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29 July 2012

Il Drago custode dell'Eurogulag



Certo che questi euromassoni ne hanno da vendere,  della fantasia... Mettere uno che si chiama Draghi quale custode del tesssoro, (e cioè della BCE) è già in sé una bella favoletta crudele. I nomi sono presagi, dicevano i latini. Se poi il Drago Draghi si mette pure a rilasciare interviste come quella ormai leggendaria data a Le Monde, allora è il caso di dire lasciate ogni speranza a voi che entrate. Per chi si fosse perso qualcosa, ecco l'intervista integrale di Draghi al quotidiano francese, dal titolo Non, l'euro n'est pas en danger.  E qui, la traduzione data da Repubblica.
Che cosa emerge da tale intervista?
Semplice:  occorre intensificare la chemioterapia in modo da espropriare definitivamente gli stati-nazione della loro sovranità, conditio sine qua non per il cosiddetto risanamento. Il malato si abbatte e non si cura.
La medicina del  doktor Drakenstein è chiara: dalla crisi si esce con "più Europa", attivando una mappa (ci vuole sempre una mappa, quando c'è in gioco il tesssoro) dalle quattro componenti: finanziaria, fiscale, economica e politica. Con strumenti concreti quali: "un'unione finanziaria, un supervisore bancario, dei fondi di aiuto in grado di ricapitalizzare le banche quando questa supervisione sarà a posto". E ovviamente "un calendario di messa in opera".
Alla domanda : "Si rimprovera alla BCE di non fare abbastanza per gli stati", ecco cosa risponde Herr Drakenstein: "Questa idea di un mercanteggiamento tra gli stati e la BCE è un equivoco. Il nostro mandato non è risolvere i problemi finanziari degli stati, ma garantire la stabilità  dei prezzi e contribuire alla stabilità dei sistemi finanziari in tutta indipendenza".
Lo avevamo capito  da un pezzo che la sua filosofia è sempre quella: Geld uber alles.
La Bce, insieme al Fmi  e alla Commissione Europea, ovvero la temibile Triade, dopo aver imposto condizioni-capestro agli Stati per poter accedere al credito finalizzato al ripianamento del debito pubblico, ora ci dice attraverso il suo massimo esponente che non è suo compito risolvere  i loro problemi. Questi ultimi, sono essenzialmente legati alla carenza di liquidità monetaria e l’unica istituzione titolata ad emettere l’euro è la Bce che però si rifiuta di farlo. Quando però le banche e le società quotate in borsa crollano si pretende - guarda caso -  il massiccio intervento degli Stati con tanto di fresco  denaro pubblico, prendendo  direttamente in ostaggio financo il risparmio privato dei cittadini;  di converso, quando gli Stati sono in crisi, si volta loro le spalle e li si abbandona al loro destino. Una comodissima socializzazione delle perdite ma privatizzazione degli utili. Occorre, secondo la cura Draghi, salvare l'euro per far crepare  tutti noi in quanto persone. La Ue-BCE è dunque un immenso schema Ponzi basato sull'indebitamento coattivo degli stati in via di smantellamento e  di dismissione. 
E in tutto questo scenario da incubo, in casa- Italia il Trio Monnezza ABC  non ha nulla di meglio da fare che litigare come i ladri di Pisa su Porcellum sì, Porcellum no, Porcellum bum. Dopo la rissa, corrono al ristorante e si  fanno du' spaghi insieme.


Un pezzo di Paolo Barnard sul tema: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=416

Sullo stesso tema anche questo di Marco  Della Luna: http://marcodellaluna.info/sito/2012/07/26/draghi-difende-leuro-le-banche-ma-non-gli-europei/

e quest'altro di  Maurizio Blondet per il tramite di Rischio Calcolato:

23 July 2012

Mes e Fiscal Compact: trombati e contenti



Alzi la mano chi ha visto una coraggiosa campagna di stampa informativa  prima che venissero approvati il MES (o ESM che dir si voglia) e  il Fiscal Compact. Alzi la mano chi ha letto una qualche riga che almeno spiegasse agli Italiani (a misfatto avvenuto) a cosa vanno incontro con queste due  nefandezze. Quali sono per noi gli svantaggi e la totale perdita di sovranità legata al bilancio, non più effettuato in ambito nazionale, ma imposto a livello sovrannazionale, dopo aver modificato in silenzio e nottetempo, perfino la nostra Costituzione allo scopo di averci le mani libere. Come i ladri. Si replica dunque lo stesso scenario già andato in onda il 23 luglio 2008 col Trattato di Lisbona. Gli Italiani, tutti al mare, mentre le due camere ratificarono  nel silenzio più assoluto della stampa, un trattato di svendita della nostra patria potestà. Ma si sa, i malfattori non vanno in vacanza. E ora, ecco  il bis.
Laddove c'è stato qualche tentativo parziale da parte  di alcuni giornali (Libero e Panorama), Monti si è affrettato a minacciare che certa stampa farebbe salire lo spread.  E' ormai ufficiale: abbiamo il ricattatore del XXI secolo. Se Mussolini diceva "taci il nemico ti ascolta", Monti ha perfezionato in modo subdolo la dittatura del terzo millennio: "Taci ché sale lo spread ed è colpa tua". L'ottimismo obbligatorio e coattivo è diventata la nuova medicina degli oligarchi: vietato dubitare della bontà della loro cura. Ma l'affermazione  più disgustosa l'ha fatta Enzo Moavero Milanesi, ministro delle politiche Ue, non appena è stato ratificato il MES e il Fiscal Compact: "Siamo davanti  a un importantissimo passaggio nel percorso di costruzione europea con nuove e sostanziali cessioni di sovranità". "Credo di poter dire che forte azione dell'Italia nella realizazzione di questi Trattati viene oggi riconosciuta da tutti nella comunità internazionale, senza con questo volerci auto-attribuire meriti particolari".  Ma va là? !? Qui, su Wall Street Italia, il resto delle sue dichiarazioni.
E così ci siamo distinti come i più zelanti servi tra i  27 trombati d'Europa. Non solo prendiamo i fischi per applausi, ma Monti e i suoi giannizzeri come Moavero, si prendono pure le briga di fare da apripista agli altri recalcitranti Paesi.  E' il caso di dire, trombati e contenti.

PS: Per un'analisi dettagliata  capitolo per capitolo e articolo per articolo sul MES (Meccanismo di Stabilità Economica) , rimando al post N. 62 dell'amico Silvio del 19 luglio 11: 20 sul blog di Marcello Foa nel topic

Altri articoli di approfondimento sul tema:

16 July 2012

Cartolarizzazioni illustrate





Rieccomi. Ammetto che la lettura estiva del giornale di ieri mattina 15 luglio non è stata affatto amena. Sul solito CorServa ho letto l'intervista formato doppio lenzuolone a  Grilli, il neoministro dell'Economia, bocconiano doc anche lui, tanto per cambiare. L'intervista non recava la firma ed è presumibilmente di Flebuccio de Bortoli, anche per il suo stile  " in ginocchio da te".  Ho notato, divertita, che anche il Corriere ha messo una sorta di glossario della crisi.  Ma guarda un po'... ma allora il Somario della sottoscritta è servito a qualcosa a distanza di tempo, se ora pure i pennivendoli vorrebbero correre ai ripari, informando i cittadini. Troppo tardi!
Oramai lo sappiamo da soli  e a nostre spese che default vuol dire fallimento, che rating è la valutazione delle agenzie come Moody's, Fitch e Standard & Poor organiche alle banche stesse, che spread è il differenziale di rendimento tra i titoli di stato decennali e i Bund tedeschi,  e che spending review significa revisione della spesa pubblica.

Ma c'è una paroletta che mi ha fatto fare un sobbalzo nell'intervista in finanziariese fatta a Grilli: cartolarizzazione. Che ovviamente non sono le cartoline illustrate con tanto di saluti e baci che si mandano dalle località vacanziere, ma la cessione di attività o beni di una società, attraverso l'emissione ed il collocamento di titoli obbligazionari.
Il credito viene ceduto a terzi, e il rimborso dovrebbe garantire la restituzione del capitale e delle cedole di interessi indicate nell'obbligazione. Se il credito diviene inesigibile, chi compra titoli cartolarizzati perde sia gli interessi che il capitale versato. Il Corserva nel Somario della crisi ce lo spiega così con un esempio: "una banca ha fra le attività un certo numero di prestiti immobiliari e decide di emettere dei titoli che hanno come garanzia quei mutui"
"La strada praticabile  è quella di  garantire, con un programma pluriennale, vendite di beni pubblici per 15-20 miliardi l'anno pari all'1 % di PIL",  afferma Grilli nell'intervista di FdB. Avete sentito? Pluriennale! Il che significa che ogni anno dobbiamo rassegnarci a perdere interi pezzi di storia della nostra nazione.
Bene! Anzi, male:  cartolizzazioni illustrate con vista Colosseo, Torre di Pisa, Ponte di Rialto, Maschio Angioino, Torri di S. Giminiano, Fari, Palazzo Strozzi,  Palazzo Carignano, e via elencando. Ci sono tanti e tanti gioielli su cui sciacallare in Italia, c'è solo l'imbarazzo della scelta. E Monti è andato pure a Sun Valley nell'Idaho a rassicurare gli investitori americani, pardon "internazionali". E' iniziata la s-vendita all'asta.
Cartolarizzazioni belle, cartolarizzazioni illustrate  di paesaggio artistico italiano. Chi offre di più? prego, fatevi avanti signori!

07 July 2012

Siesta estiva





Cari amici, la canicola incombe e il blog rallenta per la consueta pausa estiva. Non so quali altre nefandezze inventeranno per svegliarci dalla breve siesta estiva, ma è giusto riposarsi un po', abbandonarsi allo stormir di cicale  foriere di  d'afa che fiacca le gambe e induce dolce sonnolenza. Anche per una forma di igiene mentale, non leggerò giornali e guarderò pochi TG.  Vi lascio con questa suggestiva canzone di Nino Ferrer (alias Agostino Ferrari), cantante italo-francese che sogna come me un suo Sud ideale da reinventare. In realtà si tratta di un Sud del Nord e cioè della Provenza fatta di luci e colori che già ebbe ad attrarre  a sé legioni di pittori impressionisti, quel Midi della Francia dove lui visse e morì. Un posto che rassomiglia all'Italia la cui letteratura prende avvio, proprio dalla "scuola provenzale".
Ecco il testo della canzone.
Per la traduzione , basta cercarla qui.  Buona Estate!
C'est un endroit qui ressemble á la Louisiane,

á l'Italie.

Il y a du linge étendu sur la terrasse

et c'est joli.


On dirait le Sud,

Le temps dure longtemps,

et la vie surement,

plus d'un million d'années

et toujours en été.

Il y a plein d'enfants qui se roulent sur la pelouse,

il y a plein de chiens.

Il y a máªme un chat, une tortue, des poissons rouges,

il ne manque rien.


On dirait le Sud,

le temps dure longtemps,

et la vie surement,

plus d'un million d'années

et toujours en été.

Un jour ou l'autre, il faudra qu'il y ait la guerre,

on le sait bien.

On n'aime pas ça, mais on ne sait pas quoi faire,

on dit : " c'est le destin ".


Tant pis pour le Sud,

c'était pourtant bien,

on aurait pu vivre,

plus d'un million d'années

et toujours en été.




04 July 2012

Case gratis ai rom, IMU e altre tasse agli Italiani





Che cosa abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo? Ma soprattutto, perché nonostante le atroci ingiustizie subite quotidianamente gli Italiani non si ribellano? Quando è troppo è troppo. Ora a Milano la giunta di Pisapia fa Babbo Natale all'incontrario: alloggi gratis agli zingari e liste d'attesa per gli Italiani non abbienti. Benvenuti nel  Paese di Acchiapacitrulli! Alle famiglie che hanno occupato l'area proporremo delle situazioni abitative legali, dove è possibile e opportuno, assicura l'assessore Marco Granelli, responsabile alla sicurezza. Ma no? Ma davvero? mi sembra giusto. Chi delinque, ruba, occupa abusivamente il suolo, bivacca creando degrado, danneggia le guarnizioni di rame nelle grondaie dei fabbricati e i cavi nelle ferrovie procurando guasti ferroviari di cui poi si tacciono le cause,  avrà  pure in premio una casa.

 Agli Italiani invece IMU,  tasse, legnate, Monti, Fornero e Befera. E chi più ne ha più ne metta. La sinistra adora i "tecnici" al governo. Dopotutto anche i bolscevichi Lenin e Trotzky si autodefinirono "tecnici", contrari alla politica parlamentare. Attraverso la nuova DUMA dei "tecnici" può mettere a punto i suoi piani di esproprio e di prevaricazione nei confronti degli autoctoni che restano in umiliante lista d'attesa. Apprendo la notizia (per il tramite del blog di Eleonora) dal Giornale.  E pare che ci sia già la copertura finanziaria di 5 milioni di euro da erogare attraverso le onlus. Un modo come un altro per far girare denaro e dare sostanziosi pizzi alla galassia del  cosiddetto "no profit".
E Granelli insiste ancora : "Ora per la prima volta stiamo tenendo conto del nucleo familiare, per salvaguardare l'unità", riferendosi alle "non famiglie" dei nomadi, laddove i piccoli vengono usati per l'accattonaggio e istruiti a suon di botte al furto da quando sono in fasce.  Quando mai governo e giunte amministrative locali si sono occupati delle famiglie oneste degli Italiani offrendo loro supporto e sostegno, in caso di difficoltà economiche e sociali ? Da quant'è che non si fanno politiche come Dio comanda per la famiglia e la natalità?
Nossignore, Pisapia si preoccupa dei matrimoni gay , delle case ai rom e delle ricongiunzioni tra nomadi. Il resto, è tutto da buttare. La Duma degli attuali abusivi, prende nota e dispensa benefici alle "minoranze oppresse", mentre per la maggioranza come ho poc'anzi affermato, IMU, tasse, legnate, Monti, Fornero e Befera.
 Per chi non lo avesso ancora capito, il piano è quello enucleato da Peter Sutherland nel mio post precedente,  allo scopo di disgregare l'omogeneità dei paesi europei. Pertanto  regalare case nuove ai nomadi, significa in realtà, creare nuovi avamposti di colonizzazione allogena. La discriminazione contro le famiglie italiane continua...

Aggiornamento: Per non fare un secondo post sull'argomento immigrazione, voglio riportare questo disgustoso video, preso dal Corriere di oggi 4 luglio dove il duo Turco-Bersani sollecita la priorità per  tutti gli Italiani: che non è salvaguardare il posto di lavoro, il risparmio, lo stipendio o la pensione o la casa . No! E' regalare cittadinanza-premio accelerata ai "nuovi arrivati" e a tutti quelli che intendono arrivare. Ma guardate voi stessi questo video nel quale ragazze islamiche  fasciate con tanto di velo e coperte dalla testa ai piedi  con questo caldo afoso, manco  fossero a La Mecca e alla Medina,  si mettono a cantare a squarciagola  "Fratelli d'Italia". Quale Italia?

02 July 2012

Mortimer porta jella




E' arrivato lui, si è messo vicino a Platini e abbiamo perso. E che batosta!
Quattro a zero per la Spagna, mica sul fil di lana. Parlo di Rigor Mortis o Mortimer. Inutile metterci la "n" tanto per fare il giochetto di parole con sottinteso. Verrà la morte (cioè lui)  e avrà i tuoi occhi (Cesare Pavese).  E bacio della Morte fu. Ora ovviamente troveranno tutte le giustificazioni possibili. Certo, la stanchezza di due vittorie consecutive (Inghilterra coi tempi supplementari e i rigori, e la Germania) si è fatta sentire. Gli azzurri erano ammaccati, stanchi e con le pile scariche, incerrottati e  pieni di crampi. Ma inutile negare l'evidenza:  Monti il Grande Jettatore menagramo voleva metterci il cappello sopra all'eventuale vittoria e si era già messo in pole position per l'uopo. Ha visto le lacrimucce del suo compare di merende e di golpe Napolitano, la sua  lettera  al ct Prandelli all'insegna di  un'orgia di melassa pseudonazionaloide. E voleva essere della partita anche lui.  Molto pseudonazionaloide, visto che col calcio si pretendeva farci dimenticare come risanare i nostri conti, di farci dimenticare la truffa del Fondo Salvastati, del MES, dell 'ERF (European Redemption Fund) del Fiscal Compact, dello scudo (di carta pesta) anti-spread, dell'operazione-immagine fatta di recente a Bruxelles,  dove Monti ha fatto finta di mettere in riga la Merkel.
 Il miracolo italiano non c'è stato e  in fondo meglio così. In fondo, chi ci dice che sia una disgrazia?  Avremmo assistito a e' Lacreme Napuletane con la Cariatide del Colle intenta a pertineggiare con Prandelli e la Nazionale.  Avremmo visto Mortimer ringalluzzito,  trasformarsi da corvo menagramo in galletto amburghese. PIG contro PIIG. E' stata solo una coincidenza se due squadre latine sono state le sole ad arrivare in finale?
Secondo il Jester, no. E sotto sotto neanche secondo la sottoscritta.

Dai terremotati emiliani, Monti è andato una sola volta a fare un po' di passerella, non prima di essersi garantito l'arbitrio di chiamarsi fuori dalla ricostruzione per i prossimi cataclismi. Degli Italiani mostra di infischiarsene visto che ha già pronte altre manovre "aggiuntive" che non sa ancora come mimetizzare, come farcele accettare per forza, magari ricorrendo ad un titolo allettante o una misteriosa sigla da marketing.
 In compenso a Kiev si preoccupa molto della Timoshenko e di fare pressione presso il premier ucraino per la sua scarcerazione. Dei diritti degli Italiani, invece... picche. 

No, stanotte Italia non ho più pensato a te/  ho aperto gli occhi per guardare intorno a me/ e intorno a me girava il mondo come sempre....I-ll mondo non si è fermato mai un momentooooooo. Quanta ipocrisia mondialista!

Disclaimer: Ho visto una pagina di twitter che riportava il mio precedente post del 31 maggio scorso Il Grande Jettatore  sempre dedicato a Monti (inutile, è per me una perenne fonte di ispirazione!). I miei scritti sul web sono a disposizione di tutti, ma si prega di citare la fonte linkando l'indirizzo di questo blog. Mi riferisco nello specifico a questo internauta: http://twitter.com/zavsal/statuses/208257519322271747 che ha copiaincollato senza citare. Grazie.