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16 June 2013

Pausa estiva





Cari Amici,
come sono solita dire, ogni buona musica ha bisogno di note, ma anche di pause. E' venuto il momento di fermarmi.  Lo so, lo so che le cattive notizie non danno tregua, che vi è già arrivata la Tares dello smaltimento rifiuti da pagare in un numero di rate che nemmeno si sa quante, dato che non lo sanno nemmeno loro, quelli che emettono i bollettini. Lo so che questo mese ci hanno dissanguato e che altri peggiori ne attendeno in quello che è la continuazione del governo Monti con...altre marionette del Lettamaio. In particolare con la partecipazione attiva del trio Pd-PdL e Scelta civica, una monnezza per cui non vi è "smaltimento".


Tutto è importante e  degno di nota e il mondo è in rivolta. O meglio, lo stanno rivoltando come un calzino. Arrivano i siriani profughi del macello che hanno procurato ad hoc,  e l'estate sarà breve per i nostri piccoli piaceri della vita ma violenta per come ce la trasformeranno: poca vita nostra e orecchie sempre dritte per captare i molteplici bidoni che ci confezioneranno. Ora però non ho voglia di pensarci e mi concedo una pausa  per un po' di vita mia, augurando a tutti buone vacanze, comunque vada. Brevi, lunghe o mordi e fuggi o anche  con semplici gite fuori porta  che siano. A presto e ringrazio tutti per la partecipazione e l'impegno con cui avete seguito questo blog. Vi lascio questa poesia dal titolo emblematico di ...

                                      Estiva

Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell’albe senza rumore
ci si risveglia come in un acquario
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell’ordine che procede
qualche cadenza dell’indugio eterno.

Vincenzo Cardarelli

PS: Il Giardino delle Esperidi  (Josh e la sottoscritta) con le sue rilassanti letture, resta invece aperto .

13 comments:

Josh said...

lieta pausa estiva a tutti e alle vostre famiglie.

Pure io fuggo per un po' perchè i quasi 40 gradi annunciati e in parte già sentiti non fanno proprio per me.

Per il resto, attenti a dove andate al mare....

un migliaio di sbarchi in nemmeno 2 giorni:

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/immigrazione-raffica-sbarchi-sicilia-arrivati-oltre-950-927537.html

Vanda S. said...

Cara Nessie, goditi la tua meritata vacanza e presto farò così anch'io: il modo continuerà anche senza di noi!
Ti abbraccio con amicizia e simpatia!
Buona estate!

Vanda

johnny doe said...

buona vacanza

Nessie said...

Buone vacanze amici. "Il mondo continuerà anche senza di noi", dice Vanda. Questo è certo. Continuerà ad andare male, ma continuerà... :-)

baron litron said...

buone vacanze, anch'io ti mando una poesia "in tema"....


Primamente intravidi il suo piè stretto
scorrere su er gli aghi arsi dei pini
ove estuava l'aere con grande
tremito, quasi bianca vampa effusa.

Le cicale si tacquero. Più rochi
si fecero i ruscelli. Copiosa
la resina gemette giù pe'fusti.
Riconobbi il colùbro dal sentore.

Nel bosco degli ulivi la raggiunsi.
Scorsi l'ombre cerulee dei rami
su la schiena falcata, e i capei fulvi
nell'argento pallàdio trasvolare
senza suono. Più lunghi nella stoppia,
l'allodola balzò dal solco raso,
la chiamò, la chiamò per nome in cielo.
Allora anch'io per nome la chiamai.

Tra i leandri la vidi che si volse.
Come in bronzea mèsse nel falasco
entrò, che richiudeasi strepitoso.
Più lungi, verso il lido, tra la paglia
marina il piede le si tolse in fallo.
Distesa cadde tra le sabbie e l'acque.
Il ponente schiumò nei sui capegli.
Immensa apparve , immensa nudità.


(G. D'Annunzio)

Anonymous said...

Buone vacanze e te e ai frequentatori del blog.
Più che la poesia di Cardarelli di una Italia lontana, visto le macerie odierne, mi frulla per la testa la "Barbara" di Prevert.
Scarth

Nessie said...

Bella la poesia di D'Annunzio, Baron.

Scarth, mi piace quell'Italia...lontana. POi la poesia di Prévert è tipica della II GM. Questa è un'altra sfida apocalittica.

aladino said...

Auguri a tutti. Sentirò la vostra (momentanea) assenza. Auguri. ciao.

Maria Luisa said...

Buone vacanze ed una poesia.


Silenzio!Hanno chiuso le verdi
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria,o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli,poi tacciono,vinti
dal sonno. Sembrano estinti
gli uomini,tanto è ora pace
e silenzio... Quand'ecco da tutti
gli alberi un suono s'accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo è così:le cicale.

U.Saba

mi ricorda la mia infanzia ormai lontanissima.
Maria Luisa

Bisquì said...

Buone vacanze. Rilassati che qui facciamo buona guardia ^^

Lif di euro-holocaust said...

Mi accodo agli auguri vacanzieri. E, ricordate, le vacanze vere erano quelle di una volta: tempo sospeso e riposo.

Anonymous said...

A Nessie -usignolo che canta nel Blog.L'usignolo cantava.Dapprima fu come uno scoppio di giubilo melodioso,un getto di trilli facili che caddero nell'aria con un suono di perle rimbalzanti su per i vetri di un'armonica.Successe una pausa.Un gorgheggio si levo',agilissimo,prolungato straordinariamente come una prova di forza,per un impeto di baldanza,per una sida ad un rivale sconosciuto. Una seconda pausa. Un tema di tre note,con un sentimento interrogativo,passò per una catena di variazioni leggere,ripetendo la piccola domanda cinque o sei volte,modulando come su un tenue flauto di canne su una fistula pastorale. Una terza pausa. Il canto divenne elegiaco,si svolse in tono minore,si addolcì come un respiro,si affievolì come un gemito,espresse latristezza di un amante solitario,un desio accorato, un'attesa vana:gittò un richiamo finale,improvviso,acuto come un grido d'angoscia;si spense. (D'Annunzio)-Buona vacanza da un tuo ammiratore.

Nessie said...

Anonimo ammiratore, grazie :-). Ma mi sembra di riconoscere lo stile.

Lif la poesia è già una forma di sospensione. Invito a riflettere sui versi "Stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno".

Meglio se poi la si abbina alla vacanza.