsi in colpa coi familiari delle vittime per il degrado in cui versa la città, ecco un'altra strage di matrice multietnica: a Londra. Come ho sempre scritto (e sempre scriverò) con quello che ci si ostina a chiamare con il termine edulcorato di "multiculturalismo" entra di fatto il tribalismo. E i machete nei territori africani vanno per la maggiore. In Ruanda, nella Sierra Leone e in varie altre località africane  si squartano in due come cocomeri e si sbudellano, quasi una comune prassi durante gli scontri tribali. Se poi tutto questo è accompagnato dall'esortazione islamica "Allah akbar" è un sovrappiù, un corollario religioso, diciamo.
Come di consueto, quando ci sono questi efferati delitti multikulti, scatta immediato il silenziatore omertoso (la cosiddetta "prudenza" per evitare quella che Amato quand'era ministro dell'Interno chiamava "la tigre della reazione", dato che ci si preoccupa più di questa che dei delitti in sé e per sé). La notizia è ancora allo stadio assai generico e i particolari filtrano col contagocce,  qui sul Corriere e su altri quotidiani. Ma già si preferisce optare per la pista "terrorista" (sarà, ma non ci credo molto) o per quella del "pazzo isolato" (ci credo ancor meno).
L'unica cosa sensata che si potrebbe dire, non la si dice. Si tace pavidamente e con codardia globale davvero sconcertante. E non la si dice in Italia, come si tace in Francia dove lo storico Dominique Venner si è suicidato  per protesta nella cattedrale di Notre-Dame (non solo per i matrimoni gay imposti da Hollande, ma anche per la grave situazione migratoria in cui versa la Francia); non la si dice in Gran Bretagna, si tace in Svezia dove sono in atto violenti scontri multietnici, né altrove nel cosiddetto Occidente: non facciamone entrare più, e mandiamo a casa gli esuberi. Rifiutiamo lo ius soli e tempestiamo di lettere di protesta  il governo, perché ciò non accada. Ecco quel che va detto chiaro e tondo.
Il mio pensiero corre al povero soldato  Lee James Rigby,  barbaramente trucidato e ai suoi familiari, un altro martire di questa Europa complice e scellerata.


Questo il video raccapricciante: http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2013/05/22/Londra-aggressore-mani-insanguinate_8750152.html

Lee  James Rigby, martire d'Europa

20 May 2013

Grillo il Nénéista

Vorrei ma non posso. Parlo di Grillo, il quale ha capito di essere in calo di consensi e che il miracolo di quel ben di Dio di voti preso alle ultime elezioni può non ripetersi più. Ha capito che i suoi grillini non gli fanno fare bella figura e che oltre a non risultare simpatici (un po' di comunicativa un politico deve pur averla) non sono nemmeno intelligenti. Soprattutto ha capito una cosa fondamentale: può rosicchiare consensi nell'elettorato di sinistra che è più sensibile ai clamori e ai tumulti delle piazze urlanti, ma non in quella che viene definita la "maggioranza silenziosa". E cioè, quegli Italiani che alla domenica mattina non vanno ai cortei ma vanno in pasticceria con la famiglia dopo la Messa. Molti di questi sono già pentiti di esserci cascati la volta scorsa e ora non hanno più alcuna intenzione di seguirlo.  
Una domanda però. Ma Grillo spera forse che tutti quanti gli Italiani leggano il suo blog e si lascino infinocchiare dai  suoi deliri di presunto opinion maker  con la chioma perennemente agitata da Garibaldi e qualche chilo di troppo? E spera che basti starsene immerso nei silenzi della sua casa tra ulivi, pini e lecci a Sant'Ilario sopra Nervi a rimirare il mare quanto è bello, per poi telecomandare via streaming (la Cosa, come viene chiamata) gli immusoniti Roberta Lombardi e Vito Crimi, trasformandoli in fini politici di razza?

Si fa delle idee malsane se crede che lui che è un riccone sfondato possidente di più magioni di lusso (compresa quella di Lugano), riesca a far mollare la diaria ai suoi.
Cara Diaria, sarà il filmino pentastellato prossimo venturo. Da che pulpito! - è il minimo che possa sentirsi rispondere dai suoi ribelli che cresceranno sempre più.
Ma ce n'è un'altra. Grillo proviene dalla sinistra per formazione e vocazione. Della sinistra ha preso il carattere, l'eloquio, le battutacce, i livori, la vocazione all'insulto, alla provocazione e all' invettiva contro l'avversario. Si illude chi pensa che la "sinistra" sia solo un'ideologia. E' ben di più, è un'antropologia, una struttura caratteriale, è comportamento. E questo non vale solo per Grillo, ma per altri cosiddetti "sovranisti". Lo so, lo so che il mondialismo tende a distruggere categorie storiche obsolete come "destra" e "sinistra" infiltrandole parimenti, fino a vanificarne i partiti politici di riferimento,  più leaders e contenuti.
Categorie queste (non dimentichiamolo) comunque già presenti perfino nel Senato romano.
Tuttavia, il suo volersi collocare al di là della destra e della sinistra, è un progetto velleitario che non convince affatto. Un altro dei suoi travestimenti, l'ultima delle sue maschere.
Siccome però ha bisogno degli elettori delle partite Iva, degli artigiani, dei commercianti, dei piccoli e medi imprenditori del Nord (quelli che fino a ieri erano il bacino naturale della Lega ma anche del PdL), ecco che  sulla canzone di Giorgio Gaber "Che cos'è la destra che cos'è la sinistra" ha innestato il suo controcanto parodistico, per rassicurarli circa la sua terzietà.
Né...né? Ci aveva già provato Sgarbi a dire che lui non è né di destra né di sinistra, ma in alto e oltre. Ma alla fin fine è impossibile realizzare una così ampia visione delle cose. Figurarsi se la può realizzare un guitto le cui battute venivano scritte da Michele Serra e Antonio Ricci che provengono dal suo stesso entourage socio-politico... Tutto quel che può ottenere Grillo è erodere il consenso del Pd attraverso "Occupy PD", frange e fronde ribelli di "giovani turchi" che dal vecchio Bottegone potrebbero travasarsi in salsa 5 stelle.
La maggioranza silenziosa (quella delle pasticcerie alla domenica con la famiglia), prima o poi dovrà regolare i conti con le promesse mancate di Berlusconi. Con il fatto che il Pdl non muove un dito dietro alle dichiarazioni della Kyenge sullo ius soli, contro il matrimonio omosessuale combinato in modo bipartisan col Pd.   Ma in attesa di una patria che non c'è, di una sovranità monetaria, politica, giuridica e culturale che non c'è,  si tenga presente quell'oltre 25% di non votanti. E quelli, caro Grillo, sono il vero Mistero Buffo, come direbbe il tuo amico (veterosinistro) Dario Fo.

Ecco dunque la Nenia Nénéista del Grillo Sparlacciante prelevata dal suo blog,  dal titolo
Il M5S non è di sinistra (e nemmeno di destra):

Essere un po' razzisti è di destra
far entrare chiunque in Italia invece è di sinistra
la prescrizione accelerata è di destra
il giustizialismo verso gli avversari è di sinistra.
Il clandestino è di sinistra
il nazionalismo esasperato è di destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Una bella minestrina Ogm è di destra
il cemento sopra un campo di grano è sempre di sinistra
tutti i talk show sono di giornalisti a libro paga,
sia di destra che di sinistra...
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Gridare Forza Italia alle partite di pallone
ha un gusto un po' di destra
ma portare una canoista al governo, un po' tedesca,
è da scemi più che di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
La Tav in Val di Susa è un segno di sinistra
con i manganelli e i fumogeni sono andati verso destra
i pensionati in piazza per Berlusconi sono po' di destra
quando sono iscritti al sindacato sono anche di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
I matrimoni omosessuali sono una bandiera di sinistra
le puttane a pagamento sono più che mai di destra
il Monte dei Paschi in compagnia, come la pisciata, è di sinistra
il fondo nero è sempre in fondo a destra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
La P2 bella azzurra e trasparente
è evidente che sia un po' di destra
mentre la burocrazia che strangola lo Stato è di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
L'ideologia, l'ideologia
non credo ancora che ci sia
è un paravento per fottere la gente.
Il MoVimento è sopra e oltre e parla agli italiani,
non ai piddini o ai berlusconiani.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Il pensiero confindustriale è nato a destra
ora è diventato buono anche per la sinistra
non si sa se la corruzione sia stata solo di destra
ma ora è certamente pure di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Il saluto vigoroso a pugno chiuso
con la mazzetta alzata è ora un gesto dei dirigenti di sinistra
quello un po' romano, a mano aperta, anche se sdoganato,
è rimasto sempre fascista.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Anche il Papa ultimamente
è diventato qualunquista e un po' populista,
dice di pensare agli ultimi e non alle banche
che siano di destra o di sinistra.
Lo Stato che ha trattato con la mafia
è uno Stato di merda, da vent'anni la stessa puzza a destra
come a sinistra
La legge elettorale Porcellum è stata partorita dalle scrofe di destra
però con l'aiuto dei verri di sinistra
L'ideologia, l'ideologia
non credo ancora che ci sia
è un paravento per fottere la gente.
Il MoVimento è sopra e oltre e parla agli italiani,
non ai piddini o ai berlusconiani.
(*) Liberamente ispirato a "Destra Sinistra" di Giorgio Gaber


Mia Nota alla Nota grillesca: Avesse almeno avuto l'originalità di scrivere qualcosa di personale, questo nénéista de sinistra ! Eccovi serviti un altro nuovo tarocco cri-cri.

Consigli al consumatore-elettore: prima di mettere la crocetta sulla scheda, aprire bene il pacco di Genova, per sincerarsi del contenuto.



17 May 2013

Ballon d'essai parlamentare sulle unioni omosessuali

Ho letto un po' di pubblicistica sui parlamentari gay Ivan Scalfarotto, Nichi Vendola e Paola Concia e l'estensione dei diritti sanitari anche al loro "compagno" (o "compagna") in seno al parlamento. E mi sono fatta qualche idea. In realtà dietro al paravento del privilegio "castarolo", esiste una volontà bipartisan delle politiche Pd-PdL di favorire gradualmente il matrimonio omosessuale . Ma dato che c'è lo scoglio costituzionale dell'art 29 (che non è cosa da poco), non sanno che pesci pigliare. Ovviamente in questa "estensione" che per ora è limitata ai diritti sanitari, ma che potrebbe diventare presto reversibilità delle pensioni, ci sono dentro tutti e non solo il Pd o il Sel. Ci sono dentro i grillini che ora fanno "i difficili" e si dissociano perché questa è una legge di privilegio riservata ai soli parlamentari (la vecchia lotta sulla "casta"). Ma una volta esteso il diritto a "tutti" (sottinteso, cittadini omosessuali), allora voteranno all'unisono di buon grado. C'è dentro  fino agli occhi anche il PdL con le dichiarazioni di Galan che potete sentire nel servizio a cura del Fatto . Potete leggere anche un'opinione favorevole perfino nelle dichiarazioni di Maurizio Belpietro su Libero. Per non dire della Carfagna che ne ha sempre perorato la causa.

Qualche mal di pancia avrà Maurizio Lupi di Cl e pure Giovanardi, ma se lo faranno passare in fretta, perché questo governo se cade, perde Napolitano. E se Napolitano, garante del governissimo Letta, si ritira per sempre, il prossimo presidente sarà "di bandiera", e perciò di esclusivo schieramento piddino-pentastellato. E allora il Berlusca se ne andrà dritto dritto al fresco.
Insomma, finché la barca va, è meglio approfittare. Diritti (pardon privilegi) di casta in anteprima, quale ballon d'essai. Poi estensione a tutti i cittadini dello stesso sesso, anticamera vera e propria del matrimonio omosessuale: un astuto stratagemma, non c'è che dire.  La "più bella del mondo" (cioè la Costituzione secondo una pessima definizione del guittone Benigni) può anche sottoporsi a un bel lifting dell'art. 29 (La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio).
 La famiglia tradizionale può anche venire messa ai margini fino a sparire del tutto. Zitti zitti, quatti quatti la "più bella del mondo" verrà ritoccata con operazioni di chirurgia plastica. L'hanno già fatto sulla legge di Bilancio dello stato facendo passare il Fiscal Compact e l'intrusione diretta di Bruxelles sui nostri conti nazionali , volete che non lo facciano per i fiori d'arancio gay?
Intanto provate a leggere nell'articolo "Aumentare profitti aziende con politiche gay-friendly"
 relativo agli studi universitari e alle ricerche di mercato in Arizona a cura del prof.    Kirsten Cook, che vedono le politiche gay friendly (simpatizzanti pro gay),  come mezzi concreti per incentivare il mercato e i profitti. Goldman Sachs, ovviamente è in prima fila su queste battaglie  cosiddette "civili". E non ditemi che lo fa per filantropia.
E' il mercato Bellezza, e non puoi farci proprio niente.
Lo stilista della Maison Chanel Karl Lagerfeld prepara le collezioni per i "nuovi matrimoni" omosex

13 May 2013

A parti invertite



Ogni tanto bisogna dare la notizia che il padrone ha morso il cane. E se non esiste, meglio sbizzarrire la fantasia e inventarsela. ll commento dell'amico Silvio (h 8,42 AM)  al post precedente "Per chi lavora la Kyenge?", mi ha offerto lo spunto per fare un pezzo paradossale, dando una notizia a parti invertite. Facciamo che un Italiano armato di piccone corra dietro a cinque neri (o negri, parola quest'ultima che non si può più usare, poiché erroneamente omologata al "nigger" americano considerato offensivo rispetto al  corrente black - a cui la lingua Italiana ha dovuto adeguarsi, pur non avendo queste categorie. Come dire che il modello da accettarsi supinamente è quello angloamericano, fin nella lingua). Facciamo che ne finisca uno a picconate e che ne mandi in fin di vita  due, ferendone altri due in modo considerato "non gravissimo". Ecco allora un esempio di costruzione inversa della notizia.
Titolo: STRAGE DI MIGRANTI AL NIGUARDA
Un italiano disoccupato 31enne e senza fissa dimora è sceso in strada con un piccone e ha cominciato a brandirlo rincorrendo i passanti africani. Cinque persone sono state colpite. Un uomo africano proveniente dal Senegal di 40 anni è morto per le ferite riportate. È successo a Milano, nel quartiere Niguarda, tra le 5.45 e le 6.35 di sabato mattina. I feriti sono stati soccorsi e ricoverati tra il Niguarda e l'istituto clinico Città studi, dove una delle vittime è spirata nonostante le cure immediate. Le condizioni di altre due, 21 anni, e un 60enne  entrambi nigeriani,  sono gravissime. Ad alcune delle vittime l'aggressore italiano avrebbe trafugato il cellulare. Sul luogo del delitto sono già accorsi il presidente della Camera Boldrini, la ministra per l'integrazione Kyenge, il presidente Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Grasso,   il sindaco Pisapia, l'arcivescovo Angelo Scola per confortare i parenti delle vittime e la comunità senegalese e nigeriana sotto choc.
Orrore ed esecrazione per la barbara strage di matrice xenofoba e razzista è stato espresso in modo equanime da tutti gli schieramenti politici e dalle organizzazioni sindacali. La Digos sta indagando per accertare se l'assassino trentunenne fa parte di qualche organizzazione eversiva  di stampo neonazista e neofascista o se, viceversa, trattasi di un caso isolato.
La ministra Cécile Kyenge, nell'esprimere totale vicinanza ai parenti delle vittime, si è fatta garante di un decreto legge accelerato sullo ius soli, da lei definito una legge di civiltà che non può più essere ulteriormente procrastinata.

Confesso, però, che questa storia mi ha scosso profondamente e  che non ho voglia di scherzarci sopra, mentre il povero Alessandro Carolé ci ha già rimesso la vita. Mentre in Ospedale due persone sono ancora in prognosi riservata e lottano tra la vita e la morte (il pensionato 64enne Ermanno Masini e il giovane Daniele Carrella). Sono ore di angoscia per i loro familiari.  Confesso che sono sbigottita dal silenziatore mediatico posto ad una strage di così grave entità, evidentemente allo scopo di  "non suscitare sentimenti xenofobi". Confesso ancora di più che mi irritano psicologi, criminologi e sociologi che si mettono a parlare di killing spree (esplosione di violenza improvvisa), di raptus dovuto ad emarginazione del soggetto, del fatto che non dormiva da parecchi giorni, che ha chiesto di mangiare, che ha fame. Confesso che mi dà la nausea sentire  Enrico Letta  dichiarare che la ministra Kyenge, la quale ha chiesto la depenalizzazione del reato di clandestinità e pretende lo ius soli,  è  "la cosa più bella di questo governo".

Alessandro Carolé (nella foto) di anni 40 si è sentito aggredire brutalmente alle spalle, a tradimento,  mentre aspettava il caffè al Bar dall'energumeno ghanese Mada Kabobo di 31 anni (foto in alto) che aveva già avuto numerosi precedenti penali e che per una balorda legge non poteva essere espulso, in quanto in attesa di ricorso. Il povero Alessandro è morto appena dopo due ore dopo l'aggressione,  senza sapere il perchè. Il giovane 21enne Daniele Carella, ferito grave al corpo, alla testa e al collo sta lottando coraggiosamente tra la prima e la seconda operazione chirurgica. Mentre il povero Ermanno Masini,  geometra in pensione di 64 anni che ha perso la moglie il Natale scorso, si trova  attualmente in stato di coma. Andrea Canfora e Francesco Niro feriti e grondanti sangue, sono arrivati sotto choc da soli all'ospedale. Il "miracolato" imbianchino Antonio Morisco, colpevole di trovarsi solo nel punto sbagliato all'ora sbagliata, è riuscito malapena a mettersi in salvo riuscendo a chiudersi il portone di vetro e ferro, mentre l'energumeno cercava di  spingere la porta per entrare. Scene da copione fanta-horror, come si può constatare.
Ma non ci saranno le autorità governative citate al funerale del povero Alessandro o al capezzale di Daniele o di Ermanno Masini. E andrà di lusso se arriverà qualche assessore locale.
L'11 maggio sarà per me e per i blogger che vorranno aderirvi la giornata della memoria per le vittime della società globalizzata e multietnicista, in una parola GENOCIDA. Quella stessa che ha già mietuto  numerose vite di uomini non illustri, ma certamente vite di  nostri onesti connazionali.  Quindi, o ci si oppone con fermezza alla  tragica realtà  che ci sovrasta e ci incombe minacciosamente, oppure il genocidio italiano-europeo voluto dai globocrati, di cui l'immigrazione fuori controllo è lo strumento principale, ci distruggerà in breve tempo.



Aggiornamento : Non ce l'ha fatta il giovanissimo Daniele Carella di anni 21, deceduto questa mattina all'ospedale Niguarda. E' stata l'ultima vittima della furia omicida di Mada Kabobo. Il sindaco Pisapia non ha saputo trovare altre parole al di fuori di un "si invita a non strumentalizzare": una ferita nella ferita. E' deceduto alle questa mattina (martedi 14 alle 7.30) al Policlinico anche il povero Ermanno Masini di anni 64.  Milano si sbarazzi quanto prima dei suoi cattivi amministratori e dei politici incapaci di attuare severe e rigorose politiche migratorie e di sicurezza dei suoi cittadini.
Daniele Carella anni 21 - altro martire d'Italia e della Ue



Ermanno Masini pensionato anni 64 - Il terzo martire d'Italia e della Ue della strage del Niguarda

09 May 2013

Per chi lavora la Kyenge?

Credo  che tutti quanti avranno appreso dalle dichiarazioni del neo ministro dell'integrazione Cécile Kyenge, che la madre di tutti i problemi per costei, è accelerare lo ius soli. E non solo. Dato che dobbiamo assoggettarci  quanto prima al mondo unico dominato dal pensiero unico, allora tanto vale abolire anche il "reato di immigrazione clandestina" e magari chiudere i Cie. Tutta l'Europa con la sola eccezione della Francia pratica lo ius sanguinis, ma evidentemente le élites globocratiche lo ritengono un intralcio ai loro piani cleptomani, da rimuovere quanto prima.   Ovvio che se il governo Letta ha sentito il bisogno di mettere al posto del "tecnico"  Andrea Riccardi (che già non passava giorno senza propinarci la sua omelia pro migrantes) un acceleratore di immigrazionismo come la Kyenge, significa una cosa sola: Italia delenda est.
La signora Kyenge dovrebbe chiarire per quale continente stia lavorando di preciso, dopo le affermazioni fatte che hanno suscitato lo sconcerto perfino di un uomo politico della sua coalizione (il Pd): il presidente del Senato Grasso. Leggere qui.
"Già, perché se lavora per l’Italia non può sfuggirle un particolare, ossia il rischio, tutt’altro che fantasioso, che in pochi decenni la Nazione italiana si estingua. Non lo diciamo noi, lo dice l’arido linguaggio dei numeri (vedi al proposito i dati Istat). Limitiamoci a due dati: il tasso di fecondità delle donne italiane è di 1,30, contro il 2,04 delle donne straniere (dati riferiti ai residenti in Italia nel 2011). Ciò vuole banalmente dire che la coppia italiana non riproduce nemmeno sé stessa. Sempre con riferimento ai residenti in Italia, i nati italiani sono in costante calo dal 1995 al 2011; al contrario i nati stranieri sono, nello stesso arco di tempo in constante aumento. Irrilevanti nel 1995, superavano quota 100.000 nel 2011". (da Riscossa cristiana del 6 maggio)
"Nulla autorizza a ipotizzare che la tendenza si inverta; potrà al più diminuire un poco la natalità straniera, perché la crisi economica sta generando un fenomeno, seppur ridotto, di rientro in patria di immigrati. D’altra parte l’instabilità che si è generata nei Paesi del Mediterraneo dopo la grande truffa della “primavera araba” è sempre una mina innescata per la generazione di nuovi flussi migratori verso l’Italia. Non a caso gli immigrati che scelgono di tornare in patria sono per lo più sudamericani e in parte europei dell’Est.
In questo quadretto demografico, l’attribuzione della cittadinanza in base alla nascita sul territorio italiano farà di tanti stranieri dei cittadini italiani a tutti gli effetti, compreso ovviamente il diritto di voto. Già in altri Paesi europei, vedi il caso dei Paesi Bassi e della Gran Bretagna, si sono create zone di vero e proprio dominio islamico, seppur limitate per ora alle aree municipali. Se vogliamo mettere le basi per avere, di qui a trenta-quarant’anni un Parlamento nazionale a maggioranza islamica, la signora Kyenge ha trovato la strada giusta, né per favore raccontiamoci ancora la storia degli islamici moderati.
La situazione è molto lineare. Gli immigrati producono il doppio di figli rispetto agli italiani. Facilitiamo l’acquisizione del diritto di voto e gli immigrati, in buona parte islamici, trasformeranno l’Italia in un Paese islamico. Vogliamo quindi dare all’Islam su un piatto d’argento ciò che non è riuscito a conquistare grazie al coraggio che l’Europa seppe dimostrare a Lepanto e a Vienna?
Abbiamo un vero patrimonio da tutelare, ed è quello che farà da pilastro quando si inizierà la ricostruzione dopo l’inevitabile crollo europeo e italiano: la nostra Tradizione cattolica, quella che ha costruito l’Europa come farò della civiltà da quando il monachesimo riportò la civiltà dopo la barbarie, conseguente alla caduta dell’impero romano. Ora, in un’epoca di sculettanti efebi, in cui non si combatte più, salvo le sante guerre petrolifere di Obama & c., progettiamo normative di resa preventiva: cari stranieri, l’Italia è vostra, ve lo garantiamo per legge.

Come ciliegina sulla torta, aboliamo anche il deterrente del reato di immigrazione clandestina, con l’inevitabile corollario dell’abolizione dei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione)".  (art. cit).


Ovviamente, perché ritenuti inidonei e magari  pure "segregazionisti" secondo il balzano dogma della libera circolazione degli uomini, delle merci e dei capitali senza limiti e confini.
C'è qualcosa che noi Italiani non vorremmo mai più vedere: Italiani scacciati dalle loro case da Banche rapaci, perché non hanno più potuto pagare i mutui, avendo perso quel lavoro che era la loro fonte di reddito. Italiani pignorati e incravattati da Equitalia, costretti a dormire in auto, e di converso, stranieri che accampano arrogantemente diritti su diritti.
C'è un filmato di Striscia la notizia che  ha fatto il giro d'Europa. Tant'è vero che un amico di famiglia residente a Zurigo, dopo averlo visto si è indignato e pure infuriato. "Possibile che dobbiamo farci prendere a legnate  in casa nostra?" Stare lontano dal Bel Paese fa male, anche quando si migliora il proprio status socio-economico e si offre un futuro ai propri figli. Ma di fronte all'ingiustizia clamorosa di un cinese irregolare che vende impunemente merce tarocca, senza permesso di soggiorno  e piglia pure a ramazzate con la scopa il cronista che lo riprende con le telecamere in piena flagranza di reato, l'amico in questione ha affermato che in una simile terra colabrodo, incapace di farsi rispettare non ci vuole più tornare. Ho cercato quel filmato, ma non l'ho più trovato sul web. Chi lo trovasse, per favore me lo segnali, poiché paradigmatico di un'incresciosa situazione.
 
PS: Filmato pervenuto grazie a Lif di Euro Holocaust. Si tratta però di Luigi Pelazza delle Jene e non di Striscia la Notizia, ed è anche peggiore di quello da me citato.  I cinesi si avventavano su di lui con una furia da film di Kung Fu solo perché il cronista ha trovato giocattoli prodotti con sostanze altamente tossiche per i bambini e glielo ha fatto rilevare. In un altro paese costoro avrebbero già ricevuto le ganasce e i sigilli al loro esercizio nonché il foglio di via per il rimpatrio.  Qui, la versione integrale:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/386161/pelazza-giocattoli-dannosi-alla-salute-%28cinese%29.html



Aggiornamento:  Non si fa in tempo a denunciare misfatti,  abusi ed effetti devastanti dell'immigrazione massiva e fuori controllo (il video sui cinesi) che avvengono nel giro di poche ore stragi esiziali. E' avvenuto ieri mattina 11 maggio al rione Niguarda di Milano che un ghanese a nome Mada Adam Kabobo, ventenne del Ghana, più volte, negli ultimi due anni e l'ultima volta un mese fa, fermato dalle forze dell'ordine proprio per il suo stato irregolare e con precedenti penali, ma mai espulso effettivamente, ha aggredito con un piccone alcuni passanti, tutti italiani, senza motivo, uccidendo Alessandro Carolè e ferendone gravemente altri due. Sul sito Euro Holocaust, la notizia e il commento. Qui  sotto la foto del povero Alessandro, ferocemente trucidato. Usque tandem? La misura è stracolma.

Alessandro Carolé, anni 40, martire d'Europa e d'Italia


 


03 May 2013

IMU, la patrimoniale dell'esproprio





A governo appena nominato abbiamo già il rebus IMU. Si paga o non si paga? Per il momento si sospende la rata del giugno prossimo venturo. Il che vuole dire solo una cosa: si dilaziona nel tempo. O si "rimodula", come già si cinguetta nella curva sud di sinistra. Scrive Piero Vassallo nel suo articolo "IMU, una tassa eversiva": "Perché non si può abolire l'Imu? Perché dobbiamo finanziare la Germania dell'imperiosa Merkel? Per masochistica obbedienza all'Unione europea? Perché occorre sanare le ferite causate dall'alta finanza americana? Per riparare i danni causati dalle demenziali acrobazie nel Monte dei Paschi di Siena? Per continuare il finanziamento pubblico dei partiti? Per sostenere l'immigrazione selvaggia? Per finanziare Radio radicale? Per dimostrare che Monti aveva ragione? Per onorare il Tabacci-pensiero? O per comprare le corde con le quali si impiccano gli imprenditori disperati e i disoccupati di lungo corso?". Parole sante.
E ancora: "Enrico Letta fa parte di un movimento, la setta dei cattolici adulti, che è consacrata al gioco delle tre tavolette e scaltrita nell'arte dell'eloquio a lingua bifida e vaselinosa: una parola per illudere la destra tradizionale, una parola per favorire la sinistra sciamanica.

Contro la promessa abolizione dell'Imu, infatti, sono insorte le figure eminenti, le collaudate sentinelle del sinistrismo isterico/ecumenico: la Bindi, la Camusso, la Boldrini. Nel silenzio assordante della CEI il terzetto ha sentenziato che l'abolizione dell'Imu non ha da farsi".
Inutile parlare col conoscente o vicino di casa di sinistra sull'IMU, anche se costui è pluriproprietario. Vi dirà con uno zelo masochistico e autopunitivo che "i ricchi dovrebbero pagarla e che dovrebbero esserne esonerati i poveri". Per il sinistropensiero però i "ricchi" sono sempre "gli altri", chissà perché. Il vostro conoscente vive - povero nesci - in una perenne stato di "alienazione" dalla sua stessa condizione sociale, dovuta al proprio retaggio ideologico.
Tuttavia, l'82% per cento degli Italiani (comunque votino) sono proprietari immobiliari, cosa che fa andare su tutte le furie i tedeschi, i quali viaggiano per il mondo, ma sono in pochi ad averci la casa. Lo avete sentito Tobias Piller, direttore della stampa internazionale? Con accento teutonico,una faccia con spessi occhiali simile a quella del nazi del film "I predatori dell'arca perduta" (quello che si scottò la mano nel tentativo di trafugare un antico medaglione nel Nepal), si è lamentato perché è impossibile per "noi tedeschi" acquistare una casa in Italia, dato che gli Italiani avrebbero il singolare vizietto di trasmettere i beni immobili da genitori in figli. Ma guarda un po'...
Il suddetto articolo di Vassallo pone l'accento su un tema caro alle oligarchie eurocratiche: la fine della famiglia, l'indurre i popoli al nomadismo scoraggiando la "stanzialità" non solo nel lavoro ma nel proprio abitare quotidiano. Del resto, lo slogan più volte sbandierato anche dalla pubblicità delle linee telefoniche è "vivere senza limiti e confini". E allora, no famiglia, no casa. No casa, no patria. Solo in quest'ottica si comprende lo zelo  nel voler applicare una simile tassa espropriativa alla quale ora verrà aggiunta un'altra patrimoniale sui rifiuti domestici: la TARES.
Aggiungo un'altra tara storica in seno alla sinistra di provenienza marxista, ben descritta dall'amico Josh nel suo post dal titolo  "La Caritas, Marx Engels e il dottor Zivago" basato sulla critica al libretto "La questione delle abitazioni" di Engels: il concetto secondo cui la proprietà è considerata un furto.
 Ai tempi di K. Marx (alias Mordechai Levi) e F. Engels si volle affrontare il tema case. Ne scrisse il sodale di Marx nell'opuscolo "La questione delle abitazioni", 3 articoli del 1872 pubblicati a Lipsia che si richiamano allo scritto "La situazione della classe operaia in Inghilterra".
Gli scritti si rivolgevano contro le tesi dei socialisti utopistici alla Proudhon, che riteneva sbagliato l'affitto e ne proponeva come soluzione l'abolizione, mediante riscatto dell'appartamento (creando cioè una proprietà).

Alla questione, Marx ed Engels risposero invece con l'abolizione della proprietà stessa, così come per loro si doveva abolire anche la proprietà di TUTTI i mezzi di produzione (macchine da cucire private delle sartine casalinghe comprese, in omaggio alla presunta "lotta di classe" e "lotta contro i padroni".
Con questo spirito tragico, in cui ogni problema è trasformato nella sua parodia, in URSS furono così requisite le case di proprietà, ad ogni "compagno" fu assegnata un certa metratura, circa 25 mq., attraverso l'istituzione di un'apposita Commissione, come è ricordato anche dal celebre romanzo "Il dottor Zivago" di Boris Pasternak.

In quest'ottica aberrante sulla "promiscuità delle abitazioni" si pone anche il recente progetto della Caritas "Rifugiato a casa mia" un modo subdolo e untuoso per creare surrettiziamente una carità pelosa e coattiva nei confronti degli extracomunitari, basata su un solidarismo e buonismo ipocrita quanto malvagio, ai danni degli autoctoni. Tutto ciò avviene senza che i problemi degli italiani, sempre più gravi vengano minimamente risolti.
Intanto si gioca con le parole : sospensione dell'IMU (ma non abolizione). Ricordo, se ce ne fosse ancora bisogno, che gli Italiani hanno dedicato le loro tredicesime nel dicembre 2012 al pagamento esoso del saldo IMU. E allora succede poi che  non si spende altro  anche se è Natale, perché si paga già troppo. E se non si spende, i commerci chiudono i battenti, gli esercizi pure, non si viaggia, non si va al ristorante, non ci si diverte e l'economia si deprime. E non venite poi a parlare di "crescita", parola di cui si riempiono tutti quanti inutilmente la bocca. Imu, dietro a una sigla c'è di più.