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29 September 2012

O la Troika o la vita!






Gira per la rete un importante video del bravo Claudio Messora del videoblog  ByoBlu, che solitamente è anche ospite in studio nel programma L'Ultima Parola (venerdi Rai 2 h. 23, 30) condotto da Gigi Paragone. Il pezzo su come la Troika (FMI, BCE e commissione Ue) ricattò e minacciò il governo italiano in carica affinché lasciasse il posto a Monti e ai suoi, è stato replicato in tv ierisera. Non me  l'aspettavo. O meglio, ci speravo, ma non ci  contavo che potesse essere tirato fuori dal ghetto dell'Internet.
E invece mai perdere la speranza, è il caso di dirlo.
A parlare nel video è il senatore della Lega Massimo Garavaglia  che in soli due minuti e mezzo racconta come la BCE l'estate scorsa del 2011, abbia letteralmente ricattato il Parlamento per far cadere Berlusconi e mettere al suo posto Mario Monti, suo uomo di fiducia .
Garavaglia spiega in sintesi che la Troika (che ora tiene sotto il suo ferreo tallone Grecia e Spagna)  ha minacciato di far fallire il Paese bloccando l'acquisto di BTP nel caso  non si fosse appoggiato il futuro governo dei "tecnici".

Beh, almeno la Lega ha cantato. Poteva farlo prima? Certamente sì, ma c'è chi non l'ha fatto subito, né adesso, né dopo, né lo farà mai. Intanto i giornali preferiscono occuparsi dei soliti ladri di galline, lasciando impuniti i delinquenti ricattatori europei. Nel corso della puntata in tv del programma sopra citato, è intervenuta anche l'economista Lidia Undiemi che ha tuonato contro quel MES (Meccanismo Europeo di  Stabilità) del quale i giornalisti non sanno manco cos'è.
Ecco dunque nel video, la pistola fumante sul golpe tecnofinanziario voluto dalla Troika.

26 September 2012

Deserto della politica, occupazione dei banchieri




Con immensa fatica rientro nel pollaio nostrano, pertanto vorrei dire la mia sul Laziogate o come lo si chiama.
Ricordate Lusi? In the sky with diamonds. Penati, chi se lo ricorda più? Marrazzo? si è portato perfino i trans di via deGradoli nell'ufficio del palazzo della regione. Ma chissà perché tutti i delitti, le pene (e i penati) del Pd hanno la memoria corta. Ora poi si usa scontare la pena in convento, magari con la consulenza di un frate cappuccino: c'est plus mystique. Ma i media non infieriscono sul fatto che Marrazzo, dopo quello che ha fatto ce lo ritroveremo "pienamente reintegrato" alla Rai, cioè nel servizio pubblico pagato di nostra tasca. L'ultima ruberia è sempre quella che conta di più, specie se proviene da quel che resta della destra.  Cuori, picche, denari e fiori. O Fiorito che dir si voglia.
Poi quel er Batman lì, ha  pure una faccia spaventosa, ergo, ha proprio le physique du role per essere sbattuto in prima pagina. Mentre la Polverini sembra una coatta del Testaccio.  
Ora l'opposizione che avrebbe dovuto vigilare, ma non l'ha fatto attacca: doveva dimettersi prima! la Governatora del Lazio, non poteva non sapere... E via pontificando.   Io rubo, tu rubi, essi rubano ecc. Certo le feste col maiale e il paesaggio di Roma mascherona non  è dei più confortanti.

Però... però...c'è qualcosa di losco dietro a tutto ciò che merita di essere investigato. Sembrerebbe  la realizzazione moderna del motto di Massimo D'Azeglio sugli Italiani,  parafrasato per l'uopo: una volta trombato Berlusconi occorreva deberlusconizzare tutta la scena politica.
 
In principio fu il Berlusca  ad essere costretto alla resa a colpi di clava di Spread. 
It's sad, so spread
It's a sad, spread situation
And it's getting more and more absurd
 
 tanto per fare una parodia a una celebre canzone di Elton John.
 
Poi attaccarono con la Lega e la Bossinovela (Trota,  il nepotismo e i figli che so' piezzi e' core ecc.). Ora vabbé, si spappola  una regione importante come il Lazio e  si rifaranno le elezioni, sapendo già chi le vincerà. Vasco Errani, governatore dell'Emilia-Romagna indagato si è forse dimesso? Nicki Vendola  governatore della Puglia indagato ha forse mollato?
La Polverini invece lo ha fatto in quattro e quattr'otto, ma a quanto pare non basta ancora, per questi maramaldi.
Non ho proprio nessuna voglia di difendere QUESTA classe politica, quale che ne sia il colore. Ma non vorrei che adagio adagio ci ritrovassimo con addosso un secolo di Partito Unico detto Grosse Koalition, o Governo di Scopo o come altro vorranno chiamarsi,  con a capo PD, FLI, UDC con l'appoggio  esterno di qualche Sventola bandiera bianca. E tutta la Koalition che appoggia un Monti bis o che comunque ruota intorno ai benemeriti circoli eurocratici illuminati, senza nemmeno più lo straccio di una parvenza d'alternanza.
Naturalmente per Grillo e grillini del M5S ci sarebbe subito un bello sbarramento costruito ad hoc, per impedirgli di varcare sul nascere,  la soglia di un parlamento ancora più commissariato di quanto lo è già.
Rottamare la politica per continuare a fare largo ai banchieri  piaccia o meno, sarebbe un suicidio nel suicidio.  Certamente si obbietterà:  ma questi qui fanno già di tutto per rottamarsi da sé.
E la natura  così come la società non sopportano la tabula rasa, perciò se la politica latita si fa largo la finanza predatrice.

21 September 2012

False libertà, vere prigioni planetarie




 
 
C'è poco da festeggiare. Ricorre il settimo anno dalla creazione di questo blog, ma  di anno in  anno, settembre diventa il mese più apocalittico del calendario, per cui faccio a meno di onorare la data, anche se sono soddisfatta nel constatare che questo spazio  ha raggiunto punte di oltre cinquecento visualizzazioni. Difficilmente si trova (anche per gli storici accreditati) un periodo storico dove tutto quanto va male come se l'intero pianeta fosse in mano a demoni scatenati,  come quello che stiamo attualmente vivendo. Abbiamo un'America paralizzata da una crisi economica e finanziaria che spalma su tutto l'universo mondo, un'Europa attanagliata dalla crisi dell'Eurozona, un'Italia soffocata dalle politiche dette di austerity (in realtà di vero e proprio strozzinaggio) da parte dell'attuale giunta di banchieri "abusivi",  e alle porte d'Europa, un dopo-Primavera araba che lascia senz'altro rimpiangere gli autocrati laici che c'erano prima (Gheddafi, Mubarak e Ben Ali), i quali se non altro sapevano tenere insieme le varie tribù ed etnie col pugno di ferro. Non sono io la prima a dire che era molto meglio lasciare gli equilibri precedenti, ma lo sostiene anche il falco repubblicano Edward Luttwak nella sua recente intervista a La Stampa. E' iniziata la campagna elettorale, e Luttwak non perde l'occasione per indicare Obama come un povero minus habens, modello Carter, ma intanto sul fallimento della  dottrina dell'esportazione della democrazia (cara sia ai neocon che ai democratici)  ha detto la verità.
 
Vengo all'annosa questione delle vignette, oggi sul giornale satirico Charlie Hebdo, settimanale in calo di vendite che intende rifarsi ora con queste pubblicazioni,  e al film "blasfemo" su Maometto. In geopolitica, nulla è mai come appare, e dato che non ho altri elementi di valutazione della solita stampa schierata all'unisono pro Usa, vedrò di aggiungere qualche voce discordante alla letteratura fin qui pubblicata. Innanzitutto come sostiene lo stesso Luttwak "Tutti sapevano che a Derna gli uomini di Al Qaeda giravano senza nascondersi, nella piena luce del giorno», per cui la morte del povero ambasciatore Stevens era quasi una morte annunciata dal fatto che le cautele e le precauzioni di sicurezza non sono state prese.  Poi, tutelare per il cosiddetto "Occidente" la sua libertà di parola non significa affatto andare con taniche di benzina a provocare appositamente roghi, nel senso che le provocazioni (nel limite del possibile)  si devono cercare di contenere, per il Bene e la Sicurezza di tutti quanti. Sarebbe un po' come infiltrare le Pussy Riot nella chiesa, farle bestemmiare come hanno fatto  per poi lamentarsi che le abbiano chiuse in gattabuia, invocando a squarciagola la solita solfa della "libertà d'espressione" (come del resto, hanno fatto). Non voglio con ciò, paragonare una religione come l'Islam verso la quale non ho alcuna simpatia, con quella cristiana; ma tenuto conto che gli euromassoni ci hanno riempito l'Europa di migrazioni islamiche, è bene chiedersi una cosa importante: se si vuole bellamente esprimere il proprio parere su una religione che consideriamo a noi aliena, la prima cosa da fare è contenere e ridurre drasticamente le migrazioni islamiche a casa nostra. Avanti su forza! sfido qualcuno di questi vignettisti o creatori di filmatini blasfemi prontamente diramati su you tube ad esprimere questi semplici concetti, relativi alla nostra sicurezza.  

No, non lo faranno, perché difenderci non è  il loro obiettivo. Il loro obiettivo non è dissimile a quello dei piromani dei boschi dell'estate scorsa: incendiare, desertificare e aizzare masse ignoranti e fanatiche dove la disoccupazione giovanile arriva all'80% , per poi avere il  facile pretesto di creare instabilità,  quell'instabilità  già procurata dalla Cia attraverso le primavere arabe. A questo punto,  ci sono tutti i prodromi per far nascere - perchè no? -  una bella guerra mondiale, toccasana di quella crisi finanziaria dalla quale non si riesce a uscire con strumenti meramente economici. Fantasie? Fantapolitica? Può darsi... 
Tuttavia, un imam integralista salafita o wahhabita  dalla barba folta, e dal volto contratto dall'odio si può sempre comprare con quattro datteri (si fa per dire), affinché svolga il suo sporco lavoro. E chi lo paga non è certo un beduino del deserto né un povero cammelliere, ma qualche raffinatissima mente "occidentale". Non so voi, ma io sento odore di false flag lontano un miglio.
 
Qui, un punto di vista che esula dal pecorume della nostra stampaglia quotidiana :
 La tattica della bestemmia di Thierry Meyssan. E' un pezzo che fa discutere, ma se non altro non rassomiglia alle notizie precotte che abbiamo letto su Corriere, Repubblica, Il Giornale, La Stampa, Libero, Il Foglio.  Ovvero  tante testate per uno stesso  ritornello a voce unica.
 

18 September 2012

Befera denunciato: un barlume di speranza







L'amico Josh, mi suggerisce di aggiornare questo blog con una notizia che riporta una piccola vittoria. E' una notizia già riportata nel post precedente dall'amico Huxley. Un imprenditore bresciano  trentenne, Abele Tanghetti, stanco di subire vessazioni e angherie da parte di Equitalia si è deciso ad acchiappare il toro per le corna e a denunciare l'Agenzia delle Entrate e il suo direttore Befera per USURA.   E l'usura c'è  ed è palpabile: il 16% di interessi rispetto al tetto limite che è 8,37... scusate se è poco. Tutto inizia quando, nel 2007, arriva la prima cartella di Equitalia.
«Dicevano che alcune detrazioni nella denuncia dei redditi del 1999/2000 non andavano bene», spiega Tanghetti. A quella prima cartella ne succedono altre cinque. L'ultima, a luglio scorso: conto totale, 177.776 euro di debito con l'erario, che con gli interessi arriva a 302.815. «Da due anni pago una rata da 5mila euro al mese, per estinguere il debito. Quando è arrivata quella di luglio, ho cercato di trovare una mediazione».

Ma all'agenzia delle Entrate non vogliono sentire ragioni. Così nel frattempo....
 
 Nel frattempo Equitalia ha proceduto all'esecuzione forzata dei materiali, tra cui camion, gru e muletto, per un valore complessivo di 160mila euro.
La data per la messa all'asta era fissata per ieri, ma Tanghetti ha spiazzato tutti con una contromossa inattesa: il 31 agosto, va dalla Guardia di Finanza e denuncia Equitalia per usura
. «I miei avvocati hanno calcolato che sui 177mila euro è stato applicato un tasso di interesse del 16%». Quasi il doppio rispetto al tetto limite, che per Equitalia è dell'8,37%. «E mercoledì ho depositato un'altra denuncia ai carabinieri per estorsione – ha aggiunto Tanghetti, che ormai è inarrestabile – contro il sequestro».
 
Faccio notare che il sequestro degli attrezzi di lavoro (una vera barbarie maramaldesca)  venne proibito dall'infaticabile Bernardino da Feltre, un francescano beatificato dalla Chiesa,  durante la creazione dei Monti di Pietà, nati col preciso scopo di prestare denaro ai poveri senza richiedere "interesse". Spesso poi per questi poveracci c'era pure la galera. Lo statuto dei Monti di Pietà, era un modello di tutela giuridica per coloro che vi si rivolgevano tanto da vietare espressamente che fossero accettati in "pegno" gli strumenti e gli utensili del lavoro e qualsiasi altro oggetto necessario alla vita quotidiana, un gesto di civiltà per permettere a questi malcapitati di potere intraprendere la loro attività (erano tutti contadini e artigiani), non appena avessero onorato i debiti.  Correva l'anno 1484 (monte di Pietà di Mantova) e successivamente di Padova, Crema e Pavia.  Altra Chiesa (oggi chi tace acconsente) , altra civiltà.


 
Altro grande guerriero anti-usura fu S. Antonio di Padova, che tentarono pure di avvelenare per il suo rigoroso impegno contro gli strozzini e gli speculatori del suo tempo (Razza maledetta, sono cresciuti forti e innumerevoli sulla terra, e hanno denti di leone. L'usuraio non rispetta né il Signore, né gli uomini; ha i denti sempre in moto, intento a rapinare, maciullare e inghiottire i beni dei poveri) .
Per non parlare dell'energico frate francescano Bernardino da Siena  e delle sue predicazioni ed invettive contro questo fenomeno che da allora ad oggi, sembra essere addirittura peggiorato.   E' il caso di dire che non sappiamo più a che santo votarci.
 
Ma ora, dopo l'iniziativa  dell'imprenditore di Brescia, è il momento della speranza e auguriamoci che i cittadini d'Italia riscoprano quanto prima la capacità di consorziarsi e d' imparare a difendersi per categorie solidali. E' il momento del riscatto.

13 September 2012

Il parassita Befera e il suo redditometro




Ci vogliono far sentire con la forza degli strumenti tecnologici "ladri, parassiti ed evasori". Vogliono attuare preventivamente una colpevolizzazione di massa dei cittadini, basata sul terrorismo fiscale  e in proposito ecco cosa scrive Ida Magli nel suo ultimo articolo:   "Perciò stiamo, senza accorgercene, scivolando verso la dittatura e il governo dei banchieri può fare qualsiasi cosa, così come di fatto sta facendo: dare del ladro ed evasore ad ogni cittadino che abbia in mano più di cinquanta euro, togliendogli ogni dignità, preparandolo ad una sottomissione sempre più completa".
 
Questo quando proprio oggi, falliMonti smentisce di appartenere al "governo dei banchieri". Ma nooo? E' mai possibile che sia solo, chessò una calunnia-venticello?
 
Insomma siamo alla solita vecchia fòla del ladro che urla al ladro e al vero parassita (sanguisuga, zecca, pulce ecc. ) che si fa pubblicità gettando anatemi e scomuniche  nei confronti dei cittadini chiamati con l'appellativo che spetterebbe a lui. L'ultima di Befera è il suo dannato redditometro su tutto quel che spendiamo, e guai a chi porta il bambino all'asilo perché deve recarsi al lavoro e paga tanto di retta di sua tasca. Guai a quel poveraccio che va in palestra o a nuoto o a tennis a rilassarsi e a mantenersi in forma dopo una giornata di lavoro, poiché passa per un riccastro da tenere strettamente d'occhio.  Vacanze e biglietti di agenzia? Redditometro. Baby sitter perché non si ha un nonno o una nonna a portata di mano in grado di sorvegliare i piccoli, quando si va al lavoro? Redditometro. E questo quando proprio oggi i dati di Confindustria ci dicono che mai i consumi italiani sono stati così bassi, depressi (si parla addirittura del II dopoguerra) e contenuti al minimo indispensabile.

Ecco dunque una lista satirica prelevata dal blog di Beppe Grillo su tutto quello che Befera potrebbe aver ancora dimenticato dal titolo emblematico "La tassazione della carta igienica". Certamente nel conto di Equitalia, anche il numero di volte in cui tiriamo lo sciacquone, avrà il suo...peso :
 
Spese voluttuarie come la badante, il cellulare, l'asilo, l'università dei figli, l'abbonamento in palestra, la parcella del veterinario, le donazioni alle Onlus saranno d'ora in avanti controllate dal fisco.
Vorrei dare un contributo per l'estensione dei controlli sulle famiglie italiane. Infatti, non sono ancora compresi, ma andrebbero inseriti: i maxi rotoli di carta igienica, il dopobarba, il parrucchiere, l'abbonamento per il cappuccino al bar (10 cappucci, nove euro), la tessera del tram e del treno per i pendolari, il biglietto del cinema (in particolare 3D e Imax), l'ingresso a teatro, i cotton fiocc (confezione da 100), la spesa al supermercato se superiore ai cento euro settimanali, l'abbonamento ai quotidiani, l'adsl, le scarpe (in particolare quelle da ginnastica), le aspirine in tubetti da 10, gli shampoo tranne quelli per bambini, l'utilizzo frequente dello sciaquone del water (non più di 5 volte al giorno e non per la pipì), gli scontrini dei ristoranti e delle pizzerie, le spese per il matrimonio (su questa voce ci siamo
già portati avanti), funerali, battesimi, cresime e divorzi (per divorziare è necessario ormai disporre di un reddito medio alto), le donazioni domenicali durante la messa, le assicurazioni sulla casa e sulla salute, biciclette, monopattini e oggetti per la mobilità individuale, preservativi per uso superiore alle 4 volte al mese (solo di sabato...), montature di occhiali di tartaruga, consumo di energia elettrica oltre i 40 euro mensili e di spese da riscaldamento superiori agli 800 euro annuali, parenti all'estero con un reddito (per la tassazione presuntiva in caso di donazioni in nero ai disoccupati), regali natalizi, doni di compleanno (in particolare per il diciottesimo anno), cravatte, camiceria firmata con le iniziali, maglioni in cachemire, sigari, sigarette "americane", la tessera dell'abbonamento alla squadra del cuore (obbligatorio in dichiarazione se vince lo scudetto), macchine fotografiche, zainetto per la scuola, penne "Carioca" multicolore, astuccio griffato di Batman e di Ben 10, acquari e pesci rossi in boccia da sei litri, abbonamento a Sky, collezione di francobolli del periodo coloniale, cappelli Borsalino, vecchi dischi di Little Tony, calendari Pirelli, impianti di condizionamento, ficus da appartamento, terrazzi, terrazzini e balconi di almeno tre metri quadri, finestre luminose, max 80 centimetri per un metro (come nel Medioevo), annate complete di Alan Ford e di Zagor, tessera punti benzina (sovrattassa sul regalo della stazione di rifornimento), vincite al tiro a bersaglio al luna park (da sempre senza scontrino), aria ossigenata per chi vive al di fuori dei centri urbani, vicinanza della casa a prati demaniali (basta con le corse gratis sull'erba), ecc. 

Equitalia è la scure, la mannaia dell'usura bancaria  di questa Europa,  estesa all'Agenzia delle Entrate, divenuta sempre più strumento di oppressione, di esproprio e di dittatura fiscale. Ecco come si esprime in proposito in un'intervista,  Elena Polidori autrice di un libro sull'agenzia di Riscossione nata con Tremonti, mantenuta sotto il governo Prodi e in auge sotto Monti:
 
Nel suo libro scrive che "una macchina da guerra creata per essere al servizio dei cittadini spesso si trasforma nel loro incubo peggiore". Come succede?
In molti modi. Con tassi di mora che dopo un certo periodo di tempo arrivano all'11%: una cifra altissima, se consideriamo che la soglia di usura è al 14%. Succede con ipoteche sulla casa e sulla macchina per poche centinaia di euro, magari per una multa non pagata o il canone Rai evaso. Ci troviamo di fronte all'assurdo che si arrivano a pignorare gli strumenti di lavoro di un artigiano, o perfino le pecore di un pastore sardo. E' successo anche questo, in Sardegna. Ma di esempi ne potrei fare a centinaia. Ad una persona di cui non farò il nome Equitalia ha ipotecato il garage di 80.000 euro, per un debito che era di 156 euro. continua qui


 
Non pago dell'aggio esattoriale  e dei tassi usurai praticati che hanno cagionato la  disperazione  e la morte  per suicidio di molti nostri bravi imprenditori, ora Attilio Befera (ovvero l'eco dello Strozzino), si mette pure a fare il perverso Guardone del nostro Quotidiano, minuto per minuto.
(foto in alto: zecca dei cani)

11 September 2012

Scenari orrorifici





 
 
Non si è capito bene come mai che a Cernobbio (ormai detta Cernobyl) si  sia precipitato anche Van Rompuy nonostante si parlasse di Italia. O meglio, sì che lo si è capito.... Non si è certo fiondato lì per limitarsi a dire, compiaciuto,  che abbiamo messo in atto riforme  "impressionanti". Monti ha  colto  in quel contesto, la palla al balzo per fare la sua reprimenda contro i movimenti "populisti".  Questa è una dimostrazione palese, se ce ne fosse ancora bisogno, del fatto che, alla faccia della tecnica,  il suo è il governo più "ideologico" della nostra storia. Lo hanno piazzato lì per fare l'economista che risana il bilancio, ma a quanto pare ciò non gli basta: vuole fare l'uomo politico e nonostante ripeta troppe volte che il suo è solo un  mandato episodico, si vede lontano un miglio che vorrebbe prolungarlo, quel suo mandato. Vuol fare l'uomo etico (ricordate le tasse sulle bibite gasate poi rientrate? e la pubblicità sui "parassiti" che evadono?) ;  ma soprattutto si comporta da  uomo ideologico, il più ideologico della storia della nostra Repubblica. Nemmeno i leader dei  vecchi regimi totalitari si sono mai illusi di poter sradicare del tutto il dissenso e l'opposizione alle proprie politiche. Lui invece, col suo zelo di euromassone gesuitico, ci prova. E lo ha fatto in due occasioni: al forum Ambrosetti a  Cernobbio e a Sarajevo all'incontro "interreligioso" con la premiata comunità di S. Egidio del non eletto ministro senza portafoglio Andrea Riccardi, sollecitando quanto prima un vertice  a Roma.
Sostiene che  stanno tornando "vecchi stereotipi", "vecchie tensioni", mentre si diffondono "molti populismi" che mirano alla "dis-integrazione" anziché all'integrazione europea. A Sarajevo si è spinto a stigmatizzare i regurgiti di  " risorgenti nazionalismi". Non cita nessun movimento specifico, ma è chiaro che si riferisce sia a chi, come i falchi tedeschi, impongono un rigore cieco, sia a quei movimenti, come quello di Beppe Grillo in Italia, che fanno dell'euroscetticismo la loro bandiera. Per non dire dei vari movimenti identitari sorti qua e là  un po' in tutti gli stati europei. Monti spiega di averne parlato con Napolitano e, ha già sondato l'idea con diversi leader europei.

 
Stiamo vivendo una pesante  e opprimente crisi della democrazia che oltre esserci stata palesemente strappata con il golpe Monti-Napolitano, rischia di non venire mai più ripristinata. Il tifo a Cernobbio per un Monti bis, da parte del Gotha della finanza lì presente, non lascia presagire proprio nulla di buono.  Soprattutto la cosa davvero "impressionante" è il silenzio all'unisono (mi si perdoni l'ossimoro) della classe politica, nei confronti di affermazioni tanto gravi per la coscienza democratica e civile.  D'accordo, questo di cui metto il link, è uno delle tante goliardate di Dagospia, ma scherzando scherzando, lo scenario che dipinge non è poi così lontano dalla realtà che potrebbe capitarci:
GRANDI POTERI INTERNAZIONALI, QUELLI CHE DICONO DI MUOVERE I MERCATI E CHE HANNO SOSTENUTO L'AVVENTO DI GOLDMAN MONTI A PALAZZO CHIGI, HANNO STABILITO ANCHE UNA SERIE DI COSINE CHE CI RIGUARDANO E CHE CI VERRANNO COMUNICATE A TEMPO DEBITO COME SE FOSSERO CASUALI. ANZI, COME SE LE AVESSIMO DECISE NOI DA BRAVI CITTADINI, SIA PURE CON L'AIUTO ILLUMINATO DEI MEDIA LOCALI. ECCO LE PRINCIPALI: – 2- DRAGHI TORNERÀ IN ITALIA COME PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, LA BCE DIVENTA FINALMENTE A GUIDA TEDESCA PER ASSICURARE LA VITTORIA ELETTORALE DELLA MERKEL, MONTI RESTERÀ A PALAZZO CHIGI ANCHE DOPO LE ELEZIONI, MA SOLTANTO SINO AL 2014 QUANDO DIVENTERÀ PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO AL POSTO DI VAN ROMPUY – 3- MA ALLORA A CHE SERVONO LE ELEZIONI ITALIANE? A NIENTE, AL MASSIMO SERVIRANNO A DECIDERE CHI SARANNO I VICEPRESIDENTI DEL CONSIGLIO TRA I CAPI DEI PARTITI CHE, AVENDOLO SOSTENUTO IN CAMPAGNA ELETTORALE, AFFIANCHERANNO MONTI FINO AL 2014.

Qui sotto tutto l'articolo:
Le elezioni?  Per questi illuminati trilateralisti non sono che un'anticaglia da relegare in fretta e furia in soffitta. Perché mai concederle se poi  il vero governo è ALTROVE? nelle mani del Bilderberg, della Trilaterale, della Goldman Sachs, della Troika.  Come disse Gordon Gekko al suo allievo Bud  Fox in "Wall Street" di Oliver Stone: " Ehi Buddy, non crederai mica di vivere in una democrazia?".

 

    07 September 2012

    Tanto per spiarci meglio e per complicarci la vita




    Ricordate il tormentone della favola di  Cappuccetto Rosso? Nonnina nonnina, che occhioni grandi che hai...E la nonna: "Per guardarti meglio bimba mia". Nonnina nonnina che orecchie lunghe hai. "Per ascoltarti meglio, bimba mia" . Nonnina nonnina che dentacci aguzzi..."Per mangiarti meglio bimba mia". E balzando fuori dal letto  il lupaccio cattivo si mangiò la piccola in un boccone.
     
    Oggi tutti i giornali riportavano la lieta novella del decreto Passera. Nuove tecnologie al servizio del cittadino,  un decretuccio passeraceo in 50 articoli "per la semplificazione burocratica" a favore dei cittadini. Ovvero per far credere al povero gonzo che ... "sto lavorando per te, cittadino mio". 
    Entro un anno avremo la ricetta medica digitale per farmaci, visite specialistiche e via al macero la cara vecchia ricetta cartacea del buon medico di famiglia, il quale dovrà consorziarsi con almeno 7 soloni e lavorare  in team anche alla domenica. Cartelle cliniche digitalizzate, fascicolo sanitario elettronico, contenente dati  personali e documenti in formato digitale, con buona pace per la privacy, parola vuota di cui si riempiono tanto inutilmente la bocca.
    Per non dire dei commercianti vil razza dannata di "parassiti" nonché "evasori", obbligati a partire dal 1 luglio 2013 coi pagamenti in bancomat e carte di credito, per tutte le spese a partire dai 50 euro. E così la segaligna e ferrigna Gabanelli è stata accontentata. Oddio, non ha fatto che sfondare una porta spalancata, ma è comunque esecrabile che la classe dei giornalisti sia così zelantemente supina, prona e servile nei confronti della giunta bancaria golpista. Ce ne ricorderemo...
     
    E non è finita qui. L'obiettivo è quello di costringere i cittadini a pagare sempre anche importi minimi  (foss'anche un gelato) con le carte prepagate, o magari col cellulare. Insomma, eliminare il contante dalle nostre tasche per incrementare le banche. Tu chiamala se vuoi, Cashless Society.
    Ma questi "nominati" non eletti accelerano a tutto spiano perché hanno un'agenda da far rispettare, l'agenda del NWO, la distopia Orwelliana, il "mondo nuovo" di Huxley.
    Pertanto ci sarà la carta di identità elettronica, che sarà incorporata alla tessera sanitaria, in modo da creare un futuro "documento elettronico digitale". Per non dire poi della schedatura del cittadino a cui sarà possibile comunicare "un domicilio digitale"  con tanto di indirizzo di posta elettronica "trasparente" e non più riservata a cui avere accesso per "eventuali comunicazioni che la riguardano" fin dal primo gennaio 2013. Ma che rivoluzione!
    L'Anagrafe non sarà più municipale ma nazionale (primo passo verso un anagrafe Ue), e a partire dal 2016  quel censimento Istat che ci è costato una fatica immane compilare, non sarà più decennale ma annuale. L'anagrafe tributaria vuol ficcanasare su tutti i nostri cambiamenti, anche minimi.
    Per non lasciare scoperta nessuna zona franca, foss'anche il divertimento e lo sport, c'è pure un Osservatorio degli striscioni allo stadio dove potranno entrare a fare il tifo solo quelli autorizzati,  una sorta di   registro che vaglia preventivamente i contenuti scritti, all'insegna del correttismo politico. Anche lo sfogo domenicale sarà qundi strettamente regolamentato, per non dire censurato.
    Welcome in the New World Order!
     
    Le notizie relative al decreto Passera sono state riportate dalla stampa suddita come se si trattasse di grandi conquiste della tecnologia a beneficio dei cittadini,  con l'eccezione di Libero.
    Ma come insegna la favola, sotto  il manto d'agnello,  o meglio, della nonnetta in camicia da notte, c'è un lupo  dai denti acuminati pronto a divorarci.
     E' per il vostro bene, bimbi miei!

    04 September 2012

    Prendi i soldi e scappa


    Non è certamente  il titolo della commedia di Woody Allen, ma trattasi di un copione  ben più drammatico. Pare che si stia preparando la fuga dalla Grecia delle banche con camionate piene zeppe di banconote e che a dare la notizia sia stata RaiNews 24  riportando quanto affernato dal NYT,   articolo da me letto per il tramite del blog Crisis what Crisis?. Insomma, se qualcuno osa portare banconote in Svizzera gli mettono i cani labrador anti-contante alle calcagne per snidare il malloppo, ma evidentemente per banche del calibro di Merril Lynch e di Bank of America, si può fare, senza cani né polizia. E tutto questo mentre a noi non è concesso di prelevare più di quanto la giunta golpista dei tecnici non abbia stabilito coi nostri soldi (i fatidici 1000 euro). Ora è  fin troppo chiaro chi sono i "rastrellatori" di soldi veri.
    Bank America e Merrill Lynch stanno preparando piani  per "riempiere camion di contante da mandare fuori da confini della Grecia così che i loro clienti possano continuare a pagare dipendenti e fornitori anche nel caso che la moneta non fosse più a disposizione".
    Mentre la Ford, continua ancora il giornale newyorkese, "ha configurato gia' i propri sistemi informatici per poter eventualmente gestire una nuova valuta greca". Inoltre le "banche e le società di consulenza stanno fornendo consulenze ai propri clienti su come
    prepararsi ad una zona euro spaccata", aggiunge il NYT ...

    E ancora:
    Le aziende americane si stanno preparando per quello che tempo fa era impensabile: al fatto che la Grecia possa essere presto costretta a lasciare l'eurozona. (...) Le filiali di Bank America e Merrill Lynch stanno preparando piani per riempiere camion di contante da mandare fuori da confini della Grecia.
    Heirner Leistein, della Boston Consulting Group di Colonia che, come altre societa' di analisti, ha stimato che l'annuncio di un eventuale uscita dall'euro di Atene potrebbe avvenire di venerdì notte, quando i mercati globali sono
    chiusi...

    Insomma, mentre noi stiamo  qui ad ascoltare i Tg sui vari incontri-melina fra Monti , Merkel, Hollande e altri  traccheggiatori sul tema Grecia sì, Grecia no, Grecia dentro e Grecia fuori, i banksters come al solito non perdono tempo e fanno i fatti, della serie piglia i soldi e scappa.
    Ai poveri Greci toccherà un ristretto corralito  all'Argentina. Don't cry for me...
    Anzi no, E' un fiume amaro dentro me...

    01 September 2012

    Napolitano: chi semina vento raccoglie tempeste

    Ieri ho comprato Panorama per leggere del famoso scoop sulla conversazione intercettata tra Napolitano e Nicola Mancino, già interrogato dalla magistratura sull'ipotesi di aver patteggiato con Ciampi sulla tregua tra governo  e mafia nel '92-93.
    Morale? Potevo risparmiarmi i 3 euretti, perché l'arte dei giornali e dei rotocalchi settimanali (quale che sia la loro tendenza)  è quella di essere abili raccontatori di un bel nulla. Copertina  con l'immagine dell'uomo del Colle cupo in volto, titolo a caratteri cubitali "Ricatto al Presidente" con sottotiloro "La verità sulle intercettazioni che scottano".  Un lungo catenaccio che promette assai più di quanto non mantenga "Ecco le indiscrezioni sul contenuto delle telefonate tra Napolitano e Mancino: giudizi privati e taglienti su politici e magistrati". Speravo di leggere una bobina, chessò, un virgolettato  estratto da una vera conversazione. Nulla di tutto ciò. Solo vaghe e generiche chiacchiere aventi come tema Berlusconi al quale verrebbe addebitata da Napolitano "la responsabilità di aver appannato l'immagine internazionale dell'Italia al punto da far tirare un sospiro di sollievo dalle parti del Colle per la sua uscita di scena da Palazzo Chigi" (cito una frase-chiave dell'articolo).
     
    Ma nooo?!? Ma davvero? e perché? non lo sapevamo che anche Napolitano quando è al telefono con un suo amico, trancia giudizi e parla male di chi gli sta sulle cosiddette? Non sapevamo forse che Antonio Ingroia e le procure sicule usano il sistema dell'insinuazione, per poi ritirare la mano dopo aver lanciato il sasso nei confronti anche del capo dello Stato?
    Ballorama avrebbe fatto assai meglio a dirci invece come Napolitano si è speso per far fare in fretta le valige a Berlusconi  sloggiandolo da Palazzo Chigi per nominare senatore a vita nottetempo, Mario Monti, un banchiere caro ai Poteri oligarchici.  Non a riportare  il  presumibile chiacchiericcio (peraltro non virgolettato) che l'uomo del Colle fa con Mancino. Il resto dell'articolo è una lista di veleni,  di ciarle,  di insinuanzioni  da parte del bel gotha della stampaglia nostrana come Ezio Mauro e Scalfari di Repubblica, il Fatto di Travaglio, di quel che pensa Adriano Sofri e via disinformando, perciò non mi riesce di capire lo strepito di altri giornali rivali né dove sia lo scandalo, se non che questo è un periodico della famiglia Berlusconi.

     Il problema è invece un altro. Il presidente della repubblica è anche il capo supremo della Magistratura. La magistratura in Italia è un potere incuneato nel potere parlamentare e politico, capace (come ha dimostrato)  di scardinare quest'ultimo. Napolitano ha sempre sottoscritto e avallato tutti gli arbitri e gli abusi della magistratura. Mani pulite e le Procure sono state una delle famose rivoluzioni colorate (il bianco di Mani pulite con i palloncini bianchi lanciati davanti a Palazzo Marino ai tempi di Tangentopoli, con tanto di signore in guanti bianchi) che hanno altrove, la loro cabina di regia.
     
    Sta scritto sui libri di Storia: ogni rivoluzione finisce sempre col divorare i propri artefici. E ora la sinistra che di questa rivoluzione togata si è sempre fatta paladina, impara a proprie spese che chi semina vento, raccoglie tempeste. Inutile fare i garantisti dell'ultima ora e a corrente alternata a seconda dei tornaconti e  delle convenienze, come fa in queste ore Bersani. Poi toccherà pure al giustizialista Di Pietro che in queste ore si sente indicare da La Stampa ( art. di Maurizio Molinari) e da Il Foglio ( art. di Giuliano Ferrara)  , come l'uomo degli ambienti atlantici, mandato a fare la sua rivoluzione togata per scardinare il sistema- Italia. Tutte cose che la sottoscritta e i pochi sfigatissimi blogger sapevano già da tempo (tant'è vero che le scrissi nel pezzo " Mani pulite: Come nacque l'internazionale  globalista"), ma che ora qualcuno  assai in alto nelle sfere (la solita manina d'oltreAtlantico?) ha deciso di rendere pubblico, molti anni dopo. Sarebbe interessante capire perché oltre agli  scopi e sovrascopi della messa in onda di tali notizie ...
     
     
    Insomma, aspettiamoci l'ennesima stagione di veleni, di corvi che svolazzano, di insinuazioni della serie qui lo dico e qui lo nego, di procure mestatrici, di tutti contro tutti e via intorbidendo  le acque da qui alle prossime elezioni, e da qui alla fine del mandato presidenziale, visto che  mancano solo otto mesi alla scadenza  della mozzarella... napoletana. 
     
    Una cosa resta vera. Napolitano  detto "il comunista preferito da Kissinger", uomo vicino al CFR non merita alcuna solidarietà per come ha gestito il golpe tecno-finanziario nella data palindroma del 11/11/2011, quel golpe che ci ha regalato i banchieri al governo (il trio Monti-Passera-Fornero), i quali si stanno dimostrando dei veri e propri liquidatori fallimentari della nostra economia e industria.

    Due parole  di disprezzo voglio aggiungerle anche per quei "coglioni" del PdL che in queste ore si sono  bovinamente prosternati a porgergli la loro solidarietà e a sollecitare un disegno anti-intercettazioni ex- aequo con Bersani. Un'ottima occasione (sprecata per loro) per starsene in disparte, godersi la scena e tacere. Ma un bel silenzio, non fu mai scritto.
    Quanto al garantismo last minute di Bersani & piddini vari, esso è  parte integrante del loro sentirsi "antropologicamente e moralmente superiori". Loro possono brandire l'ascia del giustizialismo per far fuori i nemici politici. e lo fecero nella prima, nella seconda Repubblica e perfino per tre Presidenti della Repubblica (Antonio Segni, Giovanni Leone e Francesco Cossiga) nonché  per i due Presidenti del Consiglio dei Ministri legittimamente eletti, Bettino Craxi e Silvio  Berlusconi.  Ma guai a farlo per loro. Ora che  uno dei loro viene beccato, invocano ipocritamente una legge salva-Napolitano. E troppo!