Nessie New Logo

26 January 2012

Monti piace solo al Palazzo e ai sondaggisti

C'è qualcosa di molto strano nella fotografia televisiva che percepiamo del non eletto governo Monti. Si direbbe che nonostante il salasso di tasse e l'impoverimento degli Italiani, l'attacco all'esistenza di professioni e  mestieri, gli spot pubblicitari dove ci fanno quotidianamente passare per parassiti,evasori e ladri,  i proclami che sembrano invitarci a fare la spia verso chi non rilascia lo scontrino del caffé su modello Stasi, costui possa godere ancora di ampio credito e fiducia. E se non ci crediamo, arrivano le cifre di Mannheimer  da Vespa con la sua dannata lavagnetta luminosa o di Nando Pagnoncelli a Ballarò a dirci che sì, che nonostante la manovra Salva-Italia e Cresci-Italia (entrambe Ammazza Italia) il suo indice di gradimento è quasi al 50%. Idem sulle grandi testate nazionali.  Peccato però che la fotografia del paese reale sia un'altra. Non si è mai visto tante categorie del mondo del lavoro scendere in scioperi ad oltranza come da quando c'è lui: tassisti, autotrasportatori, camionisti, gestori delle pompe di benzina, avvocati, notai, forse anche commercialisti... E non bastassero questi c'è il Movimento dei Forconi che si era già distinto in Sardegna che ora paralizza la Sicilia e si allarga alla Penisola. Come minimo occorre dire che c'è un gap: piace in tv presso i sondaggisti, piace in Parlamento ai politici (ex governo, opposizione, centristi, Idv, Sel, con eccezione della Lega) che si sono volontariamente fatti da parte per "lasciarlo lavorare", piace alle cancellerie Ue, alla Merkel, Sarkò e pure a Cameron. Ma una cosa è certa: non piace affatto alle sue vittime che sono gli Italiani. Quelli il cui benessere è  il risultato del loro darsi da fare. Insomma, quelli che, per dirla senza eufemismi,  si fanno un mazzo così.
Queste citate categorie sanno perfettamente che le parole sono una cosa (liberalizzazioni), ma i fatti sono un'altra: espropri e subordinazioni alle grandi multinazionali. E lo avvertono a pelle. Il resto degli Italiani, lo verifica nella busta paga e nella pensione. Lo verifica nella vita che è costretta a fare giorno per giorno. 
In quell'Italia che è sempre stato il paese degli scioperi organizzati dalla Trimurti i quali non si sono mai fatti scrupolo di "prendere in ostaggio" i cittadini con pesanti disagi, non è mai venuto in mente a nessuno di avviare "la precettazione".  Perché? perché quel tipo di scioperi erano perfettamente funzionali ai disegni governativi. Ora invece che le categorie rischiano la loro stessa esistenza, di che si parla? Tié: ma di precettazione. 
Ancora sul Movimento dei Forconi. E' da parecchio che esiste e che si è già reso visibile in manifestazioni a Roma contro Equitalia, nello zittificio mediatico più assordante. In Sicilia stanno lottando duramente e ora di che si parla? Ma di infiltrazioni "fasciste" da parte di Forza Nuova, di infiltrazioni "comuniste" e ovviamente di "infiltrazioni mafiose". Intanto l'Italia è paralizzata dagli autotrasportatori che rivendicano (e giustamente) non benefit o prebende ministeriali, ma il ribasso dei prezzi delle accise a livelli di paese nordeuropei, dato che siamo i soli ad avere le più elevate tariffe di carburante. 
E ora arrivano pure  i pescatori da tutta Italia. Lottano contro quel  caro gasolio  che impedisce ai loro pescherecci di prendere il largo. Da tempo lamentano l'iniquità delle leggi Ue contro la "paranza" ovvero quella frittura mista che non si può più pescare perché non omologata ai dettami di Bruxelles. Lottano contro gli Euroburocrati ottusi che li costringono a tenere un "diario di bordo" e una sorta di patente a punti a  seconda dei pesci che pigliano  trasformandoli in poveri travet, e contro le Banche che non concedono prestiti all'industria ittica. Per tutta risposta, si sono presi una gragnuola di randellate nelle costole dalla polizia messa lì dalla Cancellieri per difendere i terminator non eletti. Questo il filmato. 
Monti è inseguito da tutte le categorie lavorative possibili e immaginabili, più inferocite che mai. E come si vede dalla vignetta di Gianelli, non gli resta che ripararsi... in Banca, la sua chiesa.




23 January 2012

Le galere non saranno più patrie ma privatizzate

Che le liberalizzazioni avrebbero procurato lo scompiglio del nostro Paese, lo vediamo e lo vedremo nei prossimi mesi, dove tutte le categorie del lavoro coinvolte dagli espropri e dalle marginalizzazioni delle professioni messi in atto da Monti, non hanno altra via che lottare strenuamente. Senza la Trimurti sindacale e senza la sinistra amica della finanza e ostile al lavoro vero e all'economia reale.  I prossimi giorni e le prossime settimane, sarà  tutto un tumulto generale di scioperi, serrate e blocchi. Ma dietro a tutto ciò (che è già male) c'è ancora di peggio. L'art. 44 del testo emanato dai "non eletti", prevede che anche le istituzioni carcerarie vengano privatizzate e tolte dalla patria potestà dello stato-nazione. Lo apprendo ancora una volta dal blog  "Crisis what crisis?"Clamoroso art. 44: Arrivano le carceri private" di Debora Billi, che si è presa la briga di andare a spulciare detto articolo. Avete un'idea di che significa tutto ciò? Cito da detto sito:

Questo significa che la gestione carceraria, escluse le guardie, è affidata a privati imprenditori. Riuscite ad immaginare cosa significa ciò in Italia, con infiltrazioni mafiose a tutti i livelli ed in special modo nell'edilizia? Che le carceri saranno gestite dai delinquenti. Quelli di serie A, naturalmente, perché quelli di serie B saranno il "prodotto", ovvero coloro su cui si farà business. Un tot a carcerato. E il carcere, naturalmente, dovrà essere sempre pieno altrimenti non conviene: non buttate più cartacce per terra, mi raccomando.
C'è dell'altro: Il concessionario nella propria offerta deve prevedere che le fondazioni di origine bancaria contribuiscano alla realizzazione delle infrastrutture di cui al comma 1, con il finanziamento di almeno il 20 per cento del costo di investimento.
In soldoni, è fatto obbligo di far partecipare le banche alla spartizione della torta. Torta di denaro pubblico, perché è sempre lo Stato che paga.

La verità è che le nostre galere, divenute in forza delle "liberalizzazioni", non più "patrie,  oltre alle citate banche e  agli imprenditori edili privati, all'abusivismo mafioso, favoriranno lobby e corporations di vario ordine: alimentari, farmaceutiche, legate alla logistica carceraria (arredi, letti, materassi, servizi igienici ecc.)  e sarà tutta una gara di appalto per accaparrarsi le cosiddette "fette di mercato". 

I carcerati  (anche e soprattutto per "reati  d'opinione") potrebbero venire impiegati per lavori basati sullo sfruttamento come si è visto nel film "Brubaker" con Robert Redford, il quale non è semplice realtà filmica, ma si basa su un romanzo di denuncia che trae origine da fatti accertati e realmente  accaduti, nel penitenziario di Wakefield.

Dismettendo intere porzioni di stato-nazione in questo modo assurdamente selvaggio, possiamo dire addio alla sua funzione regolatrice, normativa, istituzionale. E anche un  addio definitivo al cosiddetto "stato di diritto" già da tempo in palese dismissione. Da qui, le continue pretestuose richieste di indulto e di decreti svuota-carcere dell'attuale guardasigilli Paola Severino, l'incertezza della pena e pure le sentenze sconcertanti di certa magistratura. E dunque con esso, una forte sottrazione di democrazia, a favore di quel criminogeno disegno che è la "Global Stateless Governance". Ossia la governance globale senza stati (NWO) che crea satellizzazione e subordinazione dei paesi e dei popoli non più sovrani,  alle élites globocratiche. Another brick in the wall. Fermiamoli!


Altri links sull'argomento : http://carcereoltre.ilcannocchiale.it/post/1886207.html

21 January 2012

Ai funerali del vigile Savarino mancava Napolitano

La vicenda tragica  che ha portato alla morte del povero vigile urbano Nicolò Savarino di anni 42 investito volontariamente da un Suv a Milano con alla guida  un criminale mentre lui era fermo con la sua bicicletta nel vano tentativo di fare rispettare legge e ordine, è  tristemente nota ed è stata riassunta in questo articolo.  Ora hanno trovato il responsabile, un nomade ungherese  a nome Goico Nicolic. Ne è stata richiesta l'estradizione, ma non sappiamo se verrà messo agli arresti  e quanta galera farà visto che pare abbia 17 anni. Ma le bugie per chi delinque e compie crimini deliberati vanno messe nel conto, specie quelle relative ai dati anagrafici. 
Questa mattina  ci sono state le esequie del povero giovane vigile con i suoi vecchi genitori piegati da tanto doloroso strazio. Qui la cronaca del funerale celebrato nel Duomo di MI. 
Grande commozione da parte dei vigili urbani suoi colleghi provenienti da tutta Italia con gonfaloni di tutti i comuni, e della popolazione di Milano e dintorni che ha presenziato in massa. Erano presenti le autorità municipali tra i quali il sindaco Pisapia, quelle regionali, ma mancava il capo dello stato Giorgio Napolitano che ha scelto di non presenziare. Lui corre solo ai funerali degli stranieri. Lì, si mostra immancabilmente in prima fila. Spero che questa assenza sia stata notata dalla maggior parte degli Italiani e che ne tirino le debite conseguenze su come ci lasciano soli.


19 January 2012

Lascia stare Jake, è Chinatown

La battuta del titolo non è mia, ma del noto film "Chinatown" di Polanski. Nella scena finale Jack Nicholson (Jake Gittes  nel ruolo filmico di  un investigatore che si era fatto le ossa proprio nel noto rione cinese) indaga su una serie di delitti costruiti a scatole cinesi. Il suo amico gli mette la mano sulla spalla e, per distoglierlo dal suo accanimento investigativo, gli sussurra: "Lascia stare Jake, è Chinatown". Il luogo fisico di Chinatown non compare per tutto il film come invece risulta visibilissimo ne "L'anno del dragone" di Michael Cimino; ma è il non venire mai a capo di nulla di quella serie di delitti "a scatole cinesi" che ispira la battuta finale del film. Chinatown quale metafora di misteri e delitti insoluti, dunque.
Per dare un seguito al mio post su Tor Pignattara e la xenofilianon posso che riportarne gli attuali sviluppi di cronaca. Eravamo rimasti ai magrebini, colpevoli della rapina che ha visto l'uccisione della piccola Joy e di suo padre. Ora i magrebini hanno tanti ,tantissimi difetti : si azzuffano, spacciano, si affrontano con coltelli. Ma non sono degli specialisti in rapine in banca, che mi risulti. Comunque, si può sempre imparare.  Uno di questi si è "suicidato" a mezzo impiccagione: accanto al  suo cadavere penzolante, è stato ritrovato del topicida e un telefonino.
Alzi la mano chi di voi si beve la fòla che un delinquente inseguito dalle polizia possa "suicidarsi". In questi casi, l'adrenalina fa novanta e si pensa solo a salvare la pellaccia fino all'ultimo respiro - direbbe un qualsivoglia psicologo da strapazzo. Altro che suicidio. Temo che dove non sia arrivata la nostra polizia, la nostra intelligence, sia arrivata prima la Triade cinese a regolare i suoi conti e a fare giustizia sommaria, confermando appieno quanto avevo affermato nel post precedente: con l'immigrazione massiva si perde il controllo del territorio e si abbandonano le nostre città alle guerre per "bande colorate" a seconda dell'etnia (coulored gangs, come avviene in Usa), si crea decomposizione e degrado  del tessuto socio-urbanistico cittadino. Città per città perdiamo l'Italia, costringendo gli Italiani ad andarsene via.


Ora si comincia a sospettare che il "magrebino" abbia subito un "suicidio assistito", molto assistito. Ma intanto ci vorrà del tempo per fare "piena luce", ammesso che vi si pervenga. Sarà peggio che decifrare gli ideogrammi cinesi, perché questa è una comunità molto aggressiva e omertosa, capace di autoproteggersi.
Prelevo, pertanto, queste intelligenti notazioni  di un post dal titolo "Cinesi a Roma" dall'ottimo blog "Euro-Holocaust" che faccio mie fin nelle virgole:


Iniziamo subito col dire che lascia increduli sentire il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, voler dedicare una via ai due cinesi, padre e figlia, uccisi da due rapinatori nordafricani a Roma. Su che basi un sindaco decide di fare qualcosa del genere, per quello che è solo e soltanto un fatto di cronaca violenta, come molti altri, nella stessa Roma o altrove? Cosa c'è di così particolare e speciale in questo episodio rispetto ad altri? Perché non dedicare una via, ad esempio, a Roma o altrove, a chi muore nell'indifferenza dello Stato (si pensi ai suicidi tra gli imprenditori o tra i disoccupati italiani)? E aggiungiamo che Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica, mica cotiche!, è accorso al capezzale della moglie del cinese ucciso, a ulteriore dimostrazione di una eccezzionalità inquietante e paradossale. Tutto dovuto alla morte anche della neonata? Non sembra, però, che si tenda a sottolineare questo. Oppure...


Oppure, seguite i soldi. Si è già parlato del fenomeno dei Money Transfer. Qualcuno indagherà su questo aspetto e anche sulla famiglia degli uccisi e sul perché girassero con tutti quei soldi? Ma non è solo a quello che ci riferiamo.




Il fatto che si mobilitino tanto alcune autorità cittadine e nazionali, così come una città come Roma venga rivoltata da cima a fondo per trovare due marocchini, non è dovuto ad una bambina uccisa, ma al potere economico della comunità cinese. Potere che è stato lasciato crescere, in varie realtà locali italiane (Roma, appunto, oppure Prato o Milano, ecc.), senza controlli, senza presenza dello Stato, senza indignazione dei più: quella degli Alemanno e dei Napolitano, che è l'ennesimo segno di una classe dirigente italiana che è sempre meno autorevole e sempre meno italiana. 


E ancora prelevo questa amara constatazione:

Vorrei attirare la vostra attenzione su un fatto che pur nella sua tragicità, sta scoperchiando un vaso di Pandora . Mi riferisco ai fatti di Torpignattara. Vi prego di sgombrare il campo da qualsiasi ipotesi xenofoba o razzista perchè non è questa la mia visione. Ho il massimo rispetto dell'operosità della comunità cinese.


Ma in un momento in cui il mio Governo mi impedisce di fare operazioni in contanti oltre i mille euro, e promuove l'operazione Cortina, non posso fare a meno di chiedermi come un baretto di periferia possa produrre 16 mila euro di incasso. Erano troppi anche i primi 3000. E non credo assolutamente alla storia delle rimesse. Perchè basterebbe un indagine minimamente seria con nomi e cognomi e giustificativi commerciali per cominciare a sollevare quel velo sulle operazioni che avrebbero portato a quelle rimesse.

Il pezzo  continua ed è corredato di molti interessanti articoli dal Messaggero (quotidiano romano) che testimoniano la difficile convivenza fra i cinesi e i romani nel rione dell'Esquilino e di Tor Pignattara.
Sconcertante la proposta di Alemanno, sindaco di Roma ed eletto da cittadini romani (non dai cinesi)  :



"Adesso cominceremo con il lutto cittadino il giorno delle esequie, che probabilmente sarà giovedì, poi ci sarà il Capodanno cinese che è dedicato alle due vittime e parteciperemo in quella occasione, poi potremmo anche pensare a intitolare una strada» alle vittime della rapina a Tor Pignattara degenerata nell'omicidio di Zhou Zeng e della figlia di soli nove mesi. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Quello che però è importante - ha aggiunto il sindaco - è far sentire alla comunità cinese come a tutti quanti i cittadini di Roma che c'è un grande impegno per la sicurezza. Io mi sono impegnato con la comunità cinese a fare una serie di incontri sulla sicurezza anche nei quartieri a rischio come l'Esquilino e Tor Pignattara dove ci possono essere problemi per loro come per i cittadini romani» 

                                                   

Arrivederci Roma! Goodbye Italia!

17 January 2012

Vogliono uccidere le botteghe storiche

Cronache dal profondo Nord. C'era una volta uno storico caffé pasticceria, il Pirola. Parlo di Varese,  e precisamente del corso Matteotti  suo centro storico. Ma dove c'era il bar storico dei leghisti, dei giornalisti, delle signore  golose che mangiano una pasta, mentre sorseggiano una tazza di té, ora c'è... non una città, ma una bell'emporio della multinazionale Nestlé, il  Nespresso.  E che razza di can can davanti allo spaccio Nespresso quel giorno che c'era quella faccia da sveglione  di George Clooney che va prezzemolando in giro a dispensare autografi.
Nell'arteria principale della città,  sono scomparsi il giocattolaio, la gastronomia storica Valenzasca che tanto piaceva allo scrittore Piero Chiara; ora vi nascerà un negozio di  abbigliamento per uomini gestito da una multinazionale. Per non parlare delle griffes, multinazionali anche quelle ad onta dei  loro nomi "autoctoni",  come Hermès e Gucci, già insediatesi nel corso. Da Hermès una borsa in vetrina può costare 4050 euro: basta un cliente, magari l'industriale indiano con la villa sul Lago Maggiore o di Como, per fare la giornata.

 Sarcastico il fruttivendolo storico (vende succulente primizie  dal 1958) :  "Abbiamo trasformato l'anima della città in corso delle mutande" alludendo a tutti quei negozi in franchising di biancheria intima che sorgono come i funghi, "e siamo rimasti solo in cinque delle vecchie botteghe storiche".
E difatti si parla già di "effetto panda".
Il primo colpo l'ha sferrato l'aumento improvviso degli affitti, il secondo potrebbe essere l'aumento spropositato dell'ICI mentre il colpo di grazia può  provenire dalle liberalizzazioni dell'orario della vendita. 
Il sindaco leghista Attilio Fontana a nome dell'Anci chiede alla regione di riaprire una trattativa con il governo. Ma ci riuscirà? 
Motivo addotto dal primo cittadino: "Questa misura penalizza il commerciante di quartiere o di paese, che spesso rappresenta il punto di riferimento per la popolazione. Senza contare il disturbo della quiete pubblica da parte di esercizi potenzialmente aperti tutta la notte".

Anche la Confesercenti e la Confcommercio sono sul piede di guerra: "Queste liberalizzazioni sono incostituzionali, i nostri negozi non hanno la forza di tenere aperto domenica e alla sera, le botteghe storiche sono l'identità di una città e determinano la qualità della vita dei centri storici" (fonte dei dati:  Corsera 11 gennaio- art. di Roberto Rotondo).

Vallo a spiegare a quel bietolone di Clooney testimonial della Nestlé-Nespresso : "What else?". 
Varese è già "un caso" lombardo. Ma che dico, lombardo? Un caso italiano.
Quando la sottoscritta diceva che il governo dei tecnici vuole ridisegnare la cartina geografica dell'Italia stravolgendone l'identità e la morfologia urbana, non era certo  un'iperbole. Piccole realtà... muoiono. What else?

14 January 2012

Eurogendfor, un'altra porcheria della Ue

Mi corre  l'obbligo morale di diffondere quanto la nostra vigliacchissima stampa tace volontariamente riprendendo la notizia già postata da Bisquì e da Eleonora su un'ulteriore consistente cessione di sovranità del nostro paese già in via di smantellamento: lo scioglimento della benemerita Arma dei Carabinieri in un corpo "alieno" detto EUROGENDFOR.
Ida Magli insorge nel suo sito dicendo che i nostri politici ci odiano. E' la verità.


 nostri governanti ci odiano e ne abbiamo le prove ogni giorno. Visto che i Carabinieri sono l'unica istituzione dello Stato nella quale gli Italiani abbiano fiducia e da cui si sentano protetti "davvero", ossia senza l'acredine implicita ed esplicita degli altri corpi dello Stato, i governanti ce li tolgono. La decisione di abolire le polizie nazionali armate risale a molti anni fa ed è stata presa dall'Unione europea, naturalmente per togliere potere ai singoli Stati nel modo più efficace: assumendo in proprio le funzioni di controllo sull'ordine pubblico e su moltissime altre situazioni "delicate" delle quali non ci è stato detto nulla. Esistono i "Trattati", firmati quindi anche dall'Italia, ma come al solito ci vengono tenuti nascosti, con la complicità dei mezzi di comunicazione di massa, perché i governanti sanno benissimo di agire contro la volontà e gli interessi dei cittadini.
La questione "Unione europea", infatti, è chiusa in una sola affermazione: i singoli Stati debbono sparire, assorbiti dall'Europa, possibilmente senza che i cittadini se ne accorgano. Per questo i governanti collaborano nel silenzio più fraudolento, facendo entrare nel corpo dello Stato il cavallo di Troia che porta all'interno il nemico europeo sotto le vesti di "Italiano", come è successo recentemente con il nostro governo.  

Qui  l'articolo a firma Solange Manfredi dal titolo "L'Eurocrazia si prende  l'Arma" che informa nel dettaglio cosa ci aspetta dopo il MES , il superstato di polizia tributaria, e dopo il Fiscal Compact : 

"Aboliscono i Carabinieri», sussurra un maresciallo preoccupato. Per un inspiegato decreto eurocratico, non devono più esistere Polizie militari nei Paesi europei. Entro il 2011, se abbiamo capito qualcosa dell'ambiguo e silenzioso progetto, il nostro maresciallo preoccupato non sarà più «maresciallo» ma ispettore; l'appuntato diverrà «assistente», un brigadiere capo sarà sovrintendente, insomma saranno trasformati in agenti di polizia civili, senza stellette. Dipendenti degli Interni e non della Difesa. I Paesi che non aboliranno la loro Polizia militare andranno incontro a gravi sanzioni europee.


E tutto ciò, avviene nel più completo silenzio e senza la minima protesta. I Carabinieri sono, fra le istituzioni, quella che gode della maggiore e più costante fiducia dell'opinione pubblica; costantemente, i sondaggi mostrano che gli italiani lo sentono il corpo più sicuro, colonna storica della nazione: possibile che nessun politico o giornale sollevi la questione? Che tutti in silenzio accettino la cancellazione di un ente di così precisa identità, con due secoli di storia e tradizione militare? L'Arma ha da poco conquistato lo status di quarta forza armata (alla pari con l'Esercito, l'Aviazione , la Marina), ossia un'autonomia che gli alti ufficiali hanno fortemente voluto (e brigato, con la loro potenza ragguardevole presso la politica); è possibile che i generali adesso cedano quella autonomia ed autogoverno senza fiatare? Per quanto «usi a obbedir tacendo», la cosa appare strana.

La risposta si trova forse nel fatto che non tutti i carabinieri passeranno alla Polizia di Stato. Una parte del personale - soprattutto gli ufficiali - rimarrà nell'Arma, e manterrà le sole funzioni di polizia militare: non più però come corpo al servizio dell'Italia, ma come corpo sovrannazionale.

Confluendo in un nuovo leviatano eurocratico, denominato «Eurogendfor», orwelliana sigla per Forza di Gendarmeria europea. (http://www.eurogendfor.eu/)

Eurogendfor è nata in Olanda il 18 ottobre 2007 col «trattato di Velsen» (uno dei tanti trattati di cui i cittadini non sanno nulla), firmato dai Paesi che sono dotati di Polizie militari: Francia (Gendarmerie), Spagna (Guardia Civil), Portogallo (Guardia nacional) e Olanda (Marechaussée) e ovviamente, per l'Italia, i Carabinieri.

Eurogendfor è una super-polizia sovrannazionale. Cioè (articolo 5) «a disposizione della UE, dell'OSCE, della NATO o di altre organizzazioni internazionali o coalizioni specifiche». Una forza «pre-organizzata e dispiegabile in tempi rapidi» e capace «di eseguire tutti i compiti di polizia previsti nell'ambito delle operazioni di gestione delle crisi».

Quali crisi? Si allude cripticamente a quelle definite «nel quadro della dichiarazione di Petersberg». Così, ecco un altro trattato ignorato dai cittadini. Poche righe ufficiali avvertono che «Il Consiglio ministeriale della UEO, riunito a Petersberg, presso Bonn, approvò, il 19 giugno 1992, una Dichiarazione che individuava una serie di compiti, precedentemente attribuiti alla stessa UEO, da assegnare all'Unione Europea; le cosiddette 'missioni di Petersberg' sono le seguenti: missioni umanitarie o di evacuazione, missioni intese al mantenimento della pace, nonché le missioni costituite da forze di combattimento per la gestione di crisi, ivi comprese operazioni di ripristino della pace». (http://europa.eu/scadplus/glossary/petersberg_tasks_it.htm).

12 January 2012

Le Liberalizzazioni Passeracee e loro ricadute

Fase due ovvero Cresci Italia? No, Ammazzaitalia, semmai. Non facciamoci ingannare dall'etimologia del nome: liberalizzazioni nella neolingua orwelliana significa in realtà sequestro di libertà, ostracismo  verso la  piccola impresa e il piccolo commercio tutto a vantaggio delle grandi multinazionali. Come ha indicato l'amico Scarth in un suo commento, con la fase 1 hanno tolto soldi, con la fase 2 tolgono diritti. "Liberalizzare" vuol dire in realtà  centralizzare e omologare tutto quanto subordinadolo alla grande distribuzione e concentrazione  monopolista, e uccidere i piccoli. Un esempio per tutti: un tassista ora come ora, è un piccolo padroncino. Dopo la cura delle cosiddette "liberalizzazioni" tutto sarà in mano al mercato delle agenzie straniere e il "piccolo padroncino" si trasformerà nel dipendente di queste agenzie. Davvero una bella carriera! Avete presente il povero taxi driver nègher dei film americani che gira tutto il santo giorno per le vie numerate di New York e che ne vede di tutti i colori? Beh, il tassinaro che ha pagato 200.000 euro la sua licenza, ipotecandosi anche la casa per onorare le rate del mutuo, deve aspettarsi una sorte simile, dato che il modello di riferimento è quello.
 La sua onerosa licenza? dopo la cura Passera che ha promesso una "liberalizzazione" al mese, sarà carta straccia. Lo hanno già capito benissimo i tassisti, tant'è vero che stanno organizzando uno sciopero per la loro sopravvivenza il 23 gennaio.

Inoltre chi di voi prende ogni giorno il taxi per muoversi? Solo turisti o uomini d'affari . 
E' chiaro  dunque che questa è una "riforma" che incide poco o niente sulla cosiddetta "crescita" parola di cui tutti si riempiono la bocca.
Per ciò che concerne il commercio,  costringere con la scusa della concorrenza, i dettaglianti a tenere aperto di notte significa aiutarli a morire quanto prima. Significa che non potranno mai reggere il confronto e la competizione  con outlet e centri commerciali, dato che non possono assumere nuovo personale di turno, pagare energia elettrica e luminarie in più. E nemmeno guardie del corpo o sistemi di sicurezza per eventuali furti e rapine, da mettere sempre nel conto se si sta aperti a orari antelucani, visti i balordi che pullulano per le nostre città.
Significa importare il modello americano del drugstore, cancellando la piccola geografia commerciale italiana delle boutiques e del negozio specializzato.
Quello che invece non cambia, se non in peggio,   è il prezzo della benzina, la più cara d'Europa, e non è dando ai benzinai la possibilità di vendere patatine chips, bibite o altra mercanzia, che gli automobilisti saranno indotti a fermarsi più spesso al distributore facendo il pieno. Oggi, visto il prezzo in ascesa  dei carburanti, la gente si organizza come può con biciclette e motorini, altro che pieni! Se ne è accorto perfino il Corriere (giornale dei poteri forti e grande sostenitore di questo governo) che prima delle pagliuzze citate (tassisti, edicolanti e dettaglianti) occorre rimediare alla "trave":  "poiché noi italiani paghiamo il gas fino al 50% in più del Paese più liberalizzato d'Europa, la Gran Bretagna (fonte Istituto Bruno Leoni), e poiché negli ultimi dieci anni abbiamo pagato il gas il 43,3% in più (fonte Cgia di Mestre), e poiché una famiglia tipo pagava 1.050 euro nel 2010 e ora ne paga 1.209 (fonte senatore Morando e onorevole Testa), ci domandiamo perché mai non sia una priorità intervenire in questo settore. Quanti giornalai e tassisti e farmacisti liberalizzati ci vogliono per fare un mercato del gas liberalizzato?" ( dall'articolo "La pagliuzza e la trave" di Polito) . Per non parlare dei rincari sulla bolletta dell'acqua, che dovrebbe essere un bene pubblico e indispensabile per tutti.

Inoltre Gold-Monti lo sa o no che dobbiamo subire il "caro banca" più alto d'Europa? perché non creare sulla piazza, se proprio ci tiene tanto,  una "liberalizzazione" vera di banche a basso tariffario di spese?  Ma no, ma no! i suoi santuari non si toccano e il "caro banca" può solo aumentare.Qui, comunque la bozza governativa che prevede incrementi di farmacie ogni 3000 abitanti (insomma, dei gran doppioni), incrementi di notai, deroghe per privatizzazioni di spiagge demaniali, e altre bellurie. 

Da ultimo prelevo attraverso il blog Grotesque di Eleonora questo splendido e veritiero articolo dal titolo "Liberalizzazioni, una lenzuolata al dì toglie la dignità di torno"  e voglio chiosare con questo:

 "Basta con questi professori della miseria e con questi maggiordomi di centrodestra e di centrosinistra. Riprendiamoci la nostra lira e teniamoci strette le corporazioni. Dove sono state abolite c'è solo tanta precarietà e sfruttamento. Se il futuro è questo allora l'italiano-lavoratore sarà destinato alla sparizione, in quanto non accetta più di essere sfruttato. Resteranno solo gli immigrati? Ora capiamo perché vengono considerati come una risorsa. Vero Napolitano?"

09 January 2012

Tor Pignattara e la xenofilia a dismisura

I fatti di Tor Pignattara dopo la morte della piccola bimba cinese di pochi mesi e di suo padre, hanno messo in luce l'industria mediatica del senso di colpa che viene coattivamente indotta dai media agli Italiani. Da quando abbiamo spalancato le nostre porte all'immigrazione non si contano più i fatti di sangue che hanno riguardato gli Italiani. La sottoscritta ha tenuto su questo blog, un'etichetta speciale che enumera quanti martiri d'Italia abbiamo avuto e potete cercare voi stessi nell'archivio alla voce "cronaca", "immigrazione", "sicurezza". Tanti rapinati, legati alle sedie con lo scotch in bocca e malmenati selvaggiamente a  casa loro, donne stuprate eppoi uccise da branchi di balordi stranieri, case svaligiate e via elencando. Forse mi sono distratta ma non ho mai visto sindaci scendere in campo a manifestare per la sicurezza e l'incolumità dei propri cittadini come farà Alemanno, come sta avvenendo in quest'ultimo fatto sanguinoso. Al contrario: si sono sempre preoccupati di frenare e di  dire che "non bisogna generalizzare".  La morte di una bimba di pochi mesi è sempre cosa tragica, ma perché non dire e scrivere la verità? Che le nostre metropoli sono diventate il crocevia di enclave di tutte le etnie e che spesso avvengono vere e proprie guerra e regolamenti di conti per bande rivali? .
 La xenofilia (letteralmente, amore per lo straniero) per le élites globaliste è inversamente proporzionale al disprezzo e all'odio per gli Italiani. Sui fatti di Tor Pignattara, non avevo dubbi che i criminali della rapina che ha ucciso la piccola cinese di pochi mesi fossero stranieri.

Chi fa più rapine in banca tra gli Italiani? Semmai siamo noi che veniamo rapinati dalle banche.  E ora è ufficale: trattasi di magrebini. Il cinese testimone insiste che avevano un accento dell'Est. Poco importa, dato che la conseguenza dell'immigrazione indiscriminata è la 'perdita di controllo del territorio.
La xenofilia marcia di pari passo col disprezzo e la disistima per se stessi, e ha intaccato anche numerosi Italiani in buona fede, subito pronti a stracciarsi le vesti e a urlare "al razzismo".

La xenofilia antitaliana delle élites globaliste vuole fare entrare più stranieri possibile per farci dimenticare chi siamo, da dove veniamo, quali sono le nostre radici, ma soprattutto, sostituirci in fretta e furia. E' risaputo che un immigrato si adatta a fare qualsiasi cosa, perché conosco amici che mandano i figli in Inghilterra, i quali si adattano a sciacquare bicchieri in bar e pub pur di imparare l'Inglese; e magari qui da noi facevano vita da signorini. Tutto le manovre inique e il liberticidio che sta avvenendo con questo governo di abusivi, sarà sopportato meglio da chi proviene da altre aree del mondo piuttosto che da noi, che ricordiamo perfettamente "come eravamo". Per questo hanno una fretta indemoniata di concedere lo ius soli (cioè il diritto di arrembaggio), favorire più immigrazione possibile anche a costo di creare illegallità diffusa ai nostri danni. Ora sta saltando fuori che il padre della piccola cinese  inviava rimesse illegali nel suo paese, il cosiddetto Money Transfer di agenzie di cambio abusive; che in borsa avevano tanto di quel contante che noi non possiamo permetterci di  detenerne nemmeno la metà : 16.000 euro lei  e 3000 euro lui. Ma la STASI mediatica cerca già di vittimizzare gli stranieri anche quando sono fortemente fuori legge. Quanti morti, feriti, derubati stuprati abbiamo già avuto in Italia per colpa della criminalità straniera diffusa provenuta dall'apertura dei trattati di Schengen, dall'apertura al  WTO dei paesi africani e asiatici? Eppure i martiri italiani e il sangue versato finora non fanno testo.Tutto questo, mentre il governo cinese fa la voce grossa nei confronti del governo italiano intimando: "Prendeteli, acciuffateli!". I magrebini, si capisce. E non gli Italiani come invece  si sarebbero augurati, per poterci ricattare.

Ne ha subito approfittato il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri per affermare: "La nostra attenzione su questi temi è altissima, le risorse le troveremo. Qui serve un salto culturale. È troppo semplicistico dire "aumentiamo gli uomini", prima dobbiamo rendere più efficienti tutti quelli che abbiamo, e di sicuro serve più intelligence. Ma dev'essere chiaro che un'azione di sola polizia non basta, ci vuole anche uno stretto raccordo con la magistratura, unità d'intenti e forte impegno sociale". Qui l'intervista.

 E' evidente che con la scusa della delinquenza lei pensa già a reprimere le sommosse e le ribellioni che si renderanno inevitabili dopo le aspre misure imposte. Ma di certo non porrà alcun freno all'immigrazione massiva.













06 January 2012

L'inverno del nostro scontento



Ebbene sì, lo confesso: da quando è andato abusivamente al governo l'Androide surgelato, non mi riesce più di guardare un Tg. I giornali li scorro velocemente nei titoli, ma poi qualcosa mi impedisce di leggerli. Intanto a che vale intossicarsi il fegato nel constatare che hanno defenestrato un governo eletto, per mandare al potere dei banchieri con un'agenda folle che corre alla velocità della luce? Avete idea di cosa è accaduto dal 11 novembre al 6 gennaio? In pochi giorni si è verificato un vero terremoto con tanto di macerie dappertutto. E non è finita.
 La democrazia? Bubbole per idioti, per poveri pirla quali noi siamo. Costoro se ne fregano della democrazia, e lo dimostrano ogni giorno che passa. L'unico modo per difendermi psicologicamente da questa buia notte nella quale siamo sprofondati, è cercare di ignorarli, nel limite del possibile.
 Ma più di tanto non si può fare, e se non guardo i tg, non leggo i giornali, ci sono pur sempre  amici o i familiari che me ne riferiscono i contenuti: "Uhhh.... la sai l'ultima?" e via raccontando...
 L' abbiamo ben visto cose c'è nella calza della Befana:  tasse e pesanti rincari a raffica  per tutti gli Italiani, impoverimento generale, ma non per i "migranti" poverini! Il cattoidiota di Sant'Egidio Andrea Riccardi, ministro per l'Integrazione e la Cooperazione ha detto che l'aumento della tassa di soggiorno per gli extracomunitari è "razzista". Impoverire, gettare sul lastrico e nella disperazione intere famiglie di Italiani, invece è perfettamente legale e non discriminatorio.
L'evasore fiscale nonché pluriinquisito banchiere Corrado Passera, sta tornando all'attacco con le cosiddette "liberalizzazioni", ovvero con lo sfaldamento di tutti gli ordini professionali, per favorire le lobby transcontinentali, amiche sue. Ora obbliga, in nome della "libera concorrenza",  numerosi piccoli dettaglianti a rimanere aperti nottetempo, caricandoli di spese per l'energia, spese per assumere personale che non hanno. Il che è volerli costringere quanto prima ad una Caporetto. Chi mai di questi poveretti, riuscirà a competere con outlet, centri commerciali e grande distribuzione aperti giorno e notte?  E' evidente che si vuole tirare la volata a questi ultimi, ridisegnando la mappa del nostro Bel Paese che si basa sulla geografia commerciale delle boutiques e del piccolo e qualificato negozio. La Fornero otterrà il via libera per la sua revisione del "welfare" (art. 18 compreso)  dai sindacati che per ora fingono di fare melina, ma poi si adegueranno. La Guardasigilla Severino sfornerà un po' di  indulti e sconti di pena per i carcerati secondo quel mondo alla rovescia che caratterizza il programma del NWO : galera vera ai dissidenti del loro Pensiero Unico, ma libertà e svuotamento di carceri per delinquenti e criminali.

Non chiamateli tecnici! No, questi sono i freddi e glaciali Terminator del governo del Nuovo Ordine Mondiale, e fanno politica notte e giorno, senza riposarsi nelle date  comandate dal Domineiddio, dato che sono dei massoni e del calendario gregoriano cristiano, se ne strafregano. 
La loro tipica mossa Bilderberg è quella di controllarci nel denaro, requisire tutto il contante in circolazione, e assicurarsi che non ne preleviamo in quantità superiore a quanto da essi stabilito. Intanto stanno militarizzando la Guardia di Finanza in spedizione punitiva a Cortina d'Ampezzo, e guai a essere benestanti o mostrare auto lussuose! la ricchezza d'ora in poi dovrà essere concentrata nelle mani di poche oligarchie: le loro.  
E lo iato tra la vera incommensurabile ricchezza delle poche oligarchie e la povertà resa generalizzata anche alla piccola e media borghesia, crescerà.
Un'ultima cosa. Non facciamoci ingannare da teorie neoliberiste e depistanti dei Tea Party e dei vari "oggettivisti": non è lo stato che ci minaccia. Ma è l'assalto dei banksters abusivi e non eletti (che sono dei privati) i quali si sono impadroniti della "macchina statale" e dei suoi apparati per torchiarci meglio. La fase due,  è il dissolvimento dalla nazione, che grazie a loro si sta già realizzando, mediante il Fiscal Compact della Ue. Ovvio che per realizzare in fretta le  direttive di marcia provenienti da Bruxelles, hanno bisogno di prendere d'assalto la diligenza dell'apparato statale, rendendolo supino e prono ai  loro ordini. Ricordate le dottrine dei rivoluzionari bolscevichi: "lo stato si deve estinguere"?
 Bene, quel che non sono riusciti a compiere Lenin & compagni, lo sta facendo la finanza. Lo chiamano già con un epiteto ossimorico, ma reale: il capitalismo assistito. Quello che per intenderci "privatizza" alla grande i profitti ma "socializza" le perdite sulle nostre spalle. Quello che François Leclerc definisce nel suo pezzo, uno "zombie" che ha sempre bisogno di carne fresca altrui quale supporto. E la BCE è una bad bank che ci inguaia sempre di più.
Per saperne di più nel merito, attivate il traduttore automatico e leggete questo pezzo dal blog di Paul Jorion  http://www.pauljorion.com/blog/?p=32196#more-32196   a cura di François Leclerc.

Sarà un inverno lungo e duro. Ma prima o poi ci sarà una nuova primavera e questa gente farà una brutta fine. Nulla è eterno, nemmeno il Male.