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31 May 2012

Monti, il grande Jettatore




Ricordate l'articolo di Marco Travaglio su Berlusconi "Il Grande jettatore"? Eravamo ancora nel 2011 prima che si insediasse l'attuale giunta golpista. Mi piacerebbe sapere perché ora che l'Emilia è stata colpita due volte dal terremoto nel giro di pochi giorni quelli come Travaglio tacciono di fronte a un presidente del Consiglio abusivo che 48 ore prima del terremoto fa un decreto legge per chiamarsi fuori dagli aiuti  di stato e affidare tutto quanto alle lobby assicurative (come si sa, organiche alle banche), nel mentre aumenta le accise. Non aspettavano altro.  Dire che è uno jettatore è dire troppo poco.
Scrive Ida Magli nel suo ultimo saggio Dopo l'Occidente: "Forse Giorgio Napolitano vissuto fin dalla prima giovinezza nell'ambito degli ideali del Partito comunista sovietico, ha voluto dare omaggio a uno delle invenzioni più care ai fondatori del comunismo in Russia: il governo dei tecnici. Si erano definiti così infatti, Lenin, Trockij e i loro primi compagni per giustificare il fatto che a prendere il potere, erano degli intellettuali che non avevano mai avuto cariche politiche". Niente di più vero.
L'attuale governo bolscevico- finanziario ( vi assicuro che non è un ossimoro) non perde tempo per realizzare l'agenda del FMI e della Banca Mondiale: privatizza tutto il privatizzabile procedendo alla confisca e alla precettazione, con gli stessi risultati del comunismo staliniano. Gli handicap e la disabilità passano sotto la tutela delle solite lobby assicurative. Le galere saranno svuotate perché non più patrie, ma privatizzate in stile Sing-Sing o Alcatraz. Le catastrofi "naturali", pure. Il che vuole dire il Nulla, tenuto conto che nelle zone sismiche (e a quanto pare l'Italia è tutta sismica) le assicurazione non coprono.  Inoltre le polizze sono così complesse e farraginose che ci vuole un avvocato solo per farsele interpretare, anche quando tutto fila liscio come l'olio. Figuriamoci, in caso di calamità.
La casa  (principale fonte di investimento e di risparmio degli Italiani) ci viene tassata al punto da costringere numerosi cittadini  a venderla. Sono sempre più numerosi  i pensionati che accedono alla "nuda proprietà" e le nostre città si riempiono di cartelli con la scritta VENDESI. Ora dopo il terremoto, c'è da scommetterci che arriverà un nuovo Piano Marshall di ricostruzione e forse sarò mal pensante, ma fioccheranno ditte straniere da ogni parte dell'universo. De Benedetti, per cominciare è proprietario di una di queste. Ma stavolta non c'è il suo rivale Berlusconi a tagliarlo fuori come è avvenuto all'Aquila. Perciò anche le disgrazie in molti casi,  fruttano e... luccicano.
Lo avete sentito Barroso nelle cronache politiche viste in tv, esprimersi finalmente in Italiano, lui che ci parla sempre in Inglese anche se è portoghese? Bene, c'è di che preoccuparsi sentire l'EuroKomiSSar degnarsi di parlare nella nostra lingua,  visto che dopo la sventura che ci è costata 17 morti e un numero altissimo di feriti, ci vogliono far "beneficiare" del Fondo Salva-stati. Che significa? Ovviamente che non saremo aiutati gratis e che  saremo ancor più dentro la tagliola del Debito.
E lo avete visto Monti sfilare per tendopoli e prendere in braccio come un Federale un bambinello nero extracomunitario? Degno compare della Lagarde a cui i bambini greci non fanno nessuna pietà, perché la loro denutrizione è colpa dei loro genitori che non pagano le tasse, mentre si commuove solo per i bambini della Nigeria. Prima questi dannati corvi menagrami se ne vanno fuori dalle palle, meglio sarà per tutti noi.

A proposito, in un altro momento della mia vita, forse l'amor di Patria avrebbe avuto il sopravvento. Ma tenuto conto che l'uomo del Colle che ci ha più d'ogni altro gonfiato la capoccia di retorica risorgimentale in occasione dei 150 anni della cosiddetta unità,  è quello stesso che alla faccia della "nazione sovrana" ci ha consegnato mani e piedi  ai Banchieri, allora dico che la parata del 2 giugno presieduta da costui, rappresenta per i terremotati (e per il resto degli Italiani) un'atroce beffa. Da rifiutare in ogni caso, al di là d' ogni demagogia.
Per tornare al terremoto, per chi avesse dei dubbi sulle scosse e su come si sono ripetute a distanza di pochi giorni,  leggere questo interessante post dal blog Il Corrosivo, sul fenomeno dello stoccaggio del gas, del  fracking  e delle trivelle, a cura di Marco Cedolin.
Un pensiero speciale va alle popolazioni colpite e alla dignità e coraggio manifestati in queste ore. Una grande Emilia, nonostante i suoi pessimi gestori  e amministratori. Qui sotto, il numero per aiutarli.

27 May 2012

La fine di ABC, ma resiste il lato B

Le ultime elezioni hanno liquefatto il PdL di Alfano (A) , azzerrato le baldanze di Calta-Casini (C) e del mai nato terzo polo. Hanno perfino disinnescato la Lega alla quale i suoi elettori non hanno perdonato gli scandali. Ma hanno miracolosamente lasciato in  piedi Bersani (B) e il Pd. Essi resistono nelle giunte amministrative, nonostante l'avanzata dei grillini. Non guadagnano, ma resistono. 
Tutti e tre gli ABC tengono attaccata la spina al governo Monti, ma dei tre B non è stato penalizzato al pari  degli altri due compari. Perché?
Prima di tentare di capire, ricordo a chi se ne fosse ancora dimenticato che nelle ultime settimane di vita del governo Berlusconi, Bersani faceva cortei coi suoi, a favore di un nuovo esecutivo capeggiato da Mario Monti in Piazza S. Giovanni a Roma. Quanta tristezza e che squallore constatare che l'ex partito dei lavoratori è diventato il principale supporter  dei tecnocrati della Finanza! E quanto sfoggio di imbecillità  vedere in tv un'operaia, il capellino  con la visiera in tenuta da gitarella fuori porta,  che  scandiva per slogan "Vo-gli-amo Monti", indottrinata dai suoi capoccia. Eccovi accontentati, o  compagnucci di merende dei finanzieri!
Cercherò di mettere qui alcuni utili elementi di analisi, sul perchè il Trio Monnezza ABC, tiene attaccata la spina a Monti, ma solo A e C  sono rimasti fulminati. Manca il fattore B. Anzi, il lato B.
  • Il Pd dispone ancora di un apparato partitico (erede del vecchio PCI) lasciatogli in piedi da Tangentopoli e di un elettorato ottuso, obbediente e pecorone (i cosiddetti "coglioni"), abituati allo spirito di delega e a credere che "il Partito ha sempre ragione", un vecchio residuato ideologico rottame della Guerra Fredda.
  • Il Pd gode dell'appoggio della casta dei magistrati, le cui inchieste li sfiorano sempre di striscio, ma fanno a pezzi i loro oppositori: si veda il recente caso Lega, in comparazione al caso Lusi. Parlare di doppiopesismo è  un eufemismo soft.
  • Molti del partito trasversale dei giudici si sono candidati e sono stati eletti nelle loro file  (Violante, Finocchiaro, D'Ambrosio) e rappresentano una scorrevole "cinghia di trasmissione" tra il Parlamento e le aule giudiziarie.
  • Il Pd gode dell'appoggio diretto o indiretto dei grandi media ufficiali sia della carta stampata che della tv. I principali conduttori dei talk show politici sono dei loro (Lucia Annunziata, Giovanni Floris, Fabio Fazio, Santoro, Gad Lerner, Enrico Deaglio fratello del banchiere Mario  Deaglio nonché cognato della Fornero, ecc).
  • I cosiddetti "cattolici adulti" una volta caduto il Muro e tramontata la parabola della DC dopo Tangentopoli, si sono riversati nel Pd (Enrico Letta, la Bindi, la Binetti , Enzo Carra ecc.) perchè vi trovano la convalida al loro  ipocrita buonismo. Altri voti e altre clientele sono state perciò,  lì traghettate.

Come ebbe a dire in una sua dichiarazione l'avv. Giovanni Agnelli, quando divenne senatore per l'Ulivo "la sinistra ha più radici nel sistema" (cioè è lei che dirige la macchina del dissenso e del consenso).
 Poi -  per carità! - si può discutere se un partito che piaceva ad Agnelli, che è andato via via trasformandosi nel partito dei tecnocrati, degli alti funzionari,  degli operatori mediatici, delle fondazioni bancarie (Montepaschi, Italiani-Europei ecc) , dei banchieri come Luigi Abete della BNL o come il fu Padoa-Schioppa o  come il consigliere di Deutsche Bank Giuliano Amato, degli industriali come Colaninno, meriti ancora l'etichetta di "sinistra". Ma questa disamina la lascio fare a chi appartiene a questo schieramento.
E' comuque importante constatare che non appena sorge qualcosa di nuovo, molti voti del Pd (a parte lo zoccolo duro degli irriducibili) si spostano sulle nuove liste politiche: è accaduto oggi con il Movimento a 5 stelle, accadde in passato con FI e con la Lega.
Grillo attacca Bersani e lo paragona a una sorta di dead man walking della politica. Cacciari dice che B delira a parlare di vittoria senza SE e senza MA, dato che il centrodestra (Lega e Pdl) si è presentato diviso;  inoltre  - afferma Cacciari  - al Nord piuttosto che votare Pd preferiscono astenersi o votare addirittura per Grillo. Hanno ragione entrambi sul lungo periodo.
A breve,  Culatello B e i suoi resistono perché la finanza ha bisogno di loro e loro ne sono parte. Basta pensare a Elsa Fornero, già assessora per la giunta torinese nel Pd, tanto per fare un esempio eclatante, e ai numerosi sottosegretari in quota Pd che fanno parte di questo governo. Solo questo, basterebbe a  tener lontani molti lavoratori dalla scellerata ipotesi di votarli tanto per farsi del male. Altri esempi li ho già illustrati nel mio precedente post sulle Liaisons dangereuses tra la sinistra e la finanza.
Resta comunque la variante elettorato sotto il cappio stringente della crisi. Nessune rendita di posizione dura in eterno, e prima o poi il tonfo sarà fatale anche per loro, nonostante tutti i santi in paradiso di cui ancora dispongono. Sarebbe ora. E' un gulag della nostra vita politica e sociale durato troppo a lungo.
                                          Culatello B:  Resistere, resistere, resistere!

24 May 2012

Oro, argento e casa


Ovvero, come aggredire il patrimonio dei beni-rifugio degli Italiani. Propongo due video davvero illuminanti. Il primo tratta del franchising dell'oro. Improvvisamente da qualche anno a questa parte,  saltano fuori come funghi,  negozi improvvisati ed outlet da ogni angolo delle città, con la scritta compro ORO e ARGENTO. Chi c'è dietro? E chi tira le fila di questo business dei preziosi intimi ricordi?




 Mi è capitato di trovarmi un un' oreficeria al cospetto di una coppia di coniugi che vendeva i loro anelli. L'orefice ha subito sfilato la pietra dall'anello, fingendo di disprezzarla e deprezzarla. Poi, ha pesato l'anello e  ha tirato fuori dal cassetto qualche banconota di euro: denaro fasullo, in cambio di oro vero
E' iniziata la svendita dei ricordi, dei beni rifugio, delle radici generazionali: orologi che si tramandavano da padre in figlio, orecchini o collier che una figlia ereditava dalla madre, gioiellini delle prime comunioni,  argenteria di famiglia che finisce al Monte di pietà, collezioni numismatiche. In cambio di che? di cartaccia-moneta come l'euro che in poco tempo non sarà manco buona per lanciare aeroplanini di carta. Fine della famiglia quale nucleo di trasmissione dei beni.
Il secondo video ripropone in modo molto chiaro e dettagliato, l'affare dei prestiti vitalizi ipotecari, di cui ho già trattato nel post Piromani pompieri. Si tratta di un “eccellente affare” per gli operatori del settore, che si candidano ad acquisire una cospicua fetta di patrimonio immobiliare italiano specie dei pensionati, erogando in media somme per circa un terzo del valore della casa, remunerate con tassi variabili (oggi tra il 6 e il 6,5%), e con spese fisse determinate da una serie di clausole e di condizioni capestro. Una grande speculazione che si abbatterà come una scure sugli eredi, che corrono il rischio di perdere il bene patrimoniale, perché impossibilitati a risarcire una somma enormemente superiore a quella erogata. I due video sono a cura di valter49, il quale spiega con dovizia di particolari e con chiarezza davvero encomiabile.
 Il cerchio si chiude dunque in questo modo: un'Italia senza sovranità monetaria, senza confini ed eternamente invasa da flussi migratori indiscriminati, senza più made in Italy né prodotti nostrani, né materie prime, né industria, né riserva aurea (si trova nel caveau della FED) . E ora, anche senza beni rifugio come la casa, l'oro, l'argento e i gioielli di famiglia.
Era già tutto predisposto per il nostro declino, essendo tutte queste coincidenze, davvero troppe, per non  pensare che siano state a lungo pianificate e pertanto, che costituiscano tanti tasselli di uno stesso mosaico!
 E' l'ora della sveglia!

PS: altri link sullo stesso argomento sul blog Il Jester:
 1) Lo scandalo vergognoso dei prestiti vitalizi ipotecari
 2) L'ombra tenebrosa della speculazione sui beni-rifugio

21 May 2012

Monti, il rabdomante delle scosse


"Sentita l'ultima, cara Nessie?" "La calamità naturale sarà a carico del cittadino. In caso di terremoto, alluvione, tsunami e qualsivoglia altra catastrofe, non sarà più lo Stato a pagare i danni. A ricostruire l'edificio crollato o pieno di crepe, casa o azienda che sia, dovrà provvedere il proprietario. A sue spese. O stipulando, previdente, una relativa polizza di assicurazione". Così mi scrive l'amico Huxley in data 18 nel  primo commento al post precedente, riportandomi notizie dal Corsera.
"La novità, enunciata chiaramente, si trova nel decreto legge n.59 sulla riforma della Protezione Civile pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. In cui si afferma che «al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati». E questo per poter «garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione». Cosa che lo Stato non può più permettersi per cronica carenza di fondi».
La risposta al suo commento è arrivata nel giro di poche ore dopo. Monti, il rabdomante delle scosse telluriche aveva già previsto tutto il 17 maggio, e si è messo per così dire con le mani avanti solo 48 ore prima del terremoto che ha colpito il ferrarese e il modenese il cui epicentro è  a San Felice sul Panaro e Finale Emilia, causando 7 vittime, 50 feriti e cinquemila sfollati .  Una decretazione d'urgenza, si direbbe quella del governo degli abusivi, che ha un registratore di cassa al posto del cuore e del cervello. Anche le disgrazie fruttano alle banche e alle assicurazioni,  e loro non se ne dimenticano di certo. 
 Toh!   Neanche a essere il più grande scettico del secolo... Succede che la profezia  di  Monti si avvera e che le polizze assicurative rigorosamente "private" dovranno coprire i rischi di eventi e calamità naturali per tanti poveracci emiliani già colpiti duramente dalla crisi.  Pensiamo solo ai capannoni industriali e artigianali. Si obbietterà che l'Italia è tutto  un paese fortemente sismico, ma è alquanto sospetta la tempistica così a orologeria.
 E allora i casi sono due: o Monti è un indovino  jettatore, una sorta di mago Otelma delle calamità, oppure è la sottoscritta ad essere una malfidata sospettosa.  E tuttavia ci sono state (e ci sono ancora) scosse  in territorio padano, mai noto in passato,  per essere stato necessariamente sismico. Ora lo scenario è il solito paesaggio delle macerie di patrimonio artistico andato in frantumi, di fabbriche, edifici crollati, ma soprattutto quello delle urla, della paura, dei morti e dei feriti.
 Non facciamo in tempo a metabolizzare una sciagura (la bomba alla scuola di Brindisi e la morte della giovanissima Melissa) che ne arriva un'altra ancora peggiore. Per giunta a complicare le cose,  piove, governo tecnico ladro! piove con tanto di tasse a raffica, terrore e terremoti. Della serie, non ci facciamo mancare proprio niente.
Tra una disgrazia e l'altra però i tornei calcistici devono continuare e stasera Juve e Napoli si contendevano la Coppa Italia, tra le urla di giubilo dei tifosi. Il solito macabro show must go on con uno Schifani,  messo lì a fare la brutta statuina, la mesta madrina dell'evento.
Fratelli d'Italia l'Italia s'è desta.  Sì, terremotata.

18 May 2012

Piromani pompieri

Qualche tempo fa in tv a notte alta, intorno all'una meno un quarto,  hanno mandato in onda una trasmissione su Rai 2 nella quale si parlava di "prodotti finanziari" (li chiamano così) ad uso dei pensionati over 65 anni secondo i quali si lascia la casa di abitazione "a garanzia" (leggi: ipoteca) per ottenere finanziamenti per il proprio mantenimento, dato che la pensione non basta per sopperire alle necessità della vita, specie per gli anziani. Si chiamano prestiti vitalizi ipotecari, già molto in uso nel mercato anglosassone. Ma il cronista della cui trasmissione purtroppo non ricordo il titolo, ha aggiunto che a collocare sul mercato simili "prodotti finanziari" è stata Elsa Fornero (proveniente dalla Banca Mondiale), la stessa ministra che con tanto zelo ha fatto quell'atroce riforma delle pensioni che sappiamo, stoppando l'adeguamento al caro vita a chi già la percepisce. Capito l'antifona?
Le lacrime di coccodrillo della Fornero sono state in detta trasmissione, messe in montaggio analogico con quelle della povera pensionata caduta nel tranello dei citati "prodotti", la quale ora si è resa conto a sue spese che al figlio darà in eredità solo l'indebitamento con la banca, già padrona delle sua casa. Come si vede, ci sono lacrime e lacrime.  Ecco dunque un modo malvagio e subdolo per praticare l'esproprio della casa su larga scala nazionale agli anziani e nel contempo mantenere in piedi quell'economia del debito (Debt Economy) che sta  sconquassando il mondo, facendo ereditare detti debiti invece del patrimonio immobiliare di famiglia, ai legittimi eredi. Anche questo è un modo per "movimentare" (come si dice nel gergo bancaiolo) un capitale fisso e di "proprietà" quale l'immobile, già da tempo nel mirino e negli artigli acuminati della finanza.
E l'IMU di cui ancora non vediamo gli effetti disastrosi (aspettiamo il saldo, visto che oggi il Corsera lamenta un ammanco di 2, 5 miliardi di euro nelle casse dell'Erario) ne costituirà la botosta finale.
La Fornero è una piromane-pompiera che agisce in pieno conflitto di interessi: promuove "prodotti finanziari" per pensionati poveri e indigenti, per poi firmare con la velocità di un razzo, una riforma delle pensioni che serve a renderli rapidamente tali. 
Qui il link di che cosa sono i prestiti vitalizi ipotecari.
E più nel dettaglio,  anche qui: http://www.terzaeta.com/news/marzo2006/09.html
Purtroppo in tv le notizie più succulente le danno a ore antelucane per insonni o nottambuli e mi rincresce tanto non poter fornire più dettagli ai lettori, circa la trasmissione in oggetto. Per tutto il resto, i media ci parlano di fesserie e di stupidità varie, ronzando intorno a scandali o facendo i guardoni di   truculenti fattacci di  cronaca nera.
E a proposito di piromani-pompieri, non mi stanco mai di ripetere e di  riproporre il vecchio video di Monti , ieri in visita all'Agenzia delle Entrate da Befera e dai funzionari di Equitalia, ritenuti i soli "lavoratori" in grado di ottenere la sua personale solidarietà. Come dire che solo gli strozzini meritano la sua alta considerazione. Un video   quello di Monti, che risale allo scorso anno, nel quale ebbe la faccia tosta di dire che  per la Grecia (che è di fatto è già da tempo fallita, ma nessuno vuole pronunciare questa parola) l'euro avrebbe rappresentato la sua grande occasione. Di fallimento, ovviamente. Ma questo lo aggiungo io. Lui non l'ha aggiunto.

 

13 May 2012

Il Buco di JP Morgan


Prelevo  dal sito Iceberg finanza quanto sta accadendo del prossimo ciclone JP Morgan: 2 miliardi di dollari di un buco che si dice insanabile. Chi pagherà? E come si riverserà nel mondo? Che farà Obama? E come reagirà la Ue e i suoi servili eurocrati ?

Come avete visto in questi anni e nei giorni scorsi il sistema finanziario mondiale è in buona parte sostanzialmente fallito tenuto in piedi dai soldi delle singole nazioni, dalle banche centrali e da artifici contabili che nascondono la realtà.
In fondo loro sanno che qualunque cosa accadda interverrà la Fed o il governo per salvare le loro idiozie finanziarie e purtroppo come abbiamo visto ieri siamo in mano a una banda di pericolosi psicopatici che svoltolano carta giocando con il destino!
Come ho scritto due anni fa vediamo se l'inutile SEC dorme ancora …
Alcuni simpatici ragazzi che scrivono sul Wall Street Journal, in un articolo dal titolo THE SEC VS GOLDMAN sempre sull'affaire "ABACUS 2007″ hanno scritto ieri che la vicenda Goldman & Company, in fondo non è altro che un " More a case of hindsight bias than financial villainy "….una sorta di caso del senno di poi, piuttosto che uno di scelleratezza finanziaria.
Come spesso sottolineato, l'intreccio perverso politica, finanza e media, in America, in Italia come in tutto il mondo è palesemente ostentato ad ogni occasione.
Questi simpatici ragazzi, ci raccontano che la loro reazione è diversa, se ciò che è uscito sulla vicenda è tutto quello che esiste.
After 18 months of investigation, the best the government can come up with is an allegation that Goldman misled some of the world's most sophisticated investors about a single 2007 "synthetic" collateralized debt obligation (CDO)?
Dopo 18 mesi di investigazioni, il meglio che al governo può venire in mente è l'argomento secondo cui Goldman avrebbe tratto in inganno gli investitori più sofisticati al mondo su un singolo CDO sintetico nel 2007 ?
Come amava ricordare il premio Nobel, Kenneth Arrow non siamo mai sicuri, in una certa misura siamo sempre ignari!
Prepariamoci perchè purtroppo sarà un maggio intenso altro che euro fu siccome immobile!
Le banche americane ma non solo sono strapiene al terzo livello contabile di questa spazzatura e ora sarà affascinante osservare cosa accadrà sui mercati e dove si dirigerà la caccia alle streghe in attesa che il pusher ovvero la FED torni a rifornire di droga i suoi pargoletti che quotidianamente sniffano cocaina per tradare l'inverosimile!
Ieri è toccato alla polveriera del rischio derivato, la regina dei derivati, quella JPMorgan che da sola in America controlla quasi un terzo del mercato dei derivati

( l'articolo continua qui)

08 May 2012

Quelle Horreur!



Sono felicissima per la sconfitta di Sarkozy (che è anche la sconfitta dell'ottuso duo Merkozy) ma non giubilo affatto per la vittoria di Hollande. Sono in contraddizione con me stessa? No.
Purtroppo hanno costruito il solito scenario della solita pecora che se non va a destra va a sinistra. Due indicazioni stradali più che due concetti in grado di  dare realmente onore alla politica. Tertium non datur.

Patetica la sinistra di Bersani che si accoda sempre ai successi delle sinistre altrui, nella speranza che siano "gli altri" a dire NO al rigore, al Fiscal Compact,  allo spread, ai poteri forti, alla finanza, a fare marameo alle agenzie di rating, agli oligopoli e a tutti quelle sanguisughe mondialiste alle quali la nostra sinistra è supina e prona. Poveri sinistrati de noantri! Sperano sempre che a fare i Riccardi cuor di Leone siano gli altri.
 Intanto Hollande e i suoi in piazza della Bastiglia hanno intonato Bella Ciao. Quelle Horreur! E chi sarebbero gli invasori che si è trovato davanti una mattina monsieur Hollande? I carri armati? I mali assoluti? Ma i colpi di stato oggi si fanno a colpi di "declassamento" di agenzie di rating, di spread che schizzano in su, di colpi di mano tecno-finanziari (come in Italia e in Grecia), di media compiacenti e silenti.

Ora Hollande intona già l'eterno ritornello : la crescita. Ma saranno i "mercati finanziari" (ovvero le solite bische) a decidere le mosse del neoeletto presidente. Nemmeno la Francia è fuori dalla progressiva  cessione di sovranità e non facciamo finta, per cortesia, di non sapere che nella Ue, stati sovrani non ce ne sono più e che sull 'euro si pratica un inutile accanimento terapeutico.
Intanto in Place de La Bastille l'accordéon intona La vie en rose. Io la vedo comunque grigia


PS: Qui un importante pezzo sui poteri forti  (Massoneria e Chiesa d'Oltralpe) che hanno promosso la campagna elettorale di Hollande:   http://euroholocaust.blogspot.it/2012/05/compasso-e-croce-doltralpe.html?showComment=1336513132751

06 May 2012

Quel tabù violato nella bergamasca



Ricordate la frase di Monti sui suicidi degli Italiani? Ha detto che non erano alti come in Grecia, e che pertanto non c'è da preoccuparsi, ragionamento cinicamente glaciale,  tipico del banchiere senza cervello (se non per i conti) e senza cuore, uomo-cyborg  che conta i morti come semplici "effetti collaterali"  della crisi (solo trentadue in questi ultimi pochi mesi, e oggi se ne è aggiunto un trentatreesimo).
 Ora la musica cambia. Il fatto di Romano di Lombardia in provincia di Bergamo ha mostrato che il momento dell'autodistruttività, del grilletto di un'arma puntato contro la tempia o al cuore sta finendo. Non sono io che posso giudicare un poveraccio come Luigi Martinelli che in preda all'esasperazione entra all'Agenzia delle Entrate fingendosi un Rambo, ma poi si è fatto convincere da un brigadiere "negoziatore" a farsi portare via e a beccarsi otto anni di galera. Il Codacons si è già offerto di pagargli le spese di difesa. Al suo paese solidarizzano con lui, poiché l'esasperazione dei piccoli e medi imprenditori (che devono riscuotere crediti dallo stato, ma che in cambio, ricevono invece sanzioni con  more, cartelle pazze  e pignoramenti da Equitalia) cresce a dismisura.
Resta  comunque difficile e antieconomico (soprattutto per chi ha cambiato residenza o risiede all'estero, o è impedito da cause di forza maggiore come per motivi di salute) gestire i ricorsi contro Equitalia (dovendo prendere giorni di ferie per potersi recare negli uffici o dover pagare avvocati) in confronto al pagamento delle piccole somme richieste con la minaccia di dover affrontare pignoramenti o ipoteche.Ormai stiamo sempre più assistendo all'Italia dei pagamenti " a rate"sotto il giogo di Attilio Befera, l'uomo più odiato dagli Italiani. E queste non sono "le rate"  gioiose del boom economico, ma dello sboom della crisi.
In molti comuni si sta facendo largo il progetto d'abbandonare definitivamente il servizio fornito dalle sedi locali di Equitalia ed incorporarne così le funzioni per una gestione più equa . E' il caso di Calalzo di Cadore (BL). Oltretutto il sindaco di detto comune parla anche di un notevole risparmio, visto il pizzo (detto aggio) di Equitalia. E anche a Morazzone (VA) i sindaci ribelli che non vogliono passare per strozzini presso i  loro cittadini stanno organizzando la loro resistenza contro l'IMU e altre pesanti addizionali. Ma Gold-Monti sta mettendo in piedi  le sue contromosse attraverso le banche, e i comuni potrebbero rischiare di venire commissariati, come si apprende da questo notiziario.


Ma torno a tutte le anime belle che in queste ore strepitano contro i metodi poco ortodossi del bergamasco Luigi Martinelli . E' vero, ha preso in ostaggio innocenti che non c'entrano nulla. Ma vorrei sottolineare a questi stesse animucce ipocrite ( "animaccia" nel caso di Giuliano Ferrara e
della sua ridicola Radio Londra) che quando sono i cittadini di un'intera  nazione a essere presi in ostaggio per debiti che non hanno commesso e che altri parassiti hanno compiuto in vece loro, nessuno ha il coraggio di scandalizzarsi.  

01 May 2012

Ida Magli: anatomia dell'estinzione di una nazione




Ho letto l'ultimo libro di Ida Magli "Dopo l'Occidente". E' un saggio duro, che analizza con occhio disincantato da antropologa la fine imminente del  Continente  Antico e del nostro Paese e lo fa prendendo il toro per le corna con un tema che tutti edulcorano e sottovalutano, senza mai voler parlare chiaro : l'immigrazione. Ormai si trova chi critica Banche e banksters, ma sull'immigrazione massiva  esiste ancora un tabù "caritativo" veicolato dalla Chiesa, incoraggiato da Banche e  Confindustria, coccolato dai partiti in cerca di nuovi accoliti creduloni.  Da chi è promossa, a che scopo si  permette la penetrazione di migliaia di persone dall'Africa, Asia e America Latina , dall'Est Europa ?
Capitoli importanti come La Bellezza non ci ha salvato, ( la Bellezza è la più delicata e vulnerabile delle prerogative di un Paese come il nostro  che  ne è il simbolo universale) , analizzano lingua, cultura e arti italiane messe sempre più a dura prova dai nuovi barbari (allogeni ed endogeni). La Rottamazione  dell'Europa, è un capitolo dedicato all'ottusità e alla miopia degli economisti e dei finanzieri.
C'è poi un capitolo significativo dedicato all'America, agli Americani e al loro spirito della Frontiera e della Conquista, al loro pragmatismo del "detto, fatto", al  cinema hollywoodiano come potente macchina di propaganda che ci ha tramandato e venduto "il sogno americano", oggi in frantumi. L'America a cui oggi mancano quei cervelli fini che dal Vecchio mondo emigravano in quello Nuovo in una proficua osmosi che serviva a ricompattare il cosiddetto "Occidente",  e che oggi è a sua volta attanagliata da una potente crisi non solo finanziaria e politica ma morale e  di identità.  
Da ultimo, la Russia riflesso dell'Occidente ed estrema speranza di resistenza, di conservazione e di proiezione dello spirito della civiltà del mondo. "Forse la Russia potrà occupare il posto lasciato vuoto dall'Europa, diventando finalmente consapevole di sé stessa, della propria originalità, né del tutto europea, né del tutto asiatica..."
Qui  sotto un estratto dal libro.


Pubblichiamo in questa pagina per gentile concessione dell'editore Rizzoli un'anticipazione del libro di Ida Magli ''Dopo l'Occidente'' (pag. 238, euro 11) che sarà in libreria da oggi (ndr: dal 18 aprile) . Nel saggio, l'antropologa riflette sulla situazione attuale dell'Europa e su come la nostra società sia sempre più schiava dell'economia e di un modello politico votato solo al profitto.


Quali caratteristiche presenterà quella parte geografica del mondo che corrisponde all'Europa, in particolare all'Europa d'Occidente, verso la metà del 2000? Si può affermare con quasi assoluta certezza che la cultura che oggi siamo soliti indicare con il nome di «occidentale» e che la caratterizza, sarà quasi del tutto scomparsa. Si può anche presumere che il processo di estinzione avverrà molto rapidamente. Il motivo è evidente: le culture vivono attraverso gli uomini che ne sono portatori.

Verso il 2050 l'Europa sarà abitata da un gran numero di Africani insieme a gruppi di media consistenza di Cinesi e di Mediorientali, a causa della continua e massiccia immigrazione dall'Africa e dall'Oriente e dell'altissima prolificità di queste popolazioni, superiore in genere di almeno cinque volte a quella degli Europei. [...] La morte dell'Italia è già in atto soprattutto per questo: perché nessuno combatte per farla vivere; persino perché nessuno la piange.

È contro natura, contro la realtà dei sentimenti umani, ma è così: stiamo morendo, nel tripudio generale, con una specie di «suicidio felicemente assistito» dai nostri stessi leader, governanti e giornalisti. Non per nulla l'idea del suicidio assistito è nata in Occidente.

Le cifre sull'incremento demografico europeo sono abbastanza diverse passando da una Nazione all'altra (di solito più alte in Francia, in Svezia e negli altri Paesi del Nord), ma le previsioni sulla fine della società europea rimangono più o meno le stesse. I gruppi che popolano l'estremo Nord europeo, anche se più prolifici degli Italiani, sono però poco numerosi e di conseguenza non incidono in modo significativo sull'incremento totale; ma soprattutto quello che conta è la particolare dinamica dei singoli fattori culturali che sostengono la civiltà europea e che influiscono in modo diverso nelle varie Nazioni. La conclusione, in ogni caso, è chiara: i «portatori», i soggetti agenti della cultura occidentale, saranno sempre più in minoranza.

Per «minoranza»non si deve intendere, infatti, esclusivamente quella numerica in quanto gli Europei continueranno anche oltre il 2050 a essere, almeno in alcune zone, più numerosi degli Africani - ma quella psicologica: essere invasi e sopraffatti senza aver combattuto induce all'estinzione.
Si tratta della situazione opposta a quella dei popoli conquistati con le guerre. Questi covano anche per secoli la propria resurrezione, resistendo alle imposizioni del nemico proprio perché è «nemico», e impegnano tutte le energie nel conservare la propria lingua, i propri costumi, la propria religione. In Europa uno degli esempi forse più famosi da questo punto di vista sono i Polacchi e gli Ungheresi che hanno resistito sotto il dominio straniero, russo e tedesco, con la consapevolezza orgogliosa della propria storia, del proprio coraggio, delle proprie virtù.
Malgrado fossero costretti all'uso della lingua straniera, i Polacchi si sono rifugiati nella propria come nella più forte arma di difesa, convinti che lì si trovasse il principale strumento di salvaguardia della loro identità. [...] Si tratta di una convinzione istintiva, anche se sono moltissimi gli scrittori che l'hanno affermato con assoluta sicurezza.
Fra quelli italiani, volendoli citare, ci sarebbe solamente l'imbarazzo della scelta,visto che non c'è stato nessuno,a partire da Dante via via attraverso i secoli fino all'unità d'Italia, da Petrarca a Galileo a Leonardo a Machiavelli a Vico a Cesarotti a Leopardi a Carducci a Pascoli a D'Annunzio a Croce, che non abbia difeso con tutte le sue forze la lingua italiana affermandone, oltre alla supremazia espressiva e alla ricchezza melodica in confronto a tutte le altre lingue, proprio la funzione di linfa vitale per l'identità del popolo che la parla: la lingua «sostituto della patria», come dice Luigi Settembrini.
Compariamo questo comportamento con l'invasione ricercata e voluta degli orridi anglo-americanismi nella lingua italiana in uso oggi, e sapremo perché stiamo andando verso l'estinzione.


Prelevato per il tramite del  blog Café Humanité da Il Giornale